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Messaggi - sapa

#556
Tematiche Filosofiche / Il mondo privo della donna
29 Marzo 2021, 19:58:24 PM
Ciao viator, in realtà penso che il titolo di questo post sia fuorviante, visto che chiedi il punto di vista dell' ermafrodito, vale a dire di  chi riunirebbe in sè ogni caratteristica di genere. Che vuoi ti dica? Fatico a mettermi nei panni di un ermafrodito, molto semplicemente perchè non ne conosco alcuno. Penso che se l'ermafrodito potesse autofecondarsi, il che non è per forza detto, l'aspetto riproduttivo istintuale sarebbe garantito, ma probabilmente non la continuità della specie . Ma d'altronde, tu vedi tutta questa spinta alla riproduzione convinta, di questi tempi? A me sembra che, a parte qualche eccezione, l'aspetto riproduttivo sia già  abbastanza ragionato, almeno nel nostro modello di società,  senza dover mettersi a pensare cosa farebbero gli ermafroditi.
#557
Citazione di: Eutidemo il 28 Marzo 2021, 11:22:41 AM
Ciao Alexander. :)
Per fortuna, da una statistica effettuata dal maggiore sindacato dei medici ospedalieri, l'Anaao-Assomed e dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), risulta che i medici e gli infermieri che rifiutano di farsi vaccinare sono pochissimi, e, cioè:
- pari all''1-2% dei medici ospedalieri, ovvero tra i 1.140 e i 2.280 su un totale di 114.000 attivi.
- pari ad un centinaio di infermieri su un totale di 254mila.
***
Secondo me, se il S.S.N. se disfacesse, ne trarremmo tutti un grandissimo vantaggio; ed infatti, a mio parere, persone che hanno una così scarsa competenza in materia sanitaria, farebbero meglio a cambiare mestiere.
D'altronde, anche se, come spero, venissero tutti obbligati a vaccinarsi, io non vorrei lo stesso avere niente a che fare con loro; ed infatti non nutrirei la benchè minima fiducia nella loro "arte medica"!
***
Se poi è vero, come tu dici, che questo personale sanitario non è genericamente "no-vax", bensì, semplicemente, non vuole essere sottoposto all'inoculazione del vaccino AZ, allora il discorso cambia completamente.
In tal caso, secondo me,  il detto personale sanitario, è riprovevole sotto un altro aspetto; ed infatti, vista la penuria di fiale e la necessità di vaccinare il prima possibile la maggioranza della popolazione, non si può andare tanto per il sottile, e pretendere di scegliersi il vaccino che si preferisce, come se si fosse al supermercato.
***
Io, infatti, dopodomami, senza alcuna protesta, mi farò vaccinare con l'AZ che mi hanno assegnato; ma, se l'infermiere che me lo inocula dovesse avere la "faccia di cuoio" di dirmi che lui non l'ha voluto, dopo che mi ha vaccinato la siringa gliela infilo nel naso!
***
Quanto al fatto che, mentre prima si andava di settimana in settimana, adesso si è deciso che si sta bloccati per tutto il mese d'Aprile, per me Draghi ha fatto benissimo; ed infatti, a mio parere, non si tratta affatto di "restrizioni alle libertà", bensì di  "restrizioni alle stupidaggini".
Ed infatti, se uno sta male, continua a prendere le medicine del caso fino a che non è definitivamente guarito; non è che, appena la febbre cala appena sotto i 38 gradi, smette di prenderle...e così la febbre risale subito.
Si smette di prendere le medicine quando, per almeno uno o due giorni, la febbre è scesa sotto i 37 gradi; o, almeno, così si regolava con me mio padre, che era medico, quando io ero bambino.
Per cui, secondo me, viste le migliaia di contagi e le centinaia di morti giornalieri, chiudere il più possibile ad Aprile, costituisce il "minimo sindacale".
***
Un saluto! :)
***


Buongiorno Eutidemo, non sono d'accordo con te. In particolare, quando dici: "Se poi è vero, come tu dici, che questo personale sanitario non è genericamente "no-vax", bensì, semplicemente, non vuole essere sottoposto all'inoculazione del vaccino AZ, allora il discorso cambia completamente.
In tal caso, secondo me,  il detto personale sanitario, è riprovevole sotto un altro aspetto; ed infatti, vista la penuria di fiale e la necessità di vaccinare il prima possibile la maggioranza della popolazione, non si può andare tanto per il sottile, e pretendere di scegliersi il vaccino che si preferisce, come se si fosse al supermercato."
io obbietto che rifiutare una marca di vaccino non significa pretendere un supermercato dei vaccini stessi e se si ritiene che non ci sia chiarezza su un farmaco, proprio nessuno potrà mai obbligarne l'uso. Questo, a mio avviso, in una società ancora civile, che non si muove e pretende che ci si muova tutti a ritmo di fanfare e squilli di tromba da marcia dei  bersaglieri, perchè non c'è il tempo di andare per il sottile.  Se un medico non si fida di AZ, o gli si trova un altro vaccino, oppure lo si sposta ad altre mansioni. Ma non concordo con te nemmeno quando dici:
"Quanto al fatto che, mentre prima si andava di settimana in settimana, adesso si è deciso che si sta bloccati per tutto il mese d'Aprile, per me Draghi ha fatto benissimo; ed infatti, a mio parere, non si tratta affatto di "restrizioni alle libertà", bensì di  "restrizioni alle stupidaggini".
Ed infatti, se uno sta male, continua a prendere le medicine del caso fino a che non è definitivamente guarito; non è che, appena la febbre cala appena sotto i 38 gradi, smette di prenderle...e così la febbre risale subito.
Si smette di prendere le medicine quando, per almeno uno o due giorni, la febbre è scesa sotto i 37 gradi; o, almeno, così si regolava con me mio padre, che era medico, quando io ero bambino.
Per cui, secondo me, viste le migliaia di contagi e le centinaia di morti giornalieri, chiudere il più possibile ad Aprile, costituisce il "minimo sindacale"."
e questo non tanto perchè trovi sbagliato il concetto che esprimi, sensatissimo, quanto perchè ho forti dubbi che la "medicina" in questo caso sia un vero e proprio placebo. Infatti, poi, se sei una persona che ha bisogno di muoversi, ti sarai reso conto che in giro c'è tantissima gente nonostante i lockdown e le regole, alcune anche molto astruse, che disciplinano gli spostamenti.  Io metto fortemente in dubbio che questa medicina sia una terapia sensata e mi chiedo se invece la cosa non porterà a ritardare sempre di più un ritorno alla normalità, che vedo ormai diventato quasi un'utopia.  I lockdown, le zone rosse e quant' altro vanno bene se sono rigorosi e tesi al massimo effetto, nel minor tempo possibile. Questa pagliacciata potrà servire solo a non far crescere i contagi, non certo a farli diminuire in modo significativo, e avrà, temo, il solo e unico effetto di  deprimere sempre più la popolazione e la società intera. A mio avviso Draghi male, come il suo predecessore, del resto.
#558
Citazione di: Eutidemo il 27 Marzo 2021, 13:14:24 PM
Ho notato che la maggior parte delle persone è convinta di avere ben chiara in mente la differenza tra i due concetti; il che sarà anche vero, in "teoria", però ho potuto constatare che, in "pratica", si fa spesso una grandissima confusione tra le due cose.
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***
Che cos'è la possibilità?
La possibilità consiste nella eventualità che qualcosa possa esistere, realizzarsi, avvenire; e, a differenza di quanti molti credono, non è misurabile.
Ed infatti, o è una cosa possibile, oppure è una cosa impossibile; come, ad esempio, un figlio non generato da una madre.
***
Che cosè la probabilità?
E' il grado di prevedibilità con la quale un evento "possibile" può verificarsi.
Ed infatti, essendo indubbiamente "possibile" che una donna partorisca due gemelli, questo risulta "probabile" nella misura di circa l'1,65% delle gravidanze.
***
In parole povere:
- un evento è "possibile" se può accadere;
-un evento è "probabile" se è più prevedibile che accada piuttosto che non che non accada.
***
A livello statistico, il termine "possibilità" non esiste, perché è un qualcosa con un'accezione prettamente "qualitativa"; e, quindi, è inutile.
Ed infatti, stando alla "teoria della probabilità", ogni evento ha una probabilità, che può essere calcolata; tecnicamente persino gli eventi con probabilità 0,000..., detti "quasi impossibili", come gli eventi collaterali dannosi di certi farmaci, come i vaccini, sono tuttavia  "possibili".
"Impossibili" sono sono soltanto i quadrati rotondi, i quadrupedi bipedi e cose del genere.
***
Nel linguaggio comune, invece, e, purtroppo, anche a livello concettuale, si fa spesso una grandissima confusione tra eventi "probabili" e "possibili"; a volte provocando ingiustificate speranze o timori.
Spesso, a dire il vero, anche io uso il termine "possibile" in luogo di "probabile", e viceversa; a livello lessicale, infatti, può essere tollerato, ma non a livello concettuale.
***
Al riguardo proporrò due esempi in un ambito molto attuale, cioè quello dei vaccini; sia in generale, sia in relazione al covid19.

1)
Molte persone, anche dotate di notevole intelligenza, si preoccupano riguardo alla eventualità di poter subire gravi danni collaterali in conseguenza del vaccino anticovid.
E, secondo me, per quanto attiene al profilo della "possibilità", costoro hanno perfettamente ragione; ed infatti la circostanza che finora non si sia ancora riscontrato alcun "nesso causale" tra i decessi recentemente avvenuti, e l'inoculazione del vaccino, non esclude affatto la "possibilità" che tale nesso possa essere accertato in altri casi futuri.
Anzi, personalmente, ritengo che la cosa sia estremamente "probabile", perchè, storicamente non si è mai dato il caso di farmaci, vaccini compresi, che non abbiano mai provocato danni collaterali, anche gravissimi e, a volte, letali.
"Ma come!" esclamerà qualcuno "Tu non sei forse a favore della campagna vaccinale?".
Certo che sì, ma, vi prego di seguire con "molta attenzione" quanto scriverò qui di seguito; perche alcune distinzioni sono molto "sottili".
***
Jakob Bernoulli scriveva: "Probabilitas enim est gradus certitudinis et ab hac differt ut pars a toto" ("Ars conjectandi" Basileæ, 1715); il che può essere tradotto, più o meno, con la frase: ""La probabilità infatti è il grado della certezza e da questa differisce come la parte (differisce) dal tutto".
Fu lui a formulare il primo "teorema centrale del limite", comunemente noto come la "legge dei grandi numeri"; la quale, in estrema sintesi, afferma che, per un numero di ripetizioni identiche dello stesso esperimento, che tende all'infinito, la "probabilità" di un determinato evento tende a coincidere con la sua frequenza.
***
Attenzione, però, perchè la "legge dei grandi numeri" non dice affatto, come molti ingenuamente credono,  che un numero ritardatario su una ruota del lotto abbia più probabilità di uscire di altri numeri; ed infatti essa dice soltanto che, analogamente al caso del dado, più estrazioni vengono eseguite, più le frequenze relative ai vari numeri tendono a livellarsi su una stessa percentuale.
In altre parole, se statisticamente si verifica "un incidente su mille" nel volo Roma New York, non è affatto detto che, se io salgo sul millesimo volo, la probabilità che il mio aereo precipiti sia più elevata del normale.
***
Tornando al nostro esempio sui vaccini, premesso che non si è mai dato il caso di farmaci, vaccini compresi, che non abbiano "mai" provocato -in nessun caso- danni collaterali, anche gravissimi e, a volte, letali, è prevedibile che, più vaccini si faranno, più aumenteranno le probabilità che tali danni prima o poi si verificheranno per qualcuno; ed infatti è statisticamente dimostrato che anche gli eventi più "improbabili", è "necessario"  che prima o poi debbano per forza verificarsi.
***
L'ho appreso giocando alla "roulette"!
Ed infatti, cominciando a giocare al raddoppio sul "rouge", dopo sei volte che è uscito il "noire", di solito, per un po' va bene; ma, se si insiste troppo a lungo con questo giochetto del "montante semplice", è inevitabile che, prima o poi, si resti fregati dal "noire" che esce per la settima volta (con il sistema del "montante tronco", di Garcia, le cose vanno un po' meglio, ma fino a un certo punto).
Sembra che il record di uscite dello stesso colore alla roulette sia avvenuta nel 1943 in un casinò americano, quando uscì per ben 32 volte di fila il colore rosso; si tratta di un evento estremamente "improbabile", il quale, però, secondo la "legge dei grandi numeri", è invece estremamente "probabile" che prima o poi, nei prossimi trecento anni, si debba verificare ancora (nei prossimi tremila è quasi inevitabile).
Tutto dipende, però, più che dal tempo, dal numero di giocate!
*** 
Cosa vuol dire questo?
Vuol dire che, anche qualora, prima o poi, si riscontrasse un effetto collaterale gravemente dannoso del vaccino anticovid (cosa che ritengo molto probabile), se si vuol essere razionali, occorre considerare che:
- se la frequenza di tali casi si mantenesse molto bassa, ad esempio, inferiore a quella che abbiamo di essere investiti da un auto mentre attraversiamo la strada, non vedo perchè mai dovremmo preoccuparci di correre un rischio così ridicolmente esiguo, e che, in diverse circostanze, affrontiamo a cuor leggero ogni giorno;
- se, invece, la frequenza di tali casi  superasse una certa soglia di rischiosità, sarebbe comunque necessario effettuare un rapporto tra la percentuale di rischio che corriamo facendo il vaccino, e la percentuale di rischio che corriamo non facendolo (cioè, il rischio di beccarci la malattia da cui il vaccino ci protegge).
E, poichè storicamente non è mai accaduto che la prima percentuale di rischio superasse la seconda, è altamente improbabile che questo accada ora, con il vaccino anticovid.
Vi invito a riflettere lucidamente su tali aspetti.
***
Ovviamente, occorre considerare anche alcuni aspetti di carattere "non storico" e "non statistico"; ad esempio, qualcuno osserva che gli attuali vaccini anticovid sono più pericolosi dei vecchi vaccini, perchè sono stati realizzati con eccessiva "fretta".
Al che, però, si può facilmente obiettare  che sono stati realizzati più "velocemente" dei precedenti, perchè la scienza e la tecnologia sono oggi più avanzate rispetto al passato; tanto è vero che, proprio per tale ragione, storicamente, i passati vaccini sono sempre stati realizzati progressivamente in modo molto più veloce dei precedenti...ed hanno sempre funzionato benissimo!
Se poi vogliamo dire che nessun vaccino è perfetto, questo è ovvio; perchè nessuna realizzazione umana può mai essere perfetta!
***
Peraltro si potrebbe anche fare il seguente "molto italico" ragionamento: "Va bene, ma perchè correre il sia pur minimo rischio adesso, quando posso attendere che il vaccino se lo facciano prima tutti gli altri, e, poi, se, non ci sono stati grossi problemi, farmelo anch'io?"
A mio parere, a parte il fatto che  lo trovo un ragionamento estremamente "vile", se ognuno ragionasse così, finirebbe che non si vaccinerebbe nessuno; e, così, resterebbro fregati tutti!
***
E' invece corretto ritenere che, nel caso di determinate patologie, a seconda del tipo di farmaco che si deve assumere (vaccini compresi), possono esserci delle specifiche controindicazioni; ma a questo ci pensa il medico in sede "anamnestica", come per qualunque altro "trattamento sanitario".
Non a caso per acquistare dei medicinali in farmacia, serve la ricetta medica, no?
Anzi, possono esserci delle controindicazioni anche in dei casi assolutamente "fisiologici"; ad esempio le donne incinte non possono e non devono vaccinarsi con l'"astrazeneca" (circa gli altri vaccini, non saprei dire, perchè non sono un medico).
Ma tutto questo non ha niente a che vedere con la "rischiosità" del vaccino in generale!
Ed infatti, è ovvio che, per un cieco, è alquanto pericoloso mettersi alla guida di un automobile; ma questo non significa che, in generale, sia particolarmente pericoloso guidare (sebbene statisticamente sia molto più pericoloso di farsi vaccinare, anche per chi guida vedendoci benissimo).

2)
Sempre restando a considerazioni circa il "probabilistico", in  secondo luogo, molte persone, anche dotate di notevole intelligenza, si preoccupano riguardo alla eventualità di poter essere di nuovo contagiate dopo aver assunto il vaccino; e, addirittura, ritengono di poter ancora contagiare altre persone.
Tra l'altro, in questa ed in altre circostanze, costoro ritengono che ci sia un contrasto tra  quanto viene dichiarato dai "virologi" (che parlano prevalentemente di "possibilità"), e quanto viene dichiarato dagli "epidemiologi" (che, invece, parlano prevalentemente di "probabilità").
***
Ed invece non sussiste il benchè minimo contrasto tra gli uni e gli altri, in quanto:
- tutti gli esperti in materia (virologi ed epidemiologi) sono assolutamente concordi nel ritenere che il vaccino non immunizzi affatto al 100% chi lo riceve, il che comporta, ovviamente, la concreta, sia pur minima, "possibilità" di poter prendere lo stesso il virus e di poter contagiare altre persone, anche dopo essersi vaccinati;
- tutti gli esperti in materia, però (virologi ed epidemiologi), sono assolutamente concordi nel ritenere che, nei "rarissimi" casi nei quali i vaccinati vengono infettati,  l'eventualità da parte loro di contagiare anche altre persone è estremamente "improbabile", perchè si sommano due elevatissime ipotesi di "improbabilità" (cioè, di beccarsi il covid, e, poi, pure quella di di trasmetterlo ad altri).
Inoltre, il Dott. Massimo Andreoni, primario del reparto di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma, ha spiegato che può capitare, molto raramente, che una persona che è stata vaccinata risulti positiva al test; però ha anche spiegato che il fatto che possa contagiare le altre persone è ancora più altamente improbabile, perché per diventare contagiosi è necessario che il virus si replichi un certo numero di volte, e, se si è vaccinati, questo non accade, anche si si dovesse -in rarissimi casi- contrarre nuovamente il virus.
***
La confusione concettuale tra "possibile" e "probabile", quindi, in questo caso (come in molti altri), conduce a conclusioni "logicamente" aberranti; e, questo, a prescindere dalle diverse ideologie,  alle quali ciascuno fa diverso riferimento a seconda delle sue propensioni.
Ed infatti, per esempio, è ovvio che il personale sanitario deve essere tutto vaccinato; ciò in quanto, soprattutto se tale cautela si aggiunge alle altre cautele (mascherine ecc.), questo rende ancora più "improbabile" la diffusione del virus.
Non la rende certo "impossibile", questo è parimenti ovvio; ma noi possiamo agire soltanto in base alle "probabilità" più favorevoli, perchè, purtroppo, nella vita, l'unica "certezza" è la morte.
Quella non la possiamo certo evitare con i vaccini; però i vaccini possono contribuire quantomeno a "rinviarla" di un po'.
***
Forse è possibile che io abbia convinto qualcuno che prima non lo era...ma lo ritengo molto improbabile!
***
Ciao Eutidemo, trovo invece molto convincente ciò che hai scritto, andrebbe stampato e affisso ovunque! Non che io ne avessi bisogno, io rimango un vaccinista (che comunque, "vilmente",  aspetta il suo turno e non sgomita per un vaccino, a rischio di finire in TI intubato...), i dubbi che ho manifestato riguardano essenzialmente il vaccino di AZ, anche se poi la comunicazione di EMA, che in pochi giorni ha sdoganato il vaccino inglese con argomentazioni molto simili alle tue, ma secondo me senza aggiungere nessun altro fattore di rassicurazione, mi ha preoccupato. Il vaccino AstraZeneca era quello che io, nella mia ignoranza, avrei voluto fare, perchè più simile alla tipologia di vaccini classici e perchè la sua conservazione è più compatibile e facile, secondo me, rispetto ai -80°C che richiedono gli altri vaccini. Quando è uscito, si diceva che il vaccino AZ era consigliabile fino ai 55 anni (quindi a fasce di età giovane), perchè se non ricordo male la sperimentazione sull'efficacia aveva poca attendibilità per fasce di età over 55 e  ho pensato che, al mio turno, mi avrebbero vaccinato con altro. Poi, si è cominciato a dire che si potevano vaccinare fino a 65 anni ( in pochi giorni si sono completati i dossier anche per la fascia 55-65?) ed  è venuta fuori la storia degli effetti avversi. Adesso, si sente dire che AZ è consigliabile per gli anziani, in quanto gli effetti trombotici sarebbero più frequenti nei giovani. Insomma, non è un bel vedere....Spero di aver capito male io, perchè così passa la voglia....
#559
Citazione di: anthonyi il 27 Marzo 2021, 11:41:28 AM
Citazione di: sapa il 27 Marzo 2021, 10:39:51 AM
Sono d'accordo con il sensatissimo intervento di Alexander, parlare di obblighi vaccinali ha effetti di deterrenza, non di incentivazione a vaccinarsi. Anche perchè, quale scenario si potrà immaginare per quegli addetti sanitari che non vorranno sottostare all'obbligo di vaccinazione? Saranno licenziati? Se sì, in base a quale norma contrattuale, che abbia valore da adesso in avanti, per contratti già sottoscritti in assenza di tali norme? Io credo che l'unica strada sarebbe "dirottare" gli addetti sanitari no vax a mansioni, chessò, amministrative, con il risultato di aggravare la spesa pubblica, in quanto servirebbe assumere dei sostituti di chi andrebbe a ingrossare l' esercito, già sovrannumerario, degli impiegati. D'altra parte, invece di parlare di costrizioni, vedere l' entusiasmo di chi, come Eutidemo, prenota e quasi scalpita per la vaccinazione, è un ottimo impulso a sentirsi rassicurati. Il che non vuol dire che chi la pensa così abbia ragione, ma d'altra parte, se così fan tutti e va a finir bene nella stragrande maggioranza dei casi, perchè proprio a me dovrebbe capitare il trombo?
Ciao Sapa, già immagino gli addetti alle pulizie e raccolta spazzatura che appositamente rifiutano di vaccinarsi nell'aspettativa di essere trasferiti in un riposante ufficio della Asl.
Ciao anthonyi, cosa ti devo dire? Vedremo il "provvedimento" che hanno annunciato Draghi e la neo-ministra Cartabia, io credo che pensare a licenziamenti o ad aspettative non pagate non sarebbe tanto facile, di questi tempi e che, probabilmente, occorrerà parlarne anche con i sindacati di categoria. Perchè qui, credo, saremmo molto al limite, per non dire sopra al limite, come del resto è ormai consuetudine andare da quasi 1 anno.
#560
Sono d'accordo con il sensatissimo intervento di Alexander, parlare di obblighi vaccinali ha effetti di deterrenza, non di incentivazione a vaccinarsi. Anche perchè, quale scenario si potrà immaginare per quegli addetti sanitari che non vorranno sottostare all'obbligo di vaccinazione? Saranno licenziati? Se sì, in base a quale norma contrattuale, che abbia valore da adesso in avanti, per contratti già sottoscritti in assenza di tali norme? Io credo che l'unica strada sarebbe "dirottare" gli addetti sanitari no vax a mansioni, chessò, amministrative, con il risultato di aggravare la spesa pubblica, in quanto servirebbe assumere dei sostituti di chi andrebbe a ingrossare l' esercito, già sovrannumerario, degli impiegati. D'altra parte, invece di parlare di costrizioni, vedere l' entusiasmo di chi, come Eutidemo, prenota e quasi scalpita per la vaccinazione, è un ottimo impulso a sentirsi rassicurati. Il che non vuol dire che chi la pensa così abbia ragione, ma d'altra parte, se così fan tutti e va a finir bene nella stragrande maggioranza dei casi, perchè proprio a me dovrebbe capitare il trombo?
#561
Attualità / Re: Condono! Condono!
23 Marzo 2021, 13:54:32 PM
Buongiorno Eutidemo, scusa la mia ignoranza, ma con la definizione "condono" non dovrebbe configurarsi una sorta di accomodamento tra fisco e contribuente, teso da una parte a transare, ma non annullare, quanto dovuto, dall'altro a far emergere il sommerso in ottica futura? A quanto capisco io, qui, più che di condono, bisognerebbe parlare di " colpo di spugna". E concordo con te,  l'insegnamento che se ne dovrebbe trarre è che " a pagare e a morire c'è sempre tempo". A presto.
#562
Tematiche Filosofiche / Il mondo privo dell'uomo
22 Marzo 2021, 09:37:24 AM
Mi accodo anch'io a Jacopus, la mia risposta è SI. L'obiezione di Alexander è arguta, ma il quesito posto da Viator: Ma voi pensate esistito un tempo in cui il Mondo (definizione : l'insieme di tutto ciò che esisteva, ovvero il Cosmo più Dio - dato un qualunque Dio come eventualmente esistente) era privo dell'Uomo è abbastanza esplicito e che il creato, per dirla in parole povere, sia ben più vecchio dell' uomo direi che sia incontrovertibile.
#563
Citazione di: anthonyi il 19 Marzo 2021, 12:25:25 PM
Ciao Sapa, la vaccinazione non è obbligatoria, per quello che mi riguarda chi ha prevenzione e meglio che non si vaccini perché anche la componente psichica è importante per cui se ti convinci che il vaccino fa male poi ti senti male veramente per effetto psicosomatico. La fretta, però, in questo caso non è cattiva consigliera, gli inglesi, con la fretta, hanno ridotto la loro mortalità a circa 100 al giorno. Mentre noi, tranquilli, tranquilli, risaliamo.
Bè, anthonyi, consideriamo anche che la variante inglese è, come dice il nome, partita dall'Inghiterra e che gli inglesi, se non ricordo male, stanno uscendo in questi giorni da un lockdown "duro", quando analizziamo i numeri dei loro decessi attuali. Credo che gli effetti della vaccinazione saranno visibili più avanti. Comunque, hai ragione: il vaccino di Astra Zeneca non mi convince e non lo farò, visto che non voglio vivere con il patema. Magari mi vaccineranno con Pfizer o altro e mi beccherò la trombosi lo stesso, non è affatto escluso, vorrà dire che ne beneficerà chi mi soppravviverà e avrò dato ,con la vita, il mio contributo al progresso della scienza.
#564
Ciao anthonyi e Jacopus, premesso che ogni mio intervento su questo argomento è finalizzato, nella discussione, a provare a chiarirmi le idee in questo forsennato mare magnum di notizie, più o meno autorevoli, non certo a rivelare delle verità, mi limito  solo a rilevare che: 1) il virus viaggia attualmente a un  coefficiente di morbilità attorno al 5-7% 2) in  questa percentuale,  la stragrande maggioranza di chi è positivo o non manifesta sintomi, o comunque non ha bisogno di cure ospedaliere 3) i vaccini garantiscono, a priori, un'efficacia del 95% e quindi, visto anche che la copertura vaccinale si limita a soli 5-6 mesi, non saremo in grado di riprendere la nostra mobilità e le nostre abitudini, come auspicato da Jacopus, ancora per molto tempo. Tutto ciò, anche se capisco che una vaccinazione di massa abbasserebbe sicuramente di molto il coefficiente di diffusione del virus, senza però annullarla, mi fa pensare che non ci sia l'urgenza di affidarsi a una ricerca che, per quanto si spera  rigorosa, non ha avuto i tempi giusti per potersi dire sicura. Sento fare equazioni "strane", per le quali ogni giorno perso di somministrazioni equivarrebbe a una condanna a morte per migliaia di persone, avverto una pressione inaudita di convincimento a vaccinarsi in fretta, appunto, con "quello che si ha" e mi domando se, come recita il proverbio, la fretta non sia cattiva consigliera. E  ribadisco che, se EMA stessa sente il bisogno di dichiarare che seguiranno ulteriori accertamenti sul vaccino Astra Zeneca, per quanto esso sia, a loro dire, sicuro, io mi sento rassicurato il giusto. Per continuare il parallelo con il famigerato Glyfosate, è giusto che io aggiunga a quanto ho riportato in altro post, che sembra probabile che l' innocuità riconosciuta pubblicamente alla sostanza sia stata dedotta dalla documentazione fornita dalla stessa Monsanto, che lo registrò. La correlazione tra uso del Glyfosate e insorgenza di linfomi non è mai stata dimostrata, ma Bayer (che ha rilevato Monsanto) ha recentemente patteggiato 10 miliardi di dollari di risarcimenti a soggetti che hanno sollevato controversie. Forse che Monsanto non aveva fornito dossier di sicurezza adeguati e completi? Vedremo, per il momento Bayer paga. Se fossimo sicuri che cose come queste non possono avvenire, nessuno si metterebbe di traverso davanti a cure o prevenzioni farmacologiche di massa e quasi obbligatorie.
#565
Mah, io non sono un no vax, ma che in 3 giorni EMA sia riuscita a determinare che non c'è correlazione tra vaccino AZ e morti per trombosi (ma si riservano di effettuare ulteriori approfondimenti), mi lascia molto perplesso. C'è una pressione fortissima per convincerci alla vaccinazione in tempi rapidi e senza tante storie. Al di là di questo, io non capisco perchè si stia attribuendo  il rallentamento nelle somministrazioni vaccinali allo stop di AZ, abbiamo solo quello da iniettare?
#566
Vedi iano, tralasciando gli OGM, sul quale si aprirebbe un altro fronte "caldo" di discussione, io credo che gli errori della scienza hanno sicuramente portato a dei risultati positivi per l'umanità, ma a prezzo del sacrificio di vite umane.  Gli americani hanno sempre giustificato il loro uso delle 2 atomiche nel 1945 con il "risparmio" molto maggiore, a loro dire, di vite umane. Hanno deciso di sacrificare 2 città giapponesi e i loro abitanti, in cambio del risparmio presunto di molte vite, in pieno stile " rischi/benefici". In realtà, il Giappone avrebbe potuto anche arrendersi, per quanto dichiarasse il contrario e quella atrocità non diventare necessaria. E non è l'unico esempio, sono tanti i casi dove si sono giustificate delle aberrazioni per il cosiddetto bene comune. Dipende quasi tutto dal punto di vista e dalla forza intrinseca che si ha per imporlo. Ma forse siamo andando ot....
#567
Comunque, sentivo oggi a un TG, pare che la copertura vaccinale sia garantita, per tutti i vaccini, al massimo per 5 mesi e che anche quella naturale dovuta alla risposta anticorpale al virus non abbia vita lunga. Il risultato immaginabile è quello di vaccinare tutti 2 volte all'anno? Aiuto.... ???
#568
Citazione di: iano il 17 Marzo 2021, 19:35:09 PM
Si è vero, non hanno brillato in comunicazione , ma fatta salva voluta disinformazione interessata ( comunque improbabile) dovuta al fatto che si tratta di un vaccino Inglese, in Inghilterra vi è stata una somministrazione di massa senza arresti.
Lo stopp per noi è stato un danno.
Forse però è servito a non amplificare l'emotività pubblica di cui tutti abbiamo fatto esperienza, e che avrebbe potuto fare maggiori danni.
Il vero problema ormai abbiamo capito dove sta. Grazie al web tutti possono dire tutto e tutti possono interpretare a modo loro senza più alcun filtro.
Basta il parere di un virologo competente , o di un istituto, e nel nostro caso si parla di una istituzione medica privata tedesca, e l'emotivita' fa' tutto il resto , e ai politici sembra non resti altro da fare che assecondare tutto ciò,  nonostante i buoni propositi dichiarati e spergiurati  di seguire le istituzioni ufficiali e deputate.
Un errore da ricordare.
Ciao iano, un errore (forse) che viene commesso abbastanza spesso, direi. In un post di questa discussione ho solo accennato, per non andare OT, al caso del Glyfosate. Questo diserbante totale (attualmente ancora  l'agrofarmaco più utilizzato al mondo), scoperto da un ricercatore di Monsanto negli anni 70, era considerato da tutte le istituzioni preposte quasi innocuo. Il suo scopritore fu insignito di onorificenze prestigiosissime dalla comunità scientifica internazionale, per "aver scoperto l'omologo in campo agricolo, della pennicillina in campo medico". Da una decina di anni è sotto la scure della messa al bando, perchè IARC ha avanzato il dubbio che fosse cancerogeno, dubbio che però è stato rigettato da altre istituzioni pubbliche come EFSA, OMS ed ECHA. Insomma, non ci sono evidenze certe della sua cancerogenicità. Eppure, è in atto da anni una campagna di informazione pubblica, tesa a demonizzare questa molecola, attualmente insostituibile per gli usi in agricoltura e civili, che sta portando diversi Stati alla sua messa al bando. Con grande rammarico per il Glyfosate, io sono d'accordo per il ritiro precauzionale di tutte quelle molecole/farmaci per i quali sussistano anche solo dei dubbi di pericolosità per la salute, anche se questa strada potrebbe rivelarsi molto pericolosa per tantissimi prodotti farmaceutici di largo consumo.
#569
Secondo me, bisogna distinguere tra le percentuali di eventi avversi dichiarati nei dossier forniti dai produttori  alle autorità per le registrazioni dei vaccini, da quelle che si manifesteranno in seguito alle autorizzazioni e somministrazioni di massa. Ecco perchè ritengo che fosse doveroso indagare ulteriormente, una volta manifestatisi casi di eventi fatali dopo la somministrazione. Bisogna anche tener conto del fatto che le morti per trombosi a poca distanza dalla somministrazione di Astra Zeneca, potrebbero essere solo la punta del iceberg, se ne potrebbero verificare anche  dopo parecchio tempo dall'inoculazione. Il problema è capire quali meccanismi si innescano dopo l'uso del vaccino e quali pericoli essi comportano per determinate categorie di persone, a seconda delle problematiche che queste possono conoscere o meno. Se, per esempio, il vaccino di Astra Zeneca risultasse potenzialmente in grado di creare coaguli pericolosi in persone prediposte a quel tipo di patologia, occorrerebbe saperlo e sconsigliarlo, per dire, a chi soffre di aterosclerosi. Comunque, io non sono un medico, ma questo vaccino anglo/svedese mi ha convinto poco, da quando lo si è pubblicizzato come efficace fino ai 55 anni di età, per poi sdoganarlo anche fino ai 65.
#570
Citazione di: Kobayashi il 17 Marzo 2021, 11:24:20 AM

L'obiettivo di questa teoria mi sembra quello di dare consistenza al tempo presente (in cui ci si gioca la qualità della prossima vita), e permettere la redenzione del tempo passato (i cui errori mi spingono a essere più consapevole nel presente e determinare così un futuro migliore).
L'istante vissuto acquista consistenza, sensatezza. Ma al costo di far ricadere su di se' la responsabilità della sofferenza che si vive (anche quando questa sembra essere generata dal caso, da scelte che solo nel presente si rivelano sbagliate e dolorose).
Mi chiedo se ne valga la pena...
Non sarebbe meglio perseguire teorie che parlano di innocenza anziché di colpa, di futuro da esplorare e da costruire anziché di necessità che ci trasciniamo come una condanna da eterni cicli di vite?
Come fa ad essere terapeutica una dottrina del genere?
Buongiorno Kobayashi, posto che hai perfettamente ragione  sul fatto che anche la reincarnazione profila una serie di colpe/errori da espiare nel presente, come del resto fanno direi quasi tutte le teorie dell'aldilà a parte forse quelle pagane, io la trovo una teoria più rassicurante, rispetto per esempio a quella dell'aldilà cristiano. In fondo, il ciclo di morti e rinascite è un quadro quasi naturalistico, dove la vita è una serie di esistenze passate che aspira all'annullamento, come risultato finale. Si parte dal presupposto, quindi, che vivere è fonte di errore, solo il non vivere è perfetto.La beatitudine non sarebbe una esistenza post-mortem, alla quale non riesco proprio a credere, ma l'annullamento definitivo e perfetto, che sostanzialmente mi dà sollievo.