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Messaggi - green demetr

#61
Citazione di: iano il 08 Maggio 2025, 09:38:45 AMMaschio e femmina infatti sono la stessa cosa, esseri umani, che possono essere categorizzati in diversi modi

Come ho già detto il delirio dilaga, l'autoaffermazione narcisista che esista un essere umano androgino, che va sotto le categorie completamente a caso dell'evoluzionismo mimetico a quello sociale.

A livello biologico tu puoi determinare se sei maschio o femmina, anche semplicemente guardandoti il bacino.
Lo scheletro del bacino di una donna è totalmente differente da quello dell'uomo.

Non posso correggere, comunque la linea è Niezche-Focault-Agamben.
Non Adorno come ho erroneamente scritto. (A meno che lo stesso Adorno non abbia ragionato su queste cose, purtroppo sono un sasso buttato nello stagno, vibro per qualche secondo, e poi affondo).

#62
Citazione di: PhyroSphera il 05 Aprile 2025, 01:49:36 AMSpero in una buona discussione.
Il problema non sta tanto nel fatto che noi si debba discutere, quanto il fatto che dovrebbe essere una discussione giuridica.
Vista la psichiatria contemporanea, c'è da preoccuparsi sommamente.
Ma ovviamente a che serve tutto ciò? A niente.
#63
Percorsi ed Esperienze / Re: Dick Laurent è morto
08 Maggio 2025, 04:37:07 AM
Via da Las Vegas, non c'entra Sotto il Vulcano.
La discesa all'inferno di un alcolista.
Da una parte il principio di piacere la prostitua (che manco mi ricordo).
Dall'altra il principio di morte, l'alcolista (che pone Cage nel mio personale olimpo).
Non è nemmeno questione della cura.
Forse è quello che cerchi di accennare.
Ma siamo sempre alle solite non esiste la verità, quello che ha detto cristo dunque è relativista anch'esso.
Forse un ripensamento radicale di cosa sia la conoscenza sarebbe opportuno.
La verità senza conoscenza è solo idolatria.
#64
Tematiche Spirituali / Re: Inferi, inferno
08 Maggio 2025, 03:23:27 AM
Penso che la differenza tra l'inferno cristiano e quello ebraico sia radicale.
In quanto nel cristianesimo il salvatore è già arrivato, la questione è assai semplice, direi binaria, chi ha fede in Crito salirà al cielo, chi no finirà nell'inferno.
Naturalmente Cristo essendo ebreo non si riferiva ad un "luogo", ma ad una fine dell'anima.
L'anima immortale che va contro la Legge di Dio ovviamente per un discorso squisitamente anagocio, diventa parte stessa del male, e anzi ne è inglobata. Come d'altronde Marco se non sbaglio precisa. Noi siamo moltitudine.
Lo Sceol, gli inferi è invece il vero inferno, la da dove gli Dei portano guerra.
Questo perchè l'ebraismo come ogni religione reinterpreta come diremmo noi oggi (senza capire nulla della profonda intuizione antica) le religione che la precedono.
Ossia l'antica lotta tra il bene e il male, che non è di carattere spirituale o religioso, ma è metafisica.
Incarnazioni stesse del bene e del male mi viene da dire.
Tema straordinario da investigare ancora e ancora e ancora.

#65
Il problema dell cultura woke è molto semplice.
Essi confondono il riconoscimento civile con quello identitario.
Si prestano facilmente al potere della propaganda che annette nell'identitarismo il collettivismo.
Dunque maschio e femmina sono la stessa cosa.
L'identità biologica è così soppiantata.
Come si sa quando si nega la realtà si entra in un mondo paranoide.
Il cui sintomo principale è il narcisismo dilagante di questa epoca.
Da un punto di vista filosofico nicciano è la prosecuzione del nichilismo
 che come previsto da Niezche da ideologico sta diventanto bio-politico.
Il controllo di cosa sia o non sia un corpo, il controllo di cosa sia o non sia il concetto di salute.
A margine le dichiarazioni gravissime del ministro della sanità italiano che afferma che per motivi di mancanza di soldi....(il loop delirante di questi fascisti e neonazisti al potere) la PREVENZIONE dovrà auspicabilmente diventare obbligatoria (alla faccia del concetto morale di sacralità del corpo)
E niente il tarlo del 2020 sta scavando sempre più a fondo, e in maniera allucinante: ovviamente in Italia.
Il problema dunque non è la cultura woke ma il controllo dei corpi.
Bio-politica (Niezche-Focault-Adorno).
L'anfibologia politica già condannata da Aristotele continua imperterrita.
Con mezzi sempre più finemente psicologici (senza distruggere cioè la massa dei lavoratori schiavi).
L'anfibologia porre vecchi problemi sotto il nome di altri.
Complimenti alla sinistra.

Il bipartitismo serviva a questo a trovare una quadra tra le necessità dello status quo, e il tentativo di liberare ulteriori forze individuali.
(l'individualismo è alla base della democrazia....notevole l'apparato mediatico di massa che invece inverte i fattori e fa diventare collettivo ciò che può e deve essere solo individuale.
Il comunitarismo è cosa totalmente diversa dal collettivismo.
Peccato che sia morto Preve, quanto ci sarebbe servita una figura onesta come la sua sono sicuro che sarebbe stato d'accordo con me.
e va bè-
#66
Tematiche Filosofiche / Re: Aristocle = Platone
08 Maggio 2025, 02:41:25 AM
Citazione di: doxa il 02 Maggio 2025, 17:10:49 PMBonazzi non lo dice !
:D Dunque è vero come un amico diceva che il livello del forum è crollato.
Interessante. (cioè stiamo analizzando se il Bigolo di Platone fosse corto o lungo????ah ah ah muoioooo, che tempi ragazzi!)

Ma io continuo invece con l'analisi di Bonazzi.ah Dando per scontato che Bonazzi è uno dei cacciatori del cigno di Platone.
(Le prigioni dell'industria culturale di cui Adorno parlava).
Aggiungo che è inutile, non potete uccidere Platone, fin quando esisteranno lettori capace di leggere.
Putroppo in questo secolo non ve ne sono stati.
Tranne uno, che avevo già adocchiato (in attesa di leggere il Platone di Adorno ovviamente).
E che Bonazzi (che devo dire almeno nel finale del suo intervento su Youtube sull'Eutifrone, sembrava condividere) riconosce essere il Leo Strauss.



"I dialoghi sono pieni di ambiguità, con traddizioni, errori marchiani, questioni lasciate in sospeso. Si trattava delle ingenuità di una filosofia alle prime armi, o dietro c'era anche altro?
Opponendosi alla supponenza di molti lettori contemporanei, Leo Strauss è stato il primo a intuire che fosse una strategia per selezionare i lettori: non ci si addentra distrattamente nelle strade della filosofia."
cit corriere della sera 27 aprile 2025
Rizzoli editore
di Bonazzi

E' lapalissiano, proprio perchè è nell'Eutifrone che Platone dà la chiave di lettura.
A testimonianza di come Platone vada letto come un corpus unico.
Putroppo lo stesso Strauss non ha avuto il coraggio di seguire quello che per lui è solo un sospetto.

Eppure i testi sono chiari, lapalissiani.
Le tesi non sono contrarie, lasciate per strada o aporetiche.
Ma vanno interpretate.
Il lettore si deve porre la domanda, altrimenti la verità rimarrà una chimera. Con Bill Gates e il depositario Schwobb a ridere, ridere, ridere, riedere.
E' ovvio che in un periodo storico che non solo ha dimenticato immediatamente Platone a favore di Aristotele (pensiamo al medioevo)
ma che ha smesso di domandar-si, come invece faceva la filosofia antica sul significato dei testi.

Certo dò come scusante alla comunità degli intellettuali mondiale il fatto che l'industria culturale li ha resi ormai dei nani deformi intellettualmente.
E ammetto tranquillamente di aver sbagliato anche io.
Ma d'altronde quando si hanno cattivi maestri...l'esito è sempre quello.
(non leggere Platone appunto...e se leggete l'articolo per intero capite che è l'ennesimo tentativo di ridicolizzare Platone, cosa che è iniziato come vi ho già detto in vita, e portata a compimento da Aristotele)

Io però non vorrei togliere il piacere alla gente di ragionare.
Ecco come sapete io sono una persona che non ama lavorare, impegnarsi in qualcosa, perchè ormai vedo tutto nero.
Però riconosco alla mia intuizione (che Platone chiamerebbe giustamente rimembranza) la capacità di andare subito al cuore delle questioni.

Mi rendo conto che queste frasi paiono assai gratuite, ma mi rivolgo ad un pubblico maturo, molto maturo, i giovani non possone capire più niente.
Lo escludo in maniera categorica.
Perchè sebbene io stesso sia riuscito a uscire dal tunnel della propaganda.
Avevo già nel cuore cosa è il cuore dei problemi.
Ciò che pulsa non può essere insegnato.
Ma il problema è necessario contestualizzarlo.
E a meno che un giovane legga attentamente e con fede (non troppa perchè l'ho già visto cannare la lettura di Hegel...ma va bè) Adorno.
Mi sembra impossibile che un giovane abbia entrambi i prerequisiti per leggere Platone.
E' anche per questo che vedo nero, non vedo prospettiva alcuna.
Mi sto concentrando sulla famosa bottiglia.
Ma sto faticando a che serve una bottiglia in un mare in tempesta (Heidegger)? Si rompe a pochi metri di distanza dalla costa.
E anche questa metafora di Heidegger fra la costa e la nave.
Ma veramente la filosofia è sulla costa, e non è invece anche essa sulla nave?
Guardiamo infine a Heidegger, che fino alla fine ho provato a difufendere.
Ma non ci siamo affatto. Lui non fa filosofia, lui commenta Niezche.
Ma crede di essere sulla costa.
Ammetto con sommo dispiacere che praticamente non parla di alcunchè di niente che non sia Nietzche ovvio.
Certo oggi parlare di Nietzche sembra l'unica forma di mantenere l'intelligenza attiva. Parlo anche di questo forum, che ha visto i migliori interventi proprio quando si parlava del filosofo-letterato-artista-veggente.
Al contempo comuniste e nazista.
Ci si sbizzarisce nel mare nicciano.

Ma Nietzche non ha letto Platone.
O meglio non ha letto l'Eutrifrone.
Perchè non esisteva una edizione critica.
La prima è infatti guarda caso di Leo Strauss.

La filosofia è un lavoro intenso di pensiero, che è stato reso più semplice
dai grandi del passato.
Il relativismo contemporaneo che dice che i grandi appartengono alla storia, in maniera negativa, come se non rispondessero ai problemi contemporanei è talmente paludosa, che mi stupisco che anche sul forum, certo intimiditi dalla mole di pensiero espresse nei secoli, posso capirlo, e dal fatto che qui molti sono neofiti, e ci sta, io mi ritengo poco più che un neofita, o semplicemente come è capitato a me quando lavoravo 12 ore come guardia di portierato...non c'è il tempo materiale di pensare.
Certo io qui dentro apprezzo tutti, gente che vuole pensare, siete una piccola scintilla di luce.
E allora peccato come dicevo, che molti tentino una filosofia fai da tè.
(il problema non è nel fai da tè, anzi molti interventi li ho apprezzati tanto), ma nel fatto che c'è proprio una volontà ferrea a non leggere la tradizione.
La wiki orienta, ma non può ovviamente approfondire.
Certo io pure come dicevo vivendo nelle tenebre sono uno che per anni non ha voluto leggere.
Ora un ridicolo tentativo di supplire.
Grazie per l'ennesimo sfogo.
Saluti a tutti.
#67
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
08 Maggio 2025, 01:29:06 AM
Citazione di: baylham il 06 Marzo 2025, 12:34:09 PMLa mia mente, volontà inconscia che cosa vuole, che cosa brama? Il dominio, la potenza? Ma volere è un'espressione di potenza o di impotenza, di libertà o di servitù, di indipendenza o di dipendenza?
La sublime teoria evoluzionista di Darwin mi ha insegnato a ragionare in termini di sistemi, di parti, relazioni e processi, come approfondito da Bateson.
Ragionando per sistemi la volontà di potenza o il superuomo sono esaltazioni letterarie, artistiche. Come già scritto per me il nichilismo, passivo o attivo che sia, non è un problema, il mio fondamento è che il nulla non esiste.
Bene anche per me il nichilismo ontologico alla Severino non esiste.
Ma rimangono le domande che ti sei posto all'inizio.
A cui più che Darwin e Bateson che ragionano in termini funzionali hanno risposto i grandi autori del passato.

Il problema del funzionalismo è che è indimostrabile infatti non esiste la capacità di fermare il tempo, tale da poter fare un esperimento di laboratorio.
Il funzionalimso non risponde alla volontà di potenza, anzi come ammetti anche tu non fa altro che creare sudditi all'obbedienza.
Ossia il problema che per primo affronta Nietzche.
Nella critica che Fromm pone a Freud vi è infatti l'incapacità di Freud di vedere il problema sociologico (bisogna studiare a fondo la scuola di Francorte).
Anche in Freud in fin dei conti nonostante le teorie scandalose, il messaggio, il basso continuo è sempre il vecchio motto: obbedisci.
Per fare vera filosofia, psicologia e sociologia bisogna essere anarchici, e non accettare teorie che suppongone che esista una teoria dei sistemi.
Ovviamente la risposta è no, infatti il pensiero filosofico fin da Platone parla del problema morale; la lotta fra individuo e collettività, ossia massa al servizio del dittatore, appunto il problema è il sistema gerarchico. Non una teoria dei sistemi biologici, che manco aristotele, il padre del materialismo contemporaneo si sognava di sistematizzare come problema etico. E' invece vero il contrario vedi gli studi di Agamben (ossia la sistemazione della morale pubblica come etica della salute del corpo, è la gnosi del potere bio-politico).
Purtroppo il novecento è stato un periodo oscuro anche a livello di pensiero, e ora manchiamo completamente per le basi di una teoria che rispetti la tradizione.
E non la liquidi con un superficiale relativismo (quello che dici tu, vale quello che dico io...etc...etc...).
Gli stessi Adorno e compagni di viaggio si arresero, parlando di una bottiglia nel mare della storia per le future generazioni.
A testimonianza che l'orrore contemporaneo ha radici molto ma molto addietro.
E che come mille volte ho detto risalgono alla creazione della scienza e al modernismo come sua ideologia (1600). Che chiamiamo problema del moderno.
Tutti quelli che parlano di relativismo sono invece le scuole del post-moderno.
E del post-post-moderno, anche detto ipermoderno. In un delirio di nominazione, che da solo vale almeno il sospetto che c'è qualcosa che non va.
#68
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
08 Maggio 2025, 01:05:09 AM
Citazione di: niko il 05 Marzo 2025, 14:44:51 PME quindi non la salvezza/sopravvivenza, qui fa problema ma la qualita'/vivibilita' della vita.
Ma la qualità del vivere il momento (presentismo) nega completamente l'idea di senso che alberga l'uomo. In quanto l'uomo non vuole morire infatti.
E' proprio da questa inevitabilità che la filosofia acquista senso.
Invece l'aderire all'istinto di morte, ossia come diceva Freud in al di da là del principio di piacere è un impulso organcio che sembra quasi voler tornare all'inorganico, e che non riguarda solo l'uomo ma l'intero universo.
In questo senso la vita in senso organico è già di per sè uno scandalo.
L'errore sommo della filosofia è quello di negare o di non conoscere nell'antichità, questo principio, che in fin dei conti governa le vite dei morituri.
L'unico che ha avuto il coraggio di affrontarlo, non semplicemene annotarlo, è stato Nietzche. Il suo amor fati non è una adesione all'istinto di morte, al contrario quella di buttare un ponte al superuomo, colui che nega la morte pur conoscendola, pur osservandola.
Naturalmente guardare la morte significa in fin dei conti andare in contro alla paranoia e infine alla schizofrenia, come anche la storia clinica di Nietzche suggerisce.
Infatti guardare la morte non inficia il principio di morte, anzi come sa chi ha attacchi di panico, ne attiva i meccanismo inconscio di ripetizione e distruzione.
Lo stesso Freud che ha proseguito il lavoro di Nietzche e del pensiero greco gnostico egizio, ha infine deposto le armi affermando che siamo solo organismi fragili, difficilmente curabili e assolutamente distruttivi e auto-distruttivi.
Ma il fatto che sia difficile curarsi non vuol dire che sia impossibile.
Oggi infatti molti sintomi sono curabili.
Quello che non possiamo evitare è la distruttività degli altri.
Per questo vivo in un epoca oscura.
L'indagine della morte mi spaventa a morte, ma ho sempre tentato nei  brevi momenti in cui il cuore non trema, di affrontarlo.
Con risultati che la psicologia conosce, esasperazione del narcisismo per evitare di crollare alla paura del morire.
Il cuore pulsante della filosofia è questo.
Pensiamo al terrificante testo del Critone.
Un testo che mi ha fatto salire il sangue alla testa.
Ma mia piccola testa idealista; ma il Critone non mente: fuggi sciocco!
E invece la rabbia mi fa andare avanti.
E a proposito di Critone, studi platonici, recupero dei vecchi interventi del fu paul (almeno a livello di interventi nel forum, spero stia bene).
Si sono ancora lì, a Gennaio sono crollato, la piccola biblioteca mi attende
paziente, e un Dio generoso, sento che sta facendo lo stesso.
Questo naturalmente al netto della distruzione che gli altri possono arrecarmi.
La verità è che sono troppo generoso.
Un terrificante dubbio etico, e una terrificante paura di perire per mano della feccia: il popolino che mi ostino a frequentare.
E va beh!
#69
Attualità / Re: Chiedere perché
08 Maggio 2025, 00:49:31 AM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 24 Marzo 2025, 15:52:57 PM, penso di frequentare qualche gruppo cattolico.
Almeno li spero di trovare qualche persona buon
Naturalmente nell'antichità la magia era tutt'uno con la filosofia.
D'altronde le tradizione sciamaniche sono ancora ben tracciabili in ogni parte del Mondo.
#70
Citazione di: aurea il 20 Marzo 2025, 16:21:32 PMComunque, io ho scritto "apparente" perché da quel so , fino adesso APPARE e basta ,in un modo approssimativo  e  strumentale.
Il problema dell'ontologia di Dio è un falso problema, perchè Dio viene prima nella morale e nello spirito.
Una volta che uno conosce la morale è difficile che non senta quello che sommariamente chiamiamo Dio.
#71
Citazione di: aurea il 19 Marzo 2025, 19:05:22 PMQuale Dio chiederebbe a un essere umano di sacrificare il figlio(Abramo)o sacrificherebbe suo figlio,se l'avesse,quando,come Dio,potrebbe procedere molti modi diversi nei confronti dell'umanità? Io sacrificherei quelli che propongono e affermano questo genere di cose in nome di un Dio che non conoscono neanche!
Io la Bibbia la leggo come favola allegorico, morale e spirituale.

E comunque nella storia il dissidio tra padre e figlio non penso sia stato sempre idilliaco, non interessandomi la cronaca nera, io mi concentro solo sulle questioni che portano ad un miglioramento dell'agire e del sentire umano.
Non per questo si può chiudere gli occhi su quello che moralmente possiamo chiamare il male, e che se vogliamo è il senso letterale.
#72
Citazione di: anthonyi il 05 Marzo 2025, 05:40:46 AME quanto all'Europa l'aggressione già c'é da tempo, in forma ibrida, nei sistemi comunicativi, ed é la causa di tanti movimenti politici tolleranti rispetto al pericolo che Putin rappresenta. Trump e Vance sono chiaramente parte di questa realtà di aggressione. 
Ma su questo concordiamo, d'altronde all'inizio pensavo che la guerra ibrida fosse una novità.
E invece c'è sempre stata, in maniera evidente durante la guerra fredda.
La Russia è un nemico politico vicino, forse è questo che fa avere una percezione debole della pericolosità degli altri imperi orientali.
Se intendi dire che Trump fa una guerra ibrida (ideologica) anche verso l'Europa, bè ovvio, è quello che fanno gli imperi.
A me dà fastidio sentire che Trump è antidemocratico. Lo trovo assurdo.
Per questo passo e chiudo.
#73
Citazione di: Gyta il 03 Marzo 2025, 15:45:37 PMOttundimento e la stupidita' che causa il male possono essere vinti se ognuno di noi li vince in se medesimo. Anche se appare più facile individuare tale stupidita' fuori di noi.
La stupidità è frutto dell'immoralità.
Infatti chi non pensa, e questa epoca non pensa, farà solo guerra, perchè non conosce la morale.
Tu affermi che solo la pace sia la morale.
Ma la pace non è una morale.
Ti faccio l'esempio evidente: anche gli ebrei aspettano il salvatore, ma essi ritengono che esso verrà solo quando vi sarà pace in tutto il mondo.
Che vorrebbe dire che l'intera umanità abbia studiato la bibbia.
In un epoca dove esiste ancora il corano la guerra sarà sempre presente.
Idem per le filofie-religioni orientali che non pensando, permattono la guerra.
La guerra è frutto della stupidità, e la stupidità è semplicemente mancanza di conoscenza.
La mancanza di conoscenza è dovuta alla mancanza di morale.

Vedi anche io ho lungamente pensato che la pace è dentro di tutti, ma è evidente che non è così.
Per poter produrre pace bisogna studiare la bibbia ebraica.
Va  bene anche la versione cristiana.
Non vi sono altre vie.
(o meglio c'è anche quella cinese dei vari zhang qualcosa, non dico che non dovremo leggere pure quella in futuro, ma da occidentali cominciamo a studiare le nostre di radici).

Io ormai me ne sono convinto. Troppo poco fidarsi della bontà degli altri.
Sopratutto in questi tempi, dove satana trionfa.

Troppo poco anche far finta di niente e vivere nell'atarassia orientale.
In fin dei conti la GITA è uno degli esempi, dove la guerra è richiesta.
Dio vuole la guerra.
E' nel nostro karma DOVERLA affrontare, persino il grande Arjuna non voleva.
Ma poi la fece.
La guerra all'immoralità, e a chi la porta avanti. Ovviamente.
Non le guerre dei poveri per il puro piacere dei tiranni di ogni tempo.
#74
Citazione di: taurus il 04 Marzo 2025, 21:46:19 PME allora dunque - chi - avrebbe ucciso il divin-figlio ?
Misummi ha sbagliato a dire che sono i giudei, che verranno solo nel medioevo e che si erano al tempo messi in confronto positivo col cristianesimo, assorbendone in parte alcune istanze, come quella marianologica, ossia l'esaltazione del femminile, la scechinà nello Zohar per esempio.
Anche per Paolo dunque, credo che la traduzione giusta sarebbe infatti ebrei.
Credo..
Per gli ebrei di oggi però chi ha ucciso Gesù sono i romani.
Gli ebrei non avevano l'autorita per farlo infatti.
#75
Mi viene un dubbio conoscendoti:
Cosa intendi per tarocca? Quella dei concili, o quella originale di S.Paolo e Giovanni?
Ho dei dubbi su Giovanni, perchè nessuno lo cita, ma S.Paolo discuteva con gli ebrei, la sua (di Paolo) nuova religione non si capisce senza l'ebraismo.

D'altronde molti pensano che S.Paolo conoscesse la tradizione essena.
Si dice che Paolo sia il primo, ma in verità ti dico, che è una tradizione più antica e che inizia con gli esseni.
Esseni che sono gli ebrei d'egitto mi pare di ricordare.

Mi scuso per questa confusione, riporto alcuni pensieri non ancora ordinati, nella preparazione alla lettura stessa del vangelo.

Non so il tuo grado di preparazione Taurus ma Moraldi non mi pare legga il vangelo in maniera "onesta".
Ho avuto questa spiacevole percezione.