Citazione di: Socrate78 il 05 Novembre 2017, 15:35:59 PME se si trattasse solo di fare di necessità virtù?
Sembra quasi una sorta di pigrizia della mente, secondo cui focalizzarsi sulle differenze sarebbe troppo faticoso e dispendioso, e si preferisce ripiegare su ciò che unisce.
Ne deduco che la visione del filosofo Hobbes, secondo cui i concetti sono solo dei nomi (nominalismo), delle convenzioni che non hanno rapporto con l'essenza del reale, sia valida. Secondo voi è corretta la mia analisi?
Se dessi ad ogni albero il suo nome avrei reso giustizia alla loro singolarità unica e irripetibile ma non uscirei in questo modo dal nominalismo , sprecando tutte le mie risorse per cosa ?
La scoperta di Hobbes l'abbiamo fatta tutti crescendo , quando abbiamo scoperto che il tavolo e la parola "tavolo" non hanno quell'intimo è ovvio legame che credevamo.
Fino a un certo punto ci è sembrato che tavolo non potesse chiamarsi altrimenti che tavolo e che la parola che lo designava fosse parte integrante della sua natura.