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Messaggi - baylham

#571
Tematiche Filosofiche / Re:sull' etica
21 Marzo 2020, 18:42:56 PM
A differenza di molti apprezzo la tecnica e la tecnologia, che non considero affatto immorale o amorale, ma parte della riflessione e scelta morale individuale e collettiva. In breve la tecnica stessa è un oggetto a cui si applica la morale.

Mi limito ad osservare che la maggioranza degli strumenti tecnici migliorano grandemente le capacità umane.
Ad esempio, in questa pandemia, oltre al distanziamento personale, a che cosa ci si affida per la cura medica immediata: ai test chimici, ai respiratori artificiali, alle mascherine, tutti prodotti della tecnica, di cui semmai la maggioranza protesta la mancanza. Per il prossimo futuro già si pensa ad un vaccino, altro prodotto della tecnica. In reazione ad un virus, SARS-CoV-2, una macchina biologica naturale, come sembra, sempre grazie alla tecnica, accertato.

Per alcuni aspetti la macchina, il robot, l'algoritmo sono molto più egualitari di qualunque giudizio umano. Spesso l'uguaglianza di trattamento viene considerata un'ingiustizia perché non tiene conto delle condizioni diseguali, ma forse si dovrebbe agire sulle condizioni.

Che il principio "non uccidere l'uomo" sarà superato in una civiltà robotica mi sembra inevitabile a favore almeno del principio "uccidi meno uomini possibili", quello stesso test da cui Phil ha riavviato la discussione. Faccio un esempio banale: in caso di alluvione si può scegliere se allagare la campagna o la città, basta aprire o chiudere delle chiuse. Non mi dispiace affatto affidare questa decisione ad un elaboratore programmato sulla base di sensori e un algoritmo contrattato pubblicamente.
Do per scontati, inevitabili, i guasti, i difetti delle macchine e le loro drammatiche conseguenze. Anche su questi riflette e interviene la morale.





#572
Tematiche Filosofiche / Re:sull' etica
21 Marzo 2020, 11:07:09 AM
Citazione di: Ipazia il 20 Marzo 2020, 19:35:10 PM


Meglio ancora decostruire il gioco mostrandone le alternative ed evidenziandone le criticità. Fino al NO che dovrebbe chiudere il discorso. Come nel caso di una self driving car incapace di superare il livello etico minimo da richiedersi all'uso di una macchina. Svellendone il discorso e le pretese.

Sono d'accordo con Phil. Ritengo che la programmazione contrattata umanamente degli automatismi di un'auto a guida automatica abbia una valenza morale assai superiore e migliore rispetto all'azione spontanea di un pilota umano.

Marginalmente noto che la norma fondamentale di programmazione dei robot "non uccidere l'uomo" è inapplicabile.
#573
Tematiche Filosofiche / Re:sull' etica
18 Marzo 2020, 00:53:24 AM
Quando è in gioco la propria e l'altrui vita c'è il massimo dell'espressione morale, sorge il problema, il dilemma, che si accompagna al rischio, all'incertezza della scelta.
Essere in gioco significa proprio che qualcuno o qualcosa deve essere sacrificato, c'è un sacrificio, altrimenti non ci sarebbe alcun problema, alcuna morale.

L'ecologismo insegna che l'automobile, la sua produzione e uso, costituisce già a monte un problema morale in termini di risorse e inquinamento, ancora prima del problema degli incidenti, i quali sono già accettati, scontati moralmente. Basta pensare alla relazione negativa tra gravità probabile dell'incidente, i morti e feriti, e la velocità del veicolo, i cui limiti di velocità individuali e collettivi, legali, sono oscillanti e contrattati moralmente e politicamente.

Quindi se non c'è il conflitto tra valori, tra beni, non nasce il problema, non c'è la morale.
#574
Tematiche Filosofiche / Re:sull' etica
17 Marzo 2020, 10:48:11 AM
Citazione di: Ipazia il 17 Marzo 2020, 08:50:59 AM

Le situazioni in cui si deve decidere chi sacrificare non possono essere fatalisticamente accettate come leggi di natura, qualora non lo siano, ma attivare una (pre)tensione verso situazioni in cui non si ripetano più. Situazioni che nella mia antica professione si definiscono come rischio zero.
.

Ma l'etica è proprio questo, decidere chi e che cosa sacrificare.




#575
Citazione di: viator il 15 Marzo 2020, 14:22:45 PM
Salve baylham. Citandoti : XXXXX"Posso sempre ipotizzare che la necessità sia l'esito, il risultato della libertà"XXXXX.
Certo che lo puoi ipotizzare, sbagliandoti.
Dal momento che la NECESSITA' filosoficamente intesa non è altro che l'inesorabile conseguenza (cioè l'inevitabile EFFETTO) della CAUSA o CAUSE che la generano.
Nessuna "libertà" può insinuarsi tra una causa ed il suo effetto, non credi ?. Saluti.


Ma abbiamo anche che gli effetti retroagiscono sulle cause.


Comunque intendevo che nulla vieta che la relazione tra variabili non sia frutto della necessità, della costrizione, del determinismo, ma di una scelta, della libertà, dell'indeterminismo.


D'altronde la stessa necessità mi appare un caso.

#576
Come un fatto straordinario, che metterà alla prova la mia vita come quella di tutti.
Voglio continuare con dignità e piacere a vivere, senza sgomitare, come ho sempre cercato di fare.


#577
La politica dell'immunità di gregge è sortita dal governo britannico, illustrata ufficialmente dai suoi consulenti. Ritengo che questa politica sostenuta a parole dal governo inglese sia la più stupida di tutte e verrà smentita dalla sua popolazione e sarà rimangiata dallo stesso governo. Altrettanto stupida è la proposta di quarantena per gli ultrasettantenni.
#578
Posso sempre ipotizzare che la necessità sia l'esito, il risultato della libertà.
#579
Citazione di: anthonyi il 15 Marzo 2020, 07:45:50 AM
Citazione di: baylham il 14 Marzo 2020, 17:40:51 PM
Una riflessione aggiunta, sulla politica del governo della Gran Bretagna, molto dissonante da quella degli altri paesi, che mi appare irrazionale, se non folle: da una parte propongono una rapida diffusione del virus per raggiungere la desiderata "immunità di gregge", dall'altra isolano la Gran Bretagna dagli stati dove il contagio è più diffuso.
L'azione degli Inglesi invece è forse quella più razionale fin dall'inizio del contagio, che stanno contenendo meglio di tutti gli altri Europei, forse anche grazie al fatto che sono un'isola.
Piuttosto sono assurde quelle scelte per le quali si bloccano le merci per il pericolo coronavirus, cosa assolutamente inutile visto che la trasmissione deriva dai contatti umani.


Sul trasporto delle merci ti ha già risposto Ipazia.


Vorrei capire dove sta la razionalità nella relazione tra l'"isolamento naturale" della Gran Bretagna dal resto del mondo e una politica di immunità di gregge. Se vuoi l'immunità di gregge devi favorire la diffusione del contagio, quindi aprirti al resto del mondo.
Ma sono convinto che ci penseranno i britannici a non fidarsi della politica dell'immunità di gregge proposta dal loro governo.
#580
Una riflessione aggiunta, sulla politica del governo della Gran Bretagna, molto dissonante da quella degli altri paesi, che mi appare irrazionale, se non folle: da una parte propongono una rapida diffusione del virus per raggiungere la desiderata "immunità di gregge", dall'altra isolano la Gran Bretagna dagli stati dove il contagio è più diffuso.
#581
Come ho già espresso le misure di isolamento per limitare la diffusione del virus vanno graduate possibilmente con la capacità di assistenza sanitaria e di soddisfacimento dei bisogni primari della popolazione, se l'obiettivo è la riduzione dei morti.

Se le risorse sono scarse, mi riferisco agli esami di laboratorio, si utilizzano nel modo più utile, come si sta facendo; fare esami di massa è solo un modo utile per diffondere ulteriormente il virus.

Le statistiche non sono attendibili per l'ovvio motivo che ci sono gli asintomatici.

Il punto centrale è se gli asintomatici trasmettono il virus: in caso positivo l'obiettivo di eliminare il virus non è realizzabile.

Non ho alcuna fiducia sull'informazione e sullo stato cinese, la critica e il confronto sono criminalizzati invece che promossi.

#582
Citazione di: Sariputra il 10 Marzo 2020, 17:22:05 PM
Mi sembra che oggi il presidente XI Jingping abbia dichiarato la fine dell'emergenza in Cina.

Siamo all'inizio: più si porranno limiti ai contatti interpersonali (necessari per motivi sanitari) per contenere Covid19, più durerà a lungo.
#583
Tematiche Filosofiche / Re:Discontinuità.
10 Marzo 2020, 09:49:16 AM
La percezione risulta da una combinazione di continuità e discontinuità.
La differenza, la distinzione preesiste alla percezione, che è essa stessa una differenza.
#584
Tematiche Filosofiche / Re:Libri di filosofia
09 Marzo 2020, 14:51:24 PM
Sono un dilettante, non un professionista, ho trovato molto utile come introduzione alla filosofia la lettura di "Storia della filosofia occidentale" di Bertrand Russel, uno studioso che apprezzo molto.
Molto datato, manca la filosofia dal novecento in poi, ma molto economico e sicuramente valido.
#585
Citazione di: Eutidemo il 07 Marzo 2020, 06:06:07 AM
Ciao Baylham.
La tua è una domanda molto appropriata: "Se l'Essere è il comune denominatore di ogni ente, che cosa è ciò che differenzia un ente dall'altro?"
Ciò che differenzia un ente dall'altro è il suo specifico e sempre diverso "predicato nominale": essere un topo, essere un gatto, essere un cane. Congiungendo i due termini, si ha, per "genere prossimo e differenza specifica", quello che possiamo definire l'"esistere" provvisorio di ogni "ente determinato" (o "fenomeno" che dir si voglia).
In altre parole, "ogni ente" ha come sostrato l'"essere", ma "nessun ente" corrisponde all'"essere"!
In un certo senso, è un po' come accade con i numeri: "ogni numero" contiene l'"1", ma (a parte lo stesso 1), "nessun numero" corrisponde ad "1".

Un saluto!

La mia tesi è questa: l'esistenza è una proprietà degli enti, la loro differenza dal nulla, ma l'insieme degli enti, (l'essere, il tutto, l'uno, dio) non esiste, altrimenti sarebbe un elemento di sé stesso. Che l'insieme degli enti sia un elemento di sé stesso dà luogo a relazioni paradossali, assurde, il caso contrario invece spiega bene la condizione esistenziale dell'uomo.

In breve: nessun ente corrisponde all'essere, che non è un ente e quindi non esiste.