"Ormai non più dietro le quinte ma apertamente, o almeno per una gran parte, si discutono e si vanno apprestando innovazioni di tal portata che in un futuro (se ci sarà...) sempre più prossimo impatteranno sul modo di vivere e persino sulla struttura organica stessa dell'essere umano sì che l'attuale diverrà un ricordo... un mito o una fiaba..."
https://www.riflessioni.it/logos/scienza-e-tecnologia/bob-e-alice-che-stanno-dicendo/msg26158/#msg26158
Questo sopra è un estratto del mio ultimo post nella sezione Scienza e Tecnologia e rileggendolo, nell'attesa di qualche contributo, mi sono accorto di quanto esso (e tutta la discussione) sia in tema con la descrizione e le linee guida della sezione (appunto: Come il progresso tecnico scientifico viene a mutare il significato del nostro esistere).
Ma il significato del nostro esistere è altresì uno dei fondamentali filosofici, e accortomi di ciò l'ho riportato in questa sezione, in ossequio all'interdisciplinarità a cui mi pare (potrei sbagliarmi) ci richiami Ipazia, che colgo l'occasione per salutare.
Piaccia o meno, lo stato delle cose procede nella direzione riportata nei post in Scienza e Tecnologia e a parer mio siamo già ben avanti.
Un domani (se ci sarà) le cose saran bell'è fatte e chi doveva comprenderle, affrontarle, combatterle o cercar di modificarle si ritroverà a dover rincorrere la tartaruga di Esopo...
"Probabilmente hai sentito che siamo nel bel mezzo di una rivoluzione dell'IA. Ci è stato detto che l'intelligenza delle macchine sta progredendo a un ritmo sbalorditivo, alimentato da algoritmi di "deep learning" che utilizzano enormi quantità di dati per addestrare programmi complicati noti come "reti neurali"."
https://www.nytimes.com/2018/11/05/opinion/artificial-intelligence-machine-learning.html
Questo sopra è l'inizio di un articolo di Melanie Mitchell
(professore di informatica presso la Portland State University e professore esterno presso il Santa Fe Institute. Il suo libro, "Artificial Intelligence: A Guide for Thinking Humans", sarà pubblicato nel 2019 da Farrar, Straus e Giroux)
nell'edizione del 5 novembre 2018 del New York Times, direi alquanto attuale, dove evidenzia come le istruzioni (gli algoritmi) che fan "vivere" l'A.I. "... non comprendono ancora le cose come fanno gli esseri umani - con conseguenze a volte disastrose"
Vi invito a leggerlo per esteso e se non conoscete l'inglese a tradurlo con Google (come ho fatto anch'io per risparmiar un po' di fatica... i neuroni declinano, ahimè...), nel qual caso vi accorgerete di quanto sia "buona" la traduzione, evidentemente in questo caso gli algoritmi fan bene il loro lavoro...
Non per confutare l'opinione dell'esperta, ma la barriera del significato come tutte le barriere non sarà invincibile per una forza applicata via via crescente... o per uno stratagemma... ricordate la linea Maginot in Francia?
L'invasione tedesca durante la seconda guerra mondiale
Il piano di invasione tedesco del 1940 (nome ufficiale Fall Gelb, ma spesso indicato anche come Sichelschnitt - "colpo di falce") venne pianificato tenendo in grande considerazione la Linea Maginot.
Una forza civetta si appostò davanti alla Linea, mentre la vera forza d'attacco tagliò attraverso il Belgio e i Paesi Bassi, attraverso la Foresta delle Ardenne a nord delle difese principali dei francesi. In questo modo la forza d'attacco fu in grado di aggirare la Linea Maginot.
Il 10 maggio le truppe tedesche varcarono i confini della Francia nel giro di soli cinque giorni e continuarono la loro avanzata fino al 24 maggio, quando si fermarono vicino a Dunkerque.
Ai primi di giugno i tedeschi avevano tagliato la Linea dal resto della Francia. A quel punto il governo francese iniziò a trattare l'armistizio.
Quando le forze alleate a loro volta invasero la Francia, nel giugno 1944, la Linea costruita venne ancora una volta ampiamente aggirata, con i combattimenti che toccarono solo una parte delle fortificazioni vicino a Metz e nel nord dell'Alsazia, verso la fine del 1944.
https://it.wikipedia.org/wiki/Linea_Maginot#L'invasione_tedesca_durante_la_seconda_guerra_mondiale
Se non avete colto quale potrebbe essere lo "stratagemma" per abbattere la barriera del significato, collegate questo:
"... non comprendono ancora le cose come fanno gli esseri umani..." (prof.Mitchell)
con questo:
"È probabile che il 6G andrà oltre i display montati sulla testa per introdurre l'interfaccia neurale diretta "(Matt Grob, Chief Technology Officer di Qualcomm).
Qui ci son degli esperti quali Oxdeadbeef (avevo ricercato il significato del nick... solo carne morta non mi convinceva... complimenti, nick alquanto stimolante), Apeiron e altri/e che se lo riterranno diranno la loro.
Un cordiale saluto
Jean
https://www.riflessioni.it/logos/scienza-e-tecnologia/bob-e-alice-che-stanno-dicendo/msg26158/#msg26158
Questo sopra è un estratto del mio ultimo post nella sezione Scienza e Tecnologia e rileggendolo, nell'attesa di qualche contributo, mi sono accorto di quanto esso (e tutta la discussione) sia in tema con la descrizione e le linee guida della sezione (appunto: Come il progresso tecnico scientifico viene a mutare il significato del nostro esistere).
Ma il significato del nostro esistere è altresì uno dei fondamentali filosofici, e accortomi di ciò l'ho riportato in questa sezione, in ossequio all'interdisciplinarità a cui mi pare (potrei sbagliarmi) ci richiami Ipazia, che colgo l'occasione per salutare.
Piaccia o meno, lo stato delle cose procede nella direzione riportata nei post in Scienza e Tecnologia e a parer mio siamo già ben avanti.
Un domani (se ci sarà) le cose saran bell'è fatte e chi doveva comprenderle, affrontarle, combatterle o cercar di modificarle si ritroverà a dover rincorrere la tartaruga di Esopo...
"Probabilmente hai sentito che siamo nel bel mezzo di una rivoluzione dell'IA. Ci è stato detto che l'intelligenza delle macchine sta progredendo a un ritmo sbalorditivo, alimentato da algoritmi di "deep learning" che utilizzano enormi quantità di dati per addestrare programmi complicati noti come "reti neurali"."
https://www.nytimes.com/2018/11/05/opinion/artificial-intelligence-machine-learning.html
Questo sopra è l'inizio di un articolo di Melanie Mitchell
(professore di informatica presso la Portland State University e professore esterno presso il Santa Fe Institute. Il suo libro, "Artificial Intelligence: A Guide for Thinking Humans", sarà pubblicato nel 2019 da Farrar, Straus e Giroux)
nell'edizione del 5 novembre 2018 del New York Times, direi alquanto attuale, dove evidenzia come le istruzioni (gli algoritmi) che fan "vivere" l'A.I. "... non comprendono ancora le cose come fanno gli esseri umani - con conseguenze a volte disastrose"
Vi invito a leggerlo per esteso e se non conoscete l'inglese a tradurlo con Google (come ho fatto anch'io per risparmiar un po' di fatica... i neuroni declinano, ahimè...), nel qual caso vi accorgerete di quanto sia "buona" la traduzione, evidentemente in questo caso gli algoritmi fan bene il loro lavoro...
Non per confutare l'opinione dell'esperta, ma la barriera del significato come tutte le barriere non sarà invincibile per una forza applicata via via crescente... o per uno stratagemma... ricordate la linea Maginot in Francia?
L'invasione tedesca durante la seconda guerra mondiale
Il piano di invasione tedesco del 1940 (nome ufficiale Fall Gelb, ma spesso indicato anche come Sichelschnitt - "colpo di falce") venne pianificato tenendo in grande considerazione la Linea Maginot.
Una forza civetta si appostò davanti alla Linea, mentre la vera forza d'attacco tagliò attraverso il Belgio e i Paesi Bassi, attraverso la Foresta delle Ardenne a nord delle difese principali dei francesi. In questo modo la forza d'attacco fu in grado di aggirare la Linea Maginot.
Il 10 maggio le truppe tedesche varcarono i confini della Francia nel giro di soli cinque giorni e continuarono la loro avanzata fino al 24 maggio, quando si fermarono vicino a Dunkerque.
Ai primi di giugno i tedeschi avevano tagliato la Linea dal resto della Francia. A quel punto il governo francese iniziò a trattare l'armistizio.
Quando le forze alleate a loro volta invasero la Francia, nel giugno 1944, la Linea costruita venne ancora una volta ampiamente aggirata, con i combattimenti che toccarono solo una parte delle fortificazioni vicino a Metz e nel nord dell'Alsazia, verso la fine del 1944.
https://it.wikipedia.org/wiki/Linea_Maginot#L'invasione_tedesca_durante_la_seconda_guerra_mondiale
Se non avete colto quale potrebbe essere lo "stratagemma" per abbattere la barriera del significato, collegate questo:
"... non comprendono ancora le cose come fanno gli esseri umani..." (prof.Mitchell)
con questo:
"È probabile che il 6G andrà oltre i display montati sulla testa per introdurre l'interfaccia neurale diretta "(Matt Grob, Chief Technology Officer di Qualcomm).
Qui ci son degli esperti quali Oxdeadbeef (avevo ricercato il significato del nick... solo carne morta non mi convinceva... complimenti, nick alquanto stimolante), Apeiron e altri/e che se lo riterranno diranno la loro.
Un cordiale saluto
Jean