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Messaggi - Eutidemo

#5776
Caro Myfriend,
tu scrivi che; "... il "cervello", NON crea quella particolare forma di "energia" che chiamiamo "gioia"; ma semplicemente la manifesta e gli dà una forma che la nostra mente può percepire; e poi aggiungi che, secondo il Primo principio della Termodinamica, quella particolare energia (la gioia)  già esisteva in una forma latente e che il cervello è una macchina che manifesta quella energia - già presente anche se in forma latente - trasformandola da una forma latente in una sensazione che il nostro IO (la nostra mente) può percepire ed elaborare e della quale diviene cosciente."
Sinceramente, il senso del tuo discorso mi sfugge alquanto (almeno a livello "fenomenico"), perchè l'unico termine definitorio che usi in modo appropriato, a mio avviso, è "cervello"; il termine "energia" ed il termine "gioia", invece, li utilizzi  in modo, a mio avviso, un po' improprio.
***
ENERGIA
Il termine "energia" è relativamente recente, anche se risale al greco antico "en ergon", cioè, la capacità che ha un corpo di compiere del lavoro; se non sbaglio, modernamente, venne utilizzato per la prima volta da Keplero nel suo "Harmonice Mundi" del 1619,  ma solo nell'800 assunse, più o meno, il significato odierno.
Significato alquanto ambiguo, peraltro, perchè, in genere, le definizioni che se ne danno suonano più come spiegazioni di "cosa fa" piuttosto che di "cosa è" l'energia.
Ed infatti, dire che l'"energia" è la grandezza fisica che misura la capacità di un corpo o di un sistema di compiere lavoro, è una definizione indubbiamente corretta (ed infatti, è quella che io stesso ho adottato in un altro TOPIC), ma è ben poco esplicativa riguardo alla sua natura "sostanziale"...anche perché essa, a ben vedere, non ha alcuna realtà materiale ma è piuttosto un concetto matematico astratto, e non esiste nessuna "sostanza" corrispondente all'energia pura.
Peraltro, definizioni a parte, esistono "positivamente" vari tipi di energia:
1) Energia cinetica;
2) Energia elettromagnetica;
3) Energia termica;
4) Energia chimica.
5) Energia elettrica.
E ce ne sarebbero altri ancora (come l'energia "potenziale"), per cui, prima di parlare di energia, bisognerebbe capire bene a quale tipologia di essa ci si riferisce; altrimenti è come dissertare del "buco", senza precisare su che cosa è stato praticato.
***
GIOIA
La "gioia", è anch'esso un termine alquanto vago; comunque, penso che possa essere definito, con buona approssimazione, come "uno stato psicologico di benessere".
In effetti, come dici tu, non è il cervello (complessivamente considerato) a "crearla", bensì viene "prodotta", attraverso l'"energia elettrochimica" (4 e 5), dall'attivazione dei seguenti "neurotrasmettitori": dopamina, serotonina, ossitocina e le endorfine.
Come attivarli?
In vari modi.
Per esempio, esponendoci al sole per 20 minuti, la nostra pelle assorbe i raggi UV che promuovono Vitamina-D e, quindi, la produzione di serotonina; oppure, annusando profumo di vaniglia, che, come è stato riscontrato,  aumenta la produzione di endorfine. 
Ed analoghi esempi si potrebbero fare anche per gli altri neurotrasmettitori, attraverso l'innesco di altre forme di energia; che, però, di solito è prevalentemente di carattere elettrochimico, o semplicemente chimico.
***
Per cui, secondo me, la "gioia", in sè, non è affatto una "energia",  bensì lo stato psicologico di benessere generato dall'attivazione di determinati neurotrasmettitori , innescati da vari tipi di energia (di solito di carattere elettrochimico, o semplicemente chimico).
***
#5777
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
03 Aprile 2017, 20:51:23 PM
Caro Sgiombo,
***
Tu dici che, per superare il solipsismo non é necessario postulare un soggetto universale e divino, perchè, a quanto ci dicono le neuroscienze,  deve esistere una necessaria coesistenza di determinate attività fisiologiche in determinati cervelli e determinati eventi fenomenici in determinate esperienze coscienti, autonomi e indipendenti gli uni dagli altri.
Va bene!
Ma il problema è che, a livello "sperimentale", io "esperisco" <<solo nella mente>> l'esistenza di tali neuroscienziati; e quanto essi dicono circa le attività fisiologiche in determinati "altri" cervelli viene anche esso "esperito" a livello esclusivamente mentale.
Se così è, il fatto che tali neuroscienziati, ed "altri" cervelli, siano la manifestazione "fenomenica" (da me percepita) di neuroscienziati, e di "altri" cervelli "noumenici" che esistono indipendentemente e autonomamente dalla "mia" MENTE, è tutto da dimostrare; il che si può fare  solo SUPPONENDO un "rapporto causale" tra "mondo noumenico esterno" e "fenomeni mentali interni" (cioè, l'albero noumeno produce nella mia mente l'immagine di un albero fenomeno).
Il che, come ho detto, mi sembra una inferenza illecita, perchè il "rapporto causale" io lo sperimento soltanto tra "fenomeni mentali interni", e non tra tra "mondo noumenico esterno" e "fenomeni mentali interni" (che costuiscono due piani diversi); per cui, non potendo accertare un "mondo noumenico esterno"  in via deduttiva, sono portato a concludere che tutti i "fenomeni" OGGETTO, siano creati dallo stesso SOGGETTO MENTALE che li produce.
Ma tale SOGGETTO MENTALE non può ridursi ad un mero soggetto individuale, per non scadere in un assurdo solipsismo, bensì deve appunto trattarsi di SOGGETTO MENTALE  universale.
Che puoi definire DIO, secondo l'approccio Berkeleyano, oppure SE' (o UNO, ESSERE ecc.), secondo l'approccio Vedanta...o come altro ti pare.
***
Per questo, dicevo che, quanto al fatto di ammettere che esistano più esperienze fenomeniche coscienti (oltre alla "propria" immediatamente esperita, anche quelle degli altri uomini e per lo meno di gran parte degli altri animali: una per ciascuno di essi), da tale considerazione non deriva affatto che "noumeno" possano essere tanto i soggetti individuali di sensazioni (di tali esperienze fenomeniche coscienti), quanto gli oggetti di sensazioni; ed infatti, sia gli uni che gli altri, rientrano tutti nel SOGNO di un'unica MENTE , che si credono autonomi (e fenomenicamente lo sono), ma, in realtà, sono tutti epifenomeni dell'UNICO SOGNATORE.
Come i tre personaggi con cui discutevo stanotte in sogno: sembravamo 4, lì a discutere, ma in REALTA' ERA UNO SOLO AD INTERPRETARE TUTTE LE PARTI.
Tu dici che questo io non l'ho dimostrato; può darsi, come tu non hai dimostrato il contrario.
L'unica cosa certa, è che io esperisco te e i tuoi ragionamenti (e tutti gli altri esseri viventi) esclusivamente al livello mentale, e non altrimenti.
Quanto al fatto che si possa  benissimo "ipotizzare" che esista un' esperienza fenomenica cosciente singolare e distinta dalle altre per ciascun uomo, e che questo non   comporterebbe alcuna contraddizione o incongruenza logica, hai perfettamente ragione; ed invero, tale supposizione non comporta alcuna contraddizione o incongruenza logica, bensì solo una CARENZA dimostrativa.
Voglio dire che io perecepisco indubbiamente l"immagine mentale" di un uomo, che mi sta parlando ed esponendo le sue tesi, e, posso constatare sperimentalmente che l'"immagine mentale" della sua bocca che si apre e si chiude, genera (cioè è causa delle) sue parole, come che l'"immagine mentale" della mia bocca che si apre e si chiude, genera (cioè è causa delle) mie parole; e, se alla fine lui si incazza e mi tira un pugno, non c'è dubbio alcuno che l'"immagine mentale" del suo pugno, sia la causa palese dell''"immagine mentale" di DOLORE che prova il mio naso.
Ma il NESSO CAUSALE, io lo constato solo ed esclusivamente tra gli "eventi" fenomenici e mentali sopra descritti, MA MAI  TRA DI ESSI, ED ELEMENTI NOUMENICI ESTERNI CHE DOVREBBERO COSTUIRNE LA CAUSA "MATERIALE" ESTERNA.
Per questo dicevo che la supposizione di un MONDO MATERIALE ESTERNO ALLA MENTE, non comporta alcuna contraddizione o incongruenza logica, bensì solo una carenza dimostrativa, perchè non è verificabile il nesso causale tra piano noumenico (esterno) e piano fenomenico (interno).
***
Quanto al fatto che (come tu scrivi) si può anche ipotizzare un' unico soggetto universale che sogna (sensazioni fenomeniche mentali e materiali), ma che, in questo secondo caso:
a)si tratterebbe comunque di "solipsismo" (un' unico soggetto cosciente, anche se "divino");
b) non si capirebbe come mai io viva una ben determinata esperienza fenomenica cosciente correlata a un determinato cervello (il mio), distinta dalla tua e da quelle di tutti gli altri e non invece si viva tutti una medesima "babele di esperienze coscienti" correlate a tutti i cervelli vivi e funzionanti.
Considerazioni molto acute ed interessanti, indubbiamente.
Posso solo "cercare" di risponderti nel modo che segue:
a)
Non si tratterebbe affatto di "solipsismo" di un' unico soggetto cosciente, anche se "divino", perchè la "Weltanschauung" solipsistica presuppone una specifica individualità personale; il che sarebbe autocontraddittorio, perchè, se un singolo individuo viene identificato come parte del tutto,  non può essere contemporaneamente anche il tutto.
O sei fetta di torta, o sei torta!
Anche se, nel nostro caso, trattandosi di diversi livelli coscienziali,la distinzione non è fra tutto e "parti" del tutto (come nel caso della torta), bensì fra tutto e "quote ideali" del tutto (come nella "comunione pro indiviso" di un'eredità).
Per cui, la MENTE SOGGETTO (o come altro la vuoi chiamare), non può essere in nessun caso di natura "solipsistica", perchè è il TUTTO.
b) 
Quanto al fatto che non si capirebbe come mai io viva una ben determinata esperienza fenomenica cosciente correlata a un determinato cervello (il mio), distinta dalla tua e da quelle di tutti gli altri e non invece si viva tutti una medesima "babele di esperienze coscienti" correlate a tutti i cervelli vivi e funzionanti, invece, la cosa, secondo me, è perfettamente comprensibile, perchè si tratta di livelli coscienziali (ovvero STATI) diversi, che non generano confusione alcuna.
Per fare un esempio (anche se calza solo parzialmente), la notte scorsa io ho sognato di discutere con tre mie amici, di un argomento filosofico molto simile a questo; ed era un sogno molto realistico, perchè ognuno diceva la sua, CONTROBATTENDO argomentativamente le tesi altrui, in modo molto accanito e differenziato, senza alcuna  "babele di esperienze coscienti".
Poi mi sono svegliato, ed ho preso coscienza che i quattro io "sognati", erano il prodotto di un unico io "sognante" (che, per giunta, come spesso mi accade, non si identificava con nessuno dei quattro).
***
Quanto all'altro sogno, che feci due anni fa, quando soffrivo di sovente di allucinazioni acustiche, in sostanza, vale il discorso che ho appena fatto.
***
Per concludere, aggiungo soltanto che, quando ho avuto esperienze di tipo allucinatorio (per esempio, le allucinazioni acustiche), ero ben cosciente che si trattava di "esperienze fenomeniche soggettive", non corrispondenti alle "esperienze fenomeniche oggettive", sia pure entrambe in ambito fenomenico; diversamente, nel caso di meditazione "zen soto", a volte lambisco a livello esperenziale noumenico interno sia (pure molto remotamente) questa dicotomia tra il mio "io" individuale ed il mio "sè universale", che, però, è solo transeunte.
Ma, anche se a me pare che ci sia una profonda differenza, non posso escludere che anche in tal caso si tratti soltanto di una mera "esperienza fenomenica soggettiva".
Come stanno veramente le cose, lo sapremo solo dopo morti; o,altrimenti, può darsi pure che non lo sapremo mai!
Chi morrà vedrà!  ;)
#5778
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
03 Aprile 2017, 19:12:45 PM
Citazione di: lorenzo il 03 Aprile 2017, 17:49:20 PM
Citazione di: Eutidemo il 03 Aprile 2017, 16:19:59 PME adesso, non ti offendere, ma, ti prego, BASTA col farmi impiegare tempo ad indagare per tuo conto storie assurde di "fachiri levitanti" e "cieche vedenti", quando potresti verificare da solo che sono soltanto grossolane imposture da quattro soldi.
Solo questo perché ora non posso altro:
- la foto del fachiro l'avevo messa io, sapevo il trucco, grazie;
- riguardo i miracoli ho premesso il mio scetticismo (come prova) anche se fossero veri.
Quando non so qualcosa e non riesco a trovarla, credo di avere l'abitudine di chiedere se qualcuno lo può fare.
Non ti offendere tu.

Non solo non mi offendo, ma, anzi, ti chiedo scusa, perchè forse, nel mio ultimo intervento, sono stato un po'  troppo aggressivo :)
Se  non sai qualcosa e non riesci a trovarla, chiedi pure il mio aiuto; per quanto posso, cercherò anche io di fare in merito qualche ricerca ;)
#5779
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
03 Aprile 2017, 16:19:59 PM
Caro Lorenzo,
***
Tu ti chiedi:
"Se noi andiamo ad analizzare la A che appare sullo schermo troviamo che in realtà si compone di una serie di pixel. Un'analisi più approfondita ci rivela che questi sono solo impulsi elettrici che i nostri occhi percepiscono come puntini luminosi. Cos'è oggettivo? La A, i pixel, gli impulsi elettrici?"
Sarebbe come chiedere:
"Se noi andiamo ad analizzare un libro, troviamo che in realtà si compone di una serie di parole. Un'analisi più approfondita ci rivela che queste parole sono, a loro volta, costituite da singoli caratteri ad inchiostro, e dalla carta su cui sono stampati. Cos'è oggettivo? Il libro, le parole, i caratteri, l'inchiostro o la carta?" ;D
Per me, la risposta ad entrambe le domande: è TUTTO oggettivo, in rapporto al livello ed al tipo di riscontro; cioè, nel primo caso, la A, i pixel, e gli impulsi elettrici, mentre, nel secondo caso, il libro, le parole, i caratteri, l'inchiostro, e la carta.
Non capisco proprio dove vuoi arrivare! ::)
***
Quanto alle allucinazioni collettive, io ho assistito al fatto che alcuni "credevano" di vedere qualcosa che io (ed altri) non vedevamo affatto, e che non veniva nemmeno registrato dalla videocamera TV, nè dalle rilevazioni atmosferiche ed astronomiche; per cui, io ed altre persone non suggestionabili, abbiamo semplicemente "constato" la stessa realtà (oggettiva) rilevata dalle strumentazioni, gli altri, invece, hanno solo immaginato di vedere cose che in realtà non esistevano affatto (soggettivamente)!
***
Quanto al fatto che la verità primaria è quella mentale, mentre quella materiale e solo una supposizione (se vogliamo parlare a livello "noumenico"), hai totalmente frainteso quello che intendevo dire.
Io intendevo semplicemente dire che tu sperimenti direttamente SOLO delle "immagini mentali" (visive, tattili, olfattive, gustative, auditive), che tu SUPPONI, siano generate da un oggetto "noumenico" esterno; il quale, però, non puoi direttamente esperire.
Tanto è vero che, in condizioni allucinatorie, tu percepisci mentalmente cose che non ci sono (o meglio, che sono solo nella tua testa).
***
Io ho scritto che non escludo affatto che certi fenomeni "possano" esistere, se non sono intrinsecamente autocontraddittori; sia che alcuni li vedano e altri no (come l'aura, che non è la radiazione elettromagnetica rilevata dalla camera Kirlian).
Ma questo non significa che esistano sul serio, se non vengono dimostrati oggettivamente.
Lo ribadisco fermamente!
Anche qui, hai completamente frainteso quello che ho scritto.
Ed infatti, io non ho affatto bisogno che tu mi dimostri  oggettivamente che stai vedendo la dimostrazione del teorema di Gödel e non una serie di geroglifici, perchè la cosa non è affatto straordinaria in se stessa, nè tu hai motivo per ingannarmi al riguardo (non ci guadagni niente), per cui mi fido della tua parola.
Ma se tu mi dicessi (come mi hai detto) che sei capace di svolazzare in aria, poichè si tratta di una cosa che va contro il buon senso e le leggi della fisica, non ti crederò MAI sulla parola, ma avrò senz'altro bisogno che tu mi dimostri  oggettivamente che stai veramente volando o che hai volato (cioè, credo alla tua buona fede, ma penso che potresti essere stato vittima di autosuggestione).
Possibile che tu non capisca la differenza? :-\
***
Quanto al fatto che, se mi apparissero davanti Cleopatra o Elena di Troia (o meglio, quella Troia di Elena), col pretesto di un baciamano,  più che cercare di saggiare dov'è il trucco, correrei subito da uno psichiatra, perchè mi renderei conto di aver subito una allucinazione, vedo che tu replichi che: "...con ciò, sto confermando la predisposizione ad accogliere solo ciò che rientra nei nostri parametri."
Ed invero, secondo l'"id quod plerumque accidit", cioè, secondo i parametri di comune esperienza, non è molto comune che i morti resuscitino e se ne vadano tranquillamente a spasso chiedendo il baciamano ai passanti; anzi, a dire il vero, "sembra" che NON SIA ACCADUTO MAI!
O sì? ;D
Tu troveresti del tutto normale, se io ti dicessi che ieri sono stato a cena con Napoleone Bonaparte, e mi crederesti sulla parola?
Sono sicuro di NO, sii sincero!
***
Quanto alla "donna che vede senza pupille", miracolata da Padre Pio (Gemma Canala Giorgi), a me sembra che le pupille ce l'abbia, almeno guardandola alla sua festa di compleanno su YOUTUBE, in un momento in cui si è tolta gli occhiali scuri; che, invece, porta sempre nelle interviste pubbliche, per non mostrare mai gli occhi.
Ma potrei sbagliarmi :o
Comunque, la cosa "risulterebbe"  da alcuni (presunti) certificati medici di 50 anni fa, compilati da dottori di "provata (?) esperienza"; ma, degli sconosciuti medici che dichiararono inguaribile la piccola, furono fatti soltanto i "cognomi" (Cucco, Contino Bonifacio), per cui, ignorandosi i "nomi", non furono MAI identificati con sicurezza, e, a volte, confusi con altri "cognomi" (Caramazza).
Ammesso che siano mai esistiti!
Inoltre, il caso non è mai stato preso minimamente  in considerazione dal Vaticano, perchè le "prove" fornite alla Congregazione per la Verifica dei Miracoli, non sono state minimamente ritenute sufficienti.
Inoltre, la storia raccontata da lei e dai suoi fan, fa acqua da tutte le parti, in quanto estremamente confusa e contraddittoria.
Per esempio:
1. In alcuni casi racconta che è lei che sogna il frate, in altri, invece, è la parente suora.
2. Si viene a sapere che non esiste una data "esatta" del viaggio da Padre Pio. Ne vengono citate almeno tre: il 1 il 6 e il 18 giugno del 1947.
3. Cambiano i "cognomi" dei medici (peraltro sconosciuti), come sopra detto.
4. Non si capisce bene se Gemma fu infermiera ad Agrigento oppure maestra a Messina (come dice lei). Ma da come si esprime nelle interviste televisive mostra uno scarso grado di scolarizzazione (ascoltare per credere).
Per cui, con "prove" del genere, si può sicuramente fare "scena" in TV, a beneficio dei gonzi; ma se un avvocato si azzardasse a portarle in tribunale, verrebbe subito cacciato via a calci in culo, tra le risate dei presenti! ;D
***
E adesso, non ti offendere, ma, ti prego, BASTA col farmi impiegare tempo ad indagare per tuo conto storie assurde di "fachiri levitanti" e "cieche vedenti", quando potresti verificare da solo che sono soltanto grossolane imposture da quattro soldi.
Qualche fatto VERAMENTE strano, invero, molto di rado, accade sul serio (come da me riportato nel TOPIC appena aperto sui viaggi nel tempo), ma non certo questi!
***
#5780
Tematiche Filosofiche / NAVIGARE NEL TEMPO
03 Aprile 2017, 13:26:43 PM
Viaggiare nel tempo, in un certo senso, è una cosa che facciamo in continuazione; ed infatti, anche ora, mentre scrivo, sto appunto viaggiando nel tempo.
Ciò avviene in due modi:
1) FISICAMENTE, viaggio a senso unico, soltanto nel futuro (purtroppo), in un fiume senza ritorno; ed infatti, fisicamente, non posso che viaggiare in avanti, cosa che posso percepire "visivamente" guardando le parole che sto scrivendo in questo momento nel monitor che ho ora davanti.
2) PSICOLOGICAMENTE, viaggio sia nel passato (con la memoria) che nel futuro (con la previsione), in quanto, se chiudo gli occhi:
- posso, se voglio, raffigurarmi parola per parola il testo appena scritto sopra, e, quindi, con la "memoria", in un certo senso viaggio nel passato;
- posso, se voglio,  prevedere parola per parola il testo che sta per apparire scritto tra qualche secondo qua sotto (se lo predetermino mentalmente), e, quindi, con la "previsione", in un certo senso viaggio nel futuro.
In effetti, si tratta di modi di "viaggiare" nel tempo solo "per modo di dire"!
***
Ed infatti, dal punto di vista puramente fisico, in realtà il presente è costituito dalla lettera che sto battendo in questo momento, in un "istante" talmente indefinibile, che in effetto dubito possa avere davvero una esistenza "reale": alzo il dito, lo abbasso di un miliardesimo di secondo alla volta, premo il tasto in un altro miliardesimo di secondo...ed ogni miliardesimo di secondo è a sua volta divisibile in un infinito numero di istanti...che in un momento sono già diventati "istanti passati" e non più "presenti".
Come faccio a identificare una cosa così evanescente come il "presente", nel momento in cui il tempo scorre via in istanti così "infinetesimali"?
Sempre a livello fisico, peraltro, il PASSATO (cioè lo scorrere del tempo già concluso) non ESISTE più, mentre il FUTURO (cioè lo scorrere del tempo di là da venire) non ESISTE ancora; per cui, anche in tale caso, si tratta di due cose che non hanno ESISTENZA reale.
***
Dal punto di vista puramente psichico, invece, a parte il fatto che anche i processi mentali della memoria e della previsione avvengono in un tempo fisico:
- in entrambi i casi si tratta di "simulazioni"mentali di cose che non ci sono più, o non ci sono ancora, e non le cose stesse;
- in entrambi i casi si tratta di "simulazioni"mentali che potrebbero essere errate, o perchè sbaglio nel ricordare, o perchè sbaglio nel prevedere.
- in entrambi i casi si tratta di "simulazioni"mentali che avvengono ADESSO (nel presente).
***
Ma, per un momento, tralasciamo tali causidiche sottigliezze, e chiediamoci innanzittutto se sarebbe possibile viaggiare FISICAMENTE nel tempo, come si vede nei film; cioè, spostandoci cento anni in avanti o cento anni indietro, con tutto il nostro corpo (vestiti compresi, auspicabilmente).
Secondo Stephen Hawking ed altri illustri fisici, la prima cosa è teoricamente possibile, mentre la seconda no per via dei possibili "paradossi temporali"; per esempio, se un tizio tornasse indietro nel tempo, ed uccidesse suo nonno, lui non sarebbe mai nato, e quindi non sarebbe mai potuto tornare indietro nel tempo per uccidere suo nonno.
Secondo me, invece, questo non dovrebbe essere un vero ostacolo, se consideriamo il tempo come un CONTINUUM; ed infatti, in tal caso, quello che è successo è GIA' "in ogni caso successo", in quanto il CONTINUUM temporale già contiene i viaggi nel tempo, i quali, quindi, non possono generare paradossi al suo interno, in quanto cronlogicamente incorporati a priori.
In altre parole è come se gli attori di una pellicola (ad esempio, RITORNO AL FUTURO), viaggiando nel fILM con una macchina del tempo, credessero davvero di poter cambiare il passato o il futuro nel singolo "frame" in cui si trovano; mentre invece qualunque cambiamento che loro pensano di effettuare, in effetti già esiste all'interno dell'intero e già compiuto filmato.
Semmai, secondo me, viaggiare nel tempo "spostandosi con il proprio corpo", visto che la "massa" ed il "peso" dell'Universo, in un determinato istante hanno una determinata consistenza, potrebbe comportare che "l'universo-istante" di provenienza imploderebbe su se stesso, per l'improvvisa "sottrazione" di materia, mentre "l'universo-istante" di destinazione esploderebbe , per l'improvvisa "aggiunta" di materia.
Anche a voler superare tale ostacolo, se si viaggia solo nel tempo, si finirà sicuramente per morire assiderati o asfissiati nello spazio esterno; perchè, nel frattempo, il nostro pianeta avrà cambiato posizione o la cambierà, e, quindi, noi riappariremmo nel vuoto dello spazio siderale!
Infine, anche trovando un sistema per riapparire QUI, sulla terra, poichè il livello del suolo si eleva col tempo (almeno nelle città), se viaggiamo nel passato rischiamo di precipitare di parecchi metri, mentre, se viaggiamo nel futuro, rischiamo di essere sepolti vivi; per esempio, se io iniziassi il mio viaggio nello stabile che ho qui all'Aventino, e tornassi ai tempi di Nerone, poichè il livello stradale del primo secolo era venti metri più in basso di ora, finirei per fare un bel volo (anche se scendessi a piano terra)!
Per evitare la cosa, se volessi tornare nel passato, dovrei scavare un buco profondo venti metri in mezzo alla strada attuale, ed effettuare il trasferimento da lì; volendo viaggiare nel futuro, invece, la cosa più prudente sarebbe farlo in mongolfiera!
***
Ma, ora, chiediamoci se invece sarebbe possibile viaggiare solo MENTALMENTE nel tempo; cioè, spostandoci cento anni in avanti o cento anni indietro, solo con la nostra "coscienza percettiva", senza trasferire tutto il corpo.
La cosa, secondo me, sarebbe "un pochino" più semplice; anzi, in un certo senso, qualcosa del genere mi è già accaduta.
Ed infatti, subito dopo l'intervento al cervello, in uno stato ipnagogico di semiveglia, ho avuto un'immagina "visiva" di me bambino che scrivevo le mie prime parole; ma, attenzione, non era un semplice RICORDO, perchè io "HO VISTO" il quaderno e le parole che stavo scrivendo (ovviamente, solo nella mia testa), in maniera, per così dire "fotografica", non è che me le sono semplicemente "ricordate". In pratica, in quel momento, a livello percettivo ho "rivissuto" (non semplicemente ricordato) una esperienza passata.
Secondo il medico, si è trattato di un fenomeno neurologico singolare, di tipo "allucinatorio", ma tutt'altro che unico; non c'era niente di "paranormale" in esso.
Per cui, mi chiedo se, in futuro,  non si possa trovare un metodo (farmacologico o di altro genere) per "tornare indietro nel tempo" a livello meramente percettivo, cioè rivivendo "tel quel" esperienze del passato, come se le stessimo vivendo ora; però, non in modo "casuale", come è capitato a me, bensì in modo selettivo e volontario.
Questo, "forse", si potrà fare, in qualche modo; ma, più che viaggiare nel tempo (solo nel passato), sarebbe solo un modo per rivivere i momenti più belli della nostra vita già vissuta...escludendo quelli brutti.
Spingendosi più avanti con la fantasia, invece, "se" veramente il tempo è un CONTINUUM "coesistente" eternamente in tutti i suoi istanti, c'è da chiedersi se la nostra mente, in qualche modo, possa affacciarsi alla finestra e vedere non solo i membri della processione che stanno passando in questo momento, ma anche quelli già passati e che devono ancora arrivare; o, per fare un esempio più moderno, saltare avanti ed indietro su un film in DVD, per poter rivedere le scene trascorse, o anticipare quelle che ancora devono venire.
Per ora, a quanto mi risulta, tale facoltà è preclusa a noi esseri umani...ma in futuro, con qualche nuova tecnica, chissà!
E' vero che c'è stato chi, come Nostradamus, riteneva di poter prevedere il futuro, e ci sono fiumi d'inchiostro per dimostrare come molte delle sue previsioni si siano puntualmente avverate; ma, da quello che ho potuto verificare, sono tutte BALLE, perchè si tratta di previsioni assolutamente ambigue.
E così come quelle di altri che pretendono di poter prevedere il futuro, mentre il loro "patrimonio" (inesistente o molto contenuto) dimostra il contrario; e, cioè, che non sono in grado di prevedere una bel niente, altrimenti sarebbero diventati, in breve, gli uomini più ricchi del mondo.
Il che, invece, non è loro MAI accaduto.
***
Tuttavia c'è un SOLO caso (almeno a quanto mi risulta), in cui, effettivamente, ed in modo del tutto inconsapevole, qualcuno, "forse", ha avuto una cognizione -inequivoca?- di eventi futuri.
Ed infatti, nel 1898, fu "pubblicato" un libro intitolato FUTILITY, che presenta analogie SORPRENDENTI fra il racconto e il naufragio del TITANIC, avvenuto nel 1912. 
Ed infatti:
- la nave del libro si chiamava TITAN, mentre quella che poi affondò realmente TITANIC;
- entrambe naufragarono nel Nord Atlantico;
- entrambi i naufragi provocarono molti morti per carenza di scialuppe; 
- entrambe le navi erano a tripla elica e avevano due alberi;
- entrambe erano definite "inaffondabili";
- entrambe partirono ad aprile;
- entrambe percorrevano la rotta che congiunge il Regno Unito con New York;
- entrambe colpirono un iceberg sul lato di dritta;
- entrambe naufragarono a circa 400 miglia da Terranova.
In effetti, a me sembrano UN PO' TROPPE COINCIDENZE, per essere meramente casuali.
E' vero che altri dati non corrispondono al cento per cento, ma ci andiamo vicini:
- avevano dimensioni simili (244 metri di lunghezza per il Titan, 269 per il Titanic);
- viaggiavano a velocità simili (25 nodi il Titan, 22 nodi e mezzo il Titanic);
Sebbene io sia SCETTICO per natura, come Lorenzo ben sa, non sono affatto prevenuto di fronte ai fatti inequivocabilmente documentati (ho verificato che veramente il libro è stato pubblicato nel 1898, e lo trovate pure su GOOGLE LIBRI); per cui, in effetti, questo caso mi lascia MOLTO perplesso, e, anche se, a mio avviso, ancora non costituisce una prova che si possa viaggiare nel tempo con la mente, potrebbe, però, costituire un indizio circostanziale della cosa.
A dire il vero, ci sono altri casi analoghi...ma MOLTO meno convincenti!
*** ;)
#5781
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
03 Aprile 2017, 07:50:47 AM
Caro Sgiombo,
***
io parlavo di "sogni", "figli di una mente vagabonda, più leggeri dell'aria, e più veloci del vento", non di "allucinazioni"; al cui riguardo ignoro se siano stati condotti analoghi esperimenti.
Ma, restando ai  sogni, la sperimentazione che ti ho riportato non si è limitata ad osservare intersoggettivamente i cervelli di coloro che sognano (i quali sono altra cosa dei loro sogni), bensì è riuscita a INDOVINARE IL CONTENUTO DEI SOGNI STESSI nel 75-80% dei casi; cosa che, a quanto pare, è stata confermata dai sognatori stessi al loro risveglio.
Sempre che la cosa sia vera, poichè a me pare davvero sorprendente; ed invero, sembra che non si siano limitati a vedere le aree interessate dal cervello durante il sogno, bensì, tramite un metodo che non ho ben capito, pare che abbiano "decodificato" i segnali, riuscendo a capire lo stesso contenuto del sogno.
Però, come ho detto, nel 75-80% dei casi i sognatori hanno confermato.
***
Io non interpreto il noumeno o "cosa in sé" in senso kantiano (che, come dici tu, appunto, non è di natura mentale); il mio approccio è completamente differente!
Ed infatti io parto dalla incontestabile CONSTATAZIONE che c'è un SOGGETTO (diciamo "io", ora, per comodità di linguaggio) il quale esperimenta ESCLUSIVAMENTE "immagini mentali", tattili, visive, acustiche, olfattive, gustative, collegate alla presenza di  determinate "immagini mentali" di OGGETTI.
Ad esempio, ora, davanti a me, "vedo" il monitor di notebook, e ne "tocco" la tastiera; però, più correttamente, dovrei dire che esperisco SOLTANTO l'"immagine mentale" visiva e tattile di un notebook, e "IPOTIZZO" che tale "FENOMENO" sia CAUSATO dall'esistenza di un "NOUMENO" esterno alla mia mente.
Così come "IPOTIZZO" tutto il resto (te compreso)...ma ciò che realmente "SPERIMENTO", sono solo immagini mentali.
Ora, a ben vedere, non c'è dubbio alcuno che, istintivamente, se mi scotto con il fuoco, pur riducendosi il tutto ad esperienze soggettive (ed infatti esistono anche allucinazioni riguardo alle scottature da fuoco), tendo a dedurre che, almeno nella maggior parte dei casi, ci sia un OGGETTO ESTERNO (di natura noumenica), che ha CAUSATO la percezione di un OGGETTO INTERNO, di natura mentale.
Ma la cosa, a ben vedere, non solo non è "necessaria", in quanto "tutte" le esperienze fenomeniche possono,  a volte, manifestarsi senza alcuna "causa noumenica" esterna (come nelle allucinazioni e nei miraggi), ma, a livello razionale, è forse una "inferenza" del tutto indebita anche a livello generale.
Ed infatti:
A) Io riscontro l'esistenza di un NESSO CAUSALE (ammesso che tale concetto sia valido, e non si riduca tutto ad un "post hoc propter hoc"), ESCLUSIVAMENTE tra un'"immagine mentale" ed un altra; per esempio, all'"immagine mentale" di fuoco, segue quella di calore, e poi, eventualmente, di bruciatura, ma, sempre ammesso che ci sia una effettiva "consecutio causalis" tra i detti eventi, IO LA SPERIMENTO SOLO SUL PIANO FENOMENICO (sempre nella mia mente).
B) Ciò premesso, poichè il NESSO CAUSALE io  lo sperimento solo sul piano fenomenico, l'inferenza che tale NESSO CAUSALE  possa sussistere anche tra un presunto "mondo noumenico" ESTERNO ed un constatato "mondo fenomenico" INTERNO, di cui il primo sarebbe la "causa" del secondo, costituisce, secondo me, un'idebita illazione.
C) Se le precedenti premesse sono corrette, ne consegue che l'intero mondo ha NATURA MENTALE, e, cioè, che non c'è niente di MATERIALE ed ESTERNO che che ne sia la causa; però, ovviamente, sarebbe autocontraddittorio anche supporre, che tutto si riduca ad un sogno del piccolo "io" di Eutidemo (scadendo nel solipsismo), perchè anche lui, il suo cervelletto, e la sua coscienza individuale, ed i suoi stessi pensieri, rientrano nella categoria "fenomenica", nel momento stesso in cui costui viene "individuato" e "differenziato" all'interno di tale "mondo".
°
Per cui, tirando le fila del discorso, ci deve essere per forza un SOGGETTO NOUMENICO che sperimenta il TUTTO; e tale soggetto deve necessariamente "trascenderere" il piccolo "io" soggetto PARTICOLARE" di Eutidemo, bensi deve essere UNIVERSALE (SE' o DIO, come diceva Berkely -che era un empirista), e non individuale; sebbene la differenza sia come quella tra il MARE e le ONDE, perchè sempre di COSCIENZA si tratta.
Ed invero a tale tipo di realtà, pur sempre parzialmente, si può accedere non sperimentalmente, bensì solo per "coscienzalizzazione" interiore, in via apofatica (dall'"io" al "SE'"); ma, se si tenta di farlo con le parole (come ho cercato di farlo io), si incorre necessariamente in "inappropriatezze" più o meno gravi!
***
Premesso quanto sopra, per quanto concerne l'"io individuale", sono perfettamente d'accordo con quanto scrivi tu: il "mentale individuale" è altrettanto fenomenico del materiale, anch' esso è "qualcosa che appare", di cui si ha coscienza, ed anche per esso, esattamente come per il materiale, l' "esse est percipi".
Quanto al fatto che tu ti chiedi perché mai il noumeno debba essere un "ideale sé/soggetto universale a meno di non cadere nel "solipsismo", credo di aver già fornito la risposta sopra; ed infatti, il "solipsismo" vorrebbe ridurre il TUTTO all'esperienza del singolo individuo, mentre la cosa sarebbe autocontraddittoria, perchè, come tu dici, anche il singolo individuo è un epifenomeno di una realtà di cui, è, sì, parte, ma che lo trascende.
Ma poichè è indubbio che un SOGGETTO esiste, se non è individuale, deve necessariamente essere universale.
***
Quanto al fatto di ammettere che esistano più esperienze fenomeniche coscienti (oltre alla "propria" immediatamente esperita, anche quelle degli altri uomini e per lo meno di gran parte degli altri animali: una per ciascuno di essi), da tale considerazione non deriva affatto che "noumeno" possano essere tanto i soggetti individuali di sensazioni (di tali esperienze fenomeniche coscienti), quanto gli oggetti di sensazioni; ed infatti, sia gli uni che gli altri, rientrano tutti nel SOGNO di un'unica MENTE , che si credono autonomi (e fenomenicamente lo sono), ma, in realtà, sono tutti epifenomeni dell'UNICO SOGNATORE.
Come i tre personaggi con cui discutevo stanotte in sogno: sembravamo 4, lì a discutere, ma in REALTA' ERA UNO SOLO AD INTERPRETARE TUTTE LE PARTI.
***
Quanto alla ben netta differenza fra allucinazioni (sensazioni fenomeniche soggettive, oniriche, allucinatorie, ecc.) e sensazioni fenomeniche intersoggettive ("realistiche", "veritiere"), a dire il vero, 
non ho ben capito cosa intendi dire; per me, in entrambi i casi, si tratta di "fenomeni" (sia pure di diversa natura), i quali rientrano tutti nel discorso generale che facevo sopra.
Ricordo che due anni fa, quando soffrivo di sovente di allucinazioni acustiche, sognai di subirne una mentre ero in barca con una mia amica, e le dicevo: "Ma non la senti questa musica?" e lei "NO, deve essere la tua solita allucinazione acustica" ed io "E' vero, devi aver ragione...eppure ti assicuro che la seto come fosse reale".
Eppure, non eravamo "reali" nè l'"io sognato", nè la mia amica, nè l'allucinazione, ma era tutto frutto del sogno del  SOLO mio "io sognante"; o meglio eravamo "reali" ad un diverso livello, così come penso che sia di tutti noi adesso. ;)
#5782
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
03 Aprile 2017, 06:07:39 AM
Citazione di: myfriend il 02 Aprile 2017, 15:58:32 PM
Peccato che la fisica quantistica non funziona come la fisica classica.
E quando si parla di "atomo" non si parla di fisica classica, ma di fisica quantistica.  ;)

Ma sono entrambe vere ;)
#5783
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
02 Aprile 2017, 16:27:42 PM
Citazione di: lorenzo il 02 Aprile 2017, 12:02:17 PM
Buona domenica a tutti.
@ Eutidemo
Sul giochetto mi piacerebbe sentire le esperienze di qualcun altro, se lo ha fatto, e sapere se i bambini lo fanno ancora.
Noto che sei un esperto di prestidigitazione; io non me ne sono mai interessato ma riconosco che, soprattutto in certe riunioni familiari, meglio un mago che la tombola.
Riguardo la statistica, ho letto da qualche parte che un professore stupì tutti dicendo che sicuramente in classe vi erano due che compivano gli anni lo stesso giorno, e ci azzeccò. Non sono per niente competente e prima dei compleanni vorrei conoscere l'indice di Gini.
Quello delle allucinazioni collettive è un concetto passepartout, come la vis vitalis prima di Redi e Spallanzani (oggi noi, più evoluti, pensiamo che lo spirito derivi dalla materia, che cioè l'energia o la luce o i bosoni, protoni, gluoni e tutti questi termini esoterici producano la coscienza dell'io, la capacità di astrazione e le verità matematiche).
Io non escludo che certi fenomeni esistano, che alcuni li vedano e altri no (come l'aura, che non è la radiazione elettromagnetica rilevata dalla camera Kirlian).
Riguardo i miracoli so che a Lourdes, rispetto al numero dei visistatori sono percentualmente irrilevanti, so che gli ex-voto li portano solo i sopravvissuti, ma do per certo (anche per qualche esperienza personale) che avvengono.
(Ho il vago sospetto che se ti apparissero Cleopatra o Elena di Troia, col pretesto di un baciamano cercheresti di saggiare dov'è il trucco, perché non può essere altrimenti.)
Buona domenica a te, Lorenzo (e a tutti gli altri).
***
Sul giochetto delle "quattro dita", piacerebbe anche a me sentire le esperienze di qualcun altro, se lo ha fatto, e sapere se i bambini lo fanno ancora. ;)
***
Non sono affatto un esperto di prestidigitazione; me ne sono interessato un po', solo quando avevo i figli piccoli, perchè, come appunto dici tu,  in certe riunioni familiari, meglio un mago che la tombola.
E poi, di tanto in tanto, mi sono preoccupato di smascherare qualche mistificatore, che, con la scusa del paranormale, cercava di spillare soldi a gente troppo credula; uno di costoro, ex art.640 del Codice Penale , l'ho pure fatto sbattere dentro per TRUFFA.
Ma non era all'altezza di Houdini, altrimenti sarebbe evaso! ;D
***
Riguardo alla statistica, hai ragione; molti presunti "sensitivi" ricorrono allo stesso trucco di quel professore, per stupire il pubblico in platea.
E' di grande effetto, ed è facile cascarci, perchè è basato sul CALCOLO DELLE PROBABILITA' ma è MOLTO "controintuitivo".
Se ti interessa, questo è il sito dove è spiegato meglio.
https://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_del_compleanno
***
Quanto alle "allucinazioni collettive" non è affatto un concetto "passepartout", bensì un fenomeno psichico ben conosciuto, e che non ha nulla di misterioso; come ti ho detto, vi ho anche assistito di persona.
Sinceramente, non ci vedo alcuna connessione col pensiero riduzionistico moderno, per cui lo spirito deriverebbe dalla materia; io, invero, penso esattamente la cosa opposta, e, cioè, che la verità primaria è quella mentale, mentre quella materiale e solo una supposizione (se vogliamo parlare a livello "noumenico").
Ma tengo ben distinto il piano "noumenico" da quello "fenomenico"; sul quale gli eventi si manifestano ordinariamente nel modo che la scienza "ci aiuta" a capire meglio...non certo la "magia"!
***
Nemmeno io escludo che certi fenomeni "possano" esistere, se non sono intrinsecamente autocontraddittori; sia che alcuni li vedano e altri no (come l'aura, che non è la radiazione elettromagnetica rilevata dalla camera Kirlian).
Ma questo non significa che esistano sul serio, se non vengono dimostrati oggettivamente; "NON ESCLUDERE" e "CREDERE" sono cose ben diverse!
Per me, cioè, vale l'antico motto: "AB ESSE AD POSSE VALET CONSEQUENTIA, SE A POSSE AD ESSE CONSEQUENTIA NON VALET"!
Il che significa che:
- se un fatto "è" incontrovertibilmente dimostrato come vero (ESSE), ne deriva che doveva essere per forza possibile (POSSE), altrimenti non si sarebbe verificato;
- se invece un fatto "è" soltanto possibile (POSSE), ma ancora non è incontrovertibilmente dimostrato come vero (ESSE), non si può asserire che esista realmente, fino a che non ne sia fornita una prova incontrovertibile.
Le testimonianze stanno a zero! ;)
***
Tu scrivi:
"Riguardo i miracoli so che a Lourdes, rispetto al numero dei visistatori sono percentualmente irrilevanti, so che gli ex-voto li portano solo i sopravvissuti, ma do per certo (anche per qualche esperienza personale) che avvengono."
Su questo punto dissento radicalmente!
Ed infatti, secondo me, sarebbe del tutto irrilevante che i miracoli a Lourdes, rispetto al numero dei visistatori, siano pochi o tanti;  ne basterebbe anche uno solo, PURCHE' ACCERTATO IN MODO INCONTROVERITIBILE (un resuscitato, appunto, ovvero uno a cui siano ricresciute le gambe da zero).
Di testimonianze di guarigioni, invero, ne ho sentite tante, ma:
- statisticamente, in alcuni casi, la regressione del male avviene spontaneamente, per cui è gratuito affermare che la causa della guarigione sia necessariamente imputabile a LOURDES; ed infatti ci sono stati casi di tumori diagnosticati con vari esami che dopo differenti storie cliniche sono letteralmente "scomparsi" ai controlli successivi, senza alcun plausibile motivo... in qualsiasi parte del mondo, non solo a Lourdes; 
- non c'è mai stato, a LOURDES, nessun caso di guarigione veramente "impossibile" (come ad uno a cui siano riscresciuti gli occhi o che sia resuscitato), ma solo relative a patologie "interne".
Quanto a ciò che "dai per certo" per esperienza personale (dando per scontata la tua buona fede), vista la tua sincera credulità rispetto ad altre "baracconate" di cui abbiamo parlato -preti e fachiri levitanti inclusi-, consentimi, senza offesa, di non farci molto affidamento! ::)
Comunque, se ti interessa l'argomento, leggi qui:
http://www.cicap.org/emilia/miracolo/
Anche se temo che sarebbe inutile, perchè tu ci vuoi credere PER FORZA, per cui nessun argomento razionale riuscirebbe mai a scuoterti...manco a cannonate!
***
Quanto al fatto che, se mi apparissero davanti Cleopatra o Elena di Troia (o meglio, quella Troia di Elena), col pretesto di un baciamano,  più che cercare di saggiare dov'è il trucco, correrei subito da uno psichiatra, perchè mi renderei conto di aver subito una allucinazione. ;D  ;D  ;D
E, se capitasse a te, ti consiglierei di fare lo stesso...di corsa!
***
#5784
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
02 Aprile 2017, 15:18:29 PM
MATERIA ED ENERGIA
***
A) MATERIA
Al riguardo, come si sa, sono state formulate nel tempo le ipotesi descrittive più diverse, sin dai tempi degli antichi Greci.
1)
I "FISICISTI", che riducevano la materia, in genere, ad uno o a tutti e quattro gli  elementi (acqua, aria, terra, fuoco) che la Natura, come diceva Ovidio: "Dissociata locis concordi pace ligavit", in quanto tutti riconducibili ad una sostanziale omogeneità fisica; e, a riprova di questa sostanziale omogeneità, stava una certa affinità degli elementi costitutivi, che Democrito identificò per il tramite degli ATOMI.
2) 
I "METAFISICI",  invece, spostarono la loro attenzione dall'indagine sui costituenti ("mattoni" o "atomi") dell'universo, ai "princìpi" che ne spiegano l'esistenza; e al loro "mutamento", disquisendo se esso fosse reale o meno.
Peraltro, non mancarono altri tipi di approccio, tra cui quello MATEMATICO di Pitagora, che, in luogo degli "atomi", parlava geometricamente di "punti"; il che fa pensare un po' ai "punti materiali" della moderna meccanica razionale (sebbene i pitagorici non avessero esattamente la stessa concezione).
Nella  fisica classica, peraltro, con il termine materia, si indica genericamente:
- qualsiasi cosa che abbia massa e che occupi spazio; 
ovvero
- la "sostanza" di cui gli oggetti fisici sono composti (escludendo quindi l'energia, che è dovuta al contributo dei campi di forze).


***
B) ENERGIA
E' un concetto sicuramente molto più ambiguo, e che spesso viene interpretato in modo alquanto fumoso: tipo "energia dell'Universo", "energia vitale" ecc., che, secondo me posso essere definizioni valide solo in funzione metaforica.
Ma se mescoliamo i termini metaforici con i termini fisici, finiamo per fare una "frittura mista" ben poco digeribile.
Per cui, secondo me, il significato migliore è quello etimologico: "en ergon", cioè  "capacità di compiere lavoro" (a livello cinetico, chimico, termico ecc.)

******************************
Sintetizzando quanto sopra, perciò si potrebbe dire che la MATERIA sia il culo di un certo politico (di mia conoscenza), mentre l'ENERGIA è la forza del calcio con cui lo vorrei colpire.
Misurabile in circa 450 JOULE. ;D  ;D  ;D
*********************************+
#5785
Attualità / Re:Tutti in pannolino!
02 Aprile 2017, 13:04:58 PM
Citazione di: Duc in altum! il 01 Aprile 2017, 12:13:58 PM
@Eutidemo

Benissimo, rettifico: il senso che li unisce è il "peccato"; ossia l'assecondare, nei fatti, quella situazione dove l'essere non si trova al suo livello di piena autenticità. Quindi l'adultero, il poligamo e l'omosessuale, attraverso la loro pratica specifica, sono uniti nel fine della loro opera : perdere dignità agli occhi di Dio.

Non è che un avaro è meno peccatore di un goloso o un lussurioso lo sia più di un invidioso, giacché la sentenza è uguale per tutti: aver soffocato la verità evangelica.
Tutto qui!  :)

Ok, adesso ti sei espresso in modo corretto; per il Catechismo Cattolico, infatti, il senso che li unisce è il "peccato" (genere prossimo), non la "lussuria" (differenza specifica).
Io posso aggiungere solo qualche passo scritturale, facendo parlare chi è molto più DEGNO di me:
"Uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova:  «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» E Gesù rispose: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento.  Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti»."(Matteo 22,35-40)
Non so se qualcuno si è accorto che, in sostanza, Gesù, così dicendo, anticipa la distinzione che Emanuele Kant faceva tra "imperativi ipotetici" ed "imperativi categorici": i primi, in sostanza,   possono tradursi in "se vuoi A devi fare B" , i secondi in "è A che devi comunque perseguire, a prescindere da B".
Per cui, stando a quanto dice lo stesso Gesù ("da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti", quindi:
- i dieci comandamenti debbono considerarsi soltanto "imperativi ipotetici" (prescrizionali);
- i due comandamenti di Gesù, invece, costituiscono i soli veri "imperativi categorici" alla realizzazione dei quali i primi sono meramente strumentali.
E sono entrambi basati sull'AMORE! :)
"Dio è AMORE; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui." (LETTERA DI GIOVANNI 18).
E sant'Agostino, ne deduce: " "Dilige et quod vis fac"; cioè, "Ama e poi fa quello che vuoi!"
Il che, in sostanza, significa che non importa quello che fai, ma il motivo per cui lo fai; se lo fai per amore, non è mai peccato.
Punto! ::)
#5786
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
02 Aprile 2017, 12:41:03 PM
Caro Sgiombo,
***
ovviamente, quando ho scritto che il motivo per cui è impossibile fare stare dritto un uovo in equilibrio, non dipende dalla sua FORMAbensì dal suo CONTENUTO, "un po' come accade per gli argomenti", la mia era solo una battuta: più che altro mi riferivo, in generale, a chi dice o scrive eclatanti corbellerie, ma in bello stile, e con una splendida forma letteraria (senza riferirmi a nessuno in particolare). ;)
Sono infatti perfettamente d'accordo sul fatto che anche la forma degli argomenti é importante e deve essere logicamente corretta per dare una dimostrazione razionale; se si convince qualcuno di una tesi vera con argomenti sottili, ma logicamente sbagliati, si stanno evidentemente usando espedienti "dialettici", più che "logici":
Come spesso fanno gli avvocati ::)
***
Quanto alla distinzione fra "fenomenico"(1) e "noumenico" (2), il "fenomenico soggettivo" (1a) e il "fenomenico intersoggettivo"(1bsempre sul livello "fenomenico" si trovano, e non hanno niente a che vedere con il  vero e proprio "noumenico" (2); anche se ammetto che è molto difficile distinguere i due PIANI, soprattutto usando in "linguaggio formale", che ben si attaglia al piano "fenomenico", ma che è quasi impossibile da usare appropriatamente a livello "noumenico".
***
Peraltro, i contenuti delle allucinazioni e dei sogni pur essendo "fenomenici soggettivi" (1a)ma pur sempre fenomenici, con l'attuale progresso tecnico, sono (limitatamente) "osservabili" anche in modo "intersoggettivo" (1b), soprattutto con il metodo del "neuroimaging".
Ed invero, sono state monitorate le aree del cervello coinvolte nel fenomeno onirico, ovvero la corteccia visiva primaria (V1), secondaria (V2) e associativa (V3) normalmente collegate ai processi visivi e di decodificazione basilare dei tratti caratteristici delle scene visualizzate; per cui, alcuni ricercatori del Max Planck Institute hanno potuto pubblicamente dichiarare:
"Analizzando l'attività cerebrale per i nove secondi precedenti al momento in cui svegliavamo il soggetto, noi possiamo affermare, con una percentuale di accuratezza che si aggira intorno al 75-80%, quello che una persona sta sognando".
Questo, in base alle stesse dichiarazioni di chi aveva fatto il sogno; il cui contenuto, quindi, era stato "sperimentato", "verificato" e "decodificato" anche a livello "intersoggettivo".
***
Tutto ciò che è "noumeno", invece, "per definizione" non può essere "sperimentato", altrimenti, sarebbe di natura "fenomenica"anzi, in effetti, almeno in base a quanto io personalmente credo (sia pure con larghissimo beneficio d'inventario), essendo il "noumeno" di natura "mentale", e non "fisica", esso si riduce non al mio "solipsistico" IO individuale, bensì ad un ideale SE'/SOGGETTO universale, di cui tutte le restanti cose, semmai, dovrebbero essere definite "epifenemoni", più che "fenomeni".
Ma, al riguardo, come ho detto più volte, il linguaggio formale diventa inadeguato, per cui l'unico approccio possibile non può che essere APOFATICO, ed interiore.
Però ammetto che è impossibile rigettare logicamente l'obiezione, che, anche in tale caso, sempre di eventi psichici "fenomenici soggettivi" si potrebbe trattare; è vero che io avendo sperimentato direttamente questi ultimi (sogni ed allucinazioni),credo di poter rilevare una ben netta distinzione tra tali fenomeni soggettivi, e la "presa di coscienza" non sperimentale della mia "natura originaria"...però ammetto che potrei benissimo ingannarmi!
FELIX QUI POTUIT RERUM COGNOSCERE CAUSA ::)
#5787
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
02 Aprile 2017, 08:22:30 AM
Nel caso del tuo fachiro, vista la posizione, probabilmente la "seduta" non è collegata al palo (come nella ricostruzione di sopra), bensì, come pure spesso si usa, alla "scocca" della sedia d'acciaio intelaiata; questo, per produrre un effetto migliore, tenendo il corpo il più distanziato possibile dal palo.
In effetti, guardano bene la foto, oltre all'"incasso" della "seduta" nella stessa "scocca" portante, sembra che ci sia un ulteriore supporto alla "seduta" che parte direttamente dal palo (che io ho indicato con una freccia); ma è quasi invisibile, e, forse, è solo un difetto della fotografia.
#5788
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
02 Aprile 2017, 08:02:19 AM
Citazione di: lorenzo il 01 Aprile 2017, 11:03:50 AM
Ad modum Euthydemi:
- Forse il buddista portava degli occhiali che vedevano ai raggi x;
- Sei sicuro che non avesse qualche strumento particolare in tasca?
- Si tratta di un banalissimo trucco, anch'io l'ho fatto un sacco di volte.
- Come saprai i casi di allucinanzione collettiva sono frequentissimi, anche a me è capitato...
----
Se la mia amica fosse stata di fianco all'altare mi chiederesti se avesse controllato che il sacerdote non usase questo trucco

o che non vi fossero delle funi invisibili che lo sollevavano.
Riguardo il giochetto mi chiedo, visto che dici di averlo fatto anche tu, se non ricordi che sembrava di sollevare una piuma e, quando sarà pure toccato a te, non avevi la senzazione, almeno per un paio di secondi, di galleggiare nell'aria.
Ripeto che da adulti non funziona, o almeno non ha funzionato quando, su sollecitazione di amici meno increduli di te, abbiamo provato a farlo.
Comunque, il tema è l'aldilà, filosoficamente non se ne parla e credo che tutte le esperienze che uno può portare, anche passassero attraverso l'eutidemico crivello, non gioverebbero un bel nulla.
"Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi»." (Lc 16,31)

Caro Lorenzo,
***
in realtà il trucco era ancora più semplice: il sedicente "parapsichico" aveva un orologio da escusionista, con piccola bussola inclusa, per cui, quando si fermava davanti al cappello giusto, se ne accorgeva dando una sbirciatina all'ago (il budda era di porcellana, ma aveva il piedistallo di nichel). ;)
Il trucco che usavi tu qual'era?
***
Quanto al trucco dell'uovo, era ancora più semplice: il sedicente "parapsichico", senza farsi notare, strattonando un po' l'uovo, ne rompeva la "calaza" interna, per cui il tuorlo si depositava, spostando in basso il baricentro...con effetto "misirizzi". ;)
Ed invero, il motivo per cui è impossibile fare stare dritto un uovo in equilibrio, non dipende dalla sua FORMA, bensì dal suo CONTENUTO.
Un po' come accade per gli "argomenti".
Un suggerimento, però: meglio scegliere un uovo molto "chiatto" e non troppo fresco (sennò è difficile strappare la "calaza")...ed anche così ci vuole polso molto fermo e qualche minuto, per metterlo in equilibrio (preferibilmente su una tovaglia).
***
E' ovvio che se la tua amica fosse stata di fianco all'altare, avrebbe potuto controllare meglio, ma, a giudicare dal contesto che mi hai descritto, dubito che si sia trattato di un trucco; molto più probabilmente si è trattato di un fenomeno spontaneo di autosuggestione isterica collettiva, che è un fenomeno molto più frequente di quanto si possa immaginare (io stesso, come ti ho raccontato la scorsa volta, ho avuto mododi assistervi di persona).
A parte il sangue di San Gennaro, infatti, spero che, almeno sull'altare, si eviti di ricorrere a trucchi di baraccone!
***
Riguardo al giochetto delle "quattro dita", che ho fatto più volte da ragazzo,  ricordo che quasi mai riusciva "alla prima botta", ma bisognava che i quattro "sollevatori" cogliessero l'attimo in sincronia; in tal caso, in effetti, lo sforzo fatto era molto minore di quello che uno si aspettava (anche se non proprio come sollevare una piuma).
Quando toccava a me essere sollevato, invece, la senzazione, almeno per un paio di secondi, di galleggiare nell'aria, sinceramente non l'ho mai provata: mi sono sempre sentito sostenuto dalle dita (o meglio, dai muscoli delle braccia e delle spalle) dei quattro sollevatori.
Cosa, peraltro, che in due occasioni verificammo sperimentalmente con 4 bilance; cioè, che la levitazione non c'entrava affatto, ma era solo frutto di forza muscolare.
In un'occasione lo ho fatto anche da adulto (circa 20 anni fa), ed il gioco è riuscito perfettamente!
***
Ma adesso, se vuoi perderci 10 minuti, ti propongo io un esperimento MOLTO singolare.
Innanzitutto, vai al seguente LINK:
http://biografieonline.it/categoria.htm?c=Arte&ob=b
E' un elenco di 260 artisti, pittori, pittrici e scultori italiani, ordinati per data di nascita; e, tra tutti costoro, ce ne sono 3 che festeggiano il compleanno nello stesso giorno (se non ho controllato male).
Ora, per non perdere troppo tempo, tu devi sceglierne "A CASO" 50 (un po' meno ti un quinto del totale 260), senza stare a controllare se, dentro, ci siano proprio quei 3 che festeggiano il compleanno nello stesso giorno; se "realmente" tu fai una scelta del tutto randomica e casuale, secondo il senso comune, dovrebbe risultare alquanto improbabile che dentro, ci siano proprio quei tre.
Ed invece, vedrai che, tra quei 50, beccherai SICURAMENTE almeno "due" artisti, che sono nati lo stesso giorno dell'anno.
Prova a ripetere l'esperimento più volte, e vedrai che (salvo che tu non lo voglia evitare coscientemente), abbandonandoti al caso beccherai SICURAMENTE almeno due artisti, che sono nati lo stesso giorno dell'anno.
Eppure sono 260 in tutto, più di 5 volte il campione randomico scelto casualmente.
Come te lo spieghi?
***
Quanto al tema dell'aldilà, o già espresso la mia opinione in altra sede, distinguendo (come mio solito), l'aspetto "fenomenico" da quello "noumenico"; per cui credo anche io che tutte le esperienze che uno può portare, anche se passassero attraverso l'eutidemico crivello, non gioverebbero un bel nulla.
***
Quanto al famoso passo: "Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi»." (Lc 16,31).
A me, invece, una cosa del genere persuaderebbe sicuramente; peccato, però, che non sia MAI accaduta.
Ed infatti, inviterei molto volentieri a cena Seneca, ovvero un'altra delle tante centinaia di personaggi storici e filosofici morti negli ultimi tremila anni di cui ho letto i libri; ma, purtroppo, nessuno di costoro (almeno finora), mi ha fatto una telefonata per dirmi che era "resuscitato".
NESSUNO!
Ed invero, nessuno ritorna: MAI (nevermore)!
Questo, peraltro, è uno dei motivi per cui non credo minimamente ai presunti "miracoli" di Lourdes; ed infatti, sono stati raccontati e "documentati" i miracoli più strabilianti avvenuti laggiù, ma mai che sia stato resuscitato un morto!
Quanto a me, mi accontenterei di molto meno; mi basterebbe vedere uno con le gambe segate via da anni, che torna da Lourdes zampettando su due gambe nuove di zecca...MA NON E' MAI SUCCESSO!!!
Peccato, vuol dire, evidentemente, che ci sono "miracoli" di varie categorie: miracoloni, miracoli, miracoletti e miracolucci.
Il che, però, non esclude che ci sia un MIRACOLISSIMO: il mondo così com'è!
***




P.S.
Se avessi incontrato il fachiro della tua foto, gli avrei detto: "Complimenti, posso stringerle la mano?". Ma dubito molto che l'avrebbe tolta dal bastone per tendermela...se non voleva finire col culo per terra!!! (ho visto di meglio).
A parte gli scherzi, vuoi sapere come fa il fachiro della foto, per gabbare gli allocchi e spillare loro soldi?
La persona che levita è seduta su una base (1) attaccata ad un bastone (2), di cui stabilità ed equilibrio sono garantiti da una larga base in metallo di supporto (3) che solitamente si trova sotto il tappeto e che, insieme al palo, crea una struttura metallica molto resistente e nascosta negli abiti utilizzati dal fachiro. E' un trucco quasi invisibile e alcuni artisti di strada indossano anche dei guanti per nascondere la tecnica. La cosa fondamentale è che il centro di gravità dell'illusionista rimanga all'interno dell'area della base in metallo sottostante, in modo da non cadere.

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#5789
Attualità / Re:Tutti in pannolino!
01 Aprile 2017, 07:27:40 AM
Citazione di: Duc in altum! il 31 Marzo 2017, 13:23:59 PM
**  scritto da Eutidemo:
CitazionePer cui, la LUSSURIA in quanto tale, per definizione apostolica,non costituisce affatto uno specifico "carattere distintivo" dell'omosessualità rispetto alla eterosessualità, o della poligamia rispetto alla monogamia.
Infatti, mica io sto a difendere l'eventuale "lussuria" nello sposalizio etero, o sto ammonendo un'unione civile omosex privo di rapporto sessuale.


Tue parole:
CitazioneIl piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione." (CATECHISMO CATTOLICO 2351
...quindi legalizzare l'unione civile omosex è un'istigazione a delinquere, dato che essendo esente la finalità di procreazione, gli individui sono più facilmente abilitati a peccare che una coppia etero, dacché invece di lussuria compie atti sessuali per unione di fatto naturale.


CitazionePer cui, semmai, sono due peccati di tipo diverso...non lo stesso tipo di peccato!
A me non importa la tipologia, ma il fatto che se si è deciso di legalizzare l'uno, si dovrebbero, per par condicio, e in nome del politicamente corretto, legalizzare tutte le probabili tipologie di peccato.

Con tutta la mia sincera e affettuosa stima che nutro verso di te, ma com'è che non riesci a distinguere il nocciolo della mia provocazione?

Un abbraccio, pace & bene!

Caro Duc in Altum
tu avevi scritto testualmente che, quanto all'omosessualità, a  tradire il coniuge, ad unirsi in matrimonio con più persone ecc., "...Il senso che li unisce è sempre la "lussuria" secondo la Fede Cattolica."
Io, invece, Catechismo Cattolico alla mano, ti ho dimostrato che la LUSSURIA in quanto tale, per definizione apostolica,non costituisce affatto uno specifico "carattere distintivo" dell'omosessualità rispetto alla eterosessualità, o della poligamia rispetto alla monogamia.
Quindi, non c'è alcun "senso che li unisce", come avevi scritto tu!!!
Il fatto che, poi, tutti i detti comportamenti possano costituire "autonomi" peccati, ciascuno con le sue caratteristiche distintive (non tutte riconducibili alla lussuria), E' UN DISCORSO DIVERSO! 
I peccati capitali sono SETTE, ed è meglio non confondere gli uni con gli altri...cucinando così indigeribili minestroni concettuali!
Tutto qui! :)
#5790
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
01 Aprile 2017, 07:12:08 AM
FENOMENI EFFETTIVAMENTE STRANI!
A proposito di aneddoti su fenomeni paranormali veri o presunti, visto che ormai ciascuno di noi sta raccontando le sue esperienze personali, stamani me ne è tornato alla mente uno molto particolare; che, devo ammettere, mi lasciò molto perplesso.
Come già ho scritto in questo TOPIC, negli ultimi anni '60 e nei primi anni '70, io e tre miei amici (ex compagni di scuola, di cui due morti da poco), impiegavamo parecchio tempo a tentare esperimenti di telepatia, teleforesi, telecinesi e chiarroveggenza; però con risultati molto deludenti, a dire il vero.
Ma, nonostante tutto, insistevamo pervicacemente, affascinati dalla lettura del MATTINO DEI MAGHI di Louis Pauwels e Jacques Bergier; libro che trovavamo molto convincente (e che, in effetti, tutt'oggi trovo eccellente).
Un giorno, uno del gruppo, portò alla nostra riunione suo cugino, fervente buddista (di poco più grande di noi), il quale sosteneva di possedere poteri paranormali; quindi, poichè nella stanza delle riunioni avevamo, appunto, una splendida statuetta di Budda in porcellana, lui ci invitò a mettere 4 cappelli sul tavolo, e poi a nascondere la statuetta sotto uno di essi, mentre lui era fuori della stanza (chiuso a chiave nel bagno).
Noi lo facemmo, lui rientrò, e, dopo essersi soffermato davanti ad ogni cappello (ed averlo scrutato per qualche secondo),  alla fine ci indicò con sicurezza quello dove avevamo nascosto il budda.
Due di noi ci credettero subito, mentre altri due no; dei quali ultimi due, ovviamente uno ero io, perchè, pur credendo alla "possibilità" dei fenomeni paranormali, ero già allora molto scettico e diffidente.
Sospettavo che i due cugini fossero complici.
Per cui pretesi che TUTTI uscissero dalla stanza, e, poi, dopo aver spento la luce, nascosi a tentoni il budda sono uno dei quattro cappelli; quando riaccesi la luce, non ero neanche io ben sicuro di dove avessi messo la statuetta.
Rientrarono tutti, ed io gli chiesi di soffermarsi davanti a ciascun cappello, per indovinare quello che conteneva l'immagine sacra; lui lo fece, e, come al solito, indicò subito il cappello giusto.
Come ho detto, la cosa mi lasciò molto perplesso, perchè, non avendo visto niente, non potendo avere l'aiuto di un complice, e non avendo neanche sfiorato i cappelli con le mani, non riuscivo assolutamente a capire come avesse fatto a indovinare.
Peraltro, la stessa sera, senza schiacciarne la base, come faceva Cristoforo Colombo, riuscì a far stare dritto un uovo...dopo che noi quattro avevamo tentato invano la stessa cosa per ore (si fa per dire).
La settimana dopo, però, io riuscivo a fare la stessa cosa che faceva lui (con il Budda)...ma ancora non con l'uovo; con quello, di settimane, me ce ne sono volute due.
Secondo voi, mi aveva trasmesso un po' dei suoi poteri paranormali? 
Io ho ancora qualche dubbio in proposito, perchè a scoprire dove sono i Budda nascosti sotto i capelli -da allora- non ci ho provato più; mentre, a far star dritte le uova (e non solo quelle), ormai mi riesce sempre più di rado e con difficoltà! :D
Voi che ne dite?