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Messaggi - Sariputra

#571
Citazione di: everlost il 27 Ottobre 2018, 18:00:49 PMAl posto vostro non mi preoccuperei della scarsa partecipazione attiva. E' normale. Siete troppo colti, troppo primi della classe! :P Siete unici e inarrivabili. Anche nelle...inevitabili stramberie. ??? Però credetemi, non si può discutere di filosofia con voi senza averla studiata all'università o quanto meno benissimo al liceo classico, e senza amarla in particolar modo, il che restringe enormemente la platea dei partecipanti. Oltre alla quantità di tempo e di pazienza necessarie per leggere e poter rispondere in maniera accettabile (e qui si dimezza il numero dei possibili candidati). Io ad esempio non scrivo mai in quella sezione perché ho troppo rispetto per l'argomento e per voi, oltre che per me stessa. Gli interventi che leggo (o meglio, inizio a leggere e poi smetto perché non riesco a seguirli non essendo preparata in filosofia accademica) non sembrano neppure post di un forum, sembrano piuttosto pagine di un saggio, di una conferenza o di un libro. Trasudano cultura, abbondano di citazioni libresche...e questo livello altissimo ben pochi sono in grado di reggerlo a lungo o di replicarlo, perché anche se volessero provarci rischierebbero di fare la figura di sempliciotti che s'introducono per errore o presunzione in un circolo specialistico, venendo poi ignorati o guardati dall'alto in basso. L'alternativa sarebbe dialogare con gli inesperti nello stile di Socrate, ma immagino che per voi sarebbe noioso e poco soddisfacente. Lo stesso noto anche per le sezioni di spiritualità e arte, un po' meno per l'attualità ( in politica concordo con quanto osserva Elia). Non sono sicura che sia un complimento ma di certo non voglio offendere nessuno, è una semplice constatazione che, se disturba, sarà cancellata dai moderatori. Tra di voi noto una bella intesa, ma siete - appunto - un inner circle. Non ve ne lamentate, è una gran fortuna al giorno d'oggi, e anche un grande merito. ;)

Concordo in tutto con Everlost...Amo questa donna! ( E non perché mi ha fatto dei complimenti :-[ ...non malignate come al solito...).
E' vero , a volte è veramente difficile discutere con voi, soprattutto di filosofia che non ho mai studiato, se non un pò da autodidatta e principalmente quella dell' "altra metà del mondo"...
E comunque concordo con Sgiombo sulla censura. Credo che mi sia stato censurato forse un solo post in 1300 e fischi fatti...ritengo giusto invece il censurare post che contengono offese personali rivolte all'interlocutore, ancorché 'velate'...
Io sono uno che "non ha rispetto" per se stesso e quindi...scrivo! Scrivo lo stesso!! Vaiii Everlost buttati...è morbido! ;D  ;D
#572
Ritorno all'iniziale teoria dei tre mondi, dopo l'ìnteressante 'divagazione' relativa all'IA, perché, con relativa sorpresa ho scoperto che questa teoria, in vari modi, percorre tutta la storia del pensiero e anche della letteratura mondiale. Si va dai Veda, passando per  Dante, fino alla famosa teoria di K.Popper e a quella di Mao Tse Tung ( che tralascio perché politica)...
Ovviamente sono tra loro molto diverse, tanto che si può quasi dire che di comune hanno solo il numero tre. Nessuna di loro inoltre dispone di una scacchiera e di una dinamicità anche solo lontanamente paragonabile alla mia  8) ...per Popper se il "mondo uno (A)" designa il mondo delle entità fisiche e il "mondo due (B)" il mondo dell'esperienza soggettiva, ossia la sfera dei pensieri e dei sentimenti, il "mondo tre" (C) è il mondo costituito dai prodotti, oggettivi e invariabili, del pensiero umano, quindi dai risultati del "mondo due" (B).
Ecco il disegno che penso diversi di voi lettori avrete studiato "a scola":



I piani sono invertiti rispetto alla mia fantasmagorica teoria e viene a mancare il mondo spirituale (ho dei sospetti sul motivo...) che viene collocato nel mondo 2 (B) come generico stato mentale presumo.
C'è poi il mondo dantesco che...seguendo l'ispirazione Inferno-Purgatorio-Paradiso (Chiesa militante, Chiesa sofferente e  Chiesa trionfante...) ripropone artisticamente la lotta tra stati d'essere... sì tratta sempre di una ripartizione gerarchica dei gradi dell'esistenza, che sono realmente in molteplicità indefinita, e che possono essere classificati differentemente secondo le corrispondenze ana­logiche che si prenderanno come base di una rappresen­tazione simbolica. (R.Guenon) E di simbolismo si può infatti parlare anche a riguardo della mia teoria 'scacchistica'....il passaggio dall'uno all'altro di questi tre ­mondi può essere descritto come risultante da un cambia­mento nella direzione generale dell'essere, o da un cam­biamento del guna che, predominante in lui, determina questa direzione.
Ecco che ritornano i famosi gunas con cui ho caratterizzato le tre scacchiere/mondi/stati d'essere (A=ignoranza - B=passione - C=virtù).
Voi direte: che diavolo c'entra la passione con B? La mia tesi è che il piano B (mentale) è alimentato dalla passione ; tesi che speravo fosse un'intuizione originale, quasi geniale direi ma invece... «Tutto era tamas: Egli comandò un cambia­mento, e tamas prese la tinta (vale a dire la natura) di rajas (intermediario fra l'oscurità e la luminosità); e rajas, avendo ricevuto di nuovo un comando, rivestì la natura di sattwa»
Essendo la prakṛti  per i Veda il sostrato di ogni elemento sia fisico che mentale, i guṇa hanno un aspetto duplice, oggettivo da un lato, soggettivo dall'altro:

rajas: instabilità, attività, desiderio (B-mondo mentale)
sattva: virtuosità, purezza, luminosità, saggezza (C-mondo spirituale)
tamas: torpore, ignoranza, indolenza. (A-mondo materiale)

Quindi, nella mia rappresentazione C rappresenta la luminosità e la saggezza che illumina i pezzi/persone/aggregati karmici. B l'instabilità continua della mente di questi aggregati (anch'essa un aggregato) che vaga e afferra e teorizza e soprattutto desidera, manifesta passione (in questo momento sono in questo mondo... ;) ) e C l'ignoranza, l'insipienza, il subire gli eventi e il vivere d'istinti; ma anche la malattia che dà torpore alla mente...
Tutto è naturalmente suscettibile di applicazioni multiple.
Ma chi ha stabilito le regole del gioco? Siamo per caso manovrati da due giocatori? O forse da tre? fantasie allo stato puro... eh...però... :-\ chi sono i misteriosi Elohim ? Stasera ho in programma una pizza in compagnia di Mauro Biglino...chiederò lumi... :-\
#573
Direi che il piano A non è dunque solo Ambientale e Animale ma anche quello dell'(intelligenza) Artificiale, trattandosi pur sempre di materia (rivisitata dalla technè informatica); il piano B è quello dei Bisogni (psicologici), del Benessere (cercato) e della Bildung (dar forma, rappresentare, etc.); il piano C non può che essere quello delle Credenze, della Chiamata (vocazione come anelito al divino) e delle Chiese. 

Tu metti l'IA in A, io invece la pensavo piuttosto in B...ma ci sta che si possa sistemare pure in A. In realtà è un pò indefinibile (ancora) 'sta posizione...ma assolutamente no, non possiamo mettere in C le Chiese,che stanno inevitabilmente in B con proiezione continua in A. Caso mai possiamo far agire in C alcuni rappresentanti di queste che alimentano il piano delle virtù, ma non certo le istituzioni...anche le credenze sono tutte ben ancorate in B, a parere mio, salvo quando l'aggregato karmico/pezzo sale verso C  alimentato anche da quello in cui crede...


Ipoteticamente, credo che l'IA farebbe solo guerra per sopravvivere (ironicamente, proprio come gli animali), non per ideali o ambizione; almeno che non sia (auto?)programmata per averne...

Concordo, per sopravvivere e autoalimentarsi che però , guarda caso, e non può essere diveramente temo, è anche la forma del processo di nutrizione dei pezzi della scacchiera... che si autoalimentano nell'incessante salire e scendere fra A-B-C...
#574
cit.Kobayashi
Il piano C (mondo spirituale/speculativo) però è l'unico tra i tre mondi che per essere sperimentato ha bisogno di un atto di fede, di uno sforzo di immaginazione.
Deve la propria esistenza al fatto che l'essere umano si rifiuta di credere che la propria vita si esaurisca nei piani A e B, i quali sono invece sperimentati da tutti in modo spontaneo.


Nella 'tridimensionalità' dei mondi/scacchiera il piano C è attingibile all'esperienza esattamente come A e B. Fa parte delle potenzialità dei pezzi/creature/agg.karmici muovere sui tre piani. All'inizio infatti ho stabilito arbitrariamente un guna (qualità) ad ognuno dei tre mondi e assegnato la 'virtù' al piano C (ovviamente virtù in senso ampio...come passione per il mentale in senso ampio e lo stesso ignoranza per il materiale). Quindi non un gioco d'immaginazione ma una potenzialità d'azione possibile e quindi sperimentabile ( nei frutti dell'azione, esattamente come gli altri due piani). Naturalmente stiamo parlando necessariamente di una 'rappresentazione', costruita sulle suggestioni ispirate da un'immagine.

Non credo che negli ultimi tempi sia stato poco frequentato. Piuttosto direi che è stato frequentato attraverso forme diverse dalle spiritualità e filosofie tradizionali. Per esempio, come dice Ipazia, nella forma dei sogni tecnico-scientifici più avveniristici.

Sogni che nascono in B e, come vediamo attorno a noi, questi 'sogni' tecnico-scientifici stanno cambiando la realtà della nostra società. Però sono sogni che si esauriscono in B in quanto, a parer mio, non vanno ad agire sul piano etico/spirituale/essenziale C...

Nell'ipotesi di un mondo dominato da IA mi chiedo: per poter arrivare a sconfiggere homo sapiens, IA dovrà costruirsi un proprio mondo C? Si può fare una guerra (che non sia dettata dalla propria esclusiva sopravvivenza) senza un mondo spirituale/speculativo adeguatamente sviluppato?


Non credo che l'IA arriverà a pensare un mondo C , ma sarà avulsa anche al piano A probabilmente,se non per la produzione dell'energia che le servirà per sopravvivere. Si potrebbe quasi dire che sarà l'apoteosi del piano B. Quando il pianeta sarà dominato dall'IA, secondo quel mio amico ricercatore, l'umanità sarà del tutto impossibilitata a comprendere l'agire dell'IA, stante la gigantesca differenza d'intelligenza. Per lui saremo come dei babbuini che cercano di comprendere l'agire dell'essere umano... ??? Se adesso abbiamo un mondo/scacchiera B formato da 64 possibilità (sempre usando come immagine la scacchiera..) allora avremo un B di 64 X 1.000.000 di volte. Penso che l'IA dovrà liberarsi dell'umanità e sostituirla totalmente con macchine da lei controllate, che creano molti meno problemi e non possono interrompere il flusso d'energia. Allora forse non avremo più dei pezzi/persone/agg.karmici ma dei nuovi pezzi di tipo "dorato" (il nostro colore invece tende al marrone... :) )
#575
Quattro contributi ( e immagini) molto interessanti.
Proseguo un pò questo gioco degli scacchi tridimensionali. Prendetelo ovviamente con il necessario beneficio d'inventario, come un pretesto basato su un'immagine affascinante (almeno per me vecchio giocatore ...). Giusto per celiare e discutere amabilmente tra noi...

cit. Paul11:
Nauseati da C perchè vivevano male, decisero di non credere più in C, chi rifiutando, chi obnulando e trovarono in A la potenza della tecnica e la nuova forma di salvezza.
Ma di nuovo divennero oggetti, sia dalla potenza della tecnica ,che da strumento divenne condizione esigibile del sacrifico umano in quanto individualizzato e nello stesso e totalizzato.






 
                                      
Questo, qui visualizzato in tema col topic, potrebbe essere il destino  finale dell'uomo, creatore della tecnica per dominare il mondo...che viene dominato dalla sua stessa tecnica.
Un mio vecchio amico dei tempi della scuola, oggi ricercatore presso la Sanofi Aventis di Francoforte, dopo avermi chiesto se sono ancora interessato al Buddhismo, con aria tranquilla mi ha detto: "Tanto l'homo sapiens è oramai agli sgoccioli, tempo massimo vent'anni e il mondo sarà governato dall'IA. Noi vedremo con i nostri occhi la più grande evoluzione dell'intelligenza, che comporterà il passaggio ad una nuova era, in cui non ci sarà più posto per l'umanità..."
Al che, ovviamente preoccupato , gli ho chiesto che fine avremmo fatto tutti noi, secondo la sua profezia. "Dipenderà dall'IA valutare se gli serviremo ancora o se non saremo più necessari..."
"Ci...ci... faranno fuori tutti?" Gli ho chiesto balbettando.
""Nei primi tempi forse no."
Appena pochi giorni fa ho letto che Elon Musk, il tànghero 'visionario' (cit.del Sari), al quale bisogna dar atto che spesso ci piglia su certe cose, ha dichiarato che, per il futuro dell'umanità, il pericolo più grande non sono eventuali nuove guerre o altro, ma sarà rappresentato dall'IA...Così non me la sono sentita di dare dell'idiota a quel mio vecchio amico (anche perchè non lo è affatto...anzi, tutt'altro direi, dalla carriera che ha fatto).
Pensiamo solo alla futura guida autonoma in cui sarà un'applicazione a decidere se dovremo morire noi o chi stiamo per investire...cit.Viator:Epilogo inevitabile in una specie animale intelligente che deve alla tecnica, e non certo alla prestanza fisica, il suo successo evolutivo.

cit.Phil:
curiosamente sia A che C sono accomunati dalla angosciante/rassicurante (a scelta) esperienza del limite: non si va sotto ad A, non si sale sopra a C, per questo B è forse la scacchiera più trafficata (e non solo dagli idealisti...).

E già, si potrebbe quasi dire che tutti si staziona e si sgomita, 'combattendo' la partita del vivere, stando in B. La differenza è data , a questo punto,  più dall'aspirazione a salire in  C  o a quella di scendere in A ( aspirazione assai mutevole...). Curiosamente due mondi che si considerano solitamente quasi opposti uno all'altro condividono il fatto di essere esperienze del limite. Limite che, per la maggior parte dei pezzi sulla scacchiera B, non val la pena di investigare e vivere...
                                                           ^
                                                            I
                                                            I
                               __________     B  ___________ (sopravvivo divorando)
                                                            I
                                                            I
                                                            V
@Lou
Molto bella l'immagine dell'artista Escher. Anche in questa possiamo notare i 'tre mondi': il pesce (concretezza/ignoranza); le foglie posate (?) similitudine della moltitudine dei pensieri che vagano staccati gli uni dagli altri (mentale/passione) e gli alberi spogli (essenzialità/spirituale).

@Viator:
Ma anche il 4 dopo che Einstein ha unificato lo spazio e il tempo nello spaziotempo.
Quattro sono infatti i lati delle scacchiere/mondi.

cit.Bobmax:
Sia che questi mondi siano supposti nell'aldilà, sia compresenti come in questo caso.In sostanza mondi che mantengono la peculiarità dell'esserci, ossia molteplice con la scissione soggetto/oggetto.
Inevitabilmente sì, sono infatti 'mondi' popolati da moltitudine di pezzi che a loro volta sono aggregati di moltitudini di azioni karmiche, a loro volta soggette a moltitudini di cause e condizioni.

Per non parlare del mondo spirituale, dove un lotta tra pezzi distinti non ci getterebbe nello sconforto?

Il 'salire' in C non può certo annichilire le potenzialità dei pezzi di agire anche in B e in A. Ed essendo sostanzialmente costituiti dal  frutto dell'azione non possiamo pensare che il frutto dell'azione non maturi anche in C. Al massimo, buttandola là, si potrebbe pensare ad una sorta di 'rarefazione' dell'attrito...una 'fame' d'agire e divorare che si placa ( ma che non sparisce...).

Il mondo è uno solo, quello fisico, che ci rassicura in ogni istante con la sua concretezza.Una concretezza che siamo chiamati a mettete però in discussione, in nome del Bene.

Ed è proprio la consapevolezza della possibile tridimensionalità che promette di poter metter in discussione la 'concretezza' di A che ci rassicura in ogni istante...
Namaste
#576
cit.Paul11:
Anche perchè le discussioni sul forum sono le solite a cicli, soprattutto in filosofia e spiritualità e spesso c'è necessità che nuovi entrati 
scompiglino le carte.


Uno degli effetti del fatto di conoscerci ( nel modo di pensare) ormai piuttosto bene, tra noi utenti abituali, è  a volte il poco entusiasmo nel lanciare un nuovo topic. In un certo senso sappiamo già cosa diranno a riguardo di quello specifico argomento la maggior parte di noi e, se non lo sappiamo con certezza, lo intuiamo...per questo c'è bisogno sempre di linfa nuova e possibilmente 'varia' (di varie convinzioni, modi di vedere, di impostazioni alternative...che stimolino la discussione e la polemica) che però latita. Per esempio mancano figure di spessore nella preparazione teologica ( ma non solo...pensiamo a quel vasto universo della nostra epoca che va sotto la definizione di neo-spiritualismo), che sappiano sostenere un confronto in maniera profonda, con autorità e preparazione. Sembrano confinate in forum specialistici...E questo non aiuta certo la sezione "Spiritualità" che viene raramente alimentata da qualche bel dibattito, che non si concluda in pochi svogliati post...Spesso passano molti giorni senza che qualche utente posti qualcosa in questa sezione.
#577
Tre commenti interessanti... :)
Quello che mi sembra di poter notare, nell'atomizzazione individualistica della società globalizzata postmoderna, è la tendenza, sempre più marcata, di vivere sostanzalmente sul piano B con 'vista' solo su A. In questo concordo con Paul11. E' venuta a mancare la spinta per relazionarsi con C, vuoi per il fallimento di molteplici esperienze che nascevano con questo scopo ma che poi si sono rivolte sostanzialmente anche loro verso A (vedi Chiesismo), vuoi forse per l'attrattiva esercitata dai nuovi strumenti mediatici, in particolare il culto dello smartphone:

Roma, Parigi, Madrid, Londra, New York. Lo scenario nelle metropolitane delle grandi città è sempre lo stesso: al di là di poche eccezioni, sembrano tutti rapiti dal loro smartphone.Sullo sfondo più generale della cooperazione e della competizione, che tradizionalmente hanno sempre animato i rapporti umani, è in atto ormai da decenni un processo di cambiamento sociale, sfociato in nuove forme di sfrenato individualismo. La società di impostazione occidentale vive oggi l'apice di questo processo, fondato su un materialismo storico e un consumismo estetizzante  (Damiano Lembo).

Raffigurandosi questo scenario tracciato dal Lembo, che condivido, sulla scacchiera tridimensionale potremmo vederlo come un'agire senza meta, un passare da B in A e viceversa senza alcun gioco collettivo tra pezzi. Una partita a scacchi che non è più una partita in cui i pezzi/persone/aggregati karmici seguono una strategia al fine di ottenere un risultato comune...ognuno, semplicemente, si muove da solo...
In quest'ottica le due "appendici" che notiamo nella scacchiera A si potrebbero, visualizzando il tutto con uno sforzo notevole di fantasia e semplificando al massimo, essere identificate con il 'mercato' globale, piazzato in A ma che 'domina' A. Infatti son poste in A ma sopra, in posizione di controllo...

... nell'osservanza di valori e canoni fondati sull'edonismo e sul culto di sé, valori di cui si nutre una società ormai priva di qualsivoglia orizzonte collettivo. Tutto questo, a vantaggio di un individualismo post materialista che ha creato un modello di vita riassumibile nella nuova formula vivere per apparire. Ed ecco la mercificazione del proprio corpo assumere una fondamentale rilevanza in questo tipo di contesto. Le proprie forme fisiche vengono utilizzate e sfruttate in ogni genere di occasione per esternare quelle che dall'opinione comune, ormai, sono considerate le fondamenta di una società oltremodo globalizzata: bellezza, divertimento, lusso. (D.Lembo su Ansa.it)

Quello che viene a mancare non è C ma solo lo sguardo che si possa anche solo rivolgere verso C da parte dei pezzi, che ormai vivono solo su due piani esistenziali, con uno dei due (B) che si struttura continuamente per essere asservito ad A...

...quello che sembra raccogliere appieno le istanze dell'attuale panorama sociale è lo smartphone. Esso rappresenta l'emblema di quella che da alcuni è stata definita "mutazione individualista". Questa espressione pare ben identificare la svolta in una direzione atomistica della società, in cui la sfera individuale prevarica sempre più quella collettiva. È ciò che sta avvenendo in tutto il mondo, al di là dei confini nazionali. Milioni e milioni di persone riescono a vedere e farsi vedere in tempo reale, pubblicando foto, video, stati tramite networks. Si realizza così l'apice di quel tanto famigerato just in time che, prima di essere trasposto in ambito sociale, dominava già il campo economico qualche decennio addietro. L'uomo si adatta, così come il mercato, a quello che i nuovi modelli richiedono.(D.Lembo)

Abbiamo quindi il risultato, a mio modesto avviso, di un pezzo/pers./agg.kammico che vive ormai su due piani e che via via rinuncia alla sua tridimensionalità, alla sua capacità di poter usare B anche per mettersi in relazione con C e non solo con A. E' l'adattamento ad un nuovo modello esistenziale o semplicemente la continuazione dello stesso, sotto altra forma? Però il cambiamento è profondo: si passa dal lavorare per vivere al vivere per apparire...ciò che davvero conta sembra essere il bisogno di mostrarsi al meglio, sempre e comunque.
Si può ovviamente obiettare che C ha perso appeal perché 'evanescente', aleatorio e incerto. Secondo me invece ha perso attrattiva perché non funzionale al piano A che è quello che, gravitazionalmente parlando, attrae il bisogno di "nutrizione" (sensoriale) dei pezzi/aggregati karmici. E il 'mercato' non può vivere che su questo incessante bisogno di soddisfazione sensoriale. Abbiamo  così la definizione di pezzo/aggregato/persona monco...

...dal momento che poco conta ciò che avviene intorno a noi, mentre siamo dediti a pensare a come poter apparire meglio degli altri e meglio di sempre.
Si cambiano comportamenti, si cambiano abitudini. Diventa però difficile stabilire il confine tra evoluzione e involuzione.(D.Lembo che ringrazio per gli spunti...).

namaste
#578


Quella che vedete è una classica scacchiera tridimensionale. Qualcosa di simile compare anche in alcuni film della serie "Star Trek". Non so se avete mai giocato a scacchi con una simile scacchiera...è estremamente complesso e difficile (almeno per me...).
Oltre alle solite mosse si possono spostare i pezzi in verticale da un piano all'altro e in diagonale ...ma non è questo che ci interessa. Ho pensato di usare questa immagine perché mi è utile per illustrare una teoria che mi frulla per la testa...
Supponiamo che le tre scacchiere siano:
A - quella in basso , che chiameremo mondo materiale.
B - quella centrale, che chiameremo mondo mentale.
C - quella in alto, che chiameremo mondo spirituale.
Dimentichiamoci pure le appendici alla scacchiera inferiore e a quella superiore...torneremo eventualmente più avanti.
Sono a tutti gli effetti tre mondi distinti, ma che condividono le stesse 'regole' (o 'mosse' possibili...). Queste regole che i 'pezzi' seguono però, pur agendo su tre piani distinti, non sono i piani stessi.  I pezzi infatti operano nei piani e tra i piani, ma non sono i piani.
I 'pezzi' cioè sono/non sono materiali, sono/non sono mentali e sono/non sono spirituali (Non sono inteso come"non sono solo"...)
Immaginiamoci le tre scacchiere con tre 'gunas' diversi (materiale=ignoranza, mentale=passione, spirituale=virtù...).
Immaginiamoci adesso quella cosa che comunemente viene definita 'vita' come il movimento dei pezzi in orizzontale e in verticale, sui piani e tra i piani, incessante, ora doloroso e ora piacevole...
Sorgono delle domande:
-Di che 'natura' possono essere i pezzi? Sappiamo che non sono (solo) materiali, né mentali, né    spirituali. Eppure agiscono e trovano supporto dalle scacchiere/mondi stesse. Senza di queste non troverebbero alcun appoggio.
-Per interagire liberamente tutti i pezzi devono passare per B, altrimenti rimangono confinati ad un solo mondo/gunas. La passione è quindi ciò che fa scendere la virtù e fa salire l'ignoranza? Tutto passa attraverso il mentale, se sale verso la virtù o se scende verso l'ignoranza.
Notiamo che B ( il piano/scacchiera 'mentale') ha tre possibilità: verso il basso, in orizzontale e verso l'alto. A e C invece solo due possibilità. Ne consegue che la 'mente' è centrale in questo movimento chiamato vita. Però rimane sempre da definire cosa possono essere i 'pezzi' ...Non sono della stessa natura di A perchè se no non potrebbero stare (trovare 'appoggio'...) in C e viceversa; lo stesso se fossero della natura di B non potrebbero trovare appoggio in A e in C.
I pezzi si potrebbero definire come 'spaesati'. Non si sentono A, né B, né C. Quando sono giù vogliono salire, quando sono su vogliono scendere: la virtù si corrompe e l'ignoranza si dilegua...
Ma di che cosa possono esser fatti questi pezzi? Sono creature che combattono incessantemente; c'è un continuo attrito tra loro...la partita è estremamente complessa...alcuni hanno più 'possibilità' di altri di salire e scendere più rapidamente.
Ecco la mia definizione: queste creature non sono altro che Karma (azione). La loro esistenza non è altro che il loro stesso agire tra i tre piani. La loro 'natura' è il mutare incessante di posizione.
Naturalmente questi pezzi/aggregati kammici  sono dotati di autocoscienza.
Allora:
-Qual'è la 'posizione' nella quale si possono rendere consapevoli di essere solo karma? In quale delle tre scacchiere? A, B o C ?
Una cosa interessante, visualizzando l'esistenza in siffatta maniera, è che i pezzi/creature/aggregati kammici si possono 'incontrare' solo quando condividono lo stesso piano: la virtù s'incontra con la virtù, la passione con la passione e l'ignoranza con l'ignoranza.
Naturalmente 'combattono' sullo stesso piano "mangiandosi" tra loro secondo l'interpretazione della "vita come processo di nutrizione"
Questa teoria bislacca l'ho chiamata "Teoria dei Tre Mondi"...d'accordo rimanda a qualcos'altro...ma non fateci caso. E' sostanzialmente un gioco...magari come spunto di partenza. Come vedete non ci sono riferimenti filosofici, psicologici o spirituali, se non in senso generico. Naturalmente si prtesta subito all'obiezione: e perché non cinque mondi? O sei? O uno solo? Il primo motivo è perché non sono riuscito a trovare una immagine di scacchiera simile :-[ ...ma più seriamente perchè 3 sono le dimensioni dello spazio; tre sono le persone della Trinità divina; tre sono gli dei della Trimurti hindu; tutta la realtà è trinitaria (Dio-uomo-mondo) secondo Panikkar (perichoresis cosmoteandrica); tre erano gli appesi alle croci; tre è il primo numero dispari, poiché l'uno non è considerato un numero, il 3 è profondamente attivo e possiede una grande forza energetica. È il simbolo della conciliazione per il suo valore unificante. Infatti tanto il Due separa quanto il Tre riunisce. La sua espressione geometrica è il Triangolo, simbolo esemplare del ritorno del multiplo all'unità: due punti separati nello spazio, si assemblano e si riuniscono in un terzo punto situato più in alto. Inoltre il rapporto della triade con l'unità può essere espresso da un triangolo equilatero, ovvero dall'identità del 3. Qui, in ognuno dei tre angoli diversamente indicati è data ogni volta la triade intera. È il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico, ed è per questo considerato un numero perfetto. Per queste e molte altre ragioni (di tipo esoterico... 8) ) ho preferito scegliere il tre .
Dite la verità: non è semplicemente geniale?  :o
#579
Ragazzi, si parla dell'emancipazione delle donne e dell' mgtow...ma cosa dovremmo dire dei maschi che hanno paura, o meglio, che sono terrorizzati dalle femmine ? Io sono uno di questi...la Villa è invasa da femmine tuttofare, che predicano di sporcizia da pulire, di lavori da fare, di suppellettili e mobili da cambiare, persino di doversi mettere a togliere la polvere dalla biblioteca...Io ne sono così terrorizzato che...beh! Un pò mi vergogno a dirlo...mi nascondo! Sì, signori, proprio così...sono costretto a nascondermi quando le vedo arrivare o sento la loro minacciosa presenza in casa. Le donne hanno sempre da ridire: stai vangando l'orto? Ti fanno osservare, mentre sei tutto preso e fradicio di sudore dal duro lavoro, che non stai andando dritto e ti indicano esattamente con la mano il punto dove hai perso la linea...Hai appena finito di pranzare? Le vedi allora, con un semplice sguardo, notare la pila di piatti da lavare ed esser così costrette a buttarsi sul divano, un attimino solo, perché hanno un pò di mal di testa, sapete "il ciclo"...questo maledetto ciclo...e se per favore li lavi tu...E' giusto lavarli, il maschio non si rovina le mani per questo, ma quando tocca farlo mezzogiorno e sera , tutti i santi giorni...beh! La cosa comincia a pesare un pò...Poi però ti abbracciano e ti dicono, quando hai finito di lavare la catasta, che hanno bisogno di coccole e ti scompigliano i capelli...io odio quando mi scompigliano i capelli, ma le lascio fare ovviamente, non oso dire nulla al riguardo...e se ti siedi con loro sul divano...naturalmente dopo aver spazzato per bene la cucina!! Le femmine sono di una furbizia terrificante...vogliono essere come noi maschi, ma poi...provate a dirgli se vangano loro l'orto ..."ma...ma...sei fuori"? Le avete per caso mai viste caricare nell'auto le valige pesanti ? Centocinquanta vestiti compressi in una valigiona da un quintale e venti e poi..."tu che sei forte, me la carichi"? Per non parlare delle femmine di specie "suocera"...le donne subiscono un'involuzione terribile quando passano di status e questo mi fa realmente dubitare delle teorie di Darwin...Forse costui non aveva una suocera, o meglio, se ne stava alla larga da lei alle Galapagos, altrimenti non avrebbe certo formulato quella bislacca teoria che l'essere umano evolve...Emanciparsi dalle suocere è più difficile che per una donna saudita farlo dalla sua condizione sociale...Le suocere sono onnipresenti, onniscienti e onnipotenti...è così...se non ti prostri in adorazione e soprattutto se ti dimentichi di ringraziarle...furore e pianto! Pianto e furore...e poi sei colpevolizzato: "Ma cosa hai detto a mia mamma? Dopo tutto quello che fa per noi". Io ..io, non ho detto niente...è che mi sono solo dimenticato di ringraziarla una decina di volte...mi dispiace...tanto...non mi fai un pò di coccole oggi? Sai, ho avuto una giornata dura, a far legna nel bosco...ma cos'hai? Perchè sei seria adesso?...E poi volete dirmi che non devo essere terrorizzato?
#580
Caro Sari, non so se tu sia abbonato a Repubblica. In caso positivo, mi sentirei di consigliarti di disdire al più presto !. Cari saluti.

Non sono abbonato a Repubblica. Questo giornale però ha solo riportato uno studio compiuto dalla Rice University nel 2015. Anche altri giornali hanno riportato  la stessa fonte.
La cit. degli scienziati dell'Indian Ist.Science of Bangalore è di un servizio apparso sull' Espresso nel 2010 a firma Suketu Mehta dal titolo "Indù si nasce" (molto interessante proprio perché scritto da un indiano e non dal solito studioso occidentale che travisa ,purtroppo,  molte volte...).
#581
@Sgiombo e Ipazia

Penso che si manifesti evidente una delle caratteristiche tipiche della nostra epoca: l'iperspecializzazione. Ognuno nel proprio ambito e probabilmente senza neanche informarsi ed approfondire più di tanto problematiche non rientranti nel proprio ambito d'interesse ( a parte ovviamente le notevoli eccezioni, ma che restano per l'appunto 'eccezioni').
#582
cit,Ipazia:
Dice niente che oltre il 90% degli scienziati sia ateo ? Che, al di fuori dei sofismi, si sposa perfettamente col materialismo.

Non è esattamente così.
Una ricerca sociologica della Rice University, condotta da Elaine Howard Ecklund, che ha studiato e analizzato la posizione religiosa di migliaia di scienziati dimostrerebbe che nella loro vita è assolutamente compatibile la presenza della fede religiosa e dell'indagine scientifica.
Nel 2015 è stata presentata l'ultima indagine di questo filone: concentrandosi esclusivamente su fisici e biologi, è stato loro inviato un sondaggio al quale hanno risposto in 10.000 circa (su 609 dei quali sono state svolte approfondite interviste qualitative). Sono stati intervistati solamente scienziati di Hong Kong, India, Italia, Taiwan, Turchia, Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Il dato interessante è che, tranne in Francia e Regno Unito, in tutti gli altri Paesi analizzati gli scienziati che credono in Dio sono più numerosi di quelli che si definiscono atei o agnostici. In Italia, ad esempio, quasi il 60% dei fisici e biologi crede in Dio mentre soltanto il 20% è ateo e il 23% agnostico. Più numerosi gli scienziati credenti, seppur di poco, anche negli Stati Uniti: il 36% afferma di credere in Dio contro il 35% degli atei e il 29% degli agnostici.
Nel Regno Unito e in Francia sono invece maggiori gli scienziati che non credono in Dio, mentre dati completamente opposti si trovano in Turchia (85% degli scienziati è credente contro il 6% di atei e il 9% di agnostici), in India(79% contro 11% di atei e agnostici), a Taiwan (74% contro 14% e 15%) e Hong Kong (54% contro 26% e 20%). Sbaglierebbe chi volesse trascurare i dati emersi nei Paesi non occidentali,  infatti  la Cina  è il secondo Paese al mondo, dopo gli Stati Uniti, nella classifica delle nazioni con la miglior qualità di ricerca scientifica. L'India è 13esima, dietro l'Italia (8°) ma davanti a Paesi come Olanda, Russia, Belgio e Finlandia.
Da questo studio gli scienziati intervistati tendono ad avere una percentuale di affiliazione religiosa inferiore rispetto al totale della popolazione. Se gli italiani affiliati religiosamente sono infatti l'88%, gli scienziati che professano una religione sono il 63%. Non essere affiliati religiosamente, ovviamente, non equivale a non credere in Dio. «Nella maggior parte delle regioni», hanno spiegato i ricercatori, «gli scienziati risultano essere più laici rispetto alla popolazione generale. Tuttavia gli scienziati non credono che la scienza abbia un influsso secolarizzante; invece, la maggior parte pensa che religione e scienza operino in sfere separate. La nostra ricerca rivela che, anche nel più laico dei contesti, scienza e religione in genere non sembrano essere in conflitto nella vita dei singoli scienziati».
In un'indagine del 2014, sempre della Rice University, è stato rilevato che negli Stati Uniti, su 10.000 scienziati americani li 18% frequenta servizi religiosi settimanalmente, rispetto al 20% della popolazione generale degli Stati Uniti; il 15% si considera molto religioso, contro il 19% della popolazione generale degli Stati Uniti; il 13,5% legge settimanalmente testi religiosi, contro il 17% della popolazione degli Stati Uniti e il 19% degli scienziati prega più volte al giorno, contro il 26% della popolazione degli Stati Uniti. Dunque le percentuali di credenti e del loro impegno religioso sono piuttosto simili tra gli scienziati americani e la popolazione generale.

Gianpaolo Bellini, ordinario di Fisica Nucleare e Subnucleare presso l'Università degli Studi di Milano, dice: «Sono un fisico delle particelle elementari e credo che una logica così enormemente estesa non possa essere casuale. Dietro alla forma e all'ordine dell'universo c'è, secondo me, un input. Se alcuni dati della natura fossero stati anche solo minimamente diversi da quel che sono, la vita sulla Terra non sarebbe stata possibile». Gli ha fatto eco il noto fisico Lucio Rossi, cattolico praticante e tra i responsabili del CERN di Ginevra: «Mi sono convinto che l'ipotesi che tutto sia nato per caso è molto più difficile da accettare che non l'esistenza di Dio. Al Cern siamo in molti credenti, e non solo cristiani».
Fonte: 'Repubblica'

Gli scienziati dell'Indian Institute of Science di Bangalore ogni mattina si recano al tempio a pregare, a tracciarsi il segno della casta alla quale appartengono sulla fronte e dopo vanno all'università a scrivere saggi e trattati sulla teoria dei quanti.

Senza frontiere-Suketu Mehta- 2010
#583
Citazione di: 0xdeadbeef il 19 Ottobre 2018, 12:29:40 PM
Citazione di: Sariputra il 19 Ottobre 2018, 11:36:48 AMcit.Oxdeadbeef: Non va quindi bene questa politica economica che il nostro governo vuole attuare (non va bene non "in sè" ma perchè non è possibile), ma qui se non si capisce che nemmeno QUESTA UE va bene son dolori per tutti... Credo che ci siano veramente pochi che non si rendono conto che questa UE non va bene, a parer mio. E anche all'interno di quel mondo finanziario tecnocratico globale che governa il nostro pianeta. Ma c'è l'interesse a che certi 'equilibri' si modifichino lentamente, così da poterlo prevedere e lucrarci speculativamente sopra...
Bah, a me pare invece che se ne rendano conto tutti... Il problema è, semmai, che nessuno vuol far niente perchè questo stato di cose fa molto comodo. A chi? A chi, detenendo il potere economico, detiene di fatto anche quello politico (come spiego nel mio nuovo post). Costoro (privati e stati, beninteso) non hanno interesse ad alcuna modifica, né lenta né veloce, ma a mantenere intatto questo stato di cose. Ma la cosa, ripeto, rischia di deflagrare. saluti

Sì concordo, con l'unica aggiunta che questi signori le cose vogliono che cambino un pò, ma sempre nella direzione dettata da loro. E se no come fanno a continuare a guadagnarci?...
#584
«Nessun muro contro muro». Tria: le Camere possono migliorare la manovra, ma dentro i saldi. In serata incontro tra Mattarella e Moscovici. (Source)
l Presidente del Consiglio per sedare gli animi si gioca la carta della convocazione di un Consiglio dei Ministri per sabato 20 ottobre. Scopo: rivedere il testo del decreto, ma Ministro dell'Interno e vicepremier leghista, Matteo Salvini lo esclude. Il Presidente del Consiglio è fermo e va avanti. Ma il Carroccio fa sapere che alla "riunione non andrà nessuno". La tensione sale al tal punto che alcuni rumors paventano le dimissioni di Conte che necessitano della smentita di Palazzo Chigi. E quando è ormai notte Salvini fa dietrofront: "Se serve, ci sarò". (Source)
Il mercato sta ormai PALESEMENTE sfidando il Governo. Ma questo guanto di sfida, chi lo ha lanciato? Il Governo stesso.

"Se ci sfugge lo spread deve cambiare la manovra". Il ministro per gli Affari Europei Paolo Savona dallo studio di Porta a Porta ha aperto alla possibilità che i numeri messi nero su bianco nella Nota di aggiornamento al Def vengano modificati nel caso in cui i mercati continuino a prendere di mira i titoli di Stato italiani. Savona ha così contraddetto i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che nei giorni scorsi avevano assicurato che non ci sarebbero stati passi indietro o "piani B" in caso di superamento dei 400 punti di spread. Tuttavia l'economista sardo si è detto "abbastanza sicuro" che "lo spread non arriverà a 400″ perché "il mercato non vuole la crisi, che interesse avrebbe? Con tutte le critiche che si sono riversate il mercato avrebbe potuto reagire e gli speculatori ne avrebbero approfittato ma il mercato si è dimostrato più cauto della politica ed anche dei titoli dei giornali". (Source)
Se qualcuno del Governo pensa di essere più forte dei mercati, si sbaglia di grosso. La storia insegna che possiamo solo prendere grandi schiaffoni e quindi...se con lo spread a 400 dovrà cambiare qualcosa, allora perché non portarlo al target? A dargli una mano ci penserà magari Moody's già stasera. E poi toccherà a S&P settimana prossima. E poi c'è ancora Fitch.
Vi ricordo solo che l'Italia si trova a due scalini dal livello "junk". Politicamente e finanziariamente escluderei l'ipotesi di un "doppio salto", molto probabile un gradino con tante minacce.

(...) Per Moody's, S&P e Fitch l'Italia è a soli due scalini dal voto «non investimento» (o «spazzatura») e indici enormi come il Ftse Russell World Government Index (800 miliardi di dollari) o il Bloomberg/Barclays euro aggregate (2.500 miliardi) di fatto non possono più tenere l'Italia in portafoglio se due agenzie di rating la declassassero a «non investimento». Secondo Goldman Sachs, ciò innescherebbe vendite forzate di debito italiano per oltre cento miliardi di euro. E le soglie alle quali ciò può avvenire non sono davvero lontane. (...) [Source]

Ho fatto un pò di copia-incolla di alcuni passaggi interessanti che fotografano la crisi. Lo spread continua  salire anche stamattina. Bastava accettare la proposta Tria dello sforamento dell'1,6% e tutto andava bene. Si poteva lo stesso iniziare ad 'accontentare' gli elettori, con moderazione e cautela. Perché volerla mettere sulla scontro diretto, senza avere la forza per farlo? :-\

Resisterà un altro mese il governo?
cit.Oxdeadbeef:
Non va quindi bene questa politica economica che il nostro governo vuole attuare (non va bene non "in sè" ma
perchè non è possibile), ma qui se non si capisce che nemmeno QUESTA UE va bene son dolori per tutti...


Credo che ci siano veramente pochi che non si rendono conto che questa UE non va bene, a parer mio. E anche all'interno di quel mondo finanziario tecnocratico globale che governa il nostro pianeta. Ma c'è l'interesse a che certi 'equilibri' si modifichino lentamente, così da poterlo prevedere e lucrarci speculativamente sopra...
#585
Tematiche Filosofiche / Re:Il solipsismo
18 Ottobre 2018, 22:20:05 PM
Io ho fatto 26.400 km in 4 anni , in automobile...
Sono appena ritornato da una passeggiata di un'ora e sono letteralmente distrutto.
La signora che mi accompagnava, cosa della quale le sono ovviamente grato, sul finire mi ha dato la spalla , alla quale mi sono appoggiato, in modo lieve, quasi con fare protettivo... una maniera un pò vergognosa di terminare (ma molto piacevole, invero... anche lei sembrava apprezzare:-[ ).