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Messaggi - Carlo Pierini

#586
Citazione di: Kobayashi il 12 Settembre 2018, 07:53:06 AM
Il discorso sullo squilibrio tra principio maschile e femminile nel cristianesimo è, credo, assai fertile e doveroso anche dal punto di vista istituzionale (come ricordavi tu, le donne non possono celebrare la messa e questo è difficile da accettare come qualcosa di naturale).
Ma che questo discorso sia sovrapponibile al dualismo materia-spirito non mi torna del tutto.
Perché la materia, al di là di assonanze linguistiche, dovrebbe rimandare simbolicamente al femminile?
So naturalmente che in molte tradizioni avviene esattamente questo, ma proprio l'idea di spirito=maschile, materia=femminile, non potrebbe in realtà essere ancora un'eredità della mentalità patriarcale degli ultimi millenni?

CARLO
Mah, forse l'elemento più importante di questa distinzione sta nel fatto che Mater Natura (la Mater-ia) "partorisce" ogni forma di Vita, proprio come gran parte delle creature viventi è partorita dalla "rappresentanza femminile" di ciascuna specie.
Ma, in realtà, quel mistero che chiamiamo "spirito" è sempre stato raffigurato alternativamente da motivi simbolici maschili (gli dèi), femminili (le dee, spesso anche dee della Natura) e, nelle espressioni più alte-universali, androgini.
In  ogni tempo e luogo, cioè, il divino ha uno spiccato carattere trinitario (si veda il mio thread: https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/le-varianti-simboliche-della-'trinita'/msg21914/#msg21914 ), sebbene non manchino dei simbolismi totalizzanti quaternari che includono la Materia nell'Unità Divina (la Croce, la Tetrakis, la Svastica, ecc.). Scrive Jung:

"In contrasto con il pensiero trinitario di Platone, l'antica filosofia greca pensava secondo formule quaternarie. In Pitagora la parte principale non è sostenuta dalla triade, ma dalla quaternità, come nel cosiddetto giuramento pitagorico, dove si dice che la tetraktis «ha le radici della natura eterna». Nella scuola pitagorica dominava anche l'idea che l'anima non fosse un triangolo, ma un quadrato. La quaternità è la premessa logica per ogni giudizio di totalità. Se si vuole pronunciare un tale giudizio, esso deve avere un aspetto quadruplice. Ad esempio, per designare l'intero orizzonte, si nominano i quattro punti cardinali". [JUNG: Psicologia e religione - pg. 164]
#587
P. S.
E, a proposito della pari dignità tra maschile e femminile, si noti la somiglianza "strutturale" tra queste figure simboliche:

http://2.bp.blogspot.com/-OfBUqhKj89M/VhABehiPo_I/AAAAAAAAAeM/uu0eZCl0NhM/s1600/YinYang.jpg

https://1.bp.blogspot.com/-V52BGZ62U0I/V_uBsnkgGpI/AAAAAAAAAqw/TVCKGMhLthk22hBm0JxKSupyGn3FYpHbwCLcB/s1600/sacricuori.jpg

http://www.italianways.com/wp-content/uploads/2016/09/2-incoronazione-virginis-665x798.jpg

"Il fatto che gli opposti appaiano come dèi deriva dal semplice riconoscimento della loro grande potenza; la filosofia cinese ne dedusse che erano principi cosmici e li chiamò yang e yin". [JUNG: Psicologia e religione - pg.510]

"La fisiologia mistica indiana, particolarmente lo Yoga e il Tantra, attribuisce al Sole una regione «fisiologica» determinata, opposta a quella della Luna. E lo scopo comune di tutte le tecniche mistiche indiane non è di ottenere la supremazia di uno di questi due centri cosmico-fisiologici, ma, al contrario, di unificarli, cioè di conseguire la reintegrazione dei due principi polari. Siamo qui di fronte a una delle numerose varianti del mito e della metafisica della reintegrazione, nella quale la polarità riceve una formulazione cosmogonica Sole-Luna".  [M. ELIADE: Trattato di storia delle religioni - pg. 152]

"La bi-unità divina risponde a un bisogno fondamentale dell'essere umano: la reintegrazione dell'uomo nel Cosmo attraverso un'assoluta unificazione; in essa scompaiono gli estremi e si fondono i contrari".   [M.  ELIADE: Il mito della reintegrazione - pg. 55]
#588
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
10 Settembre 2018, 21:03:04 PM
Citazione di: Lou il 10 Settembre 2018, 20:35:43 PM
Non penso sia così "tutto qui", Carlo, o meglio, il rapporto appare invertito: la scienza rincorre le applicazioni cretative e tenta di descriverne i fenomeni a cui dan corso. In un certo senso è è la tecnica che apre scenari inediti alla scienza, volendomi mantenere nella distinzione che poni, in modo, diciamo di trend genealogico.
CARLO
Certo. L'applicazione creativa del sapere scientifico si riflette anche in un potenziamento degli strumenti di osservazione e di ricerca della scienza stessa (dal cannocchiale, al microscopio, ai telescopi in orbita, alle telecamere inviate su Marte, ecc.).
#589
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
10 Settembre 2018, 18:42:14 PM
Citazione di: Lou il 10 Settembre 2018, 17:57:36 PMNell'accezione che ritengo essere quella di "senso comune" - attualmente - trovo che al termine "scientismo" si ascriva la posizione che ritiene la conoscenza scientifica l'unica e la sola conoscenza valida  e, oltre a correlarla con "positivismo", la butto lì - la imparento pure con un certo "riduttivismo" assai in voga.
Detto ciò, direi pure che  il confine tra scienza e tecnica pare farsi labile, forse, la distinzione tra i due ambiti sfuma sempre di più, " tecnoscienza" è appropriato? O quale il criterio per distinguerle?

CARLO
La definizione di "scientismo" è corretta.
Riguardo alla distinzione tra "scienza" e "tecnica" (o "tecnoscienza"), la questione è semplice: mentre la scienza descrive i fenomeni naturali e le leggi che li governano, la tecnica applica creativamente le conoscenze scientifiche alla  materia e alla sua trasformazione . E' tutto qui.
#590
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
10 Settembre 2018, 18:27:33 PM
Citazione di: iano il 10 Settembre 2018, 16:10:49 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 10 Settembre 2018, 00:02:34 AM
Citazione di: iano il 09 Settembre 2018, 23:53:38 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 08 Settembre 2018, 01:03:16 AM
Citazione di: iano il 07 Settembre 2018, 18:28:44 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 07 Settembre 2018, 12:01:40 PMIANO
Cosa significa "La terra gira intorno al Sole"?

CARLO
Non mi sembra un concetto moto complicato. Cos'è che ti risulta oscuro?

IANO
In che senso la consideri una verità?

CARLO
Perché esistono migliaia di osservazioni e di esperimenti che lo certificano.
Tu, invece, non la consideri una verità?

Non è una verità.
È una descrizione inattuale di fatti sperimentali , che oggi si descrivono in modo più opportuno.
I fatti sono fatti , ma la loro descrizione non sono fatti.
Dire che la terra gira intorno al sole è una descrizione approssimativa e quindi errata.
Un sistema di masse che possa considerarsi isolato ,sufficientemente lontano da altre masse,gira attorno al centro gì gravità del sistema, che sta dentro al sole ,a causa della sua massa preponderante, ma non coincide col suo centro.Il centro di gravità non sta necessariamente dentro una massa del sistema.
Perciò ti suggerisco di scegliere un altro esempio quando vuoi illustrare verità fisiche inoppugnabili.


CARLO
Leggi la mia risposta # 45, dove do una spiegazione un po' più dettagliata della tua.


IANO
In effetti la tua buona conoscenza della questione fa' risaltare le tue contraddizioni. Dici che il sistema gira attorno al suo centro di massa , e poi lo chiami sistema eliocentrico,pur non coincidendo il centro di massa col centro del sole.
Supponiamo invece che i due centri coincidano.
Allora il sistema eliocentrico in questo caso ipotetico descrive nel modo più semplice possibile il moto dei corpi del sistema Solare.
Non distando i due centri nella realtà in modo significativo , tale semplicità rimane anche nel caso reale.

CARLO
Appunto. Il centro di massa è comunque interno al Sole, quindi "eliocentrismo" è ancora appropriato.

IANO
Il sistema geocentrico descrive ugualmente il moto dei corpi del sistema , ma in generale in  modo più complicato ,a causa della sua distanza significativa dal centro di massa,, seppur risulta ancora conveniente nel contesto della nostra quotidianità spicciola.
Da ciò possiamo trarre un criterio di verità per l'uno piuttosto che per l'altro?
Possiamo solo scegliere la descrizione più conveniente in base al contesto.

CARLO
Il tuo è un ragionamento errato su tutte le ruote. Rileggi meglio ciò che ho scritto:

<<In altre parole, le osservazioni convergenti-complementari di Keplero e di Newton, hanno ampiamente dimostrato che il punto di vista geocentrico non è del tutto falso, ma è una verità relativa; relativa ad un osservatore posto in un punto della superficie terrestre. Cioè, esso esprime una verità che è tale solo sul piano cinematico: è vero che, rispetto alla Terra gli astri si muovono secondo il modello geocentrico, ma si tratta di moti apparenti, non reali, perché contraddicono le leggi della dinamica. Per esempio, una massa immensa come il Sole non potrebbe mai gravitare intorno alla Terra che è 300 mila volte meno "pesante" (è sempre la massa più piccola che gravita intorno alla massa più grande e mai viceversa).
Pertanto, i moti reali degli astri non sono quelli osservati dalla Terra (osservazione diretta), ma quelli che rileverebbe un osservatore situato sul Sole, anzi, sul cosiddetto centro di massa risultante dall'interazione tra il Sole e tutti gli altri pianeti (in realtà, poi, tutto il sistema solare gravita attorno al buco nero Sagittarius A posto al centro della nostra galassia)>>.

IANO
Quindi se il sistema eliocentrico è una verità scientifica allora questa verità deve essere diversa da quella che si usa in filosofia.
Forse che per la verità filosofica vale il rasoio di Occam?
Esistono infinite possibili descrizioni del sistema.

CARLO
Esistono infinite descrizioni RELATIVE del sistema solare (moti apparenti), ma UNA SOLA descrizione assoluta: quella che soddisfa sia l'osservazione dei moti osservati cinematicamente, sia le leggi della dinamica: è la descrizione fatta da un osservatore che sia solidale col centro di massa del sistema solare.

IANO
Possiamo descrivere il sistema nel modo più conveniente in base al contesto, ma nessuna descrizione è vera.
Nessuna è vera , oppure , ammesso e non concesso , sono tutte vere.

CARLO
Neanche per sogno! Affermazioni come questa non tengono conto del fatto che i moti veri sono solo quelli conformi alle leggi della dinamica.

IANO
La verità filosofica non ha luogo in fisica

CARLO
Non c'è alcuna differenza tra verità fisica e verità filosofica. Tant'è che Newton chiamava la Fisica anche "Filosofia della Natura".
#591
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
10 Settembre 2018, 00:02:34 AM
Citazione di: iano il 09 Settembre 2018, 23:53:38 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 08 Settembre 2018, 01:03:16 AM
Citazione di: iano il 07 Settembre 2018, 18:28:44 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 07 Settembre 2018, 12:01:40 PMIANO
Cosa significa "La terra gira intorno al Sole"?
CARLO
Non mi sembra un concetto moto complicato. Cos'è che ti risulta oscuro?

IANO
In che senso la consideri una verità?

CARLO
Perché esistono migliaia di osservazioni e di esperimenti che lo certificano.
Tu, invece, non la consideri una verità?
Non è una verità.
È una descrizione inattuale di fatti sperimentali , che oggi si descrivono in modo più opportuno.
I fatti sono fatti , ma la loro descrizione non sono fatti.
Dire che la terra gira intorno al sole è una descrizione approssimativa e quindi errata.
Un sistema di masse che possa considerarsi isolato ,sufficientemente lontano da altre masse,gira attorno al centro gì gravità del sistema, che sta dentro al sole ,a causa della sua massa preponderante, ma non coincide col suo centro.Il centro di gravità non sta necessariamente dentro una massa del sistema.
Perciò ti suggerisco di scegliere un altro esempio quando vuoi illustrare verità fisiche inoppugnabili.

CARLO
Leggi la mia risposta # 45, dove do una spiegazione un po' più dettagliata della tua.
#592
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
09 Settembre 2018, 22:26:32 PM
Citazione di: sgiombo il 09 Settembre 2018, 19:03:37 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 09 Settembre 2018, 17:00:39 PM
Citazione di: sgiombo il 09 Settembre 2018, 15:22:11 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 09 Settembre 2018, 10:18:21 AMCARLO
Beh, se l'effetto placebo ha la stessa efficacia causale della somministrazione di un farmaco (cioè, se la mente può guarire il corpo), i medici e gli psichiatri dovrebbero smetterla di sostenere la tesi monista-riduzionista e riconoscere la validità del dualismo-interazionismo il quale contempla sia la possibilità di azioni causali cervello-mente (la sola ammessa dal monismo), sia quella di azioni causali mente-cervello. E, insieme a loro, tu dovresti riconoscere che ti sbagliavi quando tempo fa mi contraddicevi con grande veemenza scrivendo che:

<<Mente e cervello si corrispondono biunivocamente senza reciproche interferenze causali. (...) Se considerassi la mente come un ente COMUNICANTE col corpo, violerei la chiusura causale del mondo fisico, ergo: manderei a farsi benedire la conoscenza scientifica (non potrei, se non contraddittoriamente, considerarla possibile)>>.

SGIOMBO
More solito non hai capito nulla di quanto affermo, che citi del tutto a sproposito (poco male, non é obbligatorio; ma mi sembra doveroso precisarlo).
Non c' è alcun bisogno di invocare impossibili interferenze causali fra coscienza (e in particolare mente) e cervello per comprendere l' effetto placebo, che é perfettamente inquadrabile in un divenire "parallelo su piani ontologici incomunicanti" e non causalmente interferenti di cervello e  coscienza.

CARLO
Infatti, per me è impossibile capire come un non-ente (cioè, qualcosa che non esiste) possa guarire una malattia organica senza comunicare col corpo. E dubito che qualcun altro possa capirlo.


CitazioneSGIOMBO
Tranquillo, io e tanti altri lo capiamo benissimo!
Le sostanze fisiche le più svariate che possono produrre affetto placebo sono tutti enti realissimi che interagiscono con ' organismo realissimamente.
E poiché vi é una necessaria corrispondenza biunivoca fra cervello e coscienza a determinati mutamenti cerebrali corrispondono determinati mutamenti di coscienza.

SGIOMBO
Ma da quando in qua "i medici" (Quali medici? Certamente non io) e gli psichiatri (in toto) sosterrebbero "la tesi monista (materialista suppongo) riduzionista ? ! ? ! ? !

CARLO
Beh, il DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) non fa altro che collegare cause fisiche e patologie mentali. E pur quella esigua minoranza di psichiatri che esprime dissenso col DSM si limita a stigmatizzare la mancanza di prove scientifiche di questa "causalità organica" delle psicopatologie, senza pronunciarsi sul paradigma monista. Tu conosci qualche psichiatra (o medico) professionista che contesta il monismo? Non escludo che ce ne siano, ma è certo che la stragrande maggioranza propende per il monismo.


CitazioneSGIOMBO
Non conosco il DSM ma mi sembra una tua valutazione soggettiva (dovrei sentire varie "campane" di psichiatri di diverse scuole prima di pronunciarmi).


CARLO
Qualche campana te la posso far sentire io:

"Il DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) è stato descritto come una 'Bibbia' nel campo della psichiatria ma, nella migliore delle ipotesi, è un dizionario ... La sua debolezza è la mancanza di validità. A differenza delle nostre definizioni di cardiopatia ischemica, linfoma o AIDS, le diagnosi del DSM si basano su un consenso sui gruppi di sintomi, senza alcuna prova oggettiva di laboratorio".[Dr. THOMAS INSEL, direttore dell'Istituto Nazionale di Salute Mentale degli Stati Uniti (NIMH)]

"C'è abbondanza di presunte spiegazioni biochimiche per i disturbi psichiatrici, ma nessuna di esse è mai stata dimostrata. Al contrario, ogni volta che si credeva di aver trovato uno squilibrio biochimico, si è poi scoperto che non era vero ... Nessuna pretesa di origine genetica è mai sopravvissuta".[Dr. JOSEPH GLENMULLER, Psichiatra, Università di Harvard]

"La validità solo apparente del DSM è potenziata dal fatto che la psichiatria sostiene che le malattie mentali sono malattie del cervello, un'affermazione che si pretende essere comprovata da recenti scoperte radiologiche e farmaceutiche. Ciò non è vero. Non esistono esami del sangue o altri test biologici per accertare la presenza o assenza di una malattia mentale, come vi è per la maggior parte delle malattie fisiche. Se tali test fossero stati sviluppati ...allora la condizione cesserebbe di essere considerata una malattia mentale e sarebbe classificata, invece, come una malattia del corpo". [Dr. THOMAS SZASZ, professore emerito di psichiatria, New York University Medical School, Syracuse]

"Il DSM è la montatura con cui la psichiatria cerca di essere accettata dalla medicina in generale. Per gli addetti ai lavori è un documento più politico che scientifico, e gli stessi autori lo ammettono candidamente, anche se la sua breve apologia viene spesso ignorata. Il DSM-IV è diventato una bibbia e una gallina dalle uova d'oro, e si chiude un occhio sui suoi difetti. Cosa ci dicono le categorie del DSM? Rappresentano esattamente la persona con un problema? No, e non potrebbe proprio, perché non c'è nessun criterio esterno per convalidare le diagnosi psichiatriche". [Dr. LOREN MOSHER, ex capo del Centro NIMH (Istituto Nazionale di Salute Mentale) per gli Studi sulla Schizofrenia, capo della Schizophrenia Research]

"A differenza delle diagnosi mediche, che portano a una possibile causa, una cura appropriata e una probabile prognosi, i disturbi elencati nel DSM sono accordi cui si arriva attraverso il consenso". [TANA DINEEN, psicologa]

"La psichiatria non ha ancora prodotto le prove delle causa genetico/biologica di alcuna malattia mentale. Ai pazienti viene diagnosticato uno squilibrio biochimico nonostante non esista alcun test che lo possa dimostrare ... e non esiste nemmeno un'idea di quale dovrebbe essere l'equilibrio corretto".  [Dr. DAVID KAISER, Psichiatra]

"Nessun marcatore biologico o neurologico e genetico è mai stato trovato per Deficit di Attenzione, Disturbo Oppositivo Provocatorio, Depressione, Schizofrenia, ansia, abuso compulsivo di alcool o droga, bulimia, dedizione al gioco d'azzardo o qualunque altro cosiddetto disturbo mentale".  [BRUCE LEVINE, psicologo e autore di "Commonsense rebellion" (la rivolta del buon senso)]

"Le teorie (di squilibrio chimico) vengono mantenute in vita non solo perché non ce ne sono di migliori, ma perché si dimostrano molto utili per vendere psicofarmaci".[Dr. ELLIOT VALENSTEIN, autore di "Blaming the brain" ("Incolpare il cervello")]

"Nonostante più di duecento anni d'intense ricerche, nessuno è mai riuscito a dimostrare l'origine genetica o biologica dei disturbi psichiatrici, inclusa la schizofrenia, la depressione maggiore, il disturbo maniaco-depressivo, i vari disturbi d'ansia e disturbi infantili come l'attenzione-iperattività. Al momento non si sono mai riscontrati squilibri biochimici nel cervello di pazienti psichiatrici - finché non vengono somministrati psicofarmaci".[Dr. PETER BREGGIN, Psichiatra]

"La psichiatria non è guidata dalla scienza. Non esiste alcuna base genetica o biologica per queste malattie, ma l'Istituto Nazionale per la Salute Mentale è completamente appiattito sulla terapia farmacologica. C'è una gran quantità di evidenze sperimentali sui danni cerebrali a lungo termine causati dagli stimolanti, mentre non c'è lo straccio di una prova dell'esistenza di tali malattie, come l'ADHD (Disturbo da Deficit dell'Attenzione con Iperattività)".[Dr. PETER BREGGIN, Psichiatra]

"La psichiatria non è altro che una scienza per decreto. Dicono che è una scienza, dunque lo è". [Margaret Hagen, psicologa, autrice di: "Whores Of The Court"]

"La psichiatria asserisce - senza dimostrarlo - che depressione, disturbo bipolare, ansia, alcolismo e tanti altri disturbi sono essenzialmente di origine biologica e genetica. Questa fiducia cieca è non solo stupefacente, ma anche ingenua e forse illusoria". [Dr. DAVID KAISER, psichiatra]

"Non esistono prove oggettive in psichiatria - raggi X, test di laboratorio, o esami clinici - per constatare definitivamente se qualcuno abbia o meno un disturbo mentale. Non esiste nemmeno una definizione di un disturbo mentale, non lo si può definire".  [Dr. ALLEN FRANCES, Psichiatra ed ex Presidente del Comitato Editoriale del DSM-IV]

"Non abbiamo un test indipendente e valido per ADHD (Disturbo da deficit dell'attenzione con iperattività), e non ci sono dati che indichino che esso sia dovuto a un malfunzionamento del cervello".  [Conclusioni del comitato di studio su ADHD dell'Istituto Nazionale USA per la Salute Mentale]

"Non c'è mai stato un criterio secondo il quale le diagnosi psichiatriche richiedono un'eziologia biologica comprovata (causa)". [Dott. HAROLD PINCUS, Vice Presidente del gruppo di lavoro del DSM-IV]

"Non esiste nessuno squilibrio biochimico. Quando un paziente viene da me dicendo di avere uno squilibrio chimico gli chiedo: 'Mostrami il referto del laboratorio'. Non ce ne sono. Cos'è, allora, lo squilibrio chimico?".  [Dr. RON LEIFER, Psichiatra]

"Il modo in cui i disturbi entrano nel DSM non è attraverso radiografie o analisi del sangue. E' basato sulla descrizione del comportamento. Il sistema psichiatrico consiste in questo". [Dr. COLIN ROSS, psichiatra]

"Il concetto di 'malattia mentale' è terribilmente fuorviante: questi cosiddetti disturbi mentali vengono diagnosticati come si trattasse di malattie, ma in realtà sono solo descrizioni di comportamenti o pensieri (ciò che una persona dice o fa); niente di lontanamente paragonabile con la definizione medica del termine malattia". [Dr. ALLEN FRANCES, Psichiatra ed ex Presidente del Comitato Editoriale del DSM-IV]

"L'ADHD (Disturbo da deficit dell'attenzione con iperattività)è un tipico esempio di malattia fabbricata; la predisposizione genetica è stata sopravvalutata. Gli psichiatri infantili dovrebbero approfondire meglio i motivi che possono portare a problemi psicosociali: i genitori litigano? Vivono insieme? Ci sono problemi in famiglia? Queste domande sono importanti ma richiedono molto tempo - mentre prescrivere una pillola è molto più veloce". [Dr. LEON EISENBERG, padre scientifico dell'ADHD (Disturbo da Deficit dell'Attenzione con Iperattività)]

"In breve, l'intero business di creare categorie di malattie psichiatriche, formalizzarle con il consenso e attribuire loro dei codici, che poi rendono possibile la prescrizione di farmaci, non è altro che un racket volto a fornire alla psichiatria un'aura scientifica".  [Dr. THOMAS DORMAN, internista e membro del Collegio Reale di Medicina del Regno Unito]

"Non e scienza. E' politica e economia. La psichiatria consiste in questo; politica ed economia. I controllo del comportamento non è scienza, e non è medicina".  [Dr. THOMAS SZASZ, professore emerito di psichiatria, New York University Medical School, Syracuse]

"In poche parole, l'intera faccenda del creare categorie di "malattie" psichiatriche, formalizzandole per consenso e in seguito attribuendo loro codici di diagnosi, con il loro conseguente uso per il rimborso da parte degli enti assicurativi, non è altro che un'estorsione diffusa che fornisce un'aura pseudoscientifica alla psichiatria. I responsabili stanno, ovviamente, mungendo quattrini pubblici".  [THOMAS DORMAN, membro dell'Università Reale di Medicina del Regno Unito e Socio dell'Università Reale di Medicina del Canada]

"Se l'inaffidabilità delle diagnosi fosse largamente riconosciuta, anziché mascherata da una patina scientifica, l'utilizzo di comportamenti ordinari come indicatori di disturbi mentali sarebbe contestato dal pubblico in modo più rigoroso".  [HERB KUTCHINS dell'Università Statale della California, Sacramento, e STUART A. KIRK dell' Università di California, Los Angeles, autori di Making Us Crazy: The Psychiatric Bible and the Creation of Mental Disorders]

"[Il DSM] ha indotto a somministrare inutilmente psicofarmaci a milioni di bambini americani che sarebbe stato possibile diagnosticare e curare senza usare medicine tossiche e potenzialmente letali". [Dott. SYDNEY WALKER III, Psichiatra e Neurologo]
#593
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
09 Settembre 2018, 17:00:39 PM
Citazione di: sgiombo il 09 Settembre 2018, 15:22:11 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 09 Settembre 2018, 10:18:21 AMCARLO
Beh, se l'effetto placebo ha la stessa efficacia causale della somministrazione di un farmaco (cioè, se la mente può guarire il corpo), i medici e gli psichiatri dovrebbero smetterla di sostenere la tesi monista-riduzionista e riconoscere la validità del dualismo-interazionismo il quale contempla sia la possibilità di azioni causali cervello-mente (la sola ammessa dal monismo), sia quella di azioni causali mente-cervello. E, insieme a loro, tu dovresti riconoscere che ti sbagliavi quando tempo fa mi contraddicevi con grande veemenza scrivendo che:

<<Mente e cervello si corrispondono biunivocamente senza reciproche interferenze causali. (...) Se considerassi la mente come un ente COMUNICANTE col corpo, violerei la chiusura causale del mondo fisico, ergo: manderei a farsi benedire la conoscenza scientifica (non potrei, se non contraddittoriamente, considerarla possibile)>>.



SGIOMBO
More solito non hai capito nulla di quanto affermo, che citi del tutto a sproposito (poco male, non é obbligatorio; ma mi sembra doveroso precisarlo).
Non c' è alcun bisogno di invocare impossibili interferenze causali fra coscienza (e in particolare mente) e cervello per comprendere l' effetto placebo, che é perfettamente inquadrabile in un divenire "parallelo su piani ontologici incomunicanti" e non causalmente interferenti di cervello e  coscienza.


CARLO
Infatti, per me è impossibile capire come un non-ente (cioè, qualcosa che non esiste) possa guarire una malattia organica senza comunicare col corpo. E dubito che qualcun altro possa capirlo.

SGIOMBO
Ma da quando in qua "i medici" (Quali medici? Certamente non io) e gli psichiatri (in toto) sosterrebbero "la tesi monista (materialista suppongo) riduzionista ? ! ? ! ? !


CARLO
Beh, il DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) non fa altro che collegare cause fisiche e patologie mentali. E pur quella esigua minoranza di psichiatri che esprime dissenso col DSM si limita a stigmatizzare la mancanza di prove scientifiche di questa "causalità organica" delle psicopatologie, senza pronunciarsi sul paradigma monista. Tu conosci qualche psichiatra (o medico) professionista che contesta il monismo? Non escludo che ce ne siano, ma è certo che la stragrande maggioranza propende per il monismo.
#594
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
09 Settembre 2018, 10:18:21 AM
Citazione di: sgiombo il 09 Settembre 2018, 09:22:18 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 09 Settembre 2018, 00:17:27 AM
Citazione di: sgiombo il 08 Settembre 2018, 23:16:18 PMSGIOMBO
Chi non é medico non può avere un' idea adeguata di quanti "miracoli" (soprattutto in campo psichiatrico e di terapia del dolore -ma non solo!- faccia il benemerito effetto palcebo!
CARLO
Sono proprio questi "miracoli" che ci mostrano come la mente, non solo può guarire se stessa da gravi psicopatologie, ma a volte può guarire persino il corpo (le famose guarigioni inspiegabili).
Insomma, perché il corpo può guarire davvero, mentre la guarigione della mente deve necessariamente essere considerata illusoria? ...Secondo quale logica contorta si giunge ad affermazioni come questa?

CitazioneSGIOMBO
Sia il corpo che (ancor di più) la mente possono guarire davvero per effetto placebo, oltre che per (nel solo caso del corpo) terapie scientificamente fondate).

CARLO
Beh, se l'effetto placebo ha la stessa efficacia causale della somministrazione di un farmaco (cioè, se la mente può guarire il corpo), i medici e gli psichiatri dovrebbero smetterla di sostenere la tesi monista-riduzionista e riconoscere la validità del dualismo-interazionismo il quale contempla sia la possibilità di azioni causali cervello-mente (la sola ammessa dal monismo), sia quella di azioni causali mente-cervello. E, insieme a loro, tu dovresti riconoscere che ti sbagliavi quando tempo fa mi contraddicevi con grande veemenza scrivendo che:

<<Mente e cervello si corrispondono biunivocamente senza reciproche interferenze causali. (...) Se considerassi la mente come un ente COMUNICANTE col corpo, violerei la chiusura causale del mondo fisico, ergo: manderei a farsi benedire la conoscenza scientifica (non potrei, se non contraddittoriamente, considerarla possibile)>>.
#595
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
09 Settembre 2018, 09:38:35 AM
Citazione di: donquixote il 09 Settembre 2018, 08:47:02 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 08 Settembre 2018, 19:53:14 PM1 - l'affermazione: <<Il sole gira intorno alla Terra>> è una verità relativa (relativa alla sola cinematica, e ai soli osservatori situati sulla superficie terrestre); 2 - l'affermazione: << la Terra gira intorno al Sole >> è una verità assoluta (= verità innegabile, indubitabile); 3 - in ambito scientifico il termine "verità assoluta" è sostituito da "verità scientifica" o "verità dimostrata"; ma si tratta solo di una marginale questione terminologica, perché i due concetti sono perlopiù sinonimi. Ciò, naturalmente, non significa che tutte le teorie che vengono spacciate per verità scientifiche siano realmente innegabili o indubitabili. Né vuol dire il contrario, cioè che le verità scientifiche siano tutte opinabili, relative, provvisorie. Come ho già scritto, nella scienza e nella vita quotidiana esistono verità innegabili, conoscenze dubbie e opinabili e misteri profondi tutti ancora da capire.

DONQUIXOTE
Se parli di scienza in un ambito filosofico non puoi fare affermazioni come quelle sopracitate, che valgono solo in campo scientifico. Ogni verità scientifica è relativa e MAI assoluta perchè assoluta significa "slegata", ovvero incondizionata. Date le condizioni attuali la terra gira intorno al sole, ma se la terra aumentasse di volume e il sole rimpicciolisse le condizioni cambierebbero e quindi questa verità non sarebbe più tale. 

CARLO
Bravo. La tua è una verità assoluta, indubitabile. 
Infatti, se dicessimo: <<La Terra gira e girerà sempre intorno al Sole>>, si tratterebbe di una verità relativa, poiché la proposizione non è "slegata" da condizioni future che potrebbero smentirla. Ma se diciamo <<...gira...>> (sottintendendo <<dalle sue origini fino a questo momento>>), esprimiamo una verità assoluta.

DONQUIXOTE
Del resto se tu definisci la "verità assoluta" come innegabile e indubitabile allora lo è anche l'affermazione: <<Il sole gira intorno alla Terra>> dato che sia pur relativamente all'osservatore terrestre anche questa è una verità innegabile e indubitabile.

CARLO
Beh, no. Se è vero che il Sole non può MAI (nemmeno in futuro) orbitare intorno alla Terra, questa proposizione non può che essere relativa alla sola descrizione cinematica (non alla descrizione dinamica) e ai soli osservatori solidali alla superficie terrestre. Infatti, il moto del Sole visto dalla Terra è definito apparente.
#596
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
09 Settembre 2018, 00:17:27 AM
Citazione di: sgiombo il 08 Settembre 2018, 23:16:18 PMConcordo.
Chi non é medico non può avere un' idea adeguata di quanti "miracoli" (soprattutto in campo psichiatrico e di terapia del dolore -ma non solo!- faccia il benemerito effetto palcebo!
CARLO
Sono proprio questi "miracoli" che ci mostrano come la mente, non solo può guarire se stessa da gravi psicopatologie, ma a volte può guarire persino il corpo (le famose guarigioni inspiegabili).
Insomma, perché il corpo può guarire davvero, mentre la guarigione della mente deve necessariamente essere considerata illusoria? ...Secondo quale logica contorta si giunge ad affermazioni come questa?
#597
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
08 Settembre 2018, 23:33:52 PM
Citazione di: Socrate78 il 08 Settembre 2018, 21:50:31 PM
@Carlo Pierini: Secondo me sei guarito per semplice effetto placebo, perché credevi che la psicanalisi ti avrebbe curato, ma se non avessi avuto fiducia nel terapeuta il tuo modo di vedere la vita non sarebbe cambiato. In realtà secondo me sei stato solo oggetto di manipolazione mentale, sia pur con effetto benefico, ma non cambia la sostanza: la manipolazione consiste nel fatto che il terapeuta ti ha fatto provare quello che voleva lui cambiando la tua psiche.
CARLO
Le cose non stanno esattamente in questi termini.
Quando, nell''87, interruppi l'analisi con la terapeuta e partii per il Sud America (in un progetto italiano di Cooperazione Internazionale), non ero ancora guarito; ma posso dire che quell'esperienza (di circa due anni) così intensa, deve aver contribuito ad attivare le vie di comunicazione con le profondità dell'inconscio e a preparare la strada a quelle esperienze "visionarie" che ebbi successivamente e al graduale processo di guarigione che esse innescarono. Ho sintetizzato le più significative nei seguenti threads:

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/un'altra-'visione'-archetipica/

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/gli-archetipi-esistono-io-li-ho-'visti'!/

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/un-sogno-archetipico/

Sono state queste esperienze, non la terapeuta, il nucleo centrale della mia guarigione. E la ricerca appassionata che ne seguì, nonché lo studio approfondito della psicologia di Jung, mi hanno aiutato a capire che, in definitiva, le radici della mia nevrosi erano squisitamente filosofiche: la mia visione materialista del mondo e di me stesso era povera e mortificante ma, soprattutto, errata. Cosicché, curate le idee, curata la nevrosi depressiva.

Comunque, sia detto tra noi, la suddetta terapeuta (Dott.ssa Laura Boggio Gilot), mi staccava 50 mila lire a botta, tre volte a settimana, per un totale di circa 600 mila lire al mese, quando il mio stipendio da capo-tecnico FS era sul milione e mezzo. ...Eppure sono soldi che non rimpiango. Anzi è stato l'investimento più fruttifero della mia vita.

SOCRATE '78
Ora, l'effetto è positivo, ma in fondo non si può dire la stessa cosa di una persona che prima era totalmente disperata e poi ha trovato la pace affidandosi a qualche santone di qualche setta strana? Scusami ma mi sembra la stessa cosa......

CARLO
"Santone" a parte, non sei molto lontano dal vero. Scrive Jung:

"Una religione è un sistema psicoterapeutico. La psicologia cerca di guarire le sofferenze della mente, della psiche, o dell'anima umana, e le religioni affrontano lo stesso problema". [JUNG: Psicanalisi e psicologia analitica - pg.167]

"I simboli creati dall'inconscio sono la sola cosa capace di convincere lo spirito critico dell'individuo moderno. [...] Essi ci sopraffanno, nel senso del latino convincere, che significa «riportar vittoria» e «conquistare», «persuadere». Ciò che guarisce una nevrosi dev'essere persuasivo più della nevrosi stessa; e poiché quest'ultima è troppo reale, l'esperienza che cura deve essere di realtà equivalente: dev'essere cioè ...un'illusione molto reale".   [JUNG: Psicologia e religione - pg.110]

"In definitiva tutti si ammalano quando perdono ciò che le religioni vive di tutti i tempi hanno dato ai loro fedeli; e nessuno guarisce veramente se non riesce a raggiungere un atteggiamento religioso. Ma ciò non ha nulla a che fare con la confessione di una fede o l'appartenenza a una chiesa". [JUNG: Psicologia e religione - pg.317]
#598
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
08 Settembre 2018, 20:56:13 PM
Citazione di: sgiombo il 08 Settembre 2018, 18:21:26 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 08 Settembre 2018, 02:01:11 AM
CitazioneLa psicoanalisi é (secondo il mio modesto parere, ovviamente) un 'accozzaglia di fantasie (spesso perverse) senza alcun riscontro scientificamente" testato" in alcun modo.

CARLO
I test scientifici si basano su grandezze misurabili, non su eventi soggettivi, quindi la scienza è fuori dal gioco.
Invece, grazie a questa <<accozzaglia di fantasie>> e a due o tre esperienze "visionarie", io sono guarito da una nevrosi depressiva che mi ha massacrato l'esistenza dall'età di quindici anni fino ai quaranta e di fronte alla quale "la scienza" (lo psichiatra) non seppe fare niente di meglio che rincoglionirmi di inutili psicofarmaci.
Eppure, la mia guarigione è inesprimibile in termini quantitativi, quindi è indimostrabile scientificamente! 
...Allora si tratta solo di fantasie? No di certo! Questa indimostrabilità è dovuta solo alla limitatezza/ottusità del metodo scientifico, non alla fantomaticità di quella che per me è stata, invece, una vera e propria rinascita.
In altre parole, la qualità non è esprimibile/dimostrabile in termini quantitativi. E solo quando la scienza si sarà evoluta fino ad inglobare nel proprio metodo anche la dimensione psico-qualitativa dell'essere potremo dimostrare scientificamente l'efficacia psicoterapeutica. Prima di allora essa non avrà alcuna voce in capitolo su queste questioni.

...Ma allora come posso dire di essere guarito?
Posso dirlo semplicemente perché, dopo venticinque anni di sofferenza (ansia, depressione, pensieri di morte/suicidio, angoscia, insicurezza, senso di vuoto esistenziale e di indegnità, paura di vivere, grave carenza di fiducia in me stesso e negli altri, ecc.), grazie a un ciclo di psicoterapia e poi di metodica e intensa auto-analisi, tutti questi disturbi nel giro di due o tre anni sono stabilmente scomparsi e da allora ho cominciato ad assaporare la leggerezza dell'esistere e la gioia di vivere come non mi era mai accaduto prima.

Ma, ribadisco, si tratta di eventi squisitamente soggettivi e quindi non-quantificabili, cioè invisibili alla scienza. E il fatto che la scienza non abbia strumenti (né pratici né teorici) per rilevarli, non significa che tali eventi siano fantasie, perché una nevrosi grave produce sofferenza e, se non curata, può condurre alla morte (suicidio), esattamente come una malattia organica non curata.
#599
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
08 Settembre 2018, 19:53:14 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 08 Settembre 2018, 15:20:53 PM
A Carlo Pierini (in riferimento alla risposta #26)
La scienza non ha, nella storia, una definizione univoca, mi pare appurato.
Una volta, ad esempio, era scienza ciò che era assolutamente vero ed accertato (e così era per quel Kant
che tu accusi del contrario...), e questa definizione veniva ad opporsi a quella di "opinione".
Ora mi pare proprio che le cose non stiano esattamente allo stesso modo (l'assolutamente vero è una
espressione considerata, giustamente, anti-scientifica).
Il geocentrismo rispetta uno dei criteri di fondo della metodologia scientifica: l'osservazione diretta
(fino a prova contraria si vede il sole muoversi e la terra stare ferma...). Galileo e/o Copernico
mi pare scoprirono l'eliocentrismo a seguito di certi calcoli fatti su certe distanze di certi pianeti,
ma poterono scoprirlo solo a seguito dell'invenzione del cannocchiale, mi pare ovvio.
Quel che dicevo in quella risposta è che se il geocentrismo, come ogni altra enunciazione scientifica,
fosse una "assoluta verità" Galileo, Copernico e il cannocchiale sarebbero stati presto
distrutti e dimenticati...
Voglio dire: è chiaro che l'"assolutamente vero" non può essere una espressione scientifica, tant'è
che il geocentrismo, pur fondato su un criterio scientifico, è stato dimostrato essere falso (pur se
gli stessi termini di "vero" e "falso" sono usati più per comodità che altro).
saluti (adesso però non ho davvero da dire altro su quest'argomento)


CARLO
Se io evoco così spesso la cosiddetta "rivoluzione copernicana" (quella vera, non quella di Kant), è perché si tratta di un caso emblematico, esemplare, nel quale sono presenti in forma elementare tutti i problemi di principio che la conoscenza è chiamata ad affrontare e a risolvere nel suo cammino di esplorazione della realtà (soggettività/oggettività; fenomeni apparenti /fenomeni reali; osservazione diretta / osservazione incrociata; verità relativa / verità assoluta, ecc.).
Infatti, il passaggio dal modello geocentrico a quello eliocentrico dimostrò, per esempio, che l'osservazione diretta, sebbene - come dici tu - sia uno dei pilastri del metodo scientifico, da sola non garantisce l'oggettività (la verità) degli eventi che si osservano (cioè, dimostrò che il motto "Esse est percipi" è errato) e che per svelare ciò che realmente accade è spesso indispensabile la convergenza-complementarità di almeno due punti di vista indipendenti. E, nel nostro caso, fu proprio la convergenza tra il punto di vista copernicano-galileiano-kepleriano - basato esclusivamente sull'osservazione diretta delle posizioni geometriche dei pianeti nel tempo (geometrico-cinematico) - e il punto di vista newtoniano - basato, invece, sulla scoperta delle leggi della dinamica e della legge di gravità - a confermare la validità sia del paradigma eliocentrico, sia del paradigma dinamico-gravitazionale di Newton.

E' un po' quello che succede in tribunale: una sola testimonianza diretta può essere un indizio, ma se abbiamo un secondo testimone assolutamente indipendente dal primo che racconta fin nei minimi dettagli lo stesso accadimento raccontato dal primo testimone, le due testimonianze possono essere tranquillamente elevate al rango di prova.
In altre parole, le osservazioni convergenti-complementari di Keplero e di Newton, hanno ampiamente dimostrato che il punto di vista geocentrico non è del tutto falso, ma è una verità relativa; relativa ad un osservatore posto in un punto della superficie terrestre. Cioè, esso esprime una verità che è tale solo sul piano cinematico: è vero che, rispetto alla Terra gli astri si muovono secondo il modello geocentrico. Ma si tratta di moti apparenti, non reali, perché contraddicono le leggi della dinamica. Per esempio, una massa immensa come il Sole non potrebbe mai gravitare intorno alla Terra che è 300 mila volte meno "pesante" di lui (è sempre la massa più piccola che gravita intorno alla massa più grande e mai viceversa).
Pertanto, i moti reali degli astri non sono quelli osservati dalla Terra (osservazione diretta), ma quelli che rileverebbe un osservatore situato sul Sole, anzi, sul cosiddetto centro di massa risultante dall'interazione tra il Sole e tutti gli altri pianeti (in realtà, poi, tutto il sistema solare gravita attorno al buco nero Sagittarius A posto al centro della nostra galassia).
In definitiva, grazie a questa comparazione incrociata di paradigmi, la scienza è molto più che una passiva descrizione dei fenomeni che osserviamo direttamente: essa ci permette di cogliere anche ciò che non possiamo osservare, di prevedere ciò che avverrà, di far accadere ciò che prima non era mai accaduto.

Pertanto, tornando a noi:
1 - l'affermazione: <<Il sole gira intorno alla Terra>> è una verità relativa (relativa alla sola cinematica, e ai soli osservatori situati sulla superficie terrestre);
2 - l'affermazione: << la Terra gira intorno al Sole >> è una verità assoluta (= verità innegabile, indubitabile);
3 - in ambito scientifico il termine "verità assoluta" è sostituito da "verità scientifica" o "verità dimostrata"; ma si tratta solo di una marginale questione terminologica, perché i due concetti sono perlopiù sinonimi. 
Ciò, naturalmente, non significa che tutte le teorie che vengono spacciate per verità scientifiche siano realmente innegabili o indubitabili. Né vuol dire il contrario, cioè che le verità scientifiche siano tutte opinabili, relative, provvisorie. Come ho già scritto, nella scienza e nella vita quotidiana esistono verità innegabili, conoscenze dubbie e opinabili e misteri profondi tutti ancora da capire.
#600
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
08 Settembre 2018, 13:13:25 PM
Citazione di: paul11 il 08 Settembre 2018, 01:33:14 AM
La volontà di potenza è interiore ,non è esteriore, e per questo Nietzsche è filosofo e Heidegger lo riteneva l'ultimo metafisico.
Fra i sensi di colpa di religioni che hanno ridotto l'uomo a sentirsi colpevole per essere nato e la tecnica della potenza esteriore che hanno alienato l'uomo ad essere un robot, non è ancora stata percorsa la strada di accettare la vita per quello che dà coltivando innanzitutto la propria interiorità maltrattata dalle religioni espiatorie e dalle tecniche dove potere e denaro sono lo scopo.

CARLO
Chiunque sia animato da genuini e personali ideali etici di vita si sentirà naturalmente in colpa quando le circostanze lo indurranno a tradirli, ad offenderli; e, al contrario, sentirà crescere e maturare la propria "potenza", la propria umanità, l'amore di sé ogni volta che avrà contribuito in qualche modo alla loro espressione, alla loro realizzazione.
Tutto ciò appartiene alla natura umana, non a quella dei robot.
Solo per questo è così importante liberarsi "nietzschianamente" da alienanti e fasulli "comandamenti" esterni introiettati (il Super-io freudiano) - siano essi religiosi, sociali, o familiari - e coltivare le proprie aspirazioni ideali (non senza un confronto con quei "comandamenti").
Il che, è ben lungi dall'imperativo nietzschiano di distruggere in sé ogni sentimento morale.