Citazione di: Socrate78 il 21 Marzo 2018, 21:43:54 PMRiferendoti al pensiero usi i termini fallacita' , pregiudizio e preconcetti intesi negativamente e nebbia che nasconde la realtà autentica.
Secondo voi è meglio dare più importanza nella nostra vita alla dimensione del pensiero (ragione) oppure far prevalere maggiormente quella del "sentire" (emozioni, cuore). La risposta è molto meno ovvia di quanto si pensi, e a me sembra che entrambe le dimensioni possano essere fallaci. I nostri ragionamenti infatti sono troppo influenzati da preconcetti, pregiudizi, che sono come una nebbia che non ci fa vedere la realtà autentica: la ragione quindi, lungi dall'essere sempre efficace, finisce per essere molto manipolabile, influenzabile. Le sensazioni, invece, non possono essere falsate: ad esempio si può convincere una persona a livello razionale a credere che il sesso sia sgradevole e doloroso, ma un'affermazione del genere se posta a verifica crollerebbe come un misero castello di carte!
E' pur vero, però, che anche le sensazioni possano ingannare il giudizio: ad esempio un discorso può sembrarti affascinante, bello, coinvolgente, ma le idee proposte possono nascondere aspetti negativi che tu non vedi, poiché sei come "accecato" dalla dimensione emotiva. Di conseguenza, meglio affidarci al pensiero o al sentimento nelle sue varie forme?
Quindi , sebbene dici che pensiero ed emozioni sono parimenti fallaci , mi pare tu abbia una leggera preferenza per le sensazioni , per le quali usi l termine "non falsabili".
Io parlerei di perfetta simmetria fra pensiero ed emozioni , ma solo in termini positivi ed operativi.
Il pensiero è il laboratorio dell'emozione , e l'emozione è il risultato finito che non si intende sottoporre ad ulteriori modifiche, perciò appare,relativamente granitica.
Le emozioni a rigore si possono cambiare quindi, anche se non sembra.
In effetti quando ci troviamo di fronte a situazioni drammatiche e insolite per noi , modificare le nostre emozioni può avere il,valore di un salvavita.
L'emozione in se' ha infatti il carattere di salvavita . Qualcosa da utilizzare in caso di necessità in modo immediato , senza starci troppo a pensare, perché se ci pensi troppo potrebbe essere troppo tardi.
È' vero che la fretta è cattiva consigliera , ma a volte il tempo non c'è proprio , quindi meglio ammettere errori inevitabili che non inficiano comunque l'efficienza del processo.
Pregiudizi e preconcetti , seppur non perfetti ,sono parte funzionale del processo simmetrico bilaterale.