Ciao Maria.
Ma cosa distingue esattamente uno stato ordinario di coscienza da uno non ordinario?
Si può fare una distinzione netta e sopratutto definitiva?
Dal punto di vista della percezione ad esempio sappiamo oggi che non è straordinario sentire voci o vedere cose che non esistono , o , al contrario , non sentire e non vedere cose che esistono .
Quando non conoscevamo bene i meccanismi della percezione potevamo interpretare ciò come stato non ordinario di coscienza immagino.
Certamente quindi oggi dire "non credo se non lo vedo" , cioè credo solo se lo vedo , è una frase che ha perso ogni valore.
Magari sto solo facendo confusione fra ciò che è normale e ciò che è ordinario.
Ma cosa distingue esattamente uno stato ordinario di coscienza da uno non ordinario?
Si può fare una distinzione netta e sopratutto definitiva?
Dal punto di vista della percezione ad esempio sappiamo oggi che non è straordinario sentire voci o vedere cose che non esistono , o , al contrario , non sentire e non vedere cose che esistono .
Quando non conoscevamo bene i meccanismi della percezione potevamo interpretare ciò come stato non ordinario di coscienza immagino.
Certamente quindi oggi dire "non credo se non lo vedo" , cioè credo solo se lo vedo , è una frase che ha perso ogni valore.
Magari sto solo facendo confusione fra ciò che è normale e ciò che è ordinario.

