Non ho capito se questa critica (voltastomaco) è rivolta al minimalismo diversivo di Phil o al pre-testo (mio) contenuto nel titolo della discussione. Mi ero ripromessa, finito il libro di Givone, di aggiungere sullo stesso stile di riflessione, un mio capitolo focalizzato sull'attuale pestilenza. Mi ha rallentato, più della poderosità dell'impresa, il suo essere dipendente da una realtà dell'epidemia ancora in progress, insieme alle ripercussioni che la fenomenologia socio-sanitaria ha nel profondo - non meglio specificato -, individuale e collettivo, laddove essa si converte in riflessione filosofica sull'essere (umano). In metafisica. Materiale da raccontare ce n'è già molto, ma è meglio dare tempo al tempo. Un tempo per vivere, per capire e per narrare ... Siamo ancora nella fase 1, 1 e mezzo.


) sono le "credenze nostre" ?