Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 08 Marzo 2025, 09:10:56 AMIl confronto che fai, Aspirante, tra l'aspirazione moderna a "fare soldi", e la guerra del capo indiano, mi impone una riflessione.Buongiorno, come ho già scritto in altro post, io mi considero una parte del tutto, un pezzo dell'immenso puzzle chiamato umanità, forse perché sono consapevole del risultato cui porta la mancanza di collaborazione tra le parti, la frustrazione che si prova perché non si riesce a camminare correttamente come i propri simili e spesso ciò significa stare a casa, perché i cosiddetti amici si danno a qualche attività cui non puoi partecipare. Questa impossibilità è dovuta ad una paralisi cerebrale a un anno di età. Quindi la mia disabilità di movimento è la stessa di quel grande corpo chiamato umanità! Ormai abbiamo pubblicità che invitano ad acquistare quel prodotto o quel servizio per essere il n. 1, aziende che assumono con contratti personalizzati, anziché quelli collettivi, ecc... ecc.. Addirittura, mi raccontava un amico, negli USA è capitato che, per tagliare i costi un tale licenziasse i suoi sottoposti e dopo un paio di ore ricevesse lui stesso la lettera di licenziamento dai propri superiori! Le televisioni private che puntano sui film o su altri motivi di intrattenimento, le aziende fornitrici di servizi (annessi e connessi) per smartphone (da internet alle varie app)... tutto punta verso l'individualismo più sfrenato, pur di fare soldi... Questo è progresso, mentre non lo è il fatto che il capo di una tribù di nativi americani, prima di muovere guerra al nemico, vada a chiedere consiglio al saggio del villaggio (che, avendo una certa età non può più guidare i propri guerrieri in battaglia, ma ha l'esperienza per poter dare suggerimenti a chi è più giovane e forte ma inesperto)? Perché?
Secondo me il progresso c'é ed é nel fatto di aver trasformato il naturale istinto di competizione umana da una competizione violenta a una competizione non violenta di tipo economico.
