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Messaggi - anthonyi

#5461
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
09 Ottobre 2018, 08:13:06 AM
Citazione di: 0xdeadbeef il 08 Ottobre 2018, 20:47:16 PM




Ma possibile che nessuno veda che i debiti degli stati, quindi non solo il nostro, vanno aumentando ormai da
decenni e costantemente? Vorra pur dire qualcosa, no?
saluti

0xdeadbeef, è vero i debiti degli sistemi pubblici aumentano costantemente, e questa è la risposta che il sistema da all'incremento di risparmio che non trova allocazione nel privato. Questo perché nei sistemi economici moderni i capitali non servono più come prima e questo permette alle banche centrali di portare i tassi a 0. Con i tassi a 0 il debito non costa nulla, e quindi non è un problema a meno del prezzo del rischio rappresentato dallo stato specifico. Purtroppo questo è il nostro caso, siamo percepiti come rischiosi e per questo anche il nostro debito, oltre al deficit, è un problema. E' per questo che io non concepisco la stupidità di certi atteggiamenti dei dioscuri che assumono atteggiamenti di sfida nei confronti dei mercati, che mi fanno tanto pensare a Don Chisciotte contro i mulini a vento, che non possono fare altro che innalzare la percezione del rischio.
A differenza del 2011, nell'attuale innalzamento dello spread non c'è speculazione, la speculazione, infatti, avrebbe avuto interesse ad operare ad agosto per essere più efficace, ed invece agosto è stato tranquillo. Oggi oltretutto il debito italiano è stato reso molto liquido a livello internazionale, questo riduce le opportunità della speculazione, ma allo stesso tempo significa che l'attuale spread a 300 pesa di più di quanto avrebbe pesato nel 2011, e che quindi quella soglia di crisi estrema che venne raggiunta allora con lo spread a 570 probabilmente sarà raggiunta prima.
#5462
Citazione di: Lou il 08 Ottobre 2018, 18:32:16 PM
Oltre ai punti che hai sollevato, a me pare un tantino paradossale che esistano contratti per cui chi lavora otto ore al giorno abbia una retribuzione netta di 800€, magari pur non facendo  un lavoro " congruo ", e chi con 8 ore alla settimana prenda 780. €.

Oltretutto queste 8 ore dovrebbero essere controllate da un comune, un comune che spesso non sa neanche controllare se i propri dipendenti sono al lavoro, è chiaro che poi, soprattutto al Sud, si metteranno d'accordo per farsi i fatti propri, controllati e controllori.
#5463
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
08 Ottobre 2018, 07:28:02 AM
Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 23:34:42 PM
Citazione di: Sariputra il 07 Ottobre 2018, 17:23:45 PM
@Paul11
No, non credo affatto che l'Italia vada verso il fallimento. Ma sicuramente vivremo dei mesi, forse degli anni, di grande volatilità sui titoli di stato. Parliamoci chiaro, non c'è alcun interesse a portare l'Italia al default perché il debito è così enorme, e di fatto non rimborsabile, che "tirerebbe giu" l'intera economia mondiale, secondo alcuni economisti trascinando l'intero PIL mondiale in una nuova recessione.
Pensiamo solo ai CDS (Credit default swap)e cosa viene a costare l'assicurazione sul debito italiano. Pensiamo se si andasse a rimborsare tutti gli investitori esteri coperti dai CDS...
(Potrebbe però diventarlo se , nel futuro, si passerà ad una gestione totalmente controllata dall'IA che magari , per un qualsiasi evento, fa scattare un'automatico ordine di vendita generalizzato...gestione passiva credo si dica).
Il problema, più che altro, diventa che ci troviamo a dover sbosare tassi di interesse 3-4 volte quelli di germania e Francia  e in subordine quello della capitalizzazione delle banche, che detengono grosse fette del proprio patrimonio in titoli di stato, per quella  consuetudine decennale italiana di esser tenute ad acquistare lo stock di titoli messi all'asta dal tesoro. Se hai a bilancio i titoli acquistati a 105 (per esempio) e adesso te li ritrovi a 85...beh! Non è un problema da sottovalutare, direi...
Potrebbe essere un buon momento per acquistarli, in effetti. Le quotazioni sono particolarmente basse rispetto non solo ai Bund  ma anche ai Bonos spagnoli o ai titoli portoghesi, per es Se il clima si rasserena si potrebbero ottenere forti guadagni nella compravendita. Ma ,secondo me, è un azzardo. Probabilmente scenderanno ancora, almeno fino alla fine di Ottobre, quando si aggiungerà la 'tegola' del declassamento del rating. Sarebbero da comprare se il governo saltasse. Il "mercato" vede di buon occhio un ritorno alle urne, con probabile passaggio all'incasso da parte di un Salvini leader di centrodestra, che rinuncerebbe alle politiche di spesa assistenziale dei pentastellati. Il problema che sia o meno xenofobo non tange minimamente la gente DI WS o della City...non credo che la "xenofobia" sia un parametro che gli algoritmi tengono in considerazione...

@Anthony
Sì, infatti. Non me la prendo con gli algoritmi. caso mai con gli uomini che li hanno progettati e che spesso valutano solo i parametri meramente numerici e non le effettive politiche sottostanti. E' difficile 'contenere' qualcosa di vivo e dinamico come una società all'interno di rigidi parametri numerici, secondo me. L'imprevedibilità è dietro l'angolo e le cantonate che questi sistemi prendono sistematicamente tendono a confermarlo...
L'assurdo è avere accettato che un ordine economico mondiale dopo quello keynesiano dove il debito era voluto e sostenuto affinchè il popolo con welfare potesse vivere decorosamente, passare al nuovo paradigma turbocapitalistico monetarista di Friedman .La politica keynesiana era kennediana, il cui consulente Galbraight era allievo di Keynes, Friedman consulente economico di regan, ai tempi della Tatcher e poi venne la globalizzazione.
E' politico lo scontro usando le armi economiche e sarà una guerra di ognuno contro tutti dove salteranno NATO, ONU, patti atlantici vetusti per l'entrata in campo della Cina soprattutto e Russia sullo stesso piano del capitalismo.
Stiamo assistendo alla transizione verso un futuro assetto mondiale.

Se va in default l'Italia chi mandano un funzionario del tribunale a metterci i sigilli?
Chiedo: ma chi può imporre una diversa sovranità?
L'atout è uscire dall'euro e se lo fa l'l'Italia salta l'Europa intera e saltano tutte le politiche globali delle multinazionali che mettono fantocci a fare i politici europei e i commissari.
Abbiamo le palle" per farlo:non i politici di sicuro non la classe piccolo e medio borghese, sì il popolo in generale.
Facciamo un bel referendum e vediamo.
E' quasi un decennio che ci hanno messo un cappio al collo, ma è sostenibile che un popolo diventa servile e perda la propria dignità? Se siamo così allora è giusto che ci disintegrino.

Possiamo fare mille congetture economiche e continuare comunque a vivere con problemi strutturali e fossilizzati impossibilitati di essere minimamente risolti.

Certo che non hanno interesse al default e comprano dei vili mediatici italiani che creano paura.
Primo perchè l'Italia è una nazione fondatrice del MEC, ben prima dell'euro  e quant'altro
Secondo siamo o non siamo fra le potenze mondiali?
Terzo e l'ho già scritto altrove, se chiudiamo il nostro mercato alle multinazionali estere,facciamo dei bei dazi alla Trump sulle merci non prodotte sul suolo italiano e che quindi non danno lavoro  agli italiani) voglio vedere se salta prima Salvini-Di Maio, oppure la Merkel e Macron.
Ma quando rimpariamo ad alzare la testa e finalmente a farci i nostri interessi visto che gli altri li fanno da sempre?

Ciao paul11, guarda che l'"ordine keynesiano" venne messo in discussione negli anni 70 perché furono i dati a dire che non funzionava, e credo che una mente dinamica come quella di J.K.Galbraith (Che oltretutto è mio connazionale), che è passata dalle teorie del piano economico all'approccio keynesiano, avrebbe comunque condiviso la liberalizzazione dei mercati internazionali alla fine del secolo scorso, anche se con consistenti correzioni allo stato sociale americano al posto della detassazione dei ricchi, per cui la sua critica non sarebbe stata "di sistema", ma semplicemente, di allocazione delle risorse.
La tua critica è invece di sistema, perché il sovranismo è contro la liberalizzazione dei mercati. Sulla base di questo possiamo dire che anche l'eventuale default italiano non è un problema, gli stati infatti sono comunque sovrani e possono decidere di non pagare i loro debiti. Non ci sarà nessuna azione giudiziaria, almeno nei confronti dei beni nel territorio italiano. Quello che sarà rilevante sarà l'effetto economico, il disastro su tutto il sistema finanziario italiano, sul funzionamento dei sistemi di transazione e regolazione a livello internazionale. A già che se uno è contrario ai mercati internazionali di questo se ne frega, si tratta solo di riorganizzarsi, le torrefazioni si organizzeranno a tostare l'orzo invece del caffè, e noi ci abitueremo a bere il caffè d'orzo (Che sembra faccia anche bene alla salute). Certo diventeremo più poveri, ma magari saremo più felici!
Un saluto.
#5464
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
08 Ottobre 2018, 06:42:19 AM
Citazione di: InVerno il 07 Ottobre 2018, 19:57:06 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Ottobre 2018, 18:24:34 PM
Citazione di: Sariputra il 07 Ottobre 2018, 17:23:45 PM


@Anthony
Sì, infatti. Non me la prendo con gli algoritmi. caso mai con gli uomini che li hanno progettati e che spesso valutano solo i parametri meramente numerici e non le effettive politiche sottostanti. E' difficile 'contenere' qualcosa di vivo e dinamico come una società all'interno di rigidi parametri numerici, secondo me. L'imprevedibilità è dietro l'angolo e le cantonate che questi sistemi prendono sistematicamente tendono a confermarlo...

Sari, in realtà questo non è vero, oggi nei modelloni mettono tutto, anche la simpatia che i politici riscuotono, naturalmente numericamente valutata. L'obiettivo dei metodi quantitativi è proprio questo, trasformare la società in variabili numeriche, calcolare anche l'imprevedibile, che è semplicemente probabile. E' vero non sempre ci si riesce e nella memoria rimangono solo le volte in cui i dati hanno fallito di più, ma si tratta di eventi puntuali in mezzo a tutte quelle volte in cui le previsioni hanno azzeccato.
Veramente l'ex governatore della banca centrale d'Inghilterra ha persino scritto un libro per riprendere il concetto di incertezza radicale:
In un mondo di incertezza radicale non vi è modo di indentificare le probabilità degli eventi futuri né un sistema di equazioni che descriva il tentativo degli individui di far fronte a quell'incertezza, senza tenere necessariamente comportamenti ottimizzanti. ... In quest'ultimo caso la relazione economica tra moneta, reddito, risparmio e tassi  d'interesse è imprevedibile, pur essendo il frutto dei tentativi di individui razionali di destreggiarsi in un contesto incerto"
E non penso che si tratti di eventi puntuali, la mole di libri sul tema "domanda e offerta non si sono incontrate nonostante i modelli" potrebbe riempire la stiva di una petroliera, o almeno questa è la sensazione che si ha quando si va a cercare qualcosa di specifico. E' solo una comodità quella di riassumere la questione con la crisi del 2008, un esperto del settore ha anedottica sufficiente per creare un genere letterario, come infatti è successo.

Inverno, mi sembra che la dichiarazione che citi faccia riferimento al caso di messa in discussione del postulato di ottimizzazione, che dovrebbe essere sostituito con un altro postulato comportamentale. Comunque questo non è un problema per i metodi quantitativi che possono costruire previsioni sulla valutazione delle scelte oggettive al di la dei postulati comportamentali.
La realtà economico/finanziaria del mondo globalizzato è di una complessità che non ha mai avuto equivalenti. Mantenere in equilibrio i flussi di circolazione di milioni di beni e prodotti finanziari è una necessità che deve essere realizzata continuamente, ogni giorno. Ricordo che una volta per rispondere a uno dei tanti critici della finanza provai a sintetizzare il ruolo che ha la stessa nel determinare la nostra possibilità di fare colazione (cappuccino e cornetto) ogni mattina. Naturalmente lo stesso vale per qualsiasi bene che utilizziamo, senza finanza non ci sarebbe. Poi certo "domanda e offerta possono non incontrarsi" (Accetto il concetto nel suo senso eufemistico (Cioè di prezzi ballerini) anche se non ha un senso perché domanda è offerta nella realtà devono sempre incontrarsi, se c'è chi compra, c'è anche chi vende, mentre è proprio nei modelli che vengono rappresentate le ipotesi di squilibrio tra domanda e offerta).
Un saluto
#5465
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
07 Ottobre 2018, 18:24:34 PM
Citazione di: Sariputra il 07 Ottobre 2018, 17:23:45 PM


@Anthony
Sì, infatti. Non me la prendo con gli algoritmi. caso mai con gli uomini che li hanno progettati e che spesso valutano solo i parametri meramente numerici e non le effettive politiche sottostanti. E' difficile 'contenere' qualcosa di vivo e dinamico come una società all'interno di rigidi parametri numerici, secondo me. L'imprevedibilità è dietro l'angolo e le cantonate che questi sistemi prendono sistematicamente tendono a confermarlo...

Sari, in realtà questo non è vero, oggi nei modelloni mettono tutto, anche la simpatia che i politici riscuotono, naturalmente numericamente valutata. L'obiettivo dei metodi quantitativi è proprio questo, trasformare la società in variabili numeriche, calcolare anche l'imprevedibile, che è semplicemente probabile. E' vero non sempre ci si riesce e nella memoria rimangono solo le volte in cui i dati hanno fallito di più, ma si tratta di eventi puntuali in mezzo a tutte quelle volte in cui le previsioni hanno azzeccato.
#5466
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
07 Ottobre 2018, 14:38:20 PM
Citazione di: Sariputra il 07 Ottobre 2018, 14:18:30 PM


Chi determina questo 'sentiment' così negativo sul nostro futuro? Solo in parte gli umani; molto pesante è l'operatività dell'IA (intelligenza artificiale)ossia degli algoritmi che agiscono autonomamente sulla base dei programmi e dei parametri inseriti. Per capirci: Se un algoritmo fa salire i CDS e il Vix, immediatamente scattano le vendite sui nostri titoli da parte di un altro algoritmo. In realtà il famoso "mercato" è ormai per più del 70% composto da operatività automatica determinata dall'IA dei sistemi informatici delle stesse banche, istituzioni, fondi,ecc. Questo, entro pochi anni, salirà al 100%. Non ci saranno più umani in carne ed ossa a "valutare", ma macchine che valuteranno in modo asettico sulla base di parametri numerici inseriti. Il "mercato" sarà un algoritmo.

Sari, adesso non prendiamocela con le macchine, i modelli macroeconomici e di previsione finanziaria sono strutture complesse, che elaborano migliaia di variabili. E' chiaro che dopo che hai costruito il modello, e hai immesso le variabili, tra le quali sono determinanti le politiche economiche fatte dal governo, i conti li fanno le macchine, ma questi dipendono sempre da quello che hanno messo dentro degli operatori umani.
Un saluto
#5467
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
07 Ottobre 2018, 14:20:26 PM
Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 13:56:11 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Ottobre 2018, 06:22:38 AM
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 18:09:58 PM






Anthonyi,
la differenza fra Giappone ed Italia è che loro hanno una banca centrale e quindi una moneta sovrana che gestiscono come vogliono.Noi no.
E' vero, noi siamo individualisti con una strana concezione solidaristica cattolica e un socialismo annacquato.
La verità è che convive ancora il gattopardo meridionale con la finanziaria internazionale a Milano

paul11, la moneta sovrana il Giappone non la usa per pagare i suoi deficit, come vorrebbero fare alcuni sovranisti di mia conoscenza. L'Italia sovrana sarebbe come era 40 anni fa, svalutazione, inflazione e fuga di capitali all'estero, il Giappone queste cose non le ha mai conosciute, lo yen è sempre stato forte e questo non ha mai creato problemi alla bilancia commerciale.
Non funziona così nella dinamica della circolarità finanziaria.
L'utilizzo della propria moneta sovrana può svalutare la moneta con la conseguenza che aumenta il debito pubblico, ma le merci prodotti dalle aziende private guadagnano in competitività ,danno più lavoro aumentano i redditi e fatturati e quind il cerchio si chiude con aumento del prelievo fiscale che fa ridiminuire il debito pubblico  ,ma intanto c'è stato anche un aumento del pil.

paul11, guarda che lo so pure io che la svalutazione della moneta fa aumentare il PIL, visto che riduce il costo del lavoro e permette di ridurre il valore delle pensioni, ma va a danno delle classi più povere e a favore di quelle più ricche. E' una politica auspicata dalla migliore destra liberista, non è un caso che l'entrata nell'Euro dell'Italia sia stata fatta dalla sinistra (Che una volta tanto ha fatto qualcosa di buono), ed è stata avversata dai politici di destra.
#5468
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
07 Ottobre 2018, 14:04:33 PM
Citazione di: cvc il 07 Ottobre 2018, 11:11:47 AM
Da ignorante pongo un quesito: ma se l'Italia sfora l'1,9%, in pratica è come se si facesse prestare i soldi dall'UE? Perché una volta il debito pubblico (bot, cct..) venivano acquistati dai risparmiatori italiani. Ora invece il debito pubblico viene acquistato dall'estero: stati, istituzioni, specultatori. Quindi questo è un gioco dove l'arbitro lo fanno le agenzie di rating coi loro giudizi. Perché se io 30 anni fa acquistavo i bot, gli attori di questa transazione erano due: io e la banca d'Italia. Se l'Italia.non andava in bancarotta io rientravo di capitale e interessi, tutto lì. E la cosa aveva un senso, mi davano un interesse presumibilmente maggiore dell'inflazione. Ma.amche se in certi periodi l'interesse fosse stato più basso dell'inflazione, io avrei potuto comprare ugualmente confidando in un futuro abbassamento dell'indice di inflazione. Ora invece si tratta di comprare titoli di stato che hanno già in partenza un rendimento negativo con il pericolo che diventino addirittura carta straccia. La mia domanda da ignorante è: ma chi può mai avere interesse a comprare sta roba? La risposta temo che sia: c'è una speculazione per cui alcuni guadagnerebbero moltissimo in caso di default dello stivale, perciò sta robaccia.viene messa in circolo anche se ha rendimento negativo. È un assurdo che io debba prestare soldi ad uno stato che mi paga un interesse negativo, non vi sembra?. Quindi se fossimo in un paese normale o uno stato emette titoli che valgono qualcosa, oppure non li emette? O no? Dio mio che confusione!

Tranquillo cvc, adesso i bot italiani grazie ai due dioscuri e alla fine del QE sono ritornati con tassi positivi, e con la prospettiva di aumentare ancora. Comunque per il passato è evidente che nessuna persona di buon senso comprerebbe titoli a reddito negativo, ma il discorso cambia per gli operatori finanziari (Banche, fondi e grandi società) i quali hanno qualche problema a gestire il denaro in termini di contante, per cui questo denaro deve stare su qualche conto, al limite quello aperto con la banca centrale. E qui entra in gioco SuperMario il quale ha fatto in modo che i tassi su tutti questi conti siano negativi, per cui agli operatori conviene comprare i titoli anche se a tassi negativi, a tutto vantaggio degli stati indebitati come l'Italia. Una fregatura non da poco per tutti costoro, e dire che c'è qualcuno che dice che SuperMario è al servizio delle istituzioni finanziarie, a me sembra proprio di no!
#5469
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
07 Ottobre 2018, 06:22:38 AM
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 18:09:58 PM






Anthonyi,
la differenza fra Giappone ed Italia è che loro hanno una banca centrale e quindi una moneta sovrana che gestiscono come vogliono.Noi no.
E' vero, noi siamo individualisti con una strana concezione solidaristica cattolica e un socialismo annacquato.
La verità è che convive ancora il gattopardo meridionale con la finanziaria internazionale a Milano

paul11, la moneta sovrana il Giappone non la usa per pagare i suoi deficit, come vorrebbero fare alcuni sovranisti di mia conoscenza. L'Italia sovrana sarebbe come era 40 anni fa, svalutazione, inflazione e fuga di capitali all'estero, il Giappone queste cose non le ha mai conosciute, lo yen è sempre stato forte e questo non ha mai creato problemi alla bilancia commerciale.
#5470
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
06 Ottobre 2018, 17:53:11 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 06 Ottobre 2018, 17:13:29 PM
saranno molto ingenui a pensare che con quel misero 2.4 di
sforamento ripartiranno i consumi (come molto ingenui sono a pensare di poter fare una politica monetaria espansiva
con questa cifra del debito),

Infatti io mi domando se ne è valsa la pena di allarmare i mercati per pochi decimali. Tria si era già accordato per l'1,6, che dopo una buona contrattazione poteva diventare l'1,9. Bastava abolire gli 80 Euro di Renzi e ce ne sarebbe stata d'avanzo. In generale le guerre non convengono, ma se si fa la guerra per futili motivi, e magari alla fine la si perde pure .... .
#5471
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
06 Ottobre 2018, 17:33:12 PM
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 16:01:03 PM
......e proseguiamo...
L'italia ha un risparmi privato di circa 4.200 miliardi di euro. Non oso andare a verificare i patrimoni privati sul suolo
dello Stato italiano.
Svegliatevi se volete capire l'economia e come invece la politica ormai ideologica sia diventata una guerra
globale, diversamente non capirete perchè Trump  negli USA vuole i dazi, in regime antiglobalizzazione.........proprio gli USA.
Andatevi a vedere perchè e come stabilirono nei Trattati europei degli indici, quali pil/debito pubblico e perchè 3%..

Il debito privato (privati e aziende) italiano è pari al 173%.
il debito privato francese è del 234% del pil.
L'Olanda del 251%- Usa 203%-Regno Unito 217%-Spagna 200%
Germania 148%

Se non capite le dinamiche economiche non capite come le guerre militari che si concludevano con servitù di guerra e magari occupazione fisica o annessione del territorio vinto, è diventata guerra finanziaria "pacificata" .

Mettiamo il caso che lo Stato italiano venga giudicato insolvente: cosa accadrebbe a vostro parere? Chi paga?

Gli economisti sanno benissimo che il risparmio privato e quindi l'indebitamento è fra i migliri al mondo eppure lo Stato itaaliano è a detta del mainstream, il più indebitato.

la prima cosa che avverrebbe è l'annientamento del welfare:sanità, scuola ,assistenza, previdenza: Tutto da privatizzare
Dichiarazione di Keynes: il welfare è salario aggiuntivo, in quanto i servizi sono gratuiti o quasi.

Quindi i risparmi privati dovranno compensare l'indebitamento pubblico.

Conclusione: l'indice pil/debito pubblico è politico perchè si può avere un ottimo indice ,ma con un sistema di indebitamento di aziende e privati pericoloso il che comporta un sistema bancario altrettanto "minato".
E' politico perchè tutti e ribadisco tutti,anche se non lo dicono, mirano all'appetibile 4.200 miliardi di risparmi immobilizzati.

Chiedetevi perchè la mitica tassa patrimoniale nessuno lo ha mai voluta fare.

Ciao paul11, i tuoi ragionamenti sicuramente dimostrano la relatività del rapporto debito/PIL ma semplicemente perché esso va corredato con altre valutazioni. Quello che si fa tipicamente è il confronto Italia Giappone, entrambe i paesi molto indebitati nel pubblico, entrambe i paesi con una grande ricchezza finanziaria nel privato. Solo che mentre i Giapponesi si fidano del loro stato e comprano i titoli che emette anche a tassi bassissimi, gli Italiani non si fidano del loro stato e destinano molto poco della loro ricchezza finanziaria a comprare titoli Italiani.
Il risultato è che ci troviamo a dover pagare tassi più e in aggiunta a doverli pagare ad operatori esteri con danno sia al bilancio pubblico, sia alla bilancia commerciale. In questa situazione, però, ci siamo messi da soli, sia il deficit pubblico, sia la tendenza a non finanziarlo noi Italiani deriva dal nostro scarso senso dello stato. In Francia i risparmiatori francesi se ne fregano se i titoli di stato Italiani rendono 4 volte di più di quelli Francesi, loro si fidano dei titoli del loro stato e non di quelli degli altri.
#5472
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
06 Ottobre 2018, 11:32:59 AM
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 00:49:05 AM
,si vede che la Francia non sta meglio di noi, ma fa quello che vuole ,nel silenzio totale persino in Italia.

La Francia paga 35 punti base di spread, contro i nostri ormai quasi 300, ed ha un rating tra i più alti mentre noi siamo a due gradini dal livello speculativo, e non è escluso che a fine manovra ci entriamo. La Francia sta meglio di noi, questo è indubitabile.
#5473
Attualità / Re:FLAT TAX, addio!!!
05 Ottobre 2018, 18:42:48 PM
Salvini è una persona di buon senso, l'ha sempre saputo che non può fare la flat tax, e lo sanno anche gran parte dei suoi elettori che non ci hanno mai creduto veramente.
Gli elettori di Salvini piuttosto sono preoccupati del pericolo che i conti si scassino, e di questo anche Salvini si dovrebbe preoccupare, se tiene ai suoi elettori.
#5474
Ciao Jacopus, la tua domanda può essere generalizzata a tutto l'ambito delle scienze sociali, nelle quali, si sa, non è possibile sperimentare. Le scienze sociali, poi, sono scienze riflessive, nelle quali cioè, l'uomo studia se stesso, per cui ha più difficoltà a fare valutazioni razionali se queste contrastano con l'idea emotiva che ha di se.
#5475
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
02 Ottobre 2018, 20:24:36 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 02 Ottobre 2018, 19:42:12 PM

Quanto ai passati governi di centro-sinistra e tecnici, che l'amico Jacopus definisce: "grigi, collusi con la
finanza internazionale ma competenti", non vedo davvero in cosa consista questa "competenza", dal momento che
con essi sono aumentati costantemente sia l'impoverimento del paese che il debito pubblico.
saluti

Passare da un -2 a un +1,5 di crescita PIL con oltre un milione di posti di lavoro in più non mi pare un impoverimento, e la crescita del debito pubblico è stata mantenuta fino ad oggi nei termini del contratto di rientro graduale che sottoscrisse Berlusconi nel 2011. I primi a non voler rispettare quel contratto sono i signori del governo del rinnovamento, e infatti solo con loro lo spread è ritornato sopra 300 (per ora).