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Messaggi - sapa

#61
Il problema non sono le 4 mura, quelle se non ti cadono in testa sono una protezione, l'aria aperta non è sempre praticabile. Occorrono insegnanti che riescano a far dimenticare i muri agli alunni, non limitando il proprio lavoro, creando collegamenti tra discipline e con la realtà. Poi sì, si può anche uscire dalle scuole per vedere con gli occhi ciò di cui si è parlato, per sperimentare. Secondo me servono insegnanti pienamente consapevoli del loro incarico, che non aspettino solo il 27 del mese e la fine dell'anno scolastico. Forse sarebbe opportuna una selezione più dura e anche un ritocco agli stipendi?
#62
Citazione di: anthonyi il 07 Marzo 2025, 19:56:57 PMCertamente, ma il gregge tosato é quello dei consumatori americani.
Dipende, secondo quanto adombrava Inverno si potrebbe anche trattare di speculazione. L'obbiettivo, in questo caso, sarebbe quello di provocare terremoti finanziari, spaventando le Borse e provocando ondate di vendite. Magari si sono messi d'accordo i 2 gangster stessi, non ci sarebbe da meravigliarsi.
#63
Citazione di: InVerno il 05 Marzo 2025, 10:57:02 AMIn realtà non è chiaro cosa abbia detto, comunque ti Linko. Perché lui è apparentemente convintissimo che a pagare i dazi sono le nazioni a cui li impone, quindi non è chiaro come funzioni la logica dei suoi argomenti, se vuole far vendere più prodotti americani sul mercato americano teoricamente vuole ridurre esportazioni? Chissà..Ben inteso, magari capisce benissimo come funzionano e fa semplicemente l'idiota per collassare le borse e fare insider trading con gli amici..
Sì, ho letto, la questione delle tariffe reciproche non è chiara. L'obbiettivo sarebbe quello, se ho capito bene, di ridiscutere le politiche commerciali mondiali, ovviamente a beneficio degli americani. Non è tanto chiara nemmeno la tempistica: prima i dazi e poi se ne discute? Mah, ho l'impressione che la tua ultima frase sia il vero movente di tutta questa faccenda: tanto rumore solo per tosare un po' il gregge.
#64
Citazione di: InVerno il 05 Marzo 2025, 08:58:33 AMTrump è molto democratico, ci pensi a questa proposta di farci votare anche a noi, ieri annunciava dazi sulle esportazioni agricole americane (have fun! CIT) , come non si potrebbe amare un presidente del genere, se vivi in qualsiasi posto che non sia l'America ?


No, dai, non ci credo! Per cortesia, Inverno, posta le fonti...Sai com'è, Trump, a parte quel cappellino da baseball rosso che ha sempre in testa, normalmente appare in completo blu e cravatta, quindi tendo a dargli credito. Non è mica un tànghero come Zelensky  :))
#65
Citazione di: Pio il 04 Marzo 2025, 10:42:37 AML'entrata nella Nato è già saltata. Gli Usa non daranno mai il consenso. La pace "giusta' che intende Zelensky vorrebbe riavere indietro tutto, compreso la Crimea che è già da 10 anni russa. Su queste basi qualunque compromesso è impossibile. Non resta che guerra ad oltranza. Zelensky sa che, se ci fosse un armistizio e indette libere elezioni, perde sicuramente la presidenza. La sua popolarità in Ucraina non è mai stata così bassa. Quindi spinge per la guerra ad oltranza, con armi e finanziamenti europei, a questo punto.
Mah, ha dichiarato ufficialmente di rivolere indietro tutto? A me non risulta. Certo, non si può pensare di dialogare senza considerare com'era la situazione prima del 2022, cosa l'Ucraina aveva e cosa perderà a favore della Russia. Per esempio, io penso che sul tavolo della pace vada compreso un risarcimento russo a favore dell'Ucraina, per le devastazioni commesse. Ripeto, non si può far passare il lupo per agnello. Il punto sulla NATO è che se basta che Trump scuota la testa, allora non ha più senso. E in effetti, è questo che in pratica si sta dicendo. Io non sono un atlantista, ma il modello putiniano, insomma russo, non mi dà grande spinta a invocare il cambiamento in quel senso. 
#66
Non riesco a capire perchè Zelensky stia diventando colui che non vuole la pace. Per me ha detto 2 cose sacrosante: 1) voglio una pace giusta, che rispecchi il reale andamento delle cose a partire dall'aggressione, fino ad oggi. E' difficile parlare di pace quando ti piovono addosso 2000 missili al giorno 2) sono pronto a dimettermi, se sarà garantito a quello che resterà dello Stato ucraino l'ingresso nella NATO, ma mi ricandiderò. Questo sarebbe un comico ridicolo e inadeguato, che gioca con la terza guerra mondiale?  :)) :))
#67
Citazione di: InVerno il 03 Marzo 2025, 10:52:29 AMZelensky doveva far notare a Trump che senza garanzie di difesa i contratti minerari non valgono niente, lui li firma, ma se il giorno dopo la Russia li invade e li occupa, chi onorerà i contratti?
A me sembra logico: se Trump abbandona l'Ucraina, rischia di spedirla in bocca ai russi, lei e tutte le risorse che ha in pancia. Ma non oso pensare che Trump non se ne renda conto, sarebbe una comica!
#68
Citazione di: Pio il 03 Marzo 2025, 14:30:16 PMTutta la stampa parla di un Zelensky umiliato dai vertici Usa, e qui sul forum si dice il contrario. Zelensky appare in grande difficoltà a ribattere, forse preso alla sprovvista. In effetti un alterco simile, in un incontro ufficiale, davanti alla stampa, credo non si sia mai visto nello studio ovale. Che ci sia della vecchia ruggine tra i due sembra evidente, con quel pezzo di galantuomo di Hunter Biden di mezzo, pare. Ma Zelensky cosa vuole fare ? La guerra dei cent'anni? Pagata e finanziata dall'Occidente magari?  Sono tre anni che vuole tirarci dentro direttamente, con la retorica della Russia che invade l'intera Europa se non viene fermata dagli eroici ucraini; manco Putin avesse la Wermacht e la Lutwaffe a disposizione, con Von Manstein e Von Kluge al comando, invece che quei quattro scalzacani di generali che si ritrova, che è costretto a far spesa dai nordcoreani per le munizioni per i cannoni. Zelensky non ha ancora capito che non esiste e mai è esistita la pace "giusta". Quello che purtroppo esiste è solo la pace POSSIBILE. Fu pace giusta quella decisa a Yalta? Con tre persone che si spartirono il mondo con relative zone di controllo e influenza? Fu semplicemente quella possibile in quel momento, viste le forze in campo. Pace POSSIBILE che fu premessa della guerra fredda e di altri conflitti regionali , mattatoi di alleati vari delle superpotenze.
Anzi , forse è il caso che Z valuti di sbrigarsi a trovare una soluzione perché, come è probabile, gli Usa potrebbero decidere di revocare le Sanzioni alla Russia; cosa che permetterebbe a Putin di non aver più grosse difficoltà a rifornire la macchina bellica.
Se l'unica pace POSSIBILE è una pace ingiusta, che sacrifica il debole al volere del forte, auguri....E' da brividi. Ma è proprio questo il messaggio che sta passando, si torna all'antico, il diritto è quello del più forte. 
#69
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
22 Febbraio 2025, 16:04:30 PM
Ma la vittoria, e di conseguenza la sconfitta, possono essere dichiarate unilateralmente? Sarà ancora dura .... :(
#70
Percorsi ed Esperienze / Re: Desiderate la Vita Eterna?
21 Febbraio 2025, 17:29:32 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 21 Febbraio 2025, 15:39:49 PMPerché, oltre alla vita terrena, non può esservene una eterna di cui quella terrens fa parte? Chi è privo dell'udito prende per matte le persone che vede danzare a tempo di musica; chi è privo della vista non comprende chi gli parla di forme, colori, ecc... però suoni e colori esistono.

Certamente, io non ci credo, ma non posso negare che potrebbe esserci, ci mancherebbe. Come dicevo, però,  la vita di tutti gli esseri viventi contiene la morte di ognuno, abbiamo tutti una data di scadenza, ma non sappiamo qual'è. A questo punto, per convenzione parliamo per l'aldilà di vita eterna o miglior vita, cioè senza morte, ma come ce la potremmo immaginare? Tutto ciò che è eterno ci è estraneo, proprio perchè noi non lo siamo e non possiamo far altro che lavorarci di fantasia.  
#71
Percorsi ed Esperienze / Re: Desiderate la Vita Eterna?
21 Febbraio 2025, 13:24:23 PM
Citazione di: niko il 20 Febbraio 2025, 12:31:18 PMTe l'ho gia' detto in un'altra occasione, mentre cercavo di spiegarti come dal pensiero dell'eterno ritorno possa derivare una morale; incidentalmente, si diceva, una morale "superominstica"; ma anche, visto che non era affatto quello il problema che tu ponevi, sarebbe meglio dire, quasiasi, una morale qualsiasi; il tuo argomento era infatti che l'oblio tra una vita e l'altra renderebbe inderivabile
qualsivoglia morale a partire dall'eterno ritorno. E quindi, per ovvio automatismo, anche (per forza) una morale superomistica.
Io a quel punti ti ho spiegato come uno possa avere la consapevolezza, o comunque il dubbio, o il pensiero, di dover ripetere la propria vita innumerevoli volte. Sono cose che si possono sapere, se vuoi per "fede, che possono entrare nella cognizione umana, anche a prescindere da un effettivo "ricordo".
Se ci pensi vale pure per teoria della reincarnazione: gli induisti credono cio' che credono, e fanno cio' che fanno, per fede, e per adesione a una certa codificata dottrina, non certo perche' tutti quanti loro "si ricordano", come se fosse ieri, le loro, presunte, vite precedenti.
Io credo che gli induisti che accettano la loro dottrina per dato cognitivo e fideistico saranno, al mondo statisticamente, che ne so, cento milioni di persone; invece, quelli tra tutti questi induisti, (con tutto il rispetto: secondo me un po' suonati) che hanno la certezza assoluta, voglio dire dantesi al di la' della necessita' della fede, che la reincarnazione esista, perche' loro si ricordano, nitidamente, che  erano, nella loro vita precedente, un elefante, e si ricordano di quando per scherzo schizzavano gli altri elefanti del loro branco al ruscello con la proboscide, saranno, che ne so, tra tutti questi cento milioni, dieci, o al massimo cento.
Conclusione: > si puo' accettare la reincarnazione  o metmpsicosi, come dato cognitivo, e trarre da essa una morale, anche senza avere "ricordi" delle proprie vite precedenti.
Conclusione estesa: > lo stesso vale pure, per la dottrina dell'eterno ritorno. In cui i "ricordi" estendentisi tra una vita e l'altra, se pure vi fossero, sarebbero piu' che altro dei deja vu, o premonizioni. Che non sono strettamente necessari alla dottrina, e questo e' il punto.
Non e' quindi vero il tuo paradigma, che pone:
Assenza di ricordi, tra una vita e l'altra
= uguale =
 assenza, in assoluto, di derivabilita' di una morale partente dall'assunto, dell'esistenza, per l'individuo, di piu' vite.
Quantomeno perche' senno', manco l'induismo esisterebbe. Dato empirico, prima ancora che logico o filosofico.
Se hai avuto la pazienza di seguirmi fino qui, a questo punto avrai capito di certo dove voglio arrivare: la paura della perdita, o della morte, sara' pure innata nell'uomo, ma si puo' superare. Ricordi "mistici" o no. Se uno crede, ad esempio, nell'eternita' della propria vita, avra' piu' paura del dolore, della noia, della mediocrita', e soprattutto del lutto, in quanto morte dell'altro, che non della morte in quanto morte del se' (e falso problema). Perche' la perdita, non e' vera perdita, mentre il dolore, e' vero dolore. Epicuro pure, diceva qualcosa di simile. Platone, sulla sovrapposizione tra maieutica, quale metodo migliore di trasmissione della filosofia e del sapere umano in generale, e ritorno di ricordi mistici da uno stadio disincarnato, dell'esistenza, ci ha costruito la sua fortuna.
Che cosa e' la morte? Questa e' la domanda che, secondo vi dovete fare.
E pure qui, mi ripeto.
Se vi rispondete e' una entificazione, di cio' che prima, entificato non era, fate bene ad averne paura. Fifa, orrore, eccetra.
Se e' un annientamento o un sonno eterno, fate male, ad averne.
Poi, liberissimi di continuare, a sbagliare.  ;D
Ciao niko, secondo me mi confondi con qualcun altro, non ho mai parlato in questo forum di reincarnazione, anche se potrebbe essere un concetto di eternità della vita per me  più digeribile. Io, più che altro, contestavo il fatto che sia logico parlare di vita eterna, quando sappiamo benissimo che la vita non è affatto eterna, recando in sè quasi per definizione il concetto di morte. La vita eterna, in quanto senza fine, non può essere neanche concepibile. Come ha detto Inverno, una vita senza morte sembrerebbe anche a me una specie di lobotomia spirituale.
#72
Percorsi ed Esperienze / Re: Desiderate la Vita Eterna?
20 Febbraio 2025, 09:44:15 AM
Citazione di: niko il 19 Febbraio 2025, 20:40:53 PMNon desidero quello che non esiste (aldila', concetti trascendenti, significazioni trascendenti del dato di fatto della morte, tra cui: cultura dell'effimero, del negativo, della morte come consolazione, riposo eccetera), nom desidero nulla di nulla di tutto cio',  per mia grande fortuna (piuttosto che merito)...

Quanto a quello che esiste (cioe' questa vita: e veniamo, finalmente, alle cose serie...), vado a momenti, piu' no che si', purtroppo.

Io penso che i mediocri hanno paura della (comunemente intesa) morte, cioe' della morte del se'; le persone, esistenzialmente o spiritualmente "grandi", hanno paura del lutto, cioe' della morte dell'altro. E con esso dell'ulteriore, della "trasformazione" in genere. E il significato della eternita', e' (certo) una eternita' di altro, non certo una eternita' di se', laddove, dell'eternita' stessa, non ci sarebbe bisogno. Difficile, da desiderare, ma non impossibile.

Bisogna comprendere che cosa davvero sia la morte, per comprendere se essa ci fa paura.

La morte, e' entificazione, sottrazione al divenire, e all'assurdo, per essere consegnati all'essere. Consegna, agli altri e al mondo, del (proprio) cadavere, cioe' dell'ente perfetto, e perfettamente razionale. La mietitrice, si', ma del grano in quanto prodotto umano rispetto alla natura selvaggia.

Di questa roba qui, se cosi' immagginata e concepita, e' giusto (cioe' etico) aver paura.

Se, invece, ancora la intendiamo, questa stessa morte dico, come sottrazione, di noi stessi, all'essere, per essere consegnati al divenire e al nulla, cioe' se ancora siamo immaturi, bambini nel senso peggiore del termine... allora...che dire...

Di questa roba qui non e' giusto (e non e' etico) aver paura. Meglio la reterica dell'eroe, dell'immortale, dell'esteta, del piantatore piu' o meno naturale o culturale di semi eterni eccetera. Cioe', "meglio", qui lo dico, nel senso di, meno, peggio.




La paura della morte è innata nel vivente e si chiama istinto di sopravvivenza. La vita eterna è un ossimoro.
#73
Comunque è buffo, si stanno di fatto invertendo i fattori, l'aggredito è diventato il bambino cattivo da prendere per un orecchio per portarlo al tavolo delle trattative di pace, come dire: " Sei stato un c....ne a farti aggredire!". Ma come si può pensare che un eventuale accordo imposto agli ucraini potrà spegnere l'odio ormai inestinguibile che si è creato? Tra l'altro, nemmeno si prospetta un ingresso nella NATO, per cui il deterrente contro le mire russe rimane lo stesso di prima. Toccherà di vedere anche questo pastrocchio?
#74
Ciao Eutidemo, giustissimo ciò che hai evidenziato. Però, perchè un trattato di pace abbia valore, occorre la firma di entrambi i contendenti. Ammettendo che  Trump e Putin si mettano d'accordo, senza la firma di Zelenski, l'accordo che valore può avere? Quello dei 2 gangster, come li definisci tu, è un tavolo, non l'unico tavolo possibile. L' Europa, che sembra esserne tagliata fuori, potrebbe proporne un altro. Temo, più che altro, che sarà cosa ancora lunga, nonostante Trump abbia fretta di archiviare la pace come cosa fatta. Chissà, forse vuole un Nobel per la pace anche lui....A presto
#75
Citazione di: Jacopus il 18 Febbraio 2025, 16:07:00 PMEsatto Pio. Questo fantasma del nemico, del diverso ce lo portiamo appresso a causa delle decine di migliaia di anni in cui eravamo divisi in piccole tribù che qualche volta collaboravano e altre volte si spaccavano la testa. Fatto sta che o ammettiamo che siamo sempre quelli o invece ci sforziamo di pensarci in un cammino che ci permette di "pensarci altrimenti", e in questo pensarci altrimenti giocoforza dobbiamo superare questo ridicolo considerare:
Ma cosa significa? Che l'africano geneticamente deve arginare la natura, mentre l'europeo ha un codice genetico che non la deve arginare? A parte il fatto che si tratta di una pura farneticazione, ma ci si rende conto che da queste differenze nasce la violenza etnica? Io non sono raffinato quanto un asiatico, che fra i suoi cromosomi ha evidentemente anche quello della raffinatezza.
Nessuno pensa che questo viraggio verso l'etnicità ha solo il compito di sviare l'attenzione da ben altri problemi, ovvero dal diktat individualista del capitalismo imperante? Se vedi che conta solo il denaro, il successo, il potere e tu non hai nulla di tutto ciò ed anzi sei colpevolizzato perchè non sei riuscito nell'impresa, allora non resta che lo spirito etnico, pensarti differente e magari leggermente superiore. Ma anche se non ti pensassi superiore, questa diversità etnica (che non ha alcuna base fisiologica) a cosa serve realmente? Di nuovo a fissare dei confini fra società, mentre le merci non ne hanno più da qualche secolo. Una forma di alienazione che viene addirittura perseguita ed osannata. Che miracoli che riesce a fare il capitalismo. Le merci sono più libere delle persone, che in ciò diventano oggetti, strumenti al servizio delle merci, le quali godono di diritti soggettivi ed oggettivi ben più rilevanti della stragrande maggioranze della popolazione umana. E in tutto ciò si straparla di differenze, come se quelle differenze potessero compensare le profonde ingiustizie del mondo attuale. In questo io vedo il pericolo di parlare di differenze etniche. Che è un pericolo politico.
Dal punto di vista genetico, invece non esiste alcuna differenza, ovvero le differenze genetiche fra me e un samoano è dell'1 per cento, così come fra un Samoano e un pigmeo. Se si aggiunge a ciò il fatto che il nostro cervello è plastico e fatto per imparare, ne consegue che un Samoano educato a New York sarà un newyorchese e un newyorchese educato a Samoa sarà un samoano, con tanti saluti all'etnicità. Ammesso che con etnicità si voglia dire qualcosa di fisiologico. Se invece si fa riferimento all'imprinting culturale del vivere in un certo ambiente o anche solo all'uso di una particolare lingua che modella i nostri comportamenti e le nostre visioni del mondo, ciò è innegabile, così come è innegabile però che dobbiamo essere in grado nel XXI secolo ad ibridare i nostri modi di pensare, appunto a pensarci altrimenti e non a difendere una identità ristretta o a pensare alla famosa e ridicola "sostituzione etnica". Qui la sola sostituzione che avviene è quella fra valori di solidarietà ed egoismo feroce. Quindi quando sento parlare di differenza etnica mi si rizzano giustamente i capelli, perchè è l'anticamera di ogni pensiero deumanizzante. Se invece vogliamo pensare la diversità come talenti diversi e doti diverse, ben venga questo elogio della diversità, a patto che non nasconda alcun baco di dominio. Purtroppo la storia ci insegna invece che dalla diversità etnica nasce sempre una volontà di potenza e di separazione dominanti/dominati.



Ciao Jacopus, nel testo del forumista che si firma Mauro Pastore e da te citato (" gli europei non hanno tanta necessità di arginare la natura....") io faccio fatica a ravvisare un senso compiuto, più che altro, tu invece ne intravvedi l' inizio del razzismo. Ma cosa vuol dire? Che senso ha dire che l'europeo non ha bisogno di arginare la natura, mentre l'africano ce l'ha? Anche ammettendo che in Europa la natura sia sotto controllo, della qual cosa mi permetto di dubitare, non è colpa dell'africano se vive in una zona desertica e per prendere l'acqua deve fare 10 km a piedi. Quindi? Lo stesso periodo, poi, si conclude con quel "..e nuovo e nuovissimo mondo ripetono più o meno diversamente", che per me è l'apoteosi del non senso, anzi mi pare quasi una contraddizione. E quindi, ancora: quindi? Insomma, se devo fare una critica a Pastore è la cripticità dei suoi testi, o se vogliamo delle sue visioni. Razzismo, però, non mi pare.