Che cosa è una "cosa"?
La pagina di un libro è indubbiamente una "cosa", sebbene, in genere, essa abbia un significato solo se collegata, o meglio, "rilegata" con altre "cose", cioè le altre pagine dello stesso libro; il che, però, non necessariamente si verifica, se, su ogni pagina, c'è una poesia diversa, magari ciascuna composta da un diverso autore.
A sua volta, però, anche il libro è una "cosa"; che, sebbene composta dalle sue pagine, è tuttavia una "cosa" diversa da esse!
Peraltro, anche una enciclopedia è una "cosa"; che, sebbene composta da vari libri (in questo caso definiti "volumi"), è tuttavia una "cosa" diversa da essi!
Sotto tale profilo, si può anche notare la sottile differenza tra la locuzione "cosa" e la locuzione "oggetto"; in quanto la prima può identificare anche un complesso di oggetti fisicamente distinti tra di loro nello spazio (come, appunto, una enciclopedia), mentre la seconda può identificare solo un singolo oggetto separato nello spazio, sebbene, pressochè sempre, si tratti di un complesso di oggetti più piccoli fisicamente uniti tra di loro (come nel caso di un libro e delle sue pagine).
Ogni oggetto, peraltro, è comunque costituito di molecole, le quali sono composte di atomi, il quali sono a loro volte composti da protoni ed elettroni e così via: tutte cose tra loro "distinte", anche se le une sono composte dalle altre...sebbene, in effetti, tra nucleo ed elettroni non ci sia contiguità fisica, prevalendo il VUOTO.
D'altra parte, passando dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande, anche il pianeta terra è una "cosa" come le altre (oltre che un oggetto), che comprende tutte le cose e gli oggetti di differente genere e dimensione che su di essa e dentro di essa si trovano; un gigante galattico che la usasse come palla da biliardo, la vedrebbe come una semplice palla, senza neanche immaginare di quante miliardi di cosone e cosette (omuncoli compresi) essa è "composta".
E lo stesso dicasi delle galassie, viste da un essere più grande del nostro universo!
Come ho detto, la mia è solo una oziosa divagazione estiva, che non saprei proprio dire a quale "profonda" riflessione filosofica possa condurre; ammesso e non concesso che possa condurne a qualcuna.
L'unica che mi viene in mente, assomiglia un po' a quella di Charlot, il quale, indicandosi la testa, una volta disse: "E' tutto in questo giocattolo!"
Ed infatti, nella REALTA', non esiste nessuna "cosa" e nessun "oggetto"!
Essi esistono solo nella nostra mente, ed in base al nostro specifico punto di vista "spaziale", "dimensionale" e "percettivo"; ed infatti, se fossimo piccoli come una molecola o grandi come una galassia, vedremmo e definiremmo "cose" e "oggetti" in un modo radicalmente diverso, anche a seconda del tipo di "sensi" di cui saremmo diversamente dotati.
La pagina di un libro è indubbiamente una "cosa", sebbene, in genere, essa abbia un significato solo se collegata, o meglio, "rilegata" con altre "cose", cioè le altre pagine dello stesso libro; il che, però, non necessariamente si verifica, se, su ogni pagina, c'è una poesia diversa, magari ciascuna composta da un diverso autore.
A sua volta, però, anche il libro è una "cosa"; che, sebbene composta dalle sue pagine, è tuttavia una "cosa" diversa da esse!
Peraltro, anche una enciclopedia è una "cosa"; che, sebbene composta da vari libri (in questo caso definiti "volumi"), è tuttavia una "cosa" diversa da essi!
Sotto tale profilo, si può anche notare la sottile differenza tra la locuzione "cosa" e la locuzione "oggetto"; in quanto la prima può identificare anche un complesso di oggetti fisicamente distinti tra di loro nello spazio (come, appunto, una enciclopedia), mentre la seconda può identificare solo un singolo oggetto separato nello spazio, sebbene, pressochè sempre, si tratti di un complesso di oggetti più piccoli fisicamente uniti tra di loro (come nel caso di un libro e delle sue pagine).
Ogni oggetto, peraltro, è comunque costituito di molecole, le quali sono composte di atomi, il quali sono a loro volte composti da protoni ed elettroni e così via: tutte cose tra loro "distinte", anche se le une sono composte dalle altre...sebbene, in effetti, tra nucleo ed elettroni non ci sia contiguità fisica, prevalendo il VUOTO.
D'altra parte, passando dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande, anche il pianeta terra è una "cosa" come le altre (oltre che un oggetto), che comprende tutte le cose e gli oggetti di differente genere e dimensione che su di essa e dentro di essa si trovano; un gigante galattico che la usasse come palla da biliardo, la vedrebbe come una semplice palla, senza neanche immaginare di quante miliardi di cosone e cosette (omuncoli compresi) essa è "composta".
E lo stesso dicasi delle galassie, viste da un essere più grande del nostro universo!
Come ho detto, la mia è solo una oziosa divagazione estiva, che non saprei proprio dire a quale "profonda" riflessione filosofica possa condurre; ammesso e non concesso che possa condurne a qualcuna.
L'unica che mi viene in mente, assomiglia un po' a quella di Charlot, il quale, indicandosi la testa, una volta disse: "E' tutto in questo giocattolo!"
Ed infatti, nella REALTA', non esiste nessuna "cosa" e nessun "oggetto"!
Essi esistono solo nella nostra mente, ed in base al nostro specifico punto di vista "spaziale", "dimensionale" e "percettivo"; ed infatti, se fossimo piccoli come una molecola o grandi come una galassia, vedremmo e definiremmo "cose" e "oggetti" in un modo radicalmente diverso, anche a seconda del tipo di "sensi" di cui saremmo diversamente dotati.



