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Messaggi - Ipazia

#5491
Lo scetticismo è la sacrosanta reazione all'impresentabilità del main stream anticomplottista, pompato di retorica pseudoscientifica e ideologicamente neutrale che fa acqua da tutte le parti appena si confronti con la realtà, fatta di sommersi poveri e salvati ricchi, di speculazioni da mercato nero con la bandiera arcobaleno #andràtuttobene appesa all'uscio dello speculatore,... Ormai l'anticomplottismo si mostra sempre più come l'ideologia di chi vuole nascondere la sua ideologia e lotta di classe sotto il tappeto dello: stiamo tutti nella stessa barca. E di barche ultimamente se ne vedono di così tanti tipi da diventare persino una retorica impronunciabile. Fino all'epidemia, a cui ha sottratto la sua dose di ossigeno, per l'eterogenesi dei fini che ha visto qualche RSA proletaria ben protetta e quella più sontuosa del Piemonte massacrata dall'epidemia. Evidentemente anche lì si risparmiava sulle mascherine degli schiavi di servizio. Non trascurando la componente business-class del morbo "cinese".

Eterogenesi dei fini che però è una goccia nel main stream che va da tutt'altra parte, confermando l'antica legge del Menga con dovizia di capitali, sforzi bellici e mediatici.
#5492
Attualità / Re:La mascherina a 50 cent
25 Maggio 2020, 08:50:53 AM
Citazione di: anthonyi il 25 Maggio 2020, 07:42:30 AM
Ciao Eutidemo, parlando di situazioni concrete, dalle mie parti la mascherina monouso diventa multiuso, basta disinfettarla con un po' di alcool, almeno finchè non si rompe.

Concordo. Perchè ingrassare i pescecani della speculazione capitalistica ? Escluse ovviamente le situazioni di rischio VERO e non mediatico: ospedali e RSA. Incluse forme protettive più efficaci per operatori e assistiti.
#5493
Tematiche Filosofiche / Re:Morale e libero arbitrio
25 Maggio 2020, 08:41:38 AM
Citazione di: green demetr il 25 Maggio 2020, 00:53:24 AMPerchè è ovvio che la morale dovrebbe convertirsi in una etica e l'etica in una giustizia.

Bingo

CitazioneE cioè la morale andrebbe decostruita (come Nietzche saggiamente consigliava).
Il punto è che a quel punto non ci siamo mai arrivati.

Neppure FN, che prese lucciole o nottole di Minerva per primati meta-post-darwiniani. Convincendoli alla fine che fosse giusto passare da clave a missili a testata nucleare, da schiavi nelle latomie a schiavi informatici a domicilio o furgonati.
#5494
Uno stato etico non è necessariamente una brutta cosa. Più che altro è difficile da attuare perchè può essere sostenuto solo da un'etica ineccepibile. Generalmente non accade così e nella fattoria etica degli animali qualcuno è sempre più uguale degli altri - e qualcuno più vessato - facendo crollare tutta l'impalcatura etica.

Un esempio attualissimo con due grosse defaillance: mentre si inseguivano con l'intero dispiegamento delle forze armate runners e spiaggiati solitari e si infieriva sulle coppie di amanti more uxorio, si portavano a morte anziani nelle RSA e ospedali risparmiando sulle mascherine da 10 centesimi. Nel frattempo si lasciavano scorrazzare liberamente navi negriere lockdown-free con centinaia di finti profughi e naufraghi. Trattandoli appena accolti a tamponi, mascherine, e trattamento alberghiero in navi da crociera. Pare che in Tunisia sia scoppiata la guerra appena il governo italiano ha parlato di regolarizzazione dei clandestini (in barba a chi migra legalmente e alla legge dello stato). Con queste contraddizioni nessuno stato stato etico può raggiungere un livello etico minimo di presentabilità e credibilità.
#5495
Tematiche Filosofiche / Re:Morale e libero arbitrio
24 Maggio 2020, 00:55:22 AM
Citazione di: iano il 23 Maggio 2020, 23:22:12 PM
@ Ipazia.
Mi sentirei di condividere il tuo appello se si potesse stare con un piede in due scarpe .
Mi sfugge però il perché il determinismo debba essere metafisico , perché mi sembra uno strumento umano e ciò equivarrebbe a dire che noi siamo metafisici.
Se al posto di metafisico ci mettiamo un altro termine potrei essere completamente d'accordo.

These boots are made for walking. I piedi sono due così come le scarpe. L'etica serve a camminare nel mondo dell'umano fatto di bisogni e desideri umani. La metafisica classica è lo strumento meno adatto per comprendere i problemi pratici di tipo etico. Sapere che la fame è un dato deterministico non mi avvicina di un mm dal poterla saziare. Per saziare la fame vi sono vari modi, ciascuno dei quali ha un suo corollario etico consolidato dalla tradizione che di metafisico ha assai poco.

Affrontare l'etica per via metafisica sortisce lo stesso effetto che conseguì don Ferrante con la peste.

Le questioni morali producono le loro metafisiche, ma ben circostanziate e di valore locale. Un'etica che nasca da principi metafisici astratti dura poco e funziona ancora meno. Proprio come don Ferrante. In particolare: la questione determinismo-indeterminismo è irrilevante per capire l'eziologia della morale.
#5496
Tematiche Filosofiche / Re:Morale e libero arbitrio
23 Maggio 2020, 23:06:26 PM
Anch'io rinnovo il mio appello: lasciamo il determinismo al suo destino metafisico perchè con l'etica/morale c'entra come i cavoli a merenda.

L'etica/morale si occupa di ivg, eutanasia, (dis)uguaglianza sociale, proprietà privata, relazioni umane, diritti della persona e della collettività. Cosa c'entri tutta questa roba col determinismo è un mistero che si spiega solo col libero arbitrio di chi ce lo vuole infilare a tutti i costi. La natura non ha nulla da dire su questa materia che è lasciata alle decisioni dei soggetti umani individualmente e collettivamente presi.

Semmai si determinano a posteriore dei vincoli normando quanto l'ethos ha maturato, ma è un determinismo di natura totalmente diverso da quello naturale, così come le leggi dei codici civili e penali sono cosa diversa dalle leggi naturali.

Per limpidezza di ragionamento bisognerebbe distinguere queste due forme di determinismo ciascuna delle quali opera in un dominio differente. Ma anche riconosciuto il determinismo etologico umano (la legge), esso solo nei regimi totalitari disciplina l'intero comportamento umano, mentre in società più garantiste rimane comunque un ampio range di autodeterminazione individuale, detta libertà.
#5497
Tematiche Filosofiche / Re:Morale e libero arbitrio
23 Maggio 2020, 16:10:38 PM
Posto che determinismo e indeterminismo sono concetti metafisici, poco ci azzeccano con una sezione del reale, l'universo antropologico, per sua natura relativistico e fondato, come l'acuto Schopenauer colse, su volontà e rappresentazione, che sono appunto gli ingredienti di morale e libero arbitrio, più o meno libera, volontà.

Dobbiamo pertanto escludere il rumore di fondo delle leggi naturali e degli assoluti metafisici se vogliamo stanare il ragno morale che la natura ignora del tutto, potendosi dire di essa tutto fuorchè l'essere morale o immorale. Perfino definirla amorale sarebbe farle un torto, come voler a tutti i costi definire un umano come non-volatile.

Volatile è invece la volontà umana e i suoi artefatti metafisici, sociali e materiali. Non a caso gli antichi che più ci capivano coniugarono fin da subito il sociale umano all'artificio nella ethikè, politikè, arti del comportamento e del governo della polis.

Se vogliamo inoltrarci in questa discussione dobbiamo ragionare praticamente, perchè la etica/morale, come insegna il buon padre Kant, è essenzialmente ragion pratica. E le pratiche, si sa, cambiano con l'ambiente su cui vanno ad esercitarsi ed agire, per cui se ne fanno un baffo degli assoluti metafisici e tengono invece conto delle leggi naturali (da lì non si scappa), ma adattandole ai bisogni e desideri umani, fattualmente e, come osservano davintro e chiunque non abbia il prosciutto metafisico negli occhi, più spesso, controfattualmente.

Il controfattuale è il cuore della questione etica (su ciò anche l'immoralista FN ha zoppicato cercando etiche fondative nella natura toutcourt) e proprio in quanto controfattuale necessita di solide pezze di appoggio per passare l'esame della persuasività. Pezze d'appoggio autoreferenzialmente etiche. Basate cioè sulla volontà di rappresentare il mondo (umano) in un certo modo, piuttosto che in un altro.
#5498
Tematiche Filosofiche / Re:Morale e libero arbitrio
22 Maggio 2020, 22:07:22 PM
Se vogliamo regredire fino al bigbang per dimostrare che tutto è deterministico si vince facile, ma mi pare una metafisica da quattro soldi. Altrettanto escludente ogni possibilità di discussione è l'idea di un'anima immortale che esercita il libero arbitrio rendendosi totalmente responsabile delle proprie azioni. Entrambe queste posizioni sono insindacabili e la discussione finirebbe qui.

Invece io perseguo la terza via della libertà possibile e della sua correlazione con la morale, laddove si pongano delle scelte di vita tra varie opzioni. Questo livello di libertà è alla nostra portata ed a questo livello del reale antropologico si gioca la partita etico/morale con le aperture e le chiusure del contesto storico ed esistenziale in cui essa avviene. 
#5499
Tematiche Filosofiche / Re:Morale e libero arbitrio
22 Maggio 2020, 16:27:44 PM
Vedo che Paul11 sposa la semantica etica/morale di viator contro la filologia ed Hegel. Mi viene da chiedermi se sotto questa apparente disputa semantica non vi sia qualcosa di più sostanziale, ontologico, tipo il voler anteporre un qualche tipo di morale (un nomos trascendente ?) all'ethos.

Altrettanto trascendente è l'idea di giopap che vi siano demiurghi deterministici che creano viventi di due tipi contrapposti (sì/no), rievocando la guerra di Troia e il teatro dei pupi.
#5500
Racconti Inediti / Re:7 di cuori
22 Maggio 2020, 10:40:06 AM
Per quanto vi siano fondamenti oggettivi, di tipo psicofisiologico, nel distinguere l'innamoramento dall'amore, non li porrei scolasticamente come stadi separati di un processo esistenziale lineare, ma qualcosa di più complesso e intrecciato a partire dalla predisposizione amorosa che porta all'innamoramento per finire all'innamoramento che si rinnova nel corso di una vita amorosa ogniqualvolta si riconferma la pienezza della propria scelta. Tale situazione, più interessante perchè protratta nel tempo, accompagna le scelte comuni, le mutazioni, le evoluzioni, che rendono l'altro qualcosa di sempre nuovo da ri-conoscere e ri-innamorare.

In tale intreccio si realizza la situazione dell'amore che sceglie per conto degli innamorati (bobmax) i quali raggiungono, platonicamente, quella completezza che cancella ogni diaframma verso l'altro. Esperienza tra le più catartiche che rende l'amore un'esperienza autoreferenziale, tautologica, autosemantica, totalizzante. L'altro diventa fato, amor fati "ch'a nullo amato non perdona" .

L'altra faccia di questo nirvana è che si tratta di un'esperienza assai energivora, difficilmente replicabile in grandi numeri se non in forme via via sempre più tenui. Il che pone un limite alle utopie poliamorose carnali o ideali.
#5501
Tematiche Filosofiche / Re:Morale e libero arbitrio
22 Maggio 2020, 09:50:30 AM
Le iperboli hanno un carattere paradossale che condanna l'utopia alla distopia. La morale ha invece un carattere parabolico, anche in senso evangelico, e le stelle danzano all'apice di una parabola sorretta da invisibili trame di forze gravitazionali senza le quali il caos non avrebbe fatto nascere nulla.

Contrapporre la libera volontà, felicemente declinata da jacopus, e il suo complemento etico, la volontà della libertà alla volontà di potenza è forse mediocritas, ma di lega aurea, non destinata ad infrangersi tra Auschwitz e Stalingrado.

La morale nasce dalla contraddizione, non dall'affermazione. Essa è dialettica, non epica, anche se un'epica fluttuante si coglie nell'andamento dei suoi risultati conoscitivi, epistemici. Non a caso i più lungimiranti tra gli antichi intesero la morale in forma tecnica, ovvero artistica, come sagace governo dell'ethos a partire dal suo stato originario e belluino tra eros, polemos e thanatos. Cibo, tana, riproduzione e morte: materiale scarso per una volontà di potenza tout court (malgrado tutte le giravolte ideologiche para- meta- e post-darwiniane a supporto). Ma plasmabile saggiamente lungo un percorso etico capace di edificare una libertà possibile mediando tra pretese morali sorte dal caos nello scontro tra diverse, fondate sui bisogni ma generalmente illusorie nei desideri, volontà di potenza.

Hai ragione cvc: "la volontà di potenza diventa la peggiore - o la più dispotica - delle schiavitù", perchè fa cadere dalla padella della morale degli schiavi alla brace della morale dei signori. L'iperbole (im)moralista non avendo progettato il suo massimo, precipita non appena esurito l'impeto iniziale, perchè nessuna solida trama invisibile di tipo etico la sorregge al punto massimo della sua ascesa. Cadono gli dei e la morale degli schiavi travolge i signori, schiavizzandoli a loro volta. A loro insaputa: al servizio di rinnovati vitelli d'oro. Come accade alle tragedie farlocche destinate inesorabilmente alla farsa.
#5502
Tematiche Filosofiche / Re:Morale e libero arbitrio
21 Maggio 2020, 20:30:40 PM
Se il libero arbitrio fosse illusorio nessuno potrebbe esercitare il libero arbitrio di considerarlo illusorio o meno. Già il fatto che si possa porre tale domanda e che si possa rispondere in maniera diversa è un vulnus nella corazza deterministica. Se poi consideriamo che pure all'atto pratico si risponde in maniera diversa - e da ciò nacque anche la più severa delle arti classiche: la tragedia - risulta che morale e libero arbitrio sono una coppia indissolubile.

Tralasciando i mulini a vento semantici, restiamo fermi alla traducibilità di ethos e mores e tiriamo avanti nella questione che li connette al libero arbitrio, o meglio alla libertà, visto che di arbitrario c'è ben poco nell'universo e tutto, se non una causa, ha quantomeno una giustificazione. Magari farlocca, ma mai arbitraria, parlando di vita reale. L'unico arbitrio arbitrario che mi sento di sottoscrivere riguarda le scienze matematiche e in ispecial modo la geometria.

L'umano, no. La sua morale, per quanto apparentemente arbitraria ha una storicità genetica e culturale che lo orienta verso un range di opzioni sulle quali può esercitare il suo grado di libertà. Il cui massimo viene raggiunto quando si contrappone coraggiosamente ad un potere dispotico.
#5503
Racconti Inediti / Re:7 di cuori
21 Maggio 2020, 20:01:48 PM
Bravo/a Altamarea, ma mi sa che la tua triade deve essere aggiornata al caos sessuale contemporaneo; e pure ai tempi di Platone le semimele in cerca della gemella non erano proprio la fotocopia della sacrafamiglia cristiana. Quanto poi al "maschile" e "femminile", grande è la confusione sotto il cielo, anche senza scadere nel becero stereotipo liberal-liberista della donna-con-le-palle.

Concordo con bobmax e Dante sulla forza travolgente dell'amore: mamma natura ha fatto le cose in grande quando si è avventurata a fabbricar viventi.

Meno certo è l'amor c'ha nullo amato amar perdona: Se il cotanto amante e la bella persona fossero stati Gianciotto invece che Paolo Malatesta, ci saremmo persi la pagina più bella della Commedia.
#5504
Racconti Inediti / Re:7 di cuori
21 Maggio 2020, 07:45:39 AM
Tornando coi piedi a terra penso che ognuno finisca con lo scoprire la sua dose ottimale di eros e agape e che tale dosaggio vari nel corso della vita degli ormoni e delle circostanze. Molti, nelle società in cui si è padroni del proprio corpo e delle sue emozioni, soprattutto donne per mia esperienza, arrivano alla fine a scoprire che la loro coppia ideale sono loro stessi. 

Ho vissuto tale parabola esistenziale avendo la fortuna di avere intercettato una sezione di spaziotempo che mi ha permesso di vivere liberamente la mia sessualità e affettività. Esperienza che per una donna non è garantita ovunque. Alla fine ho trovato la mia soluzione ottimale nel giusto intruglio di affinità che giustifica la convivenza e diversità che la pone al riparo dalla noia e omologazione. Ma tutto ciò è maturato nel corso degli anni dove mi sono, e mi è stato, offerta di tutto, compresa una buona dose di autosufficiente e consapevole solitudine.

Conoscendo se stessi si impara ad amarsi e amandosi si impara a non buttarsi via acquisendo l'autostima che permette di stimare al meglio la lega di chi ti sta di fronte e la compatibilità con le lega di cui tu stessa sei fatta.
#5505
Attualità / Re:La mascherina a 50 cent
20 Maggio 2020, 15:43:22 PM
Non solo i farmacisti. Ancor più alimentaristi e produttori e commercianti di detergenti e disinfettanti incravattano i clienti a suon di arcobaleni buonisti appesi in vetrina. Altro che società più solidale !? Agli "angeli del coronavirus" del S.Raffaele, per tutto ringraziamento, a giugno arriva la bella tegola del contratto della sanità privata (più sfavorevole di quello della sanità pubblica attualmente applicato). Impossibile non diventare cattivisti.