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Messaggi - Eutidemo

#5746
Ciao Farenight,
anche io potrei es :) sere d'accordo sul vincolo di mandato legato ad un programma preciso, chiaro e dettagliato; ed infatti, se di dovesse decidere di prevedere l'obbligo di mandato, dovrebbe anche essere previsto l'obbligo, per i partiti, di fornire sempre ai cittadini, prima delle elezioni,  un programma preciso, chiaro e dettagliato.,
Ma, qualora nel corso del mandato si presentassero imprevisti, è vero che il parlamentare dovrebbe comunque perseguire il piú possibile tutto ciò che era previsto nel programma; ma chi è che lo stabilisce?
Il partito?
Un Gran Giurì?
Un comitato dei Garanti?
Non è mica facile deciderlo.
E poi, quali sanzioni si dovrebbero applicare a chi non si attiene al mandato, e chi dovrebbe applicarle?
Mah!
Quanto a chi votare, ovviamente, ognuno ha le sue opinioni! :)

.
#5747
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
08 Aprile 2017, 18:49:25 PM
Ciao Sariputra.
***
INTERPRETAZIONE SOGGETTIVA
Come ho già avuto modo di rilevare nel precedente "post", la locuzione "interpretazione soggettiva" che tu utilizzi, a mio parere, costituisce una inutile "superfetazione" pleonastica del linguaggio, in quanto qualsiasi interpretazione è necessariamente "soggettiva"; questo, in quanto essa è costituita dall'esegesi che un  "soggetto" propone di un determinato "oggetto" (evento o scritto), basandosi sul suo "soggettivo" criterio di giudizio.
Ed invero, le "Interpretazioni oggettive" non esistono; altrimenti non sarebbero "interpretazioni", bensì semplici "constatazioni". :)
***
CONTRASTO DI INTERPRETAZIONI
Quanto al fatto che io spesso "RIFIUTO le visioni 'soggettive' degli altri", è totalmente FALSO; ed infatti, nel caso di concenzioni interpretative che non condivido, io non le "rifuto" MAI in modo anapodittico, bensì cerco sempre di dimostrarne l'infondatezza in modo argomentativo.
A volte ci riesco, e a volte no, ma questo è un altro discorso.
Vale a dire che:
RIFIUTARE un'affermazione o una tesi, significa meramente ricusarla, senza spiegare perchè  (abitudine sin troppo diffusa, purtroppo)
CONFUTARE  un'affermazione o una tesi, significa replicare argomentativamente ad essa, adducendo prove e argomenti diretti a dimostrarla erronea o falsa (cosa molto rara, purtroppo).
Mi puoi accusare della seconda cosa (che, peraltro, ritengo perfettamente legittima), ma non della prima (che, in effetti, trovo anch'io disdicevole). :)
***
SINCRETISMO
Sul fatto, invece, che la mia sia una forma di sincretismo molto lontana dalla "visione ortodossa" (cioè "vaticana") del cristianesimo, sono perfettamente d'accordo con te; ma questo l'avevo già ammesso.
Tuttavia, ti ho anche fatto un elenco di pensatori cattolici (anche santi), che hanno manifestato al riguardo idee molto simili alle mie; o meglio, ad essere più onesti e più modesti, sono io che manifesto molte idee simili alle loro (per esempio, San Dionigi l'Aeropagita). :)
***
MISTICISMO
Sono anche perfettamente d'accordo con te sul fatto che il "misticismo" va preso con 'i piedi di piombo' perchè l'esperienza mistica è una cosa , mentre la descrizione della stessa tramite uno strumento assolutamente inadeguato come il linguaggio un'altra, che si presta a troppe interpretazioni. 
Questo è verissimo! ;)
***
ESTASI
Quanto al tuo TOPIC "ESTASI", sono uno dei tre gatti a cui può interessare...ma non riesco a trovarlo.
Puoi indicarmi  il LINK?
Grazie! :)
#5748
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
08 Aprile 2017, 16:07:22 PM
Ciao  Sariputra.
TEOLOGIA E MISTICA
io direi che la "teologia dogmatica" costituisca la "burocrazia" delle religioni "strutturate", mentre le "mistica" (essendo di natura "esperenziale"), ne è la vera "scienza"; o meglio, la "sapienza" (sapida scienza), che, però, spesso si esprime sotto forma di "poesia"! :)
***
PARTECIPAZIONE PER NATURA E PER GRAZIA
Comunque, è indubbiamente vero che il  partecipare alla natura divina per grazia, non è affatto essere della stessa "natura increata",  divina, bensì solo di quella "partecipata" ; ma mi concederai che è molto di più, come tu affermi,  di limitarsi a fruire del :" 'godimento' da parte di anime individuali della "presenza" di Dio."
Ed infatti "essere" comproprietario del patrimonio di qualcuno, avendolo posseduto con lui da sempre, è cosa diversa dal "partecipare" al patrimonio di qualcuno, solo perchè ha avuto la bontà di volercelo donare LUI, integralmente, per quota ideale; ma sempre di COMUNIONE si tratta, altrimenti San Paolo non avrebbe scritto che siamo destinati ad ESSERE UN SOLO SPIRITO CON LUI! :)
Peraltro è vero che  la grazia la si concede, e non la si scopre da sé; ma questo che c'entra? 
***
DUALITA' E UNITA'
Comunque, come avevo già detto anche io, e come è EVIDENTE a tutti, la religione cristiana implica pur sempre una DUALITA' "procedurale" ( colui che dona la Grazia e colui che la riceve); Dio ci fa partecipare della sua divinità, cioè ci fa avere, per dono, come propria base ontologica, la Divinità stessa...e allora, come dice San Paolo, diventiamoUN UNICO SPIRITO CON LUI!
Comunque hai perfettamente ragione, quando dici che l'"UNITA'" avviene nell'esperienza dell'Amore; e ti faccio notare che tu stesso usi il termine "UNITA'" e non "UNIONE", che hanno un significato simile, ma tutt'altro che identico.
Ed invero, a conferma di quanto dici, nelle  scritture sta scritto: "Dio è AMORE; per cui chi è nell'amore è in Dio, e Dio è in lui. (GIOVANNI 4). :)
***
VOI SIETE TUTTI DEI E FIGLI DELL'ALTISSIMO
Quanto al fatto che, il passo salmistico  dell'"Io ho detto voi siete divinità, siete tutti figli dell'altissimo", secondo te, non annulla affatto la diversità creatura/ creatore perchè  si parla di 'FIGLI', e, cioè, di cosa diversa dal Dio Padre e Creatore, è interessante rilevare che lo stesso passo salmistico  viene ricordato da Gesù, quando i Farisei gli dicono:"Noi intendiamo lapidarti per una bestemmia: perché tu, che sei UOMO, ti fai DIO".
E Gesù risponde: "Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete tutti DIVINITA'? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono FIGLIO di Dio? Sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre (cioè, della stessa sostanza, sebbene nel ruolo di padre e di figlio)".
Per cui, per la stessa parola del Cristo, risulta evidente che essere FIGLIO DI DIO, è un modo metaforico per dire che si può essere della stessa sostanza di Dio, pur essendo uomini; il che è ribadito anche da San Paolo quando scrive: "Tutti voi infatti siete FIGLI DI DIO, per la fede in Cristo Gesù (Gal3,1-5,12)"
Con il che non voglio affatto equipare Gesù al resto degli altri uomini (ci mancherebbe), ma voglio soltanto dire che il fatto di essere "figlio di Dio", non implica di avere una SOSTANZA diversa dalla sua; e, chi crede in Cristo, diventa anch'esso FIGLIO di DIO, e destinato a formare con lui un UNICO SPIRITO.
Mica l'ho detto io, sta nelle scritture! ::)
Peraltro, come già avevo ammesso, la mia è senz'altro "un'interpretazione soggettiva" del cristianesimo su base vedantina; e non sono il solo. 
Ma, partendo dal presupposto che ogni interpretazione è necessariamente soggettiva, ritengo che la mia abbia lo stesso diritto di cittadinanza di qualsiasi altra interpretazione del cristianesimo; ed infatti, non riconosco, al riguardo, alcun titolo ermeneutico privilegiato al Papa ed al Clero, in quanto non mi sembra che una procura che rechi la sola firma del procuratore possa mai ritenersi pienamente valida. ;)
#5749
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
08 Aprile 2017, 13:24:20 PM
Ciao Sariputra,
hai perfettamente ragione, anche se, forse, sarebbe più esatto scrivere: "Questo non è <<Cattolicesimo>>, ma bensì una forma di Vedanta."
Quanto al <<Cristianesimo>>, invero, dipende da quali passi delle Scritture si scelgono, e da come li si interpretano; per esempio, oltre a quello da me sopra riportato, San Paolo disse pure che "DIO E' TUTTO IN TUTTI!"( "Deus est omnia in omnibus" (Epistola ai Colossesi 3, 11).
E, di approcci molto "simili" al VEDANTA, li troviamo in una infinità di scrittori cristiani (ed anche di Santi) cattolici: da San Dionigi L'aeropagita, fino a Meister Eckart, Suso, Taulero, Silesius e molti altri!
Nessuno di essi è stato dichiarato eretico (a parte 24 singole proposizioni di Eckart, nella "BOLLA IN AGRO DOMINICO").
Ti cito, al riguardo, solo alcuni bellissimi aforismi, tratti dal PELLEGRINO CHERUBICO, di Angelo Silesius:
"Dio si fonda senza fondo, si misura a dismisura; se con lui sei un sol spirito, uomo, lo capisci." (I, 42)
"Dio abita in una luce cui strada non conduce; chi luce non diventa, non lo vede in eterno. (I, 72)
"Spogliati delle immagini, così sei pari a Dio; ed in perfetta quiete sei per te il tuo cielo. (II, 54)
"Non devi invocar Dio! La sorgente è in te, e se non la fermi tu, scorre di continuo." (I, 55)
"L'abisso della mia anima chiama sempre a gran voce l'abisso di Dio: dimmi, quale è più profondo?" (I, 68) -ripreso "tel quel" dal salmo 41.
Oppure, meno poetico, ma più lapidario, Meister Eckhart: "L'occhio con il quale guardo Dio è lo stesso occhio con cui Dio guarda me".
***
Ciò premesso, hai perfettamente ragione nel dire che la teologia cattolica ortodossa non ammette l'"unione  in essenza"(ovvero, per "natura increata") con Dio; ma sbagli nel dire che è consentito solo il 'godimento' da parte di anime individuali della "presenza" di Dio.
Ed invero si ammette esplicitamente, in tutta la dottrina cattolica, la "partecipazione"alla divinità, sia pure non per "natura", ma per "grazia"; vale a dire ad avere, per dono, come propria base ontologica, la Divinità stessa.
"Io ho detto: voi siete divinità, siete tutti figli dell'Altissimo" (Sal 82, 6).
Ad ogni modo, a parte le "ambiguità" di cui sopra, non c' è dubbio alcuno che la teologia cattolica si discosti notevolmente (per usare un eufemismo) dalla visione Vedanta, e che sia precipuamente DUALE e devozionale
Sebbene, in effetti, la visione DUALE e devozionale del "Bhakti Yoga" (di tipo cristiano), che è considerato il sentiero realizzativo più semplice da seguire, non sia affatto in contrasto con la più evoluta visione MONISTA dell'"Jnana Yoga" (o anche dell'"Asparsa Yoga"), ma semplicemente uno dei gradini nella scala dell'attingimento dell'ESSERE SUPREMO.
Come insegna anche la Bhagavadgītā .
Qualcosa di simile, sebbene in forme MOLTO diverse, è secondo me rinvenibile anche nel percorso cristiano; come la lettura degli autori cristiani (e cattolici) di cui sopra mi ha rivelato.
Tutto quanto tu scrivi, è esatto; ma secondo me, va visto nella prospettiva di cui sopra.
Quanto al fatto di essere cristiano o cattolico "io", a prescindere dal fatto che non credo molto nelle etichette (anche se a volte le uso), a sentire il giudizio dei sacerdoti che conosco, in effetti, la maggioranza non mi giudica tale, ma una minoranza sì; mi accontento!
Però, SICURAMENTE il mio è un approccio di tipo "vedantino"; non ho nessuna intenzione di negarlo. :)
P.S.
Non è escluso, però, che, a livello subconscio (o meglio di condizionamento culturale), io voglia dirmi cristiano, anche se in realtà non lo sono.
Non saprei dire...è possibile!
Tuttavia, fino a 45 anni ero ATEO dichiarato (non semplicemente "agnostico"), e non mi vergognavo affatto di proclamarlo. :)
#5750
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
08 Aprile 2017, 07:09:37 AM
Ciao Jean,
niente è impossibile, ma non tutto è ugualmente probabile. :)
***
ESSE et POSSE
"Ab esse ad posse valet, sed a posse ad esse non valet consequentia!"
Cioè, se un fatto si è EFFETTIVAMENTE verificato (esse), vuol dire che per forza doveva essere possibile, altrimenti non si sarebbe verificato; però, il mero fatto che un fatto "possa" essere astrattamente possibile (posse), non significa che debba verificarsi per forza.
***
RONDINI
Quanto alle rondini, è vero: ci son rondini malate, confuse ed anche credulone...che, magari, vedendo sfrecciare sopra di loro un jet, pensano che sia un somaro che vola! :D
***
DEVIANZA
Credo di essermi spiegato male; io non  ritengo affatto necessario di escludere la possibilità di un evento, solo a causa della sua "devianza o mostruosità".
Ed infatti:
- nel caso del tuo sogno, non lo ritengo affatto un evento "straordinario", in quanto, tra i sette miliardi di persone che sognano ogni notte, "sogni combacianti" come quello tuo e del tuo amico, se ne verificano centinaia a settimana; e, dato l'elevatissimo numero dei sognanti, sarebbe davvero strano se ciò non si verificasse!
- se invece tu, in particolare, facessi dozzine di simili "sogni combacianti" (o "premonitori") ogni mese, o anche ogni anno, allora sì che si tratterebbe di un fatto fuori della norma, meritevole di "stupore", nonchè di ulteriori indagini circa l'effettiva esistenza del fenomeno, e la sua spiegazione.
Si tratta di due cose ben diverse, mi pare!
***
GAUSS NEL CASINO'
Quanto a Gauss, se, in un Casinò, tu riuscissi  a battere il banco per 20 volte di fila, ti beccheresti sicuramente un applauso; ma se tu lo battessi 200 volte di fila, temo proprio che ti butterebbero fuori...dopo averti spezzato le gambe. :-\
Non credo proprio che il buttafuori si berrebbe la storia del "miracolo"! ;D
***
EINSTEIN
Einstein sosteneva di aver trovato un modo matematicamente infallibile per vincere alla "roulette".
Sai quale?
Diceva: "Trovati una bella complice che distragga il "croupier"; e, quando è distratto, fregati un po' di "fiches" dal tavolo verde! Questo è l'unico modo per vincere alla "roulette". ;D
MIRACOLI
Quanto ai miracoli, non è necessario che siano riproducibili per un numero di volte atte a soddisfar una inequivocabile dimostrazione; può anche bastare una volta sola. 
Per esempio, se un mio amico che ha perso le gambe da dieci anni, dopo essere stato a Lourdes, tornasse saltellando su due gambe nuove di zecca, non pretenderei certo che tornasse a Lourdes, per farsi spuntare anche le ali, per convincermi che c'è stato veramente un miracolo.
Mi basterebbe anche una sola volta , per convincermi! ;)
Ma, "stranamente", tale tipo di miracoli, NON ACCADONO MAI se non per racconto altrui ; e, in questo campo, per me le testimonianze valgono meno di ZERO!
LEIBNIZ
Quanto alla frase di Leibniz, che diceva che: "...la morte non è altro che la corruzione di un animale che per questo non cessa di esistere", non la conoscevo; ma penso che lui volesse riferirirsi al "ciclo dell'azoto", in quanto il sistema biologico può rilasciare l'azoto attraverso la decomposizione del cadavere, concimando il terreno, e, quindi, convertendosi in nuova vita. 
***
MORTE
Quanto al tema della morte, ho già espresso in altri "post" il mio pensiero al riguardo (anche in questo TOPIC):
- poichè tutto ciò che ha inizio deve necessariamente anche avere una fine, e poichè il nostro "IO INDIVIDUALE" ha avuto un inizio, sono pressochè sicuro che esso, con la morte, avrà definitivamente fine;
- però, io penso pure che il nostro "IO INDIVIDUALE" non sia altro che un "epinoumeno" del nostro "SE' UNIVERSALE, per cui, non essendo questo mai nato, non morirà mai.
San Paolo diceva che siamo destinati ad essere con DIO un UNICO spirito...non fonderne DUE! :)
#5751
Sappiamo tutti che l'art. 67 della Costituzione, sancisce che ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza "vincolo di mandato"; e sappiamo pure , invece, che c'è  chi ora vorrebbe introdurre tale vincolo.
Già, ma bisognerebbe chiedersi vincolo riguardo a che cosa: al "programma" o al "partito"?
Verrebbe da rispondere: al "programma del partito".
Sarebbe una risposta logica, la quale, però, non tiene conto di due fatti:
- che spesso, prima delle elezioni, i partiti (e soprattutto i movimenti) non presentano programmi sufficientemente circostanziati;
-  che non di rado i partiti agiscono in modo difforme dai programmi che avevano presentato prima delle elezioni (come è accaduto di recente).
Ed allora, qualora su un determinato tema il programma preelettorale tacesse, o fosse ambiguo, ovvero e il partito lo disattendesse (come è accaduto di recente), A COSA IL PARLAMENTARE DOVREBBE ATTENERSI, E DA COSA DOVREBBE SENTIRSI VINCOLATO?
I casi sono due:
- o si lascia al parlamentare di decidere in coscienza quale scelta legislativa, secondo lui, è più consona alle promesse fatte agli elettori prima delle elezioni;
- oppure si lascia stabilire la cosa al partito di appartenenza, ed il parlamentare deve limitarsi ad obbedire.
Nel secondo caso, però, secondo me, più che un vincolo al "mandato" degli elettori, sarebbe un vincolo di "sudditanza" al partito (e/o al suo capo); cosa che non ritengo ammissibile, perchè, sempre in base all'art. 67 della Costituzione, i membri del Parlamento "rappresentano la NAZIONE"  e non singoli soggetti o gruppi di essi (partiti, movimenti, "lobby" ecc.)
In altre parole, a mio avviso, l'eventuale "vincolo di mandato" (sempre che lo si voglia introdurre, cosa a cui io sono personalmente contrario) dovrebbe essere limitato alle promesse fatte in sede elettorale (per come le interpreta il candidato), e non ad un "vincolo di disciplina", con l'obbligo di dover obbedire sempre e comunque agli "ordini di scuderia" del partito di appartenenza.
Ed infatti, in base alla Costituzione, si votano i "candidati" appartenenti ad un partito, E NON i "partiti" di appartenenza (anche se ormai non si fa più caso alla differenza,visto come è fatta la scheda elettorale).
E' vero che un illustre e compassato esponente politico, sostenitore dell'introduzione del vincolo di mandato  , ha eccepito che, però, così facendo, "l'eletto può fare, usando un eufemismo, il cazzo che gli pare"; questo può anche darsi, ma che l'eletto, invece, debba fare solo "il cazzo che pare a LUI"...a me non sembra affatto la soluzione ideale! :D
Voi cosa ne pensate?
#5752
Caro Myfriend,
non ti devi scusare con me; anzi, sono io che mi dovrei scusare con te, perchè, a volte, nella foga del dibattito divengo un po' troppo aggressivo. :)
UNIVERSO CHE SI SPEGNE.
Tu dici che non è un problema?
Meglio così, perchè a me la notizia aveva preoccupato un po'. :-\
ENERGIA OSCURA
Sì, lasciamola stare: mi fa pensare troppo a Dart Fener! :D
EFFETTO CASIMIR
Quanto all'effetto Casimir, ammetto di conoscerlo poco, e di averlo capito ancora meno; ma, in effetti, non è un'ipotesi, è un fenomeno verificabile sperimentalmente.
Ho letto qui di cosa si tratta:
http://www.humnet.unipi.it/slifo/vol8.2/Ruoso8.2.pdf
Comunque, a dire il vero, il tema della nostra discussione non era se il "VUOTO" esistesse o meno; anche perchè si tratta di un concetto che è un po' indefinito (vuoto di che?)
***
Ed invero, premesso che anche io credo che l'"energia" pervada tutto l'universo (in varie forme, elettrica, cinetica ecc.), non si può negare che essa, almeno fenomenicamemte, interagisca con la "materia", che è tutto ciò che ha massa e dimensioni (cioè, discontinuità nello spazio) ed è soggetto alla forza di gravità. 
Anche se si può ben dire che la materia non sia altro che energia in forma di riposo, sempre materia resta, finchè è tale; ed invero, la massa di un frammento di materia rappresenta una misura della sua inerzia, cioè della sua resistenza a essere messo in moto se è fermo, o ad essere arrestato se è in moto (da parte di una qualche energia).
***
Quanto primo principio della termodinamica, mi sa che tu non leggi quello che scrivo, perchè già lo avevo enunciato nel mio secondo intervento; sin dalla scuola media, infatti, ho imparato che "L'energia di un sistema termodinamico chiuso non si crea né si distrugge, ma si trasforma, passando da una forma a un'altra." 
Tale principio ce l'ho ben chiaro nella zucca, ed infatti mi chiedevo come e dove si trasformasse l'"energia" del cadavere colpito dalla pallottola; anch'essa, peraltro, dotata di energia, che nel caso del mio revolver corrisponde a circa 800-900 joule,   con una velocità supersonica "alla volata"  di circa 450-460 m/s (con uno stopping power di 80-90 kgm).
Supponevo che si trattasse di "energia termica", ed un mio amico esperto di balistica me lo ha confermato poco fa; ed infatti i 900 joule di energia cinetica              del proiettile, più l'ipotetica energia termica ed elettrica del corpo umano, secondo lui, si disperdono tutte nell'aria sotto la sola forma di energia termica(in varie direzioni, a seconda della temperatura esterna).
La natura ricicla tutto dei morti: non solo l'energia, ma anche la materia, che, attraverso il "ciclo dell'azoto" concimerà la terra!
***
Ed invero, niente nell'universo può effettivamente morire, cioè "scomparire"...finchè pian piano non si spenga l'intero UNIVERSO per "raffreddamento"; come, da rilevazioni sperimentali, sembra che stia positivamente accadendo.
Anche se per te non è un problema! ;)
***
#5753
Caro Myfriend,
ad essere sincero, temo che mi sfuggano molte più cose di quante tu non pensi, purtroppo. :(
Ma non sono così ignorante da non sapere che, quello che chiamiamo "spazio vuoto" non è affatto vuoto vuoto, ma è  pieno di energia; anche se non capisco che c'entri col nostro ragionamento.
***
Ad ogni modo, quando tu dici che, quando una stella muore, la sua forma di energia si trasforma in "energia invisibile e attualmente non misurabile", forse non ti accorgi che ti stai "autofalsificando" da solo, poichè:
- o quando una stella muore, la sua forma di energia si trasforma in "energia rilevabile e misurabile", e allora hai fatto una affermazione SBAGLIATA;
- oppure quando una stella muore, la sua forma di energia si trasforma in "energia non rilevabile nè misurabile", e allora hai fatto una affermazione GRATUITA.
Ed infatti, se tale energia è "invisibile", non rilevabile e non misurabile, TU COME CAVOLO FAI A SAPERE CHE C'E? 
Te l'ha detto forse l'uccellino?
Invero, potrebbe trattarsi di una ipotesi, questo sì; ma allora dovrebbe essere comunque spiegata e verificata!
***
Scusa se te lo dico, ma sei TU che dovresti essere un po' più accorto nelle fare le tue affermazioni, e nell'esporre razionalmente il tuo pensiero; ed infatti, non fai altro che che ripetere "anapoditticamente" le stesse frasi "stereotipate"
Tipo: "Nell'universo TUTTO è energia", "L'energia cambia di forma" e via dicendo!
Ok..e allora?
***
Quanto all'energia oscura, negli ultimi 20 anni gli astronomi e i fisici teorici si sono scervellati a discuterne, ma ancora oggi rimane un mistero irrisolto; ed infatti, sia su FOCUS (di cui compro tutti i numeri in edicola) sia su WIKIPEDIA, la "materia oscura" viene definita UN'IPOTETICA componente di materia.  
Beato te, che sei ILLUMINATO, ed riesci a trasformare i MISTERI IPOTETICI, in CERTEZZE!
La cosa strana, è che tu stesso riporti il passo di WIKIPEDIA, laddove è chiaramente scritto:
"L'energia oscura è un'IPOTETICA  forma di energia non direttamente rilevabile, diffusa omogeneamente nello spazio."
Sai cosa vuol dire IPOTETICO?
Ti riporto la definizione come da VOCABOLARIO ITALIANO: <<ipotetico i·po·tè·ti·co/ aggettivo "Che attende una verifica o una determinazione sperimentale: ragionamento i.; riferibile a una possibilità o eventualità scarsamente consistente.">>
La scienza ci descrive ciò che la realtà è; il desiderio, invece, ciò che vorremmo che la realtà fosse.
Così come la tua definizione: "Questa energia latente che permea tutto l'universo la potremmo definire "la mente cosmica" -  cioè Dio - da cui tutto deriva e prende forma. E a cui tutto ritorna dopo che le forme si sono dissolte o sono "morte".
Ciascuno è libero di immaginare quello che vuole, ma non di spacciarlo come verità oggettiva; si tratta solo di una credenza soggettiva.
P.S.
Continui ad ignorare le rilevazioni scientifiche da me riportate, da cui risulta che l'universo si sta spegnendo.
#5754
Citazione di: baylham il 07 Aprile 2017, 10:15:25 AM

Considerare il mondo, la realtà, il tutto come forma, espressione di una energia è un approccio riduzionistico o olistico?

Dipende tutto da come intendi il concetto di "energia", secondo me!
;)
#5755
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
07 Aprile 2017, 07:22:22 AM
Citazione di: Jean il 06 Aprile 2017, 20:28:59 PM
Grazie della risposta Eutidemo (che riprenderò in seguito),

nel mio ambito familiare posso annoverare molte di tali coincidenze fuor di significative ricorrenze "statistiche", e in un forum di ricerca e riflessione trovo che lo scambio di episodi personali (come hai fatto tu riferendo i tuoi) sia un valore aggiunto più che una perdita di tempo.

Non di sole riflessioni vive l'uomo, ma anche di pane e fatti (fenomeni, parafrasando all'incontrario, senza alcun intento denigratorio un assunto importante) e se questi (tuttavia riportati con moderazione e da ben pochi come noi che usano inserirli nel loro discorrere) purtroppo allontanano chi non li reputi inerenti me ne scuso, ma come per costoro è congruo il loro modo di sviluppar il tema, così, attingendo a certe circostanze della vita reale, lo è per me.

Naturalmente il mio scopo non è di influir sulla statistica dei sogni o difender a spada tratta l'importanza o la diversa interpretazione di un evento (possiamo escluder del tutto un'ipotesi?) ma semplicemente, poiché qui si tratta di filosofia e quella del come viver non mi par poca cosa, attraverso la descrizione dei fenomeni (lo son anche questi, no?) che io (e altri, mi auguro) andrò riportando, aprire al confronto chi al riguardo sente più confacenti alla sua sensibilità e al proprio vissuto, delle prospettive che via via son andate prendendo non poco piede anche nel consesso scientifico.

Immaginavo la tua risposta che è analoga a quella fatta intendere da Sgiombo – coincidenza - che significa l'accader allo stesso tempo (che vedo t'interessa, riguardo l'ipotesi del poterci viaggiare...) di due fenomeni, come fossero in correlazione.

Da una coincidenza Jung trasse importanti elementi per sviluppar la sua opera:

JUNG APRE LA FINESTRA DELLA COINCIDENZA

Una giovane donna di alta educazione e contegno entrò nell'ufficio di Jung. Jung vide che la ricerca della donna per il cambiamento psicologico sarebbe stata condannata a meno che lui non fosse stato in grado di ammorbidire il suo guscio razionalista con «una conoscenza un po' più umana».

Jung aveva bisogno della magia della coincidenza.
La richiedeva e cercava di trovarla attorno a sé.
Così è rimasto attento alla giovane donna, sperando che qualcosa d'inaspettato e irrazionale venisse fuori.

Mentre lei descriveva uno scarabeo dorato – un costoso pezzo di gioielleria – che aveva ricevuto in sogno la notte prima, Jung sentì un picchiettare sulla finestra.

Quando guardò vide un luccichio verde-oro.

Jung aprì quella che era la finestra della coincidenza, e prese lo scarabeo che volteggiava nell'aria. Il coleottero, molto simile a quello d'oro, era proprio quello di cui aveva bisogno, oppure ciò di cui lei aveva bisogno.

«Ecco il tuo scarabeo», disse alla donna, mentre le porgeva il legame tra i suoi sogni e il mondo reale.
.............

Proprio come Jung è stato determinante nel far emergere la coincidenza dello scarabeo, lo è stato anche nel portare l'idea della sincronicità al mondo.
La sincronicità è come lo scarabeo d'oro, che ci è stato consegnato con aria di grande mistero, con la magia di una fiaba.

http://epochtimes.it/n2/news/come-potremmo-utilizzare-le-coincidenze-in-psicoterapia-lo-scarabeo-di-jung-2581.html

... un argomento (per me) estremamente interessante e correlato al tema del topic che cercheremo di approfondire.


Non misurando il grado d'attendibilità statistica... dei due polli del Trilussa... e del valore assoluto dei numeri...

LA STATISTICA

Sai ched'è la statistica? È na' cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.

Ma pè me la statistica curiosa
è dove c'entra la percentuale,
pè via che, lì,la media è sempre eguale
puro co' la persona bisognosa.

Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:

e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna due.



NUMMERI

- Conterò poco, è vero:
- diceva l'Uno ar Zero -
ma tu che vali? Gnente: propio gnente.
Sia ne l'azzione come ner pensiero
rimani un coso voto e inconcrudente.
lo, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila.
È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so' li zeri che je vanno appresso.


TRILUSSA


... mi permetto di riportar un altro evento di cui son stato testimone.

Alcuni membri della mia famiglia han fatto dei ben strani sogni, ad esempio mia madre sognò un suo cugino che non vedeva da quasi un anno.
A costui, che viveva in ristrettezze economiche (è dir poco) talvolta usava lavar e stirar i pochi panni e fornir del cibo (e qualcos'altro) all'occasione.

Ordunque una notte eccolo presentarsi in sogno a mia madre, sbarbato e ben vestito.
Con far gentile ed educato (una sua squisita caratteristica) le dice ch'è venuto a salutarla e di non aver più bisogno di quel saltuario servizio di lavaggio e stiratura... e che le cose ora van bene e la ringrazia con enfasi, togliendosi il cappello come usava fare...

Al mattino mia madre riferì il sogno a mio padre che si mise in viaggio per raggiunger il cugino (non aveva telefono) che viveva da solo.

Era morto quella notte.



Un cordiale saluto


Jean

Ciao Jean,
come ti avevo detto, "una rondine non fa primavera"; anzi, è probalisticamente necessarioche anche le più strane coincidenze, di tanto in tanto, si verifichino.
Però, se esse si ripetono a breve distanza e con le stesse circostanze (sempre che la cosa sia inequivocabilmente dimostrabile) allora il discorso cambia, perchè la spiegazione meramente "probabilistica" non regge più :)
#5756
L'energia, dove c'è, è SEMPRE misurabile, e ti assicuro che i 3,5 kWh di energia (cifra di comodo) contenuti nel corpo del criminale ucciso, dopo che lo hai fatto secco, si dileguano in pochi secondi; basta usare un qualunque tipo di "tester" per rilevare la cosa.
Ho usato tale esempio come corollario a quello del "bernoccolo", per confutarne la tua interpretazione, e, cioè, che " L'energia cinetica del colpo di bastone si trasforma in <<energia bernoccolo>>"; ed infatti,  "l'energia cinetica" del colpo di pistola, non solo non si trasforma affatto in <<energia buco in testa>>, ma, per giunta, elimina anche l'energia che il proprietario della testa conservava in tutto il resto del corpo. ;D
Ovviamente anche io conosco la legge di conservazione dell'energia, la quale afferma che, sebbene l'energia possa essere trasformata e convertita da una forma all'altra, la quantità totale di essa "in un sistema isolato" non varia nel tempo; ma non si trasforma certo in <<energia bernoccolo>> o in <<energia buco in testa>>.
Per cui, non c'è dubbio che l'energia che animava (o meglio, che era conservata da) quel corpo non è affatto sparita dall'universo fisico, che è un sistema chiuso, ma si è trasformata; non essendo un fisico, non posso dirlo con sicurezza, ma penso che tale energia si sia trasformata in "energia termica", dispersa nell'aria. Un fisico, però, potrebbe essere più preciso di me, al riguardo.
Ma, che l'energia che animava quel corpo si trasformi in una energia "invisibile"..."in cui consiste il mistero della morte", mi sembra un'ipotesi del tutto "immaginifica" e destituita di fondamento e di prova, in quanto:
- ogni energia è, sì, "invisibile", ma sempre "misurabile", mentre quella che dici tu, non credo;
- a parte questo, se quella contenuta in un corpo si trasformasse nella "invisibile energia" che dici tu, questa dovrebbe avere lo stesso grado di intensità di quella che era contenuta nel corpo stesso, per cui l'energia di un cadavere ben nutrito, dovrebbe essere molto più performante di quella contenuta nel cadavere di un morto di fame (il che sarebbe alquanto grottesco). :D
Comunque, visto che, come dicevo sopra, ogni energia è "invisibile", ma pur sempre "misurabile", tu con che "metro" misureresti quella sopravvissuta al nostro criminale morto?
- in elettronvolt = 1,602 176 46 × 10−19 J  ?
- in calorie = 4,186 799 940 9 J  ?
- in British thermal unit (BTU) = 1 055,06 J  ?
- in kilowattora = 3,6 × 106 J  ?
(J = JOULE, che è l'unità di misura derivata del Sistema Internazionale per l'energia).
***
Quanto al fatto che l'energia che aveva preso forma in una stella non muore, perchè nell'universo nulla si crea e nulla si distrugge, evidentemente non hai letto bene la seconda parte del mio precedente intervento, che hai completamente eluso.
Ed invero, come avevo detto, sin dagli anni Novanta, gli astronomi si sono accorti che L'ENERGIA COMPLESSIVA EMESSA DA TUTTE LE STELLE CHE COMPONGONO L'UNIVERSO, e NON DI UNA SINGOLA STELLA, SI STA PROGRESSIVAMENTE RIDUCENDO SEMPRE DI PIU': la minore densità delle galassie causata dall'aumento delle distanze, prodotto dall'espansione, RIDUCE INFATTI L'EMISSIONE COMPLESSIVA DI ENERGIA,  è cioè, la TRASFORMAZIONE di massa in energia secondo la nota equazione di Einstein.
Più di recente nell'Astronomical Union XXIX General Assembly del 2015,  gli scienziati sono riusciti a ottenere la più ampia valutazione dell'output energetico dell'Universo finora raggiunta, oltre alla DIMOSTRAZIONE del fatto che questo processo di AFFIEVOLIMENTO ENERGETICO sta avvenendo a tutte le lunghezze d'onda. 
Praticamente, si tratterebbe della "morte termica" (o morte entropica), dell'universo in cui non vi sarebbe più "energia libera" per compiere "lavoro".
Ho ripetuto la cosa, poichè tu l'avevi completamente ignorata.
***
Oltre al "BIG FREEZE", di cui sopra (i cui effetti sono stati rilevati sperimentalmente), cè anche, sebbene ancora non dimostrata sperimentalmente, la teoria del "BIG RIP" (Grande Strappo), che distruggerebbe la "struttura fisica" dell'universo, energia compresa.
Secondo tale teoria, un'espansione costantemente accelerata dell'Universo, significa che ogni oggetto fisico in esso contenuto sarà alla fine ridotto a particelle elementari non legate tra loro; per cui, lo stato finale sarà un gas di fotoni, leptoni e protoni che diventerà sempre meno denso, con implicazioni finali identiche a quelle del Big Freeze, cioè un universo privo di energia, freddo e inerte per sempre. :(
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#5757
Carissimo Myfriend, 
non riesco proprio a capire come "L'energia cinetica" del colpo di bastone si possa trasformare in "energia bernoccolo"  :D
Ed infatti, per fare un'altro esempio un po' più brutale (ma forse più esplicativo) , se io venissi aggredito da un criminale, e gli sparassi un proiettile 357 MAGNUM con la mia Smith & Wesson 686, ponendo che costui pesi 80 kg, e che, oltre a fare il criminale, svolga anche un lavoro manuale (ad es. un idraulico, un falegname), che richiede in un giorno (24 ore) circa 3000 kcal (kilocalorie) che corrispondono ad un lavoro giornaliero di 3,5 kWh (chilowattora), anche se lui fosse carico di tutta l'energia accumulata in tre abbondanti pasti, il proiettile 357 MAGNUM, scaricando tutta la sua energia sul bersaglio, esaurirebbe tutta la sua energia cinetica iniziale, nonchè anche tutta l'energia  contenuta nel bersaglio (3,5 kWh).
Per cui,  "l'energia cinetica" del colpo di pistola, non solo non si trasformerebbe in "energia del corpo umano colpito", ma, per giunta, eliminerebbe anche l'energia che quel corpo conteneva...rendendolo per sempre un inerte cadavere!
Tale cadavere, quindi, non penso proprio che sarebbe la "manifestazione visiva" di una forma di energia che io non vedo ma immagino (e cioè tutte le molecole distrutte dall'energia scaricata dal proiettile);  per cui il Primo principio della Termodinamica non mi sembra proprio che c'entri molto, mentre, semmai, c'entra il Secondo, che tiene conto del carattere di irreversibilità di molti eventi termodinamici (vale a dire che con un pollo puoi fare il brodo, ma poi, col brodo, non puoi rifare il pollo).
Mi devi proprio spiegare quale mai sarebbe la forma di energia scaturita dall'energia cinetica della pallottola che ha colpito in fronte il criminale;  quella energia, infatti, si è tutta esaurita scaricandosi sul bersaglio, e, in più, ha distrutto anche l'energia che c'era dentro.
Come la "balistica terminale" dimostra ed insegna!
Quanto all'effetto che vedrei dopo una esperienza del genere (che spero di non dover mai fare), sarebbe solo quello dell'impiego letale di una energia distruttiva, che rende inerte ogni cosa vivente che incontra; uno dei motivi per i quali detesto la caccia, e non l'ho mai praticata!
Altro che creare energia! :D  :D  :D
Chiamalo "effetto" o chiamalo"manifestazione", le cose non cambiano.
Quanto al fatto che un pensiero, un emozione, una sensazione...siano una manifestazione di energia, sono perfettamente d'accordo; ed infatti il cervello genera campi energetici al di fuori della testa, sebbene ad un voltaggio molto basso, e che è comunque misurabile.
***
Quanto all'energia in generale, hai ragione; essa permea l'Universo intero!!! ;)
Però sembra pure Universo si sta lentamente raffreddando: le sue stelle producono oggi metà dell'energia che sprigionavano due miliardi di anni fa.
Ed invero, sin dagli anni Novanta, gli astronomi si sono accorti che l'energia complessiva emessa dalle stelle dell'Universo (che trasformano massa in energia secondo la nota equazione di Einstein) si sta riducendo: la minore densità delle galassie causata dall'aumento delle distanze, prodotto dall'espansione, riduce infatti l'emissione di energia.
Quello che, invece, è stato accertato più di recente, nell'International Astronomical Union XXIX General Assembly del 2015,  è però che gli scienziati sono riusciti a ottenere la più ampia valutazione dell'output energetico dell'Universo finora raggiunta, oltre alla dimostrazione del fatto che questo processo di affievolimento energetico sta avvenendo a tutte le lunghezze d'onda. :-\
#5758
Dovreste dare un'occhiata al lungo scambio di post tra SGIOMBO e me, nel TOPIC "Aldilà dell'aldilà", che, mi sembra, avrebbe forse trovato allocazione più corretta in questo TOPIC (per chi è interessato all'argomento). :)
#5759
Tematiche Filosofiche / Re:Il pensiero debole
06 Aprile 2017, 19:15:39 PM
Citazione di: anthonyi il 22 Marzo 2017, 12:06:27 PM
Citazione di: paul11 il 21 Marzo 2017, 15:38:16 PM
ma adesso chiediti, come può un agente conoscitivo che si ritene limitato aver capito i suoi limiti nel rapporto fra il processo del conoscere,il concetto conoscitivo e la verità, visto che è fallace?

Prova a risolvere il paradosso di un dominio in cui l'agente consocitivo è dentro il sistema stesso e quindi autoreferente.


... e scoprirai che tutto può essere vero e tutto può essere falso, tutto può essere certo e tutto può essere relativo.

L'errore linguistico è ritenere allora che la verità equivalga alla fattualità, quindi il ridimensionare il sistema stesso epistemico ai sensi.
ma se sono propri o i sensi che prima di tutto sonno elettromagneticamente dentro un breve spettro di frequenza?

ma se quella sonda è arrivata su marte vuol dire che tutti i calcoli che non sono fisicità, materialità, quindi nel dominio del sensibile  hanno guidato una macchina fisica

La domanda è intrigante, però anche Socrate mi sembra dicesse: "So di non sapere" senza avere l'impressione di essere incoerente.

L'autoreferenzialità non so se sia un problema, solo che se lo è riguarda tutte le dottrine sociali e Antropologiche, si salverebbero solo le scienze naturali, la filosofia non ne parliamo, sarebbe quella più a rischio.

A dire il vero, testualmente, Socrate disse: "Έτσι, δεν γνωρίζω", che, alla lettera, significa "Quindi non so"; senza specificare il complemento oggetto.
Per cui, secondo me, la traduzione che solitamente TUTTI danno di tale proposizione, che suona un po' paradossale ed incoerente "Quindi so di non sapere", è sicuramente molto d'effetto ed "icastica"; ma non mi sembra che corrisponda con molta esattezza all'originale significato, in greco, della frase.
Ed infatti, se qualcuno dice di "non sapere" cosa dica la Teoria della Relatività, è cosa un po' diversa dal dire che  "sa di non sapere" cosa dica tale Teoria; ed infatti, la prima è una mera dichiarazione di ignoranza, mentre la seconda è una dichiarazione di conoscenza della propria ignoranza.
Ed anche in mancanza di complemento oggetto, secondo me la differenza semantica permane anche col riferimento al detto di Socrate. ;)
#5760
Tematiche Filosofiche / Re:NAVIGARE NEL TEMPO
06 Aprile 2017, 18:47:33 PM
Citazione di: baylham il 06 Aprile 2017, 17:47:53 PM
Citazione di: Eutidemo il 06 Aprile 2017, 13:10:07 PM

Personalmente, però, almeno stando alla scienza ed alla tecnologia odierna, propendo a credere che i viaggi nel tempo non siano minimamente possibili. :)

Condivido questa previsione, infatti la maggior parte dei tentativi di dimostrazione della possibilità teorica dei viaggi nel tempo si basano su teorie di fisica, la relatività generale, la quantistica, che non considerano ovviamente l'irreversibilità dei processi termodinamici.
Comunque trovo interessanti le riflessioni teoriche ed artistiche sull'argomento, in particolare sul tempo e sui paradossi temporali.

In effetti, ho notato anche io che, spesso, parlando di viaggi nel tempo (e non solo), si tende a fare confusione tra "microfisica" e "macrofisica"; le quali seguono regole e principi ben diversi tra loro.
Ed invero, la fisica quantistica contempla in effetti la possibilità, almeno a livello teorico, che alcune particelle possano trovarsi a viaggiare nel tempo; e il Fisico teorico Brian Green osserva che, da vari esperimenti di "microfisica ondulatoria",  risulta oggettivamente che il futuro può determinare il passato. 
Ma niente del genere mi risulta che sia mai stato sperimentato (e nemmeno teorizzato), a livello di "macrofisica".
Ma non vorrei sbagliermi! ::)