Citazione di: green demetr il 08 Novembre 2016, 14:57:49 PMTranquillo Green, il giusnaturalismo fondato sulla filogenesi, NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON IL DARWINISMO SOCIALE E CON L'EUGENETICA; si tratta di cose COMPLETAMENTE DIVERSE, che non hanno niente a che vedere l'una con l'altra.Citazione di: Eutidemo il 08 Novembre 2016, 07:36:45 AM
Per acquisizione "filogenetica" della condotta (anche morale), si fa riferimento a quei comportamenti che si sono selettivamente evoluti nelle singole specie, al fine di preservarle dall'estinzione, e farle prosperare; ad esempio, una eccessiva e "letale" aggressività intraspecifica, è, ovviamente, controproducente alla fine della sopravvivenza della specie.
Ah ora capisco, però tieni conto che la tua teoria assomiglia molto al darwinismo sociale, che appunto dimenticherebbe la questione della lotta di classe, e che purtroppo storicamente ha dato adito al famigerato eugenetismo (ovviamente lo so che lo rigetti, ci mancherebbe).
Tra l'altro questa filosofia alla Dawkins (il gene egoista), è proprio una di quelle che mi dà sui nervi, perchè ha successo!!! grrrr
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Io invece benchè accolga spesso i ritrovati scientifici (come quello delle spaziature cacciatoriali, dell'idea di territorio, e anche di come dici tu, della inutilità dell'aggressività interpersonale.) tendo più a mettere l'accento sul lato politico della questione, quasi fossi un novello marxista (pur non essendolo, in quanto non lo devo ancora studiare a fondo !!!)
e ovviamente la critica al darwinismo sociale, come nel precedente forum testimoniava, la appoggio pienamente.
Insomma direi che la "disputa" sta più in questo allora che non se il diritto sia positivo o naturale, perchè semplicemente passa da quella valle il tuo concetto di naturale (alias evolutivo).
La cosa dell'unesco intendevo dire che le culture dei paesi che noi (io compreso) in quanto stati riteniamo criminali, riguarda più la scelta politica da che parte stare. Perchè se uno nasce dentro una cultura ferale, tribale, non capisce minimamente cosa voglia dire "ferale" "tribale", semplicemente se la vivono, formandosi i propri riferimenti culturali e probabilmente giuridici.
Basta vedere cosa ne pensa la popolazione irachena delle ingerenze USA.
Voglio dire questo "gene egoista" non assomigli sempre di più ad un gene a stelle e strisce??
(ah! a scanso di equivoci a noi italiani (io compreso), questa cosa va benissimo, sia chiaro, è bello stare dalla parte dei vincenti, ci vuole solo un minimo di onesta intellettuale per ammetterlo)
Sarebbe come voler trovare una somiglianza tra un piatto di lenticchie, e il gioco degli scacchi.

Ed infatti:
1)
Il DARWINISMO SOCIALE- teoria ormai obsoleta, e che, comunque, ho sempre considerato rozza e molto poco scientifica- ha per suo bandiera il concetto di "struggle for life and death", ovvero che la lotta per la vita e la morte (soprattutto a livello economico), debba essere la regola delle comunità umane; in tal modo, si basa su un GIGANTESCO ERRORE DI FONDO.
Ed infatti, tale (pseudo)teoria confonde la lotta TRA diverse specie per la prevalenza in un determinato ambiente naturale, con la lotta ALL'INTERNO delle stesse specie, la quale è precipuamente di carattere sessuale e riproduttivo; mentre, invece, la COLLABORAZIONE TRA I VARI MEMBRI DI UNA STESSA SPECIE (sia pure con modalità diverse), costituisce uno degli elementi principali del suo successo rispetto ad altre specie meno collaborative.
Ed invero, almeno stando alla stragrande maggioranza dei testi che ho letto (siano essi di stampo etologico, psicologico o sociologico), gli "imput" filogenetici" sono prevalentemente rivolti ad esaltare gli aspetti (latu sensu) "collaborativi" e "socializzativi" della specie umana -e non solo umana- e niente affatto quelli "competitivi".
2)
Quanto all'EUGENETICA, anche in questo caso si tratta di una arcaica corrente di pensiero (più che di una teoria) nata verso la fine dell'Ottocento che, basandosi su considerazioni genetiche e applicando i metodi di selezione usati per animali e piante, si poneva l'obiettivo del miglioramento della specie umana; ma, anche in questo caso, si tratta di qualcosa che non ha niente a che vedere con lo studio della "filogenesi" delle condotte, che si limita a meramente studiare i comportamenti "filogeneticamente" acquisiti dalla specie umana in milioni di anni, per trarne indicazione circa i suoi comportamenti etici (i quali, però, in larga misura sono anche "epideterminati" dalla cultura).
Dopo le orrende esperienze del Nazismo, ormai, l'eugenetica intesa nel radicale senso originario, è ormai morta e dufunta (o, almeno si spera); mentre potrebbe avere una qualche sua limitata valenza in senso medico, per evitare il ripetersi di patologie ereditarie (sempre secondo la libera scelta degli interessati, ovviamente).

***
Quanto alla faccenda dell'UNESCO, ora ho capito meglio cosa intendevi dire; e, al riguardo, in effetti anche io nutro grosse perplessità.
Ed infatti, si tratta di un dilemma difficilmente risovibile, perchè, se da una parte è difficilmente tollerabile sopportare la violazione dei diritti umani in diverse parti del mondo (dall'infibulazione al genocidio), dall'altra non è mica che possiamo conquistarlo tutto, al fine di imporre il nostro concetto di civiltà.
I nostri antenati Romani, a dire il vero, lo hanno fatto.
"Tu regere imperio populos, Romane, memento: hae tibi erunt artes, pacisque imponere morem, parcere subiectis et debellare superbos".
Ma dubito che, oggi come oggi, noi (o meglio, gli Americani) possiamo fare altrettanto.
Nè so se sarebbe giusto o meno....proprio non lo so!
