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Messaggi - anthonyi

#5686
Attualità / Re:Evviva l'abuso edilizio!
28 Ottobre 2018, 07:19:34 AM
Citazione di: everlost il 27 Ottobre 2018, 22:40:09 PM
Beh, io 'evviva la veranda abusiva' non lo penserò mai perché a casa mia non ho mai potuto sgarrare di un millimetro, se no arrivavano subito i carabinieri. E sarò cattiva, ma mi rode un po' che altri abbiano costruito case il doppio e il triplo della mia senza rispettare i vincoli urbanistici, senza impazzire con la burocrazia e senza neanche pagare un condono.
Peraltro è vero che non tutti gli edifici abusivi sono ecomostri e non tutte le palazzine in regola sono opere d'arte, forse perché l'architettura contemporanea non produce molti capolavori ultimamente.
Ma costruire sul demanio o in zone instabili mi sembra un vero e proprio delitto; se poi le case crollano e ci sono vittime che fanno? Chiamano i vigili del fuoco, la protezione civile? Chiedono aiuti per la ricostruzione? Non è facile risolvere certi problemi, al di là di tutto.

everlost, tu hai giustamente rappresentato la differenza tra una pianificazione estetica ed una pianificazione per la sicurezza.
Purtroppo in Italia siamo troppo estetici e poco attenti agli altri aspetti, non a caso nella nostra costituzione c'è la tutela del paesaggio sulla quale si fonda la nostra cultura urbanistica.
In Italia mettere dei pannelli solari sul tetto ha spesso le stesse problematicità formali della realizzazione di un terrazzamento sul bordo di un rivo.
Non parliamo poi dell'abitudine di coprire costruzioni in muratura con massicci tetti di cemento, spesso e volentieri approvati regolarmente che aumentano la pericolosità per l'effetto estetico di un bel tetto rifinito. Insomma siamo figli del rinascimento, solo che siamo figli bastardi perché allora sapevano costruire cose belle ma anche sicure e funzionali, oggi noi vorremmo fare cose belle, e non sempre ci riusciamo, ma per questo le facciamo insicure.
#5687
Citazione di: paul11 il 23 Ottobre 2018, 23:14:27 PM
soggettivare la coscienza ?

paul11 la coscienza è soggettiva, questo non esclude la possibilità di concepire, o postulare, la morale come qualcosa di oggettivo. Se non definissimo la morale oggettiva che senso avrebbe parlare di conoscenza o ignoranza? La morale si definisce sulla base della realtà concreta, degli effetti concreti prodotti da ogni azione umana. L'individuo ignorante non conosce la morale, il sapiente invece la conosce, sa cosa è bene, e cosa è male, ed è solo lui che può realmente scegliere tra i due.
#5688
Un saluto a tutti.
Credo che bisognerebbe domandarsi se il male che intendiamo sia un male cosciente o meno. Se il male è cosciente esso non può essere ignorante.
Se il male è incosciente potremmo anche mettere in discussione il fatto che esso sia veramente male, più semplicemente potremmo definirlo un errore comportamentale.
#5689
Attualità / Re:Evviva l'abuso edilizio!
20 Ottobre 2018, 17:07:53 PM
Inverno, ho qualche difficoltà ad interpretare il senso del tuo post. La pianificazione del territorio è uno strumento importante dell'evoluzione sociale ed economica. Poi certo la pianificazione stessa può essere fatta male, comunque giustificare per questo l'abusivismo è un po' come dire che è giusto rubare perché tanto sono tutti ladri.
Poi certo la burocrazia sarebbe da ridurre al minimo, e questo sarebbe possibile se a progettare e a valutare i progetti ci fossero persone competenti. Ricordo che l'apertura di un albergo costruito dalle mie parti dovette essere rinviata, e il progetto già approvato rivisto perché sia il progettista, sia chi aveva approvato il progetto, si era dimenticato della necessità di fare le scale a norma di sicurezza sugli incendi. La cosa venne fatta rilevare dal Vigile del fuoco che doveva redigere la burocratica certificazione di idoneità.
Un saluto.
#5690
Ma lo avete sentito Salvini, se si mette in discussione il condono fiscale, allora si abolisca anche il condono edilizio previsto per l'Isola di Ischia e dintorni (Guarda un po' proprio nel collegio elettorale di Di Maio) e quella strana modifica delle regole RCA che sembra imporrà maggiori tariffe al Nord a vantaggio di quelle del Sud. Insomma, volano gli stracci.
#5691
Citazione di: Sariputra il 19 Ottobre 2018, 11:36:48 AM




Bastava accettare la proposta Tria dello sforamento dell'1,6% e tutto andava bene.

Sari, con un po' di dialogo (Cioè senza toni sbruffoneschi), sarebbe andato bene anche l'1,9%. La Commissione non ci avrebbe bocciato, le agenzie di Rating si sarebbero adeguate senza downgrading, e tutti avremmo potuto respirare meglio.
Certo ci sarebbero volute anche stime sulla crescita futura più realistiche.
#5692
Citazione di: everlost il 17 Ottobre 2018, 17:19:33 PM



Secondo voi è possibile tecnicamente evitare che i finti nullatenenti (dotati di villa, fuoristrada e quant'altro) ricevano il RdC? Perché politicamente lo ritengo molto improbabile, malgrado le agitate minacce di sanzioni.

Everlost, io sostituirei il tecnicamente con economicamente, è chiaro che con adeguati livelli di controllo si può fare tutto, ma quanto costano questi controlli? Quanto costa mandare due finanzieri a casa di milioni di persone che fanno domanda?
E qui vengo alla principale critica che faccio al RdC del bibitaro, ho letto il progetto di legge, mai visto un sistema di sussidio più complicato, con un mare di condizioni che devono essere rispettate, e che quindi devono essere controllate. Secondo me per farlo funzionare è necessario assumere centinaia di migliaia di persone per gestirne l'apparato, e i 10 miliardi assegnati non sono nemmeno sufficienti a pagare loro lo stipendio.
D'altronde come giustamente ha fatto notare qualcuno, se questo governo è tanto bravo da trovare lavoratori in nero e occultatori di reddito vari il problema del finanziamento del RdC non esiste. Basta darsi da fare a recuperare tutto il nero, a tutt'oggi stimato 120 miliardi di Euro annui, e allo stesso tempo si otterranno risorse finanziarie e le informazioni per sapere chi ha e chi non ha diritto al RdC.
#5693
Citazione di: everlost il 16 Ottobre 2018, 21:00:33 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 10 Ottobre 2018, 18:17:00 PM
Il cosiddetto "reddito di cittadinanza" non andava fatto. Ma non andava fatto non tanto perchè ingiusto,
complicato da attuarsi o altro, ma essenzialmente perchè non ce lo possiamo permettere.
Sarebbe bastato (e già questa era un problema...) la riforma della "Fornero", che avrebbe dato un
segnale importante, condiviso, ed estremamente popolare (la qual cosa non è certo un difetto...).
Il problema più grosso, fra tanti problemi grossi, che ha questo paese è la mancanza di lavoro.
Sono passari ormai diversi lustri da quando i "geni" della Bocconi teorizzavano il settore terziario
come piena compensazione dei posti di lavoro persi nel primario e nel secondario; questa compensazione
non c'è stata, e la disoccupazione sta dilagando (ben oltre le ridicole cifre ufficiali, come evidente).
Dopo decenni di disatroso liberismo economico, è necessario ripensare allo stato come a quell'agente
economico che, per così dire, crea il sostrato affinchè il lavoro possa sorgere e svilupparsi.
Da quanto tempo il nostro paese non ha un piano industriale degno di questo nome? Da quanto tempo
un problema tutto sommato risolvibile come l'eccesso di burocrazia strangola l'impresa?
Ecco, da queste cose occorrerebbe ripartire, senza cercare pericolose ed improbabili scorciatoie.
saluti
E' un'analisi molto seria e ragionevole, Oxdeadbeef.  
Sono d'accordo, solo che - a mio modestissimo parere - quello che prospetti tu è molto più impegnativo che far abbassare lo spread o aumentare il pil di un punto. E già solo per questo non si addice al nostro paese e alla classe politica che ci rappresenta, vecchia o nuova che sia.
Ci vorrebbe solo un miracolo per trasformare uno stato-carrozzone, sgangherato, arrugginito, che perde pezzi e nuvole di fumo e beve carburante peggio di una spugna, in una macchina pulita, economica ed efficiente.
Peccato che miracoli dopo Gesù Cristo non ne faccia più nessuno.
Comunque sono sorpresa da una considerazione: hanno fallito per settant'anni fior di politici titolati e illustri, come mai adesso tutti si aspettano l'improbabile o l'impossibile da questi nuovi governanti ? Sono giovani, ruspanti, baldanzosi, mancano di esperienza e sono frenati da mille impedimenti. Hanno tanto entusiasmo, questo sì, e meriterebbero un incoraggiamento solo per questo, fra le mille critiche - spesso giuste - che ricevono ogni giorno.
Qualcosa di buono potrebbero anche farlo, nel senso che peggio di come è andata finora non può andare...come si dice, quando si tocca il fondo prima o poi si ritorna a galla. L'importante è tornarci respirando...ma crepi il lupo! O viva, se preferisci.

Osservi che il reddito di cittadinanza non ce lo possiamo permettere. Vero, ma non ci potremmo permettere tante altre cose: ad esempio, mantenere da decenni baby pensionati, pensionati d'oro e funzionari statali con stipendi da favola, esentare dalle tasse finti nullatenenti, tollerare un'enorme evasione fiscale, sprechi amministrativi, viadotti e scuole che crollano, un diffuso abusivismo edilizio che ha devastato il territorio, ecc. ecc.  
Anche per questa lunga lista di inadempienze e provvedimenti assistenzialistico-clientelari dovranno pagare i nostri figli, anzi stiamo già pagando conti salati senza che i contribuenti virtuosi ne ottengano alcun vantaggio ( i furbastri invece sì e parecchio).
Dimmi se ritieni giusto continuare a favorire solo questa parte d'italiani lasciando senza sostegno i più deboli e i più poveri, fra cui rientrano molti disoccupati, molti anziani con pensioni misere e molti giovani residenti in zone disagiate. Perché alla fin fine si tratta di questo.
O non ci possiamo permettere più nessuna assistenza e nessun favoritismo per nessuno, quindi cominciamo a tagliare senza pietà, oppure diamo qualcosa anche a loro.
Pagheremo tutti? Penso di sì.
Per adesso i giovani disoccupati e gli anziani indigenti sono mantenuti dai genitori e dai figli, ma il problema oggi tocca solo le classi meno abbienti, non riguarda i benestanti se non in maniera marginale e sporadica. Domani invece riguarderebbe tutti.
Credo che il brontolio intorno al RdC derivi proprio dal timore poco nobile di doversi indebitare per un vantaggio che solo altri godranno.
Mi sembra una visione miope, egoistica: inoltre, se ci sarà un aumento dei consumi (e ci sarà per forza, data la social card con obbligo di spendere tutto) aumenteranno anche i ricavi per i produttori di quei beni e per lo stato, quindi può darsi che il debito diminuisca negli anni a venire.
Non sono un'economista e non mi addentro in calcoli complessi o in teorie che non potrei nemmeno capire, credo però che il discorso sia soprattutto etico e politico.

Everlost, io sono favorevole al RdC (Non quello proposto da Di Maio che è di una tale complessità che sarà ingestibile), e sono convinto anche che noi ce lo possiamo permettere.
Quello che mi da fastidio è che un progetto così nobile sia infangato dalle logiche della propaganda. Per trovare i soldi per finanziarlo sarebbe bastato abolire gli 80 Euro di Renzi, oppure lasciare agire le clausole di aumento dell'IVA. Questo non è stato fatto perché si vuol coltivare, in un certo elettorato, l'illusione che questi interventi siano a costo 0, mentre invece il loro costo per i cittadini potrebbe essere molto alto proprio perché si vuole fare questo intervento in debito, subendo quindi l'effetto dello spread che, se si manterrà per un anno agli attuali livelli di 300 punti comporterà per il nostro paese un esborso aggiuntivo di circa 30 miliardi di Euro, da aggiungersi chiaramente agli 8 miliardi di surplus sul deficit che dovranno anch'essi essere restituiti. Tu onestamente ammetti di non sapere nulla di Economia, purtroppo il bibitaro del S.Paolo non ha la stessa tua umiltà e onestà e per questo rischia di portare il nostro paese di nuovo vicino al baratro dal quale ci siamo faticosamente salvati nel 2011.
Un saluto, e W l'Italia.
#5694
I datori di lavoro avranno l'imbarazzo della scelta, o prendere lavoratori con partita IVA i quali così usufruiranno della flat tax più bassa della normale IRPEF, oppure farli lavorare in nero per permettere loro di intascare il RdC. Questi Dioscuri sono proprio i campioni dal lavoro irregolare all'Italiana.
#5695
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
14 Ottobre 2018, 17:54:33 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 14 Ottobre 2018, 12:25:18 PM

Sì infatti, quel che l'amico Baylam afferma nega la tesi dell'equilibrio dei mercati (che è a fondamento
del capitalismo, o mercatismo) e dà ragione piuttosto a Marx (che infatti aveva ragione).

I principali teorici dei sistemi di mercato hanno teorizzato sul ciclo economico (E' sicuramente l'argomento sul quale si è scritto di più in Economia politica) senza per questo avere la sensazione di mettere in discussione i fondamenti dell'economia di libero mercato (E non del capitalismo, perché capitalismo non definisce nessun sistema di pensiero ma è solo un concetto (A mio parere, e non solo mio, teoricamente molto discutibile) nel sistema di pensiero Marxista.
Il concetto di equilibrio dinamico, che a mio parere non è comunque necessario per sostenere la validità del metodo di analisi economico proprio della teoria marginalista, può essere elaborato anche all'interno di una teoria del ciclo, basta che i parametri si mantengano entro certi limiti.
Io comunque, pur essendo un liberale convinto, non sono un fan dell'equilibrio dinamico, sono cioè convinto che i sistemi economici abbiano caratteri di instabilità strutturale per cui se rompi un equilibrio non è affatto detto che il sistema ritorni sullo stesso equilibrio. In altri termini se la politica economica è fatta bene può migliorare i risultati economici, ma se non è fatta bene li può anche peggiorare.


#5696
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
14 Ottobre 2018, 07:56:14 AM
Citazione di: baylham il 13 Ottobre 2018, 18:09:07 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 13 Ottobre 2018, 16:44:12 PM
Il "sistema" (che io, personalmente, chiamo "mercatismo") non può cambiare perchè esso ha la necessità precipua di
espandersi, sempre.

Tesi ingenua: il capitalismo non ha affatto bisogno di espandersi in continuazione. Ha invece bisogno di continue espansioni e contrazioni, le crisi sono altrettanto necessarie quanto le espansioni, fanno parte del normale funzionamento del sistema. Ancora non si è assimilato questo fatto derivante dalla lezione di Keynes, si continua nell'illusione di poter governare, controllare l'andamento del sistema economico a piacimento dei politici nonostante una storia secolare mostri il contrario.

Baylham, mi sembri in forte controtendenza rispetto all'interpretazione della sostanziale totalità del pensiero economico. Il ciclo economico è considerato qualcosa di negativo e la crescita stabile è ad esso preferita. Keynes stesso, che ha costruito la più grande teoria del ciclo economico, propone politiche economiche anticicliche per risolvere questo problema.
#5697
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
14 Ottobre 2018, 07:41:56 AM
Citazione di: InVerno il 13 Ottobre 2018, 16:06:50 PM
ma cosa ti aspetti che la gente muoia di fame e si paghi dell'economista di turno che gli dice "non capisci"? Per un po si, infatti è un po che succede, ma insomma siamo arrivati al limite.

Inverno, io parlavo dell'Italia, paese nel quale, per fortuna, nessuno muore di fame, ma tanti cittadini hanno risparmi finanziari che negli ultimi tempi perdono di valore per effetto del "Coraggio" dei nostri dioscuri. Questi stessi Italiani, pur se poco competenti in Economia, qualche fiducia nell'economista di turno ce l'hanno, è per questo che sono preoccupati del futuro (Per la prima volta i sondaggi danno una maggioranza che non ragiona in linea con le dichiarazioni demagogiche dei nostri dioscuri).
Un saluto, e W l'Italia.
#5698
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
13 Ottobre 2018, 15:18:22 PM
Citazione di: InVerno il 13 Ottobre 2018, 12:08:25 PM
Certo è irrazionale fare un buco di triliardi di dollari,

Inverno, questa non l'ho capita, in termini di razionalità individuale i fallimenti (Anche opportunistici, e quindi criminali) sono possibili. E' un problema di informazione, se banche e risparmiatori avessero conosciuto prima del 2008 la reale situazione contabile della Grecia, non le avrebbero permesso di indebitarsi, semplicemente perché i soldi non glieli avrebbero dati.
Si fa tanto parlare dei disastrosi fallimenti bancari, ma i fallimenti bancari ci sono sempre stati (Da quando ci sono le banche), e sono sempre stati disastrosi, la banca è l'attività economica più rischiosa, ed ha una rischiosità sicuramente gestibile ma non riducibile con la separazione tra banca d'affari e banca ordinaria.
#5699
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
13 Ottobre 2018, 14:57:30 PM
Citazione di: cvc il 13 Ottobre 2018, 11:06:24 AM
Il passaggio dall'economia reale all'economia regolata dalla finanza ha prodotto l'effetto di farci vivere nel futuro.

Ciao cvc, io direi piuttosto che la finanza ti fa prendere coscienza del futuro, certo un tempo si viveva più alla giornata, chi aveva risparmi li metteva sotto il mattone e quando ne aveva bisogno li tornava a prendere, oggi chi ha risparmi si preoccupa di avere garanzie che questi risparmi rendano e vengano restituiti da chi li ha ricevuti.
Un saluto
#5700
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
13 Ottobre 2018, 14:44:59 PM
Citazione di: InVerno il 13 Ottobre 2018, 09:06:14 AM
e un giorno i banchieri torneranno al bar, a insegnare al barista come si fa il caffè. Saluti e buona colazione :)

Inverno, se i banchieri vogliono insegnare al barista come si fa il caffè, pazienza, al limite uscirà una ciofeca. Il problema è quando un inserviente precario dello stadio S.Paolo di Napoli vuole insegnare la finanza ai banchieri rendendo l'economia italiana una ciofeca.