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Messaggi - sapa

#556
Racconti Inediti / Il giallo dell'uovo sigillato!
20 Aprile 2021, 10:28:34 AM
Ti dirò, Eutidemo, sono un po' deluso. Infatti, come narratore di questo giallo ti sei divertito più a depistare il lettore, che a metterlo sulla strada giusta. Ti confesso, ma sei libero o meno di crederci, che quando hai bocciato la teoria del suicidio, ho cercato di capire chi, tra la sorella, la guardia del corpo e il sicario, poteva essere l'omicida, ma mai avrei pensato che fossero in combutta tutti e 3! Inoltre, il movente era del tutto oscuro e lo hai rivelato solo alla fine, quando, in fondo, sarebbe bastato al lettore il "fardello" di capire come l'omicida poteva aver chiuso da fuori il catenaccio e le finestre. Il massimo del depistaggio, poi, si ha quando addirittura il narratore allega l' immagine della traiettoria del colpo di fucile, che coincide con la posizione del cadavere! Questa è stata veramente una cattiveria, perchè porta il lettore su tempi sbagliati...Il fatto che i fori alle finestre avrebbero potuto essere la chiave per "svuotare l'uovo senza romperlo" era chiaro, ma non ci si stava coi tempi. Questo tuo giallo è poco canonico, direi. A presto.
#557
Racconti Inediti / Il giallo dell'uovo sigillato!
19 Aprile 2021, 18:00:41 PM
Sai che cosa, Eutidemo? Questo presunto omicidio, a ben guardarci, manca del tutto di un movente. In realtà, alla base della vicenda c'è un tentativo di ricatto (diffondere documenti per diffamare e costringere Lagrand alle dimissioni), quindi il ricattatore, chiunque esso sia, non ha mai  alcun motivo di sopprimere il ricattato. Generalmente, è il ricattato che tenta di sbarazzarsi del ricattante. Detto ciò, io continuo a brancolare nel buio e il tuo aiutino quasi peggiora la situazione....
#558
Per la verità le scimmie non stanno affatto a guardare, visto che almeno 1 vaccino in commercio utilizza un virus degli scimpanzè. Vorrei mettere in guardia l'amico Eutidemo, però, perchè con tutte quelle apparecchiature elettroniche attorno non vorrei che si esponesse a un eccesso di onde elettromagnetiche! Si fa per scherzare.... ;)
#559
Racconti Inediti / Il giallo dell'uovo sigillato!
17 Aprile 2021, 11:29:58 AM
Ok, Eutidemo, prendo atto, grazie. Deduco, perciò, che si tratti di un delitto e riprendo a rimuginarci sopra. Il punto critico, mi sembra, è quello della chiusura dall'interno di tutti gli accessi della "sala grande" (quella da 10 posti, come è stato specificato. Avrà un'utilità questo particolare?), con la chiave della porta nella tasca della vittima. Infatti, se l'accesso, con Lagrand vivo, era teoricamente possibile a tutti, l' uscita  in quelle condizioni dell'assassino sembra escludere tutti. Mi sembra di ricordare un caso simile in un episodio del Tenente Colombo o di qualche altro giallo televisivo, ma non riesco a farmi tornare in mente quale. Vedrò se riuscirò a trovare una soluzione a questo caso intricato, sperando in altri interventi che possano illuminare qualche dettaglio che mi è probabilmente sfuggito. Se non ce la farò, come è molto probabile, mi aspetto però che tu fornisca comunque la soluzione, è doveroso! A presto. :)
#560
Racconti Inediti / Il giallo dell'uovo sigillato!
16 Aprile 2021, 17:46:14 PM
Ciao Eutidemo, ma è un tuo racconto? Faccio alcune considerazioni, prima di fornire la mia versione dei fatti: 1) il "sicario" è sicuramente innocente, non è l'assassino. Il suo colpo di fucile è partito nella colluttazione, del tutto casualmente. Del resto, l'arma del presunto delitto è la Glock che aveva portato con sè la stessa vittima 2) non mi convince parte della cronologia, perchè se è vero che alle 3,53 la vittima era ancora viva e l'anatomopatologa ne determina l'ora presunta di morte ad alcune ore prima del suo sopralluogo, o dall'arrivo della polizia (4,20) a quello della scientifica sono trascorse almeno 2 ore, oppure la vittima è morta prima delle 3,53  3) il discorso del mancino/destrimano, basato sul fatto che la vittima portava l'orologio come un destrimano, è poco significativo: io sono mancino naturale, trasformato in ambidestro al primo anno di scuole elementari e oggi, pur scrivendo con la destra, uso la sinistra a tavola per tenere la forchetta e per ogni lavoro, pur portando l'orologio sul polso  sinistro. Dunque, la vittima avrebbe potuto essere ambidestra, come me. Per spararmi in testa userei di sicuro la sinistra, anche se molta gente potrebbe testimoniare di avermi visto usare la destra per scrivere e porgerla (prima del Covid), per salutare. Tenuto conto di tutto ciò e visto che le porte e le finestre erano sprangate dall'interno, io opto per il suicidio. Il povero Lagrand ha incontrato il "ricattatore", sul quale la polizia dovrebbe indagare, il quale prima lo ha spaventato a morte e poi, forse preso da rimorsi, ha usato un altro cellulare per chiedere l' intervento della polizia. Ma Lagrand si è suicidato prima. Il secondo proiettile, quello che ha lasciato il foro ovalare sul muro, è partito accidentalmente dalla Glock quando è caduto a terra. Fammi sapere se è acqua o almeno fuochino! A presto.
#561
Attualità / Covid19: "date date!!!"
15 Aprile 2021, 11:06:40 AM
Citazione di: Eutidemo il 15 Aprile 2021, 06:26:44 AM
Ciao Sapa. :)
Chi stabilisce che è "troppo presto" per riaprire un ristorante che si attiene ai protocolli di prevenzione?
Il CTS, l'ISS, ma, soprattutto, buon senso!
Ed infatti:
1)
Non ci vuole molto per capire che, quali che siano le cautele adottate dal ristoratore:
- stare seduti ad un tavolo in compagnia di altre persone, tutti senza mascherina;
- e, per giunta, "A BOCCA SPALANCATA";
è forse la cosa "più pericolosa in assoluto" che si possa fare durante un contagio.
E, questo, ovviamente, non solo in un ristorante, ma anche ospitando amici a cena in casa propria.
2)
In ogni caso, "bocca aperta" a parte, sono stati fatti un'infinità di esperimenti per dimostrare la pericolosità delle riunioni conviviali, specie in luoghi pubblici.
https://www.youtube.com/watch?v=P6WDDDEjXeY
https://www.youtube.com/watch?v=ACjptkoZ_R4
E ce ne sono molti altri, ancora più convincenti e impressionanti!
***
Un saluto! :)
***
Ciao Eutidemo, non riusciamo a venirne a capo, come ho già detto nel post sugli autogrill. Continui a sostenere che si vada al ristorante per fare comunella e baracca, il che forse può essere vero a cena, ma con il coprifuoco alle 22 è impossibile, ne convengo anch'io, che i ristoranti possano offrire il loro servizio per la cena. Scusami la monotonia, ma io continuo a dirti che a pranzo al ristorante, in giorni feriali, ci si va per mangiare e non per forza accompagnati. A tal proposito, le norme in vigore sono che a un tavolo si potrebbe stare al massimo in 4 non conviventi, con mascherina abbassata per mangiare e distanziati e sì, anche la bocca aperta! Ora, è chiaro che se i tavoli sono piccoli, in 4 non ci si potrà stare, ma probabilmente in 2 sì. Abbiamo parlato di banchi a rotelle, pur di riaprire le scuole e non possiamo pensare e  introdurre  norme di prevenzione all'interno dei ristoranti? Un pranzo di lavoro si fa al ristorante e non in remoto, che non ce ne sia la necessità è un concetto arbitrario, fondato su convinzioni e  abitudini personali. A presto.
#562
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
15 Aprile 2021, 09:46:52 AM
Citazione di: Phil il 14 Aprile 2021, 22:58:58 PM
@iano
Proponendo che «si tratta di concordare una prova in cui nessuno dei tre abbia palesi vantaggi»(autocit.) credo ciò non sia assimilabile ad un tirare a sorte: come nel già citato esempio dei miei due amici con cui decidiamo di vedere chi salta più lontano (o altro...), senza avere a priori un'idea chiara di chi sia il favorito (perché non ci conosciamo come saltatori in lungo o altro), l'esito non ha a che fare con la sorte o il caso, ma con determinate qualità dei concorrenti reciprocamente ignorate, oltre che con variabili del momento (condizione di forma fisica, etc.). In fondo, se l'esito di una gara di salto in lungo (o tiro al bersaglio o altro sport) equivalesse a "tirare a sorte", forse non esisterebbero le olimpiadi o magari rischierei di parteciparci anch'io, se solo la sorte mi fosse propizia.

@sapa
Le "istruzioni" premettono che «tutti e tre vogliono decidere per primi quale parte scegliere»(cit.) per cui plausibilmente Fili e Nili non concorderebbero nell'usare il criterio alfabetico, così come i due più giovani non concorderebbero nello scegliere per anzianità o, nel caso della matrice di iano, i due sfavoriti dalla matrice non concorderebbero nell'utilizzarla (e ci sono poche probabilità, poco più del 22% se non sbaglio, che tutti e tre decidano contemporaneamente di abbinarsi ad appezzamenti differenti, fermo restando che mi sembra il tipo di problema che ha una soluzione "secca", non probabilistica); due nani su tre che si oppongono ad un criterio a loro sfavorevole sono pur sempre la maggioranza e suppongo che i nani colleghi di miniera siano tendenzialmente democratici (anche se effettivamente il testo non si esprime al riguardo, per questo ho citato Caino...).
Ciao Phil, hai ragione, il presupposto è che tutti e 3 i nani vorrebbero decidere per primi in quale parte del terreno scavare, ma poichè sono convinto che sia una condizione irrisolvibile, ho preferito interrogarmi sul motivo che spinge il narratore a indicare i nomi dei 3 nani. Può darsi che sia un indizio irrilevante, ma io ho il difetto di cercare sempre  la strada più semplice. Un saluto.
#563
Citazione di: Eutidemo il 15 Aprile 2021, 06:06:47 AM
Ciao Sapa. :)
Non so se coloro che vanno al ristorante per rompere la monotonia del pasto quotidiano costituiscano davvero una minoranza esigua; non esistono statistiche al riguardo, ma, a quanto personalmente mi risulta, invece, costoro sono la stragrande maggioranza.
***
In ogni caso, quanto a coloro che devono nutrirsi durante la giornata lavorativa:
1)
Ormai quasi tutti lavorano in "smart working".
2)
Molti posti di lavoro sono dotati di un'apposita mensa (circa 2.000 in tutta Italia), ovvero si servono di appositi ""catering aziendali".
3)
Chi per lavorare è costretto a viaggiare, può, appunto, servirsi degli "autogrill" (come volevasi dimostrare).
3)
Per bar e ristoranti è consentito l'"asporto" (per non parlare dei negozi di generi alimentari), quindi nessuno morirà di fame fuori casa.
***
Ovviamente non nego affatto che, in determinati casi, la chiusura dei normali ristoranti possa causare disagio a chi deve lavorare lontano da casa; questo è fuori di dubbio, ma, almeno finchè il pericolo non sia passato, ritengo necessario e, anzi, "doveroso" sopportare disagi, anche notevoli, fino a che le persone continuano a morire a centinaia ogni giorno.
Anzi, per rispetto dei 115.000 morti di covid19 considero semplicemente "assurdo" starne a discutere!
***
Quanto al turismo, è ovvio che parlare di ristorazione e di turismo è la stessa cosa.
Il settore è in grave crisi?
Certamente sì, purtroppo (ho dei parenti che ci vivono)!
Ma non confondiamo le cause con gli effetti; ed infatti il settore è in grave crisi a causa del contagio, non certo a causa delle necessarie chiusure che esso ha comportato.
Sarebbe come lamentarsi dell'obbligo dei rifugi antiaerei quando piovono bombe!
Il settore, in effetti,  si troverebbe in una crisi ancora peggiore, se non si fossero prese le drastiche misure che si sono prese; e se ancora non si prendessero, fino  che non sarà più necessario!
***
Quanto al fatto che della consumazione al tavolo dell'autogrill usufruisce una quota minima di camionisti, non mi risulta affatto che esistano statistiche che confermino tale tua asserzione; ma, anche se fosse così, la "ratio" del differente trattamento resterebbe comunque.
***
Quanto al fatto che i camionisti sono famosi per conoscere le trattorie migliori, poco al di fuori di molti ingressi/uscite autostradali (che invece sono chiuse), a parte il fatto che tale tua asserzione è un po' in contrasto con la tua precedente affermazione secondo la quale i camionisti sono famosi per preferire i pasti da asporto, in ogni caso non mi sembra che la cosa possa avere la benchè minima rilevanza; ed infatti, quei pochi o tanti camionisti famosi per conoscere le trattorie migliori, poco al di fuori di molti ingressi/uscite autostradali, be', che si rassegnino a mangiare negli autogrill almeno per un altro po' di tempo.
In fondo stanno lavorando, non sono mica in gita di piacere.
***
Quanto al tuo ragionamento conclusivo per il quale, tu, dopo esserti chiesto "Perchè mai un ristorante/trattoria, da quasi 1 anno, deve essere costretto a sopravvivere stentatamente, preparando pasti da asporto, mentre un autogrill può ospitare, al chiuso, i propri clienti?", ti rispondi "Non sarebbe più razionale che anche quest'ultimo lavorasse con l'asporto? Io o il camionista arriviamo nel piazzale dell'autogrill, scendiamo, acquistiamo un panino o un pasto pronto e ce lo consumiamo in macchina/camion o, se è una bella giornata, all'aperto sul piazzale."
E, quindi, concludi:
"Credimi, è veramente assurda questa discriminazione irrazionale, che probabilmente è frutto delle pressioni esercitate da catene di ristorazione molto più forti del povero diavolo che gestisce una trattoria al di fuori della rete autostradale."
***
Non sono assolutamente d'accordo con te, per le ragioni che seguono:
1)
Le trattorie e i ristoranti di città, per mezzo dei   "Pizza Riders", forniscono i loro servizi a domicilio, laddove i committenti, a casa propria, consumano i loro pasti tranquillamente seduti in salotto.
2)
Se gli autogrill  potessero fornire alimenti solo per asporto, i poveri camionisti e tutti gli altri costretti a viaggiare per lavoro, sarebbero costretti a consumare i pasti nella vettura dove hanno viaggiato per ore, e dove continueranno a viaggiare per altre ore.
3)
Quanto al fatto che, secondo te, tale "discriminazione irrazionale", potrebbe essere il frutto delle pressioni esercitate da 625 catene di ristorazione,  molto più forti delle pressioni esercitate da 330.000 catene di ristorazione, dovresti renderti conto da solo che è una considerazione che non regge in alcun modo; e le manifestazioni degli ultimi giorni, a Roma, ne costituiscono la prova (ammesso che ce ne fosse bisogno).
Per cui il confronto non regge neanche un po', in  quanto la differenza di trattamento, almeno secondo me, è assolutamente "razionale".
***
In conclusione, quindi, insisto nel ribadire "decisamente" ciò che dovrebbe essere "ovvio", e, cioè, che:
- tenere aperti 625 posti di ristorazione per agevolare le lunghe percorrenze degli autotrasportatori che tengono in vita l'"economia generale" del Paese, e degli altri autisti che sono costretti a viaggiare per lavoro e per necessità, è un "rischio minimo", che, però, "è necessario correre".
- tenere aperti, invece,  330.000 posti di ristorazione, per il diletto culinario di chi vuole rompere la monotonia del pasto quotidiano o per turismo o per altri motivi, è un "rischio massimo", che "non è affatto necessario correre".
Non trovo assolutamente "niente", nelle tue argomentazioni, che possa invalidare tale ovvia considerazione di semplice buon senso!
Mi dispiace!
***
Un saluto! :)
***
Ciao Eutidemo, scusami se te lo dico, ma o non hai capito ciò che ho detto, oppure lo stai travisando. In ogni caso, quando le discussioni sono, come in questo caso tra me e te, così un muro contro muro, io preferisco abbandonare, per non trasformare il tutto in polemica inutile e poco interessante per tutti. Io rimango della mia idea: tener chiusi i ristoranti è una dannosa discriminazione, ancor di più assurda se, contemporaneamente, si lascia aperta la ristorazione al tavolo negli autogrill. Quando dico che se si consente solo l'asporto nei ristoranti, equità vorrebbe che lo si facesse anche negli autogrill, è perchè ritengo che non morirebbe nessun camionista di fame. Tu rimani della tua, che purtroppo è la prassi seguita e che si continua pervicacemente a seguire. A presto.
#564
Citazione di: Socrate78 il 14 Aprile 2021, 20:36:15 PM
Come mai nella religione cristiana la cosiddetta "superbia" (termine ambiguo) è sempre stata condannata come grave peccato, anzi, come il primo peccato capitale in assoluto? Io noto invece che quando aumento la mia autostima, quando dentro di me mi ritengo una brava persona, anzi, tanto più aumento il mio livello di autostima, sono anche oggettivamente meglio disposto verso gli altri, sento di essere davvero migliore e di fatto lo divento, mentre invece al contrario quando mi capita di pensare a me stesso in termini negativi, come una cattiva persona e piena di difetto, ciò non mi rende affatto migliore, ma anzi mi rende infinitamente più chiuso al mio prossimo e pessimista.


Di conseguenza sembrerebbe che almeno nel mio caso la "superbia" abbia effetti positivi sulla mia spiritualità, sia come una spinta che mi porta obiettivamente ad essere migliore, ad agire meglio! Del resto tutti gli psicologi concordano sul fatto che avere un'alta autostima sia importante per il benessere della persona e per le sue relazioni con gli altri.  Quindi per quale motivo la cosiddetta "superbia" è stata poi vista in maniera così negativa nella religione cristiana e per secoli si è consigliato di avere semmai un atteggiamento autoumiliante, basato sul vedere soprattutto i propri peccati ed aspetti negativi del proprio essere?
Ciao Socrate78, forse è perchè non sempre la superbia nasce dal sentirsi migliore di quanto si era prima, anzi quella non è superbia, nel senso che si dà comunemente a questo aggettivo. Essere superbi non significa sentirsi migliori, ma piuttosto sentirsi I Migliori. Il che può anche essere (raramente), ma non sempre è così. Per questo l'accezione è negativa. E aggiungo, poichè tu sei un credente, che sentirsi I Migliori è assimilabile a una bestemmia. Il Migliore dovrebbe essere Dio.
#565
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
14 Aprile 2021, 20:44:10 PM
Bè, penso che la soluzione più logica, per evitare che i 3 nani tirino a sorte e noi di lambiccarci troppo il cervello, sia che si proceda in ordine alfabetico (prima Chili, poi Fili e infine Nili) o per anzianità nanesca.  O è troppo facile  8) ?
#566
Citazione di: inquieto68 il 14 Aprile 2021, 17:42:22 PM
Un mio amico sociologo ripete spesso che "la società non esiste". Sicuramente non esiste (più) nel qui ed ora della nostra civiltà "occidentale". Esistono reti. gruppi, sottoculture, diversificate l'una dall'altra per valori, principi etici, comportamenti, simboli.
Questo quadro rende ancora più impegnativo l'utilizzo del termine "popolo" per indicare, ad esempio, la totalità degli italiani.


Se però usiamo il termine popolo come semplicistico sinonimo di "volgo", confesso di credere ancora, ad esempio, nel principio della sovranità del popolo. Certo, il popolo/volgo non è necessariamente illuminato, informato, consapevole, ma credo abbia almeno la capacità di desiderare e di intuire, pur essendo queste qualità facilmente suggestionabili dalla propaganda (dunque dai poteri).  Dunque il popolo/volgo non è infallibile, può compiere scelte sciagurate, ma questo non per un'intrinseca ed inevitabile incapacità.
Situazioni di generalizzata oppressione/malessere, o al contrario di particolare serenità/benessere, possono far nascere sentimenti collettivi molto chiari ed utili all'emancipazione di tutti e di ciascuno.
Sì, concordo con te, inquieto68, dal popolo non solo cantonate sanguinose, ma anche obiettivi "chiari ed utili". Dire che il popolo (italiano) ha sempre avuto quanto si meritava, è un giudizio a posteriori, inquinato a mio avviso dalla presunzione di non essere al livello del "volgo" e quindi di non essere "volgo". Il popolo sbaglia, come sbagliano i politici, gli scienziati, i medici, direi tutti, ma  come  quello italiano ha preso la strada sbagliata con Mussolini, poi ha saputo insorgere, per liberarsene. Il concetto che qualsiasi cosa il popolo voglia e faccia per giungere all suo obiettivo sia un errore, le cui conseguenze negative sono il giusto e meritato compenso,  è una visione pessimistica e, secondo me,  un po' snob. Figlia forse della morale che scaturisce dalla celebre favola di Esopo " Le rane chiedono un re" ( o re Travicello), entrata nel sentire comune come un appello ad accontentarsi, chè dalla padella alla brace è un attimo.
#567
Attualità / Covid19: "date date!!!"
14 Aprile 2021, 17:10:13 PM
Citazione di: Jacopus il 13 Aprile 2021, 19:06:12 PM
In realtà Sapa, il discorso sarebbe più semplice ma più doloroso per certe fasce di popolazione. Ovvero pensare ad una drastica redistribuzione della ricchezza, togliendo a chi ha troppo. Una cosa non troppo semplice da realizzare, ma l'unica sensata. Riaprire troppo presto significherebbe potenzialmente dover richiudere nuovamente. Cov-sars-2 ha avuto il pregio di mostrare come sia manipolatoria e distruttiva l'ideologia dominante del "oggi sono ricco io ma domani lo sarai anche tu". COV-sars-2 ci sta dando una chance per cambiare ma sembra che non siamo in grado di coglierla.
Ciao Jacopus, premesso che ci sono attività (palestre e discoteche sono le prime che mi vengono in mente) che, per la loro stessa ragione intrinseca (andare a ballare mascherati e senza assembrarsi è ovviamente impossibile), sono costrette ad aspettare a riaprire, chi stabilisce che è "troppo presto" per riaprire un ristorante che si attiene ai protocolli di prevenzione? I numeri che ci vengono iniettati nel cervello tutti i giorni e nei quali vengono messi in risalto soprattutto i decessi, probabilmente per spingere e convincere più gente possibile a offrire il braccio? Non ci si può infettare in luoghi apparecchiati secondo le norme e i protocolli di prevenzione, più di quanto possa avvenire su un autobus o all'interno di un supermercato, anzi io sono convinto che la probabilità sia molto più bassa nel primo caso. Il problema, a mio avviso, non è che la gente si muova e cerchi di mantenere un livello d'esistenza sociale e personale, quanto gli assembramenti e le ammucchiate. Non si va al ristorante unicamente per diletto, per far baracca e assembramenti rumorosi con gli amici, ci si va anche e soprattutto perchè si è lontani da casa. Io capisco che gli addetti alla ristorazione siano esasperati, sembrano ormai essere diventati un pericolo dal quale occorre tenersi lontani e, se questo non è possibile, da tenere chiusi. Non lo so, sono talmente stanco di queste diatribe, che sono il frutto, per me, di pregiudizi, che faccio fatica a parlarne, anche se poi non ci riesco! Per quanto riguarda le redistribuzioni, io sono anche d'accordo, ma non capisco come si possano coniugare con l'argomento di questa discussione. Al ristorante non vanno solo i ricchi.
#568
Permettimi di contraddirti, Eutidemo, almeno su 2 punti:
- quando dici tenere aperti, invece,  330.000 posti di ristorazione, per il diletto culinario di chi vuole rompere la monotonia del pasto quotidiano (cosa comprensibilissima anche dal sottoscritto), è un "rischio massimo", che "non è affatto necessario correre". tradisci una concezione piuttosto strana dell'attività di ristorazione . Chi va al ristorante per rompere la monotonia del pasto quotidiano è una minoranza abbastanza esigua, in realtà la maggioranza vi si reca  o perche lontana da casa per  lavoro, o per turismo. Le chiusure, quindi, deprimono sia chi per lavorare è costretto a viaggiare, sia tutto il comparto turistico. Parimenti, quando affermi Quanto al fatto che gli autogrill  sono 625 e non 330.000 come i ristoranti/trattorie, mi sembra del tutto assurdo sostenere che questa sia addirittura un'"aggravante"! Ed infatti:- tenere aperti 625 posti di ristorazione per agevolare le lunghe percorrenze degli autotrasportatori che tengono in vita l'"economia generale" del Paese, è un "rischio minimo", che, però, "è necessario correre". non consideri che della consumazione al tavolo dell'autogrill usufruisce una quota minima di camionisti (famosi per conoscere le trattorie migliori, poco al di fuori di molti ingressi/uscite autostradali,  che invece sono chiuse). Le file di camion che si vedono spesso nei parcheggi degli autogrill, in realtà sono ferme per riposo e per consumare propri prodotti da asporto, che hanno acquistato all'autogrill o si sono portati dietro. Non si capisce, poi, perchè un ristorante/trattoria, da quasi 1 anno, deve essere costretto a sopravvivere stentatamente, preparando pasti da asporto, mentre un autogrill può ospitare, al chiuso, i propri clienti. Non sarebbe più razionale che anche quest'ultimo lavorasse con l'asporto? Io o il camionista arriviamo nel piazzale dell'autogrill, scendiamo, acquistiamo un panino o un pasto pronto e ce lo consumiamo in macchina/camion o, se è una bella giornata, all'aperto sul piazzale. Credimi, è veramente assurda questa discriminazione irrazionale, che probabilmente è frutto delle pressioni esercitate da catene di ristorazione molto più forti del povero diavolo che gestisce una trattoria al di fuori della rete autostradale. Almeno, per me.
-
#569
Buongiorno Eutidemo,sai che ti voglio bene, ma ogni tanto mi chiedo se hai una percezione corretta della realtà che ci circonda e se, soprattutto, esci  e trascorri del tempo fuori casa. Dico questo perchè ti sarai accorto anche tu che il traffico cittadino è tornato, non da oggi, ai livelli pre-pandemici, nonostante divieti che nessuno ormai rispetta più e a dispetto delle raccomandazioni a uscire solo per comprovate e impellenti necessità. Riguardo agli autogrill, il fatto che siano 625 e non 330.000 come i ristoranti/trattorie, in realtà è un'aggravante: meno strutture di ristorazione sono aperte, più gente vi si recherà. E poi, non capisco bene perchè se vado in autostrada posso fermarmi a mangiare al tavolo, mentre se devo fare centinaia di chilometri su strade statali o provinciali, devo, come dici tu, portarmi la merenda da casa e fare i miei bisogni nei prati, invece di potermi fermare in quelle provvidenziali trattorie/locande, nelle quali ero solito andare. La realtà è che, a mio avviso, se vengono rispettati i protocolli, ogni locale di ristorazione/accoglienza potrebbe riaprire senza timori, da mesi. Sulla tua chiosa finale, però, mi trovo perfettamente d'accordo: molti ristoranti non riapriranno più, soprattutto nella fascia delle trattorie di passaggio, perchè  ormai decotti. Così come molti parrucchieri/barbieri, del resto, infatti purtroppo il mio non ha rialzato la serranda con il passaggio in zona arancione e mi ha detto che non riaprirà più. Così, oltre al pranzo al sacco e alla pipì contro i paracarri, sono costretto ad aggirarmi, truce e arrabbiato, come uno scapigliato, da far sembrare Beethoven uno skinhead, in attesa di trovare un barbiere "resiliente"....A presto
#570
Attualità / Covid19: "date date!!!"
13 Aprile 2021, 18:06:08 PM
Caro Eutidemo, hai ragione, ma è ora di riaprire almeno quelle attività, la cui chiusura non ha più alcun senso e mi riferisco, almeno ai ristoranti/alberghi. Che avranno, comunque, il loro daffare, in assenza di turismo e con limitazioni assurde, a mio avviso, agli spostamenti. Non è escluso nemmeno che ci si renda conto che riaprire, in assenza di clienti, non è poi tutta sta festa. Però, diciamolo, un orizzonte temporale va dato, chiaramente vincolato alla situazione sanitaria, a questa gente che si rode il fegato da 1 anno senza lavorare. Per discoteche e palestre, però, la vedo più difficile....