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Messaggi - Ipazia

#5866
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofia è metafisica
27 Marzo 2020, 11:52:58 AM
Citazione di: bobmax il 27 Marzo 2020, 10:17:19 AM
La filosofia o è metafisica o non è.

Obiettivo della filosofia non è infatti la fisica, ma ciò che sta oltre.

Poiché la fisica si occupa di tutto quello che c'è, la filosofia necessita della fisica, le è indispensabile. Ma in quanto soltanto dalla fisica può trarre gli elementi che le consentono di interrogarsi sulla metafisica.

Giacché la fisica copre tutto quello che c'è, la metafisica, e quindi la filosofia, si occupa del ...


Fin qui sottoscrivo. Ma la dantesca postilla finale mi costringe ad astenermi. Leggerò comunque con piacere la discussione. Buona fortuna.
#5867
Tematiche Filosofiche / Re:Il ruolo della filosofia
27 Marzo 2020, 11:39:21 AM
Ho nerettato alcune parti di questo notevole post su cui mi trovo d'accordo, o quantomeno che trovo stimolanti pur non condividendole in toto. Cercherò pertanto di reinterpretarle secondo la mia visione del mondo

Citazione di: green demetr il 18 Marzo 2020, 13:20:25 PM
Per quanto riguarda la verità universale del mondo, la cosmogonia, sinceramente so che è la tua ricerca fondamentale, ma faccio fatica a pensare anche solo un modo perchè si possa giustificare e financo intravedere. Temo ci si debba accontentare dei "mondi" intermedi.

La morale interna all'ontologia (cosa che ho letto anche in davintro), faccio fatica a decifrare questo.

Possiamo e vogliamo forse dire che la libertà è all'interno dell'idea dell'essere? Si naturalmente.

Ma e qui arriva sempre la mia critica (che poi è anche quella di heidegger) che di solito si intende essere QUALCOSA, e non l'essere in sè.
E se la libertà è all'interno di qualcosa, non è più libertà.
E infatti è così, la libertà come la intendiamo oggi è sempre dentro un impianto coercitivo, e le analisi etiche, ragionano su come ridurre sempre di più lo spazio che la libertà ha all'interno delle giurisprudenze. (che poi è il vero problema su cui è naufragato, non solo il Marxismo, ma anche ogni utopismo, e per cui è necessaria un ripensamento radicale del giuridico, non bastano è evidente le rappresentanze di mediazione, così insiste anche Zizek). Ripeto una ontologia che sia solo dell'essere, si chiama metafisica, non ontologia. Lo so per esperienza, non dalla manualistica.

Una sovrastruttura che sia costruita dalla filosofia (libertaria). Ma certo è un filone che apprezzo.
Non vedo come sia possibile costruirlo, tutto qui.

Neppure io. E non lo vedo perchè la libertà non è coniugabile con un essere astratto, metafisico, ma necessita di un corpo che la possa esperire sapendo fin da subito che sarà una libertà condizionata da elementi oggettivi e materiali su cui possiamo incidere poco e da fantasmi su cui invece i nostri esorcismi praxi-filosofici possono funzionare.

Citazione di: green demetr il 18 Marzo 2020, 13:20:25 PM
cit Paul
"E come spiegheresti che nella modernità la metafisica  non è al potere culturale?"

Più che una domanda è un thread a parte.

Ma strigatamente: proprio perchè la modernità è la chiusura del soggetto nel proprio oggetto. E' la scissione dell'anima in res cogitans ed extensa.
Come se l'anima fosse res.
E' cioè il processo di disumanizzazione umana, che è tutt'ora in corso.
Non è forse quello che ci stiamo dicendo da un mesetto a questa parte?

Pensare che la metafisica sia una cosa in sè, è una follia.
E' sempre il soggetto che parla.


Siamo noi che decidiamo cosa sia metafisico, e cosa no.
Nel mondo dell'analitica americana, si parla di un metafisico per esempio. Il che è un paradosso.

Secondo me bisogna prima o poi capire, che Dio non è una personificazione, il cristianesimo ha fallito in ogni senso.

Bisogna tornare alle idee ebraiche del Dio che non si vede.
Possiamo vederlo apocalitticamente come immanenza, o come io preferisco come lotta angelica, laddove l'angelo è il fantasma del metafisico, la tradizione gnostica, laddove è il male, ha comunque studiato il bene.
Ha studiato il fantasma: come si è determinata la fantasia biblica, anche quella agnostica.
Pensa se il fantasma della gnosi si impossessa (e lo fa) delle menti, e pensa che fine fa il mentale.
Se il fantasma è un oggetto, e se la modernità è quel processo per cui il soggetto si crede il fantasma. E non come dovrebbe il fantasma dell'oggetto. E lo fa proprio grazie al fatto che nella modernità il soggetto è il suo oggetto.
Secondo te Marx dove parte? Dal feticismo.

Considerare il pensiero in quanto res può essere effettivamente uno di quei sentieri sbagliati che portano alla reificazione. La lezione di Marx rispetto al suo punto di partenza resta tremendamente attuale. Ma mentre la macchina robotica continua a procedere "gnosticamente", gli angelici fantasmi del metafisico se ne stanno chissà dove e tocca ai soggetti cosificati recuperare da soli la loro soggettività, defeticizzando l'oggetto fantasmizzato:

Citazione di: green demetr il 18 Marzo 2020, 13:20:25 PM
Il metafisico non è qualcosa di intatto come pensi tu.
E' anzi il terreno di battaglia umano, è il terreno dove la guerra angelica viene portata dentro le menti umane.


E' cioè una faccenda umana, troppo umana.
E' per questo che il fantasma dell'oggetto va dissolto.
O percorso fino al suo esaurimento...

In assenza di angeli e divinità chiudo qui e sottoscrivo.

Citazione di: green demetr il 18 Marzo 2020, 13:20:25 PM

...Fino al far capire all'angelo che ci può essere un patto fra angeli ed umani.
Proprio per intendere DIO.

Il metafisico è questo, qualcosa di primordiale, è la bibbia in sostanza vista nel suo carattere allegorico più allucinato che noi possiamo raggiungere.

La Grecia è il male. E' questo il messaggio Nicciano.
Chiaro chiarissimo lampante.

E infatti come dici Sini, e auspico che tramite youtube tu possa recuperarlo, per Nietzche il serpente (che è la cultura) va decapitato.

E' la cultura il nemico. L'esatto opposto di quello che tu pensi.

O la cultura è continuamente ripensata, o diventerà un oggetto culturale.

Diciamolo è troppo tardi, ormai la cultura è happening culturale.

E' strumento di distrazione di massa.


La vera lotta è fra i vari gruppi gnostici.

La nostra è invece dissolvere il fantasma dell'oggetto, che si pensa essere un fantasma.

Ma noi non siamo fantasmi noi siamo natura
(la declinerei così secondo la tua ricerca archetipica)!
...

Sì, siamo natura. Dove non si vedono angeli di foggia diversa da quella umana. Mentre quelli immaginari popolano di incubi gnostici e agnostici un mondo fantasmatico di cui forse i poveri greci, da Pitagora e Platone, hanno le loro responsabilità (non è che l'oriente brillii tanto più), ma non è che chi è venuto dopo di loro abbia fatto meglio. Semmai peggio, addomesticando il serpente ai propri fini sempre più macchinici e spettrali.

Il recupero e la bonifica del-soggetto-l'umano resta comunque il ruolo d'elezione della filosofia. Il massimo della libertà, cogitans, impropriamente res.
#5868
Citazione di: Freedom il 27 Marzo 2020, 01:27:08 AM
In questi tempi così difficili registro un desiderio di "evasione" che ritengo sano e condivisibile. Comprendo bene che ti stai divertendo una sacco a sostenere la tua posizione e vuoi vedere sino a dove puoi arrivare. Però adesso desidero vederlo anch'io:
Citazione di: Ipazia il 26 Marzo 2020, 19:48:03 PM
Anche la metafisica naturale
Cos'è la metafisica naturale? Ce n'è forse una innaturale?

la metafisica naturale è quella che in antichità veniva chiamata filosofia naturale, la scienza. Meta perchè viene dopo e sopra physis.
La metafisica innaturale non c'è perchè essendo tutto il dicibile physis, non può esservi un meta a-physis (Parmenide). C'è una metafisica del sovrannaturale che appartiene al campo ontologico, denominato religione, della metafisica immaginifica.

Citazione di: Freedom il 27 Marzo 2020, 01:27:08 AM
Citazione di: Ipazia il 26 Marzo 2020, 19:48:03 PM
Sulla semantica della metafisica
Non stiamo discutendo di una questione semantica ma etimologica. E l'etimologia è una disciplina che trova fondamento sul Dizionario della lingua italiana.

La mia etimologia deriva filologicamente da Andronico di Rodi, essa implica una semantica con un suo referente che individua pure un contesto ontologico.

Citazione di: Freedom il 27 Marzo 2020, 01:27:08 AM
Citazione di: Ipazia il 26 Marzo 2020, 20:57:07 PM
Tutte le sovrastrutture ideologiche, psicologiche, sociologiche, politiche, economiche, ........ Già questa definizione mi pare abbia un indubbio carattere metafisico filosofico.
Era tutto condivisibile ma hai voluto inserire nuovamente, pur semicancellata, la parola "metafisico". Non c'azzecca nulla ma vabbè, ho sempre pensato che sei una persona perseverante, tenace.

Com'è tenace la metafisica nel resistere alle lamentazioni delle prefiche che ormai da un secolo e passa la danno per morta. Esse non capiscono che il panta rei eracliteo investe anche i concetti. Continuiamo a parlare di verità, libertà, giustizia, bene, ...ma non sono la stessa cosa in Aristotele, Agostino, Hobbes, Rousseau, Marx,... Anche la metafisica ha mutato pelle: basta accostare "metafisica" ad una preposizione genitiva su un motore di ricerca per avere un florilegio di risultati che le permettono di librarsi in ogni angolo dello scibile. Sarà pure come dice phil, ma forse la metafisica preferisce la sua reincarnazione modernista alla inumazione in un sarcofago alla portata di pochi autoinvestitisi credenti che ne custodiscono la salma.

Citazione di: Freedom il 27 Marzo 2020, 01:27:08 AM
Citazione di: Ipazia il 26 Marzo 2020, 20:57:07 PM
Peraltro mi pare che anche Agostino e la metafisica cristiana
Non esiste una metafisica cristiana. Oddio c'è qualche pubblicazione in merito ma secondaria, minoritaria, sostanzialmente irrilevante. C'è una teologia cristiana che è una cosa con qualche analogia con la metafisica ma, fondamentalmente diversa.

La metafisica occidentale, fino ad Hegel incluso, è prevalentemente cristiana. E oltre, solo per una quotaparte decrescente. La teologia cristiana è un pensiero metafisico greco (neoplatonico) impiantato in un corpo ebraico (messianico). Questo è il fondamento su cui si sedimenta la elaborazione teologica/metafisica cristiana.

Citazione di: Freedom il 27 Marzo 2020, 01:27:08 AM
Citazione di: Ipazia il 26 Marzo 2020, 20:57:07 PM
Usando tale termine intendo tutto ciò che va oltre la "fisica" dell'epidemia
Volevi intendere ciò che va oltre una oggettiva e, come dire, appropriata reazione al Covid-19 come ci ha fatto balenare qualche intervento precedente.

Perché tutto quello che va oltre la "fisica" anche senza virgolette, è.......metafisica!

Tutto quello che va oltre la physis dell'epidemia, di competenza delle scienze mediche, è τὰ μετὰ τὰ ϕυσικά.

Gran parte di ciò che vi accade è oggettivamente e appropriatamente di interesse filosofico, riproponendo ossessivamente l'interrogativo "perchè ?" nelle sue molteplici e divergenti declinazioni semantiche e reali.

PS:
Fisica senza virgolette è una parte limitata dello studio di physis. Per questo ho usato le virgolette. In greco il concetto è più chiaro.
#5869
Un chiarimento per il titolo da me dato alla discussione.

Per metafisica del coronavirus intendo tutti i corollari non squisitamente biologici o medici relativi all'epidemia. Tutte le sovrastrutture ideologiche, psicologiche, sociologiche, politiche, economiche, variamente ermeneutiche, che si sviluppano da un'esperienza storicamente inedita per il primo mondo contemporaneo, tanto per l'estensione che per l'intensità del fenomeno. Un evento storico che i medici di Bergamo, che ne hanno un costante incontro ravvicinato, hanno definito ebola dei ricchi. Già questa definizione mi pare abbia un indubbio carattere metafisico filosofico.

Usando tale termine intendo tutto ciò che va oltre la "fisica" dell'epidemia, nel rispetto dell'intenzione di Andronico nell'ordinare la materia aristotelica. Peraltro mi pare che anche Agostino e la metafisica cristiana abbia messo il cappello iperuranico su un concetto che il dualismo pensiero-natura può legittimamente trattare secondo paradigmi diversi. Fin dai tempi antichi e dalle sue cosmogonie.
#5870
Citazione di: Freedom il 26 Marzo 2020, 18:02:21 PM
Il punto è, come ho tentato di dimostrare, mi pare riuscendoci, che la Metafisica  è la disciplina che ricerca le Cause prime. E risiede al di là, al di fuori dell'esperienza sensibile.

Anche la metafisica naturale ricerca le cause prime e purtroppo anche questa ricerca risiede al di fuori dell'esperienza sensibile, ma il cogito s'ingegna di varcare l'abisso. Talvolta riuscendoci e confermando sperimentalmente il suo salto oltre il mistero.

Sulla semantica della metafisica mi rendo conto di appartenere ad una scuola diversa dalla tua, ma anche la mia ha i suoi quarti di antichità risalendo ad Andronico di Rodi. Mi scuso fin d'ora per la sgradevole convivenza.
#5871
Citazione di: Phil il 26 Marzo 2020, 16:28:31 PM
Concordo e riparto dalla domanda di Ipazia: nella dialettica servo/padrone, per il padrone non c'è nulla di più importante della vita (e salute) del servo, prerequisito fondamentale per abilitarne lo sfruttamento. ... Giudicare una forma e una classe politica dalla gestione dei casi di emergenza è sicuramente un test importante, ma per me non andrebbe comunque dimenticato com'è viverci anche nelle situazioni non emergenziali (con ciò non intendo affatto nascondere le carenze italiche, né in tempo di salute, né in tempo di malattia).

Mi paiono due argomentazioni certamente da pensiero debole, ma troppo.

Nella prima si è puntato piuttosto ad una veloce spending review biologica della spesa sanitaria e previdenziale tagliando i non-più lavoratori (immunità di gregge e amenità liberal-liberiste varie: prima il PIL), poi sfuggita di mano perchè si sono fatti i conti senza l'oste (il virus) tant'è che alla fine ha dovuto intervenire il guru santificato Goldman Sax, Mario Draghi, per dire al mondo occidentale: costa troppo non salvare le vite umane e lasciare correre il virus.

La seconda è che purtroppo le defaillances tragiche nella macroemergenza pandemica, lo sono in proporzione pure nelle microemergenze quotidiane (crimine organizzato, evasione fiscale, corruzione, inettitudine amministrativa, iniquità sociale) per cui alla fine il differenziale di libertà si azzera fino a negativizzarsi nello scontro quotidiano con la struttura classista e pasticciona del sistema.
#5872
Citazione di: Phil il 26 Marzo 2020, 15:42:57 PM
[Nota linguistico-concettuale]
Le perplessità di Gyta, Freedom e iano (più il sottoscritto) riguardo la pertinenza della metafisica in campo virale, è ragionevole finché si rispetta la prospettiva della metafisica classica: probabilmente tutti i filosofi metafisici avrebbero alzato un sopracciglio o corrugato la fronte leggendo che una malattia, contingenza fisica per eccellenza, ha scomodato la somma teoresi sull'universale e il necessario (e in base a questo improvvido accostamento avrebbero magari giudicato la nostra profondità culturale...). Tuttavia, qui ed ora, ovvero fuori dalle accademie e in epoca anche postmetafisica, la maggioranza dei parlanti intende «metafisica» in senso meramente etimologico, ovvero come ragionamento sull'astratto, che in filosofia non può che essere genericamente il senso (non sensoriale) nelle sue varie declinazioni, dall'esistenzialismo alla politica, come già ricordato da Ipazia.

Operazione che ha una sua liceità filologica dopo che l'iperuranio ha rivelato la sua natura e l'astratto è tornato di pertinenza totalmente antropologica. Stessa sorte per il concetto di anima/psiche, legge/nomos, necessità/dike, ...

CitazioneLa buona fede, filosofica e filologica, di chi (come il quartetto citato prima) riconosce ancora alcune finalità teoretiche come denotative della metafisica (al di là di come le si interpreti), si scontra con l'uso discinto, postmoderno e mediatico, in cui «metafisica» torna ad essere ironicamente sinonimo di «filosofia» quasi come la intendeva Aristotele (metafisica come filosofia "prima", per valore); solamente che né la metafisica-filosofia, né il sapere in generale, sono più gli stessi di tre millenni fa.
Nel "frammento" che segue è infatti possibile (oltre che più sensato, direbbe un metafisico) sostituire la parola «metafisica» con «filosofia»:

Ormai i due concetti si sovrappongono ed essendo ogni fisica fonte di riflessioni meta-fisiche, di ciò si occupa la filosofia. Sul valore "prima" mi pare che ci sia poco da spartire con Aristotele, posto che ogni valore, comunque lo si intenda, si innesta sulla fisica e non viceversa. Semmai più lecita è la versione narrata sull'ordinamento delle opere di Aristotele, che pone la metafisica "dopo" la fisica. Il che è anche filogeneticamente più plausibile, senza scomodare classificazioni valoriali, quindi etiche.

CitazionePotrà sembrare una sterile questione di definizioni linguistiche, eppure, secondo me, iniziare a usare con approssimazione il linguaggio è il primo passo per ragionare in modo altrettanto approssimativo; non che in questo forum siano in gioco le sorti dell'umanità o vengano redatte pietre miliari del pensiero umano, nondimeno limitare le ambiguità può giovare anche alla comunicazione e riflessione amatoriale.

No, la questione è sostanziale ed ha a che fare con l'evoluzione del pensiero che ad un certo punto del suo percorso ha ricondotto la metafisica alla sua origine filosofica, ovvero di riflessione sul mondo. Tutto. Inclusi i virus. Non lasciandoli solo al punto di vista deterministico della filosofia (o metafisica) naturale. Questa sì operazione approssimativa e (dis)secante, gravida di pericoli non solo per la riflessione amatoriale.

P.S.
Se uno intende espungere il filosofico dal reale, relegandolo nell'archeologia iperuranica non ha che da dirlo. Nel vasto mondo della filosofia c'è posto anche per questa metafisica. Ma toccherà a qualcun altro indagarla per quello che è e non sa di essere.
#5873
@davintro

Il tuo paradigma è deduttivamente plausibile ed induttivamente verificato, ma ben lungi da essere a prova di cigni neri. Il caso italiano è un cigno nero particolarmente ingombrante, in cui il pluralismo delle opinioni ha avuto un esito pessimale, soccombendo di fronte al virus e allo stesso tempo incarcerando la popolazione a livello di un regime poliziesco, con punte d'isteria collettiva contro untori improbabili e cecità assoluta nei confronti degli untori veri nelle fabbriche e comunicazioni padane e negli ospedali e medici di base sprovvisti del minimo di sicurezza lavorativa.

Io credo che, aldilà delle sovrastrutture politiche, contino le competenze poste in essere per salvaguardare la vita umana e, volendo avere la botte piena e il marito ubriaco, preferisco coniugare competenza con libertà, con un discreto bias a favore della prima, come insegna l'Atene di Pericle, la Firenze di Lorenzo e, per quanto riguarda il coronavirus, la Cina comunista.
#5874
Citazione di: Freedom il 26 Marzo 2020, 13:10:33 PM
Non ho scritto che è la filosofia ma è la Metafisica che sta nell'Iperuranio.

Neppure questo è vero, perchè:

"Secondo Platone l'Iperuranio è quella zona al di là del cielo (da cui il nome) dove risiedono le idee. Dunque l'iperuranio è quel mondo oltre la volta celeste che è sempre esistito in cui vi sono le idee immutabili e perfette, raggiungibile solo dall'intelletto, non tangibile dagli enti terreni e corruttibili. (WP)"

Ora noi sappiamo invece che le idee, mutabili e imperfette, stanno all'interno di un cielo racchiuso dalla volta cranica, per cui anche la metafisica non può risiedere che lì. Migrando al massimo in altre volte craniche che ne condividono gli enunciati e le rappresentazioni.

A @Hlodowig rammento le norme ministeriali sul distanziamento.
#5875
Concordo con la riflessione di InVerno, escluso il bias sinofobico che non tiene conto del fatto che sopravvivere al virus è innanzitutto un fatto tecnoscientifico e procedurale, e solo dopo scatta il piano inclinato politico. Variamente declinabile e assai invasivo anche nella democrazia liberal-liberista sudcoreana, ancora più efficace di quella cinese nel tracciare le persone, riducendo conseguentemente contagiati, morti e reclusi.

Concordo pure col padre di Hlodowig che la filosofia "fuori dalle accademie, quella che si mangia si beve e si respira" la praticava certamente.

Ridurre la filosofia all'iperuranio e lasciar razzolare la robotica scientista nel quotidiano è poco saggio e anche poco filosofico perchè non coglie il legame che indissolubilmente lega res cogitans e res extensa. Legame assai stretto anche tra uomo e virus.

(il quale, rispondendo a niko, partecipa pure lui alla lotta per la sua esistenza e riproduzione, con i mezzi che la sua limitatissima e ultradeterministica biologia gli consente. Determinismo che ancora una volta rivela la sua misteriosa capacità di inventare nuovi problemi, bastonando la nostra supponente ignoranza e lanciandoci la sfida - mortale - del superamento).

Che la relazione della res cogitans con la res extensa, della mente umana con la natura, sia fin da subito metafisica, ce lo ricorda l'ossessivo "perchè ?" dei nostri cuccioli. La scienza è metafisica naturale, arte ed estetica sono metafisica del piacere, la religione è metafisica dell'immaginario, la filosofia è meta-metafisica, metafisica pura. E' interrogazione sul senso del domandarsi il senso delle cose, trovando lungo la strada di questa interrogazione il senso delle cose che ci toccano, tra cui il virus. Con il suo corollario di sensi e piani inclinati derivati.

P.S.
(Dimenticanza imperdonabile: l'etica. Che è metafisica del vivere. Sulla quale problematicità mi pare inferire anche la parte finale del post di Freedom)
.
#5876
Citazione di: Gyta il 25 Marzo 2020, 13:33:24 PM
Esatto. Ecco perché è importante – a mio avviso- evitare letture pseudo (e sottolineo pseudo) filosofiche in un momento che chiede completa consapevolezza e non il girare la questione altrove. Qui l'unica filosofia da adoperarsi è quella che miri alla presa di coscienza della gestione di fronte alle emergenze, l'analisi alla situazione economica che manovra, inerente la filosofia politica

La vedo dura se è vero che:

Citazione... le lotte e le coscienze deste non si ergono da strumentalizzazioni tout court...

@davintro

Riflessione importante la tua che allarga la prospettiva di questa discussione.

Concordo pienamente ponendoti un quesito: com'è che laddove "si rispetta meno la libertà degli individui" si sono adottate strategie più efficenti nella salvaguardia della loro vita e dove invece si ciancia alla grande di libertà individuali li si è lasciati liberi ... di morire e infettare, teorizzandone persino l'ineluttabilità ?

Fatta la tara degli estremi della gaussiana tra dove li si sono lasciati morire in carcere coi familiari (Italia) e dove li si sono salvati efficacemente incarcerando meno popolazione possibile (Corea del Sud, Taiwan, Giappone)
.
#5877
Citazione di: Gyta il 25 Marzo 2020, 03:19:19 AM
La metafisica con la materia animata o inanimata che sia non c'entra nulla.
Questa discussione in tali termini risulta ai minimi termini movimento -conscio o subconscio che sia- atto ad una sorta di sensazionalizzazione di una realtà che, con estrema o contenuta gravità ci investe tutti senza eccezioni di sorta.
Trovo peraltro di pessimo gusto volerne estrapolare un qualsivoglia significato filosofico quando nell'emergenza ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno è di una razionalità e di un equilibrio emotivo atto a garantire scelte ponderate (non sinfonie direzionate ad ottenebrare menti e cuori al solo fine di esorcizzare la paura della morte).

Tutto è traducibile in termini filosofici senza aver la pretesa che tale operazione sia un vaccino o una cura per il virus. Ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno per guarire ammalati è indubbiamente difficile trovarlo in un forum di filosofia che al massimo può prendersi la briga di curare l'anima.

Il gusto è la parte più personale del libero arbitrio e pure la più libera da imperativi etici. Per cui ci si lasci il "pessimo gusto" di interpretare le meta-fisiche che emergono dalla fisicità del virus nel momento in cui impatta con la trascendentalità umana, con le sue retoriche, tragicomiche, e farmaci esistenziali. Arricchendo, oltre alle conoscenze fisiche anche quelle metafisiche che l'impatto genera. Peraltro è proprio nei momenti di crisi sociale che le contrapposte metafisiche escono dal torpore silente e si manifestano in tutta la loro cruda nudità. Il che, per un sapere sedicente amante di se stesso, è occasione oltremodo ghiotta di apprendimento e riflessione.

Caro @niko

sul valore della vita e dei suoi presupposti ci sono già discussioni e ne potresti aprire un'altra. Qui mi preme sottolineare la sua irriducibilità alla tautologia, visto che le ipotesi circolari tra nascita e morte sono ancora tutte sul tappeto e non è mia intenzione mettercele sotto trasformandole in teologia.

@sari

Osservazione ineccepibile la tua che offre ulteriori spunti per l'impatto metafisico del virus sull'anima occidentale di fronte a qualcosa che pensava impossibile.
.
#5878
Citazione di: baylham il 25 Marzo 2020, 11:32:52 AM
Citazione di: Ipazia il 25 Marzo 2020, 00:03:45 AM
Gli orientali ci hanno dato le perle, ma noi siamo i porci
Alle false rappresentazioni di gioia per il ritorno alla normalità di un regime totalitario, che puzza di cadavere, preferisco la vitalità disordinate delle democrazie occidentali. Alle perle preferisco i porci.

Per ora a puzzare di cadavere, ancor più delle bare in giro per l'Italia, è la coscienza nera liberal liberista che ha anteposto il PIL alla vita dei suoi cittadini. Una visita negli ospedali lombardi o spagnoli, e nelle abitazioni dove si lasciano morire i contagiati, aiuterebbe a chiarire il concetto. Sia in termini razionali che metafisici. Ovviamente volendo restare nel dominio metafisico del non-nichilistico. Per il nichilismo liberal-liberista it's all OK. Meno rami secchi da alimentare. Il tory BoJo l'ha detto chiaro e tondo. L'Italia in padania lo sta realizzando.
#5879
Citazione di: niko il 24 Marzo 2020, 19:16:31 PM
Non ho capito quasi nulla di questa parte del tuo intervento. Non ho capito cosa c'entra Matteo e la sua citazione,
Gli orientali ci hanno dato le perle, ma noi siamo i porci
Citazionene perché distanziamento compare prima in corsivo e poi no.
perchè bastava una volta solo per evidenziarlo
CitazionePer quel poco che ho capito, mi pare difficile rendere "razionale", con l'uso della "tecnoscienza" a lungo termine un distanziamento che implica il metro di distanza nei luoghi pubblici e il divieto assoluto di libertà di riunione nei luoghi privati, per i motivi che ho spiegato. Dalla libertà di riunione dipendono la libertà di aggregazione politica e sessuale. Se salta l'una, saltano le altre. E qui parlano di protrarre l'emergenza per due anni (lo ha detto ad esempio la Merkel), i due anni che serviranno a trovare il vaccino.
Se usi la tecnoscienza razionalmente non devi aspettare il vaccino per lasciare alla gente libertà di aggregazione politica e sessuale. Chiudi solo quello che sai è infetto. Ma se brancoli nel buio non ti resta che chiudere tutti finchè non arriva il vaccino. Magari tutti no. Alla fine concordo con te che sarà preferibile rischiare una morte eventuale che una carcerazione certa. Vedo che, molto a spanne, concordi anche tu:
CitazioneLa tecnoscienza dovrebbe servire a mettere i malati gravi in ospedale, i positivi e i malati leggeri a casa e i sani in libertà: se per farci uscire di casa devono fare sessanta milioni di tamponi li facessero, e comprassero meno aerei da guerra. Non per dire che necessariamente la soluzione sia questa, per dire che tra isolare e distanziare le persone da una parte, e individuare tecnologicamente e biologicamente gli infetti dall'altra, molto meglio la seconda come male minore, come strategia fino al vaccino o alla soluzione definitiva.

CitazioneSe voleva essere una risposta a me, non si tratta di morte ne dolce ne brutta, e se ti ho dato l'impressione di voler fare lo shaid o di essere insensibile verso gli anziani non so che farci...
Era una risposta a @Sari e @Jean

Citazione... non il presunto "valore della vita", che per me è tautologico e teologico, crea più problemi di quanti ne risolva.
Se ti dicono che ti restano 6 mesi di vita pensi che si tratti di tautologia e teologia ?

Saluti a @Hlodowig che apprezza la discussione.
#5880
La filosofia é nata dalla Lebenswelt. Difficile separare le due gemelle.

Vero @sari che questo virus risparmia i bambini, ma é un boomerang etico e assoluto perché se avesse privilegiato i bambini non c'era Confindustria che tenga e ne saremmo tutti già fuori.