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Messaggi - Eutidemo

#571
Ciao Iano :)
Hai ragione nello scrivere che  il calcolo del volume del "cubo", pur modificandosi la sua posizione nello spazio, non cambia mai; e che da ciò possiamo trarre un idea di simmetria che non sia solo statica, riferita cioè al possesso di un piano di simmetria, ma riferita a ciò che non cambia, o meglio che si ripete, all'interno di una situazione dinamica.
***
Ed infatti, pur essendo un "prisma", il volume del "cubo" non si calcola affatto misurando la "base" per l'"altezza", bensì elevando alla "terza potenza" uno qualsiasi dei suoi "lati" (o "spigoli", che dir si voglia); cioè, appunto, elevandolo "al cubo"! ;D
***
Un cordiale saluto! :)
***
#572
Ciao Ipazia. :)
Hai ragione nel dire che posizionare il prisma su una "faccia laterale" e partire da lì per determinare il volume complicherebbe inutilmente il calcolo; ed è per questo che la geometria intende sempre per "base" il poligono che facilita il calcolo, e, cioè, una delle due "facce principali".
***
Ma io non contesto questo, che capisco benissimo!
***
Sostengo soltanto che sarebbe molto meglio chiamare i due "poligoni" congruenti (di "n lati" posti su "piani paralleli" e connessi tra di loro da un ciclo di "parallelogrammi" detti "facce laterali"), non con la denominazione equivoca di "basi", bensì con la meno equivoca denominazione di "facce principali".
***
Ed infatti, la denominazione di "basi", è semanticamente e concettualmente impropria e può facilmente confondere le idee, in quanto, per "base" :
- si intende la parte "inferiore" di un qualcosa, e non anche quella "superiore", ancorchè parallella, e della stessa forma ed area;
- si intende qualcosa che "poggia" su una "superficie piana orizzontale", mentre il "prisma", in sè e per sè ed in quanto tale, non implica nè richiede un tale ulteriore concetto geometrico "bidimensionale", potendo immaginarsi in una qualsiasi posizione nello spazio "tridimensionale" (ed anche siderale).
***
In sintesi, inoltre, il termine "base", evoca implicitamente, la "legge di gravità"; che non ha senso in geometria!
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Un cordiale saluto! :)
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#573
Varie / Re: L'enigma delle direzioni
09 Giugno 2024, 16:27:31 PM
Citazione di: iano il 09 Giugno 2024, 13:56:25 PMLo sospettavo Eutidemo, ma volevo che fossi tu a dire che la soluzione era: ''la geometria della superficie della sfera''.


Me lo immaginavo che avevi indovinato: però non qualsiasi sfera, bensì solo quella della terra (e di pianeti simili).
#574
Come leggo pressochè ovunque su INTERNET, il "prisma" in geometria solida è un "poliedro" le cui "basi" sono due "poligoni" congruenti di "n lati" posti su "piani paralleli" e connessi da un ciclo di "parallelogrammi"; i quali sono definiti "facce laterali".
Ad esempio:
***
Il "volume di un prisma" si calcola moltiplicando l'area della "base" per la sua "altezza"; quindi, se A rappresenta l'area della base e h rappresenta l'altezza del prisma, il suo volume V è dato dalla formula V = A x h.
***
Tale definizione e tale formula sono "geometricamente" e "matematicamente" ineccepibili; però, almeno secondo me, potrebbero causare qualche increscioso "equivoco", qualora utilizzati nel mondo "fisico".
***
Ed invero, in astratto, un "pentagonoide" (per così definire, in modo sintetico ma improprio, un "prisma a base pentagonale"), come qualunque altro "prisma", non ha una posizione predeterminata dalla "forza di gravità"; per cui è concepibile in svariate posizioni, le quali non ci consentono di definire due delle facce "basi" (quantomeno nella comune accezione del termine).
***
Ed invero, nello "spazio geometrico", ed anche nello "spazio siderale" privo di gravità, nessun "prisma" ha una sua "base" concepita in senso proprio, quantomeno a livello "semantico", perchè, in verità, non è "appoggiato" da nessuna parte!
Come risulta evidente dalla seguenti immagini:
***
Ora, in molti casi, non si verifica nessun equivoco.
Ad esempio, a parte il fatto che il "PENTAGONO USA" ha una sola "base", costituita dal pavimento,  ed un normale "soffitto" e "tetto" (entrambi, appunto, "pentagonali"), e non, almeno secondo il linguaggio comune, due "basi" (una in alto e una in basso), la formula matematica di cui sopra, senza considerare lo spazio aperto all'interno dell'edificio, funziona tuttavia perfettamente; ed infatti, più o meno, il volume dell'edificio può essere facilmente calcolato moltiplicando l'area della "base" per la sua "altezza".
***
Ma se noi presentiamo ad uno scolaretto un "pentagonoide"  a forma approssimativa ed in posizione di "CASETTA", come il seguente, e gli diciamo di calcolarne il volume moltiplicando l'area della "base" per la sua "altezza", sono sicuro che lo scolaretto sbaglierà sicuramente il calcolo.
 
***
Ed infatti, in questo caso, a differenza del "PENTAGONO USA", per calcolare il volume "pentagonoide"  a forma ed in posizione di "CASETTA", occorre moltiplicare l'area della "facciata anteriore" (o anche  "posteriore"), per uno degli "spigoli corti" (o "lati corti") dell'edificio, e non certo la "base" della casetta per la sua "altezza"!
***
Ciò premesso, secondo me, per evitare fraintendimenti semantici, il "prisma" in geometria solida dovrebbe essere definito un "poliedro" dotato di:
- due "poligoni" congruenti di "n lati" posti su "piani paralleli", definiti "facce principali" (e non "basi");
-  i quali sono connessi da un ciclo di "parallelogrammi", i quali sono definiti "facce laterali".
Secondo me, cioè, ci conviene parlare  solo di "facce principali" e di "facce laterali" (o "secondarie"), evitando qualunque accenno al concetto di "base"; il quale evoca inevitabilmente l'idea di una "forza gravitazionale".
***
Di conseguenza, a mio modesto parere potremmo più congruamente dire che il "volume" di un prisma si calcola moltiplicando l'area di una qualsiasi delle sue due "facce principali", per la lunghezza di uno degli spigoli (o lati) delle sue "facce laterali"!
***
Ma questo è soltanto il presuntuoso suggerimento di un profano, del tutto digiuno della materia; per cui, se ho detto una "castroneria", spero che chi è più esperto in materia di me, vorrà perdonarmi! :-[
***
P.S.
Per il "cubo", ovviamente, il problema  non si pone, perchè ha sei facce tutte uguali.
#575
Varie / Re: L'enigma delle direzioni
09 Giugno 2024, 10:52:29 AM
                                        SOLUZIONE             
Le due direzioni  le cui destinazioni, prima poi, possono essere raggiunte sono il NORD e il SUD; ed infatti, una volta giunti al POLO NORD o al POLO SUD, siamo ormai arrivati a destinazione, e non possiamo più procedere oltre.
Le due direzioni, invece, le cui destinazioni non si possono raggiungere mai, sono l'EST e l'OVEST; ed infatti, se ti incammini verso l'EST o l'OVEST, puoi farlo all'infinito, continuando a girare attorno al nostro pianeta.
***
D'altronde ci sono due punti di partenza dai quali ci è possibile scegliere una sola direzione; il POLO NORD, dal quale ci si può dirigere solo verso SUD, e il POLO SUD, dal quale ci si può dirigere solo verso NORD.
Destinazioni che alla fine, però, verranno raggiunte!
***
Un cordiale saluto a tutti! :)
***
P.S.
Precisando che i punti di partenza potevano essere in una città, in un piccolo paesino, in campagna, in montagna, in una foresta, in una prateria, in mare ecc., ho lasciato chiaramente intendere che le direzioni da prendere e le destinazioni da raggiungere erano sul nostro pianeta (o su uno simile). ;)
#576
Varie / Re: L'enigma delle direzioni
09 Giugno 2024, 07:16:51 AM
Citazione di: iano il 09 Giugno 2024, 07:04:50 AMManca il riferimento allo spazio. ;D
Va beh, mi arrendo

Per aiutarti ti dirò che ci sono dei punti di partenza dai quali ti è possibile scegliere una sola direzione; la quale, però, prima o poi ti porterà a destinazione.
Dai che ce la fai!!! :)
#577
Varie / Re: L'enigma delle direzioni
09 Giugno 2024, 06:45:43 AM
Citazione di: iano il 08 Giugno 2024, 21:27:10 PMMancano i punti di partenza. :)
Puoi scegliere i punti di partenza a tuo piacimento: in una città, in un piccolo paesino, in campagna, in montagna, in una foresta, in una prateria, o persino in mare!  :)
#578
Varie / L'enigma delle direzioni
08 Giugno 2024, 16:18:20 PM
In quali direzioni  le destinazioni, prima poi, possono essere raggiunte, ed in quali direzioni, invece, le destinazioni non si possono raggiungere mai?
#579
Ciao Anthony. :)
Se è vero che il luogo antistante la prefettura di Pilato non era molto grande, allora il racconto evangelico risulta ancora più "fasullo"; ed infatti, stando così le cose, non fu affatto il "popolo di Gerusalemme" a decretare la morte di Gesù, ma solo "quattro gatti" venduti, raccolti in una minuscola piazzetta.
***
Per cui Pilato doveva essere un davvero un imbecille, perchè aveva condannato a morte Gesù sobillato da "quattro gatti" :
- non solo contro la sua volontà;
- ma anche contro la volontà del vero "popolo" di Gerusalemme , che aveva accolto con "OSANNA" la venuta di Cristo in città (cosa che Pilato sapeva benissimo).
***
Quanto al fatto che un'incongruenza così grande come quella dell'inesistenza di Barabba qualcuno l'avrebbe notata, il tuo argomento può essere ribaltato; ed infatti Gesù è un personaggio storicamente esistito, mentre nessuno storico (non cristiano) ha mai accennato a Barabba.
***
Un cordiale saluto! :)
***
#580
Citazione di: niko il 02 Giugno 2024, 15:06:16 PMVabbe' piccolo ot, io invece, mi sono sempre chiesto:

Veramente Gesu' era innocente?

Ovvero, esiste un livello di lettura della realta', o addirittura del testo sacro stesso, in cui la colpa, di tutto il male del mondo, e' di Dio, e quindi Dio deve espiare?

Ok, l'uomo, in quanto creatura, sara' pure cattivo, o quantomeno potenzialmente cattivo, ma chi ha fatto l'uomo cattivo, o quantomeno, potenzialmente cattivo? Dio! Dio, essendo libero e onnipotente, ha fatto l'uomo come l'uomo e'; ha messo l'uomo, dove l'uomo sta. Come fa, dunque, codesto personaggio/entita', ammesso che esista, per tutti i mali dell'uomo e per l'uomo, ad essere innocente?

E allora, caro Dio, che sei te stesso integralmente nel Figlio, beccati il teicidio per mano umana, come atto di giustizia riparatrice.

D'ora in poi, il colpevole, il colpevole di tutta la situazione umana nella sua oggettivita' intendo, ha pagato ed e' morto, e puo' iniziare, una nuova era.

Ambiguita', del concetto teologico di teicidio. Se non ti piace come sei, quindi se, da umano, soffri dell'universale infelicita' umana, se vuoi assolutamente e ad ogni costo divenire, e' normale, sentire il desiderio di uccidere il tuo creatore, la tua causa.
Perche' sei come sei, a causa della tua causa. Per giungere finalmente ad essere libero devi arrivare, forse anche, essere incausato. Non determinato, per il presente e per il futuro, da un inamovibile passato. Omicida, volontario, della tua riconosciuta causa.

Anche Freud, sul concetto dell'omicidio del genitore/maschile/creatore, ci ha costruito sopra un bel complesso.






Interpretazione di carattere psicanalitico molto interessante; non la conoscevo, ma  mi sembra plausibile :)
#581
Citazione di: Ipazia il 02 Giugno 2024, 16:14:39 PMTestimonianze in tempo reale sulla vita di Cristo non ce ne sono. Per cui ogni ipotesi è possibile ed è sempre un servizio alle verità storica evidenziare, come fa eutidemo, le incongruenze della narrazione.

Che fossero tempi di messianismo giudaico arrembante è noto. Chissà quanti Cristi giravano all'epoca in Palestina, più o meno pacifici o bellicosi, creando non pochi grattacapi ai proconsoli che reagivano non certo buonisticamente. Risolvernno il grattacapo, pochi decenni dopo, Vespasiano e Tito.
Hai ragione! :)
Testimonianze storiche sulla vita di Cristo non ce ne sono; per cui ogni ipotesi è possibile.
Circa quanti Cristi giravano all'epoca, secondo Wikipedia si contano almeno una ventina di "Messia" spuntati nel periodo successivo alla morte di Gesù; senza contare quelli che affermavano di essere Gesù redivivo! :)
#582
6)
Infine, c'è un altro passo del Vangelo che, nello stesso tempo, ci fa capire:
- sia che, probabilmente, la storia della scelta della folla ebraica tra Gesù e Barabba è stata completamente inventata;
- sia il probabile motivo per il quale essa è stata inventata.
Il passo è questo: "Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell'acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi».  E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli»." (Mt 24 25)
Cosa possiamo desumere da tale passo:
a)
Che la storia della scelta della folla ebraica tra Gesù e Barabba sia stata presumibilmente "inventata" si desume in modo abbastanza evidente dal fatto che una folla :
- può senz'altro gridare,  in massa, "Barabba" e poi "Crucifige";
- ma non potrà mai rispondere tutta insieme a Pilato: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli».
Una cosa del genere non è materialmente possibile!
b)
Il motivo per il quale, invece, tale (presumibile) "balla" è stata inventata, invece, secondo me si può desumere dalla "frattura" che si creò, nel corso del primo secolo, tra "ebrei" e "cristiani"; dalla quale frattura, come sempre accade tra "ortodossi" ed "eretici", nacque un pervicace e mortale odio che si perpetuò nei secoli.
Ad esempio, Giustino di Nablus scriveva: "I Giudei ci considerano loro nemici e loro avversari. Come voi, anch'essi ci perseguitano e ci mettono a morte quando possono farlo. Ne potete avere le prove. Nell'ultima guerra di Giudea, Bar Kochba, il capo della rivolta, faceva subire ai soli cristiani gli stessi supplizi se non rinnegavano Cristo" (Apologia 1, 31,6).
Pertanto, visto che il Vangelo (e/o i Vangeli, a seconda di come si preferisce denominarli) è stato scritto circa un centinaio di anni dopo la nascita di Cristo, secondo me non sarebbe del tutto assurdo ipotizzare che la storia della scelta della folla ebraica tra Gesù e Barabba sia stata presumibilmente "inventata" per "demonizzare" il popolo e la fede ebraica.
Con tutte le conseguenze storiche che ne sono conseguite, dopo il trionfo della religione cristiana: a cominciare dalle Crociate, spesso accompagnate da veri e propri "genocidi" di ebrei, fino ai successivi ricorrenti e sanguinosi "pogrom" contro gli ebrei avvenuti in Europa centrale e orientale.
Ed infatti i persecutori cristiani potevano accusare gli ebrei di "DEICIDIO"; e, per giunta, potevano "autogiustificarsi" dicendosi che, in fondo, avevano loro stesso risposto in coro a Pilato: "Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli".
O, almeno, così qualcuno aveva scritto nel Vangelo!
***
E, genocidi a parte, le bolle papali del 1555 ("Cum nimis absurdum"), 1569 e 1593, redatte dai papi Paolo IV, Pio V e Clemente VIII, le quali restarono in vigore fino all'Ottocento inoltrato, stabilivano che gli Ebrei:
- dovevano portare un segno distintivo sull'abito (obbligo ripreso secoli dopo dal nazismo)
- dovevano abitare soltanto nel ghetto, luogo chiuso e recintato da un muro, con un portiere cristiano a sorvegliarli, pagato dagli stessi ebrei
- dovevano chiedere un permesso per muoversi all'interno dello Stato;
- non potevano possedere immobili, ma abitare solo in affitto;
- non potevano iscriversi alle università e dunque laurearsi;
- non potevano esercitare nessuna professione "liberale" (medicina, giurisprudenza...) se non il piccolo commercio (rivendita di stracci vecchi).
***
Le leggi razziali fasciste del 1938 erano, per alcuni aspetti, alquanto più miti; sebbene originate non da motivi religiosi, bensì razzisti (ammesso che faccia qualche differenza per chi è perseguitato).
***
#583
5)
Tra l'altro, il nome "Barabba" sembra inventato apposta dal redattore greco del Vangelo, in quanto è estremamente improbabile che un ebreo si sia mai chiamato così; ed infatti "Barabba" non è affatto un "nome", bensì un "patronimico" generico, che, in aramaico (la lingua degli ebrei di allora) significava "figlio del padre".
Per giunta si tratta di un "patronimico" che Gesù usava lui stesso, per autedefinirsi "Figlio di Dio" (cioè del "Padre").

Per cui penso proprio che il redattore greco del Vangelo, nel raccontare la "storia" della scelta tra Gesù e Barabba, sia caduto in gran confusione sui loro "nomi"; in quanto uno dei due "nomi" (Barabba), molto probabilmente se lo è inventato lui, giacchè un ebreo con quel nome non credo che sia mai esistito.
Semmai, gridando "Bar Abba", la folla si riferiva a Gesù; ben sapendo che, spesso, Lui usava tale "patronimico" -non "nome"- per autedefinirsi "Figlio di Dio" (cioè del "Padre").
#584
C'è un passo del Vangelo che non mi ha mai convinto molto ; e, cioè, che Pilato lasciò decidere al popolo gerosolimitano chi dovesse subire la pena capitale; e quest'ultimo decise che dovesse morire Gesù invece di Barabba.
Per cui Pilato se ne lavò le mani, e condannò a morte Gesù!
***
Al riguardo osservo quanto segue:
.
1)
In un'opera intitolata "De legatione ad Gaium" Filone di Alessandria, nato nel 20 a.C. e morto nel 45 d.C. circa, scriveva che Pilato "...era di natura intransigente, spietato, iracondo e rancoroso" e aggiungeva che molte delle sue azioni erano considerate "insulti al popolo, atti di rapina e di violenza. La gente si lamentava delle continue vessazioni, delle esecuzioni di prigionieri senza condanna né processo e della sua crudeltà infinita e disumana".
Per cui mi sembra alquanto improbabile che un tipo del genere:
- si facesse scrupoli circa la sorte di Gesù;
- per giunta, lasciasse decidere la sua sorte al popolo di Gerusalemme (delle cui opinioni, di solito, se ne infischiava altamente), lavandosene le mani.
.
2)
Peraltro, a prescindere dal carattere di Pilato, ritengo "molto improbabile" che un governatore romano abdicasse dal suo "potere-dovere" di magistrato, e demandasse alla folla di emanare in sua vece una sentenza di morte; naturalmente è una cosa che non si può escludere, ma che, comunque, configura un'ipotesi molto poco storicamente e giuridicamente plausibile.
Ed infatti, la cosiddetta "provocatio ad popolum", un istituto del diritto penale romano introdotto dalla "Lex Valeria de provocatione" del 509 a.C., riguardava solo i "cittadini romani", e non certo gli "stranieri"; sebbene riferita ad altre ipotesi di pena capitale, ed invocabile precipuamente dall'imputato.
.
3)
In ogni caso, anche volendo ipotizzare che Pilato abbia davvero "demandato" alla folla di scegliere chi dovesse morire tra Gesù e Barabba, mi è sempre sembrato strano che:
- pochi giorni prima la folla, unanime, avesse accolto Gesù, mentre entrava a Gerusalamme, con ferventi ovazioni,  gridando "OSANNA, OSANNA!" (Mt. 21-6)
- e solo pochi giorni dopo, la stessa folla, unanime, avesse gridato "CRUCIFIGE, CRUCIFIGE! (Mt.27-23).
Va bene che il "favore della folla" è sempre stato "instabile" e "volubile"; ma, perbacco, a tutto c'è un limite!
Evidentemente anche i redattori del Vangelo si sono resi conto di tale palese incongruenza, ed allora hanno cercato di spiegarla scrivendo:
- "I sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù" (Mt 27 - 20);
- "I sommi sacerdoti sobillarono la folla affinchè Pilato rilasciasse Barabba invece di Gesù" (Mc 15 -11)
Tuttavia tale spiegazione è poco convincente perchè non si capisce proprio come, in soli due giorni,  i sommi sacerdoti  siano riusciti a far cambiare così repentinamente l'umore della folla; la quale, invece, da mesi, era a favore di Gesù.
Ed infatti è storicamente provato che Caifa non poteva disporre:
- nè di giornali;
- nè di TV;
- nè di Network.
Per cui, a meno che anche Caifa fosse in grado di compiere miracoli, a me la cosa non persuade affatto!
.
4)
Non mi convince anche tenendo conto di quanto, sempre contraddittoriamente, emerge da un altro passo del Vangelo, ove troviamo scritto: "Tutto il popolo veniva a lui (Gesù) di buon mattino nel tempio per ascoltarlo. Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo!" (Mt 12 21)
Un passo del genere, invero, fa pensare piuttosto alla premeditazione di un "omicidio politico" per mezzo di sicari; e non certo all'idea di far cambiare idea ad un intero popolo nel giro di pochi giorni.
#585
Citazione di: green demetr il 29 Maggio 2024, 18:18:28 PMIl punto su questa guerra è quella economica.
Dietro la guerra ci sono interessi di "ricostruzione" da entrambe le parti.
Diciamo che la torta ucraina va lievitata fin tanto che sarà possibile.(ovvero va distrutta per ben benino come la teoria keynesiana impone di fare).
alcuni storici americani hanno però fatto notare che non conviene all'america dar da mangiare a questi nuovi soggetti che si stanno moltiplicando in russia.
ragiono per me:
se i signori della guerra erano mettiamo mille, ora saranno a duemila, buttando lì numeri a caso.
poi appena ascolto il video di questo storico magari lo aggiungo in fondo alla discussione.
e questo dà di nuovo l'idea di qulcosa di imprevedibile per il futuro, perchè mangiata una torta...perchè non mangiarne un altra etc...
cosa ne pensi eutidemo di questa possibilità?
per questo non credo che attaccheremo più di tanto le loro retrovie.
credo invece che continueremo a vedere questa guerra di trincea a lungo.
perchè conviene agli uni e agli altri.
poi certo un momento di follia isterica e la guarra nucleare parte.
ma mi pare che esistono delle condizioni giuridico-esecutive perchè questa possibilità non avvenga mai, a meno che entrambe le contendenti sono disposte a farlo.
ma forse tu ci puoi dire qualcosa di più preciso.
Io non so niente di preciso, però, dal punto di vista logico, escluderei che si possa ricorrere ad armi nucleari strategiche, perchè sarebbe un suicidio collettivo; non escludo, invece, che si possa ricorrere ad armi nucleari tattiche, ma lo ritengo altamente improbabile a causa del vento (che nessuno può controllare).