Citazione di: Jacopus il 10 Maggio 2019, 08:37:22 AMUn mondo eterno infatti non esclude necessariamente la casualità , mentre un mondo che ha un inizio necessariamente la include , al minimo come evento iniziale.
L'obiezione di Carlo, ovvero genericamente dell'inserimento della "mente umana" fra i fattori eziologici del mondo, non è banale, per quanto non condivida le sue conclusioni junghiane. È il solito discorso: se tutto è deterministico ed è solo la nostra ignoranza a farci credere che vi sia una incidenza della causalità (mondo che esiste ma non ha un inizio in un evento) allora tutta la storia dell'uomo è giustificata moralmente, il che non è.
Se causalità e casualità continuano a convivere (mondo che esiste a partire di un evento casuale) l'agire umano continua a comunque ad essere un incidente privo di voce in capitolo, rientrando in una delle due categorie, privandolo comunque di capacità di azione per modificare il mondo, una capacità che l'uomo, negli ultimi secoli, ha dimostrato in tutta la sua potenza.
Seconda obiezione: perché un mondo esteso infinitamente nel passato e nel futuro non potrebbe essere anche casuale? Non sono gli assiomi a verificare come funziona il mondo ma le dimostrazioni sperimentali misurabili, altrimenti torniamo nel mondo della metafisica e abbandoniamo quello fisico.
Si potrebbe pensare che se esiste pura casualità,allora non si può escludere il libero arbitrio , ma in effetti il legame fra casualità è libero arbitrio mi sembra paradossale.
Se le decisioni che prendo sono casuali allora non sono io a determinarle , anche se lo credo.
Ciò che hanno in comune casualità è libero arbitrio è che in entrambi i casi non sappiamo di cosa stiamo parlando.
Quando parliamo di determinismo invece si , e questo spiegherebbe perché tanto ci piace.
