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Messaggi - Alexander

#571


Saluti Eutidemo

Premesso che non credo affatto che tutti i figli e le mogli di quei 70.000 li stiano adesso piangendo, essendo l'assoluta maggioranza di essi anziani spesso soli e abbandonati dai figli negli ospizi, che forse stanno provando, alcuni di loro, adesso magari un inconfessabile, persino a se stessi, "sollievo"; la mia era solo una valutazione statistica relativa ad una patologia che, per adesso e fino a prova contraria, è di origine naturale. Se si parla dei 58.000 militari morti nel Vietnam cosa dovremmo dire dei 1,7 mln di indiani morti ogni anno per smog? I morti per covid sono morti per cause naturali,non volute dall'uomo, mentre i morti in guerra o per inquinamento sono morti per cause innaturali, volute dall'uomo. In più i 58.000 giovani che hanno perso la vita l'avevano  quasi tutta davanti, mentre i morti per covid ce l'avevano quasi tutti dietro, già consumata dagli anni e dalle patologie. E con questo non voglio assolutamente dire che la loro vita vale meno di quella di un giovane, cerchiamo di capirci.  Solo che chi ha già goduto ampiamente di un bene ha meno diritto di lamentarsi di chi ne ha goduto di meno.
Io comunque ho consigliato ai miei suoceri di vaccinarsi perché, in ogni caso, anche se godono di una buona salute vista l'età, il rischio di avere complicanze serie è molto elevato. Non mi vaccinerò , a meno di non essere obbligato. Nel caso sussista l'obbligatorietà non ne farò un grosso problema: quand'ero soldato sono stato plurivaccinato senza pietà e senza particolare effetti collaterali (almeno credo).
#572

Ovviamente, il COVID19 non si è limitato ad uccidere "direttamente" le proprie vittime, poichè l'aumento dei decessi è dovuto anche:
- all'intasamento degli ospedali, che ha comportato il ritardo nel ricovero per altre patologie, con conseguente aumento della mortalità dovuto alla carente cura delle stesse;
- alla ritrosia di malati di altro genere, soprattutto anziani, di ricoverarsi in ospedale per paura di contrarre il contagio, e che, quindi, sono morti a casa loro per la carente cura delle loro diverse patologie.
Ma, poichè "causa causae est causa causati", il responsabile delle loro morti resta pur sempre il COVID19.
L'assassino è lui!


Buongiorno Eutidemo


Penso che sia vero, ma in parte. Infatti la mortalità indiretta è stata causata più dal sistema sanitario insufficiente, totalmente impreparato e sottodimensionato italiano che per il covid. Infatti, se non vengo ricoverato perché non c'è posto, e così il mio scompenso cardiaco  o la mia insufficienza renale si aggravano fino al trapasso, è vero che questo è dovuto al fatto che il personale sanitario e le strutture sono dirottate verso la cura del morbo, ma è anche vero che essere partiti con circa 4.000 posti di ter. int. contro i 36.000 della Germania, fa una bella differenza e la dice tutta sulla concausa dell'elevatissima mortalità italiana (la terza al mondo dopo Messico e Iran, secondo i dati ufficiali J.Hop.Univ.). C'è poi da rilevare il disastroso stato degli ospizi italiani dove il virus ha fatto strage ( e penso che una gran parte dell'aumento della mortalità venga anche da lì). Si arriva in alcune Ipab a d avere un unico infermiere per quasi 100 pazienti anziani. Credo anche che , non essendo la prima pandemia della storia, un minimo di piano pandemico preventivo si sarebbe potuto anche pensare e implementare, in tutti questi anni di tagli continui alla spesa sanitaria, come raccomandato persino dagli imbecilli politicizzati dell'OMS. Comunque, un aumento di decine di migliaia di decessi è già successo in altri anni.Tra il 2002 e il 2003, per esempio, si ebbe un'impennata della mortalità di 29.000 casi senza la presenza di patologie nuove, ma solo per l'inverno particolarmente rigido e l'estate torrida. L'incidenza della mortalità causata direttamente o indirettamente dal virus su una popolazione di 60mln di abitanti è irrisoria o modestissima, a seconda dei punti di vista ( 0,074% circa).
Per tornare al discorso vaccino, forse non tutti sanno che, per adesso, i giovani non possono venire sottoposti a vaccinazione. Il vaccino pfizer non è testato per ragazzi da 0 a 16 anni e l'Astrazeneca sotto i 18. Pertanto non è possibile vaccinare , anche volendo, l'intera popolazione per eradicare il virus. Si vedrà in un secondo momento se vale la pena vaccinare anche i giovani, che non sono soggetti a complicanze.
#573
Attualità / Il valore della libertà
28 Dicembre 2020, 09:09:41 AM
C'è molta tensione riguardo a questi temi, tra le persone.Lo vediamo anche sui social o sui forum.Ne ho fatto esperienza personale durante le visite natalizie ai parenti. Credo sia dovuto all'eccesso d'informazione. Subiamo una sovraesposizione mediatica ossessionante. Si formano così pareri anche diametralmente opposti. Ci sono resistenze ad accettare altre visioni o versioni da parte di moltissime persone. I volti si irrigidiscono. Le mascelle si serrano. E' patetico, ma è così. E' una cosa nuova per moltissimi occidentali, quasi tutti, la sensazione di non essere al sicuro.  Ci si illudeva di esserlo, di aver scacciato con i prodigi della scienza la fragilità della vita. Ne sono terrorizzati.  Uno studio di "Lancet" ha stimato i morti dovuti all'inquinamento in India nel solo 2019: 1,8 milioni. Eppure, non essendo mediatico, il dato non sortisce alcun effetto nella popolazione indiana. Eppure è circa lo stesso numero di morti globali del covid. Però non fa notizia. L'infodemia non lo riguarda. Sicuramente vediamo la realtà con gli occhi di altri e lo accettiamo spesso in modo acritico o irrazionale. Non penso che l'uomo moderno abbia più a cuore di un tempo la salute dell'altro, ma di sicuro è ossessionato e terrorizzato dal pensiero di perdere la propria molto più di un tempo. Eccesso di coscienza? Effetto dell'aver riposto ogni speranza solo nell'immediato? Su desideri che si teme diventare irraggiungibili, forse.
#574
Nessuna intenzione di far fare le cavie agli anziani. Solamente un discorso rischio-beneficio. E' chiaro che un ultra65enne, un malato grave rischiano molto di più ad ammalarsi seriamente di covid-19 che non subire gli eventuali, molto rari, effetti avversi del vaccino. in questo caso è sicuramente un bene vaccinare questa fascia di popolazione. Nel caso di persone giovani e sane, essendo il covid una malattia che raramente causa problematiche serie  in questa fascia, ritengo non necessario "correre" alla vaccinazione. Tenendo anche conto che, la seconda generazione di vaccini, come sempre avviene, sarà probabilmente molto più efficace dell'attuale (come per tutti i farmaci). Detto questo, ognuno poi agirà come ritiene più opportuno valutando la sua personale condizione o l'eventuale presenza in famiglia di persone anziane da proteggere.
#575

Un vaccino normale ha bisogno quasi di dieci anni di tempo per essere sviluppato e testato a sufficienza (nel lungo periodo) prima di essere autorizzato.Quello contro il covid-19 nemmeno un anno. E' naturale che molte persone, anche favorevoli a vaccinarsi, nutrano perplessità. La Pfizer intanto  ha preteso uno scudo legale per proteggersi da eventuali cause legate alla somministrazione del suo vaccino anti-Covid. In GB, che ha già iniziato a vaccinare in massa con pfizer, non c'è ancora l'obbligatorietà  ed è previsto un indennizzo una tantum a chi subisce un danno da vaccino , causante un'invalidità almeno del 60%, pari a 120.000 starline.
Questo è un vaccino diverso da tutti i precedenti, detto a mRNA. Non c'è alcuna certezza sull'immunità che può dare nel tempo. Alcuni parlano di sei mesi, altri di un paio d'anni al massimo.
Come accade per qualsiasi altro farmaco, c'è bisogno di tempo e soprattutto di esperti indipendenti per valutare la reale sicurezza di un vaccino e la sua efficacia nel tempo.
Ciò non significa che il vaccino avrà sicuramente effetti collaterali importanti. Probabilmente non li avrà. Però, visto il rischio che si prende nel somministrarlo, ritengo che un'eventuale obbligatorietà sia un atto piuttosto forte e , caso mai, da valutare più in là, quando si avranno maggiori certezze su efficacia e sicurezza. In questa fase iniziale, penso che vaccinare gli ultra65enni , le persone fragili e il personale sanitario sia sufficiente. Lasciare circolare il virus tra le fasce d'età non a rischio (o a rischio bassissimo) permetterebbe di raggiungere l'immunità di gregge in modo naturale (modello svedese).
#576

Credo che bisognerebbe fare dei distinguo. Che però so che non si ha intenzione di fare a livello istituzionale:
-E' opportuno vaccinarsi contro il Sars-cov2 se sei una categoria a rischio complicanze (over 55- malati cronici- immunodopressi, ecc.)?  Sicuramente.
-E' opportuno vaccinarsi se sei un bambino o un giovane sano? Direi di no, almeno se la tua paura non ti fa vivere male e, facendo il vaccino, ti senti meglio. Ossia se sei ipocondriaco.
Ad oggi l'incidenza di ricoveri per covid-19 nei giovani è un terzo di quella per influenza (mentre negli anziani è il triplo). Alcuni giovani sono morti ma erano soggetti estremamente fragili, e quindi sicuramente adatti alla vaccinazione.
Personalmente ho fatto il covid-19. Ho più di 50anni. Ho avuto la febbre per una nottata. qualche linea il giorno dopo e poi una certa stanchezza per una quindicina di giorni. Sono iperteso (prendo betabloccanti) e leggermente iperglicemico. So che è una malattia che può dare una sintomatologia estremamente varia, ma nel mio caso non è stato nulla di che (a confronto con altre malattie avute nella vita). Non penso che farò il vaccino, proprio perchè ho già anticorpi naturali al virus. Lo avrei fatto se non fossi guarito dal covid? Penso di sì, vista l'età e i fattori di rischio.
Il dramma sarebbe dover continuare a vivere , anche dopo la vaccinazione di massa, con maschere, gel e distanziamento sociale per anni. Quello sarebbe un dramma peggiore del covid, secondo me. Meglio la morte che continuare a vivere per sempre così.
#577
Perché il più profondo e disperato desiderio dell'uomo è quello di sopravvivere, come scrive la poetessa premio Nobel 2020 Louise Gluck:


Ho fatto un'arpa nel disastro
per perpetuare la bellezza del mio ultimo amore.
Eppure nella mia angoscia, così com'è,
rimane la lotta per la forma

e i miei sogni, se parlo apertamente,
hanno meno il desiderio di essere ricordati
che il desiderio di sopravvivere,
che è, io credo, il più profondo desiderio umano.

da "Nuovi poeti americani"
#578
Tematiche Filosofiche / Re:Ordine e Disordine
19 Dicembre 2020, 21:23:44 PM
Mi sembra che ti stai dimenticando anche di qualcos'altro: gioia, condivisione, fraternità, solidarietà, rispetto, dignità della persona, compassione, altruismo, speranza, perdono, ecc. Insomma, è un pò più complesso dell'immagine stereotipata che ne fai.
#579
C'è una bellissima scena in un film sull'Inferno, con il compianto Robin Williams, dove il protagonista scende nel più profondo dell'inferno per cercare la moglie, morta suicida dopo aver perso lui e anche i figli. Ed è un luogo come tu lo descrivi: freddo, grigio, inospitale, silenzioso...Penso che si sia immaginato l'inferno come un luogo fiammeggiante perché all'inizio era definito come  la Gheenna cioè la piccola valle adibita a discarica, dove si bruciavano i rifiuti di Gerusalemme. Già con Dante ne abbiamo però una descrizione letteraria e poetica più articolata . E' una luogo che ha stimolato per secoli l'immaginario. L'inferno è il luogo principe della solitudine, come dice bene bobmax, e si comincia a viverlo fin da piccoli.
#580
Tematiche Filosofiche / Re:Ordine e Disordine
19 Dicembre 2020, 20:50:04 PM
Buona sera Jacopus


E per fortuna che il noumeno non si può vedere. Pensa se si potesse vedere. La prima cosa che ne farebbe l'uomo sarebbe quella, probabilmente, di cercare di metterlo in vendita.
#581
Buongiorno Socrate 78


Penso che bisogna considerare che Dio, secondo la visione delle tre religioni del Libro, è sì misericordioso, ma anche giusto. E giustizia presuppone che non possa trattare il giusto, ai suoi "occhi", come l'ingiusto. Per fare un esempio: se un assassino venisse nella tua casa e sterminasse la tua famiglia, non penso che troveresti giusto che venga invitato allo stesso banchetto dove anche tu sei stato invitato. Riterresti la cosa profondamente ingiusta. Quindi, se nell'anima c'è questo profondo bisogno di giustizia, che viene instillato da Dio stesso, secondo i credenti, viene logico pensare che anche Dio tenga in conto la giustizia.La giustizia di Dio è però fondata sulla misericordia e sul perdono e non sulla vendetta. L'assassino pertanto ha tutte le possibilità di riavvicinarsi a Dio, rendendosi consapevole dei torti e delle ingiustizie commesse. La sua condotta ingiusta non gli ha fatto perdere la figliolanza, ma lo ha separato da Dio, che rimane , per il cristianesimo, padre del giusto come dell'ingiusto ( che fa piovere sul giusto come sull'ingiusto). Il "peccato" è la maschera grottesca che l'uomo si mette sul viso per non essere visto da Dio ( per credere di non essere visto). Sta all'uomo togliersi la maschera davanti a Dio, che potrà così "riabbracciarlo". Nessuno viene condannato perché Dio perdona "70 volte 7". Se però pervieni alla morte con ancora una o addirittura una moltitudine di maschere grottesche addosso, solo Dio potrà valutare se si possono ancora togliere, o se è svanito per sempre il tuo vero volto.
#582
Tematiche Spirituali / Re:Natività
18 Dicembre 2020, 14:01:04 PM
Per Bobmax


Adesso ho capito meglio, grazie.
Direi che sei molto vicino al pensiero dell'Advaita-Vedanta, il sistema monistico indiano.
Nel Vedanta però c'è anche una definizione di quello che è l'Uno: esistenza/verità-coscienza-beatitudine (Satchitananda). C'è "pienezza", non "Nulla". Però ho capito che qui intendi "nulla di definibile-nessuna cosa".
#583
Non so se il pargolo è morto. Io me lo sento ben vivo!
Penso che il concetto di purezza o impurità non possa essere applicato all'io, in quanto struttura complessa, che ha la sua base sulle sensazioni.
#584
Tematiche Spirituali / Re:Natività
18 Dicembre 2020, 09:46:11 AM
Nella fattispecie, una corretta analisi dovrebbe valutare il significato di esistenza e di paternità.Dopo di che, potrebbe coerentemente concludere che sì io sono figlio unigenito di Dio, proprio in quanto Dio non esiste.


Potresti spiegare cosa intendi quando affermi che sei il figlio unigenito di qualcosa che NON esiste? Mi è del tutto oscuro questo passaggio. Se intendi che l'esistenza di Dio non è paragonabile a quella di qualsiasi altra cosa che esiste ( e pertanto , in questo caso, non si potrebbe attribuirgli il carattere di esistenza comunemente inteso)non è possibile nemmeno esserne figlio.
#585
Posso dubitare anche di COME vedo l'oggetto.Una persona miope e rimasta senza occhiali dubiterà che l'ombra in lontananza sia una persona oppure qualcosa d'altro. Allo stesso modo il pensiero può dubitare della natura di  ciò che vede sfuocato (l'io). Potrebbe essere qualcosa d'altro alla fine, oppure avere caratteristiche diverse da quelle che suppone il pensiero.