Quando ero bambino ero un appassionato del gioco del calcio, ed ancor più da ragazzo, quando cominciai a giocarlo anche di persona; ma da quando divenni adulto, smisi di interessarmene sia attivamente sia passivamente, limitandomi a seguire soltanto le partite dei campionati europei e mondiali.
Però, pian piano, cominciai a trovare il gioco sempre più stupido e noioso, fino a che smisi del tutto di seguirlo; rammento che l'ultima partita che vidi fu quella in cui l'Argentina vinse i campionati mondiali con un fallo di mano di Maradona (che anno era?).
La cosa mi disgustò così profondamente, che alla noia si aggiunse il disprezzo per la totale "antisportività" del football, successivamente aggravato dai numerosi scandali del settore, e dall'entità delle somme sproporzionalmente percepite dai calciatori; a cui, peraltro, non ho mai contribuito con un centesimo, perchè allo Stadio ci sono stato una solta volta in vita mia (con un biglietto regalato)...e me ne sono poi pentito, perchè la trovai una delle esperienze più deludenti e deprimenti della mia vita.
Siete liberi di non credermi, ma da allora giuro che non ho mai più assistito a NESSUNA partita di calcio, neanche internazionale (a parte una a cui fui costretto ad assistere negli anni '90); e a me stesso, in effetti, la cosa sembra così eccentrica e bizzarra, visto il legittimo interesse che il calcio suscita in tutte le persone normali, che una volta chiesi un parere, circa il mio anomalo disinteresse, ad un mio amico psichiatra (veramente).
Il quale confermò che un po' matto ci sono sul serio...ma che, però, c'è del senno nella mia pazzia!
Quindi, del caso "Rinaldo" (che suppongo sia un giocatore di calcio) e della penale da un miliardo di euro, non ne so assolutamente NIENTE, per cui non posso esprimere alcun parere al riguardo; comunque, visto l'importo, presumo che si tratti del risarcimento ai familiari per il suo decesso o per una sua grave invalidazione permanente durante una partita...ma mi sembra comunque una somma alquanto esagerata!
Ed infatti, a quanto mi risulta, il più alto risarcimento riconosciuto in caso di "morte sul lavoro", fu quello di 540.000 euro alla convivente, ai figli e ai parenti dell'operaio deceduto il 16 agosto 2009 dopo un volo di sette metri mentre lavorava alla rimozione dell'eternit dal tetto dell'oleificio R.M. in via delle Piagge a S. Alessio; ma, in genere, le provvisionali per chi muore sul lavoro, sono MOLTO più basse!
Tra 540.000 euro e un MILIARDO c'è una bella differenza!
Però, pian piano, cominciai a trovare il gioco sempre più stupido e noioso, fino a che smisi del tutto di seguirlo; rammento che l'ultima partita che vidi fu quella in cui l'Argentina vinse i campionati mondiali con un fallo di mano di Maradona (che anno era?).
La cosa mi disgustò così profondamente, che alla noia si aggiunse il disprezzo per la totale "antisportività" del football, successivamente aggravato dai numerosi scandali del settore, e dall'entità delle somme sproporzionalmente percepite dai calciatori; a cui, peraltro, non ho mai contribuito con un centesimo, perchè allo Stadio ci sono stato una solta volta in vita mia (con un biglietto regalato)...e me ne sono poi pentito, perchè la trovai una delle esperienze più deludenti e deprimenti della mia vita.
Siete liberi di non credermi, ma da allora giuro che non ho mai più assistito a NESSUNA partita di calcio, neanche internazionale (a parte una a cui fui costretto ad assistere negli anni '90); e a me stesso, in effetti, la cosa sembra così eccentrica e bizzarra, visto il legittimo interesse che il calcio suscita in tutte le persone normali, che una volta chiesi un parere, circa il mio anomalo disinteresse, ad un mio amico psichiatra (veramente).
Il quale confermò che un po' matto ci sono sul serio...ma che, però, c'è del senno nella mia pazzia!
Quindi, del caso "Rinaldo" (che suppongo sia un giocatore di calcio) e della penale da un miliardo di euro, non ne so assolutamente NIENTE, per cui non posso esprimere alcun parere al riguardo; comunque, visto l'importo, presumo che si tratti del risarcimento ai familiari per il suo decesso o per una sua grave invalidazione permanente durante una partita...ma mi sembra comunque una somma alquanto esagerata!
Ed infatti, a quanto mi risulta, il più alto risarcimento riconosciuto in caso di "morte sul lavoro", fu quello di 540.000 euro alla convivente, ai figli e ai parenti dell'operaio deceduto il 16 agosto 2009 dopo un volo di sette metri mentre lavorava alla rimozione dell'eternit dal tetto dell'oleificio R.M. in via delle Piagge a S. Alessio; ma, in genere, le provvisionali per chi muore sul lavoro, sono MOLTO più basse!
Tra 540.000 euro e un MILIARDO c'è una bella differenza!


