Citazione di: Donalduck il 17 Maggio 2018, 18:50:42 PMCiò è dovuto credo alle conoscenze superficiali della maggioranza di noi.Citazione di: Jacopus il 13 Maggio 2018, 22:38:22 PMLe prove sulla scientificità della teoria si trovano in una serie sterminata di studi di biologia, di genetica, di paleontologia.Curioso che io ancora non sia riuscito a trovare nessuno che ne citi soltanto una, ovviamente dimostrandone la fondatezza. Quello che fanno tutti è citarle in massa, confidando nell'effetto di aggettivi come "sterminato" "innumerevole"...
Comunque fisserei due punti fermi , per quel poco che ne so'.
1.Darwin era uno scienziato.
2. La teoria dal punto di vista scientifico si presta a critiche , in quanto Darwin stesso cerco' di individuarne tutti i suoi punti deboli.Questo significa che le risposte alla maggior parte delle critiche le si dovrebbero trovare negli scritti di Darwin stesso.
Con cio' voglio dire , che se anche si riuscisse ad affossare la teoria , che è lo scopo di chi ha aperto la discussione , non si può affossare Darwin.
Se le cose stanno così , se la teoria non è scientifica , perché c'è lo suggerisce Darwin stesso , non rimane da chiederci se nonostante cio' si possa dare ad essa un valore , e se in generale teorie non del tutto scientifiche possano avere un qualche valore.
La risposta è sì , a condizione e nella misura in cui altre teorie scientifiche non le smentiscano, e non mi risulta cio' si verifichi nello specifico della teoria dell'evoluzione.
La risposta è sì perché il confine fra scienza e non scienza non è così definito come ci piace credere , ne' tantomeno definitivo.
La risposta è sì perché una teoria scientifica non nasce dall'oggi al domani gia' bella e fatta.
La risposta è sì perché la teoria non è nata per essere scientifica, ma per suggerire un criterio di catalogazione di piante ed animali più efficace rispetto ai precedenti riuscendovi con successo.
Ovviamente sarebbe stato impossibile , e infatti temuto, che questi criteri restassero confinati dentro allo scopo iniziale , ma non divenissero oggetto di congetture più o meno verificabili sul campo della ricerca scientifica e no , come in effetti è avvenuto.
In conseguenza di ciò ci ritroviamo in presenza non solo di testi di botanica e zoologia più fruibili , ma anche di una storia della vita sulla terra meglio leggibile.
Quindi gli evoluzionisti lavorando con paleotologi ,botanici , zoolologi , storici , tutti insiemi hanno tratto giovamento ognuno per il suo campo di studi.
Certo , si può dire che ad esempio la storia non è una teoria scientifica.E allora?
Potremmo chiudere con un domandone finale.
Un bestiario organizzato in modo più razionale , e quindi più fruibile , è più vero? Ovviamente no.
Una teoria che riesca a organizzare le conoscenze in modo più razionale che sia scientifica o meno , mantiene intatto il suo valore.
Ci si fissa troppo sul valore scientifico di una teoria, rischiando di perdere di vista il suo vero valore , il quale a volte appare evidente anche ai meno ferrati in materia , e in tal senso credo tutti siamo autorizzati a dire la nostra.
Le critiche in se' sono poi sempre le benvenute , anche quando inquinate da interessi che esulano dalla teoria in se' e dalla sua utilità, che sono poi la quasi totalità di quelle rivolte alla teoria dell'evoluzione , compresa questa discussione.
Non ci vuole uno scienziato , come era Darwin , per capire che mettere uomini e scimmie nello stesso capitolo del bestiario avrebbe dato fastidio ai più, e ancora lo da'.
Le cose però nel frattempo sono cambiate , ma non tanto da non far comprendere ad ognuno di noi il perché di quel fastidio , compresi quelli cresciuti nel frattempo in numero , che quel fastidio non lo sentono, godendosi così appieno il piacere delle nuove conoscenze acquisite , come succede a me.
Non sentirsi parte di alcuna parrocchia ha molti svantaggi , ma anche qualche piccolo vantaggio.
