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Messaggi - Eutidemo

#5596
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
15 Marzo 2018, 06:37:54 AM
Ciao Green Demetr,
anche a mio parere sono due i possibili destini a cui l'Italia può andare incontro:
1) 
Una Europa socialdemocratica, in cui prevalga una direzione unitaria ed equa delle politiche comuni, che non privilegi le Nazioni-Regioni più forti rispetto a quelle più deboli; soluzione che sarà pure utopistica, ma che, almeno secondo, me non presenta alternative migliori, ed è molto meno illusoria.
2)
Una fuoriuscita dell'Italia dall'Europa, la quale, secondo me, non sarebbe assolutamente una "catastrofe"; ma un piccolo "disastro" sì. 
Per quali ragioni dico questo?
a) 
Se viviamo in un edificio condominiale, le decisioni della cui assemblea in genere non ci piacciono, non ci servirebbe assolutamente a niente "fuoriuscire" dal condominio stesso (ammesso che fosse possibile); ed infatti, vista l'oggettiva contiguità e la conseguente necessità della convivenza, in tal modo saremmo costretti comunque a subire le decisioni dell'assemblea, senza neanche poter fare sentire la nostra voce nelle riunioni!
Allo stesso modo, se l'Italia si trova nel Continente Europa, le decisioni delle cui assemblee in genere non ci piacciono, non ci servirebbe assolutamente a niente "fuoriuscire" dall'UNIONE; ed infatti, vista l'oggettiva contiguità geografica, economica e finanziaria,  saremmo COMUNQUE costretti  a "subire" le decisioni dell'assemblea, senza neanche poter fare sentire la nostra voce nel Parlamento Comune europeo!
b)
Inoltre, i cosiddetti "sovranisti", si illudono se pensano di riacquistare indipendenza ed autonomia uscendo dall'Europa (magari "giocando" con la moneta e i dazi, come nel secolo scorso), perchè la cosa, in un mondo ormai globalizzato, non sarebbe più assolutamente possibile, almeno per un piccolo Paese che ha una struttura fortemente "manufatturiera" come il nostro; ciò, a differenza, invece, della Svizzera e, in parte, dell'UK, le quali, essendo soprattutto "potenze finanziarie" (che, infatti, sono sempre rimaste estranee all'EURO) hanno molto meno problemi al riguardo.
c)
In terzo luogo, a proposito di "potenze finanziarie", quello che soprattutto esercita un controllo ed un condizionamento su nostro Paese, è la FINANZA SOVRANAZIONALE TRANSNAZIONALE GLOBALE, e <<NON>> l'istituzione UNIONE EUROPEA in quanto tale; la quale, anzi, sia pure in modo alquanto inefficiente (essendone anch'essa a volte influenzata), non ha spesso mancato di cercare di contrastare la prepotenza delle CORPORATIONS.
Per cui, una fuoriuscita dall'Europa, non solo non ci renderebbe più "sovrani" di prima, bensì ci renderebbe ancora più "succubi" di tale strapotente FINANZA SOVRANAZIONALE; ed infatti, saremmo ancora più "piccoli" ed "isolati" di prima per poterla contrastare efficacemente, e, per giunta, senza più nessuno "scudo", o, quantomeno, "filtro" europeo. 
d)
Infine, a mio parere, in gran parte documentabile, la crisi del nostro Paese è imputabile non all'EUROPA (comodo alibi) ma soprattutto a NOI; o, meglio, agli scriteriati, corrotti e incompetenti governanti che hanno gestito il nostro Paese da più di trenta anni.
Ed invero, il colossale debito pubblico che ci ritroviamo sul groppone, è dovuto soprattutto a tali "sgovernanti", mica:
- all'Europa, che, anzi, ha sempre fatto di tutto per indurci a tenerlo sotto controllo;
- o all'EURO, il quale, pur indubbiamente svantaggiandoci sotto certi aspetti, ci ha però indubbiamente protetto durante le varie crisi economiche che hanno afflitto il globo.
Per cui, in effetti, non mi sembra proprio una buona idea fuoriuscire da un condominio che ci indispettisce con le sue regole troppo severe, per affidarci, al suo posto, al carismatico "paterfamilias" del nostro singolo appartamento; il quale, per risparmiare la quota condominiale del gas, si riduce  ad accendere falò in salotto. ;D
#5597
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
14 Marzo 2018, 16:11:36 PM
Ciao Epicurus,
da lunedì Renzi non è più segretario del PD (il presidente è e rimane Orfini); però, dalla platea, si vedono solo i burattini...ma non il burattinaio. ;)
Speriamo che "veramente" sia cambiato anche lui (sebbene il 50% dei burattini siano roba sua).
Un'alleanza M5S-Lega, tecnicamente, non è impossibile, ma la ritengo altamente improbabile, per le ragioni dette. ::)
Però è vero: è un gran casino! :(
Quanto al resto, circa la TEORIA DEI GIOCHI, condivido tutto; io alla TEORIA DEI GIOCHI, non ci avevo proprio pensato...ma hai ragione! ;)
#5598
Ciao Epicurus,
stavolta sarò breve sul serio, perchè in questi giorni sono molto impegnato a scrivere per ragioni di lavoro. :)
1)
Quanto alla "conoscenza" ed alla "ignoranza", non posso che ribadire quanto ho già scritto, e nel cui specifico merito tu non sei entrato: 
- se io ho dieci euro in tasca, e tu no, io posseggo "positivamente" dieci cose, che a te, "negativamente", <<mancano>>;
- allo stesso modo, se io ho dieci informazioni, che a te mancano, io dispongo  "positivamente" di cose, che, a te, "negativamente", <<mancano>>.
Però ti vedo bene lo stesso  ;)
2)
Ok...ma meglio andare sul sicuro  ;)
3)
Sicuramente "A and B?" non è una singola domanda; anzi, a dire il vero non è neanche una "domanda", formulando la proposizione così, perchè è priva di significanza sintattica.
Ed è anche vero che è diverso dal porre due distinte domande circa "A" e "B".
Ne abbiamo già parlato a lungo, mi pare.
4)
Concordo il pieno con te:
"Ovviamente  ci sono infinite vie di mezzo, combinando un po' di AND e un po' di OR. Come molte volte nella vita: più è alto il rischio più è alto il guadagno potenziale massimo, quindi più siamo prudenti più il guadagno sarà basso."
5)
Sono d'accordo; ma (a meno che non mi sia saltato qualche post), mi sembra che tu avevi proposto  di costruire domande solo con l'AND, e non con l'OR.
6)
Grazie...ma era solo il racconto d'appendice.
Quanto al fatto che un essere "onnisciente", se gli chiedi: "Ti piace leggere e mangiare", riesca a capire da sè, se vuoi sapere: "Ti piace sia  leggere, sia mangiare?, oppure: "Ti piace leggere, mentre stai mangiando?", bisogna vedere cosa si intende per essere "onnisciente".
Tecnicamente, secondo me, lo potrebbe capire solo essendo anche "telepatico", perchè lui possiede, sì, tutte le informazioni del mondo; ma le fornisce solo in in risposta alle domande verbali acconce ed espresse in modo non ambiguo!
Altrimenti sarebbe inutile fargli la domanda, perchè mi risponderebbe prima ancora che io gliela facessi (visto che già "sa" cosa sto per chiedergli)!
Oppure, se io fossi dislettico, e gli chiedessi: "In che anno siamo", mentre lui, invece, telepaticamente, potesse "sapere" che, invece, voglio conoscere solo l'ora, mi risponderebbe: "Le 4 e mezza".
7)
A dire il vero, non mi pare di aver mai negato il fatto che si possano usare AND e OR in riferimento ad un singolo soggetto (come avrei mai potuto); sostenevo soltanto che, a seconda del contesto, il loro significato può essere completamente diverso (ovvero, più o meno utile ed esaustivo).
Mi sa che non ci siamo capiti!
Se poi mi chiedi: "A implica (materialmente) A?"?, direi, più che altro, che è una domanda formulata in modo scorretto; ed infatti, si può "implicare" una cosa diversi da se stessi...ma se stessi "SI E'" e basta! ;)
#5599
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
14 Marzo 2018, 07:10:23 AM
Ciao Epicurus,
benvenuto nel mio thread. :)
Non so quanto il M5S sia effettivamente di sinistra, però, dall'analisi dei flussi elettorali, risulta che il 17% degli elettori PD è passato a loro, ed è andato a sommarsi agli elettori del M5S che già erano profughi del PD negli anni scorsi (e che non erano pochi); il che, "in una certa misura", "potrebbe" favorire un governo in comune.
Questo, però, non significa affatto che il M5S  abbia una ideologia "di sinistra", in quanto, spesso, avendo spesso obiettivi comuni, e, spesso, concorrenziali, la "sinistra sociale" e la "destra sociale" trovano notevoli punti di convergenza; così come talvolta li trovano la la "sinistra progressista" (spesso un po' ingiustamente definita "radical chic") e la "destra economica" (detta, non sempre giustamente, "liberale").
In effetti, molti identificano la "destra economica" con la "destra sociale"; le quali, invece, sono due cose ben diverse, e, a volte, agli antipodi politici.
Ad esempio, la "destra economica" può essere, e di solito è, abbastanza progressista ed aperta a concedere nuovi "diritti civili", ma è molto restìa in campo sociale e "perequativo", mentre, la "destra sociale" è quasi sempre misoneista e tradizionalista, ma, nel contempo, è proletaria ed anticapitalista; per non parlare del diverso atteggiamento nei confronti della "globalizzazione" e del c.d."populismo".
Da questo punto di vista, per esempio, dal punto di vista dei "diritti civili", la destra economica e liberale, è molto più vicina alla sinistra "progressista" (detta pure, impropriamente "radical chic"), che non alla destra tradizionalista e sociale; la quale, invece, risulta molto più simile a quello che genericamente si definisce "comunismo".
E il M5S  è un po' di tutto questo, sebbene, delle varie componenti, l'unica che è totalmente assente è quella della "destra economica" (e soprattutto "finanziaria"); diversamente, invece, per il resto è un po' un miscuglio di "destra sociale", "sinistra sociale" e "sinistra progressista". ;)
Fermo restando, ovviamente, che si tratta di mere componenti "paradigmatiche"; le quali, però, in maggiore o minore misura, sono presenti in ciascun individuo.
Ma si tratta di una una questione molto complessa, che andrebbe trattata in un "thread" a parte; ed è per questo, come giustamente dici tu,  l'enigma è ancora più intricato (come emerge pure dai link che hai postato)!
In particolare, avevo visto anche io "l'indicatore di convergenza dei programmi" dei partiti con il programma del M5S (che è molto interessante, e mi sembra anche abbastanza esatto):
con Lega: 4,6
con LEU: 4,3
con PD: 1,7
Però occorre tenere presenti due elementi:
1) Quello è, più che altro, l'"indicatore di convergenza delle promesse elettorali", le quali, come avremo presto modo di constatare, solo in minima parte potranno essere trasformate in "programmi di governo effettivi". ;)
2) A prescindere dal resto, comunque, un governo Di Maio / Salvini, secondo me, è pressochè IMPOSSIBILE, perchè due GALLI nello stesso POLLAIO non accetterebbero mai di starci; ognuno di loro due, però, una volta castrato il GALLETTO perdente (Renzi), forse potrebbe accettare di governare in un pollaio, in coabitazione con pidessini senza alcun capo carismatico. ;)
Però, hai perfettamente ragione, ho sbagliato titolo:  più che un dilemma è un'idra dalle mille teste!
Come pure hai ragione nel dire che spetta al M5S prima di tutto la responsabilità di fare una proposta precisa al PD; ed infatti, pensare che il partito pesantemente sconfitto alle elezioni debba prendersi la gravosa responsabilità di immaginare come poter aiutare a governare il partito vincitore è una pretesa un po' assurda.
Il paradosso è che, il partito più pesantemente sconfitto alle elezioni, è adesso  l'unico che può veramente "dare le carte" agli altri!
Ovvero, mettendola "mitologicamente", adesso è soltanto il PD a poter assegnare il "pomo" del governo all'uno o all'altro; in sostanza, cioè, si trova nella situazione di PariDe. :D
Come sai, Era, Atena e Afrodite, per ottenere il pomo, furono costrette a chiederlo a Paride, al quale, pur di ingraziarsene il giudizio, le tre dee promisero svariate ricompense: Atena gli promise che non avrebbe mai perso una guerra ed Era gli avrebbe invece conferito poteri immensi. Paride scelse però come vincitrice Afrodite, che gli aveva promesso l'amore di Elena, la donna più bella della terra; e sarà questa la causa scatenante della guerra di Troia!
Vediamo chi sarà il nuovo Giolitti/Paride del PD...ammesso che si riesca a trovarlo!
Il punto è, però, che, se Paride non assegna il "pomo" a nessuno, si va ad elezioni anticipate; e il "pomo" se lo ritrova in quel posto soprattuto LUI....più che gli altri! :'(
#5600
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
14 Marzo 2018, 06:03:14 AM
Citazione di: InVerno il 13 Marzo 2018, 08:59:30 AM
Citazione di: Eutidemo il 12 Marzo 2018, 19:24:51 PM
Ciao Inverno,
l'immagine del cavallo da traino tedesco montato da un cavaliere francese,  con l'Italia dietro a pulire le copiose deiezioni del suddetto, è veramente spassosa; mi sa che me la rivenderò spesso!
Però, c'è forse un aspetto positivo da considerare: più del 50% degli italiani ha votato per dei partiti "euroscettici", per cui, a differenza che nel passato, in futuro Francia e Germania dovranno prendere l'Italia veramente con le pinze...se non vogliono che gli scoppi in mano! ;)
Ed infatti, un eventuale referendum sull'Europa, pende ormai su di loro come una spada di Damocle; per cui penso  proprio che, a prescindere da chi governerà in Italia, nel loro stesso interesse Francia e Germania dovranno trattare l'Italia con MOLTO più rispetto di quanto non abbiano fatto in passato (ai tempi di Re Nzuccello e Burlesconi)! ;)
A parte ciò che anthonyi fa notare giustamente, sarà una mia impressione, ma penso che gli euroscettici in Europa vengano visti molto genericamente come un ostacolo da raggirare anzichè qualcuno con cui trattare, e la differenza è sostanziale sia nei trattamenti che nei risultati.. Per quanto riguarda il tema principale, essendo che il PD sembra molto fermo nel non volersi alleare coi 5s, penso che dovremmo strofinare meglio la palla di vetro e inventarci nuove previsioni )

E' vero: ma se uno non si fa raggirare, alla fine ci devi trattare per forza!;)
Quanto al fatto che il il PD sembri molto fermo nel non volersi alleare coi 5s, sono d'accordo: "sembra", appunto, ma, in politica, raramente quello che appare poi realmente "è"!
In ogni caso, se quella del "rifiuto" non è solo una tattica per alzare il prezzo della merce, la conseguenza saranno elezioni anticipate, nelle quali il PD verrà distrutto; non so se sia una cosa che gli convenga! ::)
#5601
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
14 Marzo 2018, 05:53:48 AM
Citazione di: anthonyi il 13 Marzo 2018, 08:34:31 AM
Citazione di: Eutidemo il 12 Marzo 2018, 19:24:51 PM
Ciao Inverno,
l'immagine del cavallo da traino tedesco montato da un cavaliere francese,  con l'Italia dietro a pulire le copiose deiezioni del suddetto, è veramente spassosa; mi sa che me la rivenderò spesso!
Però, c'è forse un aspetto positivo da considerare: più del 50% degli italiani ha votato per dei partiti "euroscettici", per cui, a differenza che nel passato, in futuro Francia e Germania dovranno prendere l'Italia veramente con le pinze...se non vogliono che gli scoppi in mano! ;)
Ed infatti, un eventuale referendum sull'Europa, pende ormai su di loro come una spada di Damocle; per cui penso  proprio che, a prescindere da chi governerà in Italia, nel loro stesso interesse Francia e Germania dovranno trattare l'Italia con MOLTO più rispetto di quanto non abbiano fatto in passato (ai tempi di Re Nzuccello e Burlesconi)! ;)

In realtà sembra che M5s abbia cambiato abbastanza opinione sull'Europa. Comunque direi che proprio l'Europa può essere la cartina di tornasole di questo nuovo che avanza, si mettano insieme e uniti vadano a rompere le ossa alla commissione. Certo però se poi fanno la fine di Tsipras .....

L'Italia non è la Grecia: è la seconda potenza manifatturiera d'Europa ;)
#5602
Caro Epicurus,
le tue osservazioni sono sempre pregnanti ed acute, sebbene io non sempre le condivida tutte (il che significa poco). ;)
1)
Io non mi riferisco affatto alla "scienza" ed alla "nescienza", in termini valoriali, bensì solo in termini "epistemologici"; cioè, in termini di "conoscenza" o "non conoscenza", a prescindere dalla fisica o dalla metafisica.
In tale senso, se io conosco i nomi degli imperatori imperatori della Dinastia Giulio Claudia, significa che posseggo positivamente dei dati informativi che a te "mancano"; e non ha senso dire che, però, tu "possiedi" o "detieni" positivamente la proprietà  consistente nella "ignoranza di quei dati informativi ".
La tua, cioè, è una posizione di "conoscenza negativa", cioè, di "mancanza di dati conoscitivi"; ed è così, sia in termini finiti che infiniti!
Peraltro,  sostenere che, dal fatto che l'ignoranza è mancanza di conoscenza, si possa desumere anche che la conoscenza è mancanza di ignoranza, sarebbe come sostenere che l'ignoranza sia mancanza "di mancanza di ignoranza", e che la conoscenza sia "mancanza di mancanza di conoscenza".
Si può pure dire, ma è un po' buffo! :D
2)
Oppure, per evitare equivoci di sorta, si potrebbe anche chiedere "Esiste Dio per come io lo intendo?
Che ne dici? ;)
3)
Premettere, come fa Karmelo, che "si può fare una SOLA domanda", non significa affatto semanticamente, che posso fare quante domande voglio, purchè (come scrivi tu) io non acceda ad un numero illimitato di informazioni; significa, invece, che non posso fare quante domande voglio, bensì "una SOLA domanda".
Il postulato è chiarissimo! :)
Però sono d'accordo con te, che ci si possa benissimo ingegnare per fare un'unica domanda, ma astuta, al fine di ottenere un'informazione più "ricca"!
Ed in effetti, già mi dissi perfettamente d'accordo con te che una "domanda furba" (anche se non del tutto esaustiva) potrebbe essere: "Avrò un matrimonio felice con quella donna?"
E, ripensandoci, potremmo anche chiedere "Avrò un matrimonio lungo, felice e prolifico con quella donna?". :)
Senza esagerare, però, perchè, se ci rispondesse di NO, più aggettivi mettessimo, e più dubbi ci resterebbero sull'esito del nostro matrimonio; inoltre, la probabilità del NO, aumenterebbe in diretta proporzione al numero degli aggettivi da noi usati.
Si tratta di quanto si vuol rischiare: perchè un SI' ci direbbe sempre di più, ma un NO sempre di meno.
Tu che ne dici? :)
4)
Come ho già ho avuto modo di sottolineare nel mio precedente intervento, nella sintassi italiana esistono "frasi" e "proposizioni", che possono contenere una o più "domande".
Il quesito, che ho ripreso "tel quel" da un test di ammissione universitario, e che chiede di spiegare la differenza semantica tra le due proposizioni:
"Sei un cittadino italiano e sei maggiorenne?" 
"Sei un cittadino italiano?"
riporta come (ovvia) risposta corretta:"La prima è una singola frase interrogativa che contiene DUE proosizioni interrogative, mentre la seconda è una singola frase interrogativa che contiene UNA SOLA proposizione interrogativa". 
Io avevo modificato un po' il testo, per renderlo più accessibile, ma forse era meglio lasciarlo così com'era; ed infatti, abituato a ragionare per connettivi logici, tu non riesci bene a focalizzare la differenza tra il termine "domanda", che è un mero "glossema" (cioè la più piccola unità linguistica, sia sul piano dell'espressione sia su quello del contenuto, ma che sul piano sintattico dice poco o niente), dal termine sintattico di "frase interrogativa", che può contenere una o più "proposizioni interrogative" sotto forma di "domanda" diretta o indiretta.
5)
Io non metto affatto in dubbio che tu voglia la risposta "vera" alla domanda che hai posto; ed infatti, nei tuoi esempi, indubbiamente la ottieni.
Dico solo che, a parte determinati casi limitati, in generale (per usare il tuo linguaggio) più termini congiungi con l'AND, e più rischi di ottenere informazioni selettive carenti in caso di risposta negativa. 
Ma certo...tutto dipende da quel che vuoi ottenere (come nel caso del tuo sondaggio)!
6)
Non ho mai sostenuto che che vi sia una distinzione chiara, netta e sostanziale tra linguaggio e logica; direi, anzi, che "logica è, linguaggio", ed il "linguaggio è logica", la quale, però, spesso segue percorsi diversi di comprensibilità.
Negli anni 80 URANIA pubblicò un mio racconto (di cui non dico il titolo per conservare la mia privacy), nel quale, tra le altre cose, c'era un dialogo tra un uomo ed un BOT.
L'uomo chiedeva: "Cosa è più preciso, un orologio analogico che tarda di un secondo, oppure uno che tarda di un'ora?" Ed il BOT rispondeva: "E' più preciso quello che tarda un'ora, perchè indica con più frequenza l'ora esatta sul quadrante."
Poi l'uomo chiedeva: "L'occhio umano riesce a vedere più lontano di notte o di giorno?" Ed il BOT rispondeva: "L'occhio umano riesce a vedere più lontano di notte, perchè di giorno l'oggetto più lontano che riesce a vedere è il sole, mentre, di notte, può scorgere anche le stelle."
E così via!
Quando si dice "la logica", a volte, la troppa perfezione è un errore!
I connettivi logici sono molto più utili e pratici del linguaggio comune, per risolvere determinati problematiche (come anche la stessa matematica, d'altronde), ma, in determinati casi, come nella mia frase "Ti piace leggere e mangiare" (basata sulla semplice congiunzione "e"), puoi forse negare che abbia un senso ambiguo, se ricerchi il mero significato che ne scaturisce dalla TABELLA DELLA VERITA', senza capirne il <<SIGNIFICATO>> colloquiale specifico, da esprimere con maggiore accuratezza sintattica?
E' ovvio che l'ambiguità è una caratteristica intrinseca del linguaggio, ed è per questo che occorre verificarne i CONTESTO, tramite gli approfondimenti (come nel mio esempio); cioè, invece di chiedergli "Ti piace leggere e mangiare", in stile robotico, forse sarebbe meglio chiedergli, a seconda di quello che vuoi sapere: "Ti piace sia  leggere, sia mangiare?, oppure: "Ti piace leggere, mentre stai mangiando?".
7)
Circa il tuo esempio, "Sei una donna adulta e sei cittadina dell'Unione Europea?", io direi che può essere "sintetizzata" ancora meglio chiedendo: "Sei una cittadina europea maggiorenne?" ("adulteuropea" è un temine che non ho mai sentito).
Anzi, direi che sarebbe la forma più lineare e corretta di porre la domanda.
Come ho detto sopra, ovviamente, più aggettivi metti, è più arricchisci la frase interrogativa; senza esagerare, però, perchè, se ci rispondesse di NO, più aggettivi mettessimo, e più dubbi ci resterebbero.
Inoltre, la probabilità del NO, aumenterebbe in diretta proporzione al numero degli aggettivi da noi usati; si tratta di quanto si vuol rischiare, perchè un SI' ci direbbe sempre di più, ma un NO sempre di meno.
Ad esempio, chiedendo "Sei una cittadina europea maggiorenne?" proponiamo una frase interrogativa semplice, abbastanza ragionevole ed equilibrata.
Ma, se le chiedessimo: "Sei una cittadina europea maggiorenne, disinibita e disponibile?"  ;) probabilmente rimedieremmo un NO accompagnato da uno schiaffo...e non sapremo mai se è una cittadina europea maggiorenne. ;D





 
#5603
Ciao Paul11,
è vero, abbiamo visioni diverse e interpretiamo Platone in modo diverso; ma il mondo è bello perchè è vario! ;)
Proprio per questo, non ritengo minimamente che leggere la prefazione  e introduzione di Reale a Platone, sia sufficiente e necessario per "sapere dove sta la ragione"; poichè, infatti, "homo sum, humani nihil a me alienum puto", ritengo che la mia opinione (e la tua), valga quanto quella di Reale  e quella di Platone stesso!
In ogni caso, non c'è dubbio alcuno che alcuni passi di Platone siano interpretabili in modo diverso; ma alcuni non hanno necessità alcuna di arrampicarsi sugli specchi per interpretarli.
Ed infatti, ad esempio, Platone, nel terzo libro della Repubblica, lodava Esculapio per avere proposto la cura delle malattie guaribili, ma gli attribuiva anche la intenzione di abbandonare al loro destino i soggetti radicalmente malsani; ed infatti, lo Stato, egli diceva, ha bisogno di uomini e di donne robuste, di soldati validi, di madri feconde ed è quindi inutile sperperarne le risorse a favore dei deboli, degli infermi, degli inutili e dei dannosi alla propagazione dei migliori.  ::)
Per cui, sinceramente, non mi pare proprio che Hitler abbia poi "frainteso e strumentalizzato" eccessivamente Platone, quando varò l'operazione "Aktion T4"; che è il nome convenzionale con cui viene designato il Programma nazista che prevedeva la soppressione di persone affette da malattie genetiche inguaribili e da portatori di handicap mentali, cioè delle cosiddette "vite indegne di essere vissute". 
La giustificazione dell'"Aktion T4", fu proprio quella platonica, e, cioè che il TERZO REICH aveva bisogno di uomini e di donne robuste, di soldati validi, di madri feconde ed era quindi inutile sperperarne le risorse a favore dei deboli, degli infermi, degli inutili, che, per giunta, avrebbero inquinato la purezza della razza ariana; e si stima che l'attuazione del programma T4 abbia portato all'uccisione di un totale di persone compreso tra le 60.000 e le 100.000.
Meno male che Platone "temeva" l'uso cattivo degli insegnamenti in quanto la scrittura è ambigua; figuriamoci cosa avrebbe capito Hitler, se Platone fosse stato meno cauto!  ;D
Quanto al richiamo del Presidente della Repubblica, ed al tue successive considerazioni, invece, sono abbastanza  d'accordo con te. ;)
#5604
POSSIBILE "COINCIDENTIA OPPOSITORUM" TRA I MIEI ARGOMENTI E QUELLI DI EPICURUS
Per chiudere il nostro discorso, spero con soddisfazione di entrambe le nostre posizioni, penso che esso si possa concludere così:
- tu dai maggiore importanza al LINGUAGGIO DELLA LOGICA;
- io do maggior importanza alla LOGICA DEL LINGUAGGIO.
E non si tratta solo di una "simmetria inversa" di tipo "retorico"!
Mi spiego meglio.
Gli operatori (o connettivi) logici, sono nati molto prima del COMPUTER, ma, attualmente, vengono adottati precipuamente nei linguaggi di programmazione (e nei fogli elettronici e in altre applicazioni) a partire da una o più condizioni; in tale ambito, si possono costruire le condizioni più svariate ricorrendo agli operatori logici OR, AND, NOT e XOR, che hanno significati SIMILI a quelli delle congiunzioni della lingua italiana "o" "e",  "non" e  "o ... o ..." ("o" esclusivo), ma assolutamente NON COINCIDENTI.
Ed infatti:
- nel "linguaggio tra esseri umani", il significato di queste congiunzioni dipende molto CONTESTO (che alcuni definiscono "approfondimenti"), e dalla costruzione del "periodo", della "frase" e della "proposizione";
-  nei linguaggi di programmazione, invece, il significato è fissato esclusivamente dalla TABELLA DELLA VERITA' laddove V e F indicano "vera" e "falsa" , e basta
Per quanto, in particolare, concerne la "E" o "AND", la regina del fraseggiare "parattico" che oggi va per la maggiore, l'uso intensivo di tale congiunzione, che nel linguaggio macchina è univoco, nel linguaggio umano può dar luogo ad equivoci a non finire! 
Per esempio, se io chiedo a qualcuno (che non sia un computer): "Ti piace leggere e mangiare", quello può capire due cose completamente diverse, e, cioè:
- che io gli sto chiedendo sia se gli piace leggere buoni libri, sia se gli piace pure mangiare buoni cibi.
- che io sto gli chiedendo se gli piace leggere mentre mangia (come nel mio caso).
Per cui, invece di chiedergli "Ti piace leggere e mangiare", in stile robotico, forse sarebbe meglio chiedergli, a seconda di quello che vuoi sapere: "Ti diletti parimenti sia a leggere, sia a mangiare?, ovvero: "Ti piace leggere, mentre stai mangiando?".
Poi, volendo passare agli "approfondimenti", ci sarebbe pure da chiedergli di chiarire se gli piace sgranocchiare qualcosa mentre legge, e/o se gli piace anche appoggiare il libro alla bottiglia, e leggere mentre pranza; perchè anche queste sono cose un po' diverse!
Tra l'altro, un conto è formulare una frase interrogativa con un solo soggetto e due complementi oggetti, come, appunto, se si chiede: "Tizio adora leggere <<e>> mangiare?" (sebbene ambigua), ovvero una frase interrogativa con due soggetti e due complementi oggetti, come quando si chiede: "Tizio adora leggere <<e>> Caio adora mangiare?".
In tal caso, il voler sapere se entrambe le cose sono vere o no, ma il disinteressarsi del valore di verità dei singoli elementi della congiunzione (salvo rari casi), è una cosa teoricamente possibilissima, ma, in pratica, quasi sempre priva di senso.
L'uso dell'"e", peraltro, senza tener conto del "contesto" e di eventuali "approfondimenti", rende il discorso ancora più AMBIGUO, se si confonde (come, putroppo, capita anche a me, se non sto ben attento) il concetto di PROPOSIZIONE e quello di FRASE: ed infatti, sebbene spesso possano coincidere, si tratta di cose ben diverse.
Per esempio, nel caso di "Ho letto un libro!"abbiamo una sola PROPOSIZIONE , che corrisponde ad una sola FRASE semplice; ma, come nei miei esempi di cui sopra, non appena in una struttura sintattica compaiono due o più predicati, si individueranno due o più proposizioni, appartenenti ad un'unica frase complessa, la quale assume il nome di PERIODO.
Inserire in modo improprio vari OR, AND, NOT e XOR in un PERIODO sintatticamente costruito in base alla "consecutio temporum", per giunta alternandolo in modo affermativo e negativo, può portare ad un "disastro linguistico", ed alla totale incomprensione reciproca (salvo che tu stia inserendo dei dati di ricerca su GOOGLE).
Ed infatti, tutto il nostro bizzaro "alterco alimentare", è nato dalla tua traslazione della TABELLA DELLA VERITA' da frasi affermative a frasi interrogative.
A mio avviso, se veramente volevi tradurre "A and B", logicamente equivalente a "non(A -> nonB)", in linguaggio umano "interrogativo", avresti dovuto scrivere così, almeno a mio parere: "E' vero che la frase <<Io mangio peperoni e melanzane.>> equivale a dire <<E' vero che se non mangio peperoni, allora non mangio nemmeno melanzane.>>?
Allora avrei capito immediatamente che intendevi dire: "simul stabunt aut simul cadunt"!
Ma se tu chiedi semplicemente: "Non è vero che se tu mangi peperoni allora tu non mangi melanzane?" il senso linguistico cambia completamente, perchè un essere umano che conosce la sintassi, la capisce così: "Se accade che tu mangi i peperoni, allora accade che poi ti mangi pure le melanzane?", o, più correttamente sotto il profilo sintattico : ""Se ti accadesse di mangiare i peperoni, allora ti accadrebbe pure di mangiare pure le melanzane?".
Ed infatti, sarebbe un normale "periodo ipotetico interrogativo", costituito da una "protasi" subordinata e condizionale, nonchè dalla sua reggente "apodosi".
Per questo, all'inizio, non avevo capito una sega di cosa volevi dimostrare.
Adesso, alla fine, l'ho capito perfettamente (spero), così come spero che tu abbia capito quello che voglio dire io.
Per cui, come ho detto all'inizio, credo che il nostro discorso, spero con soddisfazione di entrambe le nostre posizioni, si possa concludere così:
- tu dai maggiore importanza al LINGUAGGIO DELLA LOGICA;
- io conferisco maggior importanza alla LOGICA DEL LINGUAGGIO.
Sei d'accordo? ;)
#5605
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
12 Marzo 2018, 19:24:51 PM
Ciao Inverno,
l'immagine del cavallo da traino tedesco montato da un cavaliere francese,  con l'Italia dietro a pulire le copiose deiezioni del suddetto, è veramente spassosa; mi sa che me la rivenderò spesso!
Però, c'è forse un aspetto positivo da considerare: più del 50% degli italiani ha votato per dei partiti "euroscettici", per cui, a differenza che nel passato, in futuro Francia e Germania dovranno prendere l'Italia veramente con le pinze...se non vogliono che gli scoppi in mano! ;)
Ed infatti, un eventuale referendum sull'Europa, pende ormai su di loro come una spada di Damocle; per cui penso  proprio che, a prescindere da chi governerà in Italia, nel loro stesso interesse Francia e Germania dovranno trattare l'Italia con MOLTO più rispetto di quanto non abbiano fatto in passato (ai tempi di Re Nzuccello e Burlesconi)! ;)
#5606
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
12 Marzo 2018, 19:11:11 PM
Ciao Sariputra,
sono d'accordo quasi su tutto...meno che sui tempi: non si può cambiare pelle come i serpenti, in quattro e quattr'otto!
Questo, anche perchè il 50% dei parlamentari rieletti sono renziani di ferro (messi da lui nelle liste); per cui, per "derenzizzare" il PD, non basta mettere da parte lui -cosa già non facile-, ma occorre lentamente purgare tutto l'organismo dalle tossine che Renzi gli ha inoculato in tre anni.
Non sarà nè facile nè rapido!
Per cui, eventuali elezioni anticipate, specie se si ha l'impressione che esse sono "per colpa" del PD, sarebbero ESIZIALI per tale partito...a qualsiasi espediente elettorale intenda ricorrere!
#5607
Ciao Sgiombo,
sarò brevissimo! :)
E' vero, gli dei erano IMMORTALI, e, quindi avevano un inizio ben "determinato", pur non avendo un termine; però non erano ETERNI, e, cioè, non avevano un tempo infinito sia dietro che avanti!
Quindi hai ragione: questo dimostra senza dubbio che menti umane attribuito finitezza e infinitezza al medesimo soggetto! ;)
P.S. Per questo io non credo all'"immortalità" individuale (nè degli uomini nè degli dei), in quanto tutto ciò che ha avuto un inizio, secondo me, deve avere NECESSARIAMENTE una fine (come il tubo per innaffiare il giardino). ;D
#5608
Ciao Epicurus,
non ti preoccupare, mi ero solo un po' stufato di battibeccare su peperoni e melanzane...che, tra l'altro, mi stanno pure indigesti (benchè mi piacciano entrambi)  ;D
Comunque, stavolta cercherò di essere breve (come diceva il padre di Carlo Magno): ;)
          ***
ONNIPOTENZA
1o. Mi pare che siamo tutti d'accordo che l'onnipotenza implichi l'onniscienza.
2o. Ero io che stavo "tentando" di sostenere che dall'onniscienza si possa addirittura sostenere la necessità logica dell'onnipotenza, mentre, con Sgiombo, ero d'accordo che, come minimo, la cosa sia inferibile almeno in via presuntiva (cioè  plausibilmente/razionalmente). 
3o. Quanto a separare "proprietà infinite positive" da "proprietà infinite negative" non è un'opera arbitraria, però è molto sdrucciolevole; ed infatti, come la mettiamo con un ente che sia "infinitamente ignorante"?
La cosa non ha senso, perchè l'ignoranza è semplicemente l'"assenza" della proprietà della scienza, e non una proprietà in se stessa; altrimenti potremmo definire "infinitamente ignorante" anche una pietra.
4o. Quanto a porre al Genio la domanda "Il dio monoteista esiste?" in effetti, semanticamente non ha molto senso, perchè è come chiedere "Esiste un unico dio che crede in un unico Dio?".
Se ha fiducia in se stesso, sicuramente sì, è inutile chiederlo : ;D
Ed infatti l'aggettivo "monoteista", identifica il "seguace di una religione monoteistica".
Ovviamente sto scherzando, però, effettivamente, la domanda dovrebbe essere così formulata: "Esiste il dio in cui credono i monoteisti?".
Al che, però, il genio potrebbe chiedere (lui a noi): "Quali monoteisti?".
Ed infatti, il nostro Dio, uno e trino, è un po' diverso da Allah (a parte altri dettagli)!
5o. Quanto al fatto che, negli ultimi post, stavo "provando" a ragionare circa la tesi che "potrebbe" essere autocontraddittorio affermare che un ente abbia una proprietà infinita e un'altra finita, hai ragione; ma ci sto solo provando... ::)
Però, visto che ho promesso di essere breve,  rinvio a quello che ho  detto in altra  sede.
          ***
DOMANDA
La frase: "Sei un cittadino italiano e sei maggiorenne?", in sintassi ed in logica è "una singola proposizione interrogativa che contiene DUE domande". 
E adesso faccio io a te due domande:
1) Perchè KARMELOBENE ha testualmente scritto: "Questo genio può rispondere ad <<UNA SOLA>> domanda", e non ha invece semplicemente scritto "Questo genio può rispondere ad <<UNA>> domanda"?
Se fosse vero quello che tu dici, e se avesse voluto consentire di rispondere, in una stessa frase interrogativa, anche a <<DUE>> distinte domande, non avrebbe, precisato ad una <<SOLA>> domanda.
Non ti pare?
2) Se ti chiedono, ad un esame di italiano, che differenza c'è tra le seguenti frasi:
"Sei un cittadino italiano e sei maggiorenne?" 
"Sei un cittadino italiano?"
tu cosa risponderesti?
Io risponderei molto semplicemente: "La prima è una singola proposizione interrogativa che contiene DUE domande, mentre la seconda è una singola proposizione interrogativa che contiene UNA SOLA domanda". 
E tu, invece, cosa risponderesti?
Io capisco il senso di quello che dici dopo, quando osservi che vuoi sapere se entrambi i criteri sono soddisfatti o meno, ma non ti interessa affatto il valore di verità dei singoli elementi della congiunzione; e, in quanto a questo, hai indubbiamente ragione, come già ti avevo detto nel precedente post (la cosa è ovvia).
Ma, temo che probabilmente stiamo "girando intorno", per affermare cose entrambe vere, ma sotto aspetti diversi; ed infatti, è ovvio che, se non ti interessa affatto il valore di verità dei singoli elementi della congiunzione, ti puoi dire egualmente soddisfatto di qualunque risposta. :)
Il che, nel caso molto particolare del "filtro" di un sondaggio, può anche andare bene (ed anche in altri casi), ma, in genere, non è affatto così, perchè, normalmente, ci interessa proprio il valore di verità dei singoli elementi della congiunzione.
Che senso ha chiedere a qualcuno:
"Hai letto I PROMESSI SPOSI, e DELITTO E CASTIGO, e LA DIVINA COMMEDIA, e MOBY DICK e IL PRINCIPE?" ???
Se il poveretto li ha letti tutti, meno MOBY DICK, ti deve per forza rispondere di NO, facendo la figura dell' ignorante :-[ , e tu sai solo che non li ha letti tutti, ma non sai se nessuno, o qualcuno o quale! :(
Contento tu! :D
#5609
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
12 Marzo 2018, 14:25:56 PM
Citazione di: Sariputra il 12 Marzo 2018, 10:48:09 AM
Io invece direi che non si deve far niente, lasciar stare tutto, perché:

"Se c'è una cosa che in Italia funziona è il disordine"
(Leo Longanesi)

Quindi, lasciare i 5stelle nel loro brodo a cercar di convincere le file davante ai Caf in attesa dello stipendio di cittadinanza; la Lega a convincere tutti che nessun clandestino riuscirà più a infrangere gli italici confini e il Berlusca che le pensioni minime saranno tutte ritoccate all'insù...
Siccome nulla di questo si avvererà...ecco che le cose verranno da sé!
Alla prossima tornata elettorale, cambiare nome, chiamarsi "movimento", che fa più figo ed è più al passo con i tempi e...semplicemente promettere, per esempio, un anno di traffico telefonico illimitato gratis a tutti. Questo basta e avanza per recuperare almeno 10-15 punti percentuali... :(
E' triste, ma ci scommetterei che funziona!...
E naturalmente un bel lavoro di sputtanamento sui social...sui social, non in tv!...

Tanto, come l'esperienza dei nostri fratelli spagnoli insegna, noi popoli latini, meno siamo governati e...più il PIL cresce...cresce...cresce...

Lasciate il Gentiloni ( uomo che almeno ha il grande pregio di non scassare i ...) al suo posto, che va più che bene, è assolutamente sufficiente... ;D  


C'è molta logica e buon senso in quello che scrivi! ;)
Il punto, però, è che il PD avrebbe buon gioco a fare quello che dici tu, solo se si potesse formare un governo (5stelle o di Centrodestra) che, nel giro di qualche anno, deludesse gli elettori fino al punto di favorire il PD che sarebbe rimasto "eroicamente" all'opposizione, e che, in tal modo vincerebbe la prossima tornata elettorale; magari chiamandosi "Movimento" e promettendo un anno di traffico telefonico illimitato gratis a tutti.
Ma, come appunto scrivevo anche io, è ovvio che, per recuperare voti, la cosa migliore per il PD sarebbe farsi qualche annetto di opposizione; ma, per poter fare opposizione serve un governo "politico" a cui opporsi, il quale, senza la loro partecipazione (attiva o passiva), secondo me, NON si può fare!!!
Per cui, se il PD fa il "pesce in barile", si tornerà ad elezioni molto presto, il che lo condurrebbe alla catastrofe definitiva alle prossime non lontane elezioni, sia perchè non avrebbero il tempo per recuperare il consenso perduto, sia perchè, risultando colpevoli delle elezioni anticipate,  i pidiessini perderebbero pure il consenso rimasto. :-[
#5610
Attualità / Re:Il dilemma del PD!
12 Marzo 2018, 14:11:04 PM
Citazione di: InVerno il 12 Marzo 2018, 09:38:22 AM
Al PD piacerebbe avere i voti per addirittura scindersi e appoggiare il governo 5s, persino se ci vanno tutti (PD) hanno una maggioranza risicata.. un PD al 18% sa che se si vota subito, effetto "ballottaggio" scende al 5, ma io non penso proprio che se fanno opposizione risaliranno al 30, se avessero un minimo di appiglio con la realtà (sopratutto internazionale) si renderebbero conto che è lieto sognare e non ci dovrebbero nemmeno pensare.. Il PD dovrebbe sedersi al tavolo dei 5s non per un accordo annuale, e nemmeno quinquennale, forse ventannale, e sperare in questo lasso di tempo o in una fusione, o in un assorbimento, nel tentativo comune di arginare la destra.

Sono abbastanza d'accordo! ;)
Ed infatti, anche secondo me, almeno in teoria (cioè pensando al bene della Nazione), il PD dovrebbe sedersi al tavolo dei 5s non per un accordo annuale, e nemmeno quinquennale, forse ventannale, e sperare in questo lasso di tempo o in una fusione, o in un assorbimento, nel tentativo comune di arginare la destra.
In pratica, però, ritengo che, sebbene il PD abbia effettivamente una notevole tendenza "inconscia" all'AUTODISTRUZIONE,  ben difficilmente si offrirebbe in modo "conscio" all'assorbimento da parte di un altro partito; qualunque esso sia.
E' vero che, mi pare nel 2007, esso nacque dalla "fusione" di DS e Margherita (con l'afflusso anche di politici provenienti da esperienze diverse, come l'ex UDC Marco Follini e l'ex SDI Ottaviano Del Turco); ma un conto è una "fusione" , ed un altro conto sarebbe una "incorporazione" da parte di un partito che è grande il doppio.
Non saprei! ::)