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Messaggi - Jean

#61
Percorsi ed Esperienze / Il fuggiasco
31 Dicembre 2023, 12:38:31 PM
Bonjour au monde entier...

https://www.riflessioni.it/logos/varie/i-fuggiaschi/https://www.riflessioni.it/logos/varie/i-fuggiaschi/

anche a me questo luogo piace... l'avevo paragonato ad un hotel col suo flusso di soggiornanti e visitatori occasionali... altri tempi, non bisognerebbe esser più di tanto legati al passato... anche se un poco rimpiango di non aver l'occasione di poter scambiare, se non un'opinione almeno un saluto con gli ospiti d'un tempo con cui mi  intrattenni

Nel caso ci leggano da "lassù", dall'etereo spazio dei visitatori anonimi prospettato da InVerno, colgo l'occasione per salutarne alcuni (paul11, sariputra, garbino, sgiombo...) e a tutti, passati e recenti, augurare buon anno...

...che, coincidenza (tempus fugit...), ci riporta al tema del fuggiasco...

 
Pria che tu possa trovarlo
quello arriva, si nasconde
dentro al forum; come tarlo
mangia tutto al par dell'onde
 
quando tempesta vien dal mare
e si pasce delle spiagge.
Tu che scrivi a chi ti pare
nelle terre ormai selvagge,
 
non attenderti risposta
non sperar che resti il fiasco,
prenderesti una batosta
ché il vin prese quel fuggiasco...
 


 
6 anni di prigione
11 processi
5 anni di latitanza
1 sola via di scampo
------------------------------------
23 - ultimo giorno di quest'anno...
 
 
Cordialement
Jean
#62
Attualità / Re: Intelligenza artificiosa
30 Dicembre 2023, 18:08:45 PM
Citazione di: Pensarbene il 30 Dicembre 2023, 14:00:31 PMAdesso gli ho chiesto:" astrologia chimica: se una persona è silicio ascendente cloro com'è?"
Ecco la risposta:
"Nell'astrologia chimica, il silicio è un segno che rappresenta la creatività, la comunicazione e la connessione con la natura. È un elemento semiconduttore, il che significa che può sia condurre che isolare l'elettricità. Le persone nate sotto il segno del silicio sono spesso creative, comunicative e connesse con la natura. Sono anche in grado di adattarsi a nuove situazioni e sono in grado di trovare soluzioni ai problemi.
Il cloro è un segno che rappresenta la forza, la determinazione e la trasformazione. È un elemento altamente reattivo, il che significa che è in grado di combinare facilmente con altri elementi. Le persone nate sotto il segno del cloro sono spesso forti, determinate e in grado di trasformare le cose. Sono anche in grado di essere assertive e di farsi valere.
La combinazione di silicio e cloro è una combinazione potente e stimolante. Le persone nate sotto questo segno sono spesso creative, comunicative, forti, determinate e in grado di trasformare le cose. Sono anche in grado di adattarsi a nuove situazioni e sono in grado di trovare soluzioni ai problemi.
Ecco alcuni tratti caratteristici delle persone nate sotto il segno del silicio ascendente cloro:
  • Creative: hanno una ricca immaginazione e sono in grado di generare nuove idee.
  • Comunicative: sono esperte nell'uso delle parole e sono in grado di esprimere le proprie idee in modo chiaro e conciso.
  • Connesse con la natura: hanno un profondo rispetto per la natura e sono in grado di trovare pace e tranquillità nella natura.
  • Adattative: sono in grado di adattarsi a nuove situazioni e sono in grado di trovare soluzioni ai problemi.
  • Forti: hanno una forte forza di volontà e sono in grado di superare gli ostacoli.
  • Determinate: hanno un forte senso di scopo e sono in grado di raggiungere i propri obiettivi.
  • Trasformative: sono in grado di cambiare le cose e sono in grado di creare un impatto positivo sul mondo."

Una specie di auto presentazione, però ha dimenticato che il cloro è un disinfettante e un veleno per l'uomo....

Ho fatto la stessa tua domanda all'A.I. che talora interpello, questa la risposta:

Mi dispiace, ma l'"astrologia chimica" non è un sistema astrologico riconosciuto o ampiamente accettato. L'astrologia tradizionale si basa sui movimenti e le posizioni dei pianeti nel sistema solare al momento della nascita di una persona, e non tiene conto degli elementi chimici come il silicio o il cloro. Pertanto, non posso fornirti informazioni o interpretazioni specifiche sull'ascendente silicio e cloro.

L'astrologia tradizionale considera i segni zodiacali, le case astrologiche e gli aspetti planetari per ottenere un'interpretazione complessiva di una carta natale. Se hai domande sull'astrologia tradizionale o su altri aspetti dell'astrologia, sarò lieto di cercare di aiutarti.

ergo, non tutte le A.I. sono uguali (ovviamente) come non tutte le domande riescono col buco... nel senso di prestarsi a una risposta sensata... salvo trovarci un che d'umoristico... comunque sostituendo Cloro con Toro - non thorium -  la risposta per quel segno non è malaccio... tu che  animale segno sei ? ;D 
#63
Tematiche Filosofiche / Re: Al di là dell'aldilà
24 Dicembre 2023, 21:34:50 PM


La memoria è l'adesso di ieri,
se lo sarà anche di domani
dipende dal destino,
il braccio armato del tempo.

Ogni destino è diverso,
come tutti diversi
sono gli esseri umani,
pur se i Destini Maggiori
a florilegio li raccolgono
in mazzi intrisi di sangue;
come sta accadendo adesso,
un milione di vite
cancellate dalla follia delle guerre.

Se e quando passerà questo tempo
cosa diremo a chi ci chieda
"cosa avevi imparato dal fiore,
dall'albero, dagli uccelli?"

La grazia della creazione,
così vicina, così irraggiungibile...
domani ci sarà ancora
qualche inutile poeta
che nonostante la memoria
ammorbata dall'orrore,
con delicata mano
passo leggero
e mente acuta,
 avrà cura di ogni cosa,
perché tutto ci tiene in vita,
tutto fa di noi
quel che siamo?

Solo quel tutto
come il mare,
può assorbire e diluire
le acque imputridite.

Niente verrà cancellato,
niente sarà perdonato,
il mare è
l'unica speranza
per l'essere umano.

Il mare comincia
da una piccola goccia d'acqua,
che cade sopra ogni paese del mondo
e, incontrando altre gocce
si unisce a loro,
diventando un rivolo
e poi un fiume
che ritorna
donde venne.

Se quella piccola goccia d'acqua
scendendo dal cielo
ti toccherà,
dagli una possibilità,
adagiala dolcemente
a terra
e
ringraziala
con un pensiero
d'amore.
 

https://www.riflessioni.it/logos/estratti-di-poesie-d'autore/adesso/

 
Cordialement
Jean
#64

... ai partecipanti, ai moderatori, a Ivo

buon Natale e buone feste


Jean



#65
Percorsi ed Esperienze / Intermezzo
22 Dicembre 2023, 15:20:13 PM
"Intermezzo - Breve azione scenica, di carattere leggero e vario (divagazione, ndr) , che serve a riempire gli intervalli fra un atto e l'altro o fra due quadri successivi di una rappresentazione (tragedia o commedia).
 
"Grazie...  dunque cos'è il nome? Accetti che sia una sorta di serratura?"

"La serratura di cosa... di una porta?"

"Figurativamente, sì... ma le porte non son tutte uguali...toh, casualmente dispongo di questo test (l'ho fregato a casa di tinkwell... ma avevo una chiave-utente, eh...)
https://www.riflessioni.it/logos/percorsi-ed-esperienze/di-che-segno-ehm-cioe-animale-sei/

Ecco qui, scegli una porta:


"Mmh... direi la numero 1"

"Porta cioccolata... porta immacolata... ritenta, sarai più fortunato, dai..."

"Ma come ritenta... mi andava quella!"

"Sei davvero immacolato? Mai un torto fatto, neppure un peccatuccio, un errore..?"

"... beh... ok, facciamo la numero 4"

"Chi dall'uno salta al quattro in un lampo divien spettro... diciamo che porta sfiga, va bene lo stesso?"

"Eh no... già son sfortunato di mio! Visto che si può cambiare... scelgo la numero 2"

"La porta verde tutto perde, solo la vita ti rimane!
Senza ori e senza vesti resti nudo come un verme,
proprio oggi che è solstizio, al freddo e senza pane,
il pensiero non protegge l'uman che si ritrova inerme!"

"Allora dimmelo... giochetto sporco, seppur in rima! Cos'è rimasto, la numero 3... che dice?"

"Bene, bene e ancor più bene... tutte l'altre non conviene, questa invero è la tua porta, la sol parola ove sei Re!"

"Te pareva... e quale sarebbe codesta parola?"

"Il tuo Nome, la serratura della tua porta..."

 
.... Fine intermezzo .....

Cordialement
Jean

#66
Percorsi ed Esperienze / Godot
18 Dicembre 2023, 22:59:19 PM
Citazione di: Jean il 02 Novembre 2023, 10:02:23 AM
"Buonasera, vorrei iscrivermi a un vostro corso."
"Bene... quale?"
"Conosci te stesso (soddisfatti o rimborsati)."
"Eh, il nostro fiore all'occhiello. Che fortuna, è rimasto l'ultimo posto!"
"Accidenti, non pensavo ci fosse un tale interesse... meno male, cosa serve?"
"... rimasto l'ultimo posto di tre... per questo è fortunato, un segno karmico o del destino, se preferisce. Basta un documento, sottoscrivere questo modulo e versare un acconto di xx euro."
"... dieci pagine di modulo d'iscrizione? Comunque questa è la mia C.I. e l'acconto... un po' caruccio, eh."
"Come leggerà nel modulo, al termine del corso in accordo alla formula soddisfatti o rimborsati, se non lo sarà riavrà le quote versate, se invece acquisita la conoscenza di sé sarà soddisfatto, sicuramente non la scambierà con una cifra ben maggiore di quella sostenuta!"
"Beh, messa così pare una formula vantaggiosa... ho un paio di  dubbi e vorrei parlarne con l'insegnante... potrei incontrarlo?"
"Ma certo... ci sta già parlando, dica pure, sono io!"
"Ah, pensavo fosse un amministrativo..."
"Infatti amministro un po' di tutto, mi muovo su più piani – dell'essere e non -  che dubbi ha?"
"Il primo riguarda il motivo per cui sono qui rispetto all'impegno richiesto..."
"Giusto, interrogarsi sulle motivazioni... è già sulla buona strada, anzi, un bel pezzo avanti! Certo che se conoscesse se stesso..."
"Non avrei dubbi?"
"... a cui non potrebbe rispondere da sé, e forse non sarebbe qui per iscriversi al corso, che magari potrebbe condurre lei, signor..?"
"Ulisse... non credo che potrei mai arrivare a tenere un corso del genere e, coincidenza, stiamo parlando proprio del mio secondo dubbio, signor..?"
"Ipnclvim"
"Ipnclvim... ma è un nome?"
"Quello più facile da ricordare... ilprimonomechelevieneinmente."
"Ma potrebbe non essere il suo... se dicessi, che so... Jean?"
"Ci ha azzeccato, visto che facile?!"
"... davvero? Ma è un caso!"
"Sicuramente, uno contro tutti i nomi del mondo... come trovare il biglietto vincente della lotteria... le avevo detto che è fortunato, no?"
 
"Qualcosa mi sfugge... mi par d'essere in un film..."
"... in una simulazione, nella pagina d'un libro... in un dialogo scritto su un forum... qual è la vera realtà?"
"... accidenti, son domande difficili... la vera realtà è quella che vivi, che sperimenti, qualcosa di oggettivamente incontestabile, no?"
"Appunto... ma chi la vive dov'è?"
"Sono io, qui... che la sto vivendo..."
"Vedi, Ulisse (a questo punto diamoci del tu...) tu potresti essere l'espediente di uno scrittore burlone per comunicare con i suoi amici... egli, dietro l'ormai onnipresente tecnologia sta, parola dopo parola, infondendo la vita in te, uno dei suoi personaggi... e man mano in chi legge si forma un'immagine a cui farti corrispondere... niente di nuovo sotto il sole, come direbbe il Toro... tutto è già stato scritto, noi si cambia solo un po' forma e disposizione e si posta... per continuare a vivere in questa realtà virtuale, magari credendo di far bella figura, con dei ragionamenti logici e importanti... insomma una canzone intelligente..."
 
Continua...
 
https://www.mybubble.it/2021/07/07/1973-cochi-e-renato-fanno-cantar-tutta-la-gente-con-la-canzone-intelligente-e-le-altre-ma-chi-era-lo-sciocco-in-blu/
 
dedicato @Aspirante Filosofo58
 
Cordialement
Jean

"Buonasera Ulisse, come va?"

"Buonasera Jean, bene grazie"

"Sono lieto... ah, io non sono Jean"

"In che senso?"

"In quello del nome, non è il mio..."

"Ma avevi confermato che l'avevo indovinato!"

"Davvero? Quindi sei un indovino?"

"Che centra? No, non sono un indovino... è stato un caso, l'ho buttato lì e hai confermato"

"Peccato... magari ti facevo indovinare qualcosa... che dici, possiamo provare lo stesso, col caso?"

"E il tuo nome?"

"Appunto, proviamo col caso, no?"

"... un momento,  mi avevi confermato di chiamarti Jean... "

"No, io ti avevo detto ipnclvim..."

"Sì, ilprimonomechelevieneinmente... ed io ho buttato lì Jean..."

"Certo, ricordo bene... ed io ho confermato che quello – Jean – era il primo nome che ti è venuto in mente, molto semplice, non è così?"

"Ma allora non è il tuo nome?"

"No davvero, il mio, come ti avevo detto è ipnclvim... ma sembra che tu non l'abbia accettato come il mio nome... da parte mia io ho accettato il tuo, Ulisse"

"... e il discorso su un nome contro tutti gli altri, il biglietto della lotteria... che sono fortunato... non capisco"

"Son qui per spiegartelo, la seconda lezione, il nome..."

"Questa è la seconda lezione?"

"Hai una proposta migliore?"

"... beh, no... già questa non mi è chiara, ve bene, spiegamelo"

"Grazie...  dunque cos'è il nome? Accetti che sia una sorta di serratura?"

"Nel senso che se chiamo qualcuno col suo nome quello mi ascolta?"

"Ti presta attenzione, ascoltare è più impegnativo... comunque si apre una porta. Mettiamolo subito in pratica... ti va un caffè?"

"Ma dobbiamo uscire dalla stanza... comunque, sì..."

"Bene, lezione sul campo... qui ci ritorniamo dopo; laggiù c'è una buona pasticceria, sempre ben frequentata. Appena entrati, pronuncia ad alta voce (non troppo, eh) un nome maschile o femminile non importa, basta che ci siano almeno un po' di persone di quel genere. Rivolgi la voce verso il centro del gruppo e guarda le persone solo un po' più in alto delle loro teste, ok?"

"Va bene... e dopo?"

"Dopo vediamo se il caso ci darà una mano o dobbiamo dargliela noi... eccoci all'entrata, sei pronto?"

"Sì"

"Bene... pensi che lo siano anche i lettori?"

"... lettori? Quali lettori?"

"Quelli della prima lezione, ricordi quel che ti dissi?: "... in una simulazione, nella pagina d'un libro... in un dialogo scritto su un blog... qual è la vera realtà?" Cosa mi avevi risposto?"

"Che ...la vera realtà è quella che vivi, che sperimenti, qualcosa di oggettivamente incontestabile..."

"Appunto... ma chi la vive dov'è?"

"Sono io, qui... che la sto vivendo..."

"Un dejà vù o la prima volta?"

"Quale dejà vù?"

"Questo: "Appunto... ma chi la vive dov'è?"
              "Sono io, qui... che la sto vivendo..."
Uguale uguale alla prima lezione... i lettori possono verificare, eh..."

"Non mi ci raccapezzo... i lettori..."

"Sì, pensi che siano pronti?"

"Sinceramente... non ne ho idea..."

"Puoi chiedere, no?"

"A chi, ai lettori?"

"Certamente... se ti risponde qualcuno sono pronti e continuiamo, altrimenti cambiamo programma, sei d'accordo?"

"Se lo dici tu, ok... lettori, siete pronti? E adesso?"

"... attendiamo Godot..."

https://youtu.be/Ee8XiILtHaU


Cordialement
Jean
#67
Attualità / Re: Il nuovo kippur
18 Dicembre 2023, 18:10:46 PM
Citazione di: InVerno il 18 Dicembre 2023, 15:31:02 PMDipende dall'agenzia immobiliare, il giornalista che riporta la notizia evidentemente si fida del fatto che "una agenzia" faccia primavera e racconti un fenomeno, io non so se il proprietario dell'agenzia è il cugino di Netanyau o è solo un burlone che vende fontane di Trevi, ma so a che gioco vuole giocare chi riporta la notizia e lo sai anche tu..

Giusto InVerno,

che sia il cugino di Netanyau o il Totò di turno di certo fan parte del gioco... e solamente come un gioco conviene (moralmente) interpretarne il messaggio, come penso ha fatto Pio.

E come un gioco l'ho interpretato a mia volta... scrivendo di avere a disposizione l'importo negativo di meno 300.000 euro...

Chissà se a primavera a Gaza torneranno a nidificare le cecropis dauriche...  il sangue si può levare dai muri ma persiste nell'animo.


J4Y
#68
Attualità / Re: Il nuovo kippur
18 Dicembre 2023, 11:51:08 AM
ESTERI
Lunedì, 18 dicembre 2023
"Scegli la tua villa sul mare a Gaza". Israele vende le case dei palestinesi
Un'agenzia immobiliare offre già i terreni. "Svegliati, una casa nuova non è un sogno". Lo slogan e il punto di non ritorno.


https://www.affaritaliani.it/esteri/scegli-la-tua-villa-sul-mare-a-gaza-israele-vende-le-case-dei-palestinesi-891559.html

....

Disponendo di -300.000 euro, dite che sarebbe un buon investimento?



#69
Citazione di: bobmax il 17 Dicembre 2023, 16:27:27 PMPerfetto!
Non son più capace di fare le tabelline...😣
Beh, non tutto il male vien per nuocere.
Vedo spazi sconfinati davanti a me.

Considérations très élégantes...

J4Y
#70
Tematiche Filosofiche / Re: Oltre la Cenere
15 Dicembre 2023, 14:26:49 PM
Citazione di: bobmax il 15 Dicembre 2023, 14:01:31 PMSei tu.
D'altronde, se ben ci rifletti, ci sei solo tu.
Ci sei solo tu e... Dio.
Sei stato gettato nel mondo.
E il mondo, è Dio.
Dio che è lo stesso Caos.
E questo lo puoi intuire se consideri l'amore. Se inizi a intravedere che l'amore muove ogni cosa.
L'amore che altro è se non autentica libertà?
E la libertà non è forse proprio e soltanto del Caos?
Tu sei il figlio unigenito.
Finché ci sei, finché esisti.
Quando non ci sarai più, tornerai a essere ciò che sei sempre stato: il Padre, il Caos.
Ok, ci sono solo io e Dio (il mondo).
E tu?
Ci sei solo tu e Dio?
O tu che mi rispondi sei Dio stesso?
Se mi risponde qualcun altro, magari differentemente... è sempre Dio che recita più parti in commedia (divina)?

#71
Tematiche Filosofiche / Re: Oltre la Cenere
15 Dicembre 2023, 13:56:28 PM
Buongiorno Alberto,

grazie per il racconto di cui vorrei chiederti se è tuo, scritto per l'occasione o in passato; in ogni caso (trattando di tappeti) una coincidenza, un trait d'union... e cosa "disegnano"  molti ---  se non una trama nell'ordito (ad esempio questa discussione)?

Leggo che ti aggradano le coincidenze... foriere di insondabili emozioni...

" Noi chiameremo emozione la caduta brusca della coscienza nel magico."  - J.P.S.


Cordialement
Jean
#72
Tematiche Filosofiche / Re: Oltre la Cenere
15 Dicembre 2023, 13:44:51 PM
Citazione di: bobmax il 15 Dicembre 2023, 13:29:46 PMNon vi è nessuna legge assoluta, nessuna causa-effetto, nessuna necessità.
Tutto quello che c'è, è soltanto un dono, contingente.
Un dono del Caos, un dono di Dio.

Ciao bobmax,

appreso il mittente (caos = Dio?),  chi è il destinatario del dono?


#73
Tematiche Filosofiche / Re: Oltre la Cenere
13 Dicembre 2023, 20:22:51 PM
Citazione di: green demetr il 08 Dicembre 2023, 22:07:50 PMCiao Jean,
Ho provato a far passar passare qualche giorno, ma la poesia non l'ho capita.
Penso che un maestro indichi una strada, una domanda, di cui però poi ognuno deve trovare la forza di affrontare e rispondere.
Per esempio mastro D. (il mio maestro) si è scomposto per un attimo, indicando che al Menone (mi pare) bisogna, per forza di cose, rispondere, prendere posizione.
Bisogna prendere posizione nell'agorà.
Far finta di nulla e rifugiarsi nel concetto confuso, molto confuso, di anima, o Dio, significa essere completamente dentro la Sofia (Il sofismo).
Non serve arrivare al Menone, o forse lì il messaggio è imprescindibile.
Io me ne sono accorto subito (ma forse proprio perchè mi ha già mostrato alcuni fili rossi, che tra l'altro rispondo alla contemporaneità, fantasma del modernità, o semplicemente sua evoluzione nefasta) sin dall'Eutifrone.
Il personaggio di Socrate, marionetta nelle mani del sommo architetto, fa domande, non perchè vengano risposte, ma perchè l'adepto cerchi il significato non nel senso letterale, men che mai storico, bensì nell'anagogico, metafore, scambi di idee, che si susseguono come se fosse un tutt'uno. Domande che aprono su altre domande, il cui domandare globale, aprono vie di tracendenza, altrimenti impossibili, nel cerchio limitato del nostro vedere (oggi a non più di un palmo dal naso).
Tu facevi la domanda dell'individualità, ma vedi gli "eterni" sono ciò che appare e poi scompare.
E' ciò che sembra darsi, senza mai darsi.
Penso che l'analisi più consona a cosa sia l'identità ce l'abbia data Hegel.
Hegel non è un grandissimo filosofo, non c'è dubbio, ma è stato colui che ha fissato un importante acquisizione, ossia che l'individuo è in realtà il soggetto e che il soggetto non è assolutamente dato!!!
Poichè non si da, allora egli diventa un problema.
Qualunque filosofo che ritenga di poter proseguire sulla via della psicologia interiore, deve avere ben in mente questa cosa.
La nostra individualità per lo più si instaura nel tempo.
Ma mentre dello spazio, non abbiamo dubbio, già nel tempo abbiamo grossi, grossi problemi.
Severino riteneva di aver trovato una scorciataia, ai problemi del sottoterra della filosofia, ponendo un ponte, che egli chiamava NECESSITA' LOGICO-FENOMENOLOGICA del tempo come ENTE.
Naturalmente questo è un pensiero molto profondo e ancora da indagare.
Ma come già detto non risolve la condizione di noi che siamo RE, MA NON CE NE POSSIAMO RENDERE CONTO.
E' una filosofia che nega Platone, che nega la grande tradizione psicologica dai moralisti francesi tipo montaigne a nietzche a freud, e agli innumerevoli che sono nati nel novecento.
Non ci sono echi in Severino, solo un monolite nero. (poco appetibile).

Ciao @green demetr,
se la poesia non l'hai capita con le parole puoi provar con la musica...  ;)
https://youtu.be/d02Nk5d6LYA

Paolo C., a 85 primavere, ha ricevuto (finalmente) questo febbraio l'invito a declinar la sua arte alla Scala, luogo da sempre teatro (essendolo) di contrastanti passioni...


Per quel che ricordo del vecchio forum sei stato il primo a sdoganare il termine "rapsodico" che ho visto ricomparire in un tuo recente post.
Pur mutando le prospettive armoniche connesse alla nostra identità, talune "impronte digitali" che ci caratterizzano appaiono e scompaiono – concretamente dandosi - diversamente dagli eterni che lo sembrano, come scrivi.

Se l'individualità si instaura nel tempo (e non col tempo) significa che, fuor da quello, in un non-tempo (aion) o in un tempo modificato (sonno e sogno) l'essere umano, se non affrancato, perlomeno non ne è schiavo?

Il tappeto che nasconde (occulta) la cenere colà diviene magico e talora, casualmente e incondizionatamente s'alza in volo, conducendo (l'osservatore?) oltre... (il tappeto è sempre lo stesso, la straordinaria e preziosissima coscienza).

Al di qua, dove siamo, sballottati dagli innumerevoli accadimenti propri, altrui e sociali (di ogni tipo) cerchiamo in molti modi di cristallizzare una (nessuna – centomila) identità ostinatamente solubile, fluida... magari  sforzandoci di  prendere posizione... e/o di farla prendere agli altri, sperando o presumendo che il mal comune sia meno male di quello personale.

Quante volte nella nostra vita abbiamo cambiato posizione? E il chiodo di quella attuale ha effettivamente schiacciato (eliminato) quello precedente o mai dire mai?

Ognuno gioca (a rincorrere i suoi guai. Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso. E ognuno in fondo perso. Dentro i fatti suoi.) col proprio tappeto confidando non sia troppo evidente il rigonfiamento... quel che resta in vista è il nostro precipuo monolite (colore a scelta) che ci rimanda l'eco lontano dell'occultato, destinato all'immenso serbatoio dell'inconscio... forse la sola cosa che ci accomuna veramente.


J4Y


#74
Percorsi ed Esperienze / Re: Sens of humor
10 Dicembre 2023, 21:45:26 PM
Perbacco, l'enigma del precedente post è rimasto inevaso... al pari di Rudolf, ancora prigioniero di Zenda... beh, chiederò a Rassendyll, il falegname del castello qualche aiutino...

nell'attesa vi intrattengo con un raccontino, "Identità":




A un pensionato (non sanno come passar il tempo) intento ad osservare un metalmeccanico martellar con precisione un rivettone sulla putrella, chissà come mai venne in mente di chiedergli chi fosse.
Il lavoratore, seppur inizialmente distratto dalla domanda del pensionato, continuò a lavorare mentre la sua mente divagò verso un'osservazione più profonda della sua esistenza e dell'idea di identità.

Pensò a quanto fosse insignificante e transitorio il suo lavoro nel grande schema delle cose. I rivettoni che martellava sarebbero andati a formare una parte di una travatura che a sua volta sarebbe stata parte di un sistema più vasto. Le sue azioni, per quanto precise e abili, sembravano prive di un significato intrinseco.

La domanda del pensionato, "Chi sei?", risuonava nella sua mente. In un momento di riflessione nichilista, il metalmeccanico si perse nella consapevolezza della transitorietà e del vacuo della sua esistenza. La sua identità sembrava svanire, come se non ci fosse nulla di sostanziale che potesse definirlo.

Mentre martellava con ancora più forza, il metalmeccanico si lasciò sommergere da una sensazione di vuoto esistenziale. Si chiese se l'identità fosse solo un'illusione, una costruzione umana priva di significato reale. Forse, pensò, siamo solo un insieme casuale di atomi e molecole che si sono assemblati per un breve periodo di tempo, destinati alla dispersione e all'oblio.

Il metalmeccanico continuò a lavorare in preda a una sorta di disincanto. Nella sua concezione nichilista del mondo, ogni azione sembrava inutile e priva di significato. Il martellare dei rivettoni sulla putrella divenne un'attività automatica, priva di scopo, un semplice esercizio di movimenti ripetitivi.

Il pensionato, notando l'aria di desolazione che circondava il metalmeccanico, si avvicinò con gentilezza. "Forse, amico mio, l'assenza di un significato intrinseco non deve necessariamente annientare il valore delle nostre azioni. Possiamo trovare il nostro scopo nella capacità di dare senso a ciò che facciamo, nel creare connessioni con gli altri e nel cercare la bellezza anche nelle cose più semplici."

Il metalmeccanico alzò lo sguardo, guardando il pensionato con occhi stanchi e smarriti. "Ma tutto sembra così effimero, così insignificante... come possiamo trovare un significato in questo vuoto?"
"Forse il significato si trova nella nostra stessa esperienza, nelle relazioni che costruiamo, nelle emozioni che proviamo e nel modo in cui influenziamo gli altri. Nonostante la natura effimera e insignificante della nostra esistenza, possiamo scegliere di attribuire valore alle nostre azioni e di creare un significato personale."

Il metalmeccanico rifletté sulle parole del pensionato, cercando di trovare un punto di equilibrio tra la sua concezione nichilista e la prospettiva del significato personale. Mentre martellava ancora i rivettoni sulla putrella, si rese conto che, sebbene l'identità e il significato potessero sembrare fugaci e relativi, poteva ancora trovare un senso di realizzazione e soddisfazione nel perseguire la sua abilità e nell'essere consapevole delle connessioni che creava con gli altri.

E così, il metalmeccanico continuò il suo lavoro, abbracciando l'incertezza dell'esistenza e cercando di colmare il vuoto con il proprio senso di significato personale. Mentre martellava, accettava che, sebbene l'identità potesse essere un concetto effimero, poteva ancora trovare una forma di valore e di senso nell'atto stesso del martellare, nel perseguire la perfezione e nella ricerca di un senso personale nella sua breve e transitoria esistenza.

Il pensionato, notando alfine l'espressione compiaciuta del metalmeccanico lo salutò e quest'ultimo, nel ricambiare il saluto si distrasse quel tanto dal mancare la testa del rivetto... 

... e tutto il ferroso chilo della mazzetta da carpentiere impattò sull'indice sinistro del metalmeccanico che lanciò un poderoso urlo...

... con ciò il metalmeccanico si ritrasse dal sogno, e la sua coscienza traslò nella dimensione della veglia dove non aveva ricevuto alcun colpo né subito un qualche danno.... tra l'altro non era un metalmeccanico, bensì un chimico in pensione appassionato di filosofia e l'accaduto gli ricordò quanto letto di recente:

... ma una martellata sul dito ti rammenta l'uno che sei lungo l'intero arco della tua vita. Fotogramma per fotogramma.  Funziona meglio del cogito: soffro (io e non un altro) ergo sum. Il tuo dito, salvo amputazione, definisce la tua ontologia per l'intero arco della tua vita e il nichilismo, restando sul reale, è kaputt.

Accidenti, che ontologia (e di chi) aveva definito il suo dito?



https://www.riflessioni.it/logos/index.php?msg=81097

"Identità, termine filosofico indicante in generale l'eguaglianza di un oggetto rispetto a sé stesso."


Cordialement
Jean
#75
Tematiche Filosofiche / Re: Oltre la Cenere
07 Dicembre 2023, 17:01:09 PM
Citazione di: green demetr il 07 Dicembre 2023, 00:52:56 AMCiao buon Paul11, non c'è stato il tempo, non mi si è accesa la lampadina in tempo.
Sarebbe stato bello celiare la filosofia contemporanea, un scimmiottamento, un farsa ridicola, un balbettio rispetto alla filosofia classica greca.
Sono qui che mi sto rimboccando le mani, spero di rispondere al di là del tempo.
Come sempre fa la filosofia, echi, rimandi.
Alle cose che scrivevi. Ci tornerò, ti risponderò.
Sono rimasti i tuoi scritti, all'improvviso provo una grande nostalgia.
Grazie Ipazia che hai ricordato vecchi pensieri.
Molto acqua è passata sotto il ponte, anzi il ponte non c'è più, quest'anno tutto è stato stravolto, come volevano gli astri.
Paul11 Il tuo grande progetto cosmogonico...avresti dovuto dirmelo che Platone è il nemico numero 1 di questa immondizia che chiamiamo cultura.
Non accennarlo brevemente, ma era la tua qualità, la gentilezza, la pazienza di aspettarci.
Parlavo di canone occidentale...ora mi fa ridere.
Mi ha fatto bene ri-leggere me stesso.
O quanta carne al fuoco misi, oh quante idee, progetti...distrutti 2 anni dopo.
Sia maledetto il prolet globalista, i comunisti, spero bruciate all'inferno.
Che ammirazione avevo per Phil  :D , è così che i sofisti ci succhiano via l'anima.
Allora diciamolo: il mio maestro ODIA Severino e ODIA Heidegger.
Perchè non capisce niente.
Severino non parla di enti fisici. Non parla di enti riferibili ad una semantica.
Se uno ragionasse, capirebbe che questi "eterni" non esistono.
Non ho letto Severino, e credo non lo leggerò mai, ma non per via degli eterni.
Non per via del secondo principio di termodinamica, ma che c'entra?
Per via del tempo. Ne parlammo tanto all'epoca.
Infatti in Severino il tempo è una contraddizione NECESSARIA.
D'accordo maestro Severino, sono d'accordo.
Ma il fatto che sia una contraddizione, e per di piu necessaria, ci fa ripiombare in quel abisso di mancanza di senso, che tu credevi di aver evitato.
La domanda sul male rimane inevasa.
RIP cari maestri (o almeno credo, Paul11 non si fa sentire da tempo, e come mi faceva notare qualcuno 1911 era la data di nascita... ci/mi ha accompagnato per tanto tempo).

Ciao @green demetr,  paul non è affatto dell'11... il RIP penso e mi auguro sia ancora ben distante.

Adatto che tutto è collegato (in un modo o nell'altro e ben di più in modi per noi inconoscibili) ecco che già il post d'apertura di Alberto Knox risponde (almeno in parte e certo non per nome e cognome, eh...) al tuo interrogativo sul nostro amico comune:

...così per conoscere la sorte (della legna) di paul 11 che (incenerendosi) ritirandosi è uscito dall'apparire, occorrono delle teorie che interpretino il fenomeno (dell'incenerirsi) del ritirarsi  e dello scomparire e lo inseriscano in categorie che aggiungono, a ciò che appare, un senso che non è attinto da ciò che appare".

Se tutto è collegato, il ritirarsi (o ritrarsi) dal mondo (del forum e in generale) non interrompe la catena dei singoli fotogrammi (di ogni fenomeno) ma la fa traslare in una diversa/altra categoria...

Paul11 - fra l'altro posi lo stesso dilemma di Phil: se il divenire fossero infiniti fotogrammi di istantanee quale sarebbe l'identità di una persona?

Già, quale sarebbe l'identità'? Una, nessuna e centomila... un fotogramma, nessun fotogramma, centomila fotogrammi...


O green, leggo di codesto tuo valente maestro, contento per te tu l'abbia trovato, lungi da me ogni curiosità, vorrei chiederti il parere su quest'altro maestro:

Il Maestro è nell'anima
 e dentro all'anima per sempre resterà
 viva lei, bella e martire,
 che tutto quello che le chiede gli darà
 niente di più seducente c'`e
 di un'orchestra eccitata e ninfomane
 chiusa nel golfo mistico
 che ribolle di tempesta e libertà
 turbinando nel vortice
 dove spariscono i paesi e le città

nel miraggio di quei semplici
 e di quei soliti che arrivano fin là
 per vederlo dirigere
 con la perfidia che scudiscia ogni viltà,
 il maestro è nell'anima,
 e dentro all'anima per sempre resterà.


Cordialement
Jean