Ciao Epicurus,
rileggendo in fretta, prima di partire, la conclusione del tuo ultimo post, mi è venuto il dubbio che, forse, devi aver avuto un problema di "copia-incolla", perchè, in effetti, non c'è nessun nesso tra:
a) la citazione di quello che avevo scritto io, e, cioè:
"Infine tu mi chiedi: "Se accade X, allora accade Y?" è una singola domanda o sono due domande?"
Al riguardo, a parte il fatto che, sintatticamente, sarebbe più corretto usare il congiuntivo e il condizionale, e non il presente: (cioè "Se accadesse X, allora accadrebbe Y?"), in fondo, si tratta di un normale "periodo ipotetico interrogativo", costituito da una "protasi" subordinata e condizionale, nonchè dalla sua reggente "apodosi"; per cui non c'è alcun dubbio che si tratta di una SINGOLA DOMANDA.
Ed infatti, sarebbe perfettamente legittimo chiedere al genio: "Se me la sposassi, allora il mio matrimonio sarebbe felice?"
Qualunque cosa ti risponderà, saprai soltanto che, se te la sposassi, il tuo matrimonio sarebbe felice o infelice; ma non saprai mai, in anticipo, se riuscirai mai a sposartela o meno.
Cioè, appunto, otterai soltanto UNA informazione!
"
b) Il tuo commento a quanto sopra:
"Spero che tu non te la prenda, ma qui ho usato proprio lo stesso metodo dialettico che Socrate ha usato con Trasimaco (e non solo con lui, ovviamente).
Cos'ho fatto? Mi sono calcolato come tradurre logicamente "A and B" in modo da non usare l'AND. In particolare "A and B" è logicamente equivalente a "non(A -> nonB)".
Detto più umanamente "Mangi peperoni e melanzane?" si traduce in "Non è vero che se tu mangi peperoni allora tu non mangi melanzane?", o anche in "Non è vero che il fatto che tu mangi peperoni implica il fatto che tu non mangi le melanzane?".
Quindi, visto che hai concesso (e giustamente, dico io) l'utilizzo dell'implicazione, e l'AND può essere riscritto utilizzando solo implicazioni e negazioni, allora devi concedere anche l'utilizzo dell'AND. c.v.d "













Ed, infatti, come si diceva una volta, NON SEQUITUR; cioè, il tuo commento non è conseguente e pertinente a quello che avevo scritto io.
Per questo ho scritto che non ci capivo una SEGA
All'inizio, visto che tu avevi scritto: "Se accade X, allora accade Y?", che io ho corretto sintatticamente in "Se accadesse X, allora accadrebbe Y?", mi era venuto il sospetto che, quando poi hai scritto "Mi sono calcolato come tradurre logicamente "A and B" in modo da non usare l'AND", volessi riferirti proprio a tale frase.
Ma, ovviamente, la frase "Se accade X, allora accade Y?", non è affatto la traduzione di "Accadono X <<e>> Y?", perchè la prima è una frase ipotattica, mentre la seconda è una frase meramente paratattica; cioè, mentre nella prima chiedi se accadrebbe Y, nel caso in cui si verificasse X, nella seconda chiedi semplicemente se accadono entrambe, indipendentemente una dall'altra.
Per cui, evidentemente, non volevi nè potevi intendere questo.
Ma cosa, allora?
Mi sono arrovellato per capirlo!
Tu poi scrivi "Mangi peperoni e melanzane?" si traduce in "Non è vero che se tu mangi peperoni allora tu non mangi melanzane?"; questo, però, non corrisponde affatto alla frase originaria da te proposta, "Se accade X, allora accade Y?", che, tradotta correttamente in ortaggi, semmai, dovrebbe suonare così: "Se accade che tu mangi i peperoni, allora accade che poi ti mangi pure le melanzane?", o, più correttamente sotto il profilo sintattico : ""Se ti accadesse di mangiare i peperoni, allora ti accadrebbe pure di mangiare pure le melanzane?"
In fondo, come avevo già detto, e qui ribadisco, si tratta di un normale "periodo ipotetico interrogativo", costituito da una "protasi" subordinata e condizionale, nonchè dalla sua reggente "apodosi"; per cui non c'è alcun dubbio che si tratta di una SINGOLA DOMANDA.
Allo stesso modo, sarebbe perfettamente legittimo chiedere al genio: "Se me la sposassi, allora il mio matrimonio sarebbe felice?"
Ma:
- come in tal caso sapresti soltanto che, se te la sposassi, il tuo matrimonio sarebbe felice se ti rispondesse di SI' o infelice se ti rispondesse di NO, ma non sapresti mai, in anticipo, se riusciresti a sposartela o meno, ottenendo, così, soltanto soltanto UNA informazione,
-analogamente, chiedendo al genio: ""Se mi accadesse di mangiare i peperoni, allora mi accadrebbe di mangiare pure le melanzane?" dalla sua risposta verresti a sapere soltanto che, se per caso ti accadesse di mangiare i peperoni, allora <<o>> ti accadrebbe di mangiare pure le melanzane se risponde di SI', <<ovvero>> che, pure se ti accadesse di mangiare i peperoni, le melanzane, però, non ti accadrebbe di mangiarle lo stesso, se risponde di NO.
Nè sapresti mai, in anticipo, se riuscirai o meno a mangiare i peperoni; anche così ottenendo soltanto soltanto UNA informazione, come nel caso di prima.
Per cui, evidentemente, il tuo post doveva riferirsi a qualche mia citazione precedente, ma non capisco quale!
rileggendo in fretta, prima di partire, la conclusione del tuo ultimo post, mi è venuto il dubbio che, forse, devi aver avuto un problema di "copia-incolla", perchè, in effetti, non c'è nessun nesso tra:
a) la citazione di quello che avevo scritto io, e, cioè:
"Infine tu mi chiedi: "Se accade X, allora accade Y?" è una singola domanda o sono due domande?"
Al riguardo, a parte il fatto che, sintatticamente, sarebbe più corretto usare il congiuntivo e il condizionale, e non il presente: (cioè "Se accadesse X, allora accadrebbe Y?"), in fondo, si tratta di un normale "periodo ipotetico interrogativo", costituito da una "protasi" subordinata e condizionale, nonchè dalla sua reggente "apodosi"; per cui non c'è alcun dubbio che si tratta di una SINGOLA DOMANDA.
Ed infatti, sarebbe perfettamente legittimo chiedere al genio: "Se me la sposassi, allora il mio matrimonio sarebbe felice?"
Qualunque cosa ti risponderà, saprai soltanto che, se te la sposassi, il tuo matrimonio sarebbe felice o infelice; ma non saprai mai, in anticipo, se riuscirai mai a sposartela o meno.

Cioè, appunto, otterai soltanto UNA informazione!


b) Il tuo commento a quanto sopra:
"Spero che tu non te la prenda, ma qui ho usato proprio lo stesso metodo dialettico che Socrate ha usato con Trasimaco (e non solo con lui, ovviamente).

Cos'ho fatto? Mi sono calcolato come tradurre logicamente "A and B" in modo da non usare l'AND. In particolare "A and B" è logicamente equivalente a "non(A -> nonB)".
Detto più umanamente "Mangi peperoni e melanzane?" si traduce in "Non è vero che se tu mangi peperoni allora tu non mangi melanzane?", o anche in "Non è vero che il fatto che tu mangi peperoni implica il fatto che tu non mangi le melanzane?".
Quindi, visto che hai concesso (e giustamente, dico io) l'utilizzo dell'implicazione, e l'AND può essere riscritto utilizzando solo implicazioni e negazioni, allora devi concedere anche l'utilizzo dell'AND. c.v.d "














Ed, infatti, come si diceva una volta, NON SEQUITUR; cioè, il tuo commento non è conseguente e pertinente a quello che avevo scritto io.
Per questo ho scritto che non ci capivo una SEGA

All'inizio, visto che tu avevi scritto: "Se accade X, allora accade Y?", che io ho corretto sintatticamente in "Se accadesse X, allora accadrebbe Y?", mi era venuto il sospetto che, quando poi hai scritto "Mi sono calcolato come tradurre logicamente "A and B" in modo da non usare l'AND", volessi riferirti proprio a tale frase.
Ma, ovviamente, la frase "Se accade X, allora accade Y?", non è affatto la traduzione di "Accadono X <<e>> Y?", perchè la prima è una frase ipotattica, mentre la seconda è una frase meramente paratattica; cioè, mentre nella prima chiedi se accadrebbe Y, nel caso in cui si verificasse X, nella seconda chiedi semplicemente se accadono entrambe, indipendentemente una dall'altra.
Per cui, evidentemente, non volevi nè potevi intendere questo.
Ma cosa, allora?
Mi sono arrovellato per capirlo!
Tu poi scrivi "Mangi peperoni e melanzane?" si traduce in "Non è vero che se tu mangi peperoni allora tu non mangi melanzane?"; questo, però, non corrisponde affatto alla frase originaria da te proposta, "Se accade X, allora accade Y?", che, tradotta correttamente in ortaggi, semmai, dovrebbe suonare così: "Se accade che tu mangi i peperoni, allora accade che poi ti mangi pure le melanzane?", o, più correttamente sotto il profilo sintattico : ""Se ti accadesse di mangiare i peperoni, allora ti accadrebbe pure di mangiare pure le melanzane?"
In fondo, come avevo già detto, e qui ribadisco, si tratta di un normale "periodo ipotetico interrogativo", costituito da una "protasi" subordinata e condizionale, nonchè dalla sua reggente "apodosi"; per cui non c'è alcun dubbio che si tratta di una SINGOLA DOMANDA.
Allo stesso modo, sarebbe perfettamente legittimo chiedere al genio: "Se me la sposassi, allora il mio matrimonio sarebbe felice?"
Ma:
- come in tal caso sapresti soltanto che, se te la sposassi, il tuo matrimonio sarebbe felice se ti rispondesse di SI' o infelice se ti rispondesse di NO, ma non sapresti mai, in anticipo, se riusciresti a sposartela o meno, ottenendo, così, soltanto soltanto UNA informazione,
-analogamente, chiedendo al genio: ""Se mi accadesse di mangiare i peperoni, allora mi accadrebbe di mangiare pure le melanzane?" dalla sua risposta verresti a sapere soltanto che, se per caso ti accadesse di mangiare i peperoni, allora <<o>> ti accadrebbe di mangiare pure le melanzane se risponde di SI', <<ovvero>> che, pure se ti accadesse di mangiare i peperoni, le melanzane, però, non ti accadrebbe di mangiarle lo stesso, se risponde di NO.

Nè sapresti mai, in anticipo, se riuscirai o meno a mangiare i peperoni; anche così ottenendo soltanto soltanto UNA informazione, come nel caso di prima.

Per cui, evidentemente, il tuo post doveva riferirsi a qualche mia citazione precedente, ma non capisco quale!
