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Messaggi - Sariputra

#61
@Ipazia
Non penso siano molti gli anziani malati che vengono intubati, perché , come ho sentito dire da un anestetista-rianimatore del San Bassiano, il rischio avverso è maggiore nell'intubare pazienti molto anziani e malati che non farlo. Si valuta...

#62

Posso portare la mia esperienza di assistenza per anni in una casa di riposo. L'anziano che ci vive era già di fatto agli arresti domiciliari.Non può andare da nessuna parte, per ovvi motivi di salute. La maggior parte di quelle persone, pur temendo la morte, la desidera. Nessuno di loro vorrebbe che i propri amati figli, spesso così indifferenti e lontani, rinunciassero a vivere, per salvaguardare sostanzialmente la loro salute. Nessun genitore anziano (VERO) desidera questo. Tantissimi di quei 6.000 morti sono anziani così malati e profondamente soli che il coronavirus è stato una liberazione...davvero, davvero, lo dico col cuore...per loro. Naturalmente nella narrazione di questi giorni non si può dire. Ma è così...Se sei in un letto d'ospedale o d'ospizio con le gambe amputate per il diabete o attaccato ad un respiratore per l'insufficienza respiratoria vorresti forse che tuo figlio o tuo nipote smettessero di vivere per farti durare nella sofferenza per qualche mese o anno di più?...Gli anziani andavano protetti mettendo in quarantena ospizi e organizzando un servizio di volontariato che portava a casa il necessaro alle persone più sole. Doveva essere stabilito un protocollo severissimo per gli OSS che si prendono cura di loro. Ma bloccare il mondo per evitare lo 0,2 % di complicazioni nei soggetti di età inferiore ai 40 anni è esagerato. Adesso Borrelli parla di dieci volte i casi censiti di coronavirus in Italia. Vorrebbe dire 6-700.000 persone che sono contagiate o che hanno già fatto la malattia senza particolari problemi. Non capisco allora...è grave? Non lo è? Muoiono anche giovani? Sì, è vero...ma quanti giovani muoiono di droga, di alcool, di suicidio per bullismo e solitudine, di cancro per l'inquinamento e per cibi ormai sintetici? Molti, molti di più...eppure il mondo non si fermava e continuava a girare vorticosamente, in maniera sempre più veloce...


Di solito i virus respiratori colpiscono di più i bambini. Le polmoniti virali uccidono circa 700.000 mila bimbi all'anno nel mondo. Quasi tutti nei paesi più poveri e derelitti:


In media ogni 39 secondi nel mondo muore un bambino colpito da polmonite. E' la tragica stima che l'Unicef ricorda in occasione della Giornata mondiale dedicata alla polmonite, malattia prevenibile, che oggi uccide più bambini di qualsiasi altra infezione. Nel 2018 ha causato la morte di oltre 800 mila bambini di età inferiore ai cinque anni. La maggior parte dei decessi si è verificata tra i bambini di età inferiore ai due anni e quasi 153 mila bambini nel primo mese di vita. "Ogni giorno, circa 2.200 bambini sotto i 5 anni muoiono a causa di polmonite, una malattia curabile e quasi sempre prevenibile", ha detto Henrietta Fore, direttore generale dell'Unicef.


Ad oggi il coronavirus ha fatto 16.000 decessi in tutto il mondo , più del 90%  persone sopra i 70 anni.Non c'è paragone. Ma i bambini poveri non sono un problema per i sistemi sanitari dei paesi ricchi e opulenti...
Ieri ho visto un bambino con un borsone per la spesa più grande di lui passare a piedi. Era andato dal pizzicagnolo. Lo conosco, vive con i nonni perché ha perso i genitori: la mamma per il cancro e il papà  ridotto ad un vegetale per un'emorragia cerebrale ...Era senza mascherina e allegro.Una scena commovente...Ho pensato alla Primavera e alla vita che si rinnova.
Il coronavirus è un virus respiratorio profondamente atipico: Non colpisce i bambini o se lo fa non provoca complicazioni. E' una cosa incredibile. E' un virus 'etico', si potrebbe dire...
Nella capitale della Contea l'acqua dei canali è diventata così trasparente, ha detto un pescatore veneziano, che sembra quella dei tropici. Si vedono i pesci sul fondale... I cieli sono tersi e privi di smog. La nostra gabbia è la libertà della natura. Fortuna, sfortuna, chi lo sa?... :-\




@Niko
capisco le tue preoccupazioni e le condivido, se questa emergenza dovesse durare moltissimo...
Secondo me è un atto necessario, in questo momento, per arginare l'esplosione del contagio, ma sarà insostenibile nel tempo. Questa mattina mio fratello artigiano mi ha detto che sarà la rovina per tantissimi lavoratori autonomi come lui, che non possono accedere alla cassa integrazione, ma che devono pagare lo stesso l'affitto di locali e macchinari, senza contare che già fioccano gli insoluti  perché i clienti sono chiusi o hanno a loro volta difficoltà...Fai fuori i risparmi, ma poi? La crisi economica che seguirà sarà violentissima...
#63
Tematiche Filosofiche / Re:sull' etica
21 Marzo 2020, 16:22:39 PM
cit.@Ipazia:Evitando infine di offrire ulteriori alibi alla deresponsabilizzazione umana: è colpa della macchina...[/size]

[/size]
Già, deresponsabilizzare l'uomo affidando le decisioni ad un software, sembra la panacea per ogni dilemma etico. Il software agirà in base a calcoli matematici: meglio morto uno che tre, i parametri vitali di quello sull'auto sono peggiori di quello sulla strada, che sta per essere travolto; il 'guidatore' è in una classe sociale non 'indispensabile', non è un VIP, ecc...tutti dati a disposizione dell'IA tra non molti anni e che userà per la scelta più 'etica' ( più 'funzionale' socialmente sarebbe più giusto dire...)[/size]
#64
Tematiche Filosofiche / Re:sull' etica
21 Marzo 2020, 15:07:19 PM

La guida autonoma toglierà una grossa fetta di libertà all'individuo, il quale non potrà più godere del piacere unico di guidare un'autovettura, ma sarà semplicemente un passeggero della stessa, come se stesse seduto su una fila del bus...
Questo è l'aspetto veramente immorale della questione: toglierci uno dei pochi piaceri della vita. Dove se ne andrà la danza tra le curve di montagna col volante tra le mani e i piedi che saettano ora qua , ora là? Dove il battito fremente del cuore che accelera e si placa? Perché toglierci anche questo in nome di una 'razionalizzazione' del traffico, così da renderlo più fluido e funzionale per le merci globalizzate? Merci che viaggiano, mentre l'uomo se ne sta in gabbia...
Alla fine poi...ma chi se ne importa?...Spero almeno che queste auto a noleggio tramite apposite app vengano sanificate... c'è tantissima gente che fuma o che soffre di flatulenza cronica... ???
#65
Di fronte a situazioni di crisi come quella sperimentata dalla Spagna con la pandemia di Covid-19 e in un contesto di risorse limitate, le persone con le migliori possibilità di sopravvivenza devono avere la priorità per essere ricoverate in unità di terapia intensiva. "Ammettere un ingresso può significare negarne uno a un'altra persona che potrebbe beneficiarne di più, quindi è necessario evitare il criterio dell'accesso in base agli arrivi".

Sono le raccomandazioni contenuto in un documento sull'emergenza di Covid-19 preparato dal gruppo di lavoro di bioetica della Società spagnola di medicina Intensiva, Critica e Unità Coronarie (Semicyuc) e il cui contenuto è stato concordato con la Società spagnola di medicina interna (Semi) di cui dà conto il quotidiano El Mundo.

In breve, sono le società mediche che rappresentano internisti e intensivisti, due degli specialisti che sono in prima linea nella lotta contro i contagi. La limitatezza delle risorse in una situazione di pandemia come quella attuale richiede "di concordare una serie di criteri tecnici ed etici comuni", e il primo che propongono è che l'ammissione in terapia intensiva si basi sul "massimizzare il beneficio comune. Nei pazienti critici con patologie critiche diverse dal Covid-19, dovrebbe essere data priorità a che ne beneficia maggiormente".

Ciò implica letteralmente "non ammettere persone nelle quali è previsto un beneficio minimo (come situazioni di insufficienza multiorgano, rischio di morte calcolato da scale di gravità elevata o condizioni di fragilità avanzata)" e, inoltre, "valutare attentamente il beneficio dell'ammissione di pazienti con un'aspettativa di vita inferiore a due anni", e per questo propongono di utilizzare strumenti come quello noto nel campo medico del Necpal.

Di fronte a due pazienti simili, "la persona con gli anni di vita più adeguati alla qualità dovrebbe essere prioritaria", secondo gli indicatori che - scrivono gli autori del documento - combinano quantità e qualità della vita. In breve, di fronte a due pazienti con una condizione simile, la priorità deve essere data a coloro che offrono la massima qualità della speranza di vita.

Il documento di raccomandazioni - riportato da El Mundo - tuttavia, chiarisce che l'età del paziente "non dovrebbe in nessun caso essere l'unico elemento da considerare nelle strategie di ammissione al ricovero" e sollecita la valutazione del paziente "a livello globale, e non la malattia in modo isolato".

Ciò nonostante, aggiunge che nel caso delle persone anziane, un fattore da tenere in considerazione quando prendono le loro decisioni sul ricovero è "la sopravvivenza libera da disabilità". Cioè, non solo sopravvive, ma a quali condizioni.
(fonte AGI-Agenzia Italia)


Mi sorge però una domanda: in presenza di un anziano ( o molto anziano...) famoso, ricco o potentissimo. Di fronte ad un ex presidente di qualcosa d'importante o di un soggetto pieno di riconosciuti meriti e, dall'altra lato, di un mendicante di mezz'età,di un essere inadeguato, un chandala della società, che però gode complessivamente di maggiori possibilità di sopravvivere, chi verrà veramente 'intubato'?..
#66

@Eutidemo cit.: "Comunque ricordati che, dopo Caporetto, c'è stato il Piave!"
E non dimentichiamoci il Monte Grappa, dalla cui ode, ho tratto questo componimento patriottico:




Sanità, tu sei la mia Patria,
sovra te il nostro sole risplende,
a te mira chi spera ed attende,
i fratelli che a guardia vi stan.
Contro a te già s'infranse il nemico viral,
che all'Italia tendeva lo sguardo:
non si passa un cotanto baluardo coral,
affidato agli italici cuor.


Sanità, tu sei la mia Patria,
sei la stella che addita il cammino,
sei la gloria, il volere, il destino,
che all'Italia ci fa ritornar.
Le tue sale  furon sempre vietate,
per lo spike dell'odiato straniero,
dei tuoi respiratori egli ignora il sentiero
che pugnando più volte tentò.


Quale candida neve che al verno
ti ricopre di splendido ammanto,
tu sei pura ed invitta col vanto
che il nemico viral non lasci passar.


Sanità, tu sei la mia Patria...
O  ospedal, per noi tu sei sacro;
giù di lì scenderanno le schiere
che irrompenti, a spiegate bandiere,
l'invasore dovranno scacciar.

Ed i giorni del nostro servaggio
che scontammo mordendo nel freno,
in un forte avvenire sereno
noi ben presto vedremo mutar.


Sanità, tu sei la mia Patria...
#67

Ho letto l'articolo, piuttosto interessante e che spiega parecchie cose. L'unico appunto che farei è che, come tutti i modelli matematici, è piuttosto 'rigido'. Ossia  non considera il fattore ambientale, etnico, meteorologico, ecc.
Non è scientificamente provato che il virus produrrebbe la stessa casistica  a Wuhan oppure a Nairobi...
L'Italia ha commesso gravi errori all'inizio, quando non ha da subito attuato misure drastiche in Lombardia. Le ha prese con colpevole ritardo. Questo sta costando la vita a centinaia di persone...forse a tante altre che soffrivano già di gravi patologie il corona avrà fatto un favore, non lo so...
Sul patriottismo ridicolo che vediamo mi sono ripromesso di tacere...l'uomo ha sempre bisogno di un 'nemico', per gonfiare il petto e dire: "'Mazza come siamo bravi!"...ma il corona non è un nemico, è solo un fenomeno naturale, le cui conseguenze sono enormemente ingigantite dalla globalizzazione...L'epidemia del 1968 ci mise 18 mesi a raggiungere l'Europa. Il covid-19 qualche giorno, probabilmente. Avere più tempo poteva forse significare anche avere più tempo per prepararsi...non lo sapremo mai, ma è verosimile.
#68

Secondo me è una Caporetto per la Sanità italiana. Solo oggi abbiamo quasi 500 morti ! Nel bergamasco non si riesce a star dietro nemmeno alle cremazioni dei cadaveri.


PADOVA - Respiratori per animali riconvertiti per gli esseri umani. Per fare fronte all'emergenza coronavirus e alle difficoltà di approvvigionamento di nuovi macchinari, in Veneto si censiscono anche i respiratori per animali, per valutare se almeno una parte possa essere usati per gli esserei umani. In una lettera inviata ieri dal direttore del Servizio veterinario di igiene urbana dalla Aulss 6 Euganea, Aldo Costa, al presidente dell'Ordine dei medici veterinari della Provincia di Padova, Lamberto Barzon, (con un oggetto molto chiaro «emergenza coronavirus - censimento dei respiratori utilizzati nelle strutture veterinarie del territorio provinciale») si sottolinea infatti che «vista l'emergenza coronavirus la Regione Veneto prevede il censimento urgente dei respiratori utilizzati nelle strutture veterinarie per verificarne il possibile utilizzo in ambito umano».

«Pur consapevoli delle difficoltà professionali che tale richiesta potrebbe comportare ai colleghi, giustificata dal grave momento storico attraversato dal nostro Paese, chiediamo cortesemente la vostra collaborazione per comunicare quanto sopra», prosegue la lettera, fornendo infine l'indirizzo di posta elettronica dove informare su «numero di respiratori utilizzati, modello/i, nominativo del direttore sanitario/responsabile della struttura veterinaria e indirizzo della struttura dove è posto il respiratore».


Abbiamo una media di 5 infermieri per 1.000 abitanti, contro una media di 8 e passa della Germania ...
Temo che, alla fine della buriana, si avrà un bilancio pesantissimo per l'Italia. Probabilmente il peggior stato al mondo ,per numero di decessi, in percentuale alla popolazione...


Comunque, giusto per tirar su il morale...Una mia amica mi ha telefonato qualche ora fa , dicendomi che non bisogna credere a tutto quello che ci dicono dal Ministero della Sanità. Infatti  hanno spiegato che è sufficiente uscire con mascherina e guanti, per andare a fare la spesa. E così ha fatto pure lei...ma poi si è accorta che gli altri avevano anche i vestiti!... :(
#69

Il giardino di Villa Sariputra risuona in ogni angolo di canti d'uccelli.  Proprio sul calicanto  presso la finestra della biblioteca un merlo sta preparando il nido con anche dei pezzetti di spago di un pacco, arrivatomi da Piacenza e lasciato all'aperto in quarantena...In lontananza si sente il rumore di un trattore che sta lavorando in un campo. Mia figlia sta scrivendo, appollaiata su un melo che ho finito di potare. Gli ho appena urlato di mettersi un berretto perché, a Marzo e con questo sole, è un attimo prendersi un raffreddore. Tutti i mesi con la "R" sono facili a provocare "r"affreddori...Tra qualche ora ha in programma una 'videoconferenza' con delle amiche e si annoia. Abbiamo in programma una passeggiata nel giardino, lato nord. Forse più tardi anche un'altra lato est, dove scorre la roggia, adesso in secca per lavori del consorzio di bonifica. Dovevano venire, nei prossimi giorni, a potare la gigantesca magnolia che s'innalza, sempre sul lato est della Villa, verso il cielo terso, ma è tutto bloccato e mi hanno rimandato di quindici giorni. Poscia si vedrà...
Alla sera c'è un silenzio totale e si sentono solo le campane del tempio cristiano che suonano, alle otto e mezza, un motivo melanconico, di chiusura della giornata. In lontananza rare auto passano veloci...Si colgono, intensi, suoni desueti...
#70

La politica sanitaria di contenimento più efficace sembra al momento quella sudcoreana, con risultati notevoli, sia per percentuale di mortalità che di contagi. Il governo coreano ha deciso di non adottare misure di contenimento generalizzate e dure come in Italia (o durissime, imposte militarmente, come in Cina..), ma di tracciamento e profilazione dei soggetti infetti. Il tutto unito a una campagna a tappeto di screening biologico (tamponamento).  Bloccavano persino la gente ai semafori per 'tamponarla', volenti o nolenti.Questa campagna a tappeto doveva essere attuata rapidamente anche in Lombardia, appena si è avuto il primo "paziente 0" (anche se di sicuro, non rilevati, ce ne saranno stati diversi prima di lui, scambiati per influenza stagionale, già da qualche settimana...). In Corea non si è esitato a utilizzare tutta la tecnologia digitale disponibile, identificando e tracciando tutti i positivi e relativi spostamenti e contatti, violando la privacy. Cosa  (dicono) impossibile in Europa. La strategia efficace coreana ha puntato essenzialmente sul contenimento selettivo delle persone piuttosto che delle città e dei paesi, come in Cina e, mi sembra tardivamente e in maniera poco effiace, in Italia...
#71

Leggete questo articolo su cosa si dovrebbe fare e come vivere in modo 'asettico' per prevenire il contagio.



E' di Greenpeace per il SE Asia (include la Cina). Per me siamo alla follia. Veramente, a questo punto, conviene farsi il corona:






Ora che quasi tutti gli italiani sono costretti a rimanere in casa, potendo uscire solo per motivi di necessità, si deve pensare anche alla prevenzione dell'epidemia da coronavirus fra le quattro mura domestiche "assolutamente necessaria per proteggere noi e i nostri cari" e da fare "evitando molti sprechi inutili". E' quanto suggerisce Greenpeace Sud Est Asia, ufficio che racchiude Cina e Filippine che hanno per primi affrontato il Covid-


Nel "Manuale verde per la prevenzione dell'epidemia", l'associazione ambientalista indica alcuni passaggi da seguire quando si entra in casa per lasciare fuori il virus. Togliersi le scarpe, spruzzare alcool sulle suole e riportale dentro dopo un po'. Dividere la casa in "zone cuscinetto" e "aree di vita": nelle prime, cioè l'area di ingresso, togliere e lasciare tutti gli oggetti che potrebbero essere infettati come scarpe e vestiti (da mettere in un cesto), mascherine e guanti in lattice (da buttare in un cesto coperto della spazzatura), per evitare che il virus entri nella zona "giorno" cioè gli spazi di vita come sala da pranzo e camera da letto. Non stare a piedi nudi nella zona cuscinetto per non contaminarsi. Quindi usare pantofole per la zona giorno.


Sterilizzare la borsa con alcool o disinfettante o con un panno morbido bagnato con una soluzione di acqua e sapone per i piatti per pulire l'esterno. Disinfettare gli accessori, dove i germi possono vivere da un numero di ore a diversi giorni, a seconda del tipo di superficie, della temperatura e dell'umidità. Per l'elettronica, i dispositivi devono essere spenti prima di pulirli usando un panno in microfibra con una piccola quantità di soluzione di sapone per piatti diluito e acqua calda o alcool. Un'altra opzione popolare tra i tecnici è l'uso di dispositivi per la sanificazione con luce Uv.


Lavarsi le mani per 20-30 secondi ma non è necessario mantenere il rubinetto sempre aperto. Se si esce spesso, si deve disinfettare il pavimento e gli oggetti nella zona cuscinetto ogni giorno altrimenti è possibile farlo ogni 3-4 giorni.


Per quanto riguarda gli animali domestici si suggerisce di pulire le mani prima e dopo aver curato o toccato il proprio amico a 4 zampe. Per ripulire gli escrementi, disinfettare il terreno e le mani. E per rientrare in casa si possono usare prodotti da bagno comuni per pulirli accuratamente e "decontaminarli" per evitare di portare a casa il virus.


(fonte:Ansa.it)
#72
E' veramente triste leggere il bollettino giornaliero dei morti per il corona in Italia e particolarmente in Lombardia,che continua da avere una media altissima, anche rispetto alle altre province italiane, come la Contea, dove il virus si è sviluppato praticamente in contemporanea.250 decessi in un giorno non mi ricordo li abbiano avuti nemmeno in Cina. Ed è triste vedere che paesi come la Corea, densamente abitati come la Padania, che stanno contenendo efficacemente il virus, con poche vittime, mentre noi non ce la facciamo e l'epidemia continua a correre violentemente. Non vorrei essere 'politicamente scorretto' (un'offesa patriottica alla nazione di questi tempi..), ma sembriamo più un paese del Maghreb piuttosto che uno europeo... :(
#73
Oggi sono stato in farmacia con una mascherina FFP2 che ho in dotazione (ne ho quattro) perché le usavo nella cabina a spruzzo per proteggermi. L'ho indossata prima di entrare e l'ho levata dopo. Porto gli occhiali da vista così spessi che una particella di corona se l'è data a gambe sfiduciata, alla vista. All'interno c'erano due anziani, senza alcuna protezione che, vedendomi mi hanno fatto un cenno di saluto col capo e un sorriso non se se di scherno o di compatimento. Ho notato nel tragitto verso casa che quasi nessun anziano si protegge. Almeno dalle mie parti. Ne ho incontrato uno che leggeva tranquillamente il Giornale di Vicenza seduto su una panchina senza alcuna mascherina. Invece ho incrociato un giovane, sui venticinque anni, alto e atletico, con una maschera antigas con filtro nbc e guantoni fino al gomito...roba che si usa per lavare i piatti .Questa cosa mi ha fatto fare una riflessione sul fatto che, probabilmente, più vai avanti nell'età e meno paura hai. Anche se sei proprio tu una persona che rischia molto più di altre...C'è un 'distacco' quasi naturale, non saprei come definirlo meglio, o il fatto che da vecchio non sai/puoi mutare più di tanto le abitudini di una vita. I miei suoceri ottantenni ridono e scherzano sul Corona e vivono nei pressi di Padova, dove ci sono molti casi...hanno aumentato l'uso dell'aglio nel risotto e "bevono tante zuppe calde" (testuali parole...). "Proteggetevi " dico io , e loro:"Ma sì, tanto poco me ciava..." (trad. dal Conteese:"tanto ho poco da perdere"..).  :(





P.S.La tentata narrazione 'eroica' di questi avvenimenti , non so perché, mi ha sempre urtato. Così come il nazionalismo, le bandiere al vento, l'orgoglio patriottico, gli #. Sembra un surrogato postmoderno delle vecchie processioni alla Madonna medievali.E, più o meno, serve come quelle direi...
Mia figlia mi ha fatto notare scherzando che loro sono la prima generazione nella storia che ha la possibilità di salvare l'umanità e diventare degli eroi stando sul divano e non facendo un ....!  :-\
#74

Sì, è difficile fare  comparazioni per nazioni. Però possiamo farlo per regioni italiane:


Lombardia  25.629 tampon   617 deceduti


Veneto 21.400   tamponi  30 deceduti


E' questo il dato strano.


P.s. La sanità pubblica della Contea ha visto, dal 2002, una diminuzione del 60% dei posti letto in terapia intensiva, grazie alla politica portata avanti dalle giunte Galan e Zaia, tese a favorire la sanità privata.
Tra il 2002 e il 2019 i posti complessivi nella sanità pubblica veneta hanno subito un taglio di  3.112 posti letto (-20%)...
Mio fratello, che lavora al San Bassiano, che ho sentito poco fa, mi riferisce che c'è molta confusione per la corsa a rimodulare tutta l'assistenza e per trovare posti letto, e che il rischio (per loro) è percepito come alto...
#75
Si può ormai ragionevolmente dire che la Lombardia è diventata l'epicentro mondiale del Corona-covid-sar2-19. Se va vanti così si supererà agevolmente il numero di vittime cinesi, purtroppo... :(