Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - anthonyi

#5716
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
06 Ottobre 2018, 17:53:11 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 06 Ottobre 2018, 17:13:29 PM
saranno molto ingenui a pensare che con quel misero 2.4 di
sforamento ripartiranno i consumi (come molto ingenui sono a pensare di poter fare una politica monetaria espansiva
con questa cifra del debito),

Infatti io mi domando se ne è valsa la pena di allarmare i mercati per pochi decimali. Tria si era già accordato per l'1,6, che dopo una buona contrattazione poteva diventare l'1,9. Bastava abolire gli 80 Euro di Renzi e ce ne sarebbe stata d'avanzo. In generale le guerre non convengono, ma se si fa la guerra per futili motivi, e magari alla fine la si perde pure .... .
#5717
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
06 Ottobre 2018, 17:33:12 PM
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 16:01:03 PM
......e proseguiamo...
L'italia ha un risparmi privato di circa 4.200 miliardi di euro. Non oso andare a verificare i patrimoni privati sul suolo
dello Stato italiano.
Svegliatevi se volete capire l'economia e come invece la politica ormai ideologica sia diventata una guerra
globale, diversamente non capirete perchè Trump  negli USA vuole i dazi, in regime antiglobalizzazione.........proprio gli USA.
Andatevi a vedere perchè e come stabilirono nei Trattati europei degli indici, quali pil/debito pubblico e perchè 3%..

Il debito privato (privati e aziende) italiano è pari al 173%.
il debito privato francese è del 234% del pil.
L'Olanda del 251%- Usa 203%-Regno Unito 217%-Spagna 200%
Germania 148%

Se non capite le dinamiche economiche non capite come le guerre militari che si concludevano con servitù di guerra e magari occupazione fisica o annessione del territorio vinto, è diventata guerra finanziaria "pacificata" .

Mettiamo il caso che lo Stato italiano venga giudicato insolvente: cosa accadrebbe a vostro parere? Chi paga?

Gli economisti sanno benissimo che il risparmio privato e quindi l'indebitamento è fra i migliri al mondo eppure lo Stato itaaliano è a detta del mainstream, il più indebitato.

la prima cosa che avverrebbe è l'annientamento del welfare:sanità, scuola ,assistenza, previdenza: Tutto da privatizzare
Dichiarazione di Keynes: il welfare è salario aggiuntivo, in quanto i servizi sono gratuiti o quasi.

Quindi i risparmi privati dovranno compensare l'indebitamento pubblico.

Conclusione: l'indice pil/debito pubblico è politico perchè si può avere un ottimo indice ,ma con un sistema di indebitamento di aziende e privati pericoloso il che comporta un sistema bancario altrettanto "minato".
E' politico perchè tutti e ribadisco tutti,anche se non lo dicono, mirano all'appetibile 4.200 miliardi di risparmi immobilizzati.

Chiedetevi perchè la mitica tassa patrimoniale nessuno lo ha mai voluta fare.

Ciao paul11, i tuoi ragionamenti sicuramente dimostrano la relatività del rapporto debito/PIL ma semplicemente perché esso va corredato con altre valutazioni. Quello che si fa tipicamente è il confronto Italia Giappone, entrambe i paesi molto indebitati nel pubblico, entrambe i paesi con una grande ricchezza finanziaria nel privato. Solo che mentre i Giapponesi si fidano del loro stato e comprano i titoli che emette anche a tassi bassissimi, gli Italiani non si fidano del loro stato e destinano molto poco della loro ricchezza finanziaria a comprare titoli Italiani.
Il risultato è che ci troviamo a dover pagare tassi più e in aggiunta a doverli pagare ad operatori esteri con danno sia al bilancio pubblico, sia alla bilancia commerciale. In questa situazione, però, ci siamo messi da soli, sia il deficit pubblico, sia la tendenza a non finanziarlo noi Italiani deriva dal nostro scarso senso dello stato. In Francia i risparmiatori francesi se ne fregano se i titoli di stato Italiani rendono 4 volte di più di quelli Francesi, loro si fidano dei titoli del loro stato e non di quelli degli altri.
#5718
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
06 Ottobre 2018, 11:32:59 AM
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 00:49:05 AM
,si vede che la Francia non sta meglio di noi, ma fa quello che vuole ,nel silenzio totale persino in Italia.

La Francia paga 35 punti base di spread, contro i nostri ormai quasi 300, ed ha un rating tra i più alti mentre noi siamo a due gradini dal livello speculativo, e non è escluso che a fine manovra ci entriamo. La Francia sta meglio di noi, questo è indubitabile.
#5719
Attualità / Re:FLAT TAX, addio!!!
05 Ottobre 2018, 18:42:48 PM
Salvini è una persona di buon senso, l'ha sempre saputo che non può fare la flat tax, e lo sanno anche gran parte dei suoi elettori che non ci hanno mai creduto veramente.
Gli elettori di Salvini piuttosto sono preoccupati del pericolo che i conti si scassino, e di questo anche Salvini si dovrebbe preoccupare, se tiene ai suoi elettori.
#5720
Ciao Jacopus, la tua domanda può essere generalizzata a tutto l'ambito delle scienze sociali, nelle quali, si sa, non è possibile sperimentare. Le scienze sociali, poi, sono scienze riflessive, nelle quali cioè, l'uomo studia se stesso, per cui ha più difficoltà a fare valutazioni razionali se queste contrastano con l'idea emotiva che ha di se.
#5721
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
02 Ottobre 2018, 20:24:36 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 02 Ottobre 2018, 19:42:12 PM

Quanto ai passati governi di centro-sinistra e tecnici, che l'amico Jacopus definisce: "grigi, collusi con la
finanza internazionale ma competenti", non vedo davvero in cosa consista questa "competenza", dal momento che
con essi sono aumentati costantemente sia l'impoverimento del paese che il debito pubblico.
saluti

Passare da un -2 a un +1,5 di crescita PIL con oltre un milione di posti di lavoro in più non mi pare un impoverimento, e la crescita del debito pubblico è stata mantenuta fino ad oggi nei termini del contratto di rientro graduale che sottoscrisse Berlusconi nel 2011. I primi a non voler rispettare quel contratto sono i signori del governo del rinnovamento, e infatti solo con loro lo spread è ritornato sopra 300 (per ora).
#5722
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
01 Ottobre 2018, 17:36:49 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 01 Ottobre 2018, 16:47:23 PM


Pongo allora una domanda che ho già posto altrove e che ritengo basilare: che bisogno c'è di consultare il popolo
(se il termine "disturba" possiamo usare: "gli elettori") quando si sa già qual'è la decisione da prendere?
saluti

0xdeadbeef, in democrazia chi vince le elezioni governa e può prendere decisioni, naturalmente limitate a vincoli e impegni che sono già in essere. Le decisioni di chi governa, diventeranno impegni per chi governerà in futuro e per questo su queste decisioni sono definiti ulteriori limiti. Tu puoi anche chiamarla tecnocrazia, ma è il meglio possibile per evitare che un Masaniello di turno possa in poco tempo distruggere realtà sociali-politiche ed economiche che sono state costruite con tanta fatica.
Comunque nessuno di questi vincoli vieta di dare soldi a pensioni e RdC, basta fare rinuncie da altre parti, perché Di Maio e C. non finanziano l'RdC abolendo gli 80 Euro, li hanno attaccati tanto quando erano all'opposizione, oppure potrebbero aumentare le accise sui carburanti, sarebbe anche un incentivo all'auto elettrica, tanto celebrata da Grillo.
Un saluto
#5723
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
30 Settembre 2018, 15:12:01 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 29 Settembre 2018, 17:15:55 PM
devo anche dire che questi tanto celebrati (o temuti) mercati non hanno fatto
tanto gli schizzinosi quando si sono date montagne di denaro alle banche.
Davvero qualcuno pensa si possa pagare un debito di oltre il 130% del PIL?

0xdeadbeef, intervenire per salvare le banche è necessario proprio per la stabilità dei mercati e del sistema economico. Se lasci fallire una banca questa si trascina dietro migliaia di imprese che fanno affari con lei. In finanza la stabilità è il valore fondamentale e questo vale anche per il debito, il debito pubblico non si può pagare perché si produrrebbero squilibri distruttivi, è però necessario mantenere la fiducia nei confronti dello stato del fatto che manterrà i suoi impegni in maniera tale che possa essere continuativamente rinnovato. L'alternativa è quella di un tracollo del sistema finanziario che si trascinerebbe dietro tutto il sistema economico.
Un saluto.
#5724
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
29 Settembre 2018, 14:38:03 PM
Il problema di questa riforma, e in generale del modo di approcciarsi della politica italiana all'economia, può essere sintetizzato da un detto statunitense: "Non esistono pasti gratis" ovvero se c'è qualcuno che mangia, c'è qualcuno che paga. Questi signori offriranno una pensione anticipata ad alcune centinaia di migliaia di persone, un piccolo aumento forse a un altro milioncino di pensionati, e un lucroso reddito di cittadinanza a un certo numero di "disoccupati", che magari lavorano in nero. A pagare il prezzo di questo saranno tutti i cittadini Italiani che si ritroveranno probabilmente tra 1 o due anni di fronte a un'altra crisi stile 2011.
#5725
Attualità / Re:Creazione di lavoro
28 Settembre 2018, 19:37:33 PM
baylham, in realtà gli imprenditori non creano nulla, essi sfruttano le opportunità. C'è la possibilità di guadagnare 10, facendo lavorare una persona, e pagandola 8, e loro la fanno lavorare guadagnando 2.
Se però lo stato dice che di quei 10 deve incassare 3 di tasse, allora all'imprenditore non conviene più e non fa lavorare.
Se però lo stato si accontenta di incassare 1 allora l'imprenditore ha convenienza ad assumere perché guadagna 1.
Per cui la risposta alla tua domanda è che è lo stato con le tasse alte (Sugli imprenditori) che distrugge il lavoro, e detassando restituisce il lavoro che aveva distrutto.

NB: la precisazione tra parentesi è importante perché esclude sia la rendita che il reddito da capitale da questo ragionamento.
#5726
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 18:37:42 PM
La diseguaglianza è necessaria, qualsiasi comunità organizzata di individui deve essere coordinata, si devono attuare delle scelte, che è conveniente siano prese da uno o pochi, e poi queste scelte vanno eseguite da tutti gli individui.
In assenza di questo la comunità è inefficiente e viene schiacciata da altre comunità.
Vi è poi la particolarità della funzione militare, qualsiasi esercito necessita di diseguaglianza interna, per un buon coordinamento, e poi la specificità del ruolo dell'esercito crea comunque una posizione di potere dell'esercito stesso rispetto ai non appartenenti. Oltretutto questa posizione di potere si abbina al potere economico dall'era dei metalli in poi, quando le armi, che sono costose, diventano sempre più importanti.
#5727
Tematiche Filosofiche / Re:Dove va l'umanità? Boh!
24 Settembre 2018, 06:33:50 AM
Il titolo del 3D era il più idoneo a scatenare gli impulsi catastrofisti del pubblico, in particolare di quello che aspetta l'apocalisse dell'umanità per poter così dire che il "Capitalismo" è crollato. Ma poi a chi lo dirà visto che l'umanità non c'è più.
Sovraffollamento, surriscaldamento, sono tutte cose vere, ma ci adatteremo, e secondo me si adatterà anche il "Capitalismo" (Cioè il libero mercato). 
#5728
Tematiche Filosofiche / Re:L'egualitarismo
23 Settembre 2018, 21:28:03 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 23 Settembre 2018, 20:20:28 PM
A Viator
Prima di tutto due precisazioni...
A parer mio la dottrina più importante nella quale si è incarnato l'egualitarismo non è stata il comunismo
ma il cristianesimo...

Ciao 0xdeadbeef, in realtà il pensiero cristiano è considerato padre delle filosofie liberali. Al di là delle parabole dei talenti, c'è nel Cristianesimo un richiamo alla responsabilità individuale molto forte che si abbina sicuramente con i principi meritocratici.
Il fatto che poi nel Cristianesimo ci sia la spinta a pensare ai poveri, questa spinta nasce dal presupposto che ci sono poveri e ricchi, per cui il sistema non è egualitarista ma è caratterizzato dalla beneficenza privata, che è un aspetto molto importante del pensiero liberale, non è un caso che i paesi con forte ispirazione liberale, sono anche caratterizzati da alti livelli di beneficenza.
Una saluto
#5729
Attualità / Re:Il gioco di Salvini
22 Settembre 2018, 06:26:59 AM
Citazione di: viator il 22 Settembre 2018, 00:12:51 AM


Tenere sulla corda l'alleato di governo minacciando velatamente di mollarlo, magari a solo scopo intimidatorio (con l'obiettivo di ottenere dai 5stelle concessioni favorevoli alla propria linea politica) ?.

Ventilare agli alleati di coalizione politica (centrodestra) un possibile rientro a tutti gli effetti (quindi un prossimo rapido ribaltone a livello nazionale) ma facendolo anche qui a solo scopo seduttorio per poter ottenere un ammordimento della loro attuale opposizione in sede parlamentare ?.



Ciao viator, questo è quello che appare, io però noto una coincidenza temporale, nel M5s pochi giorni fa si è iniziato a discutere di interventi sulle televisioni, dopodiché Salvini è subito andato ad Arcore ad incassare il consenso per la nomina di Foa alla Rai. A me sembra chiaro che i due dioscuri fanno il gioco del poliziotto buono (Salvini) e di quello cattivo (Di Maio) e sono fin troppo d'accordo (nel gestire il potere naturalmente).
#5730
Citazione di: InVerno il 11 Settembre 2018, 22:32:17 PM
Ci sono assolutamente casi interessantissimi, alcuni romantici, alcuni possono pure ispirare ad essere persone migliori etc. Il loro valore simbolico, e personale, non ha nulla a che fare con ciò che dico io. Vuoi dire che non ti è mai capitato che un sogno "riveli" qualcosa del futuro? Un concerto di visioni illogiche e psichedeliche può avere tante connessioni con la realtà, basta interpretarlo. L'idea del "sogno rivelatore" è estremamente più antica e documentata delle NDE, tempo addietro era una professione svolta da uomini dedicati che erano assolutamente sicuri di vedere il futuro nei sogni e avevano un codice interpretativo che li traduceva in ordini per re, faraoni e generali. Le NDE in confronto sono marginali fenomeni a pie di pagina, se vogliamo credere che durante uno stato di parziale o totale incoscienza, agiamo su un piano "astrale" , i sogni sono nettamente più importanti nella vita di tutti e di tutti i giorni.

Il punto, Inverno, è che sono quelli che testimoniano le esperienze NDE a fare la differenza tra i sogni e l'esperienza che hanno vissuto. La gran parte di loro descrivono queste esperienze come realmente vissute, anche se hanno difficoltà a descriverle. Per la mia esperienza io non ricordo mai di aver avuto un sogno che mi ha lasciato la sensazione di aver vissuto in quella "realtà", anche quando a questo sogno ho attribuito forti significati emotivi o profetici.
Un saluto.