Citazione di: Ipazia il 11 Novembre 2018, 08:39:56 AM
Secondo me Peirce si limita ad affermare, ma da qui a dimostrare il passo è lungo. Io posso "segnare" un leone in molteplici modi: fonetici, grafici, rappresentativi, artistici. Ma l'esperienza di fronte ad un leone in carne ed ossa è tutt'altra cosa e accade "a priori" di qualsiasi speculazione semiologica. Ancor più se non so cosa sia un leone e me lo trovo davanti.
Chissà nel mondo delle idee semiologiche feline qual'è la differenza di segno tra topi e cani ?
O, in quello umano, il "segno concettuale" di giustizia ?
Sicuramente del leone una donna africana intenta, che so, a raccogliere frutti selvatici avrà una certa
idea o rappresentazione. Che, già, non è la medesima di un gruppo di guerrieri armati di frecce e lance.
Figuriamoci poi che segno semiotico avrà del leone il cacciatore bianco durante un safari...
Chiaramente, come puoi ben capire, finchè si parla di tastiere di pc o di leoni la teoria del segno semiotico
risulta (a molti) cavillosa o frutto di contorcimenti mentali. La faccenda si chiarisce, e di molto, quando
si passa a concetti "puri" come appunto quello di "giustizia" (ovviamente su queste cose il fattore
interpretativo è determinante in massimo grado).
saluti