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Messaggi - anthonyi

#5851
Rispondo a Giona2068. La mia esperienza mi permette di dirti che a volte il linguaggio della Chiesa opera delle semplificazioni. Il Maligno a volte china il capo di fronte al Signore, altre volte non lo fa, magari lo guarda in atto di sfida. Quello che è certo è che il male viene indebolito dagli atti sacrali, in particolare dalla preghiera. Tale indebolimento è però un processo lento, io sono stato esorcizzato nel 2007, tre preghiere di liberazione ed un esorcismo, ma da allora è solo iniziato un itinerario di graduale distruzione di quello che era infettato, e costruzione di una personalità libera dal male, un itinerario che non ha fine come possiamo desumere anche dalla parabola del grano e della gramigna.
#5852
Rispondo a Sgiombo 55.
Quando io parlo di finalismo io mi riferisco a leggi astratte, non a comportamenti e credo di essere formalmente coerente, ti spiego perché.
La relatività di Einstein E=mC2 è una formula vera perché gli esperimenti fatti la dimostrano, non perché questa legge è scritta su un qualche supporto fisico, essa è cioè, per definizione astratta, immateriale. Allo stesso modo una legge finalistica immateriale può essere accettata se confermata da tanti fatti reali.
Il principio universale che unifica le due categorie di leggi è il Rasoio di Occam, il principio cioè per il quale un'argomentazione è tanto più vera quanto più riesce a spiegare fenomeni reali usando il numero minimo di argomenti.
Banalizzare poi i residui non spiegati che la legge di Darwin lascia nella specie umana come marginali mi sembra inaccettabile.
Naturalmente la specie umana ha sviluppato, in quanto animale dominatore del territorio, una forte spinta alla violenza. Tale spinta, tutt'oggi risulta sostanzialmente annichilita e questo è inspiegabile sulla base della logica Darwiniana.
La natura sociale della specie umana ha predisposto la stessa, per ragioni di equilibrio interno alla comunità, ad accettare e costruire rigorosi rapporti di autorità. Tale predisposizione studiata per i primati in generale e anche per l'uomo, contrasta con quei meccanismi culturali che hanno prodotto la democrazia e più in generale l'idea che noi uomini siamo tutti uguali.
Non violenza ed uguaglianza sono i fondamenti della nostra società moderna, ma contrastano(non posso dilungarmi c'è comunque un paper esaustivo al riguardo https://www.academia.edu/20428344/Il_disegno_della_civilt%C3%A0 ) con le leggi evoluzionistiche.
Preciso che con concetti come culturale o sociale io intendo sintetizzare qualcosa che non per questo è spiegato, l'uso è, cioè, puramente tautologico, per cui non interpretare le mie descrizioni come spiegazioni di qualcosa che oggi non è spiegabile.
#5853
rispondo a Sgiombo 46

Tu dici che l'accettazione di una legge finalististica impedirebbe la definizione di leggi causali, a me non sembra. Il mio parere è che la definizione di leggi causali è la premessa dalla quale è necessario partire anche per riconoscere leggi finalistiche. Nei tuoi ragionamenti sul ruolo della scienza secondo me sottovaluti il ruolo del principio di completezza, del bisogno scientifico di spiegare il più possibile. Consideriamo ad esempio la teoria Darwiniana, ha spiegato un sacco di cose, ma quando si va ad osservare la specie umana nell'ottica di tale teoria vediamo troppi comportamenti non conformi alle leggi di sopravvivenza biologica (Tra cui in particolare molti comportamenti religiosi), come si spiegano? Certo la spiegazione standard è che è la società a definire queste variazioni, ma la società è un prodotto umano, per cui dovrebbe essere sottoposta alle stesse leggi ...
#5854
Vorrei rispondere a InVerno n. 57, io non ho filmati ma ho l'esperienza della mia vita perché, purtroppo, sono una persona soggetta ad infestazione malefica. Oggi ho trovato una sorta di serenità interiore ma in passato ho vissuto veramente brutti periodi. Sono una persona molto razionale, per cui lo shock di sentire tutte le sensazioni interiori che ho sentito è stato molto forte al punto da mettere in crisi la mia fede per la razionalità. Anche io ho vissuto e vivo situazioni di reazioni improvvise, e da me non volute in particolare durante la recita del S. Rosario.
#5855
Le due situazioni non sono simmetriche, non credere è un concetto univoco, credere invece può assumere grandi dimensionalità, credere nell'aldilà, nelle entità spirituali, credere in Dio, credere nell'esistenza del Demonio ... e potrei continuare. Io comunque non parlerei di probabilità, spesso le persone si autoconvincono di qualcosa e iniziano a vedere la realtà in funzione di quello che credono, è il relativismo kantiano. Giorni fa ho visto Boncinelli che, a mio parere semplicisticamente, liquidava la ricerca sulle esperienze NDE con gli stessi argomenti con i quali erano state liquidate quelle esperienze all'inizio della ricerca. Per lui quelle situazioni particolari nelle quali è inspiegabile come il soggetto della NDE abbia acquisito certe informazioni semplicemente non esistono.
#5856
Vorrei rispondere a Sgiombo, risposta 2, tu hai detto che qualsiasi causa soprannaturale, cioè contraria alle leggi meccaniche o statistiche è caotica, imprevedibile ...
Supponiamo che non sia così, supponiamo cioè che gli eventi cosiddetti soprannaturali seguano una razionalità di tipo finale, in relazione alla quale eventi reali non spiegati dalle leggi causali possono essere analizzati, spiegati, al limite previsti. In tal caso non ci troveremmo in una situazione di imposizione teorica maggiore di quella che fa la scienza.
Per la scienza infatti va bene formalizzare una ipotesi teorica su eventi causalmente determinati che però deve essere confermata dai fatti.
Per cui dovrebbe andar bene anche una formalizzazione teorica, su eventi finalisticamente determinati, che però deve anch'essa essere confermata dai fatti.
#5857
La Divinità per me è una relazione, essa contiene ciò che noi siamo in grado di vedere, per questo possono esservi tante religioni, e tanti modi diversi di credere, ma un solo Dio, per questo Dio è lo stesso degli uomini di oggi e degli uomini di 3000 anni fa, anche se ciascuno lo vede a suo modo, in relazione al suo essere, alla sua esperienza.
#5858
Tematiche Filosofiche / Re:FOLLIA
21 Aprile 2016, 17:29:05 PM
Molte delle sensazioni che descrivi le ho vissute anch'io, nella mia esperienza di infestazione da parte di una forza malefica che purtroppo continua in me da tanti anni. Da quello che ho capito con l'esperienza le tecniche di introspezione sono come un amplificatore, per cui l'effetto dipende da quello che hai dentro. Se si ha dentro qualcosa di negativo l'introspezione ti aiuta a riconoscerlo ma non a scacciarlo. La scelta istintiva è quella di far finta di niente, io però, al posto tuo, cercherei di capire meglio.