Buongiorno, a me pare che gli italiani abbiano perso la capacità di porre domande, iniziando con "perché", preferendo cercare spesso un ipotetico capro espiatorio. Invece io credo che questo vocabolo sia decisamente importante. Faccio alcuni esempi: l'elettricista che ripara un guasto al nostro impianto, il meccanico che sostituisce un pezzo difettoso, ma anche un medico che ci visita dopo che siamo andati da un suo collega che ci ha suggerito di rivolgerci a un centro specializzato, dandoci indirizzi e nominativi vari.... si va da: "chi è quel (xxx) che ha fatto questo lavoro, a chi le ha suggerito di rivolgerci a noi, ecc.. poi, per quanto riguarda il campo della medicina, se a un medico io consegno il referto, (con tanto di nome e cognome) di un suo collega, credo sia perfettamente inutile chiedermene l'autore: è scritto in calce al referto stesso.
Quando ero piccolo, gli adulti mi consideravano un rompiscatole impertinente. Ero particolarmente curioso, e volevo sapere il perché delle cose. Ogni volta che un adulto rispondeva ad una mia domanda, iniziata con un "Perché?", io chiedevo ancora "Perché?" Anche Giobbe alla decima domanda che iniziava con "Perché?" avrebbe perso la pazienza!
Non mi è mai interessato cercare un colpevole nemmeno per la mia situazione fisica e le conseguenze psicologicamente devastanti, ma ho sempre cercato di capire il perché di questa mia vita.
Qui: https://www.tragicomico.it/chiedersi-il-perche-delle-cose/ c'è un articolo che spiega l'importanza del chiedersi il perché delle cose, anche se forse la fretta dell'uomo moderno sta spingendo un po' tutti in un'altra direzione. Voi che cosa ne pensate?



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