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Messaggi - sapa

#571
Comunque, io penso che mi comporterò così: quando verrà il mio turno di vaccinazione, se il virus non mi avrà già falciato come tenera erbetta, mi sottoporrò a esame sierologico. In caso sia negativo, mi farò iniettare il farmaco. Ma se non sarà fatta chiarezza, rifiuterò Astra Zeneca e chi si è visto si è visto. Ipse dixit! 8)
#572
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La poesia
14 Marzo 2021, 10:37:07 AM
Citazione di: Jacopus il 14 Marzo 2021, 10:24:32 AM
https://konradnews.com/?p=6964




Una breve intervista sull'argomento.
Grazie Jacopus, direi ottima sintesi sull'argomento, per come si sta dipanando. Tendo a pensarla come Riccardo Redivo (RR).
#573
Tematiche Culturali e Sociali / La poesia
14 Marzo 2021, 10:15:43 AM
Citazione di: iano il 13 Marzo 2021, 15:05:37 PM
Citazione di: Lou il 13 Marzo 2021, 11:20:59 AM
Accolgo la puntualizzazione, che io chiamo integrazione, a dire il vero, tuttavia mi interessa molto indagare il nesso ta arte e pubblicità e comunicazione: la poesia, che è il tema del topic, in che misura partecipa alla pubblicità? Lo slogan è poesia? E ,ancora, certo la poesia è comunicazione, ma per quale rispetto l'hai associato alla pubblicità?
Al vendersi?
No che pare che non ci siano nè poeti, nè poesia, ma a me pare una falsità. Se uno cerca li trova, pure sui social e pure esenti dal marketing.
Chiedo.
In senso stretto, quello letterario, intendo la poesia come libero esercizio della parola.
Un modo di far veramente proprie le parole.
Un esercizio che non è destinato ad essere messo in piazza.
Un esercizio che tutti dovrebbero praticare.

Lo slogan non è certamente poesia, ma la pubblicità non è solo slogan.
Un carosello può essere poetico, ma se ne estrai una parte puoi restarne deluso.
È un discorso già fatto a proposito delle canzoni.
La poesia secondo me non nasce come comunicazione, ed è una specie di magia che a volte lo diventi, e quando succede non possiamo che goderne.
Tutto ciò però rischia anche di distoglierci dalla sua essenza, che è pratica personale.
Esercizio mentale che al pari di quello fisico ci mette in uno stato di benessere.
Una pratica e relativo piacere che possono creare dipendenza.
Quando ciò accade diventa motivo di vita e  mi sembra consequenziale allora cercare di farne mezzo di sussistenza praticando mercati in uso.
Mi rendo conto in questo modo di togliere gloria alla poesia, ma mi piace cercare sempre il lato strettamente umano delle cose, anche quelle che sembrano trascenderci.
Se la poesia non appare non significa che non sia.
Concordo, sono convinto anch'io che, oggi, uno scultore della parola come Ungaretti farebbe molto comodo per trovare lo slogan giusto  a pubblicizzare una marca di carta igienica. Ma sono altresì convinto che, se fosse della partita, se ne asterrebbe. Lo slogan è sicuramente ricerca sulla parola, però come dici giustamente, con altri fini. Poi, chissà, forse per vivere...Per fare poesia occorre pur sempre mangiare 1 o 2 volte tutti i giorni.
#574
Il discorso statistico di Eutidemo non fa una grinza, però tra la morte per effetti avversi da vaccino e quella da Covid ci corre che quest'ultima farebbe parte del "rischio d'impresa" insito nel vivere stesso, mentre la prima sarebbe cercata. E' probabilmente vero che il Covid è statisticamente più pericoloso del vaccino, ma morire perchè si cerca di scamparla dalla malattia farebbe un po' rabbia...Qualsiasi dubbio sui vaccini dovrebbero imporre la sospensione delle somministrazioni, così come avviene per tutti i farmaci e anche per gli agrofarmaci, vedi Glyfosate.
#575
Citazione di: Ipazia il 12 Marzo 2021, 07:42:22 AM
Vallo a dire ai 17 paesi che hanno avuto episodi analoghi ed hanno bloccato Astrazeneca. Un conto è  morire d'infarto, un conto morire da sani per un'iniezione letale. Statistiche di questo genere meglio lasciarle al cinismo dei politici. E dei loro tirapiedi professionali che negheranno sempre e comunque ogni correlazione. Al contrario di quello che fanno, per gli stessi ignobili motivi, coi centomila "morti da covid".
Buongiorno Ipazia, concordo con te,  i numeri ( presunti morti da Covid e  presunti morti da vaccino) vengono interpretati ad arte. Su Astrazeneca, a questo punto, occorre fare chiarezza al più presto e sospendere, cautelativamente, le somministrazioni.
#576
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
09 Marzo 2021, 17:35:48 PM
Citazione di: niko il 09 Marzo 2021, 15:58:49 PM
Citazione di: Jacopus il 09 Marzo 2021, 13:43:42 PM
Per Niko. Che vi siano aspetti manipolatori da parte di lobbies di potere è certo. I pescecani da guerra escono quando c'è una guerra su cui mangiare. Questa è una guerra particolare ma gli interessi sono alti e i pescecani sono già in cerca delle loro prede. Non credo però ad una dittatura gestita dall'alto con scopi anche piuttosto oscuri. Per quanto riguarda il "generando immensa povertà", a livello globale la contrazione del PIL è stata del 4 per cento. Statisticamente significa che se io guadagnavo 1000 euro, oggi ne guadagno 960. Non mi sembra corretto il termine "immensa". Detto questo credo che il COVID non stia facendo altro che redistribuire in modo ancora più ingiusto la ricchezza, ma questo non dipende dal Covid, ma dagli assetti geoeconomici del mondo attuale. Il Covid è fastidioso proprio per questa sua naturale democrazia, che pone in dubbio tutte le fantasiose creature ideologiche del capitalismo globalizzato, come quella dello sgocciolamento (se i ricchi sono ricchi qualcosa arriverà anche ai poveri, che saranno meno poveri e così via). Il mondo è "terminato" e questo è inaccettabile da una religione come quella "mercatistica" fondata sull'incremento infinito degli indici, dei capitali, degli oggetti da acquistare ed ora, scusata la battuta macabra, dei morti da conteggiare.


Beh penso che avere il comando sui poveri perché continuino a lavorare e consumare in condizioni di povertà e totale ignoranza per mantenere i ricchi, sia più che sufficiente, come scopo, neanche tanto occulto, di una dittatura o di un'oligarchia. Quelli che hanno lo yacht, si devono pur assicurare di continuare ad averlo su tempi lunghi, in qualche modo.


I paesi europei hanno perso in media l'otto, e non il quattro, per cento del pil, perché hanno attuato misure di contenimento più severe, il più basso quattro, viene come risultato mondiale al netto dei paesi che se ne sono infischiati, delle misure di contenimento, magari perché avevano ben altri problemi a cui pensare.


Ovviamente guardo al mio dato locale, quindi l'otto e non il quattro.


Poi siccome come dici anche tu, l'economia nel capitalismo deve sempre crescere, anche stare a più zero, cioè non crescita, è un grave problema, meno otto è un disastro, non è solo la media del pollo per cui qualcuno guadagna pochi euro di meno, è un insieme di effetti deleteri a lungo termine, che più a lungo dura la situazione di emergenza, e quindi di povertà, più sono pericolosi: inflazione, aumento delle tasse, disoccupazione, compressione dei salari, taglio dei servi pubblici, taglio del welfare, eccetera.


L'Euoropa contemporanea con il meno otto per cento del pil, per dire, è proprio il mondo in cui, finita l'emergenza, i disoccupati e gli imprenditori falliti durante l'emergenza proveranno a rifarsi una vita, e non ci riusciranno, date le mutate condizioni economiche, quindi andranno a costituire una riserva di lavoratori o aspiranti tali disperati, pronti ad accettare le peggiori condizioni di esistenza e sfruttamento. Dalla Cina non impariamo e importiamo solo a combattere il virus, purtroppo impariamo e importiamo il modello specificamente dittatoriale e pseudo socialista di gestione sociale e della forma di vita.
Concordo, quel - 8% di PIL, insieme al +20 e passa di Debito/PIL, è destinato ad avere conseguenze drammatiche, specialmente se consideriamo che non eravamo tornati ai livelli del 2008, già prima dello scoppio della pandemia. Dal 2008 al 2020 le economie non erano ancora riuscite a ricucire le toppe necessarie, che ci è piombata addosso la peste. Noi, famosi per la ingessatura dei nostri sistemi a supporto, caliamo il doppio della media europea, come avevamo risentito più degli altri già dal 2008. Insomma, in 12 anni vediamo le entrate calare (se non interrompersi) e le uscite aumentare. Il valore delle nostre proprietà immobiliari evaporare per una fetta consistente e i costi per tasse/spese sugli immobili crescere, quando ancora stiamo pagando il prezzo pieno pre-crisi. E poi che il prolungarsi dell'emergenza viene in soccorso, per modo di dire, perchè stiamo "drogando" il sistema da 1 anno, con i blocchi ai licenziamenti e i cosiddetti ristori. Quando il virus sarà sotto controllo, appariranno a tutti le macerie che ha prodotto.
#577
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
07 Marzo 2021, 16:02:54 PM
Citazione di: Kobayashi il 07 Marzo 2021, 15:41:12 PM

....
E ci si potrà fare qualche domanda sul perché di questi errori quasi globali.....

Ciao Kobayashi, concordo con tutto il tuo post (anche se si sta andando OT), in fondo è vero, come dice niko, che gran parte della drammatizzazione è ascrivibile all'insufficienza delle strutture medico-ospedaliere e questo, a quanto sembra, in quasi tutto il mondo. Noi blocchiamo tutto con il 50% della capienza recettiva e delle strutture ospedaliere occupate, ma anche in Germania hanno fatto lo stesso, pur avendo 10 volte più posti di terapia intensiva rispetto a noi.
Ma non c'è solo l'errore di valutazione dei piani pandemici globali, c'è anche l'insufficienza conclamata di tracciamento e controllo, quindi di prevenzione. In pratica, si viene chiusi in casa tutti, perchè non si è in grado di controllare e reprimere i comportamenti scorretti e le eventuali sanzioni sono risibili o non applicate. I governi nazionali di mezzo mondo hanno dovuto arrendersi alla globalizzazione della società civile, invece di vietare, se del caso, gli spostamenti pericolosi, hanno preferito vietarli tutti. Che poi, a guardarci bene, a lavorare ci si può andare ( muniti di autocertificazione), sono lo svago e il tempo libero considerati veramente pericolosi. Io avrei capito la chiusura, breve, ma assoluta: tutti in casa per 2-3 settimane e si fermi proprio tutto. Così, invece, ha l'aria proprio di un accanimento, se è "dittatura", è dittatura stolta.
#578
Ciao Eutidemo, sono d'accordo con te che con l'aria che tira programmare riaperture di eventi pubblici non sia facile. Eppure, prima o poi dovrà accadere. Se si fosse provveduto a "mappare" i pericoli e i rischi delle varie tipologie d'attività (qualcuno dice che questi dati esistono, ma non vengono utilizzati, altri che la tracciatura è saltata quasi subito), forse qualcosa si potrebbe riaprire in relativa sicurezza, con le dovute precauzioni. Invece, solo il presunto pericolo, dovuto alla concentrazione di più persone in un ambiente limitato, induce a non riaprire, come se potessimo andare avanti ad oltranza a rimanere chiusi in casa e  a guardare eventi in differita streaming. Per continuare le loro attività, le compagnie teatrali dovranno adattarsi a registrare la performance e poi a venderla alle televisioni. Stessa cosa per il cinema, finchè non si potrà riaprire. Ovviamente, tutto il lavoro che accompagna i tour dal vivo, salta e andrà ristorato ( o "sostenuto", come si dice adesso). Che tristezza.
#579
Citazione di: bobmax il 03 Marzo 2021, 10:13:59 AM
Citazione di: baylham il 03 Marzo 2021, 09:03:34 AM
Non entro nella contraddizione dell'uguaglianza.
Il nucleo della religione cristiana è che un solo uomo, Gesù, sia un solo Dio.
Questa è la massima o minima disuguaglianza tra gli uomini?
Questo nucleo spiega perché è impossibile essere cristiano per un fedele cristiano.
L'impossibile è l'incantesimo della magia.

Questo è quanto viene proclamato.
Ma non era questo il messaggio di Gesù.

Vi è un cuore pulsante comune ad ogni spiritualità.

La mistica cristiana, vera erede di Gesù, lo esprime affermando che tu, proprio tu, sei il figlio unigenito.
Sono d'accordo, non era quello il messaggio di Gesù. Dio non si è fatto uomo per dimostrare la propria deità, lo scopo di Gesù non era far miracoli.
#580
Ultimo libro letto / Pitagora chi ?
01 Marzo 2021, 17:19:44 PM
Ciao doxa, hai ragione, meglio fare chiarezza, non vorrei finire lapidato...Con la mia affermazione finale, nel post precedente, volevo solo sottolineare che l'assenza di testi scritti sicuramente attribuiti è comune a Pitagora e a tante altre figure dell'antichità. Se per Pitagora questo può farne mettere in dubbio l'esistenza, il ragionamento si dovrebbe estendere a tutti gli altri, la vita e il pensiero dei quali ci sono stati tramandati  da fonti non autografe. E viceversa, come non è una prova della non esistenza, non lo è nemmeno dell'esistenza. In realtà, io credo che entrambi siano esistiti! E' un atto di fede, non di natura religiosa, ma di convinzione personale.
#581
Ultimo libro letto / Pitagora chi ?
01 Marzo 2021, 11:30:09 AM
Ciao doxa, nel 15° libro delle Metamorfosi di Ovidio c'è un lungo discorso (circa 400 versi) che il poeta romano fa pronunciare a Pitagora, esperto di misteri, e nel quale quest'ultimo enuncia alcune delle sue teorie sulla natura dell' anima e la trasmigrazione della stessa. Dapprima, Pitagora caldeggia l'alimentazione vegetariana, perchè sostenendo la trasmigrazione delle anime nel regno animale, uccidere significherebbe  fare violenza inutile, predisponendosi ad un atteggiamento aggressivo e deleterio. In seguito, affermando l'indistruttibilità dell'anima e degli elementi, Ovidio arriva con Pitagora al punto più alto del concetto di metamorfosi (tema che sottende tutto il poema), che si afferma con la dottrina del cambiamento continuo e inarrestabile.  Se è vero che di Pitagora non esistono scritti, pare altrettanto vero che la scuola pitagorica ne deve aver canonizzato i principi filosofici fino ai tempi di Ovidio, che è contemporaneo di Vitruvio. Ho letto che i critici sono divisi, c'è  chi attribuisce a Ovidio intenti di "propaganda" del pensiero pitagorico e chi, invece, ne sostiene una volontà ironica e di dileggio, come pare fosse comune nel teatro popolare della Roma di quei tempi. La prima ipotesi potrebbe essere alla base della caduta in disgrazia del poeta agli occhi della corte imperiale e del suo successivo allontanamento dalla capitale. La mia impressione, come dicevo, è che l'introduzione  della figura di Pitagora come spartiacque tra il Mito e la Storia, subito dopo l'ascesa di Romolo al regno degli dei (metamofosi dall'umano al divino, sotto il nome Quirino) e la salita al trono di Roma di Numa Pompilio, costituisca la cerniera essenziale che consente a Ovidio di incardinare l'ossequio all' impero e a Roma. E 'chiaro che, 4-5 secoli dopo l'ipotetica morte di Pitagora, le sue idee erano ancora ben presenti e la sua figura attuale. Il che non vuol dire che sia esistito, come del resto Omero, o Gesù Cristo stesso.
#582
Attualità / Re:Il valore della libertà
26 Febbraio 2021, 20:45:48 PM
Citazione di: InVerno il 26 Febbraio 2021, 20:27:57 PM
Io mi muovo tranquillamente tra comuni, non so di preciso se andare a prendere dei portainnesti o portare un coniglio ad uno a cui lo dovevo vendere siano configurabili come "motivi di lavoro", ma in un certo senso - molto lato, ammetto - fa parte, insieme ad altre quisquilie, delle esigenze che ho in azienda in questo momento. In ogni caso ho messo in un libro i soldi per la multa, se me la fanno, pace. Sarà un opinione non molto popolare, lo ammetto, ma rimpiango il lockdown dell'anno scorso che mi esimeva dal presentarmi in ufficio.. ora invece si aspettano tutti progressi sul lato ecobonus, e con rammarico e tristezza ho vissuto queste prime giornate di sole, davanti ad uno schermo. Chiudetemi "in casa" per favore, devo trovare il tempo per fare un recinto!
Ciao Inverno, in realtà penso proprio che i motivi che ti spingono a "violare" i confini comunali (se sei in zona arancione o rossa) siano ascrivibili alla categoria "motivi di lavoro" e lo sono. Anch'io mi muovo quotidianamente per analoghi motivi, ma questo mi fa solo più arrabbiare:  se devo lavorare, non infetto e non rischio di infettare? Che mi si dica, tra le righe, che il lavoro è un valore più importante, per giustificare il rischio che eventualmente si corre d'infettarsi spostandosi, rispetto al tempo libero che uno, eventualmente, decide di passare in solitaria, in ambienti dove la densità di presenze ( e quindi la possibilità di contagio) è praticamente quasi nulla, è un controsenso che ci viene spacciato come necessità da ormai 1 anno. Quando mi cresce un giorno di libertà e cerco di passarlo in montagna, non dovrei essere assillato dalla preoccupazione di essere fermato, identificato e sanzionato. Io sono per la libertà da tutti i lockdown e i coprifuoco, le regole devono essere poche, ma inflessibili: divieti di assembramento, distanziamenti e protezioni individuali, se non c'è modo di stare lontani. Il tuo recinto può aspettare, io voglio evadere! :)
#583
Citazione di: niko il 26 Febbraio 2021, 18:47:56 PM

Federico may ha scritto:


Il nucleo originario, il livello più basso è il sesso penetrativo, l'atto sessuale di base, in cui l'elemento femminile subisce sofferenza (e da ciò trae piacere) mentre l'elemento maschile trae piacere dalla sofferenza inflitta al partner. Elevandosi di un livello, lo stesso mix di sofferenza e di piacere si ritrova estendendosi alle innumerevoli attività sessuali diverse dal sesso penetrativo di base, cioè il Sadomasochismo (SM), di cui l'atto sessuale di base è soltanto un caso particolare.

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Assolutamente falso che il sesso penetrativo corrisponda necessariamente ad una dinamica sadomasochistica; di per se è solo una stimolazione meccanica che dà piacere, magari in modi e tempi diversi, a entrambi i partner; insomma al netto dell'amore e del sentimento che possono esserci o non esserci, l'atto in sé è un po' come una masturbazione a due, che, se approcciata appunto con intenti non sadomasochistici, prevede che il poco dolore che si prova sia solo il prezzo da pagare per il piacere finale ed intermedio di uno o più spesso di entrambi i partner, assunto invece come obbiettivo. Poi se si è "cattivelli" ci si può andare forti apposta ed entrare in una dinamica specificamente sadomasochistica e trarne godimento, ma dire che tutti i rapporti sessuali tra uomo e donna siano necessariamente così è solo una grande generalizzazione ed esagerazione....




Concordo, è una visione individuale del sesso.
#584
Attualità / Il valore della libertà
26 Febbraio 2021, 17:37:18 PM
Citazione di: Alexander il 26 Febbraio 2021, 16:42:26 PM
In Italia, caro Sapa, da ormai molto tempo cambiano i musicisti , ma la musica che suonano è sempre la stessa. Hai per caso notato, nell'ultimo ventennio, un significativo , profondo cambiamento da un governo all'altro che , vorticosamente, si sono succeduti (quasi uno all'anno) al timone della barca repubblicana?  Adesso è il turno di Mr Euro, come novello salvatore della patria. L'uomo ha un prestigioso palmares. Però, purtroppo, limitato al mondo finanziario, dove è un "drago" (appunto), ma governare un popolo non è come governare una banca (seppure centrale). Lo abbiamo visto anche con Monti. Draghi ha raccolto attorno a sé praticamente tutti, in base ad una precisa  "allocazione" di poltrone: populisti e sovranisti, democratici e popolari. Persino chi è stato ferocemente antieuro e antieuropeista ha garantito la fiducia, in nome di un trasformismo veramente indegno.E' proprio un segno di questi tempi, senza più riferimenti ideali, che un Salvini garantisca l'appoggio  all'icona di tutto ciò che diceva di osteggiare: al difensore dell'Euro "Whatever It Takes". Comunque sì, le libertà si restringono ancora. Già si parla di un'altra Pasqua chiusi in casa.
Ah, ma guarda, come prima sacramentavo contro Conte, adesso posso fare altrettanto con Draghi, se non ci saranno cambi di passo. Da quest'ultimo, sostanzialmente, mi aspetto buon senso e che prevalgano  competenza e capacità, più di quanto non succedesse prima. E il fatto che venga dopo i tanti errori commessi prima, rende solo più urgente e improcrastinabile individuare le strade migliori per uscire da questa situazione. Non ne faccio una questione politica, in quel campo ormai sono saltati tutti gli schemi e le dignità, con velocità vertiginosa negli ultimi 3 anni, almeno.
#585
Attualità / Il valore della libertà
26 Febbraio 2021, 17:30:06 PM
Citazione di: viator il 26 Febbraio 2021, 16:36:47 PM
Salve sapa. Hai ragione. Purtroppo certi problemi è difficile affrontarli nella pratica. Anzi, impossibile, visto che io sono convinto che sul Pianeta non esista 1 sola persona che conosca come si comporterà il virus.
Invece i politici (Governo, Partiti, Parlamento, Regioni, Province, Comuni, Consigli di Zona, Comitati di Quartiere, Assemblee Condominiali - ovvero tutte le realtà democratico-assembleari) sanno benissimo cosa fare per evitare le responsabilità connesse con il rischio, l'imprevisto, l'ignoranza.

Naturalmente non parliamo di malafade, perchè questa fortunatamente è assente dai panorami nostrani virali od extravirali.


Chi esercita il potere deve semplicemente fare alcune cose per poter reclamare di averle fatte, ed evitare di fare altre cose per evitare la responsabilità di averle fatte. Si chiama semplicemente "arte della gestione del consenso delle masse (nelle dittature) o delle maggioranze (nelle democrazie).


Se poi l'esercente del potere "ignora"..............meglio ancora ! L'ignorare ciò che nessuno al mondo conosce è un meraviglioso pretesto per poterne combinare di tutti i colori, accontentando magari gli amici ed evitando ogni responsabilità nei confronti di avversari e di futuri elettori.

Venendo al dunque dei tuoi desiderati spostamenti, vedo infine che noti l'assurdità del considerare i confini amministrativi quali limiti di maggiore o minore contagiosità dei vari ambienti. Hai doppiamente ragione. Se uno ha l'app "immuni" che gli frega mai dei confini sul terreno ?.

Sarebbe sufficiente consentire la libera circolazione permanente entro un certo raggio geometrico dalla propria residenza (dopo aver reso obbligatorio per Legge il munirsi di un geolocalizzatore e dopo aver conseguito un patentino che certifichi l'avvenuto apprendimento del suo utilizzo), rendere obbligatorio l'uso dello smartphone (idem, con altro patentino) ed infine rendere obbligatoria l'installazione dell'app "immuni".

Oltre a tali due soluzioni (quella dei confini e quella proposta da me)............qualcuno ne vuole proporre di alternative ?. Saluti.
Ciao viator la tua soluzione, benchè iper-tecnologica e per questo non facilmente praticabile, è pur sempre meglio, rispetto alla ratio attuale delle colonne d'Ercole. Ma la mia domanda è un'altra: che senso ha impedire alla gente di disperdersi sul territorio, obbligandola ad accalcarsi, inevitabilmente, nel comune di residenza, ai fini del contenimento della pandemia? Il senso è, forse, come dicevo, che siccome non si è in grado di controllare che gli spostamenti non generino assembramenti, si preferisce confinare tutti e chi si è visto si è visto. Ok, io posso ammettere che all'inizio, quando sembrava non esserci ancora la giusta consapevolezza nella popolazione, si adottassero queste misure draconiane, ma oggi non è più tollerabile. Ci vuol molto a capire che lasciare alle persone la libertà di raggiungere luoghi, nei quali la qualità ambientale è superiore e nei quali il rispetto della stessa viene d'istinto alla gran maggioranza dei frequentatori, è sicuramente meglio di obbligarle di fatto ad assembrarsi nei parchi cittadini e nelle vie dei centri urbani, a respirare gas di scarico e la propria CO2 nella mascherina? Io sono stufo, tra un po' passo le colonne d'Ercole e mi butto in mare aperto. Se mi verranno fatte delle storie o mi eleveranno delle contravvenzioni, posso sempre cavarmela all'italiana e non pagare.