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Messaggi - Fharenight

#61
Non è tutto roseo e meraviglioso? È meraviglioso invece!
È meraviglioso il buonismo dei sinistri che fingono carità per un tornaconto ideologico (che meraviglia!). È meravigliosa l'ipocrisia dei radical chic che fanno gli immigrazionisti, i sinistri, i progressisti col sacrificio degli altri, della gente che lavora, della povera gente, dei disoccupati, dei disabili, dei normali cittadini su cui grava tutto.  È meraviglioso lo sfruttamento di questa deportazione  di massa, tutta gente che abbasserà di parecchio il costo del lavoro, e il neocapitalismo ringrazia.
È meraviglioso e roseo il nostro futuro perche i poveri diventeranno sempre piú poveri e i ricchi sempre piú ricchi.
È meravigliosa la società ridotta a melting pot multicolor, in quartieri malfamati, degradati e violenti dove per le donne è proibito ormai uscire di casa la sera...
È meraviglioso il colpo di fortuna che abbiamo avuto con l'invasione, altrimenti saremmo tutti piú poveri: ong,  caritas,  onlus, ecc... ecc...E tutti questi ci pagheranno le pensioni eh!  Peccato che però manca il lavoro, innanzitutto per gli italiani, tant'è che questi sono costretti a lasciare la propria terra per fare i camerieri e i lava scale all'estero. E se manca il lavoro come diamine pagheranno le pensioni, ancora nessuno delle anime belle  ci ha svelato il mistero. E certo che la ricchezza non viene solo dal mare, altre ricchezze hanno preceduto: cinesi, albanesi, filippini... e hanno portato arricchimento culturale: bande di nuovi rapinatori, badanti tuttofare, e i cinesi che hanno distrutto il made in IItaly e il commercio al dettaglio. Tanti italiani sono costretti al suicidio... ma vabbè, saranno psicolabili...
E no, no, chi si preoccupa? Nessuno stupra, nessuno ruba, nessuno fa casino, nessuno defeca per strada, nessuno fa questua davanti ai supermercati, queste sono le allucinazioni di quegli esaltati e cattivi, di quelle luride persone.
Ma come? Per tutto quello che fa! Su, su, confessi.
Il signor Sechi è  un uomo generoso.  Basta considerare la dolcezza con cui si esprime per comprendere tutto il suo sincero amore altruistico.
Scommetto che tutti i suoi risparmi li dona ai migranti senza chiedere niente allo Stato. Piú della metà del suo stipendio o pensione lo dona agli immigrati; a proposito, quanti sono i migranti che lei ospita? Le sue case di proprietà  le ha offerte gratuitamente a disposizione di migranti.
Eh eh... bisogna dirla la verità, altro che quei brutti  cattivoni, ignoranti, rassisti, egoisti senza cuore dei salviniani!


Per quanto ancora dobbiamo sopportare questa messa in scena di pulite e candide persone, questa farsa, questa presa per i fondelli?? Badate che la gente è ormai stufa ed esasperata.





#62
:D  
Eccone un altro. Cadono come uccelli che si impigliano nella rete.  :)  
 Accecati proprio dall'ideologia, è inutile! La cieca fede, che sia in un'ideologia, nella scienza o in una religione, genera sempre mostruosità.


Signor Sechi, si calmi e si riprenda; accecato dalla sua ideologia non si è neppure accorto che qui non si sta parlando di migranti, di invasioni, delle ONG che li vanno a prendere sotto casa, si sta discutendo di ben altro argomento.
Ha sbagliato topic.
Cerchi un po', troverà senz'altro quello più adatto per dar sfogo alla sua sensibilità di anima bella.   :D  
Mi chiedo: che tipo di lavoro psicologico  occorrerebbe praticare per far guarire le persone dall'accecamento ideologico o religioso e farle tornare a ragionare?
#63
È preoccupante la nostra idiozia (ovvero della sinistra) che lascia spazio a questi individui non solo per esternare in pubblico idiozie, ma alcuni di questi, che la pensano in tal modo, si candidano tra le fila del pd. In un periodo poi cosí delicato come quello che stiamo attraversando, questi hanno la presunzione di dichiarare in pubblico delle idee antidemocratiche del tutto  estranee allo spirito occidentale.
Questa non è piú democrazia,  è l'agonia della democrazia, è il fallimento dello Stato e della politica di fronte al potere finanziario che ci tratta tutti come pedine piú o meno importanti e procede come un buldozer senza preoccuparsi se ci porta alla rovina e alla distruzione. Il quadro disastroso è coadiuvato e completato dall'ideologia di sinistra progressista (di cui è vittima anche il M5S),  che, cieca e presuntuosa, va avanti anch'essa  senza sospettare minimamente della stupidità e incoerenza delle proprie idee. Cosa ci può salvare dal baratro? La società attuale non è abbastanza unita e coesa per organizzare una rivoluzione come si deve ed il voto ormai è diventato una formalità, un puro rito di scarso valore effettivo.

E ora rispondo a Green.
È molto poco intelligente il tuo modo di considerare  il problema.

Non riesco a capire, e sono esasperata per  questo, come fate a paragonare la nostra religione con l'ideologia musulmana, con la loro freddezza e prepotenza, e non esagero se aggiungo "cattiveria"?  C'è molta, tantissima ignoranza e indolenza sul tema.  Ma è davvero cosí difficile anche solo per un attimo uscire dall'abbaglio ideologico e cercare di ragionare senza il timore che ragionando si possa diventare nazisti, fascisti o altre stupidaggini simili?  Davvero ci hanno spogliato di tutto,persino della capacità di ragionare, almeno su questi argomenti?
"sia per il cristiano che per il musulmano la fede è una questione seria"?  A parte il fatto che per il cristiano la "serietà" non è piú un valore a causa dell'anticlericalismo, del relativismo e di un curioso tipo di ateismo che, guarda caso, tace quando si tratta di islam.
La serietà del cristianesimo sta nel Vangelo e nella figura di Gesú Cristo; la "serietà" dell'islam sta nel corano e nella figura di Maometto, fai tu e vedrai la differenza. Inoltre, se aggiungi che per i musulmani il corano è adorato e considerato  come noi cristiani consideriamo Gesú Cristo, e che se nel corano ci sono numerosi versetti che incitano alla guerra e alla violenza, alla sottomissione della donna, ecc, puoi comprendere che tale "serietà" non è per niente paragonabile al Cristo, no? Ti devo spiegare le differenze? Hai detto bene che quella trasmissione radiofonica non è seria, ma non hai fatto il ragionamento successivo: Se il personaggio in questione fosse una persona seria ed affidabile, avrebbe dichiarato tutto ciò? Perché allora la politica lo prende sul serio? Perché nessuno della sinistra lo critica e lo mette da parte?Anche il padre ha le stesse idee, e le loro idee sono queste e le mettono in pratica, non sono solo buffonate di alcuni programmi radiofonici. Ecco perché c'è da preoccuparsi invece di prendere tutto a tarallucci e vino.
Mi devi spiegare come mai si parla di "islamofobia" in Occidente, e non esiste il vocabolo "ebreofobia", mai inventato, neanche durante il nazismo. Come mai nessuno parla di "cristianofobia" nei paesi islamici dove vengono massacrati, mentre nessuno qui in Occidente torce un capello ai musulmani? Perché nessuno usa e non ha mai usato il termine di "cristianofobia" o di "cattolicofobia" nei confronti degli anticlericali?
Non esiste nessuna  islamofobia, è un'invenzione dei burattinai politici, è solo uno sporco gioco politico e ideologico che cerca di annientare la ragione e il buon senso in difesa del pensiero debole e unico.

  Quella che chiamate islamofobia è solo la naturale, logica e legittima opposizione all'ideologia del movimento islamico che ha diverse sfumature, certo, ma nessuna è conciliabile  con le nostre idee di emancipazione e libertà e non abbiamo nessuna voglia di retrocedere nei faticosi passi avanti che abbiamo compiuto. Noi cittadini che non abbiamo nessun interesse a "venderci" o a favorire una politica cieca e interessata vediamo e tocchiamo con mano il già presente squallore e l'ulteriore degrado che ci attende se andremo avanti cosí.
Il pericolo c'era già da diversi decenni a causa dell'insulso multiculturalismo che ci sta portando al suicidio. Oggi c'è già una deriva islamica a chiazza di leopardo in Europa; è da orbi non vederla, altro che "guauzzabuglio", il guazzabuglio lo stanno creando i cosiddetti progressisti che l'unico progresso che stanno garantendo  è lo sfruttamento del lavoro e il degrado culturale.
Dovremmo correre ai ripari, ma coi personaggi che ci governano... resta ancora una speranza.
#64
Ecco il pericolo di una regressione della civiltà (nostra), che non si attuerà in maniera cruenta, ma lentamente, passo dopo passo, usando quelle stesse libertà che avranno la libertà di mettere in discussione ed eliminare. La furbizia del debole.
Questa è la risposta alle anime belle che ironicamente sostengono che vediamo in maniera paranoica una svolta degenerativa islamica, che non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi...
"Spero Italia a maggioranza musulmana"

Lo sperate anche voi?

Da notare che questi soggetti fino a poco tempo fa camuffavano, nascondevano la loro tendenza all'integralismo, e piú acquisteranno potere piú si riveleranno integralisti (secondo il mio modesto parere).

Da Radio 24
"La Zanzara"

"Vorrei andare in parlamento". "Mi piacerebbe Italia a maggioranza musulmana". "Le donne devono coprirsi di più". "Sono a favore della poligamia". Ecco il Piccardo pensiero. A la Zanzara su Radio 24.
Chi dichiara questo è il coordinatore delle associazioni islamiche di Milano, parla della sua idea di islam e non solo:"Attentato di Londra? Sono persone squilibrate che non hanno nulla a che fare con l'Islam. In alcuni casi come durante la strategia della tensione ci sono i servizi segreti che mettono lo zampino. In Italia abbiamo una tradizione.  servizi hanno utilizzato terroristi e criminali per fare attentati. Succede lo stesso adesso". Piccardo, 49 anni, figlio di Hamza Piccardo, uno dei leader storici delle comunità musulmane italiane dice che "i musulmani sono trasversali in politica". "Teoricamente – aggiunge – saremmo più vicini a quei partiti di destra che incarnano i valori della famiglia, della tradizione e della morale. Ma questi ci sputano ogni giorno in faccia. Invece la sinistra ci difende".  Dice: "Vorrei andare in Parlamento, certo. Mi piacerebbe. C'è Khalid Chaouki, ma ci vuole poco a essere meglio di lui, non ha difeso i diritti dei musulmani in Italia". "Ma ci potrebbe essere – dice – un partito di ispirazione religiosa, come l'Akp turco di Erdogan"...

Da notare anche che ritiene i terroristi islamici "persone squilibrate", ergo, loro, sono savi, saggi. Vedendo la debolezza dell'intellighenza e della politica, a mio parere. ne approfittano.

Naturalmente per qualche anima bella non c'è nulla di cui preoccuparsi: non c'è stata forse da noi la Democrazia Cristiana?
E certo! Sono la stessa identica cosa!!!
Già, com'è che non riesco a cogliere nessun paragone?


http://la-zanzara.radio24.ilsole24ore.com/piccardo-coordinatore-associazioni-islamiche-spero-italia-maggioranza-musulmana/#offcanvas

#65
Comunque questo è puro odio, pura misoginia infusa nelle menti credo già difettose e devastate poi da una sottocultura alimentata da altrettanti pazzi criminali. L'essere umano è fatto di natura e cultura, quest'ultima dovrebbe servire a migliorarlo ed elevarlo, a renderlo piú sociale e socievole. La nostra cultura occidentale ha alimentato proprio l'aspetto migliorativo e ne godiamo ampiamente da diversi secoli ma specialmente nell'ultimo secolo, ed è stato
frutto di un lungo cammino storico, di un grande processo di civilizzazione. La cultura mediorientale invece è rimasta rudimentale, aggrappata ad un'ideologia religiosa che l'ha inchiodata nella rozzezza, nella brutalità, nello schiavismo, nella menzogna, nel disprezzo, nell'odio piú puro e nella piú grande e vergognosa misoginia. Tre uomini, giovani, che si accaniscono contro una ragazza uccidendola, la cui colpa era di camminare in città con i pantaloncini. Qualcosa che oltre all'efferatezza del crimine è un'offesa alla natura stessa dell'uomo che, per sua natura, appunto, è portato ad essere piacevolmente attratto dalla donna, ad ammirarla, coccolarla, amarla, proteggerla, a renderle onore quasi come una dea perché sarà la madre dei suoi figli, sangue del suo stesso sangue.Tre uomini giovani che non hanno mai conosciuto la realtà dell'amore, né mai piú capiranno cos'è.
Certo, noi occidentali non è che siamo diventati tutti angeli e santi, ma almeno abbiamo imboccato la strada giusta su cui   conviene procedere senza  indietreggiare, perché il rischio di scivolare indietro c'è se accogliamo senza cervello qualsiasi altra cultura.
#66
Citazione di: altamarea il 04 Giugno 2017, 21:40:07 PM
Giogio, emulo del nick Gionata, o sei lui con altro nick ?

Hai scritto:
CitazioneIl nostro Creatore non permetterà mai che la terra sia distrutta o che si spegne il sole.
Giogio ma la tua religiosità di tipo popolare corrisponde anche alla tua carenza grammaticale ? Nella frase che ho quotato passi dal futuro al presente.
Perché hai la certezza che il cosiddetto "creatore" non permetterà che la Terra sia distrutta né farà spengere il Sole. Te l'ha detto lui ? O la tua immaginazione ti fa scambiare lucciole per lanterne ?

Di Isaia non prendere solo le parole che ti fanno comodo. Per i non credenti questo profeta è un "signor nessuno", ed è notorio che il testo a lui attribuito fu rielaborato nei secoli da vari rabbini.

Cerca di studiare e pensare con la tua testa anziché affidarti a ciò che dissero i cosiddetti "profeti".

Forse di Paolo di Tarso vuoi  dire "visione apocalittica" e non "apocalitticista".

Come fai a dire che il "regno di Dio" è un governo "celeste" (?). Puoi dirci in che modo il tuo Dio "eserciterà la sua autorità sulla terra" ?

Il Padre Nostro è la preghiera che Gesù di Nazaret insegnò ai suoi discepoli  su richiesta di questi. Nella versione di Matteo il "Pater noster" è  nell'ambito del "Discorso della montagna".

CitazioneGesù quando era sulla terra in Giovanni 18:36 specificò di che natura è il suo regno: "Il mio regno non è di questo mondo ..."

Infatti è dell'altro "mondo".

CitazioneQuesto Regno eliminerà malvagità, sofferenze e morte e unirà l'umanità per nominare solo alcuni benefici – la Bibbia contiene numerosi versetti che sostengono questo.
Da come vanno le cose è chiaro che questo mondo ha urgente bisogno dell'intervento divino per far tornare sia l'umanità che gli ecosistemi di nuovo in equilibrio.


Ecco bravo, vedrai che presto ci sarà l'intervento divino. Un proverbio dice "Chi di speranza vive, disperato muore". Sono millenni che i creduloni come te attendono.

p.s. mi sono stufato di avere a che fare in questo forum  con "cattolici" come Giogio e Giona.
E non è niente! E non hai visto e letto
niente ancora! Mo che arriveranno gli islamici vedrai! Ahahahahahah...
Pagherei per assistere ad una conversazione o ad uno scambio di post tra te e un islamico convinto.... Sarebbe uno spasso unico! 
I tuoi post li leggo volentieri; sono tra i meno noiosi del forum. :)
#67
Baylham scrive: "Sono critico, oppositore dei grillini in genere, tuttavia l'atteggiamento dell'Amministrazione di Torino mi appare valido, tiene conto delle specificità della propria città, la presenza di una significativa popolazione islamica, e cerca di legare in modo positivo due culture. Non credo affatto che l'Amministrazione di Torino stia infrangendo le leggi italiane per privilegiare una minoranza religiosa"
Infatti non per niente ho intitolato questo post: " Gli italiani sono ancora capaci di intendere e di volere?
C'è proprio un'epidemia e pochi ne sono immuni, alcuni si ammalano ma poi rinsaviscono.

Non credi? Ma non stiamo mica parlando di fede... che c'è chi crede e chi non crede.  :D
Ne sei proprio sicuro? Non è raro che leggi o atti amministrativi vengano dichiarati anticostituzionali.


Già c'è una miriade di moschee illegali. Chi fa rispettare la legge? O vogliamo parlare del divieto di coprirsi il volto, quindi il divieto di indossare il velo? Non mi pare venga rispettato. O il divieto di non occupare un luogo pubblico. Ed altri divieti che vengono disattesi... Ed a proposito, io vedo bazar stranieri dove vendono carne halal, detersivi, detergenti, cianfrusaglie ed altri prodotti nello stesso unico stretto locale, tra l'alto poco curato (almeno quello che vedo io)... Chissà se vengono mai controllati e quanti rilasciano lo scontrino... Ma poverini, hanno bisogno di tempo per adattarsi.

Che si prendano iniziative per favorire le minoranze religiose (ma sono sempre loro a farsi sentire) a nostro discapito, no, non è logico,né bello, né giusto, anzi controproducente. Perché, attuare iniziative che scardinano il sistema tradizionale e valoriale italiano, non mi sembra neppure un'azione lecita. Sistema tradizionale che include il nostro modo di essere, di vivere e di sentire.
E nel mio modo di essere, di vivere e di sentire, io voglio, pretendo, di essere rispettata, almeno qui, nel mio Paese. Il mondo è grande ed è vario e abbastanza vivibile proprio per questo.

Probabilmente ancora non vi è chiaro il concetto, lo so; è la conseguenza, il danno causato  alle generazioni successive al dopoguerra da 70 anni di dominio ideologico sinistro. E parlo di vero e proprio danno, perché non siamo più in grado di difenderci neppure con l'intelletto in quanto neanche riusciamo a vedere i problemi. Si sta colpendo al cuore l'integrità di un popolo (italiano ed europeo), con l'unica conseguenza che diverremo schiavi o, molto più probabilmente, saremo costretti a lottare contro una forma di totalitarismo a noi estraneo, per pura cecità ed imbecillità, oltre al problema della multirazzialità in sé, che non è da poco. Questi, se non lo avete capito, tentano di scalfire a poco a poco le nostre leggi attraverso l'utilizzo proprio delle libertà fondamentali di cui  godiamo, avendo loro, prima di noi, capito dov'è il nostro tallone d'Achille che si trova proprio in quei principi e diritti fondamentali stabiliti da noi occidentali e che gli islamici non condividono. E lo otterranno piano piano, un passo alla volta, una concessione dopo l'altra, leggina dopo leggina, legge dopo legge, fino ad arrivare a controllare zone del territorio, poi l'intero territorio, per poi governare l'intero Paese, a quel punto sarà dura per noi imporre delle leggi per "tenere a bada", come dice Jacopus.  In altre Nazioni europee sono già avanti, leggete il mio penultimo post, ammesso che vi interessi qualcosa; non voglio sembrare pro accanimento terapeutico, ma ho ancora fiducia che non siamo tutti in situazione simile alla morte cerebrale....
Le loro norme cozzano in maniera stridente con le nostre leggi, ne prendiamo una, il matrimonio: per noi è monogamico e la coppia ha parità di diritti e doveri. Per noi la donna ha gli stessi diritti di un uomo, per loro no. ecc., ecc.

Un'altra osservazione: l'altro sera leggevo su un sito sinistroide che negli ultimi 20 anni la percentuale di cittadini stranieri di religione musulmana è rimasta invariata, sarebbero il 32%; non ci credo, con tanti sbarchi al giorno, non è possibile, inoltre già il 32 per cento sono troppi per un paese che non fa rispettare le proprie leggi, ma, al contrario, è debole ed accondiscendente.

L'islam, per sua natura e costituzione, approfitta del senso religioso per annientarlo con la violenza e sostituirlo con un ordinamento teocratico. Questo è evidente in ogni Paese al mondo dove si è infiltrato l'islam, ed è espresso anche tra le loro fazioni perennemente in conflitto. Pensare e cercare di rendere innocuo l'islam nei nostri Paesi occidentali è come il tentativo di esportare la democrazia nei paesi islamici.


Personalmente (ma non solo io, per fortuna) mi sono accorta che sono molto furbi, ben preparati e determinati ad imporsi facendo facilmente breccia nel buonismo e pressapochismo diffuso, servendosi dei partiti di sinistra che per loro è la manna dal cielo mai avuta finora. E' la nostra cecità a rendere vincente e pericoloso  ciò che per ideologia o vigliaccheria vogliamo ritenere innocuo. Non sarà il vostro buonismo che ci salverà, forse rallenterà un poco la corsa verso la catastrofe, ma non la eviterà, anzi, la assicura.
#68
Ultime news sull manicomio Italia

Come se niente fosse, la follia continua; il M5S si sta rivelando per quello che è: un'altra faccia della sinistra radicale, cieca e disastrosa...

CON APPENDINO TORINO MECCA DEI MUSULMANI

Accesso al credito più semplice per i musulmani che intendano acquisire case o investire a Torino. Mutui su misura, senza interessi. Strumenti sharia compliant che rispettino le regole della finanza islamica. Il tutto in attesa che sbarchi presto in città la prima banca islamica d'Italia. L'integrazione a doppia velocità con corsia preferenziale per il mondo arabo porta dritta sotto la Mole, nella seconda enclave a cinque stelle dove, dalla vittoria delle amministrative lo scorso giugno, batte la bandiera della Mezzaluna.

http://m.ilgiornale.it/news/2017/03/27/con-appendino-torino-mecca-dei-musulmani/1379452/

#69
Tematiche Spirituali / Re:Sono un essere inadeguato
03 Giugno 2017, 11:08:28 AM
Citazione di: acquario69 il 02 Giugno 2017, 15:03:48 PM
Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei cechi

William Shakespeare



Mi pare la perfetta descrizione della situazione attuale dell'Italia... ma anche del resto della UE
#70
Colgo l'occasione della ricorrenza del 2 giugno per ricollegarmi al topic aperto da Acquario69: "Tutto ciò che è stato detto finora è falso", nella sezione "Tematiche Culturali e Sociali", cioè sulle manipolazioni storiche degli avvenimenti sociali;  il mio topic credo sia piú adatto però in questa sezione.



Oggi le istituzioni ricordano il 2 giugno, festa della Repubblica. Come nacque questa repubblica, quell'ormai lontano 2 giugno di 71 anni fa? Non è onesto, verso i nostri giovani, nascondere loro la metà della storia. I nostri politici, ormai tutti repubblicani da tempo, sanno benissimo come nacque la repubblica e in quale clima di guerra civile si svolse il referendum, e con quali garanzie di trasparenza. Anzi, non era solo un clima di guerra civile, era ancora guerra civile. Riproponiamo alcune considerazioni da noi svolte in occasione del 70° del referendum monarchia-repubblica. Nel nord Italia le bande partigiane comuniste continuavano ad assassinare chi non la pensava come loro: preti, fascisti, possidenti, cattolici, e anche semplici nemici personali. La guerra non era finita da un anno, e ancora si regolavano i conti con coloro che si pensava avessero potuto essere di ostacolo alla dittatura comunista che si pensava di installare in Italia quanto prima, con la complicità, l'appoggio, le armi e i soldi dell'Unione Sovietica. Sconfitto il fascismo, ora bisognava cacciare la monarchia, e non sembrava facile farlo, in quanto la maggioranza degli italiani era, nonostante le fughe, ancora attaccata alla vecchia istituzione. Si pensò, per far apparire le cose in regola, di indire un referendum in cui il popolo italiano potesse esprimersi. Ma la vittoria non era certa, tutt'altro. Per cui, con la regìa degli occupanti americani, e d'intesa con il Cln (Comitato di Liberazione nazionale, egemonizzato dai comunisti), si stabilirono le regole: si privarono del diritto di voto gli abitanti della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell'Alto Adige, della Libia; inoltre non poterono votare tutti i prigionieri, gli sfollati, gli epurati, e tutti i loro familiari. Inoltre in tutto il nord le bande armate non permisero un solo comizio elettorale dei monarchici, e allora esporsi e fare propaganda equivaleva a morte certa. Le settimane precedenti alla consultazioni si svolsero tra tensioni e incidenti gravissimi: da sottolineare e ricordare che il ministro dell'Interno, il socialista Giuseppe Romita, trovandosi a corto di uomini per le forze dell'ordine, pensò di inquadrare nella polizia ausiliari provenienti dalle bande partigiane comuniste del nord, i quali trattavano la popolazione, soprattutto quella del Sud, come un nemico. Furono soprannominate dal popolo "le guardie rosse di Romita".

Il ruolo delle "guardie rosse" di Romita
I nuovi vincitori insomma, con l'ombrello americano, avevano deciso di istituire la repubblica a qualsiasi costo. Lo disse chiaramente il leader socialista Pietro Nenni con la sua frase "O la repubblica o il caos". Lo disse il ministro comunista delle Finanze Scoccimarro in un comizio, che in caso di vittoria della monarchia a referendum i comunisti avrebbero scatenato la lotta armata; e tutto mentre Pertini chiedeva la fucilazione di re Umberto di Savoia, dopo aver ordinato quella di Osvaldo Valenti e della sua compagna incinta Luisa Ferida. Per evitare un'altra guerra civile molti italiani pensarono di votare la repubblica. Ma ancora poteva non bastare: non si disse quanti erano gli aventi diritto al voto, le schede uscite dalle urne sembra fossero un po' troppe, molti ricevettero più di un certificato elettorale, defunti compresi. Ovviamente, in uno Stato uscito da una guerra devastante e flagellato da una guerra civile strisciante, non si poteva pretendere uno svolgimento corretto, anche se vi fosse stata buonafede. Nessuno sapeva bene cosa fare, le schede furono inviate a Roma con mezzi di fortuna, chiunque poteva toccarle, chiunque poteva immetterne di nuove, non c'era controllo, anche perché non ci poteva essere. Dopo il referendum, le cose andarono ancora peggio: man mano che le istituzioni dichiaravano la vittoria della repubblica, molte città insorsero, consce della scarsa regolarità delle consultazioni, come Palermo, Taranto, Bari, Messina, ma soprattutto Napoli, dove per giorni centinaia di migliaia di persone dimostrarono in favore della monarchia. Tutte queste proteste furono soffocate nel sangue, e in particolar modo a Napoli, dove gli ausiliari delle guardie rosse di Romita mitragliarono la folla assassinando una dozzina di persone, perlopiù giovanissimi. L'episodio è noto come la strage di via Medina, ma non la si insegna a scuola. Era l'11 giugno 1946, e i feriti furono oltre cento. Pochi giorni prima uno sconosciuto aveva tirato una bomba a mano contro un corteo di monarchici, causando un morto e numerosi feriti. Perché la popolazione era insorta? Perché si erano sparse notizie, e forse qualcuno le aveva anche verificate, relative ai brogli di cui si parlerà per gli anni a venire, prima che la cortina del silenzio calasse anche su questa vicenda, come era calata per le foibe, per i crimini dei partigiani, per l'esodo degli istriani. Su 35mila sezioni elettorali furono presentati 22mila ricorsi, tutti respinti in pochi giorni. Lo spoglio delle schede pervenute avventurosamente nella capitale si svolse nella sala della Lupa a Montecitorio alla presenza della corte di Cassazione e degli ufficiali angloamericani occupanti. L'Italia risultò ancora una volta divisa in due: il centronord per la repubblica, il sud per la monarchia, tanto che dopo il referendum ci fu chi propose di separare il sud dal Paese per creare un regno con a capo re Umberto. E mentre la proclamazione ufficiale era attesa per il 18 giugno, e mentre la corte di Cassazione stava ancora esaminando i ricorsi, il governo la notte del 12 giugno, a scrutinio non ultimato, trasferì i poteri del capo dello Stato – che fino allora era il re – al presidente del consiglio in carica. Il giorno dopo, il 13, re Umberto lasciò per sempre l'Italia per andare in esilio in Portogallo. Lo fece per non far precipitare in una nuova guerra civile la sua Patria, dimostrando un altissimo senso di responsabilità e amore verso gli italiani. La Stampa di Torino titolò: "Il governo sanziona la vittoria repubblicana", mettendo in dubbio la proclamazione stessa della repubblica. Perché neanche allora, lo si era capito. Poche ora prima di partire per il Portogallo, re Umberto in un proclama denunciò l'illegalità commessa dal governo e partì dopo aver affidato la patria agli italiani (e non ai suoi rappresentanti eletti). "Confido che la Magistratura, le cui tradizioni di indipendenza e di libertà sono una delle glorie d'Italia, potrà dire la sua libera parola; ma, non volendo opporre la forza al sopruso, né rendermi complice dell'illegalità che il Governo ha commesso, lascio il suolo del mio Paese, nella speranza di scongiurare agli Italiani nuovi lutti e nuovi dolori. Compiendo questo sacrificio nel supremo interesse della Patria, sento il dovere, come Italiano e come Re, di elevare la mia protesta contro la violenza che si è compiuta; protesta nel nome della Corona e di tutto il popolo, entro e fuori i confini, che aveva il diritto di vedere il suo destino deciso nel rispetto della legge e in modo che venisse dissipato ogni dubbio e ogni sospetto".

Il governo aveva fretta di dichiarare la Repubblica
Come finì la storia? Che il 18 giugno la corte di Cassazione respinse tutti ricorsi e stabilì che per "maggioranza degli elettori votanti" si dovesse invece intendere "la maggioranza dei voti validi" e che quindi aveva vinto la repubblica. La vicenda ha una coda, perché nel 1960 in un'intervista il presidente della suprema corte quel 18 giugno, Giuseppe Pagano, disse che in quelle ore «l'angoscia del governo di far dichiarare la repubblica era stata tale da indurre al colpo di Stato prima che la Corte Suprema stabilisse realmente i risultati validi definitivi». Secondo l'alto magistrato, tuttavia, non vi furono brogli. Tra i "gialli" di questa storia vi sono anche il fatto che Tito aveva pronte le sue truppe per invadere l'Italia dalla Jugoslavia in caso della vittoria della monarchia; si disse che l'allora segretario del Pci Palmiro Togliatti intervenne presso Mosca per ritardare il rientro delle decine di migliaia di prigionieri italiani in Urss; i primi rapporti dei carabinieri, presenti nei seggi, sia al Vaticano sia al governo, indicavano una netta vittoria della monarchia, posizione poi misteriosamente invertitasi in poche ore; il numero degli elettori è sembrato poi superiore a quello degli aventi diritto al voto, comprensibile nel disordine dovuto al periodo bellico. Possibile anche che molti abbiano votato più volte con documenti di identità falsi o appartenenti a defunti o dispersi. Lo stesso Togliatti, infine, ministro della Giustizia, di fronte alle migliaia di ricorsi, disse che probabilmente le schede non sarebbero potute essere controllate perché alcune erano andate distrutte... Meglio la monarchia della repubblica? Certo non la monarchia italiana, meglio forse quella inglese. Però almeno, che ai nostri figli sia raccontata anche l'altra metà della storia.


http://www.secoloditalia.it/2017/06/2-giugno-un-referendum-macchiato-di-sangue-la-strage-di-via-medina-a-napoli/
#71
A titolo informativo, per le anime belle e per chi si crogiola solo nei discorsi puramente filosofici e non si accorge di cosa gli capita sotto il naso tra una citazione di Aristotele e una di Kant o del piú quotato Nietzsche.


Stato di avanzamento dell'islamizzazione in Europa

Tutti gli emirati islamici nelle città dell'Eurabia

La polizia islamica tedesca è stata sciolta dalla polizia statale la scorsa settimana. La notizia, arrivata finalmente anche sui grandi giornali, dopo essere rimbalzata solo su blog, siti e piccoli quotidiani "islamofobi" ha catturato l'attenzione dell'opinione pubblica, scandalizzandola. Solitamente sentiamo parlare di "polizia islamica", atta a implementare con la forza il codice morale e legale della sharia, solo quando leggiamo notizie sull'Arabia Saudita (una monarchia assoluta sunnita) o l'Iran (una teocrazia sciita), ma non nel cuore dell'Europa.

La polizia islamica, "Shariah Police", con tanto di divisa, corpetto catarifrangente, numero verde per il pronto intervento, pattuglie organizzate, era regolarmente in servizio a Wuppertal, Vestfalia, Germania, fino alla settimana scorsa. Nonostante i numerosi documenti che ne provavano l'esistenza, le denunce dei cittadini locali, le foto, una pagina Facebook regolarmente aggiornata e una pagina Facebook contraria al corpo di polizia religiosa, i guardiani della moralità islamica hanno continuato, per mesi, a pattugliare la città, rimproverando le donne abbigliate in modo non appropriato (senza velo), implementando il divieto dell'alcol, del fumo, del gioco d'azzardo, delle discoteche. Sven Lau, il loro fondatore, è un tedesco convertito. Consumatore di droga leggera, si è disintossicato trovando la soluzione nell'islam e adesso è un talebano locale. Dell'esperienza della polizia religiosa non è affatto pentito. «Siamo riusciti ad allontanare le care e cari sorelle e fratelli dall'alcol, da abiti peccaminosi e immorali, dall'inferno infedele di discoteche, locali notturni, case da gioco». La polizia ha tardato a muoversi, perché allontanare i giovani da abitudini come queste non è un reato. Ma il motivo di questo ritardo è anche dovuto alla paura di scontrarsi con una minoranza islamica salafita, ultra-integralista, che potrebbe diventare una bomba di destabilizzazione. Fra gli immigrati turchi (prima popolazione di immigrati in Germania) e arabi l'integralismo si sta diffondendo da più di un quindicennio, considerando anche che Amburgo è stata la città da cui sono partiti alcuni degli attentatori dell'11 settembre 2001. Tre anni fa, nel 2011, il commissario di polizia Bernhard Witthaut confidava al quotidiano Der Westen: «Ogni ufficiale di polizia e il ministro dell'Interno tenderanno a negarlo, ma ovviamente noi sappiamo dove andare con l'auto della polizia e dove, invece, si deve entrare con i blindati. La ragione è che i nostri colleghi non si sentono più sicuri quando viaggiano in coppia e iniziano ad avere paura di rimanere vittime del crimine essi stessi. Noi sappiamo che ci sono aree in cui non possiamo più entrare. E anche peggio: in queste aree il crimine non viene più denunciato. Sono lasciate a se stesse». Fra queste aree, Witthaut includeva quasi esclusivamente quelle ad alta densità di immigrati musulmani, nella Ruhr e in Renania, l'area in cui si trova Wuppertal. Quindi non si tratta di un fenomeno nuovo. Per ora la polizia, presa tra il fuoco incrociato della stampa, ha dovuto intervenire con le maniere forti, ma in quanti casi ci sono quartieri musulmani che amministrano la giustizia con proprie polizie e lo fanno sulla base della legge coranica? In aree ad alto tasso di immigrazione, in Germania, gli islamici regolano già la giustizia con propri tribunali, come dimostrava l'anno scorso l'inchiesta del giornalista Joachim Wagner.

Nel 2010, in Gran Bretagna, era nato un movimento, i Musulmani contro i Crociati, che intendeva separare dal resto del Paese le città e i quartieri a maggioranza islamica. Nel progetto separatista islamico rientravano Bradford, Dewsbury e i distretti londinesi dei Tower Hamlets. Queste aree urbane avrebbero dovuto, negli intenti dei Musulmani contro i Crociati, trasformarsi in emirati indipendenti, regolati dalla sharia, con una propria polizia religiosa per implementarla. Il movimento islamico radicale è stato sciolto d'autorità nel novembre del 2011. Sempre nello stesso anno, Anjem Choudary, un radicale islamico di Londra a capo di un gruppo di seguaci, nei Tower Hamlets aveva iniziato ad appendere cartelli gialli per la costituzione di una "Shariah Controlled Zone", un'area controllata dalla legge islamica. Anche in questo caso, una mini-polizia religiosa, formata da volontari, pattugliava le strade e implementava le norme coraniche. «Se le persone sono terrorizzate dal taglio della mano, non rubino – diceva Choudary ai suoi intervistatori – se la gente si scandalizza per la lapidazione delle adultere, si eviti l'adulterio». Questa esperienza è durata poco, smantellata anch'essa dalla polizia britannica, ma le sue idee sono tutt'altro che morte e sempre nuovi salafiti le mettono in pratica. Abbiamo infatti visto lo scandalo delle scuole islamizzate a Birmingham e quello ancor più recente degli stupri impuniti a Rotherham. In questi casi, la polizia britannica si è comportata come se le minoranze musulmane su suolo britannico fossero già, di fatto, parte di uno Stato nello Stato. E la legge britannica inizia a recepire questo principio, considerando che ha permesso l'esistenza legale di ben 85 corti islamiche che operano regolarmente nel Regno Unito e, a partire da quest'anno, principi della legge coranica saranno recepiti anche nei tribunali ordinari.

Nella vicina Norvegia non esistono città o quartieri della capitale con una propria legislazione islamica. I salafiti locali, comunque, hanno chiesto di costituirne una, nel quartiere di Groenland, a Oslo, nel 2012, ancora sull'onda dell'emozione dell'attentato dell'islamofobo (anche se ha ucciso quasi solo norvegesi cristiani e laici) Anders Behring Breivik. A Groenland, secondo testimonianze locali (soprattutto di omosessuali che vengono spesso aggrediti) esisterebbe già, informalmente, una polizia islamica che implementa la shariah.

In un altro Paese scandinavo, la Svezia, Stoccolma è stata teatro di una grande rivolta di immigrati nell'estate del 2013 e si trattava, soprattutto, di immigrati dichiaratamente islamici radicali, che combattevano contro la polizia svedese nel nome di Allah. Non c'erano dubbi sulla natura ideologica e religiosa delle aggressioni agli agenti e alle loro auto. Malmoe, la città portuale che ospita la comunità musulmana più grande della Svezia (il 25% della popolazione totale) ha già quartieri, come Rosengaard, in cui persino le ambulanze e i vigili del fuoco devono entrare con la scorta della polizia.

L'Olanda, dove nel 2004 venne sgozzato dagli estremisti islamici il regista Theo Van Gogh, ha circa 40 aree controllate dai musulmani dove la polizia ha difficoltà ad operare. La lista di questa zone islamiche è stata redatta dallo stesso governo olandese, su richiesta della magistratura, nel 2010. I quartieri musulmani considerati più problematici sono ad Amsterdam, Rotterdam e Utrecht. Nel vicino Belgio, la stessa capitale Bruxelles, in cui il 20% della popolazione è musulmana, ha quartieri come Kuregem, pericolosi persino per la stessa polizia. E nel grande porto di Anversa, nel 2003, era sorta la prima "Zona ad Islamizzazione Progressiva" che la cronaca ricordi, con una propria polizia religiosa che pattugliava le strade per implementare la sharia.

In Francia il modello delle aree a controllo islamico è molto diffuso. Nel 1996 il ministero degli Interni aveva rilasciato una lista di 751 aree a "Urbanizzazione Sensibile", abitate da immigrati e con gravi problemi sociali e di sicurezza. Fra queste vi sono anche aree a maggioranza islamica, fra cui interi quartieri di Marsiglia, Tolosa, Lione. È a Marsiglia che è stato arrestato Mehdi Nemmouche, autore dell'attentato a Bruxelles del maggio scorso. Ed è Tolosa lo scenario di un altro tragico attentato, la strage nella scuola ebraica, commesso da un estremista islamico francese, Mohammed Merah. Parigi, comunque, con le sue banlieue resta l'area più instabile. Tre movimenti francesi nati di recente, quale risposta alla prepotenza islamica, Generation Identitaire, Résistence Républicaine e Risposte Laique, denunciano continue violenze contro francesi autoctoni e la volontà di creare emirati nei quartieri periferici a maggioranza musulmana. In uno scenario che ricorda da vicino il Libano, il movimento di destra Generation Identitaire sta iniziando a organizzare proprie ronde di volontari, contrapposte a ronde islamiche.

E in Italia? I musulmani non sono abbastanza numerosi da organizzare propri emirati. Ma lo scenario che iniziamo a vedere anche in quartieri di Milano, Roma e Torino ricorda molto le "zone sotto il controllo della sharia" britanniche, tedesche e del resto dell'Europa occidentale.
#72
Inverno, ti definisci scemo? Ma scemo perché non capisci o fai finta di non capire perché troppo legato alla tua ideologia; se avessi letto con attenzione  ciò che ho scritto precedentemente avresti avuto il pudore di non rispondere e non la presunzione di dire "cretino io che rispondo"!
Infatti noi non siamo come gli USA, almeno le loro forze dell'ordine sparano sui soggetti pericolosi, noi invece mettiamo in galere il derubato e premiamo i ladri, delinquenti e sospetti terroristi che accogliamo e manteniamo con sussidi statali. Senza parlare delle tante moschee abusive che in nome della libertà gli lasciamo creare e dove si incita al disprezzo verso gli infedeli coi versetti del corano e formano gli jiaidisti.
Beh, una bella differenza c'è.
Noi siamo EUROPA, la culla della civiltà mondiale ma siamo in questo periodo storico molto deboli e vulnerabili a causa delle politiche scellerate (si veda l'attacco alla Libia). Vogliamo fare affari nei paesi mediorientali in maniera poco lecita  e nello stesso tempo accogliamo le persone che provengono da quei paesi, come niente fosse, anzi, favorendo la loro cultura e regalando loro interi quartieri; grande tattica! Degna degli antichi Romani!
Ma meno male che adesso è arrivato Macron;  che insieme a Gentiloni e la Merkel siamo in una botte di ferro.
#73
Sei testardo, Inverno, come tutti i comunisti... Intanto noi non siamo gli USA. Non è che io abbia grandissime simpatie per gli USA, mai avute. Trump lo preferivo per il programma che aveva presentato e perché pareva fosse un tantino (diplomazia e poteri forti permettendo) anti islamico. Ma i giochi geopolitici ed economici in ballo sono troppo grossi ed è difficile persino per un Presidente di un grande paese come gli USA tener fede a ciò che si era prefissato; inoltre c'è anche il problema del'Iran da tenere a bada, altro bel Paese "affidabile".  I nostri politicanti invece ci stanno islamizzando senza ricavarne grossi profitti, ma credo solo per imbecillità ideologica o per assicurarsi una fetta di elettorato. Ed io ho sempre detto però che occorre scindere il terrorismo islamico che è certamente una pedina manovrata da qualche potenza mondiale.
Inoltre penso che oramai dovremmo assumerci delle responsabilità e  prendere una precisa decisione perché la situazione in tutta Europa è diventata critica ed incontrollabile, la diplomazia non serve più, dobbiamo decidere se continuare con l'ipocrita diplomazia allo scopo di perseguire i soli interessi economici, oppure iniziare a salvare i beni, a mio avviso più preziosi, della libertà, della giustizia, dell'equità, della pari dignità tra uomo e donna, del rispetto e della dignità dei bambini, dei ragazzi e persino degli animali,  quindi dovremmo inevitabilmente guardare in faccia la realtà dell'islam (nessuno ha il coraggio ancora di farlo, per convenienza suppongo) e imporgli un sonoro quanto deciso NO,  uno STOP, un NO FLY ZONE e di RECEDERE perché si è pure preso troppo più spazio e importanza di quello che in effetti è e gli compete (specie in Occidente),  intimargli, se non intenzionato a seguire le norme fondamentali, di  andare a pregare il falso profeta altrove e ben lontano dall'Occidente. Tanto, credo che in qualche modo ci arriveremo ad uno scontro con quel movimento politico-religioso, sia se si prosegue su questa falsa riga, sia se ci si mostra a questo punto più duri ed intransigenti. Avremmo dovuto essere più accorti e lungimiranti almeno un 10, 15 anni fa (come minimo) per scongiurare di arrivare al punto di rottura con l'islam che ormai credo accadrà, per l'ennesima volta, accadrà; nonostante la miriade di politici e altra gente più o meno importante leccapiedi.
#74
Eh ma per le anime belle tutto va bene  e  tutto è normale.  Le migrazioni ci sono sempre state... e anche noi emigravamo...
Che è parte ineluttabile del nostro destino, che ci conviene unirci agli invasori e assimilare il loro stile di vita per vivere  meglio.
Che se proprio non sopportate la cosa, ricordatevi che la colpa è nostra, del cattivone  Occidente.
Che, poverini, scappano, scappano tutti, scappano da guerre e carestie e in cerca di una vita migliore.

Vorrei sapere se scoppiasse una guerra da noi, noi dove scapperemmo in massa? E quanti di noi si potrebbero permettere il viaggio? E una volta sbarcati a milioni in un altro paese, facciamo un esempio, negli  Stati Uniti, ci offrirebbero alloggio, vestiario e vitto gratis a tempo indeterminato? Fornendoci pure telefonini, tablet, cuffiette, campi da gioco, biciclette,  tutto l'occorrente per i bambini, assistenza sanitaria e persino il dentista tutto naturalmente gratuito, e pure corsi gratuiti per tutti? Ah poi penserebbero ad inviarci aerei e flotte navali per venirci a prendere  e metterci subito al sicuro, rifocillandoci a causa del desagio.
Beh poi molti di noi verrebbero impiegati nei lavori che gli statunitensi non vogliono piú fare: lavoro nero, oppure nelle fabbriche ma pagati di meno, con la felicità dei lavoratori piú poveri statunitensi, che sarebbero felici di assumere  il nostro stile di vita.
Magari chiederemmo rifugio in Arabia Saudita o in Quatar, lí sono ricchi e ci accoglierebbero con tanto ardore, educati come sono dalla loro accogliente religione di pace e amore, noi cristiani non incontreremmo nessun ostacolo, anzi, nel giro di qualche anno costruirebbero per noi miriadi di chiese, chiesette, centri e circoli culturali cristiani.A noi donne occidentali, per rispetto verso gli ospiti, ci lascerebbero indossare minigonne, jeans e quant'altro è nei nostri usi; loro sono civili, non è mica come da noi. Ci consentirebbero persino di fare all'aperto le sagre della porchetta.

Oh, ma... a pensarci bene, ma facciamola scoppiare una guerra da noi! Ci converrebbe!

Scherzi a parte, vi sembra uno scenario da romanzo orwelliano di fantapolitica, vero?

Beh, è quello che sta invece realizzando la UE.

Adesso si capisce meglio l'enorme assurdità di questa apocalittica operazione? Vi pare che sia tutta generosità e amore fraterno?
Risposta: No, assolutamente.

#75
La tecnologia ha reso meno faticoso il lavoro in genere, ma la civiltà, l'urbanizzazione in particolare, ci hanno tolto, strappato, rubato il meraviglioso contatto con la natura.

Durante quei mesi estivi non sentivamo la mancanza della tv perché eravamo tutto il tempo occupati a dedicarci a cose piú piacevoli e/o divertenti. La mattina fino a mezzogiorno e oltre stavamo sulla spiaggia poco lontana, a sollazzarci a mare, tra nuotate interminabili e continui tuffi dalle spalle di fratelli e amici che si prestavano volentieri a far da trampolino... poi stesi sui teli ad abbronzarci e scherzare per ogni piccolo pretesto. La spiaggia era frequentata esclusivamente dai pochi fortunati abitanti del paradisiaco luogo e quasi solamente dai più giovani perché essendo ancora un posto sconosciuto,  alla spiaggia si accedeva attraverso una parete argillosa scoscesa e  bisognava fare un paio di salti per arrivarci.... C'era anche un piccolo angolo di canneto dove ripararci dal sole ed un rivolo di acqua sorgiva sempre fresca che sgorgava ininterrottamente.... Che incanto!
Forse molti ragazzi di domani non vivranno mai queste esperienze fantastiche.
E cosí tornavamo a casa affamati come lupi... Altro che anoressia!
Dopo pranzo stavamo di nuovo fuori, al fresco sotto gli alberi o all'ombra di un pergolato a chiacchierare, a raccontarci storie o a dilettarci con giochi improvvisati. Poi si giocava coi cani, il nostro e quello dei vicini, e vederli nelle loro acrobazie tra corse forsennate, salti e capriole... era uno spasso. Puntualmente poi, ad una ben precisa ora del pomeriggio, arrivavano tutti insieme frotte di gatti scrocconi, molto belli benché selvatici, accortisi di aver trovato la manna dal cielo: cibo gratuito e abbondante per tutti; si mangiava spesso pesce, a volte pescato proprio sugli scogli lí vicino, e donato anche ai graziosi ed avidi ospiti che dopo aver riempito per bene la pancia e data un'ultima leccata ai baffi si allontanavano indolenti, sazi e pasciuti, solo qualcuno piú riconoscente restava a farci compagnia tra fusa e sonnellini trascorsi al venticello e sdraiato a godersi come noi quei momenti di pace.

Come ho già detto, in casa entrava ogni sorta di insetti e piccoli altri animali - i gatti sornioni pronti a rubare qualcosa di goloso non mancavano mai - e noi a fare a gare a chi riusciva a mandarli via! I piú riottosi erano lucertole e gechi... i gatti invece schizzavano via d'un lampo; poi vi erano tantissimi insetti rossi, centopiedi mi pare si chiamino (esattamente "scutigera coleoptatra"), sono anni che son scomparsi, non si vedono piú; non è piú il loro habitat naturale.
Tornati in città eravamo piú belli, con l'incarnato piú sano, abbranzati e sodi, dall'aria felice... Altro che depressione! Tutti i giorni al sole e all'aria, tra mare e campagna... era un pieno di vitalità.

Urbanizzare ancora e devastare la natura non conviene piú, è da matti furiosi continuare cosí. È inutile per esempio costruire nuovi edifici quando rimangono a lungo invenduti e ve ne sono tanti altri abbandonati da recuperare. Bisogna invece tornare a riappropriarci di aree verdi sempre piú estese, curate e lasciate al sapiente dominio della natura. Anche gli animali vanno lasciati liberi il piú possibile... A quei tempi riuscii a vedere anche una volpe, bellissima. Le civette ci sono ancora, sento con dispiacere invece la mancanza dei gufi. Quasi scomparsi anche i cardellini, allora popolavano tantissimo la zona. Le gazze e le tortore ci sono ancora, resistono gabbiani e rondini, anche se queste ultime si vedono sempre piú raramente in città.
Finché non ci convinceremo che questi esseri viventi, piante ed animali insieme, fanno parte di noi, appartengono alla buona qualità della nostra vita, non riusciremo ad evitare di distruggerli. 
L'ecologia, evitando l'inquinamento e lo sperpero delle risorse naturali è l'unica via che abbiamo e che certamente già perseguiamo, ma che tanto cammino ancora ci attende, per essere piú sani, quindi piú belli, ma soprattutto piú felici.

Ed in questo auspicio futuro, scusate la sincerità, non ci vedo l'invasione che porta ulteriore squilibrio. Non ho scritto di proposito "immigrazione", ma "invasione". Perciò sono pazzi coloro che aggradano tale invasione perché il loro ragionare non è profondo ed ampio da abbracciare in maniera completa la realtà, ma sono vittime di sentimenti settari.

Anche questi dovrebbero scomparire ( e i loro opposti, i guerrafondai) per una buona ecologia mondiale.