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Messaggi - giona2068

#61
Tematiche Spirituali / Re:Spiritualità e cosmo
16 Luglio 2017, 20:22:45 PM
Citazione di: InVerno il 15 Luglio 2017, 20:59:28 PM
L'argomento è cosi vasto che trovo davvero complesso distillare un incipit che faccia da direttrice al topic, mi accontento di chiedere il vostro parere a riguardo riconoscendo di trattare una relazione che mi ha sempre assai affascinato ma non ho mai realmente approfondito in maniera puntigliosa, o anche solo "scolastica". Sono meravigliato dall'innumerevole quantità di nessi tra la spiritualità antica (e moderna, anche nel sincretismo posticcio del new age) e la conoscenza umana della realtà cosmica, e sono benvenute considerazioni di carattere personale o storico\filosofico\spirituale, sono sicuro che un dialogo potrà nascere, o possa rimanere anche solo un collage di impressioni. Se proprio in virtù di provocatore del topic è necessario un mio incipit, mi fermerò a Platone "l'uomo è una pianta celeste, il che significa che è come un albero rovesciato, le cui radici tendono verso il cielo e i rami in basso verso la terra". Mi piacerebbe anche aver l'ardire di tradurre una poesia di Aleksandr Blok ma penso di non averne il coraggio. Per ora, godendo di un cielo con un basso inquinamento luminoso, mi limiterò come sempre ad osservare il cielo stellato e a chiedermi se esiste un panorama migliore per porre a me stesso le domande più importanti della mia vita, credendo fermamente che la risposta sia: no.
In linea di massima condivido tutte le riflessioni contenute nei post di questo topic, ma quello che non riesco a comprendere è perché ci si ostina a voler conoscere il  cosmo e il Signore Dio e si rifiuta di conoscere noi stessi. E' impossibile conoscere il Signore Dio e il cosmo se non abbiamo scoperto chi siamo. E' questo l'errore umano, ma dietro questo errore chi c'è? C' è chi non vuole che siamo salvi.  Purtroppo sono reduce da un giro in centro Italia è non vi dico cosa è successo quando ho cominciato a dire che dobbiamo scoprire la nostra verità sia come figli del Signore Dio che come peccatori.  Questo è il centro di tutto, il resto è ciarpame.
#62
Tematiche Spirituali / Re:La gioia!
16 Luglio 2017, 20:13:47 PM
Citazione di: myfriend il 25 Giugno 2017, 10:01:31 AM
Citazione di: giona2068 il 24 Giugno 2017, 14:18:26 PM
Citazione di: myfriend il 24 Giugno 2017, 12:55:51 PM
La "speranza della gioia eterna" deriva dalla lettura che Paolo aveva dato della missione di Gesù. Secondo la lettura che Paolo aveva dato della vicenda di Gesù, Paolo pensava che la risurrezione di Gesù fosse l'inizio della risurrezione generale dei morti e, quindi, che fosse iniziato il "giudizio universale" con l'instaurazione del Regno di dio. Nella visione di Paolo, il "giudizio universale" era già iniziato - proprio con la risurrezione di Gesù - e l'instaurazione del Regno di dio si sarebbe compiuta molto presto, quando lui era ancora in vita.
Ma Paolo si era sbagliato. Il ritorno di Gesù, il giudizio e l'instaurazione del Regno di dio non avvennero. Le lettura che Paolo fece degli avvenimenti fu un colossale errore. Un abbaglio.
Allora i preti che vennero dopo Paolo, accortisi dell'errore, cambiarono la teologia di Paolo e spostarono il Regno di dio nell'aldilà, dopo la morte. E inventarono il "paradiso" dove ci sarà "gioia eterna". E così fu inventata la speranza nella vita eterna e nella gioia eterna nell'aldilà, nel paradiso, dopo la morte.
Questa è la tua fede. Una fede che si basa su un errore, quello di Paolo, e su una manomissione delle idee di Paolo operata dai preti che avevano ereditato la visione di Paolo.

Tutte sciocchezze. Tutte idee di uomini. Idee stupide basate sulla cultura e sulle conoscenze sull'uomo e sul mondo in voga nel I secolo in palestina.

Tieniti la tua speranza ridicola elaborata dal pensiero di un uomo, Paolo, vissuto 2000 anni fa e che della missione di Gesù non capì un bel nulla e si inventò una teologia rivelatasi errata. E' tutta tua.  :D
Io mi occupo del "qui e ora."  ;)
Come al solito parlare con te è una perdita di tempo, ma speriamo che le mie parole siano utile a qualcuno che cerca la vita.
Innanzitutto hai il dovere di rispettare il credere delle persone , ma, entrando nel merito delle tue assurdità, se quello che dici fosse verità non si capirebbe perché un uomo che non vive nella verità ma di una sua teoria , abbia potuto offrire la sua vita come sacrificio vivo per testimoniare le sue "fantasie". Ancor meno si capisce come chi crede nei suoi scritti, secondo te falsi, possa trovare la pace e viverla amando il prossimo. Costui non era un barbone di  strada ma un sommo sacerdote che aveva vita facile secondo il mondo, ma ha accettato la croce. La stessa croce che è simbolo di speranza,  anche se ogni scrittura fosse una falsità, perché da sola spiega che attraverso la rinuncia al mondo si arriva alla gioia/vita. L'esatto contrario che gli ebrei come te credono dicendo: Io mi occupo di qui e ora!!!!
Sei come quel ricco che aveva riempito i granai e pensava di potersi occupare delle cose di quì e ora,   il resto lo sai e inutile che lo ripeta.
In ogni caso se a te della speranza, che non un invenzione dei preti perché sulla croce il Signore disse al ladrone di dx: Oggi sarai con me in paradiso, non interessa niente a causa della tenebra che ti ha offuscato la mente, perché vuoi toglierla a chi la cerca?
In questo caso chi guida i tuoi passi?
Gesù non disse mai al ladrone di dx "oggi sarai con me in paradiso". Questo è ciò che Luca fa dire a Gesù sulla croce; ma questa era una idea di Luca che Luca ha messo in bocca a Gesù quando ha scritto il suo vangelo. L'idea del "paradiso" è una invenzione di Luca. Gesù non l'ha mai detto.
Se non hai capito questo, non hai capito nulla.
Luca rielabora le idee di Paolo, Marco e Matteo e si inventa il "paradiso dopo la morte" e fa dire a Gesù quelle che erano solo idee di Luca.
Infatti il concetto di "paradiso dopo la morte" lo troviamo per la prima volta in Luca.
Non c'è in Paolo e nemmeno in Marco e Matteo che scrivono i loro vangeli basandosi sulle idee di Paolo.

Provo solo pena per te, Giona. Una pena infinita.
Signor  Myfriend, sei pregato di citare la fonte  evangelica  dell'affermazione  che quanto detto da  San Luca è  una sua fantasia e non corrisponde alla parola del Signore Gesù. Se non lo fai sei tu che nascondi la verità anche se dovessi citare come fonte qualche  chiacchierone che hai rinvenuto  e che è un tuo pari.
Sarebbe anche opportuno che  tu rispondessi alla domanda del che ti ho fatto con il mio precedente post: Come mai un "bugiardo" seriale come San Paolo offre se stesso come sacrificio vivo per sostenere cose non vere e come mai le sue affermazioni portano alla Pace chi crede?
 In ogni caso il bugiardo sei tu quando dici che provi pena per me, perché chi non prova prima pena per se stesso non potrà mai provare pena per altri. Per quanto ti riguarda ragioni per provar pena per te stesso ne hai vendere, ma pur volendo non potresti.
.
#63
Citazione di: InVerno il 26 Giugno 2017, 11:29:17 AM
Citazione di: Angelo Cannata il 25 Giugno 2017, 22:26:53 PM
Citazione di: InVerno il 25 Giugno 2017, 14:13:29 PM
... i più grandi maestri spirituali ...
Ecco un ottimo esempio di persone che per me sono senza dubbio grandi, grandissimi maestri di spiritualità, gente da cui io ho tutto da imparare:


Toscana, parrocchia organizza la festa di fine Ramadan: "L'umanità è apertura"
Posto che non conosco i dettagli dell'evento ne chi lo organizza, posto che credo fermamente che il dialogo inter-culturale\religioso sia uno dei temi più importanti del nostro secolo e ha finora conseguito ottimi frutti in chi vi ha aderito (anche se poi arrivano le accuse di sincretismo). C'è una parte di me che diffida...Ho visto anche Scola spingere per il riconoscimento delle feste mussulmane .. ho come l'impressione che a volte (ancora, non è un accusa a questo particolare evento) il riconoscimento dei  mussulmani serva per riabilitare i cattolici. Riportiamo Dio nella cultura, la parrocchia precisa la decideremo dopo (e spero sia la mia).. questo però lo vedo più in un politicante come Scola che nel parroco di provincia. Non è vero come dice Giona che è solo un inziativa sociale, nell'esplorare il credo dell'altro per forza di cose c'è un accrescimento spirituale.
Come principio  è vero che esplorare il credo dell'altro è un accrescimento spirituale, ma  il fanatismo in circolazione mi fa pensare che nessuno sia disposto ad accogliere la benché minima parte di quello che ascolta.
Per conferma guarda quello che avviene  in questo ed altri forum, tutti vogliono l'ultima parola! Eppure siano fra appartenenti alla stessa religione!
#64
Citazione di: Angelo Cannata il 25 Giugno 2017, 22:26:53 PM
Citazione di: InVerno il 25 Giugno 2017, 14:13:29 PM
... i più grandi maestri spirituali ...
Ecco un ottimo esempio di persone che per me sono senza dubbio grandi, grandissimi maestri di spiritualità, gente da cui io ho tutto da imparare:


Toscana, parrocchia organizza la festa di fine Ramadan: "L'umanità è apertura"
Ho letto l'evento organizzato da una parrocchia per condividere con  musulmani una serata o forse più. E' una cosa molto bella, molto utile e molto ricca di speranza per un mondo migliore, ma non è un evento spirituale bensì un evento sociale o al massimo umano.
 La spiritualità è tutt'altra cosa e oltretutto è una cosa individuale,  volendo condivisibile, perché riguarda il cuore dell'uomo.  Se poi si vuole giocare con i termini lo si faccia pure, ma la spiritualità rimane il contrario del materialismo.
#65
Citazione di: Vittorio Sechi il 25 Giugno 2017, 18:18:17 PM
In primo luogo confondi constatazione con consiglio. Nella mia frase non c'è alcun consiglio. Secondo aspetto, non ho alcuna spiegazione preconfezionata di cosa possa essere la spiritualità e francamente non m'interessa neppure confezionarne una che restringerebbe l'esperienza con il mondo della trascendenza entro uno spazio recinto con spesse mura, mentre credo che la spiritualità sia un qualcosa che scarti di lato e poco avvezza a farsi inscatolare per essere esposta in una teca alla vista dei curiosi.
Tutto qui.


Pensa tu!
Fino a quando non ci  hai  "illuminato" con le tue parole, io credevo che la spiritualità fosse qualcosa di vissuto e che può essere testimoniata da di ha fatto un percorso spirituale!
#66
Citazione di: Vittorio Sechi il 25 Giugno 2017, 17:53:16 PM
Citazione di: giona2068 il 25 Giugno 2017, 17:47:03 PM
Maestro di spiritualità?
L'albero si riconosce dai frutti!
Se  Cannata fosse un maestro di spiritualità - luce del mondo e sale  della terra - non scriverebbe tanti sermoni ai quali non crede neanche lui. Il maestro di spiritualità, donna o uomo che sia, è ricercato ed anche calunniato perché è la luce che infastidisce le tenebre,
parla di ciò che vive e vive di ciò che parla e il suo vivere in Pace è il segno che è veritiero
In maestro di spiritualità non cerca di convincere altri della sua "professione" e non la scrive sul profilo.
Il maestro di spiritualità è il  Santo Vangelo Vivente e non cerca visibilità perché le sue opere parlano, non ha bisogno di visibilità.
Il maestro di spiritualità non parla delle sue idee, il Signore Dio parla nella sua bocca e per questo è sapiente intelligente ed ha sempre la giusta risposta. Non è sapiente perché lui lo e ma perché il suo Spirito è Spirito di Sapienza.
Chi si da da solo il titolo di guida spirituale  nel contempo  dichiara di essere sapiente , ma non lo è, è un lupo vestito di agnello che inganna innanzitutto se stesso perché gli ingannatori fanno una brutta fine.
La guida spirituale non può dichiarare di essere ateo perché il Signore è in lui non rinnega se stesso.


Ecco, per esempio, questo mi sembra un evidente coacervo di luoghi comuni. Strali lanciati senza né capo né coda. Un insieme di brodose frasi fatte attinte acriticamente a destra e a manca. Che dicono tutto senza aver contenuto.
Grazie del consiglio, ma se tu la spiegazione  di maestro di spirtualità non fatta di brodose frasi, postala!
#67
Citazione di: acquario69 il 25 Giugno 2017, 07:15:11 AM
Dunque si potrebbe (forse) riassumere cosi;

1) "chi nasce tondo non pò mori' quadrato" ..perlomeno in vita mia non ne ho ancora mai conosciuto uno

2) essere riflessivi e/o reattivi e' relativo, puo essere "bene o male" a seconda delle intenzioni o le circostanze

3) da quanto sopra si dovrebbe dedurre una doppia connaturata tendenza in noi, l'una verso la parte "superiore" e l'altra verso quella "inferiore"

4) viviamo in un contesto che innanzitutto mi pare neghi il fatto stesso che abbiamo tale "doppia natura" ed inoltre allorché e in generale poco consapevoli di questo, viene favorita la prima e penalizzata la seconda ed a prescindere dalle diverse tipologie, come al punto 1

5) non mi sarebbe ancora chiara la cosiddetta categoria degli "indifferenti"

6) le cose che ho appena scritto non hanno alcuna pretesa di essere perfette perche tutto cio che si manifesta,noi compresi, non potrà mai esserlo


7) buona domenica!  
Ci sono persone che nascono tonde ma non furono create tonde, bisogna vedere cos'è successo nel momento in cui l'anima si è incarnata nel corpo!! Il Karma.

Gli indifferenti sono quelli che il mondo li definisce come esseri che quando vedono cadere il mondo loro si spostano senza cercare un rimedio. Non sanno gioire e non soffrono per quello che accade a loro ed a quelli che gli sono attorno. Sono quelli che piangono senza lacrime quando succede qualcosa in cui il pianto dovrebbe essere  spontaneo.
Gli indifferenti sono senza vita, vivono per riposare anche  se il riposo li renderà maggiormente indifferenti.  Gli indifferenti sono gli inaffidabili, gli irresponsabili, gli insensibili ecc...

Gli indifferenti sono quelli che non possono amare neanche loro stessi
#68
Maestro di spiritualità? 
L'albero si riconosce dai frutti!
Se  Cannata fosse un maestro di spiritualità - luce del mondo e sale  della terra - non scriverebbe tanti sermoni ai quali non crede neanche lui. Il maestro di spiritualità, donna o uomo che sia, è ricercato ed anche calunniato perché è la luce che infastidisce le tenebre,
 parla di ciò che vive e vive di ciò che parla e il suo vivere in Pace è il segno che è veritiero
In maestro di spiritualità non cerca di convincere altri della sua "professione" e non la scrive sul profilo.
Il maestro di spiritualità è il  Santo Vangelo Vivente e non cerca visibilità perché le sue opere parlano, non ha bisogno di visibilità.
Il maestro di spiritualità non parla delle sue idee, il Signore Dio parla nella sua bocca e per questo è sapiente intelligente ed ha sempre la giusta risposta. Non è sapiente perché lui lo e ma perché il suo Spirito è Spirito di Sapienza.
Chi si da da solo il titolo di guida spirituale  nel contempo  dichiara di essere sapiente , ma non lo è, è un lupo vestito di agnello che inganna innanzitutto se stesso perché gli ingannatori fanno una brutta fine.
La guida spirituale non può dichiarare di essere ateo perché il Signore è in lui non rinnega se stesso.
#69
Citazione di: myfriend il 24 Giugno 2017, 13:23:56 PM
C'è un tempo per essere reattivi e un tempo per essere riflessivi.
E c'è un tempo per essere entrambe le cose insieme.

Non è vero che la nostra natura è immutabile.
La nostra natura può cambiare e cambia: si chiama maturazione psichica o "spirituale".

Ovviamente ci devi lavorare su. I cambiamenti non sono gratis.
La maturazione, fino ai 20-25 anni, è un processo passivo. Dopo i 25 anni diventa anche un processo attivo.
Se non ci metti del tuo rimarrai proprio come sei.
Personalmente ho sempre visto che chi ci mette del suo crea un'eduzione o una direzione della vita della serie "Fai da te". 
Volesse il cielo che fino a 20-25 anni la maturazione fosse un processo passivo, ma non è così, o meglio ancora, il giovane non si rende conto che tramite la scuola, gli amici, la società, l'ambiente ecc...  assorbe cosi tanto e si struttura in modo quasi irreversibile.
Le persone reattive, intendo dire quelle che reagiscono istintivamente, sono un pericolo personale e sociale perché mancano di self control
Le persone riflessive sono quelle che pensano prima di agire. Purtroppo pensare prima di agire non è sempre un pensare positivo.

 In una certa regione della nostra Italia si dice che la vendetta è un piatto che va mangiato freddo! In altri termini anche chi progetta il male riflette a riguardo del raggiungimento dello scopo e nel modo più dannoso.
In ogni caso i riflessivi in positivo hanno  il discernimento e pensano prima di agire sapendo ben distinguere il bene dal male.
Per completare il discorso bisogna anche parlare degli indifferenti, cioè di quelle persone che  hanno perso la vita rimanendo bloccati. Questi ultimi sono mentalmente malati anche se spesso passano per persone tranquille, ma prima o poi la loro patologia si manifesterà.
Aiutarli sarà quasi impossibile perché nel tempo si  strutturano in maniera tale da non ragionare neanche egoisticamente.
Riflessivi, reattivi e indifferenti sono le tre principali categorie umane, noi a quale di tre apparteniamo?
#70
Tematiche Spirituali / Re:La gioia!
24 Giugno 2017, 14:18:26 PM
Citazione di: myfriend il 24 Giugno 2017, 12:55:51 PM
La "speranza della gioia eterna" deriva dalla lettura che Paolo aveva dato della missione di Gesù. Secondo la lettura che Paolo aveva dato della vicenda di Gesù, Paolo pensava che la risurrezione di Gesù fosse l'inizio della risurrezione generale dei morti e, quindi, che fosse iniziato il "giudizio universale" con l'instaurazione del Regno di dio. Nella visione di Paolo, il "giudizio universale" era già iniziato - proprio con la risurrezione di Gesù - e l'instaurazione del Regno di dio si sarebbe compiuta molto presto, quando lui era ancora in vita.
Ma Paolo si era sbagliato. Il ritorno di Gesù, il giudizio e l'instaurazione del Regno di dio non avvennero. Le lettura che Paolo fece degli avvenimenti fu un colossale errore. Un abbaglio.
Allora i preti che vennero dopo Paolo, accortisi dell'errore, cambiarono la teologia di Paolo e spostarono il Regno di dio nell'aldilà, dopo la morte. E inventarono il "paradiso" dove ci sarà "gioia eterna". E così fu inventata la speranza nella vita eterna e nella gioia eterna nell'aldilà, nel paradiso, dopo la morte.
Questa è la tua fede. Una fede che si basa su un errore, quello di Paolo, e su una manomissione delle idee di Paolo operata dai preti che avevano ereditato la visione di Paolo.

Tutte sciocchezze. Tutte idee di uomini. Idee stupide basate sulla cultura e sulle conoscenze sull'uomo e sul mondo in voga nel I secolo in palestina.

Tieniti la tua speranza ridicola elaborata dal pensiero di un uomo, Paolo, vissuto 2000 anni fa e che della missione di Gesù non capì un bel nulla e si inventò una teologia rivelatasi errata. E' tutta tua.  :D
Io mi occupo del "qui e ora."  ;)
Come al solito parlare con te è una perdita di tempo, ma speriamo che le mie parole siano utile a qualcuno che cerca la vita.
Innanzitutto hai il dovere di rispettare il credere delle persone , ma, entrando nel merito delle tue assurdità, se quello che dici fosse verità non si capirebbe perché un uomo che non vive nella verità ma di una sua teoria , abbia potuto offrire la sua vita come sacrificio vivo per testimoniare le sue "fantasie". Ancor meno si capisce come chi crede nei suoi scritti, secondo te falsi, possa trovare la pace e viverla amando il prossimo. Costui non era un barbone di  strada ma un sommo sacerdote che aveva vita facile secondo il mondo, ma ha accettato la croce. La stessa croce che è simbolo di speranza,  anche se ogni scrittura fosse una falsità, perché da sola spiega che attraverso la rinuncia al mondo si arriva alla gioia/vita. L'esatto contrario che gli ebrei come te credono dicendo: Io mi occupo di qui e ora!!!!
Sei come quel ricco che aveva riempito i granai e pensava di potersi occupare delle cose di quì e ora,   il resto lo sai e inutile che lo ripeta.
In ogni caso se a te della speranza, che non un invenzione dei preti perché sulla croce il Signore disse al ladrone di dx: Oggi sarai con me in paradiso, non interessa niente a causa della tenebra che ti ha offuscato la mente, perché vuoi toglierla a chi la cerca?
In questo caso chi guida i tuoi passi?
#71
Tematiche Spirituali / Re:La gioia!
24 Giugno 2017, 12:07:34 PM
Citazione di: myfriend il 24 Giugno 2017, 11:21:36 AM
Citazione di: Freedom il 22 Giugno 2017, 11:47:28 AM
Citazione di: myfriend il 22 Giugno 2017, 10:18:35 AM
Interessante.
Mi chiedo - e ti chiedo - solo una cosa: possiamo affermare di provare, qui e ora, gioia o dolore perchè li sperimentiamo e li viviamo sulla nostra pelle. Ma in base a cosa puoi affermare che qualcosa o qualucuno possa donarti la "gioia eterna"?
Non ho affermato nulla riguardo all'eternità. Ho semplicemente espresso una speranza.
Speranza?
La speranza è qualcosa di soggettivo. Tieniti pure la tua speranza, fratello.
Io mi occupo del "qui e ora".  :D

La speranza è vita, o è meglio il profumo della vita. Chi crede di non aver bisogno di sperare di solito è colui che vive nell'inganno quindi nella più nera della tenebre. Quasi sempre questo capita a chi pensa di avere già tutto e di non poter chiedere di più perché chiama gioia la felicità che è temporanea e oltretutto mondana. In ogni caso chi è in queste condizioni spera senza rendersene conto perché pensa e spera che quello che ha duri per sempre, ma non è vero! Bisognerebbe quindi parlare di illusione più che di speranza.
Quando arriva il giorno della verità cioè il giorno in cui l'uomo perde quello che ha o si rende conto che non lo gli da vita, iniziano le malattie mentali tipo depressione, esaurimento e simili  dalle quali non  si viene fuori tanto facilmente.
Per cui la persona intelligente non dirà mai: Tieniti pure la speranza fratello. Chi vive nelle tenebre parla così perché non sa quello che dice.
#72
Citazione di: Angelo Cannata il 24 Giugno 2017, 09:27:09 AM
Citazione di: Sariputra il 24 Giugno 2017, 08:52:34 AMMessa così appare una cosa terribilmente asettica e fredda
Lo trovo normale, logico: proviamo a confrontare la letteratura con una poesia di Giovanni Pascoli: al confronto la letteratura è asettica e fredda; lo stesso avviene se confrontiamo la musica con un brano di Mozart: la musica in astratto sarà inevitabilmente insapore. Lo stesso vale per il rapporto tra la spiritualità da una parte e le spiritualità, oppure una spiritualità dall'altra. Cioè, trovo normale che la materia generale non possa mai avere la pregnanza, il calore della singola esperienza particolare.
Nonostante ciò, io ho in questo una pretesa tutta mia: ritengo che la spiritualità, intesa come insieme di tutte le spiritualità, oppure come approfondimento di ciò che vi è di comune tra esse, sia in grado di far vivere una vera e calda esperienza spirituale. Probabilmente questa mia pretesa deriva dal fatto che il mio modo di trattare la spiritualità non è poi così neutrale, ma molto personalizzato e anche di parte; la neutralità è più un ideale che un dato di fatto.
Al di là di ciò, questa asetticità ha un vantaggio: consentirebbe alla spiritualità di diventare materia scolastica e credo che sarebbe un gran bene per gli studenti di ogni ordine e grado. Se è vero che ogni studente ha una sua vita interiore, perché non offrirgli una guida a sapersi muovere tra le possibilità esistenti, quindi a sapersi districare tra le proposte religiose, filosofiche, e particolarmente a saper considerare con occhio critico le proposte di pseudospiritualità, cioè quelle che sconfinano nella magia, la superstizione, l'impostura, il fanatismo? L'età dello studente è l'età in cui si fanno le scelte più grandi, quelle che determineranno l'impostazione dell'intera esistenza, perché non offrirgli metodologie orientative alla vita, piuttosto che semplicemente alle facoltà universitarie da scegliere, come si fa oggi?
Certo che se i maestri di spiritualità fossero  i Cannata di turno meglio sarebbe lasciare gli studenti il balia delle loro idee sperando che qualcuno imbrocchi la strada giusta.
Purtroppo quando ci erigiamo a modello da seguire inventando un concetto di spiritualità tutto personale e  nel contempo avulso dalla verità abbiamo la certezza di dire le più grandi sciocchezze!!!!
#73
per  Cannata


Ma come fai a dire così tante sciocchezze in poche righe?
Prima cosa,  o prima sciocchezza,  abbinare la spiritualità alla filosofia è come mettere assieme il sacro e il profano!
La spiritualità appartiene al cuore mentre la filosofia appartiene alla mente che ha la stessa  radice della parola mentire!
Ma la cosa più incredibile perché assurda è che dici di essere approdato all'ateismo e pensi di poter parlare di spiritualità. Credimi, ne ho sentite tante ma questa le supera tutte! Toglimi una curiosità, ma tu distingui le persone spirituali da quelle spiritate?
Le prime credono nel Signore Dio, le seconde si affidano a satana o sono da lui prese.
Cos'è poi questa storia del dolore  che misceli con la spiritualità ?
Per tua conoscenza il dolore è un fatto fisico, mentre la sofferenza è psicospirituale!
Insomma nel tuo stringi stringi non vedo  la guida spirituale, forse sei una guida per spiritati senza saperlo!
Da quando ti ho conosciuto tramite questo Forum, ho percepito che in verità sei solo  in cerca di visibilità per soddisfare chissà quale repressione, ti ho lasciato stare perché credevo che qualcosa di buono potesse venir fuori, ma  scrivendo  sciocchezze finirai, anzi sei finito, per essere additato come l'ambizioso che vorrebbe ma non riesce.
Contento tu, contenti tutti.


P:S

Fai attenzione : La spiritualità non è sinonimo di qualcosa di non tangibile, esempio pensiero.  Dalle tue elucubrazioni  immateriale e spirituale sembrano sinonimi!
#74
Citazione di: Angelo Cannata il 23 Giugno 2017, 16:46:50 PM
Questa tua osservazione, come anche la descrizione che ne dà Wikipedia, è senza dubbio legata alle vicissitudini della parola spiritualità. Ho fatto notare proprio agli estensori di Wikipedia che la descrizione di spiritualità ivi contenuta contiene un'evidente contraddizione: a un certo punto si trova scritto

per spiritualità si intende la ricerca di Dio all'interno di sé

mentre altre affermazioni presenti in quella voce, per esempio

L'attribuzione di spiritualità a una persona non implica necessariamente che quella persona pratichi una religione o creda, in generale, all'esistenza dello spirito

escludono le necessità di un riferimento a Dio. A tutt'oggi non hanno corretto quella contraddizione.

Queste confusioni sono un risultato del fatto che la parola spiritualità è nata all'interno della religione cattolica, come spiego in dettaglio in un mio articolo. In questo senso, nella sua origine "spiritualità" significa senza ombra di dubbio vita del cattolico nello Spirito Santo. Il fatto è che, da oltre un secolo, tra gli stessi cattolici si è sempre più fatta strada l'idea che in realtà la parola spiritualità può essere intesa in un senso più vasto, arrivando ad includere la semplice vita interiore di chiunque, anche degli atei, senza alcun necessario riferimento allo Spirito Santo. È il caso di far notare che il filosofo Pierre Hadot ha effettuato i suoi studi sui filosofi classici dimostrando che nelle origini la filosofia non era un freddo disquisire, ma un vero e proprio esercizio di spiritualità, impegnativo di tutta la persona. In questo senso, se la parola spiritualità è nata nel cattolicesimo, il concetto di spiritualità e di esercizio spirituale è precedente al cattolicesimo, essendo nato nel contesto vitale dei primi filosofi greci. Questa è la condizione storica in cui oggi si trova la parola spiritualità: per un verso tutt'ora ancorata alla sua origine cattolica, per altri versi intesa sempre più come generica vita interiore.

Il lavoro che io sto facendo si pone in questa situazione storica e cerca di valorizzare l'orientamento che oggi esiste anche tra gli stessi cattolici ad intendere la spiritualità semplicemente come vita interiore. Tanto per citare un esempio di questa tendenza, il 12 giugno scorso c'è stato un convegno a Roma su "Laicità e spiritualità" in cui è intervenuto anche il cardinale Gianfranco Ravasi, il quale si è espresso in questi termini: "La laicità è uno spazio dove tutti si ritrovano, sia credenti, sia non credenti. Il cristianesimo è una religione fondata da un laico; Gesù di Nazareth, infatti, non era Sacerdote, anzi apparteneva alla tribù di Giuda, che è una tribù laica. La spiritualità, invece, è spesso associata a un qualcosa di etereo, impalpabile, inconsistente. Bisogna considerarla come una categoria sì religiosa, ma anche culturale, strumentale a una conoscenza polimorfica".

Potrei citarti decine di altri siti internet italiani e da tutto il mondo che testimoniano il farsi strada di quest'orientamento; forse sono anche centinaia, ma non mi sembra, purtroppo è un orientamento che stenta ancora a farsi strada. In realtà prevedo che tutto il mio lavoro un giorno sarà rimpiazzato da quello di esperti e ricercatori che finalmente si convinceranno che la spiritualità, intesa in senso svincolato dal credere in qualcosa, merita ricerche serie. A quel punto non avrò altro da fare che eliminare tutto e mettermi da parte. Al presente però questo lavoro sistematico non esiste in alcuna parte del mondo.
Caro Cannata,  alias maestro di spiritualità  che  non hai ancora capito cosa sia la spiritualità e ti ritieni  guida spirituale, almeno secondo il tuo profilo,  ti consiglio di far riposare quella testa che  produce idee a riguardo di un argomento che interessa  il cuore degli esseri umani e non la mente.
La cosa è molto più semplice di quello che dici con le tue elucubrazioni mentali che penso leggerai solo tu  o pochi altri.
La spiritualità è il contrario del materialismo. 
Il materialista crede di essere materia e confida, spera ed adora le cose materiali, mentre la persona spirituale o la spiritualità nella quale vive consiste nel credere che non siamo carne ma anima e per questo  si confida nello Spirito del  Signore Dio, si spera in Lui e si adora solo Lui,  vivendo staccato dalle cose del mondo. 
Se preferisci  la persona spirituale è in questo mondo ma non è di questo mondo.
Lascia perdere  le teorie di persone che parlano di idee anche se queste idee procedono da esseri socialmente colti, da religiosi  con galloni ,ma che di spiritualità non hanno niente ecc...,perché sono materialisti e come tali di spiritualità non sano niente come te.  
Tu sei uno di loro. 
Il fatto che questo post ti crei irritazione è la prova che quello che è scritto è verità!!
Non fare che su di te si realizzi il versetto di Ap 2 - I falsi religiosi, li ho messi alla prova e li ho trovati bugiardi - chiacchieroni!!!
#75
Tematiche Spirituali / Re:La gioia!
15 Giugno 2017, 19:19:39 PM
Citazione di: paul11 il 15 Giugno 2017, 18:25:44 PM
ciao Giona,
penso che se la gioia trova una quiete in una pace interiore ,in una serenità,è un segno che qualcosa si è trovato,una strada.
D'altra parte Gesù non incontra, come scritto nei Vangeli, delle buone persone , pur non credendo in Dio, almeno fino ad allora,?

Penso, ma è solo un mio parere e potrei quindi sbagliarmi, che credere in Dio ha almeno due strade.
La prima è iniziare a credere e poi trovare conferme ; la seconda è iniziare da non credente e avere conferme che portano a Dio.
Ma ognuno ha una sua strada perchè l'intimità profonda è tanto importante come la  ricerca di una verità, alla fine dovrebbero coincidere
e questa strada porta gioia,pace, serenità.
Credere nel Signore Dio  è una cosa spontanea nel bimbo che nasce santo, puro e perfetto e non è frutto di di argomentazioni più o meno logiche perché è un sentire e non un sapere.  
Il Signore Dio è vita, chi ha la vita ha Lui che sa di essere e quindi di esistere. Chi perde il Signore Dio perde la vita e, San Paolo dice che il salario del peccato è la morte,  chi ha perso la vita non può credere neanche se studia tutta la teologia  esistente. 
Se non abbiamo perso proprio tutto, se anziché essere dei morti siamo dei malati spiritualmente  più o meno gravi, il Signore Dio ci chiama ricostituendo  la comunione con Lui, ma questo non vuol dire essere salvi (Tanti i chiamati pochi gli eletti), quindi non è ancora gioia bensì speranza - piccola gioia.
I chiamati dovrebbero dire subito: Eccomi Signore , come la Mamma Celeste, Samuele, Pietro ecc..., ma in questo tempo non succede quasi mai. 
La tecnologia e il materialismo nel suo complesso hanno scavato un grande abisso fra l
il Signore Dio e l'uomo. 
Comunque i chiamati che decidono di camminare verso di Lui, se voglio progredire per avvinarsi a Lui, devono scoprire cosa li divide da Lui e rimuovere/rinunciare a ciò che hanno messo al Suo posto. 
Questo sarà il miracolo più grande perché consiste nel cambiare il cuore dell'uomo stesso. 
In altre parole dobbiamo scoprire chi siamo perché l'uomo diventa quello che adora.
Quando  avrò scoperto chi sono in verità, devo scegliere se rinnegare me stesso a lasciar perdere. 
Esattamente lo stessa dilemma davanti al quale il Signore Gesù pose il giovane ricco.
Scoprire chi sono non vuol dire solo scoprire  quanto sbagliato sono, se così fosse qualcuno finirebbe in manicomio o si suiciderebbe come Giuda,  ma vuol dire anche scoprire di essere figli dell'onnipotente pronto a  perdonare chi si ravvede.
Il Signore Dio è giusto e nella Sua giustizia c'è il perdono per i pentiti, solo per loro, e questa è la vera gioia. 
Il "dio" bonaccione lasciamolo a quei religiosi ingannatori, se ci interessa la vera gioia che è vita..