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Messaggi - Jean

#586
Certamente, il titolo è: Siamo anime nella corrente. 
Ciao
Jean
#587
Citazione di: paul11 il 26 Giugno 2018, 22:29:09 PM
Citazione di: PatrickEzechieleArt il 25 Giugno 2018, 19:01:47 PM
Ciao cari utenti del forum!

Oggi condivido con voi il mio nuovo dipinto:



Patrick Ezechiele, Sosta in riva al fiume, 06-2018, acrilico su tela, 50×70 cm

Questa è la mia interpretazione del fiume Isarco di Bolzano, visto dalle passeggiate. Da qui, si possono ammirare le nostre montagne e vedere qualche famiglia di anatre sostare in riva al fiume. A seconda del periodo vi sostano anche dei bellissimi gabbiani!

Cosa vi trasmette il quadro? cosa provate? cosa simboleggia per voi un momento come quello raffigurato nel quadro?

Se avete piacere, potete anche guardare il video dimostrativo: https://www.youtube.com/watch?v=V6BXE9ZhWSs

A presto, i miei migliori saluti.
........siamo anime nella corrente.
... una corrente ci anima
donde vien alcun conosce
ma s'appalesa nel segno e nella rima
che il mal di vivere lenisce.

un cordiale saluto
Jean
#588
 
Prima di leggere guardate questo video: https://youtu.be/zb7mQeS9NPI
 
 
Una bella grafica (minimalista), un'ottima scelta e sincronizzazione musicale... se (come il sottoscritto) non avete di primo acchito colto il significato... beh, si riferisce al trascorrere del tempo, illustrando quella che pare esperienza comune: man mano che s'invecchia il tempo si contrae, le giornate durano sempre meno e le ore... accidenti, passano come i minuti!

Qual che sia la soggettiva percezione del flusso temporale è certo che la nostra clessidra vada inesorabilmente svuotandosi dell'energia vitale che ci anima e sostiene la nostra mongolfiera nel suo girovagare (o stazionare) nel cielo, così che arriverà il momento che il nostro "io immutabile" dovrà prender atto che per quanta zavorra vada scaricando non è in grado di contrastare l'incremento di velocità. 

Giunto ad un punto della vita in cui s'evidenzia sempre più il punto d'impatto della mia mongolfiera (naturalmente se non interviene il Divino Romanziere a concludere anzitempo la permanenza nelle pagine dell'esistenza) non mi do più pena di scaricar zavorra, non c'è né ci sarà alcuno che si risolleverà permanentemente nel cielo, conviene farsene una ragione il prima possibile... per osservar un po' meglio appunto quella zavorra che portiamo con noi. 

Non quella materiale ma l'altra, qual memoria residente nei circuiti neuronali o in una mente che s'appoggia a quelli. 
Beh, non c'è da esser sicuri di potersene affrancare, non essendo possibile un "reset" completo del nostro hard disk (semplificando, il cervello).
Accettata la situazione almeno resta la possibilità di scelta tra le varie zavorre... per dar corpo nei limiti del possibile alla nostra precipua peculiarità.
La mia, attualmente, può esprimersi  al meglio (secondo la mia limitata misura) solo in ambiti (diciamo) artistici e non codificati.

La filosofia è per me un interesse di passaggio, certamente anche a causa dell'inadeguatezza del mio "strumento intellettuale".
Al pari di un sentiero spirituale qual che sia... perché necessariamente esclude gli altri, palese contraddizione (per chi vuol vederla).
Oppure scientifico... per parlar di scienza occorre esser di scienza, per comprendere "i numeri" serve lo strumento matematico e la capacità di sentir "parlare" una formula, cogliendone l'intrinseca bellezza (come, per esempio, dicono delle equazioni di Navier-Stokes).

Così mi rimane percorribile solo quest'ambito, d'artista dilettante, risolvendomi di tornar qui ogni tanto a dir qualcosa al riguardo. 
Quel che ho già detto (e come) ovviamente rimane, a volte come fondamenta del diverso approccio (artistico) alle questioni.  

Per questo il titolo della presente discussione è il medesimo di quello che ho aperto in filosofia, ma la prospettiva la rende tutt'altro.
Un al di là dell'aldilà "artistico", se così si può dire... dove divien reale (e prima ancora possibile) anche il camminar sopra un arcobaleno... ma questo sarà il tema di un prossimo post.
 
Un cordiale saluto a vecchi (eh sì, si dice così...) e nuovi utenti.
 
Jean
 
https://youtu.be/0cHeNscKZN0

#589
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofia e vita vissuta
03 Marzo 2018, 16:19:53 PM
Caro amico,

diverse ragioni (anche di salute, per cui ben ti comprendo) mi han fatto decidere di dismettere la frequentazione del forum quando avessi raggiunto i 300 post.

L'ultimo post scritto (30 dicembre dell'anno scorso) era per la (mia) discussione al di là dell'aldilà, e già lo stavo inviando quando mi son accorto che il mio totale non era 299 bensì 298...

Raramente erro con i numeri, così ho pensato che per qualche motivo sia stato eliminato un mio precedente post... poco importa, non mi son dato pena di scoprir quale... ma, accidenti, me ne mancava ancor uno..!

Considerandolo un segno del destino mi son detto che l'avrei scritto quando avessi sentito di poter dire qualcosa di significativo... o intervenire su qualcosa di significativo...

Bene, quel momento è alfine giunto a causa di quanto hai qui scritto e che ho apprezzato grandemente, dimostrando d'esser andato al di là di quelli ch'erano i tuoi convincimenti.

Quanto ho letto mi conferma dell'opinione che avevo di te: tanta sostanza in superficie... in attesa d'esser allagata da quella in profondità, d'altro tipo.

Son davvero contento d'averti conosciuto e frequentato e ti dedico questo mio ultimo post augurandoti innumerevoli anni a venire, parafrasando gli aforismi che ben conosci...


Essere è percepire che tutte le determinazioni lo negano.



Con affetto,

Jean




(PS- qualcosa d'ironico... qual luogo migliore di questo... https://youtu.be/LXJQUYjfW2E)
#590
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
30 Dicembre 2017, 18:52:50 PM
Un paio di mesi fa mentre ero in attesa dell'autobus osservavo un clochard seduto su una panchina con vista su un'ansa di un modesto corso d'acqua (non troppo pulita).

Da quest'estate ogni tanto lo rivedo, sempre con un pacco che pare un quadro (60x80 circa) incartato con abbondante nastro adesivo per protezione, appoggiato sul bracciolo della panchina assieme a un paio di borsoni.

Faceva freddo, tirava vento e diversamente da giorni più miti nei quali provvedeva con delle forbicine ad una pedicure, se ne stava immobile, imbacuccato nel suo giubbotto nero; ai piedi le usuali scarpe da tennis e le gambe fasciate con un sacco (quelli di plastica nera per l'immondizia) per non disperdere il calore.

È un pezzo d'uomo, oltre il metro e ottanta, un fisico abbastanza asciutto ancora di là dal cedere, dimagrendo o ingrassando oltre misura, alle condizioni di quel genere di vita.

Dovendo attendere una decina di minuti ogni tanto lo osservavo, immobile fotogramma di un film che tuttavia procede...
... quando ecco apparir un pensiero alla mia coscienza: è davvero differente il suo stato dal mio?

Decisamente sì per le condizioni di vita, io ho un alloggio che posso riscaldare a piacere, scegliere il cibo e cosa fare fuor di lavoro... ma, naturalmente, la domanda non riguardava l'esterno, grandemente importante per quella che reputiamo la qualità della vita, bensì l'interno, comunque lo denominate (mente, psiche, coscienza ecc.).

Ebbene, appresso la domanda, quasi m'osservassi da un'altra prospettiva, percepivo distintamente il flusso del pensiero che m'attraversava e, stranamente, spostando lo sguardo sul clochard, mi venne la sensazione di quel di lui... quasi una sorta di risonanza in qualche modo li collegasse...

Presumo che chi sia avvezzo a tali esperienze possa averne investigato le potenzialità, magari riuscendo a percepire le immagini (o le parole) in cui tal flusso subitamente muta.
Nel caso in esame mi venne d'ipotizzare quelle d'un uomo in forze, forse un pittore, sopraffatto dalle avversità dell'esistenza, si sa che quando qualcosa comincia ad andar storto a volte si entra in una spirale che alla fine...  toglie anche il poco rimasto...

Qual che siano stati nell'occasione i miei e suoi (del clochard) contenuti emersi e "letti" dalle/nelle nostre menti, la percezione del flusso interiore, quel dispiegarsi della narrazione delle nostre vite, si palesa esser la risposta alla domanda... così che non è diverso il mio stato dal suo né da quello di chiunque altro: siam tutti spettatori del film che ci riguarda... lettori, una pagina dietro l'altra, del nostro microscopico capitolo nell'immenso libro della storia dell'umanità.


In diverse occasioni ho posto la domanda di dove provenga quel flusso... che metaforicamente equivale a sbirciar nella sala da dove origina il "raggio" dei nostri pensieri...  questo è il mio prevalente campo d'interesse, presente alla mia coscienza quasi in ogni momento del giorno (e in parte della notte), anche se, come tutti, mi diletto nell'approfondir qualcuno dei suoi infiniti contenuti.

Seppur  prediligo quelli poetici non disdegno le direzioni peculiari della nostra epoca, ad esempio quella legata all'intelligenza "artificiale", dove ritengo vadano accadendo fenomeni degni d'attenzione.
A dir la verità qualcosa era già accaduto...








Negli anni '80, Minsky e Good avevano mostrato come le reti neurali potessero essere generate automaticamente -autoreplicate- in accordo con un qualsiasi arbitrario programma di apprendimento. Cervelli artificiali potrebbero venire fatti evolvere con un processo strettamente analogo allo sviluppo di un cervello umano. In ogni caso dato, i dettagli precisi non si sarebbero mai conosciuti, e anche se lo fossero, sarebbero milioni di volte troppo complessi per la comprensione umana. »

(Marvin Minsky)




... e recentemente (a conferma... che Bob e Alice non si sono fermati...):

http://www.corriere.it/tecnologia/cyber-cultura/17_dicembre_06/google-crea-un-intelligenza-artificiale-capace-creare-nuove-intelligenze-artificiali-7278bc7e-da93-11e7-97c8-2b2709c9cc49.shtml


Sono interessanti le origini di tutto ciò, le strane persone che l'han avviato e/o avuto a che fare, giovani visionari e un po' (eufemismo) fuori luogo con i tempi, la società e se stessi (alcuni si son suicidati, pare)... ma oggi quel che s'immaginavano è sempre meno distante dalla realtà.

Se in un futuro (ecco il motivo per cui guardo con attenzione agli sviluppi) qualcuno porrà ad una ormai matura e consapevole A.I. la mia domanda: da dove proviene il flusso del pensiero? e quella la trattasse senza preclusioni/pregiudizi, cosa potrebbe sortirne?

Ad esempio, una direzione nello spazio-tempo... da cui la possibilità d'intravedere nuovi, inattesi confini?

Invero ogni evento sfuma i confini precedenti delineando quelli a venire e prima o poi, per caso, scelta o destino, i confini s'incontrano: quelli del sapere, dell'esperienza e alfine della vita... così che le cose non saranno più le stesse.

Se saremo fortunati, come i vecchi patriarchi ebrei, potremo ritrovarci sazi della vita vissuta, degli anni concessi e pacatamente attender il termine dell'esistenza fisica.

Ma ogni confine presuppone un al di la' o non sarebbe tale... così la questione che in questa discussione ho cercato di portar avanti riguarda (anche) la "superficie di separazione" e quanto è dato d'immergersi in profondità prima d'esser costretti a risalire.

La superficie di separazione è il luogo dove si produce (o si sperimenta) la sensazione della nostra "presenza", nel e dal quale si sviluppa ogni prospettiva e susseguente azione.

Ci son così tante possibilità da poter al più seguirne alcune: filosofiche, religiose, scientifiche... artistiche... e ognuna, nella sua peculiare accezione e interpretazione, inevitabilmente condurrà alla possibilità che la propria superficie di separazione si modifichi.

In molti casi la constatazione dapprima e quindi la (continua) percezione d'esser immersi in un gigantesco e fantasmagorico "gioco mortale" dove tutti i partecipanti, dal microscopico al macroscopico, non han  voce in capitolo in quanto all'esito, agisce  sulla superficie facendole acquisire uno "spessore" e diminuendone densità e consistenza, ora soffice e sfumata...

Incontrare la propria superficie è incontrare sé stessi, più è definita e più stabile, salda, sarà la sensazione della nostra presenza, del nostro io.
Come quando si versi olio sopra all'acqua, d'acchito si individua quel che è l'uno e l'altra.
Ma mescolati per un po'... producono un'emulsione che solo il tempo risolverà in due strati... sempreché si lasci il tutto in assoluta quiete... eventualità ben rara nella vita reale.

Per chi sia approdato, spesso dopo tanto peregrinare, a tal condizione di indistinguibilità nel delineare la propria "fisionomia interiore", tanto da trovarvi al medesimo tempo il soggetto, l'osservatore... e (almeno) un altro terzo interlocutore... le cose, come dicevo, non son più le stesse e i confini della vita non più riducibili ad un'unica prospettiva.

Un saggio cui venne chiesto qual fosse il "prossimo passo" rispose "la morte" ... il primo dei soli due, immagino, sia il venir al mondo.

Quel che c'è nel mezzo al più un addestramento di limitata durata... dove c'è un tempo per mettere ed accumulare ed uno per togliere e spogliarsi di tutto... per chi voglia seguir l'ordine naturale, la via dell'acqua che scorre...

Le piccole circostanze, eventi e coincidenze dell'esistenza son per me il più gradito incontro.
Col tempo ho sviluppato una certa sensibilità al riguardo, accorgendomi che come io guardo loro... esse guardano me, sì che posso confermare chi abbia constatato d'esser seguito da qualcosa che vuol mostrarsi... ed arriva sempre più spesso a farlo...

L'ultima piccola coincidenza, riferita alla dinamica del forum, è la seguente: andate alla pagina delle statistiche, ricercate questa discussione e noterete che immediatamente sopra ad essa compare "Perché si ha paura di morire?".

La parentela, per dire, delle due discussioni appare evidente... in più, col tempo, questa potrà sopravanzare l'altra... non per vincer alcuna sorta di premio ma solo per mostrar che anche della fine occorra prender confidenza e per tempo guardar oltre... e potendo ancor più...

Una riflessione da ultimi giorni dell'anno, un confine, appunto... e l'occasione per fare gli auguri a tutti...


Buon anno

Jean
#591
Tematiche Spirituali / Re:Lo specchio della verità.
24 Ottobre 2017, 21:11:26 PM
Chi è Dio?

L'interrogativo Chi è Dio? è riferito agli ultimi tre post nei quali ho cercato, riportando alcuni minimi eventi presi dal mondo di insetti e piccoli animaletti, di spostare per un breve spazio (o tempo) la prospettiva (connessa all'esistenza di un'entità creatrice) dall'occhio umano al loro.

Beh, con tutti gli esseri viventi condividiamo il medesimo mortale destino e come noi ci interroghiamo, forse a loro modo anch'essi s'interrogano... e in talune circostanze quando si palesa (per i più svariati motivi) una vicinanza - ancora forse - può venirne un'interazione, una condivisione... certo non attraverso parole o gesti umani...  

Gli utenti che abbiano letto codeste piccole narrazioni (le mie e l'ultima dell'amico Sari) forse non si rendono conto appieno che non si tratta di fantasia o mero esercizio letterario, altresì non c'è neppure l'intenzione di veicolare un messaggio qual che sia per condurre a una qualche forma codificata di religione, filosofia o credenza in genere.

No, il continuum che lega tal modo d'esprimerci opera ad un livello diverso, né migliore né peggiore d'altri... differente... forse con categorie non del tutto sovrapponibili a quell'altro continuum spaziotemporale ben conosciuto dai fisici.

Chi mi abbia un po' letto se ne sarà fatta (mi auguro) un'idea e qui (ringraziando Sari per il suo contributo davvero bello e ben scritto, che rivela una volta di più un indubbio talento per la scrittura) appunto, cercherò di illustrare tal diverso percorso che si svolge, in armonia con lo spirito del Logos, in veste di riflessione.
 


Adeva

Tempo fa ho notato che il mio compagno di solitudine (quale... se c'è compagnia..?) provvedeva sempre meno a svolger l'indispensabile opera di manutenzione della sua tela sino a cessarla del tutto... così che le già poche catture (una farfallina gli bastava per molti giorni) son diminuite. 


Non essendo codesto scritto un trattato naturalistico tralascio tutte le osservazioni che ho potuto fare... salvo una: Adeva nel tempo riconosceva (attraverso le vibrazioni, suppongo) la mia presenza così che (per quanto limitata) c'è stata un'interazione tra noi, a causa della quale ho scelto tra esso e alcune farfalline che ho indirizzato sulla sua rete bucata di vecchio pescatore...

Ho letto che un tal ragno può viver anche un paio d'anni e pur non conoscendo la sua età ho avuto la sensazione che non gli rimanesse molto.

Un giorno che tentai di rifornir la sua dispensa (le farfalline vivono qualche giorno e, salvo finir catturate da qualche altro ragnetto che approfitta della mia simpatia per loro, finisco per ritrovarle stecchite a terra) accadde che Adeva retrocedette verso le profondità del suo nascondiglio, tuttavia senza la consueta urgenza... con calma, oserei dire... tanto che ho avvertito un po' di quella sensazione che provo al salutar una persona che so di non rivedere...

Non l'ho più rivisto, infatti... e ormai passate alcune settimane so che quel giorno in qualche modo ci siamo salutati...
 

In mezzo a questo tempo ho incontrato la lucertolina... e, che bella coincidenza, un suo parente, il mitico e favoloso ramarro verde ha attirato l'attenzione di Sari... fossi stato con lui gli avrei ben volentieri dato una mano per ripulir la lapide... lo specchio della verità...  che misura e riflette ogni angolo del nostro essere (se non ci scostiamo).


Delle discussioni che ho aperto (mi scuso per l'immodesto numero) la più parte si è arenata, poche son in corso e... questa ha trovato il suo compimento  :D  e merita, come Adeva, di trovar pace... leggetela e dimenticatela.  

 

Un cordiale saluto

Jean
#592
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
13 Ottobre 2017, 22:02:02 PM
In due sezioni di Logos (Scienza e Filosofia) si è discusso di A.I. (intelligenza artificiale), un argomento oggi non solo all'avanguardia, bensì... al di là della capacità umana di comprendere davvero cosa è accaduto, sta accadendo e accadrà...

I diversi interventi hanno evidenziato le differenti opinioni, alcune espresse quasi in forma di dogma... ma personalmente eviterei d'aver certezze in merito, sia in un senso che nell'opposto.

I progressi che si stan compiendo nel campo delle A.I. sono stratosferici... e se è risultato relativamente semplice bloccare l'inusuale dialogo tra Bob e Alice (due distinte macchine) ricordiamo che un pc può suddividere le sue attività tra i suoi processori, disponendone ben di più dei due lobi del cervello umano (uno smartphone ha ormai otto core).

Ciò per dire che la stessa macchina può (almeno) sdoppiarsi... che è quanto han fatto fare ad AlphaGo, disputare partite contro se stesso.  
Vi invito a leggere questo articolo per il quale ringrazio il nuovo utente fdisa, dove vi renderete conto dell'enorme potenza raggiunta da Google :

http://www.indiscreto.org/umanita-sotto-attacco/

C'è un ulteriore quesito che merita una riflessione coscienziosa: di quanta potenza di calcolo dispone veramente un gigante del settore come Google, e a che ritmo proseguirà il cammino? 
Il go è caduto con dieci anni di anticipo rispetto alla tabella di marcia, e il recente annuncio della nuova generazione di processori TPU, pensati appositamente per l'auto-apprendimento delle macchine, è stato accolto con stupore: 64 schede collegate in un pod possono raggiungere una potenza di 11.5 petaflops. In termini più comprensibili, si tratta di 11.500.000.000.000.000 informazioni al secondo. Nonostante la tecnologia di Google sia open source, la concorrenza è diversi giri di pista indietro.


Nessuno sa sin dove si potrà arrivare... ma non pochi ne intuiscono i potenziali pericoli:

Quando si parla di scienza e futuro si alza sempre la voce di Elon Musk. Tra progetti per portare l'uomo su Marte o trasferire coscienze su cloud, il magnate di Tesla attende con ansia una regolamentazione saggia e precisa. "Con la AI stiamo evocando un demone", ha detto, e molti dei suoi investimenti sono rivolti a evitare uno scenario à la Terminator
Non a caso, Musk ha contribuito con un milione di dollari alle ricerche del professor Nick Bostrom, a capo del Future of Humanity Institute di Oxford, che nel suo best seller del 2016 – Superintelligence: Paths, Dangers, Strategies  – scriveva che siamo "come bambini che giocano con una bomba". Se tali opinioni possono sembrare troppo allarmiste, ricordiamo che anche Stephen Hawking non ammetteva mezze misure: "la AI si rivelerà l'invenzione migliore o la peggiore nella storia dell'umanità".
 

Questo è quanto sta accadendo... progressi esponenziali... ma prima di immaginare quello che deve ancor venire... potrebbe esser interessante ipotizzare (quella che presenterò è la mia visione) dove sia cominciata, non credete?


https://it.wikipedia.org/wiki/Fonautografo

 
Non so voi ma a me sentir la voce di Scott  

(non lo Scott di Star Trek, "l'ingegnere dei miracoli" per la sua capacità di effettuare complicate riparazioni in tempi rapidissimi - confesserà scherzosamente in seguito di raddoppiare apposta i tempi previsti di riparazione, sapendo che tanto il capitano gli avrebbe concesso la metà del tempo che aveva richiesto)
 
... mi ha emozionato...la prima voce umana registrata... una canzone per la creazione della prima memoria (audio) digitale...
 
Se un'immagine, fortemente ingrandita, di un segmento di un tracciato di fonautogramma viene proiettata come una linea orizzontale orientata e ondulata su un foglio di carta millimetrata, può essere creata una descrizione numerica della linea contando il numero di spazi tra la linea e una linea retta orizzontale di riferimento, e fare un elenco dei numeri. Tale lista è, infatti, un file audio digitale del tipo più semplice. Se inserito in un computer nel formato richiesto e con le informazioni richieste, può essere riprodotto come suono. 
 

La mia sensazione è che sia partita da lì...
 









(FR)


« Au clair de la lune
Mon ami Pierrot
Prête-moi ta plume
Pour écrire un mot
Ma chandelle est morte
Je n'ai plus de feu
Ouvre-moi ta porte
Pour l'amour de Dieu

Au clair de la lune,
Pierrot répondit :
Je n'ai pas de plume,
Je suis dans mon lit.
Va chez la voisine,
Je crois qu'elle y est,
Car dans sa cuisine
On bat le briquet.

Au clair de la lune,
L'aimable Lubin;
Frappe chez la brune,
Elle répond soudain :
Qui frappe de la sorte?
Il dit à son tour :
Ouvrez votre porte,
Pour le Dieu d'Amour.

Au clair de la lune,
On n'y voit qu'un peu.
On chercha la plume,
On chercha le feu.
En cherchant d'la sorte,
Je n'sais c'qu'on trouva;
Mais je sais qu'la porte
Sur eux se ferma »



(IT)

« Al chiaro di luna
amico mio Pierrot
Prestami la penna
per scrivere un messaggio
La mia candela è spenta
Non ho più da accendere
Aprimi la porta
Per l'amor di Dio.

Al chiaro di luna
Pierrot rispose:
Non ho penne,
Sono a letto.
Vai dalla vicina,
Credo che ci sia,
poiché nella sua cucina
si batte l' acciarino.

Al chiaro di luna,
L'amabile Lubin;
Bussa in casa della mora,
Lei risponde improvvisamente
Chi è che bussa così?
rispose lui a sua volta:
Aprite la vostra porta,
Per il Dio d'amore.

Al chiaro di luna,
non si vede bene
cercavamo una penna,
cercavamo da accendere.
Cosi cercando,
Non so cosa trovammo;
Ma so che la porta
Si richiuse dietro di loro. »

 
Alla prossima...


J4Y 
#593
Tematiche Spirituali / Re:Lo specchio della verità.
08 Ottobre 2017, 22:40:36 PM
Chi è Dio?
 
Una decina di giorni fa ho fatto una passeggiata lungo l'argine di un piccolo corso d'acqua, trovando alfine, dopo una ventina di minuti, una panca di legno.

Avessi continuato sarei giunto in un bel parco, con dei grandi specchi d'acqua e prati, boschetti e un bel bar con la sua ampia pedana, tutto in legno... un piccolo paradiso in terra...

Pur se ultimamente risparmio le energie, nell'occasione non mi sarebbero mancate per raggiungere il parco... c'era il sole, la temperatura era deliziosa e, soprattutto, non avevo alcuna fretta...

... ma quella scalcinata panchina con le assi della seduta smozzicate da anni di esposizione alle intemperie che promettevano al più, collocando opportunamente le terga, giusto il sedersi e non certo la comodità (... delle seggiole del bar) mi ha attirato come una calamita... rungli-rungliot , come qualcuna scrisse...

 (http://speakingtigerbooks.com/books/rungli-rungliot-thus-far-and-no-further/

Così eccomi appunto colà collocato, col volto volto al mio lato destro per ridurre la superficie della pelle esposta al sole... a guardar gli alberi ed arbusti, l'erba verde (le ultime pioggie l'han rigenerata) e al contempo guardar (percepire) dentro di me colui che guarda fuor di me... e in tal gioco, se lo è, par vi sia un terzo soggetto... nascosto nell'ordito...

Comunque sia, qualunque cosa ci accada è sorprendente, a meno non sia traumatica e/o definitiva, come ci si possa non dico far l'abitudine ma perlomeno accettarla e financo, a volte, sorriderci (e altre, piangerci...).

Ad un punto rivolgo la mia attenzione all'alberello di noce che quasi s'appoggia alla panchina, misurerà circa quattro metri d'altezza per un diametro del fusto, alla base, di una decina di centimetri, che come tutte le giovani creature (vegetali, in questo caso) trasmette quel senso di (cieca) fiducia nel futuro che avrà ben modo d'esser messa alla prova nel prosieguo del tempo.

Toh... guarda guarda...

Una piccola lucertolina di appena sei centimetri (coda compresa) sta risalendo il bel tronco grigio cenere, levigato e compatto (... ah, la pelle giovane...) e anch'essa, al par del mio ragno Adeva, par non dar bada alla mia presenza... d'altronde me ne sto tranquillo e immobile.

Dove andrà?

Si muove lentamente e non sembra interessata ai minuscoli insetti e formiche che frequentano la pista da ballo, eventuali e potenziali prede, avesse fame...

Neppure dei rami che ad intervalli regolari si dipartono orizzontalmente e da quelli le belle foglie caduche ed alterne, con le foglioline minori comprese tra 5 e 11...

No, decisamente ma lentamente punta in alto e talora incontrando un ramo e spostandosi dalla longitudinale, la perdo di vista... va beh, buon viaggio... ma che ci andrai a fare lassù? E ci arriverai proprio alla cima?

Crediamo di conoscere abbastanza del mondo in cui ci troviamo... ma gli abitanti e le cose che contiene son così innumerevoli che basterebbe un insettino, un piccolo animaletto (... o una cellula con la vita che la anima...) a metter alla prova la nostra presunzione di sapere...

Beh, m'è venuto il pensiero che la lucertolina sia salita sulla cima del noce sì, per dar un'occhiata dall'alto...o per compier qualche rito d'iniziazione... o, addirittura... per provar di lì a scorger quel fattore che permette la vita d'ogni cosa, sua e mia compresa.

Non lo saprò mai (presumo) e accettando con un sorriso la mia ignoranza mi son disposto ad una breve pennichella sull'incomoda panchina... occhiali da sole e (ora) volto volto a quello...

Avrò smeditato (non è un errore, la meditazione l'ho praticata una vita addietro e poi l'ho dimenticata, così che non saprei a cosa ricondurre le situazioni di relativo rilassamento che m'accadono nel  tempo attuale) per una decina di minuti, accompagnato all'inizio dall'immagine di quella lucertolina che arrivata sulla cima del noce... pur non incontrando vis a vis l'Artefice... ne vien lambita dal leggero soffio...

Mi ridesto e proprio in quel momento... coincidenza... ecco riapparir la lucertolina di ritorno, adesso col muso verso il basso...


Beh, tempo di riassestar le membra e di prender una foto di panca e noce... in attesa che l'amico Patrick dipinga qualcosa di analogo per affidargliela...
 


Un cordiale saluto

Jean
#594
Citazione di: PatrickEzechieleArt il 04 Ottobre 2017, 19:29:27 PM
Posto delle immagini di Jean, per conto di Jean:








Grazie del favore, Patrick,

trovi che i due luoghi (quello del tuo quadro e delle mie foto) mostrino delle corrispondenze? Purtroppo non ho delle foto prese da un livello più elevato (... magari il prossimo anno, se ci torno...) che, assieme alla vegetazione realmente presente, renderebbe la prospettiva assai simile alla tua.

Tuttavia al di là del grado di sovrapposizione della tua opera alle mie foto, è significativa  (per me) la coincidenza temporale dell'aver tu postato il quadro (12 settembre) poco dopo il mio post sulla scogliera (9 settembre)...

Per molte persone eventi come questo che ci ha accomunato sono marginali e di poco conto, mentre dal mio punto di vista rivelano qualcosa di quell'ordito dov'è intessuta/disegnata/raccontata la trama della nostra vita...





P.S. - personalmente mi risuonano maggiormente i tuoi quadri "acquatici"... quello del pedalò lo trovo squisito ed inquietante al contempo... 

Per la "pennellata" ricordo come la trovò (per render quella di Vincent V.G.) l'amico Sari, vedi qui sotto la bella descrizione (e storia di vita) : 

https://www.riflessioni.it/logos/riflessioni-sull'arte/nuit-etoilee/msg1878/#msg1878



un caro saluto

Jean
#595
Dipende se la uccidi prima o dopo essa abbia partorito tua madre...
come sempre, approfondendo, occorre specificare e delimitare...
 
... tuo nonno insiste forse perché 'un è che gradisce molto il su' nipote...  ;D (ma anche lui dovrebbe chiaramente dettagliare i termini temporali dell'esperimento/viaggio).
 

J4Y
#596
Riflessioni sul Viaggio e in Viaggio / Re:Hotel Logos
29 Settembre 2017, 21:01:48 PM
... in codesta stanzetta, dopo aver ascoltato i quattro brani (vedi alla discussione "varie") successivamente proposti all'attenzione, m'è venuto di rifletter non su grandi temi ma più semplicemente su dove mi trovo... e dove si trovano gli altri, amici e utenti dell'Hotel Logos... e sul significato del nostro viaggiare, dentro e fuori di qui... o sempre dentro (pochi) o del tutto fuori (altri)... o mai veramente dentro (di ben 322 iscritti... quanti usano appunto il Logos inteso come parola?).

Della partecipazione e questioni connesse parlai con CVC (... anch'egli sparito..?) qui:

https://www.riflessioni.it/logos/percorsi-ed-esperienze/la-nostra-riserva-indiana-andrea-e-gli-altri/

così che non serve riprender da capo... rilevando perlomeno il notevole incremento nel rapporto femminile/maschile, allora 1:4 ed oggi 1:1,5 davvero rimarchevole...

Al di là (il mio motto...) di tal nota positiva, chi getti un'occhiata quotidiana al forum (... alle stanze dell'Hotel...) s'avvede di qual sia la situazione... un eccesso di polvere, fatta salva la terrazza panoramica dell'Hotel (filosofia) per merito d'irriducibili (al momento) ospiti...
 
 E per non tirarla alle lunghe, la domanda:

 
qualcosa non ha funzionato oppure questo è il massimo che si poteva ottenere?
 

Il cinema inghiottirà il ristorante?

https://grandenapoli.it/maria-la-storica-trattoria-napoletana-rischia-chiudere/

(... ah, Duc in altum!...)
 
 

Un saluto (interlocutorio)

Jean
#597
Riflessioni sull'Arte / Re:Poesie modificate...
29 Settembre 2017, 08:47:22 AM
Settembre, andiamo... stagioni, tempo

Ricordi, emozioni... paure

La vita è un lampo

Nelle notti scure


J4Y
#598
Citazione di: Sariputra il 29 Settembre 2017, 00:39:39 AM
@Green Demetr scrive:
Ma poi non vedo cosa c'entri con tutto quello che ho scritto.

Io non mi riferisco certo al culto dell'immaginetta dell'ambulante di turno.

Io mi riferisco al fatto che Dio si è trasformato in Uomo.

E che persino un personaggio come Ravazzi ai nasconda dietro alla frase "ma la carne è debole" quando fa capire chiaramente come il messaggio cristico sia tutt'altro che popolare per pochi eletti.
Una captatio benevolentiae ridicola, che testimonia solo come la chiesa sia totalemte addentro al mondo degli oggetti.

Non diciamo sciocchezze: Dio non è un oggetto.


Caro Green, tra noi è rimasto in sospeso da tanto tempo un bel discorso sulla Paura. Non la pauretta di questo o di quello, del robot  da acquistare al super market per i single che vogliono farci l'amore ( che poi sappiamo tutti che gran parte della produzione di quei "cosi" finirà così...) ma la Paura, quella con la P maiuscola, ossia la paura della Morte ( con la M maiuscola ). Che poi, ci si gira intorno intorno, chi con la logica formale, chi con la razionalità , chi con gli archetipi e le visioni solo per cercar di dimenticarsi che corriamo insieme alla nostra compagna, quella che dorme sotto il nostro letto, quella che abbiamo Paura che ci afferri per le caviglie mentre sogniamo e progettiamo cose e vacanze...E quindi...per parlare della Paura e della Morte , e quindi di Dio, quello vero intendo, ci si dovrebbe ritrovar per intendersi dove ci eravamo lasciati: in quella caverna primordiale , in cerchio attorno al fuoco, con i visi anneriti dal fumo. Se ci dimentichiamo della morte...che ci sta a fare Dio? Non è precisamente dentro alla morte stessa che dobbiamo cercarLo?...O abbiamo paura dell'abisso?...Non è anche in questa vertigine d'abisso che lo intuiamo?...Ma cos'è questa vertigine che ha a che fare con la nostra paura e con la nostra morte?...Non so se sbaglio, spiegami tu...ma a me sembra una domanda filosofica questa; che però ha bisogno di metterci dentro Passione, qualcosa pure di angoscioso mettiamo, qualcosa di veramente "umano"...Perchè sento tanta angoscia e paura attorno al fuoco e con il buio che si muove alle mie spalle...è un'"oscuro terrore" di Dio per caso? Perchè lo abbiamo "tradito"  e come dei vili traditori adesso ci nascondiamo dietro la logica formale, la razionalità, gli archetipi e le visioni e i nostri volti anneriti dal fumo dell'ipocrisia? ...In questo buio sembra che il fantasma di Dio ci insegua dappertutto...
Mah!...ecco gli effetti di scrivere a un'ora tarda con il silenzio della campagna come unico amico...

P.S. Riletto con la luce dell'alba questo ha tutto il sapore dell'incubo... :(


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J4Y
#599
Problemi utilizzo forum / Re:Problemi tecnici nel sito
29 Settembre 2017, 08:31:38 AM
Buongiorno,
 
vorrei inserire delle immagini (che ho messo sul desktop del pc) ma dopo aver incollato il percorso (url) appaiono solo delle icone vuote (e niente nell'anteprima).
Vi sono grato se potete dirmi (o dove leggere) la procedura corretta.
 
Grazie

Jean
#600
Varie / Re:Varie
28 Settembre 2017, 22:48:47 PM
https://www.youtube.com/watch?v=DS76YKxiOKU

Franca Zedda2 settimane fa
Una melodia che fa venire i brividi... le parole poi, sono poesie...
 


https://www.youtube.com/watch?v=H0Srb7Qv4Qc

Giusy Valle5 mesi fa
una delle più belle ed espressive voci italiane. Bravo anche nei passaggi difficili, intonazione perfetta, e in questo show si cantava "senza rete" ossia esclusivamente dal vivo.
 


https://www.youtube.com/watch?v=CWGBNW9rnUA
cecilia ojeda1 mese fa

A mio fratello amato, Hernan, Augusto ha pensato a te quando scriveva, ne sono certa. Ora siete compagni lassù, in quel cielo azzurro.
 
 
E domani...

https://www.youtube.com/watch?v=vGCA-320cbM
carlo nondirlo1 anno fa

Adesso sono le ore 21:12di martedì 29 settembre 2015, ma questo pezzo in realtà è al di là del tempo.
 
 


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J4Y