La pratica ha un senso quanto più essa è coerente con la teoria che la sostiene. Ma la teoria è comunque metafisica, non si scappa.
Il concetto di "verità assoluta" esiste. Se la teoria si riferisce alla "verità assoluta", dandola per certa, in che senso può essere giudicata praticamente sostenibile?
Può essere giudicata più o meno sostenibile in ragione del numero di coloro che si attengono strettamente alla teoria. Più ci si allontana dal cento per cento, più la pratica va in crisi. Ma chissà come e chissà perché la teoria resta sempre in piedi. La pratica va dunque in crisi solo perché non è più sostenibile la teoria, quindi, non tanto per l'esistenza del concetto di "verità assoluta", ma per quello a cui questa ci obbliga. Per quel poco o nulla che so di Nietzsche, secondo me ha detto gatto prima di averlo nel sacco. Dio (il concetto di verità assoluta) non è morto, essendo solo mal interpretata la sua volontà, tanto dai credenti quanto dagli atei... allo stato attuale delle cose, l'eterno presente appunto
Il concetto di "verità assoluta" esiste. Se la teoria si riferisce alla "verità assoluta", dandola per certa, in che senso può essere giudicata praticamente sostenibile?
Può essere giudicata più o meno sostenibile in ragione del numero di coloro che si attengono strettamente alla teoria. Più ci si allontana dal cento per cento, più la pratica va in crisi. Ma chissà come e chissà perché la teoria resta sempre in piedi. La pratica va dunque in crisi solo perché non è più sostenibile la teoria, quindi, non tanto per l'esistenza del concetto di "verità assoluta", ma per quello a cui questa ci obbliga. Per quel poco o nulla che so di Nietzsche, secondo me ha detto gatto prima di averlo nel sacco. Dio (il concetto di verità assoluta) non è morto, essendo solo mal interpretata la sua volontà, tanto dai credenti quanto dagli atei... allo stato attuale delle cose, l'eterno presente appunto
