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Messaggi - anthonyi

#5851
Citazione di: Elia il 07 Aprile 2018, 17:37:01 PM
Ciao Acquario, infatti perciò sostengo che i pentastellati sono il nuovo volto della sinistra, probabilmente creato apposta, o strada facendo, per impedire che al governo vada finalmente la Destra (la vera Destra, non quella di Berlusconi) Inizialmente si proponevano come movimento di rottura del vecchio sistema, dunque con idee direi di destra, man mano che hanno conquistato la fiducia  dell'elettorato e avvicinandosi ai palazzi si sono trasformati in un altro partitucolo di sinistra.   È evidente che le élites europee e mondiali vogliono favorire le sinistre (e non è difficile capirne il perché), dunque tutte le strade sono facilmente aperte solo se si propone una politica di sinistra. Per proporre e portare avanti politiche di destra o comunque sagge, occorre molta capacità e ancor piú  coraggio.
Dato che io non soffro di fanatismo ideologico, spero che Di Maio almeno non faccia troppi danni come o peggio di coloro che lo hanno preceduto. Certo, non sono molto affidabili, hanno criticato tanto il PD, poi vorrebbero governare con questi?
Anche per arginare l'eventuale ulteriore sbandamento dei 5Stelle a sinistra (sono politicamente sbandati), penso sia meglio affidare l'incarico di capo del Governo  a Salvini.
Grillo può stare tranquillo ormai, nessuno tra le élites ha piú paura di loro, dei pentastellati. Al massimo fanno paura a noi del popolo, come ci fanno paura tutti i partiti di sinistra, perché, come diceva Montanelli:  "amano così tanto i poveri che ogni volta che vanno al potere li raddoppiano di numero". E no  si tratta solamente di povertà materiale.


Per quanto riguarda la risposta di Anthony, mi piace il sillogismo che suggerisce: se solo i cretini non cambiano mai idea e tutti gli uomini di sinistra non cambiano mai idea nonostante tutto, dunque tutti gli uomini di sinistra sono...? (Ditelo voi che io non vorrei suscitare l'ira di qualche buonista permaloso).
Comunque anche cambiare idea dall'oggi al domani o troppo spesso è da cretini o da matti.
In politica poi è ancora peggio perché cambiare cosí radicalmente idea e in breve tempo su questioni molto importanti,  vuol dire che le motivazioni fondamentali che hanno fatto sorgere e progredire un movimento o un partito politico vengono a mancare, rimangono solo gli elettori speranzosi e presi per il naso.
Inizialmente anch'io avevo sperato nel M5Stelle, ma giá  da un 3, 4 anni non ci credo piú, e i fatti mi stanno dando ragione. Um Movimento che si autodefinisce né di destra, né di sinistra, né  di centro, vuol dire che non possiede nessuna base, ed è come la casa costruita sulla sabbia di biblica memoria.
Un'ideologia o un pensiero che faccia da fondamento e supporto alle proposte politiche che si vogliono vedere ralizzate, bisogna averla. Altrimenti si diventa ciò che sta diventando il M5Stelle: cangianti, inaffidabili, pronti a farsi dimenare da qualsiasi vento. Hanno raccolto molti attivisti di destra e di sinistra; ma ne sono rimasti per la maggior parte (direi per un buon 70, 80%) di sinistra. Sarà un caso che  Di Battista (che era di destra) si è defilato, vista ormai l'impronta sinistroide che ha preso il movimento?

Ciao Elia,
guarda che Di Battista ha sempre dichiarato di votare a sinistra ed è stato considerato l'anima di sinistra del gruppo, pur avendo un padre molto fascista.
Al contrario Di Maio è sempre stato considerato l'anima di destra del gruppo. Comunque sulla base delle dichiarazioni di quest'ultimo loro sono un partito post-ideologico, i veri figli di questa società liquida.
Comunque in contraddizione con quello che tu dici a sinistra si cambia idea, eccome, forse anche troppo, per cui si smarrisce l'identità, è la destra semmai che è sempre coerente con se stessa, vuole comandare, e infatti il berlusca, che è la quintessenza della destra, pur avendo perso le elezioni, vuole mantenersi alle redini del comando e lo fa accordandosi (con non so quali argomenti) con Salvini al quale evidentemente la cosa conviene. Certo bisogna considerare che Salvini che ha vinto le elezioni sulla base di una aspettativa di rinnovamento della politica, ora che si impunta per mantenere il berlusca ai vertici, forse qualche delusione la da a tanti Italiani che vedono nell'accordo M5s-Lega un'opportunità di rinnovo per la politica, chissa se alle prossime elezioni decideranno di riconfermare il voto per lui invece di scorrere (Come accade in una politica liquida), verso il M5s.
#5852
Ciao Socrate78,
da oltre 10 anni mi confronto con un problema di "infestazione malefica".
Per chi non crede nella spiritualità la mia esperienza può essere interpretata come un problema psichiatrico.
In passato, cercando di razionalizzare la sofferenza che vivevo, pensavo d'altronde di essere affetto da una depressione bipolare, i sintomi che avevo, infatti, mi riportavano a questa interpretazione.
Tutto cambia dall'estate 2007 quando qualcuno riesce a convincermi a frequentare un corso per la Cresima, con ingegnosi argomenti dialettici visto che io di rapporti con i sacramenti non volevo sentirne parlare. Il confronto con quegli argomenti diventa esplosivo nella mia testa, ricordo in particolare una sera nella quale a seguito di una semplice canzoncina fatta per i bambini si innestò alla base sinistra del mio collo un nodo muscolare molto doloroso che fu il primo segno della reazione di questa cosa che era ed è nella mia testa.
Ad ottobre dello stesso anno fui esorcizzato e da allora per un lungo periodo ho vissuto un'esperienza che ho definito dello ying e dello yang per rappresentare come mi sentivo sballottato.
Progressivamente, soprattutto per effetto della preghiera, la forza di questa cosa si è allentata, continuo a sentirne quotidianamente il sibilo nella mia testa, ma non ha più la forza di iniettare come nel passato, pensieri depressivi (tipo desideri di suicidio), o pensieri blasfemi (Questi in verità li ho vissuti solo nel periodo dello ying-yang, mentre quegli altri hanno semplicemente fatto parte della mia vita fino ad alcuni anni fa).
Quello che ha ancora il potere di fare, questa cosa, è produrre delle smorfie compulsive, urli muti, e qualche volta non muti (Questa è una cosa particolare perché questa cosa sembra avere un potere di intervenire sui muscoli del collo e della testa ma molto meno sulle altre parti per cui la faccia si predispone all'urlo ma il diaframma non collabora mandando aria) e questo quasi sempre come reazione a un qualche confronto con la sacralità.
Io non so cosa sia questa cosa, quello che so è che certi strumenti nel mio caso hanno funzionato anche se i tempi tecnici non rispettano certo le esigenze cinematografiche dei film. Io interpreto le cure religiose che utilizzo un po' come le pillole per la pressione, devi continuare a prenderle ogni giorno, e se salti un giorno può essere pericoloso. Mi sono convinto che questa cosa non può essere scacciata, ma controllata si.
Non mi convince la tesi, che da qualche parte ho letto nel 3D, che il Demonio sia stato inventato dai preti, in realtà la gran parte di quelli con cui mi sono confrontato erano disagiati dalla situazione e mi sono apparsi abbastanza ignoranti al confronto con l'esperienza diretta che ho maturato. In effetti a parte 3 preghiere di liberazione e l'esorcismo nel 2007, direi che il resto me lo sono gestito da solo e dopo un certo periodo ho smesso di partecipare alla Messa preferendo seguirla per televisione. Oltretutto i problemi spirituali sono rilevati in tutte le culture umane, anche in quelle animistiche che non hanno divinità ma temono gli spiriti maligni.

Un saluto
#5853
Citazione di: acquario69 il 06 Aprile 2018, 08:28:06 AM




Sono falsi e ambigui,come e se non peggio di chi li ha preceduti...tra qualche mese ricordati di questo post e ne avrai semplicemente la conferma

Ciao acquario69,
Di Maio la sua evoluzione pro-sistema l'ha resa pubblica da tempo, solo i cretini non cambiano idea.
Al di là della mia opinione sui 5stelle non mi sembra siano stati falsi nei confronti degli elettori.
Certo adesso il Reddito di Cittadinanza se lo sono un po' scordato, ma si sa quelle sono promesse elettorali.

Un saluto
#5854
Citazione di: 0xdeadbeef il 06 Aprile 2018, 14:28:04 PM

Pensare di lasciar "briglia sciolta" al capitalismo significa solamente accettare che l'economia subordini
la politica (anzi, che la determini); mentre pensare ad un ruolo "attivo" della politica non necessariamente
significa riesumare il "socialismo reale" (come qualche "eruditissimo" liberale darebbe ad intendere...),
ma significa primariamente ribadire la supremazia della politica; il suo ruolo di guida dei processi strumentali
economici d cui, essa, è chiamata a stabilire gli scopi.
saluti

Ciao 0xdeadbeef,
non è un caso che l'Economia si chiama Economia Politica, per cui il ruolo attivo della politica c'è già.
Il problema è un altro però, perché la politica spesso tende a concentrare il potere e, come faceva notare Hayek, questo effetto si moltiplica quando la politica domina il sistema economico. Purtroppo è lo scarto tra visioni ideali e realtà, chi sostiene il dominio della politica sull'economia spesso lo fa in buona fede perché vede in questa una partecipazione più democratica alle scelte sociali, ma l'esperienza reale ci dice che le economie pianificate sono sempre delle dittature, oltretutto economicamente poco sviluppate.
Un saluto.
#5855
Quelli che votano M5s fanno parte di una classe? Secondo me si, una nuova classe nata nel web e che si pone come alternativa rispetto alle precedenti. La classe è prodotta dalla comunicazione, perché è solo la comunicazione che produce la coscienza di classe e con essa l'unità politica. Essa non ha più un'ideologia perché non serve più, in questi tempi di società liquida anche la classe è liquida e può alternativamente adattarsi al modello sociale del PD o a quello nazionalista della Lega.
L'unica cosa importante è essere uniti e solo dopo scegliere le idee.
#5856
Attualità / Re:LOGICA E POLITICA
31 Marzo 2018, 07:11:44 AM
Buona Pasqua anche a te.
#5857
Attualità / Re:LOGICA E POLITICA
30 Marzo 2018, 17:43:36 PM
Ciao Eutidemo,
chi vivrà vedrà, comunque simpatico il quadripollo, io però berluschino non lo farei così piccolo, non dimentichiamo che lui ha sempre i soldi e le televisioni dalla sua parte.

Un saluto.
#5858
Attualità / Re:LOGICA E POLITICA
30 Marzo 2018, 07:45:49 AM
Citazione di: Eutidemo il 29 Marzo 2018, 16:05:15 PM


Scherzi a parte, a prescindere (MOLTO semplicisticamente) dalla diversità tra le due parti, che è:
- antropologica (coscienze rigide contro coscienze elastiche);
- sociologica (spiantati contro bottegai);
- territoriale (sud contro nord).
non starò a ripetere per la terza volta le ragioni per le quali un governo "politico" di tal fatta, non potrebbe tecnicamente funzionare.
Ed infatti, se potesse governare UNO SOLO dei due schieramenti, "forse" il modo di sostenere finanziariamente IN MODO SINGOLO uno solo dei due provvedimenti di base (REDDITO DI CITTADINANZA e FLAT TAX) si potrebbe anche trovare, benchè io ne dubiti molto; ma, GOVERNANDO ASSIEME, è assolutamente impensabile che Lega e 5STELLe possano sostenere finanziariamente tutti e due i provvedimenti in contemporanea.



Ciao Eutidemo,
e quali sarebbero secondo te le coscienze rigide? Certo gli M5s si portano dietro dei buoni valori ma riprendendo il buon Machiavelli: "Il fine giustifica i mezzi."
Sulla diversità sociologica, poi, hai fatto caso che sia Salvini che Di Maio non hanno una professione o un lavoro nel mondo civile, sono entrambi politici di professione (Anche se il secondo lo è a scadenza, almeno stanti le regole del M5s).
Sulla diversità territoriale non discuto, ma proprio per questa sarebbe opportuno che, per l'equilibrio del sistema Italia, governino insieme.
Il programma di Salvini è sfacciatamente a favore del Nord, così come il programma di Di Maio è sfacciatamente a favore del Sud, se va al governo uno solo l'Italia si può veramente rompere.
Oltretutto governando insieme potranno sempre dire che non hanno potuto esaudire le promesse perché impediti dall'altro contraente, e tanti italiani ci crederebbero pure ....

Un saluto
#5859
Attualità / Re:LOGICA E POLITICA
29 Marzo 2018, 07:47:44 AM
Citazione di: Eutidemo il 28 Marzo 2018, 14:30:23 PM
Ciao Anthony.
Ammetto di non essere molto esperto in materia elettorale; ma mi sembra che un "premio di maggioranza" MODERATO non dovrebbe necessariamente risultare incostituzionale. ;)
Però è vero che, stante l'attuale Costituzione, non esiste una legge elettorale che possa davvero "garantire" la maggioranza ad un vincitore, in base ad un semplice "PREMIO DI MAGGIORANZA": il che, in effetti, è giusto, perchè, nel caso di quattro schieramenti ciascuno dei quali prendesse circa il 25% dei voti, per esempio 23%, 24%, 25% e 26%, sarebbe davvero assurdo e poco democratico assegnare il 51% dei voti a chi ha un consenso effettivo nel Paese del solo 26%.
Per superare tale ostacolo, bisognerebbe prevedere un "BALLOTTAGGIO" tra il primo ed il secondo classificato, su cui convergerebbero il terzo ed il quarto; ma, in tal modo, si potrebbe finire per assegnare il 51% dei voti a chi aveva un consenso effettivo "originario" nel Paese addirittura del solo 25% (se il terzo ed il quarto convergessero su lui, per fare dispetto al primo), il che, forse, sarebbe ancora peggio.
Per cui, la soluzione più plausibile, forse, sarebbe soltanto un "premio di maggioranza" MODERATO, che non conferisse al primo classificato la maggioranza assoluta del 51%; il quale sistema, però, favorirebbe soltanto la governabilità...ma senza garantirla!
D'altronde, un sistema prevalentemente proporzionale come l'attuale, non sarebbe poi tanto male:
- se fosse concepito un po' meglio;
- se fossimo in un sistema fondamentalmente bipolare, in cui le aggregazioni pre e post elettorali potrebbero essere più facili.
Mah! ::)
Un saluto :)

Ciao Eutidemo,

Non è una questione di premi di maggioranza, che oltre un certo livello sono anticostituzionali (Lo dice la consulta non io), ma del fatto che al Senato i premi di maggioranza, a livello nazionale, non si possono proprio fare perché l'elezione è su base regionale.
Piuttosto bisogna riflettere su un altro aspetto, gli Italiani vogliono un sistema parlamentare, questo hanno ribadito con il referendum del 4 dicembre 2016, vogliono cioè che i partiti si mettano d'accordo in qualche modo per costituire la maggioranza, non si fidano di dare tutto il potere ad un solo partito.
I sondaggi dicono che una percentuale importante di cittadini vuole e si aspetta un governo Lega-M5s, vuole cioè vederli insieme al governo, vedere quello che sanno fare dopo tante promesse, e io sono tra questi.

Un saluto
#5860
Citazione di: stefano il 26 Marzo 2018, 10:05:36 AM
La ricchezza materiale,l'avere piu del necessario è una cosa giusta?
Il messaggio cristiano gia da 2000 anni ci pone davanti a questo problema.
Dai testi evangelici si puo immaginare che Gesù il nazareno detestasse la
ricchezza come un accidente che si frappone tra Dio e l'uomo.
Infatti,lui diceva,come può l'uomo vedere Dio nel suo prossimo se questi è suo servo?
Come puo amarlo e onorarlo quando erige muri e barriere per proteggere la propria ricchezza?
Il messaggio cristiano possiede un potente principio di equivalenza : ogni uomo è importante
quanto Dio e quando dice "ogni uomo" intende tutta l'umanita credenti e non credenti.
Quello "strano" nazareno lasciava così all' umanita un messaggio di uguaglianza
che andava oltre la religione e nel tempo generò ideali che si potrebbero definire:democrazia,
oppure socialismo e poi ci furono rivoluzioni ,sconvolgimenti violenti in nome dell'uguaglianza sociale.
Ma l'essere umano nonostante tutto,anche se di sinistra,anche se rivoluzionario ancora oggi non riesce
a capire quello strano messaggio e mantiene nei confronti della ricchezza un atteggiamento duplice:
critico quando si tratta della ricchezza altrui ma comprensivo quando si tratta della propria ricchezza.
Negli anni 70 il nostro paese pullulava di rivoluzionari purissimi,educatori del popolo che
predicavano la rivoluzione imminente ma poi in qualche modo scoprivano che le grandi teorie
rivoluzionarie all'occorrenza si possono adattare a una vita piu comoda,si puo continuare a
lottare contro il sistema senza rinunciare al proprio benessere e,perche no? arricchirsi.
"Arricchirsi è glorioso" diceva il grande capo del comunismo cinese Deng Xiao Ping.
Infatti oggi nella gloriosa repubblica popolare i comunisti cinesi si arricchiscono in nome
della rivoluzine e lottano contro l'odiato sistema imperialista americano
Perche lottare contro un sistema si deve sempre.Oggi tutti lottano contro un sistema,un
sistema qualsiasi,colpevole di qualsiasi cosa.Enormi sistemi di potere di fronte ai quali
svanisce ogni colpa personale...
E' possibile immaginare un essere umano che "lotta" contro la propria ricchezza?
Lottare per "non" avere piu del necessario...avrebbe un senso?
In questo mondo sembrerebbe di no.Pare che la ricerca dell'equità abbia poco senso
nella nostra piccola vita personale ma un grande senso nelle grandi teorie antisistemiche,
oggi ce ne sono tante,basta scegliere quella appropriata....
Cosi alla fine rimane solo lui,quell'oscuro nazareno di 2000 anni fa che imperterrito
ci interroga uno ad uno: "Arricchirsi è giusto?"

Ciao stefano,

il problema non è la ricchezza ma l'atteggiamento umano nei suoi confronti. Qualcuno ha scritto: "Il denaro è un buon servo ma un cattivo padrone".
Se un povero, pur non avendo alcuna ricchezza, desidera ardentemente quella altrui credendo che in essa vi sia il senso della vita e della felicità non è in condizioni migliori di un qualsiasi miliardario che fa la stessa cosa.
Nelle beatitudini vi è il concetto di "poveri di spirito", la cui interpretazione è conflittuale ma in una versione intende il fatto che l'individuo si sente povero indipendentemente dalla propria ricchezza perché non da ad essa alcun valore.

Un saluto

P.S. Ma questo 3D non sarebbe stato meglio tra gli argomenti religiosi?
#5861
Attualità / Re:LOGICA E POLITICA
28 Marzo 2018, 08:59:59 AM
Ciao Eutidemo,

certo è singolare che quelle forze che si sono spese nell'attaccare una legge antidemocratica come l'Italicum, che infatti venne bocciato dalla consulta almeno in parte, adesso si pongano il problema di ripristinare l'Italicum dopo aver detto per anni che il problema del nostro sistema non è la governabilità.
Solo che si sono dimenticati la Costituzione (E questo dopo averla difesa per anni da chi voleva riformarla) che dice che al Senato l'elezione è su base regionale, cioè non sono possibili premi di maggioranza a livello nazionale. Questo vuol dire che, come dicono anche autorevoli istituti di ricerca, stante l'attuale Costituzione, non esiste una legge elettorale che possa garantire la maggioranza ad un vincitore. Se poi i "difensori della Costituzione" vogliono riformarla allora ....

Un saluto
#5862
Citazione di: green demetr il 26 Marzo 2018, 22:18:35 PM


Come nel caso di Anthony trattasi di persone che hanno completamente perso il senso delle relazioni

Ciao green demetr
Sarei curioso di sapere sulla base di quali mie affermazioni trai una conclusione del genere. Non che mi dispiaccia essere associato alla cultura aziendalista, anzi, ma sulla base di cosa puoi affermare che questa cultura, e la cose che dico, siano prive di "senso delle relazioni"?
Un saluto
#5863
Citazione di: paul11 il 24 Marzo 2018, 14:41:53 PM
ciao anthonyi,
se non sono chiare le logiche del tuo pensiero sulla politica e sul mercato, facciamo confusioni.
Cosa vuol dire che sei "liquido"?

L'altrui non è un sadico a priori. Ho scritto che "nel momento in cui percepisco la felicità altrui...", il che significa che se non esiste, e non esiste quasi più nel pensiero moderno politico, un ordine fuori dal sistema umano da cui dipenderebbe lo stesso sistema umano, una condizione esterna allo scambio politico ed economico, l'altrui può essere tutto.Io mi fido se coopera anche per la mia felicità, se lo percepisco che la sua feliicità crea mia infelicità finisce la cooperazione e può iniziare il conflitto.
Questa è  una differenza fra il sentirsi di "sinistra" o altro.
Se quella persona felice ritene  che sia GIUSTO"(questo è il criterio soggettivato del termine GIUSTIZIA che è mutato in duemila anni di storia) perchè giustifica la sua condizione sociale di privilegiato come attinente alla sua qualità e capacità umana per cui è altrettanto  GIUSTO  che altri siano poveri in quanto meno capaci o magari per destino come alcune religioni hanno posto) deve sapere che se non lo fonda quel criterio su una giustizia ontologica, che esiste al di sopra del genere umano e quindi deve avere carattere universale, la sua è opinione quanto la mia.
E se tutto è opinione significa che tutto si risolve nella forza e nel potere e la coesistenza è solo negoziale, mediata della politica che non supera il conflitto, ma semplicemente ogni giorno è mediato da un equilibrio instabile, in quanto poggia sul nulla.

Così il quartomondista ha ragione a muovere guerra al primo mondo, come il povero con il ricco.
Perchè non esiste nessuna ragiona fondata sul governo umano(essendo tutto posto sull'ambiguità dell uomo che può essere saggio o stolto, misericordioso o cinico). la pace è solo un equilibrio temporale instabile,in attesa che mutino i punti di forza che rivoluzionano la storia.

Lo Stato moderno è la mediazione di una metafisica nata con il nomos, divenuta lex e ius nel diritto romano nella teoria e nella pratica orientata agli usi e costumi delle persone, vale a dire un'ambiguità.
i codici di Giustiniano mutarono con l'avvento dei barbari antichi divenuti imperi e bisognosi a loro volta di costituzioni.
I popoli germanici inserirono nei codex del diritto romano i loro usi e costumi alterando del tutto il rapporto fra ordine universale in cui uomo natura e universo sono compresi come cerchi concentrici, laddove il peso dei rapporti umani non diventa più condizionato dall'ordine universale, gli ordinamenti diventano funzionali ai rapporti interpersonali, alle azioni sociali.
Quindi la Legge  del nomos vine sì mantenuta come forma ,ma svuotata da ogni sostanza.
Quindi si predicano  i valori etici che cementano il giuramento della comunità (perchè giurano , i monarchi che i governi di fronte alla Legge), simile a duemila anni fa, ma la pratica è tutt'altra cosa.

Non hai ancora capito una cosa fondamentale, che è al di là di ciò che penso io politicamente.
Un sistema è coerente come logica razionale o è irrazionale.

Se si ritiene che il capitalismo e il mercato attuale sia giusto ,come è giusto che ci meno dell'1% della popolazione mondiale detenga ricchezza superiori all' altro 90% e la facciamo passare per repubblica, per Democrazia, per Libertà, per Giustizia ed Uguaglianza, permetti che mi indigni?

Diciamo allora che nulla è mutato negli ultimi secoli almeno, i nobili e aristocratici sono ora i moderni capitalisti, come gli schiavi, i plebei, i servitori della gleba, i proletari furono gli antenati sociali del povero, del "debole" attuale.

Deve cadere la maschera del dispositivo culturale millenario  che nasconde la profonda ambiguità umana.
Non va più bene il nomos, l'ordine antico, va bene, Allora coerentemente si scriva che le Costituzioni Occidentali sono fondate sullo sfruttamento economico e si facciano i giuramenti nei caveau delle banche non in luoghi istituzionali che nulla hanno più
a che fare con un ordine superiore a cui si originano giustizia, libertà ed uguaglianza.

Chiedo coerenza prima di tutto, togliamo i veli alle ambiguità e alle ipocrisie.

Ciao paul11
Pensiero liquido è un concetto intuitivo, il liquido si adatta al contenitore per cui restituisce sempre un equilibrio anche se la forma del contenitore cambia. E' forse lo stesso concetto che esprimi tu nel post, una società con basi squilibrate che, quotidianamente ricostruisce il suo equilibrio, è questa la logica del mercato, è questa la logica della democrazia moderna che infatti è stata definita poliarchia cioè somma di tanti poteri (Negli ultimi giorni abbiamo scoperto che c'è anche quello di Facebook), squilibrati quanto si vuole, ma siccome sono tanti sono anche relativi. Anche le grandi concentrazioni di ricchezza sono relative, hai idea di quanti soldi ha perso negli ultimi giorni il fondatore di Facebook.
In fondo esprimiamo gli stessi concetti solo che tu credi possa esistere un "ordine superiore" e confronti la realtà con questo, io no.
Un saluto
#5864
Ciao paul11, Mercato etico? Da un po' cerco di spiegarti che è un concetto senza senso, per me almeno. Nel mercato gli individui possono essere etici o meno, ma molto dipende dal concetto di etica che tu usi.
Non pretendo di essere coerente in senso assoluto nei miei ragionamenti, mi considero un falsificazionista con una forte attenzione al postmoderno, quello che qualcuno ha definito pensiero liquido. Per questo sono più preoccupato della "sensazione" di un pensiero totalmente ordinato che, proprio per questo, è chiuso alle alternative.
Comunque mi farebbe piacere conoscere qualcuna delle mie incongruenze,
Riporto una tua frase:
"Perchè nel momento in cui percepisco che la  mia condizione esistente sia condizionata dalla felicità altrui per la mia infelicità e il felice non vuol sentire ragione, allora muovo guerra contro il felice."
Ti rendi conto che esprime una posizione perfettamente simmetrica, sia tu che il felice vedete l'altro come nemico in quanto la sua felicità è fonte di infelicità per l'altro.
Il felice però è descritto come un sadico e quindi non mi sembra una situazione generalizzabile. Normalmente le persone vedono la propria felicità con relazione positiva all'altrui felicità, il conflitto esiste, certamente fa molto più rumore dell'armonia (E' il contrasto tra il silenzio della foresta che cresce e il frastuono dell'albero abbattuto) ma è sempre circoscritto a situazioni relative.
E il conflitto come si risolve? Con le regole, con la conciliazione. Le regole le fa lo stato e la conciliazione è una riproposizione dei meccanismi di mercato.
In entrambi i casi quei principi etici e ideali ai quali tu affermi di riferirti possono avere un ruolo ma questo non mette in discussione il fatto che i rapporti di forza siano fondamentali, in politica, come in economia, gli individui agiscono per realizzare i propri obiettivi tra i quali possono essere o meno compresi dei principi etici. La società la fanno gli uomini, non i principi che sono una dotazione qualitativa e relativa degli uomini stessi.
Che poi tu possa denigrare questi uomini perché li raffronti appunto con un tuo ideale etico rimane comunque un discorso ideale, cioè un qualcosa che non propone in alcun modo un'alternativa concreta per quel quarto mondo infelice (Condivido che sia infelice, ma non condivido che la causa della sua infelicità sia nella "felicità"(Magari da queste parti fossimo tutti felici) del primo mondo).
Un saluto



#5865
Citazione di: paul11 il 22 Marzo 2018, 22:37:48 PM
ciao anthonyi,
credo poco alle etichette, perchè ogni umano crede in qualcosa se difende una posizione del suo pensiero.
Tu pensi che io sia un idealista perchè credo in valori che non si trovano nel mondo fisico,
E tu pensi di essere pragmatista perchè il mercato forse è composto di atomi?

Il soggetto,Anthonyi, il soggetto è sempre l'uomo.
La dignità esiste o no, il mercato se esiste esiste solo in a una modalità?

Se per te l'uomo è un valore assoluto, allora sei un idealista?
Il problema è cosa ritieni sia giusto e il perchè ritieni che sia giusto?
O poni il mercato prima dell'uomo o poni l'uomo prima del mercato.
Poi dipende che valore dai all'uomo. Quale interpretazione dai della natura umana?
Il mercato non è un soggetto è una forma di scambio, di relazione economica.
Quindi è la forma relazionale economica .





Ciao paul11, idealista non è un'etichetta, è un'interpretazione del tuo ragionamento, tu ti poni il problema di un confronto tra una certa idea di giustizia ed il mercato, cioè poni il mercato sotto il dominio delle idee etiche.
Avere dei valori non vuol dire essere idealista, vuol dire solo essere etico, naturalmente in una certa forma. Poi certo ci sono tanti modi di essere etici perché l'etica spesso ha problemi interni, considera la scelta tra la vita di un uomo rapito come Aldo Moro e la necessità di dimostrare la forza delle istituzioni. Al di là di questi problemi, poi, l'etica si confronta con la realtà e con le forme di applicazione e qui incontra il marcato.
Certo il mercato non è fatto di atomi, è un'idea ma ha riferimenti e associazioni mentali con comportamenti individuali che sono fatti fisici e che sono relazionati a individui che hanno tutti valore etico. Nel mercato gli individui fanno quello che ritengono meglio per loro (E' la ricerca della felicità che è scritta nella costituzione americana) e se un'argomentazione etica afferma che questo qualcosa è sbagliato non pone un problema di assolutezza del valore della persona ma di confronto tra rispettivi valori individuali. Cosa vale di più, la preferenza del consumatore di pagare un bene il meno possibile? la preferenza dell'imprenditore di guadagnare il più possibile? la preferenza del lavoratore di guadagnare il più possibile con una certa stabilità nel tempo?
A me viene da pensare che chi ha una rigorosa certezza tra l'ordine etico di dette preferenze, e magari afferma che la preferenza del lavoratore è l'unica che conta eticamente, in realtà si sta ponendo nella posizione di un filosofo etico che afferma l'assolutezza del suo pensiero etico e lo vuole imporre alla società.
Un saluto.