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Messaggi - Eutidemo

#5461
Citazione di: Carlo Pierini il 11 Luglio 2018, 13:56:09 PM
Citazione di: Eutidemo il 11 Luglio 2018, 12:58:29 PM
La fallacia di consistenza è un comunissimo errore logico, in cui ancor oggi non di rado si incorre; e spesso lo si fa  intenzionalmente, ricorrendo al c.d. "argumentum ad judicium", cioè quando si afferma che una tesi è corretta soltanto perché è sostenuta da un gran numero di persone.
Un'estensione di tale abuso logico, è l'"argumentum ad populum", cioè quando si sostiene che una cosa è vera (buona e giusta), solo perchè la vuole il "popolo".
Tale secondo argomento, a differenza del primo, è doppiamente fallace, in quanto:
- non è mai avvenuto storicamente che un intero popolo abbia voluto unanimemente la stessa cosa (a parte nelle "sceneggiate" totalitarie), per cui bisognerebbe parlare di "maggioranza del popolo", e MAI di "popolo "tout court";
-  ciò premesso, quando la "maggioranza del popolo" vuole una determinata cosa, in un regime democratico -e nei limiti della costituzione-, è indiscutibilmente "LEGALE" che quella cosa si debba fare, ma questo non significa affatto che sia quella cosa sia anche "GIUSTA"!
Ma attenzione:
- come detto, non è affatto detto che la decisione presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare) sia "GIUSTA";
- però è invece indubbiamente "GIUSTO", almeno secondo me, che ogni decisione sia presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare), perchè, tutto sommato fino ad oggi non mi pare che si sia trovato un sistema migliore.
Ed infatti, se è vero che la decisione presa dalla maggioranza non è necessariamente quella "GIUSTA" (anzi, spesso non lo è), è anche vero che che ancora meno può risultare "GIUSTA" quella presa da una minoranza, o, al limite, da un solo uomo; se non bastasse la logica a farcelo capire, basterebbe la storia ad insegnarcelo.
Una Repubblica governata da pochi saggi filosofi, è solo un sogno platonico. ::)
P.S.
Ci sarebbe anche da considerare come, a volte, determinate minoranze possano manipolare le decisioni delle maggioranze, ricorrendo ad abili espedienti ("mass media", condizionamenti mirati su INTERNET ecc.); ma questo è un altro interessante discorso, che, però, merita un "thread" a parte.

CARLO
Parole sante!
...Ma finché non scopriremo un principio di validità universale dimostrata, tale da poter definire "giusto" tutto ciò che è chiaramente conforme ad esso, non ci resta altro che invocare il "consensus gentium". Che altro, se no?

BABY K & ANDRÉS DVICIO - Voglio ballare con te
https://youtu.be/YprBWiUAKgE

TAKAGI & KETRA - L'esercito del selfie
https://youtu.be/FQkaH5ppFek?t=36

Per parafrase Candido, se è vero che nulla è più rispettabile di un antica credenza, consolidata da tempo dal consenso popolare, la ragione, però, è molto più antica; altrimenti, se dovessimo appiattirci sul "consensus gentium", saremmo ancora tutti dell'idea che la terra sia piatta! ;)  
#5462
Citazione di: InVerno il 12 Luglio 2018, 11:54:32 AM
Anche io non posso che apprezzare la puntualità dei post di Eutidemo, ma per un altro verso mi rendo anche conto che viviamo un piccolo dilemma da teoria dei giochi. Se si fa opposizione alla teorie "salviniche" , anche con fatti puntualmente elencati, non si fa che spostare il baricentro della discussione verso temi da stato di polizia. Se non si fa opposizione, il salvinico ha il sopravvento grazie a lande desolate di opposizione. In ogni caso, lo stato sociale si muove verso lo stato di polizia, che è il vero problema che la nazione sta affrontando in questo momento. Chi ha coraggio (intellettuale) dovrebbe tentare una via trasversale per non finire in queste trappola mediatica, sarebbe necessario un punto di vista inedito e spiazzante pur di evitare questa deriva. Possibile che i famosi "cento giorni" siano passati a parlare di diritto marittimo? Siamo nella parodia della realtà..

Magari si trattasse dello "Stato di Polizia" nel suo originario senso storico, il quale non era inteso come uno Stato di tipo "poliziesco" (come lo intendiamo oggi); bensì, evolutosi dallo "Stato Assoluto" sull'onda del Giusnaturalismo, era uno Stato che si intendeva finalizzato, sia pure non democraticamente, alla soddisfazione degli interessi dei sudditi e alla promozione del loro benessere.
Ed infatti, la "Politeia" (da cui l'originaria denominazione di "Stato di Polizia") veniva definita da Isocrate l"anima della città" (psychè poleos); cioè,  quella che ha nei confronti dei cittadini "la stessa forza che ha l'intelletto sul corpo (Panatenaico, 138).
Ad ogni modo, "dotte" dissertazioni storico-politiche a parte, condivido un po' i timori di Inverno; ed invero, in fondo, nell'attuale governo, il "MINISTRO DI POLIZIA" -in questo caso in senso strettamente moderno- sta un po' esorbitando dal suo specifico ruolo, e interferisce con le funzioni di altri ministeri (soprattutto Difesa e Infrastrutture), "mandando ai matti" i poveri comandanti dei nostri navigli e le capitanerie dei Porti.
Sarebbe meglio se se ne stesse al posto suo, e, soprattutto, parlasse molto meno!
Spero, però, che sia i timori di Inverno che i miei si dimostrino eccessivi e infondati. :)
#5463
Citazione di: paraffo il 12 Luglio 2018, 10:12:09 AM
Citazione di: Eutidemo il 12 Luglio 2018, 07:44:32 AMOvviamente, quel gran genio di Salvini (faccia di cane, cuore di jena, e cervello di rospo), replicherebbe che lui, quei detenuti, vorrebbe rispedirli a casa.

Caro Eutidemo, partecipo al forum da pochi giorni, ma ho già avuto modo di apprezzare i tuoi post, sempre puntuali e straordinariamente ben documentati. Se i nostri giornalisti usassero la tua stessa cura nel documentarsi, prima di "buttare giù" i loro pezzi, forse riuscirebbero a vendere i loro giornali persino nell' era di internet. Ma ...

... ma devo contestarti la tua "italianità" che, ahimè, è anche la mia: la nostra incapacità di distinguere la persona dalla sua opinione. Quando qualcuno la pensa diversamente da noi, il ricorso all' insulto è automatico!

Io ho smesso da tempo di farlo.

Nel senso che non penso più peste e corna di chi dissente da me? No, no, le penso ancora ma NON LO DICO PIU', possibilmente neanche a me stesso!

Perchè?

Perchè  sono stufo di essere italiano! E sono stufo di sentire politici e giornalisti accapigliarsi fra loro sui principi e sulla dubbia moralità delle rispettive madri e sorelle, mentre l' Italia continua a sprofondare nella miseria, lentamente ma inesorabilmente, da ormai una trentina d' anni.

E non è tanto l' insulto a chi la pensa diversamente che mi disturba, quanto la conseguente ed inevitabile esaltazione della genialità di chi, invece, condivide le nostre opinioni!

Ti rendi conto, amico mio, della assurdità di avere ritenuto grandi statisti personaggi come Moro in odio a Berlinguer e viceversa, De Mita in odio a  Craxi, Prodi in odio a Berlusconi?!!!

Mi spiego meglio: nella foga di insultare un Salvini o un DiMaio, si corre il rischio di mettere su un piedistallo uno Zingaretti o un Tajani!

Insomma, io credo che se dedicassimo meno tempo ad insultare i nostri nemici, potremmo guardarci molto meglio dai nostri "amici", anche perchè sono sempre questi ultimi a metterci nei guai peggiori.

Vorrei, infine, regalarti un' altra banalità: la nostra classe politica e giornalistica è l'immagine speculare del popolo che la esprime! Insultare quella è alquanto inutile, mentre meditare sui nostri vizi, invece, qualche utilità potrebbe averla ... ;) ;) ;)


Hai ragione, bisognerebbe sempre astenersi dall'insulto...sebbene il mio fosse un po' una parafrasi di quello "omerico" rivolto da Achille ad Agamennone ("faccia di cane e cuore di cervo" ILIADE 121/187), e, quindi, era un po' in tono "scherzoso".
Però prendo atto della tua giustissima critica, e mi scuso con te e con Salvini (ammesso che sia iscritto a questo Forum), perchè tutti hanno diritto ad essere trattati con rispetto! :)
A volte la "pancia" tradisce anche me :-[
#5464
Citazione di: Jacopus il 12 Luglio 2018, 08:33:55 AM
Oltre alle motivazioni di Eutidemo ne esiste una ulteriore fondamentale che e' alla base dello stato di diritto. Come per ogni processo, va istruita una indagine e gli indagati non possono lasciare il territorio dello stato proprio per garantire che l'indagine sia svolta e la successiva condanna sia "irrogata".
Ovviamente credo che siano concetti che superano la capacita' intellettuale del votante leghista medio e quindi Salvini, dal suo punto di vista politico-strategico persegue coerentemente gli interessi del suo partito (magari avesse un  cervello da rospo, Salvini e' scaltro e intelligente e sta massimizzando la situazione politica attuale).

Giusto! :)
E grazie per aver usato il verbo "irrogare", come da me predicato in un altro "thread" :D
#5465
Non avrei mai pensato che, sia pure involontariamente, Salvini avrebbe lui stesso suggerito ai migranti il migliore espediente per sbarcare in Italia e restarci.
Ed infatti, il nostro geniale ministro, con riferimento ai naufraghi che si erano violentemente ribellati all'idea di essere riconsegnati alla Libia, aveva dichiarato: "Prima di concedere qualsiasi autorizzazione allo sbarco, attendo di sapere chi sono i violenti dirottatori che dovranno scendere dalla Diciotti in manette."
Ed ha perfettamente ragione, perchè, ai sensi dell'art.610 C.P., chiunque, con violenza o minaccia costringe qualcuno (il comandante della nave) a fare, tollerare od omettere qualche cosa, è punito con la reclusione fino a quattro anni!
Non che le carceri italiani siano un HOTEL a 5 stelle, ma, rispetto ai LAGER libici (di cui molti fanno finta di ignorare le condizioni atroci, di fame, sete, stupro e tortura), "sicuramente" lo sono; per cui, per i migranti, la scelta era obbligata!
In fondo, forse sarebbe bastato un semplice insulto al capitano, per scampare i "campi di concentramento libici"! 
Ovviamente, quel gran genio di Salvini (faccia di cane, cuore di jena, e cervello di rospo), replicherebbe che lui, quei detenuti, vorrebbe rispedirli a casa.
Solo che NON PUO'.
Ed infatti, in base all'art.3 della Convenzione di Strasburgo del 1983, ratificata dall'Italia con la legge 25 luglio 1988, n.338, un detenuto in Italia può essere trasferito all'estero solo se ricorrono specifiche condizioni, tra le quale deve esserci il consenso dell'interessato.
Senza considerare l'usuale carenza delle altre condizioni, quali le apposite convenzioni con lo Stato di provenienza, nonchè Legge, 14/07/2017 n° 110, G.U. 18/07/2017 sul REATO DI TORTURA ( art. 613-bis c.p.), che sancisce il divieto di respingimento, espulsione o estradizione, quando sussistano fondati motivi di ritenere che essa rischia di essere sottoposta a tortura.
Il che dovrebbe sicuramente valere per la Libia (e molti altri Paesi africani), ed anche per i migranti non reclusi, così come documentato dal rapporto del Security Council General dell'O.N.U.,  del 12 February 2018, la cui lettura dovrebbe essere resa obbligatoria a tutti gli STRUZZI nostrani.
https://www.avvenire.it/c/attualita/Documents/n1803952.pdf
#5466
Attualità / Re:A ME QUESTO GOVERNO PIACE
11 Luglio 2018, 14:07:40 PM
Citazione di: paraffo il 11 Luglio 2018, 13:09:56 PM
Citazione di: Eutidemo il 11 Luglio 2018, 12:34:33 PM

L'unica cosa che mi dà la forza di alzarmi dal letto ogni mattina, è la speranza di poterci ritornare il prima possibile; in fondo anche questo è ottimismo, no? ;)
Cmq mi sono accorto che avevo sbagliato l'orientamento dell'organigramma, la volta scorsa; l'orientamento più giusto è quello sotto!!! ;D


Beh povero triumvirato, nemmeno l' onore di una erezione, gli concedi! Sei troppo severo! :) :) :)  
Non mi riferivo al triumvirato nel suo complesso, in quanto non di rado alcune sue parti si "ergono" anche troppo; come la "sfera" verde, contrariamente alle sue ordinarie funzioni fisiologiche. :D
La "testa di legno", invece, mi sembra generalmente un po' moscia: e quanto cerca di ergersi (come provò a fare in Europa), gli va decisamente male!  :-\
#5467
Tematiche Filosofiche / La fallacia di consistenza.
11 Luglio 2018, 12:58:29 PM
La fallacia di consistenza è un comunissimo errore logico, in cui ancor oggi non di rado si incorre; e spesso lo si fa  intenzionalmente, ricorrendo al c.d. "argumentum ad judicium", cioè quando si afferma che una tesi è corretta soltanto perché è sostenuta da un gran numero di persone.
Un'estensione di tale abuso logico, è l'"argumentum ad populum", cioè quando si sostiene che una cosa è vera (buona e giusta), solo perchè la vuole il "popolo".
Tale secondo argomento, a differenza del primo, è doppiamente fallace, in quanto:
- non è mai avvenuto storicamente che un intero popolo abbia voluto unanimemente la stessa cosa (a parte nelle "sceneggiate" totalitarie), per cui bisognerebbe parlare di "maggioranza del popolo", e MAI di "popolo "tout court";
-  ciò premesso, quando la "maggioranza del popolo" vuole una determinata cosa, in un regime democratico -e nei limiti della costituzione-, è indiscutibilmente "LEGALE" che quella cosa si debba fare, ma questo non significa affatto che sia quella cosa sia anche "GIUSTA"!
Ma attenzione:
- come detto, non è affatto detto che la decisione presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare) sia "GIUSTA";
- però è invece indubbiamente "GIUSTO", almeno secondo me, che ogni decisione sia presa dalla maggioranza (popolare o parlamentare), perchè, tutto sommato fino ad oggi non mi pare che si sia trovato un sistema migliore.
Ed infatti, se è vero che la decisione presa dalla maggioranza non è necessariamente quella "GIUSTA" (anzi, spesso non lo è), è anche vero che che ancora meno può risultare "GIUSTA" quella presa da una minoranza, o, al limite, da un solo uomo; se non bastasse la logica a farcelo capire, basterebbe la storia ad insegnarcelo.
Una Repubblica governata da pochi saggi filosofi, è solo un sogno platonico. ::)
P.S.
Ci sarebbe anche da considerare come, a volte, determinate minoranze possano manipolare le decisioni delle maggioranze, ricorrendo ad abili espedienti ("mass media", condizionamenti mirati su INTERNET ecc.); ma questo è un altro interessante discorso, che, però, merita un "thread" a parte.
#5468
Attualità / Re:A ME QUESTO GOVERNO PIACE
11 Luglio 2018, 12:34:33 PM
Citazione di: paraffo il 11 Luglio 2018, 08:35:49 AM
Citazione di: Eutidemo il 10 Luglio 2018, 14:31:01 PM
Citazione di: bluemax il 14 Giugno 2018, 18:07:53 PM
vero quel che dici...
ma per capirci meglio... a me piace soprattutto per questo motivo



Più che una visione DUALISTICA e bipolare, così come efficamente ed emblematicamente rappresentata nel tuo disegno, l'attuale governo in me induce più che altro una visione TRIADICA, così come nel mio schizzo qui sotto abbozzato. ;D


Sai, amico mio, qual'è il nostro problema? Che qualsiasi nuova compagine governativa si presenti alla ribalta, almeno il il 70% di noi italiani la pronosticherà peggiore della precedente e con qualche ragione oggettiva, se dobbiamo dare ascolto alla saggezza popolare che assicura: "Al peggio non c'è mai fine"!

Personalmente, ho sempre fatto parte di quella maggioranza silenziosa e non ho mai sbagliato (che ve lo dico a ffa')?  ;)

Questa volta, primizia assoluta nella mia lunga vita, voglio provare a far parte del 30% degli ottimisti e non perchè creda che il tuo arguto schizzo triadico sia ... "fallace", ma perchè penso che anche il peggio abbia un limite e che quegli altri lo abbiano raggiunto, già da molti anni, senza che gli italiani trovassero il coraggio di prenderne atto.

Stavolta lo hanno trovato, questo coraggio (ok, ok, è il coraggio della disperazione, lo so) e allora io ne approfitto per tornare a coltivare qualche sprazzo di ottimismo.

Ottimismo infondato? Oh, pofferbacco, l' ottimismo è SEMPRE infondato ma, senza, nessuno troverebbe la forza di scendere dal letto, al mattino, no?






















L'unica cosa che mi dà la forza di alzarmi dal letto ogni mattina, è la speranza di poterci ritornare il prima possibile; in fondo anche questo è ottimismo, no? ;)
Cmq mi sono accorto che avevo sbagliato l'orientamento dell'organigramma, la volta scorsa; l'orientamento più giusto è quello sotto!!! ;D
#5469
Attualità / Re:A ME QUESTO GOVERNO PIACE
10 Luglio 2018, 14:31:01 PM
Citazione di: bluemax il 14 Giugno 2018, 18:07:53 PM
vero quel che dici...
ma per capirci meglio... a me piace soprattutto per questo motivo:



Più che una visione DUALISTICA e bipolare, così come efficamente ed emblematicamente rappresentata nel tuo disegno, l'attuale governo in me induce più che altro una visione TRIADICA, così come nel mio schizzo qui sotto abbozzato. ;D
#5470
Citazione di: Sariputra il 10 Luglio 2018, 11:33:29 AM
Caro Eutidemo
io amo tutta la letteratura ottocentesca e a volte mi piace usare termini ormai desueti (anche nel parlare, per lo sconforto dei miei, il che mi fa apparire molto 'superato' dai tempi...e lo sono in verità :) ). Credo che molti dovrebbero tornare a leggere i grandi classici...Ed è una cosa molto utile soprattutto per gli studenti. Son riuscito a convincere mia figlia di leggersi alcuni romanzi della Austen...beh! Non ci crederai ma, dal sei risicato in italiano con il quale navigava di solito, è uscita a giugno con il nove e i complimenti del professore... ;)

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO , adesso si trova anche gratis, su INTERNET; ma dubito che siano in molti a scaricarlo e a leggerlo.
http://www.jausten.it/orgoglioepregiudizio.pdf
Negli anni '90 vidi anche lo sceneggiato, che ora si trova su YOUTUBE: 
https://www.youtube.com/watch?v=t0Bybss8Iis&list=PLlj3UYVExmjsq6dFztKxml2TI2HHvRxj7
Bellissimo!!! :)
#5471
Citazione di: paraffo il 10 Luglio 2018, 05:23:08 AM
Citazione di: Eutidemo il 09 Luglio 2018, 15:51:02 PM
Essendo alquanto avanti con gli anni, io tendo a rientrare nella prima categoria;


Quanto a peso di anni, dovrei rientrarci anche io, ed infatti ho molto apprezzato il tuo post, caro Eutidemo. Ti basti sapere che quando sento parlare di "curricula", mi si accappona la pelle. Eppure ...

... eppure, se fossi obbligato a scegliere, pistola alla tempia, opterei per una iscrizione alla seconda categoria, quella dei tolleranti.

Ovvero, continuerei a sussultare ad ogni offesa al mio "buon senso" da liceale classico, ma lascerei correre ogni innovazione, anche se palesemente errata e contraria ai miei gusti.

La ragione di questa per me inusitata tolleranza, è presto detta: il linguaggio è la convenzione più ... convenzionale che io conosca!  :)

Oserei dire, con piglio romanesco: "Tutto sta a capisse"!

Quando i giornalisti attribuiscono ai giudici la facoltà di "comminare" pene severe che, invece, potrebbero soltanto essere inflitte, portiamo pazienza!! L' importante è che il reo finisca in gabbia e che il lettore sappia che ci è finito e per quanto tempo!

Immagino una tua possilbile obiezione: la precisione del linguaggio facilita la comprensione fra gli uomini. Obiezione perfettamente legittima che, però, non condivido perchè la CAPACITA' DI ASCOLTO degli esseri umani è assai prossima allo zero.

Ne consegue che, se tu avessi la volontà di ASCOLTARE il tuo interlocutore, lo capiresti anche se quello usasse un linguaggio rozzo e imperfetto mentre, se questa volontà ti fosse estranea, non arriveresti a capire neppure un tuo compagno di liceo, di università, di professione e di vita che  usasse un linguaggio forbito e preciso quanto il tuo.

Hai ragione, dovrei essere un po' più tollerante! 
Ma non riesco proprio a sopportare coloro che, per apparire più colti e più "raffinati":
- si mettono a declinare le parole latine, anche quando stanno parlando in italiano;
- usano termini che ritengono più "chic" di quelli d'uso comune ("comminare" invece di "infliggere),  senza rendersi conto che stanno usando un termine SBAGLIATO, che significa un'altra cosa.
Trattandosi per lo più di personaggi pubblici, la cosa è ancora più grave; perchè, attraverso i "mass media", il loro "analfabetismo di ritorno" ha un effetto pandemico!
Quanto al fatto che la precisione del linguaggio faciliterebbe di molto la comprensione fra gli uomini, è indubbiamente vero, come tu scrivi, che la CAPACITA' DI ASCOLTO (e, soprattutto, di LETTURA) degli esseri umani è assai prossima allo zero; ed infatti, è ovvio che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Ma questa non è certo un buon motivo per tacere, o per parlare e scrivere in modo sciatto, visto che c'è ancora qualcuno (come te e molti altri in questo Forum), che, invece, sa tutt'ora benissimo ascoltare, leggere ....e soprattutto ragionare. :)
#5472
Citazione di: anthonyi il 09 Luglio 2018, 20:42:53 PM
Citazione di: Eutidemo il 09 Luglio 2018, 06:26:17 AM
Ciao Anthony. :)
La circostanza che tutte le interpretazioni che hai letto tu, da parte di "...vari giornalisti e politici...", convergano sull'interpretazione data da Salvini, non dimostra assolutamente NIENTE!


Ciao Eutidemo, ma perché presupponi che io voglia contestare quello che dici tu, se c'è un'istituzione  seria in questo paese quella è la magistratura ed io do per scontato che la sentenza è corretta.
Volevo solo far notare il clima generalizzato di ignoranza nel quale sta precipitando questo paese.
Un saluto

Perdonami se ho equivocato :-[
Spesso, a causa del caldo, prendo fischi per fischi....chiedo scusa :(
#5473
Per Paraffo. Il "thread" che ho appena aperto su "EVOLUZIONE E INVOLUZIONE LINGUISTICA" è qui:
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/'evoluzione'-ed-'involuzione'-linguistica/
#5474
Al riguardo, sento spesso fare discorsi un po' troppo "tranchant", in un senso o nell'altro:
- c'è chi vorrebbe "cristallizzare" la lingua in un suo determinato stadio evolutivo (cosa a cui, in genere, tendono i più anziani);
- e c'è chi , invece, è forse un po' troppo di manica larga riguardo alle nuove mode linguistiche (cosa a cui, in genere, tendono i più giovani).
Essendo alquanto avanti con gli anni, io tendo a rientrare nella prima categoria; tuttavia, ritengo che, anche in questo ambito, sia sempre necessario regolarsi con il BUON SENSO.
Già...ma il problema è che ognuno il "buon senso" lo interpreta a modo suo, in quanto, come diceva Protagora  "L'uomo è la misura di tutte le cose" (intendendo qui, l"uomo" in senso individuale).
Premesso che io non sono un linguista, per cui potrei anche dire -in prosieguo- qualche grosso sproposito, il mio modo di interpretare il "buon senso", giusto o sbagliato che sia, si ispira alla seguente regola generale, corredata, però, di due eccezioni:
*** E' bene attenersi all'uso prevalente, quando ormai è pressochè unanimemente diffuso:
-  sempre, però, ciò non comporti conseguenze paradossali e poco gestibili linguisticamente.
- sempre, però, ciò non ingeneri confusioni terminologiche e contraddizioni con altre parole.
Mi spiego meglio con degli esempi.
-----------------------------------------------------------
1)
Io, per anni, avevo sempre scritto e pronunciato "ROBOANTE", nè mi era mai capitato di vederlo scritto o di sentirlo pronunciare in modo diverso; però, una volta, mi accorsi che Claudio Rinaldi (uno dei migliori giornalisti che io abbia mai avuto modo di conoscere), scriveva e pronunciava "REBOANTE".
E, in effetti, verificai che la forma corretta di questo aggettivo, che significa "RIMBOMBANTE", è proprio "reboante", perché la parola deriva dal latino "reboans", participio presente di "reboare" 'risuonare'; ed invero,  il "prefisso incoativo" di tutti i verbi italiani è "RE" o "RI" ( resistere, rescindere, risuonare, rimbombare ecc.), mentre "RO" semplicemente non ha alcun senso semantico.
Non esiste!!!
Da dove sia sbucato "ROBOANTE", quindi, resta un mistero; sebbene, secondo me, si tratta di una suggestione linguistica di origine precipuamente "onomatopeica" (ma è solo una mia congettura).
Ad ogni modo, mistero o no, restando del parere che è bene attenersi all'uso prevalente, poichè ormai "ROBOANTE", è pressochè unanimemente diffuso, io la ritengo ormai una forma corretta; anche se non definirei affatto scorretta la forma "REBOANTE".
Lo stesso dicasi per la regola del "dittongo mobile", che, stranamente, noi italiani usiamo "a piacer nostro", a volte sì e a volte no.
Ma chi mai dice più "NOVISSIMO", ormai?
Eppure, fino a pochi anni fa, tutti i dizionari si aggettivavano "NOVISSIMO DIZIONARIO!"
https://www.abebooks.it/servlet/BookDetailsPL?bi=17145109627&searchurl=tn%3Dnovissimo%2Bdizionario%2Bdella%2Blingua%2Bitaliana%26sortby%3D20&cm_sp=snippet-_-srp1-_-image1
https://www.amazon.it/NOVISSIMO-DIZIONARIO-DELLA-LINGUA-ITALIANA/dp/B005ELX7GY
Ma, come detto, visto che la cosa non produce danni di sorta, oggi come oggi secondo me l'uso prevalente è "NUOVISSIMO"; sebbene anche "NOVISSIMO" resti perfettamente corretto.
-----------------------------------------------------------
2)
In determinati casi, invece, secondo me taluni vezzi linguistici, ormai diffusissimi, pur senza provocare danni veri e propri, possono dar luogo a conseguenze paradossali e poco gestibili linguisticamente.
Ad esempio, trovo decisamente scorretto "declinare" le parole straniere; le quali, invece, secondo me, andrebbero indicate sempre al singolare e tra virgolette oppure in corsivo (sebbene anche io spesso mi sbagli per la fretta, al riguardo).
Ed infatti, se si declinano, si dovrebbero declinare tutte, e non alcune sì e alcune no; ad esempio, chi mi mai chiederebbe al commesso di un negozio di informatica: "Mi dia due MICE (plurale di "mouse"), per cortesia!".
Il vezzo, peraltro, diventa per me irritante, quando con esso si vuole fare sfoggio di cultura; per esempio, declinando "CURRICULUM" al plurale.
Ma se proprio si voglio "declinare" le parole non italiane, allora si dovrebbero "flettere" tutte secondo il "genere", il "numero" "il caso", e non "a capocchia"; per esempio, per dire "i <<curriculum>> vanno tutti presentati, corredati dalla documentazione comprovante la veridicità dei dati dei <<curriculum>>", se si volesse insensatamente declinare il tutto, si dovrebbe coerentemente dire: "i<<curricula>> vanno tutti presentati, corredati dalla documentazione comprovante la veridicità dei dati  <<curriculorum>>".
Il che sarebbe grottesco!
Quindi, SINGOLARE virgolettato e basta; almeno secondo me.
-----------------------------------------------------------
3)
Il caso più grave, però, secondo me, è quando l'uso assolutamente improprio di certi termini, benchè quasi universalmente diffuso, ingenera confusioni semantiche e contraddizioni con altri termini, che vengono usati in modo sinonimico, mentre invece significano cose totalmente diverse.
Ad esempio, rilevo diuturnamente, con estremo sconforto, che autorevoli giornalisti ed illustri politici usano il verbo "COMMINARE" (in luogo di "IRROGARE", "INFLIGGERE" o "APPLICARE") assolutamente a sproposito, provocando un vero e proprio "corto circuito" semantico che confonde i dibattiti, e fa cadere in contraddizione qualsiasi ragionamento logico.
Ad esempio, molti autorevoli commentatori, invece di dire: "Il giudice ha irrogato (o applicato, o inflitto) al reo di truffa, la pena della reclusione di un anno", per darsi un tono, dicono ERRONEAMENTE: ""Il giudice ha comminato al reo di truffa, la pena della reclusione di un anno".
Il che, anche se ormai quasi tutti si esprimono così, è CLAMOROSAMENTE SBAGLIATO, e non c'è diffusione d'uso che possa sanare tale castroneria, perchè essa comporta un insanabile contrasto tra parole di significato DIVERSO
Ed infatti:
- è la "LEGGE" a "COMMINARE", cioè a "prevedere", i minimi ed i massimi edittali per un certo reato (ad es. l'art.640 CP "commina" ai truffatori la reclusione "DA" sei mesi "A" tre anni);
- è poi il "GIUDICE" ad "APPLICARE" (infliggere o irrogare) in concreto un determinata pena, individuata in modo preciso tra i minimi ed i massimi edittali (nel nostro esempio, la reclusione di un anno).
E badate che non si tratta di un linguaggio tecnico-giuridico, ovvero di uno "slang" riservato ai giudici e agli avvocati (come ormai quasi tutti i vocabolari sostengono), bensì della LINGUA ITALIANA in quanto tale, così come dovrebbe essere correttamente utilizzata da chiunque abbia conseguito un diploma, quantomeno di scuola secondaria! 
Chi non lo fa, è un "ignorante funzionale", perchè nessun uso diffuso o prevalente può rendere sinonimiche, nell'uso comune, parole che hanno un significato "oggettivamente" differente; tanto più quando, l'"ignorante funzionale" utilizza la parola sbagliata pur potendo usare quella esatta, solo perchè usare quella sbagliata ("comminare") suona più "fico" di usare quelle corrette ("applicare, infliggere o irrogare).
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E non ho scritto "fico"  a caso, perchè, per concludere, anche in questo caso vorrei sottolineare che tale parola si scrive con la "c", non con la "g": vezzo anche questo, oltre che errato in italiano, anche un po' contraddittorio.
Ed infatti, uno che usa il verbo "cagare", dovrebbe dire pure che, con tale azione, ha fatto la "cagga"; altrimenti cadrebbe in contraddizione semantica.  ;D
Senza alcun danno, in questo caso, però! :)
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#5475
Ciao Paraffo. :)
Complessivamente condivido quasi tutto quello che hai scritto, sebbene non completamente.
Ed infatti, a mio parere, è forse doveroso fare due precisazioni:
1) 
Circa i giornalisti, occorre tenere presente che una certa superficialità ed un certo "generalismo" sono impliciti ed inevitabili nella loro professione; ed infatti, a ben vedere, sebbene magari specializzato in un determinato settore, non si può certo pretendere che un giornalista abbia la stessa competenza professionale di un avvocato, di un medico o di un ingegnere, quando tratta materie di loro specifica competenza.
Detto questo, però, è indubbio che molti giornalisti tendono ad essere "troppo" superficiali, ovvero "troppo" proni ad un determinato orientamento politico; ma bisogna anche riconoscere che ce ne sono anche di BRAVISSIMI nella loro professione, ed anche abbastanza indipendenti nei loro giudizi, sebbene non mi pare qui il caso di farne i nomi.
Quello che, invece, a molti di loro non perdono, e la sciattezza linguistica, come mi riprometto di trattare in un mio prossimo "thread" in "Tematiche Culturali e Sociali", circa l'EVOLUZIONE E L'INVOLUZIONE LINGUISTICA; non glielo perdono, perchè l'accuratezza semantica dovrebbe rientrare nella loro specifica professionalità.
2) 
Circa i politici, in un certo senso, vale quanto detto per i giornalisti,  in quanto (come giustamente osservi tu) entrambe le categorie -in genere- costituiscono le due facce della stessa medaglia; a volte, veramente, non si capisce bene se siano i primi a mettere in bocca le parole ai secondi o viceversa.
Però, ad onor del vero, non è sempre così!
Comunque, mentre i "giornalisti" esercitano una specifica professione, con uno specifico Albo professionale, i "politici", invece, no, in quanto possono essere avvocati, giornalisti, medici o ingegneri...che, per i motivi più svariati (e non sempre nobili) "si mettono a fare i politici"!
Oppure possono non avere alcuna competenza specifica, come oggi per lo più accade!
Saluti! ;)