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Messaggi - verdeidea

#61
:D  
Fratello Giona... Vatti a coricare!  :D
Se non sei in grado di affrontare un argomento non ti avventurare, fai brutta figura.


Citazione da Giona: "Chiedo però, che risponda alla domanda: Da chi i crociati si dovevano difendere, visto che sono stati loro ad andare in terre altrui e non viceversa. Ancora oggi  stiamo pagando le conseguenze dell'odio che ne è conseguito"

Masochismo allo stato puro che annienta la propria dignità.


Ma, giusto per fare UN esempio, la conosci la storia del popolo copto??? Attualmente sembrano vivere quasi come gli ebrei in Israele. Il numero di copti all'interno dell'Egitto sta comunque diminuendo a causa dell'emigrazione dovuta alle discriminazioni da parte dei musulmani integralisti e del governo egiziano. Episodi di marginalizzazione e di vessazione cui sono vittime i cristiani sono stati messi in luce da alcune organizzazioni per i diritti umani. Sono numerosi i casi di donne copte rapite e convertite per essere date in moglie a uomini musulmani...

Per la maggior parte della sua storia il cristianesimo fu una religione che in pochi secoli si espanse attraverso la parola di Cristo da Gerusalemme alla Siria per poi diffondersi in tutto il Medio Oriente sbarcando poi in Europa fino all'Africa settentrionale. Il cristianesimo è stato dunque, sin dalle origini, una fede tricontinetale, comprendente Asia, Europa ed Africa.

La Sira ebbe un ruolo fondamentale nella storia del cristianesimo, dove l'apostolo Paolo di Tarso, intorno all'anno 46 d. C. diede impulso alla seconda comunità cristiana, quella di Antiochia, all'epoca capitale della Siria.

"Insomma qual è la verità sulle Crociate? Gli studiosi ci stanno ancora lavorando su. Ma molto può già esser detto con certezza. Intanto, le Crociate contro l'Oriente furono in ogni caso guerre difensive. Rappresentavano una risposta diretta alle aggressioni musulmane, un tentativo di arginare e controbattere la conquista musulmana di terre cristiane."
http://www.documentazione.info/la-vera-storia-delle-crociate

Il Medioriente si trova proprio dov'è nato il cristianesimo, a conferma che quelle popolazioni non erano arabe e non lo sono ancora oggi, sono solo state islamizzate a fil di scimitarra. Libia, Tunisia, Egitto, Libano, Siria, Giordania, Algeria, Marocco, nel 600 d.C. tutte le popolazioni del nord Africa e del medio oriente erano europee e cristiane ed usavano il diritto romano, finché i musulmani li costrinsero alla conversione. Le città erano diventate cristiane spontaneamente per le predicazioni degli apostoli. I romani NON HANNO MAI imposto i LORO DEI A NESSUN POPOLO, semmai erano propensi ad accogliere credenze dei popoli sottomessi. Quindi, mentre il cristianesimo in quelle terre si era affermato senza violenze, l'Islam si è sempre affermato con la forza degli eserciti dal 7°secolo, per più di dieci secoli (la battaglia di Vienna, con la sconfitta dell'impero Ottomano, avvenne nel 1683), anzi, fino ad oggi, considerando sciiti, sunniti, armeni e Daesh, mentre le Crociate vanno dal 1098 al 1272."...
http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/2015/11/invasioni-e-crociate-confronto.html

Storia sella Chiesa di Antochia
http://www.anadolukatolikkilisesi.org/antakya/it/lachiesa.asp#D1

Ti basta, o è troppa sapienza?  :D


"Fate la nanna bambini, verranno giorni migliori..."
#62
Ecco, è arrivato Don Giona, il quale sostiene che dato il mio "fervore" in alcune risposte mi mancherebbe perciò la pace interiore... È arrivato il prete. Sarai mica un prete?

 E tu, nell'ultimo post non ti sei forse espresso in maniera "fervente"? Ti manca la pace interiore?
Ho risposto a tutte le vostre domande, o a quasi tutte.
 Ma le leggete le cose che scrivo? Ci riflettete un pochino? Invece di esprimere giudizi sulla persona o sulle sue modalità espressive, perché non considerate attentamente quello che scrive?
Lo so, è difficile dialogare quando si è su posizioni molto diverse, non si ascolta veramente la controparte e la discussione diventa un dialogo tra sordi o uno sfogo per sentenziare contro l'interlocutore come abbiamo già visto con Jacopus contro Altamarea in un'altra sezione.

Che cavolo significa: "dove vuoi andare a parare"?
 Mi sembra di essere stata chiara.
Che significa: "te la suono e te la canti"?  ???
Voi esprimete il vostro punto di vista ed io vi rispondo esprimendo il mio.
Non parlare per preconcetti, sulla base di idee che hai già archiviato nella tua memoria. In questo forum vogliamo discutere per rimettere in libertà, sparpagliare i tasselli di determinati mosaici e provare a considerare se tali mosaici sono validi o no.

Il tuo sfogo è talmente "fervente" che sei entrato proprio in deliro nel tuo ultimo post.

Citazione da Giona: "Vuoi destrutturare le mentalità che non ti piacciono, ma chi sei tu per dire qual è la giusta struttura mentale?"
Ho detto che occorrerebbe destrutturare, non strutturare in una determinata maniera che decido io.
Ho già spiegato precedentemente che dopo la seconda guerra mondiale si è man mano strutturata quella che doveva essere ed è la nuova identità italiana: cittadino bonario, mite e indulgente, lavoratore, senza grilli per la testa e, soprattutto, vittima nel passato del fascismo, plasmando così la nuova mentalità collettiva. Non solo, da qualche decennio si sta coltivando la mentalità più consona all'Europa unita, quindi del cittadino "europeo", che non so cosa significhi, tanto vale definirsi proprio "cittadini del mondo" che facciamo prima. Insomma, la mentalità del regime dominante.
Si è passati dal distruggere il concetto di Nazione e togliere la sovranità nazionale per costruire una struttura sovranazionale. Il cittadino "europeo" è un'identità ancora meno definibile, o meglio, è definibile come individuo destinato al totale assoggettamento al potere dell'Ue, l'organizzazione sovranazionale che detta ordini, una specie di dittatura travestita da democrazia.

Citazione da Giona: E' forse giusta la  mentalità di noi occidentali in cui l'unica regola è nessuna regola?
Ieri mi sono imbattuto in una trasmissione della 7d dal titolo: La mala educazione, non dico niente per non schifarvi, ma è quella la struttura mentale che fa parte delle strutture mentali da te agognate?

Questo è delirio puro. Io "agognerei" a ciò? Te lo sei sognato stanotte o cosa?

Citazione da Giona: Sei contraria ad una società multiculturale, ma in quella monoculturale chi sceglie la giusta cultura?
Non la sceglie nessuno, si forma da sé in quanto è espressione di una società più spontanea, più libera, poiché più genuina, costituita da persone che condividono progetti, opinioni, sentimenti e molto altro, che tra loro si intendono maggiormente perché hanno raggiunto insieme un certo grado di progresso, di percorso culturale. Perché è più a misura d'uomo, così come era la società italiana ed europea fino a qualche decennio fa, quando non era ancora nato il mito del "multiculturalismo".

I regimi dominanti tendono a sacralizzare determinati concetti e la visione del mondo preferita. Oggi a quanto pare "multicultura" e "multiculturalità" sono diventate quasi delle entità "sacre" e guai a chi le disprezza e ne mette in dubbio la validità. Infatti più di qualcuno si "infervora" quando si toccano questi tasti.
Le altre entità sacre odierne sono: mondialismo, globalizzazione, immigrazionismo.
Beh, io le dissacro, le metto in discussione, ne contesto la validità, ne esprimo tutta la mia avversione.

Citazione da Giona: Non ti accorgi che assomigli tanto ad Erdogan e sotto sotto anche al sedicente "califfo" nero?
Questa frase poi l'apice del delirio. Prima di rispondere prenditi un sedativo se ti vengono certi pensieri, così non rischi di fare brutta figura.

Citazione da Giona: Per vivere in pace non occorre la monocultura, occorre il rispetto dei propri simili.

Infatti, nella multicultura questo è uno degli aspetti che viene a scemare parecchio, non ve ne accorgete? Siete già così accecati?
 Io non mi sento di dovere nessun rispetto di fronte ad una donna col burqa semplicemente perché questa se ne frega un'emerita cippa di me e del rispetto della mia sensibilità, del fatto che io, occidentale laica e di cultura cristiana, sono offesa nella mia dignità di donna nel vedere un'altra donna impacchettata in quel modo, vestita da Belfagor.
Bisogna essere completamente rassegnati (e uso un eufemismo) per pensare di poter convivere "serenamente" con gente di cultura e mentalità troppo differente e che pretende pure, nel mio paese, di fare i cavoli propri. No caro mio, qui vengono a cadere proprio le basi del vivere sociale. Perciò dicevo che dobbiamo ricominciare dall'abc.

Citazione da Giona: L'unicità della cultura/idee imposta dall'esterno è sempre stata la causa dell'avvento delle dittature che sono poi finite in tragedia!

Ma davvero!?
Voi siete fissati con la dittatura. Come se l'aveste vissuta in prima persona! Anche senza un'apparente ed esplicita dittatura si può finire in tragedia, e così potremmo finire, altro che dittatura. Siete rimasti ancorati all'idea della dittatura tipo comunismo, nazismo, fascismo (che non sapete neanche cosa è stato, a parte la guerra), stop.
SVEGLIA!!!
IL MONDO NEL FRATTEMPO E' ANDATO AVANTI! Il nazismo, il comunismo non esistono più.
Attualmente sono ben altri i pericoli che incombono e che dobbiamo temere ed evitare se ci teniamo davvero alla libertà e alla democrazia, non alle cretinate che andiamo predicando atteggiandoci a filosofi. La Società multiculturale bella, fraterna e felice esiste solo nella vostra mente, è un'idealizzazione di società, sono soltanto idee, vostre fantasie. La realtà è molto diversa, è tutt'altra cosa. Ed è forse la paura di affrontare la realtà che vi rende, secondo me, così incoscienti ed inconsistenti, teorici, pieni di illusioni e di castelli in aria.

Cultura/idee imposta? Imposta da chi? Da quale esterno? Semmai dall'interno!  ;D
Che claxon c'entra la dittatura il nazismo e il comunismo con la società monoculturale?
 Fino a pochi anni fa come vivevamo, in dittatura?
 Monoculturale non significa "chiusa", è comunque aperta al mondo, ma consapevole di sé, della propria identità e del grande patrimonio culturale su cui si basa e che offre al mondo senza imporla a nessuno e senza doverla umiliare, limitare, compromettere o sottomettere per far spazio a tutte le altre culture e sottoculture trasformandola in un qualcosa di ibrido, in una brodaglia culturale.

Ecco cosa intendevo con destrutturazione: Ormai si è diffusa la mentalità che se ci si ribella allo status quo o al pensiero dominante arriva la dittatura brutta e cattiva. Come quando per invogliare i bambini a stare buoni si minacciava che sarebbe arrivato l'orco o il lupo cattivo.

Citazione da Giona: Vedi Nazismo - vedi comunismo. I colori cambiano ma il risultato no.
In ogni caso non  hai risposto alla domanda  da chi si dovevano difendere i crociati.


Oh, ma la capa è proprio tosta...
#63
Attualità / Re:Femminicidi
19 Agosto 2016, 01:10:52 AM
Veramente non abbiamo solo il culto verso la Madonna ma anche verso figure religiose maschili altrettanto importanti. Secondo me non c'entra molto. Piuttosto credo che all'emancipazione della donna non sia seguito, a completamento, il processo di emancipazione dell'uomo così da riequilibrare il rapporto in maniera positiva per entrambi e per la coppia.

Inoltre che la colpa sia legata alla "cultura nazionale della forte dipendenza dalla figura materna" non ho ben capito il senso. Anche in passato la figura materna era (e forse è sempre stato così) centrale e importante per un figlio, mentre il femminicidio se non erro è un fenomeno attuale. Se è  "cultura nazionale" vuol dire che nelle altre nazioni la figura materna non è preminente? Che differenza c'è tra una madre francese, inglese o americana con una madre italiana? Forse quest'ultima è più premurosa ma che io sappia, specialmente al giorno d'oggi, non mi sembra che le differenze siano così nette e significative.

#64
Citazione da Phil "I fenomeni di cui si rende protagonista l'Islam, o meglio, una parte ridotta di esso, non direi che possono essere interpretati come un attecchire dell'Islam in Europa o nel mondo occidentale: se spuntano moschee nelle città, non credo sia perché ci sono sempre più occidentali che si convertono all'Islam, ma perché ci sono sempre più islamici che vivono in occidente (e sociologicamente è una differenza molto rilevante...)"
No, non ci sono sempre più occidentali che si convertono all'islam (noto che avete un rispetto reverenziale di quella forma primitiva di non so cosa, tanto che il suo nome lo scrivete pure con l'iniziale maiuscola... =D ), ma il fatto che si vogliano costruire sempre più moschee anche se di fatto rimangono vuote, e nonostante si sappia che si fa propaganda antioccidentale è allucinante, è il segno tangibile della nostra decadenza, è il segno della nostra arresa; ci siamo arresi, rassegnati anche a non usare più la ragione. E' il segno evidente che di islamici ne arrivano sempre di più perchè vengono a sfruttare il nostro sistema di vita che ipocritamente disprezzano e si ripromettono di cambiare, e sempre più numerosi non si adattano a noi, non si integrano, ma pian piano diventano padroni di pezzi di territori sempre più vasti finché non diventeranno padroni assoluti e comanderanno loro, e loro detteranno legge, ovvero la sharia, o come diavolo si scrive; ma anche se sono sarà proprio la sharia, di certo cambierebbero molte cose, secondo la loro visione del mondo. Loro avanzano mentre noi arretriamo, per stupidità, per indolenza, per superficialità, per diplomazia, per pressapochismo o convenienza politica, per buonismo, per timore, per meschinità, per assenza di valori, per mancanza di una nostra identità ben definita, per il persistere di una certa mentalità radical-chic che morirà sepolta dalla sua stessa deficienza.


Citazione da Phil: Credo che finché una micro-comunità segue le leggi dello stato che la ospita, può anche mantenere le sue tradizioni (o leggi religiose) senza per questo destabilizzare la società... e nel momento in cui c'è un conflitto fra le usanze religiose e la legge vigente (e talvolta è questo il caso della copertura del corpo), non credo ci siano dubbi su quale delle due abbia la precedenza, fermo restando che le trasgressioni della legge sono da preventivare comunque (e conosco trasgressioni illegali ben peggiori che indossare il burqa dove è vietato...)

Ecco, è questo ciò mi ripugna della società multiculturale, come fate voi a trovarla accettabile, non so, bisogna avere una mente appiattita, completamente plagiata. La società si destabilizza comunque, causa forza maggiore, e non sarà più vivibile, serena e tranquilla come prima. I conflitti fra le varie culture, fra usanze, sentimenti religiosi diversi e la legge vigente possono essere stridenti e difficilmente gestibili e spesso la legge dello Stato centrale (perché si creano micro-stati nelle micro-comunità) non riesce ad avere la precedenza. Le città perdono la loro fisionomia e ovviamente sono divise in quartieri, in zone che delimitano, rappresentano fisicamente le micro-comunità che spesso altro non sono che squallidi ghetti, bidonville, zone spazzatura.


Citazione da Phil:
Ci sarebbe anche la terza via, laica, antropologica, postmoderna, etc. di vivere la complessità della multiculturalità nella società attuale senza irrigidirsi, senza sentirsi "preventivamente minacciati" (confondendo l'eccezione con la regola), ma cercando il compromesso migliore (fosse facile!) e, soprattutto, come insegna Darwin: adattiamoci, se vogliamo sopravvivere (o, per dirla con Bruce Lee: "be water, my friend...").

Caro mio,la terza via non sembra abbastanza resistente e pare abbia dei difetti strutturali che non si vogliono considerare. Quella che tu chiami "eccezione", sarà l'eccezione di oggi, ma la regola di domani. Adattarsi? Chi dovrebbe adattarsi a chi o a cosa? "Adattarsi per sopravvivere" non è vivere.
Be water, my friend..? Ma il sangue non è acqua! Nelle nostre vene non scorre acqua ma sangue. L'essere umano ha i suoi bisogni fondamentali per vivere, altrimenti diventa cattivo e non ci sono religioni che tengano, e tra questi c'è il bisogno irrinunciabile del proprio spazio, del proprio territorio (è un bisogno di vita, di respiro, come gli alberi hanno bisogno di spazio per spandere i propri rami e le proprie radici) e la società multiculturale lo toglie, lo limita trasformandolo in qualcosa di molto poco "antropologico".
#65
Caspita, come dicevo è arduo il compito di voler far ragionare se prima non si compie un lavoro di destrutturazione. La società multirazziale la si è voluta e realizzata. L'Italia non era né multirazziale né  multiculturalie fino a un decennio fa, in altri paesi europei si era già realizzata, infatti ricordo bene come in conseguenza dei primi sbarchi di extracomunitari che causarono battibecchi politici perché non si metteva seriamente un freno all.immigrazione, la Francia ci riproverò del fatto che eravamo ancora una società monoculturale e che non si vedevano nelle nostre città neri, gialli, bianchi e misti... Infatti non dico certo che la furbata di Sarkosy di invadere ed eliminare Gheddafi sia stata progettata apposta (sarebbe assurdo pensarlo), ma di certo tra le conseguenze ci fu anche che da allora ebbe inizio l'invasione sistematica dell'Italia. La società multirazziale che viene posta a modello è quella statunitense e tutti sappiamo, mi auguro, come è nata e si è sviluppata, e  tutti sappiamo come è invivibile e razzista.A me non piace, la trovo rivoltante. Intendiamoci, non sono per la misantropia, ad esempio penso che gli africani (specialmente quelli dell.
Africa centrale e meridionale) in generale abbiano un'indole socievole e buona. Non mi piace la strutturazione tipica della società multirazziale, e qui dovremmo aprire un'altra discussione ma ora proprio non posso perché non ho abbastanza tempo disponibile e dal telefonino è piuttosto faticoso scrivere molto.
#66
Oddio, Giona e Phil, Mi sento male. Quante mostruosità mi tocca leggere in poche righe! Giona, ma di quale guerra parli?  Ma chi o cosa vi ha fatto il lavaggio del cervello? Mi sa che avete le idee confuse pure sulla storia. Vi pregherei di leggervi "La Croce e la Mezzaluna di Roberto Leoni, ma ci sono altri autori che trattano questo argomento in maniera oggettiva Da come scrivete mi sembrate poco più che adolescenti appena fatta la Prima Comunione.
È ormai troppo evidente che dopo la sconfitta della seconda guerra mondiale si è costruito il mito di quella che doveva essere la nuova identità italiana: cittadino bonario e indulgente, lavoratore senza grilli per la testa e, soprattutto, vittima nel passato del fascismo rivoltante cattivo e disgustoso ( oggi perfetto immigrazionista fino all'immolazione). inizialmente plasmato dalla propaganda cosiddetta alleata,  poi proseguita da nostrani soggetti di stampo variegato:  socialisti, liberali, comunisti, radicali. . . oggi abbiamo i radical-chic. Come sarebbe a dire da cosa dovevano difenderersi o difendere i Crociati? Niente, era solo un gioco per ragazzi annoiati dell'epoca! Sapete, allora non avevano Facebook, videogiochi e smartphone, perciò si inventarono le crociate.
Non mi sembra vero che si possano pensare tante sciocchezze con un sottofondo masochistico così marcato e disarmante.Infatti in ogni argomento che si voglia trattare si manifesta il masochismo culturale.
C'è tutta una storia dietro il Vaticano e paragonarlo ad uno Stato islamico è a dir poco ingenuo per non dire idiota. 
Vorrei rispondere ma non so da dove cominciare.. . . Si dovrebbe cominciare dall'abc, occorrerebbe un lavoro di destrutturazione della mentalità, compito davvero arduo.
È vero che il potere si è servito anche in Occidente  della religione, ma l'islam non è una religione di cui ci si serve, è esso stesso una ideologia politico-religiosa, non sono scindibili le due cose. Separare i due aspetti sarebbe possibile  solo attraverso un processo di emancipazione che solo loro, gli islamici, dovrebbero compiere attraverso un salto quantico, ma temo ci vorranno ancora secoli prima che questa probabilità si possa realizzare. Poi di favole del Lupo e l'agnello e di cappuccetto rosso, ecc. ne parliamo altrove, magari creiamo una sezione apposita.
Phil, la società multiculturale è una grande baggianata, inventata e favorita per diversi interessi ma nn certo per gli interessi del normale cittadino. È disastrosa e senza alcuna logica. Tu sei rassegnato a soccombere. Si è rassegnati quando si è vuoti o annientati e privi di coraggio (come il potere dominante attuale vuole), ma per fortuna non la pensano tutti così. Personalmente non sono affatto rassegnata. Chi si rassegna è perduto.

#67
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Voglio solo concludere la mia riflessione di ieri.

Come si può notare dal passo evangelico di Marco che ho citato nel mio precedente post, Gesù compie chiaramente una distinzione tra ciò che è di Dio e ciò che è dell'uomo, tra ciò che appartiene al potere umano, temporale, e il potere divino, (potremmo anche dire che pone la distinzione tra il profano e il sacro).

E come si evidenzia dal versetto coranico precedente, per Maometto l'elemosina non è un gesto di amore verso il prossimo, ma verso Allah, bisogna cioè amare solo Dio in quanto egli è l'unico meritevole di amore. Sembrerebbe una interpretazione poetica ma la visione del rapporto uomo-Allah, ad una ulteriore riflessione, nasconde tutto l'inganno di fondo di cui si impregna l'islam.

Mentre il Dio cristiano insegna ad amare il prossimo come sé stessi ed è proprio il Dio cristiano che dichiara per primo tutto il suo amore per l'uomo: "Amatevi l'un l'altro come io ho amato voi", Allah invece dichiarandosi l'unico meritevole di amore e, non offrendo altra indicazione, sdogana così anche l'odio tra gli uomini (non scandalizzatevi ma questa è l'indicazione più realistica dato che nell'islam non esiste il "porgi l'altra guancia"), poiché l'amore verso i propri simili rimane una scelta puramente facoltativa e di nessuna importanza. Si osserva quindi che l'islam libera, giustifica e autorizza anche i più bassi istinti umani.

Se consideriamo che Maometto era il capo indiscusso della Religione/Stato (tipo califfato), era lui stesso che possedeva e amministrava il denaro e/o altri beni.

Sotto questa impronta l'obbligo di fare l'elemosina ordinato dal Libro, diventa un mero atto politico con l'intento di accattivarsi benevolenza e reclutare nuovi credenti a cui si insegna qualcosa di fondamentale: pagare la decima. Fine.

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No, Donquixote, capisco che possa esserci una resistenza psicologica nel criticare o accettare cretiche sulle religioni, ma così vi avvitate su voi stessi e non ne uscite più se prima non si compie il distacco sentimentale e di identificazione con l'idea di Dio o del sacro. Mi pare che Gibran sia stato molto chiaro ed io l'ho ribadito, non mi sembra il caso di ribadire ulteriormente  le stesse cose all'infinito. Come ho già scritto occorre uscire dall'immagine idealizzata e sacralizzata di "religione" per poterci intendere, altrimenti è come se parlassimo due lingue diverse.
Di critica sul Cristianesimo se n'è fatta molta, è stato considerato e guardato da ogni aspetto anche scientifico e mi pare che il fondamento del Cristianesimo ne sia uscito indenne tant'è che anche in questo forum c'è qualche ateo che dichiara di ammirare gli insegnamenti evangelici. E pochi possono negare che nella figura di Cristo non ci sia qualcosa che possa riportare al sacro, almeno nei suoi insegnamenti che, come minimo, non cozzano con i diritti fondamentali dell'uomo. Ecco, come minimo dovremmo trovarci questo in una religione per poterla considerare tale.
No, altrimenti dovremmo credere che anche coloro che si spacciano per nuove divinità o messaggeri di entità superiori (come quelli che ho citato in altra sezione) siano degni di venerazione o almeno di considerazione e guai a chi ne parla male o ne mette in dubbio la veridicità.

Non credo che bastino le religioni da sole a rendere migliore l'essere umano. Affinché l'uomo progredisca anche nella sua dimensione spirituale, nella sua bontà e capacità di liberarsi dal suo innato egoismo e amare e rispettare il prossimo occorre sopperire innanzitutto ai suoi bisogni primari e fondamentali: che abbia un lavoro sicuro, un buon livello economico, l'istruzione, un buon inserimento sociale; che abbia una sua identità e libertà per cui possa scegliere liberamente di con-vivere e con-dividere lo stesso soddisfacimento dei bisogni umani con altre persone di altri popoli ed altre culture, e questo in maniera libera e reciproca ( e non come si sta facendo adesso che togli agli italiani e dai agli immigrati). Quindi non ci fissiamo sulle religioni (come uniche dispensatrici di valori o capacità di elevare moralmente ed eticamente gli uomini (come abbiamo visto nella storia così non è), e che morte le quali tutto è morto e perduto e che mantenendole artificialmente in vita possano salvare l'umanità. Però iniziare a discernere le religioni che davvero possan coadiuvare e sostenere in questo difficile cammino e realizzazione dell'uomo, non mi pare un compito inutile.

Phil, mi pare che siano già state date risposte ai tuoi interventi, ma se pure tu vuoi continuare ad avvitarti sempre sulla stesse giravolte... fai pure.

Scusatemi, ma io Gibran l'ho capito e lo apprezzo ed il suo approccio mi piace e ne condivido la riflessione. Tra i tanti lettori potrebbero essercene altri che capiscano e/o condividano lo stesso approccio, volete negarci questo? Chi non condivide o non comprende non è costretto a leggerci, chi vuole dibattere civilmente lo accogliamo con piacere.

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GRAZIE a te, Gibran, che ci hai donato un diverso modo di considerare la religione. Questo filone si può considerare chiuso in quanto abbondantemente saturo di interventi anche piuttosto articolati.

Dovrò aprire un altro filone per proseguire e, spero, approfondire questa bella riflessione/analisi a cui hai dato un ottimo input. ;)  :)
#68
Citazione di: donquixote il 17 Agosto 2016, 13:09:13 PM

La polemica personale non è consentita per cui si prega di contrapporre argomenti ad altri argomenti, anche per dare l'opportunità agli altri lettori di farsi un'idea senza essere distratti da beghe personalistiche.

Grazie

Giusto. Condivido!
#69
Citazione di: giona2068 il 17 Agosto 2016, 10:43:25 AM
Capisco che per voi di destra, "quando sentite parlare di cultura prendete la rivoltella", ma si rischia di far brutta figura.
Una battuta alquanto stupida e squallida. Com'è che ti inalberi tanto? Ti sto rovinando la tua propaganda? Hai capito bene allora!  ;D

Citazione

Cara Verdeidea, replicare ai tuoi post sembra quasi sparare alla Croce Rossa...

Che azz significa? (Scusate il termine "azz" ma è incisivo in certi casi) Se hai argomenti da contrapporre lo fai, che ti sia facile o meno, altrimenti capisco il tuo desiderio di essere "cattivista"; essere buonista e cattivista insieme è come le due facce della stessa medaglia (e non dico di quale medaglia si tratta).
Jacopo, tu la sai lunga! E sì, il solito mettersi sulla difensiva degli attuali sinistroidi e buonisti tutto cuore, pace, amore e... poco cervello. Beh, io trovo rivoltante il modo ideologico di ragionare di questi. Non sanno tenere testa ad un argomentare e allora tirano in ballo "la cultura" come se solo loro capissero di cultura e solo loro hanno studiato. Oppure se la prendo con Salvini che pare sia colpevole di tutte le tragedie del mondo; in realtà  non farebbe del male a una mosca e non è niente in confronto all'idea che ho di uomo politico serio .
Ci sono fior di intellettuali che affrontano questi temi e che per fortuna non sono di sinistra  e sono capaci di un pensiero davvero critico e approfondito.

Sulle Crociate si è scritto di tutto e il contrario di tutto, e per faciloneria od opportunismo politico ci siamo dimenticati il valore di quelle enormi imprese, pagine bellissime della nostra storia che hanno spianato la strada a quella che è stata poi
l'Europa e tutto l'Occidente, ma noi ammalati di masochismo preferiamo gettare fango su tutto ciò che riguarda la nostra storia come se le altre culture fossero poi tanto meglio della nostra. Io ti consiglio invece di leggere "La Croce e la Mezzaluna" di Alberto Leoni. potrai finalmente farti una cultura in maniera oggettiva  in merito alle Crociate.  
E basta no? Mi sono stancata di trovarmi ogni volta davanti a questo enorme muro di pregiudizi.

Di sciocchezze ne scrivi tante, Jacopus, ma le scrivi con l'eleganza e con termini da saputone che forse qualcuno le confonde con un disquisire intelligente. Ma che diamine, la presa di Costantinopoli, i martiri di Otranto, la battaglia di Lepanto e tanto altro ancora cosa sono, non è storia?  O volete cambiare pure la storia e di questi fatti farne leggende o favole per bambini, magari per i figli dei buonisti?
E Noi italiani come ci siamo affrancati dalla miseria? Andando a invadere in massa altri paesi lontani per  vivere negli alberghi a spese dello Stato ospitante e pretendendo di tutto e di più senza alcun diritto? Non mi pare. E se il fascismo non fosse caduto nell'errore di allearsi con Hitler stai sicuro che avremmo eliminato pure la piaga della mafia, cosa che non è stato più capace di fare nessun governo "democratico".
.Comunque  non sono né di destra né di sinistra e non tifo per Salvini perché penso che se diventasse anche lui Presidente del Consiglio non sarebbe tanto diverso dai predecessori, tutti asserviti al potere dell'UE. Per salvare l'Italia dalla melma in cui si trova ci vorrebbe ben altro che Salvini.
A me dispiace solo constatare che pur essendoci gente capace di ragionare, ha poi il timore di esprimersi e di esporsi alle grinfie di voi "buonisti/cattivisti, della massa che segue ancora il pensiero dominante, dominante ancora per poco perché ormai stiamo arrivando alla resa dei conti,

. . . E te pareva che non si dicesse che  "la visione misoginia  è condivisa dalla Chiesa cattolica. . . "! Ma ché dici? MA CHE DICI? Si si, uguale uguale.
Jacopo, il tuo modo è a dir poco troppo semplicistico di affrontare (o meglio, di non affrontare) il problema  Il Papa può dire tutto ciò che vuole, tanto, per noi che passiamo ragionare e riflettere con la nostra testa, ciò che dice può essere pure scontato,  Il fatto è che non riuscirà a convincere i maomettani perché quelli sono convinti di voler conquistare anche l'Occidente perché così insegna l'islam oltre ad insegnare che i cristiani sono infedeli o nell'errore e che l'islam è la "Vera Religione" come insegna Maometto (pace e benedizione a lui...  ;D ). . .

Scusatemi ma io non ci sto a farmi prendere per i fondelli da questa nuova "cultura" che avanza perché noi ci siamo dati tutti, chi più chi meno, chi in un modo chi in un altro, alla "cultura dello struzzo": nascondere la testa sotto la sabbia per codardia o per pochezza ideologica. Iacopo disprezza  le Crociate. Non pensa però che se oggi può lui esprimere liberamente il suo pensiero lo deve anche ai crociati che tanto disprezza?
Criticare e fare i saputoni con la pancia piena e senza aver conquistato nulla è troppo facile!
#70
Citazione di: Phil il 16 Agosto 2016, 20:52:21 PM

L'Islam in quanto religione non credo minacci nessuno... se il nemico, per qualcuno, è l'Islam in quanto tale, allora significa che c'è davvero bisogno di un Papa che faccia da "mediatore culturale" e che spieghi anche ai laici la differenza fra culto religioso ed estremismo strumentalizzato... sull'ipotesi della "dittatura ideologico-politica islamica" come minaccia e sulla "concreta necessità" (cit.) di evitarla, direi che in Europa è uno scenario comunque piuttosto remoto e non è il caso di farsi prendedere dal panico...
Oh santa innocenza... E ma quando saremo "presi dal panico" o perlomeno quando la maggioranza si sarà resa conto del pericolo credo sarà troppo tardi.
Non so su quale pianeta vivi, ma non lo sai che numerosi quartieri in Gran Bretagna, in Belgio, in Francia, ci sono intere zone franche dove vige la sharia (la legge islamica) in barba alle leggi dello Stato? Guarda questo video, no, non è l'Afghanistan, è Birmingham https://www.facebook.com/1501449833505858/videos/vb.1501449833505858/1638267643157409/?type=2&theater
Ho trovato questo su fb, ma ce ne sono tanti altri su youtube.

Ma quando ci sveglieremo? Quando non sarà più possibile intervenire? Altro che Papa!

mi sembra che viviamo  nell'incoscienza tra due visioni estreme, tra due estremismi religiosi (ed estremamente dannose) quella prevaricatrice e misogina islamica e quella cattolica passiva e votata alla crocifissione...
Poveri noi!


#71
Phil, non l'ho citato nemmeno il terrorismo islamico perché quello è solo l'espressione più spinta dell'islam, è la punta dell'iceberg che per noi tuttavia è una novità, ma tra gli stessi islamici non lo è. Starei per dire addirittura che il terrorismo è l'aspetto meno preoccupante in quanto più evidente e (credo) più facilmente isolabile per molti figli di Allah. Occorre un'analisi seria e più approfondita per determinare che l'islam di fatto è un'ideologia politico-religiosa misogina e non una semplice innocua religione come molti di noi si ostinano a pensare....
Con ciò non voglio dire che bisogna perseguitare tutti i credenti in tale religione, ma cosa abbiamo fatto o cosa stiamo facendo noi occidentali emancipaci, atei e "pensatori" per evitare il radicarsi di tale ideologia doppiamente disastrosa proprio perchè si serve, utilizza l'arma micidiale del definirsi e mostrarsi come  una  religione?
#72
Ebbene, quale sarebbe la conclusione di questo interessantissimo filone? Non ho potuto leggere proprio tutti gli interventi perché sono numerosi e molto lunghi, tuttavia mi pare che non sia stata lasciata a Gibran la possibilità di concludere il suo pensiero.

Non capisco perché quando si tratta di ragionare in maniera critica sulle religioni o di qualcuna in particolare, si alzano subito le barricate per cercare di liquidare in qualche modo la critica.
Di fatti, come sostiene Gibran, anche molti di noi occidentali si identificano con la religione o con l'idea di Dio o del sacro e si sentono in qualche modo offesi se qualcuno tenta di avere un quadro più chiaro e onesto di questo argomento. Così facendo ci priviamo della giusta critica per discernere la buona religione da quella cattiva o "non religione".
Le religioni, almeno nel loro nascere, hanno a che vedere col senso del sacro insito in tutti noi e si sviluppano perché attraverso di esse l'uomo poteva dare risposte soddisfacenti alla sete di senso sull'esistenza e del destino umano Ora, a parte chi nasce e vive in un paese islamico ed è costretto ad assorbirne credenze e tradizioni, spesso in maniera coercitiva, ma cosa vediamo di "religioso" o di "sacro" nella figura di Maometto? Un comune uomo, analfabeta, non sappiamo bene come e perché ad un certo punto della sua vita incomincia ad accusare sintomi che oggi definiremmo "disturbi psichici" (senza alcuna intenzione di offendere il profeta)): sosteneva di sentir parlare le pietre e gli alberi e vide l'arcangelo Gabriele con "enormi ali"... (Tempo fa ascoltai una persona con disturbi schizofrenici e sosteneva le stesse cose, di aver visto un angelo e lo descriveva molto alto e con enormi ali).
Sposa (anche per interesse) una donna molto più giovane di lui, ha molte concubine e alla morte di lei sposa altre donne tra cui una bambina di soli 6 anni, e, nel corano, un libro da lui dettato e ispirato dall'arcangelo Gabriele (sempre a suo dire) viene specificato che gli uomini non possono avere più di quattro mogli, averne di più era stato concesso soltanto a lui...
Mi fermo qui perché già solo quanto descritto finora a me questo personaggio non mi ispira o non mi richiama a nulla di sacro, ma piuttosto ci vedo qualcosa di molto profano, di molto umano, e di aspetti non molto edificanti dell'essere umano. Ora, come bene fa notare Gibran, non basta che 100 milioni di persone la considerino una religione per esserlo, si deve aver fatto un'indagine seria e profonda per capirlo, e nessuno vuole fare questa indagine perché o non osa sfidare la tradizione o gli sta bene lo status quo. Aggiungo che capisco gli islamici nati in quella cultura ne hanno assorbito acriticamente tutti gli aspetti, e capisco che per loro la religione, quella religione, è di fatto, l'unico (o fra i pochi) modo per costruire ed estrinsecare la loro identità che, quasi a dispetto delle nostre leggi e tradizioni vogliono mantenere in Occidente,
ma.... l'islam non è una religione come l'ebraismo o il cattolicesimo,. Ad esempio, il corano contiene sì dei versetti che esprimono carità e rispetto degli altri, ma poi contiene altri versetti violenti che annullano quelli precedenti; e ciò rispecchia il vissuto di Maometto che dapprima, quando non era osteggiato da nessuno, esprimeva versetti pacifici, quando poi trovò chi si oppose alla sua politica e alla sua predicazione, espresse invece versetti violenti e di morte. Nell'islam i versetti successivi abrogano quelli precedenti.

Ho letto in un intervento che qualcuno, in difesa dell'islam, ha tirato in ballo la storia dell'elemosina come dimostrazione dell'amore fraterno presente anche nel corano. Ci sono diversi versetti nel corano che si riferiscono ad una apparente carità,ma considerando nel complesso la vita, le opere e tutta la storia che contorna Maometto possiamo rilevare il significato recondito di quei versetti. Ad esempio, nel Capitolo II – Al Baqara (La Giovenca), versetto 110, "Assolvete l'orazione e pagate la decima. E tutto quanto di bene avrete compiuto, lo ritroverete presso Allah. Allah osserva tutto quello che fate". Ed anche il versetto 117: " La carità non consiste nel volgere i volti verso l'Oriente e l'Occidente, ma nel credere in Allah e nell'Ultimo Giorno, negli Angeli, nel Libro e nei Profeti e nel dare, dei propri beni, per amore Suo, ai parenti, agli orfani, ai poveri, ai viandanti diseredati, ai mendicanti e per liberare gli schiavi; assolvere l'orazione e pagare la decima*. Coloro che mantengono fede agli impegni presi, coloro che sono pazienti nelle avversità e nelle ristrettezze, e nella guerra, ecco coloro che sono veritieri, ecco i timorati."
Come si evince da questi due versetti (ma nel corano è citato decine di volte) si fa riferimento al "pagamento della decima", questo "ordine" (che ritroviamo nei testi ebraici) sembra poca cosa, sembra che Allah si preoccupi che gli uomini debbano rispettare l'autorità terrena sostenendola economicamente poiché tal gesto "aiuterebbe a rafforzare le fede musulmana"... ma in realtà chi rafforza innanzitutto? Non è possibile che il vero Dio abbia bisogno di far sostenere dal vile denaro il potere umano e religioso costituito e che appoggia la fede in Lui. Anzi, il potere umano mette in bocca a Dio la volontà come questa di "pagare la decima" e di obbedire alle leggi per dominare il popolo che (anche per Dio dunque) è pecorone. Il vero Dio direbbe che bisogna agire di testa propria o seguendo la legge del cuore, o seguendo gli insegnamenti che solo un Dio può lasciare all'intera umanità.
Di contro invece, a tal proposito, prendiamo l'insegnamento e L'ESEMPIO di Cristo. Nel Tempio Cristo si infuriò e scacciò i mercanti e rovesciò i tavoli dei cambiavalute...
Nel Vangelo di Marco, !2, 13-17, leggiamo: "E' lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?». 15Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda». 16Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». 17Gesù disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». E rimasero ammirati di lui"...
#73
Anche attualmente sentiamo tutti, credenti e non, la necessità di difenderci dall'islam e nessuno vorrebbe istituire di nuovo le Crociate, di certo qualsiasi Papa non lo farebbe (anzi, l'attuale papa sembra simpatizzare pure troppo col "nemico"). Sta di fatto che qualcosa deve essere fatto (scusate il bisticcio di parole), se in tutto il mondo stanno nascendo movimenti anti-islam cos'è, tutta follia? Si basano non certo su presupposti irrazionali o razzisti, ma di pura evidente e concreta necessità di evitare una dittatura tra le più assurde e disastrose: quella ideologico-politica islamica. Allora il "nemico" non è immaginario; non è neppure un nemico religioso...

Purtroppo la realtà dell'esistenza in questo mondo è questa; occorrerebbe mantenere gli equilibri per evitare le guerre; ma lo stiamo facendo? Temo di no.

Sono d'accordo con Duc in altum, che rispondendo alla provocazione di Jacopus il quale sostiene "In fondo è proprio da società organizzate religiosamente che è scaturito questo terribile mondo attuale (o non è poi così terribile?)." gli risponde come si merita: "Perché il mondo fondato su società non organizzate religiosamente ha scaturito qualcosa di meno terribile? ......
#74
Vorrei precisare che i crociati (cristiani o no) comunque uccisero per difesa, per difendere i cristiani messi a ferro e fuoco dai musulmani, e che non furono mossi sempre o solo da motivazioni religiose.  Noi (occidentali) oggi possiamo anche giudicare male l'operato dei crociati perchè ci siamo evoluti a tal punto di fare autocritica (anche troppa), ma occorre calarsi in quella realtà ed in quei tempi (non dimentichiamo il fenomeno dei "cavalieri" dell'epoca) ed allora siate certi (anche Altamarea), che pure voi avreste combattuto contro l'atroce invasore maomettano... Perché un conto è credere in un Dio, altra cosa è farsi massacrare o trovarsi nellla necessità di difendersi.
Jacopo poi in quasi tutti i suoi interventi di qualsiasi sezione dà sempre la frecciatina, spesso velata, ai tempi del fascismo, alle destre, ecc... "I magnifici quaranta" ... Furbetto eh...  :D

Scrive Jacopus: "Il nemico assume tutta la sua importanza strategica nei momenti di "crisi", basti pensare alla Controriforma o all'ascesa del nazismo"(altra frecciatina).
"Vi sono inoltre sistemi di pensiero che "geneticamente" assumono la presenza del nemico come dato esistenziale essenziale, basti pensare ai sistemi politici autoritari, definiti da H. Arendt, totalitarismi."
Peccato che Jacopus, affetto da buonismo, si dimentica del sistema totalitario chiamato islam, cioè quel sistema che stiamo imbecillemente importando in Europa.

Ancora Jacopus: "...Nasce dal basso per via dell'incapacità delle società sviluppate a destinare parte della sue risorse all'integrazione sociale...
Ancora con questa storia che la colpa è nostra? Ma quando la smettete?! A me pare che la colpa sia loro, perché non posseggono le capacità necessarie per affrancarsi dalla miseria e quant'altro. Mancano di capacità strategiche sia di politica che di diplomazia. In diversi paesi sono ancorati ad un sistema di tipo feudale.

Jacopus: "Si potrebbe ulteriormente pensare come ipotesi che le religioni sono delle "fisarmoniche" pluralistiche molto più di quello che si pensi e possono essere adeguate alla ricerca di un nemico nei momenti di crisi o all'universalismo cosmopolita nei momenti di floridità e di ascesa. E questo è accaduto storicamente sia nel mondo occidentale che in quello islamico."
Altra emerita cavolata... che sia accaduto nel mondo islamico (se non per brevissimo periodo e pura convenienza politica).

Ah, vi rammento che c'è pure la spiritualità delle sette sataniche. Tra l'altro nel satanismo si fa riferimento ai 72 demoni... guarda caso anche gli islamici fanno riferimento alle 72 vergini di cui godrà nell'Aldilà ogni maschio buon fedele musulmano.
#75
Cosa penso delle religioni in generale (o almeno di determinati aspetti delle religioni)  e delle sette posso spiegarlo con un esempio. Vi ricordate fino ad una ventina di anni fa, di quanti casi di fenomeni parapsicologici si sentiva parlare, o di quante volte si parlava di avvistamenti di extraterrestri o ufo? Bene, da quando è stato fondato il CICAP ad oggi non se ne sente più parlare e quasi più nessuno si azzarda a sottoporsi agli esperimenti atti non dico ad accertare ma almeno a non smentire le cosiddette facoltà paranormali. Con questo non dico e non si deve pensare che effettivamente non esistano determinati fenomeni misteriosi o attualmente inspiegabili, ma di certo il CICAP ha smascherato tantissimi farlocchi e inganni.
Un  procedimento simile  dovremmo applicarlo oggi allle religioni, molte credenze cadrebbero e qualche religione  (di scuso almeno una in particolare) non sarebbe più annoverata o almeno non più considerata una religione.