(Ero un po' in dubbio su dove inserire questo "topic": spero di non aver sbagliato "comparto"!)
Come è noto, il "principio del terzo escluso", afferma che due proposizioni formanti una coppia antifatica (p e ¬p) devono avere valore di verità opposto, non esistendo una terza possibilità; esso si trova già, "in nuce" formulato nella Metafisica di Aristotele.
Per esempio, Tizio dice che Caio gli ha rivelato un segreto, mentre Caio nega di averlo fatto; per il "principio del terzo escluso", se ne deduce che UNO DEI DUE "NECESSARIAMENTE" MENTE!
"Tertium non datur"!
Però, dopo la crisi dei fondamenti della logica classica, in seguito alla scoperta delle antinomie nella teoria "ingenua" degli insiemi, alcuni logici d'avanguardia sostengono che il "principio del terzo" andrebbe bandito dalla logica, perché una proposizione può non essere conosciuta come vera se non è dimostrata vera, ma neanche come falsa se non è dimostrata falsa.
Arditamente seguendo tale nuovo audace orientamento logico, il nostro Governo ha ritenuto che se Marroni dice che Lotti gli ha rivelato che negli uffici della CONSIP sono state nascoste delle cimici da parte dei Carabinieri, mentre, invece, Lotti nega recisamente di averlo fatto, non se ne deve affatto dedurre che uno dei due "necessariamente menta"...fino a prova contraria.
Ed infatti, sia la dichiarazione di Marroni che quella di Lotti, secondo la "nuova logica", possono non essere conosciute come vere se non sono giurisdizionalmente dimostrate vere, ma neanche come false se non sono giurisdizionalmente dimostrate false: per cui, possono essere entrambi lasciati al loro posto, e nemmeno cautelativamente distolti dai loro incarichi, fino a sentenza definitiva!
Chapeau!
Io, purtroppo, essendo rimasto ancorato alla vetusta logica Aristotelica, invece, continuo a pensare che, PUR NON ESSENDO SICURI DI "CHI" MENTE, SIAMO PERO' CERTI CHE "ALMENO UNO DEI DUE" STA MENTENDO; allo stesso modo, essendo SICURO che ALMENO uno di due maestri è un pedofilo, cautelativamente sospenderei entrambi dalle loro funzioni...per poi reintegrare l'innocente nelle sue funzioni, quando la verità verrà accertata.
L'accertamento di quest'ultima è competenza dei giudici, che si potranno anche avvalere di presunzioni, purchè gravi, precise e concordanti.
Io ne suggerisco sommessamente due:
-Marroni non avrebbe commesso alcun reato, se veramente avesse ricevuto la soffiata, o, comunque, molto meno grave di quello commesso da Lotti, se veramente gliela avesse fatta (per non parlare della fonte primaria...il Comandante in Capo dei Carabinieri)...ERGO ritengo molto più probabile che menta Lotti, e non Marroni: perchè Lotti ha motivo di mentire, mentre Marroni no;
- In ogni caso, non si capisce perchè Lotti non si sia querelato contro Marroni.
Ma state tranquilli: in barba al "principio del terzo escluso", grazie alle nuove teorie della logica e della giustizia formale...risulterà che, pur contraddicendosi, hanno entrambi detto la verità...per cui resteranno tutti al loro posto.
"Viva Arlecchini
e burattini,
e Re(nzi) Chiappini.
Viva le maschere
D'ogni paese,
La Carta, i tre colori e il crimen laesae,
le Lobby, i Club, i Principi e le Chiese".
Come è noto, il "principio del terzo escluso", afferma che due proposizioni formanti una coppia antifatica (p e ¬p) devono avere valore di verità opposto, non esistendo una terza possibilità; esso si trova già, "in nuce" formulato nella Metafisica di Aristotele.
Per esempio, Tizio dice che Caio gli ha rivelato un segreto, mentre Caio nega di averlo fatto; per il "principio del terzo escluso", se ne deduce che UNO DEI DUE "NECESSARIAMENTE" MENTE!
"Tertium non datur"!
Però, dopo la crisi dei fondamenti della logica classica, in seguito alla scoperta delle antinomie nella teoria "ingenua" degli insiemi, alcuni logici d'avanguardia sostengono che il "principio del terzo" andrebbe bandito dalla logica, perché una proposizione può non essere conosciuta come vera se non è dimostrata vera, ma neanche come falsa se non è dimostrata falsa.
Arditamente seguendo tale nuovo audace orientamento logico, il nostro Governo ha ritenuto che se Marroni dice che Lotti gli ha rivelato che negli uffici della CONSIP sono state nascoste delle cimici da parte dei Carabinieri, mentre, invece, Lotti nega recisamente di averlo fatto, non se ne deve affatto dedurre che uno dei due "necessariamente menta"...fino a prova contraria.
Ed infatti, sia la dichiarazione di Marroni che quella di Lotti, secondo la "nuova logica", possono non essere conosciute come vere se non sono giurisdizionalmente dimostrate vere, ma neanche come false se non sono giurisdizionalmente dimostrate false: per cui, possono essere entrambi lasciati al loro posto, e nemmeno cautelativamente distolti dai loro incarichi, fino a sentenza definitiva!

Chapeau!
Io, purtroppo, essendo rimasto ancorato alla vetusta logica Aristotelica, invece, continuo a pensare che, PUR NON ESSENDO SICURI DI "CHI" MENTE, SIAMO PERO' CERTI CHE "ALMENO UNO DEI DUE" STA MENTENDO; allo stesso modo, essendo SICURO che ALMENO uno di due maestri è un pedofilo, cautelativamente sospenderei entrambi dalle loro funzioni...per poi reintegrare l'innocente nelle sue funzioni, quando la verità verrà accertata.
L'accertamento di quest'ultima è competenza dei giudici, che si potranno anche avvalere di presunzioni, purchè gravi, precise e concordanti.
Io ne suggerisco sommessamente due:
-Marroni non avrebbe commesso alcun reato, se veramente avesse ricevuto la soffiata, o, comunque, molto meno grave di quello commesso da Lotti, se veramente gliela avesse fatta (per non parlare della fonte primaria...il Comandante in Capo dei Carabinieri)...ERGO ritengo molto più probabile che menta Lotti, e non Marroni: perchè Lotti ha motivo di mentire, mentre Marroni no;
- In ogni caso, non si capisce perchè Lotti non si sia querelato contro Marroni.
Ma state tranquilli: in barba al "principio del terzo escluso", grazie alle nuove teorie della logica e della giustizia formale...risulterà che, pur contraddicendosi, hanno entrambi detto la verità...per cui resteranno tutti al loro posto.
"Viva Arlecchini
e burattini,
e Re(nzi) Chiappini.
Viva le maschere
D'ogni paese,
La Carta, i tre colori e il crimen laesae,
le Lobby, i Club, i Principi e le Chiese".