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Messaggi - Alberto Knox

#601
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
02 Gennaio 2024, 12:18:12 PM
Citazione di: Ipazia il 02 Gennaio 2024, 08:39:15 AML'a-priori è physis che l'universo antropologico trascende, ma nel far ciò deve assumersi le sue responsabilità elaborando una "nuova scienza"  funzionante nel mondo che edifica. Un ethos con la sua etica. Hic Rhodus hic salta. Oppure casca...l'asino.
Abbiamo bisogno di una nuova scienza? questa "nuova scienza" se deve progredire in maniera fertile e certa deve farlo attraverso quello che kant ha rappresentato in una formula, ovvero,  "giudizi sintetici a priori" .  Nella conoscienza   facciamo sintesi dell esperienza ma le regole con cui facciamo sintesi devono essere certe , ovvero devono essere  a-priori, cioè quelle strutture mentali  universali e necessarie che ci daranno certezza di ciò che abbiamo aquisito  e che sono spazio e tempo e categorie. Queste strutture sono strutture trascendentali a-priori.

un ultima cosa; qual'è la differenza fra a-priori e "innate", allora le idee innate di Cartesio e invece kant ci parla di a-priori. Qual'è la differenza?
#602
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
02 Gennaio 2024, 02:43:34 AM
Sì, un piede sulla fisica e un piede sul soggetto , nel criticismo trascendentale di kant troviamo la netta differenza fra la concezione di trascendentale classica di Platone e quella di kant dove la prima poneva l'idea o l'iperuranio trascendere il mondo fisico e dal qualemondo terreno non ha nulla a che fare, l'peruranio è là chissà dove da qualche parte staccato dal mondo terreno. Per kant trascendetale è qualcosa di diverso che si mette in gioco fra le strutture a priori , ovvero spazio e tempo e categorie e l'oggetto conosciuto che si mette in gioco in quanto oggetto.  Io devo mettere in gioco il mio "a priori" Ma spazio e tempo e categorie sono strutture vuote , non hanno nessun contenuto, esse si riempiono di espierienza ed entrambe fanno si che io possa costruire conoscenza. Questo significa trascendentale in kant , quando ciò che viene prodotto trascende sia l'oggetto perchè ha bisogno dell "a priori " ma trascende anche l "a priori" perchè senza esperienza quelle stesse strutture sarebbero vuote.

#603
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
31 Dicembre 2023, 16:10:36 PM
Non mi resta che concludere che
Citazione di: Pensarbene il 31 Dicembre 2023, 14:17:07 PMl'essenziale è l'esperienza qui ed ora e il condividere esperienze qui ed ora.
è propio questo il problema della metafisica perchè essa per essere esplicitata richiede di andare oltre il qui ed ora.
Questo esercizio di voler andare oltre il limite è una disposizione naturale della ragione e perciò vera e consistente nella ragione, ma solo per essa. Non è una scienza perchè non possiamo conoscere in modo certo Dio, l anima e il mondo inteso nella sua totalità perchè tutto questo cade fuori dall esperienza del qui ed ora. La ragione ha in sè il fondamento della propia capacità gnoseologica che però non può prescindere mai dall esperienza.

Scrive kant nei prolegomeni a proposito dellametafisica;
"la metafisica, come disposizione naturale della ragione , è reale , ma per sè sola.
è anche dialettica e ingannatrice . Se dunque da essa vogliamo prenderne i principi , non possiamo mai trarne fuori una scienza . Ma soltanto una vana arte dialettica in cui una scuola può superare l altra.
Ma gnuna potrà mai procacciarsi un legittimo e durevole consentimento. "

Conclusione:
Semberebbe che la metafisica sia in scacco ma essa rimane come monito, come meta nel quale spingersi, non smetteremo mai di chiederci che cos'è il mondo, che cos'è Dio e chi siamo noi , dove andiamo e perchè siamo qui e altre domande profonde come la vita e la morte , l'inconoscio , il sogno , il libero arbitrio ecc
#604
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
31 Dicembre 2023, 13:03:52 PM
Citazione di: Ipazia il 31 Dicembre 2023, 12:06:13 PMCon tutte le fantasticherie escatologiche del caso ma pure con un'evoluzione etica imposta dalla seconda natura umana: la vita sociale "civilizzata". Che neppure essa è gestibile basandosi solo su zanne, artigli e, poco sopra, clave. Qui appare il logos; e la filosofia.
e qui appare la metafisica  (logos). della quale tu stessa avevi detto quando te ne ho chiesto ragioni :

14 Marzo 2022, 08:27:11 AM  Ipazia:

La filosofia è costituita su metafisiche che a lungo andare si rivelano essere mitologie. L'Uno, la cosa in sé,  l'iperuranio, il mondo dietro il mondo,...e pure il logos e la sua archè. 
Il pensiero umano si nutre di analisi e sintesi e i due tipi di scrittura esemplificano il duplice approccio al logos.
Relazionandosi tra loro e rendendosi traducibili (analisi e sintesi)  in una supersintesi logica che è sapere libero, indeterminabile secondo una archè fissa e immutabile, ma piuttosto evolventesi nel suo tempo, per nulla nichilistico, ma creativo. Come si conviene alle creature del logos, qualunque cosa lo abbia generato ed esso sia.


pensi ancora così del logos? io penso che esso sia soggetto a diverse interpretazioni che sono altrettanto logiche e sintetiche.
#605
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
31 Dicembre 2023, 12:25:32 PM
Citazione di: Pensarbene il 31 Dicembre 2023, 11:56:38 AMConosco persone che vivono bene, sono felici, lavorano e creano senza preoccuparsi di queste cose.
Forse vi sembrerà strano, ma la media e alta cultura interessano, ad essere ottimisti,il 10 % degli esseri umani.
Al resto basta l'esperienza personale, la formazione professionale e quello che hanno bisogno.
Di questo dato non ne sarei così sicuro, comunque concordo. Nel mio caso parlo di filosofia con le persone che conosco e vedo chiaramente un netto risveglio , perlomeno della curiosità, nei confronti delle domande fondamentali della filosofia. Quindi è vero che  molti sono più interessati al calcio. La maggior parte delle persone è così presa dalle cose di tutti i giorni che il pensare all esistenza occupa l'ultimissimo posto . Per loro il mondo è diventato qualcosa di ordinario e di cui non c'è  da sapere altro se non per i fatti puramente pratici. Per un filosofo il mondo non smette di essere qualcosa di misterioso e stupefacente . " Signori e signore , siamo sospesi nel vuoto! " ma alla maggior parte delle persone la cosa non stupisce, è la gravità no? cosa c'è da stupirsi?
Chiedersi da dove viene il mondo e il senso della vita nel mondo non sta sullo stesso piano del chiedersi quale squadra vincerà quest'anno nella champions League perchè sono domande che coinvolgono l'intera umanità da quando l'uomo è apparso su questo pianeta e ha alzato lo sguardo verso il cielo.
#606
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
31 Dicembre 2023, 10:43:01 AM
Citazione di: Pensarbene il 31 Dicembre 2023, 09:47:25 AMNon è contento del suo "stato", non gli basta?
per sua natura l'uomo non può sentirsi sazio di ciò che solo con la scienza può conoscere. Non smetteremo mai di domandarci come è nata la vita, l'universo e altre numerose domande che riguardano l'uomo, la vita e la morte. La metafisica è quindi quel desiderio insito nella ragione di andare oltre il limite di ciò che possiamo conosciere con la ragione, coi sensi e con l'esperienza. c'è un senso nel progetto naturale che da la vita? Esiste Dio? esiste l'anima? chi siamo noi?, da dove veniamo? Sono forse domande a cui dovremmo fare a meno di chiederci?
#607
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
31 Dicembre 2023, 10:24:16 AM
Citazione di: Ipazia il 31 Dicembre 2023, 08:46:07 AMLe fondamenta sono la vita umana allo stato di natura (fisica), coi suoi bisogni e desideri, che alimentano la riflessione metafisica e indirizzano, dandole un "senso", la ricerca (episteme) e la prassi (etica).
piazzate le fondamenta manca ancora il discorso che da tale fondamenta cresce e si sviluppa in teoria metafisica. Se è di metafisica che si parla mancano le argomentazioni.
#608
Tematiche Filosofiche / Re: Sapere e metafisica
30 Dicembre 2023, 21:53:29 PM
Citazione di: Ipazia il 30 Dicembre 2023, 12:28:18 PMè una speculazione deduttiva sulla realtà naturale e antropologica
sì ma da tale deduzione deve derivarne poi una proposizione, un assunto o un postulato che faccia da "passo" tra fisica e metafisica . Questo era l'argomento se non sbaglio. L'unico che ha provato a dirlo è bobmax . Per conto mio dico che rimane un passo a cui tendere ma se lo si fa bisogna mettere in campo ottimi arogmenti che ne sorreggano le fondamenta.
#609
Se davvero dobbiamo scavare a fondo e trovare l'archeologia del bene nella natura allora constato che il bene è qualcosa di fisico prima ancora che culturale, sociale, etico. Però il mondo in cui viviamo non segue questa logica , il nostro rapporto con la natura è sempre più sfalsato. Dalla nascità della cività la cultura ha segnato lo stacco dell uomo dalla natura. Per cui certo che noi siamo parte della natura ma, alcontempo, producendo cultura immettiamo nella natura qualcosa che non c'è.  Quindi noi siamo e non siamo natura . Questa è la mia tesi. Se no, non si spiegherebbe questo forum, il computer dal quale scrivo , voi che mi leggete. Che cosa c'è di biologicamente necessario nel stare qui a scrivere di cose filosofiche?

Chi di noi non è consapevole della crisi ecologica? l'ambiente dovrebbe essere un bene cumune eppure, dicono gli esperti, ci troviamo su un treno che sta per andare a sbattere e che non si riesce a fermare e non si sa come fermare fin quando l economia ha il primato, fin quando la politica deve obbedire all economia, al Pil . Fin quando il primato è questo non ci sarà nessuna possibilità, sì qualcuno dirà qualcosa ma il treno continua a camminare e oggi ci sono le alluvioni, domani si alzeranno le maree, il clima sarà torrido e via così. Il treno continua ad uamentare la velocità perchè la stazione a cui deve giungere si chiama Pil si chiama economia. Abbiamo noi la possibilità di cambiare il fine della civiltà a favore di un bene comune come l ambiente in cui viviamo e che senza di esso non possiamo vivere? e dire guarda il primato ora non è più l'economia ma è qualcosa d'altro? credo di no.
#610
lo stesso termine civiltà umana indica che non siamo solo individui in questo mondo, civiltà , dal latino civitas che significa "cittadino" , cittadino inteso in senso ampio del termine, cittadino del mondo. Il punto qual'è , siamo consegnati all antinomia in questo mondo, contraddizio est regula veri direbbe hegel dove non c'è amore senza odio, amicizia senza inamicizia, pace senza guerre , sincerità senza menzogne, onestà senza disonestà. E noi navighiamo all interno di tutto questo ,e a volte naufraghiamo in tutto questo. La rabbia che evidente nel mondo, la gente beve non piu per la buona compagnia ma con rabbia, per dimenticarsi , per evadere. Se guardiamo la natura vediamo che il pesce grande mangia il pesce piccolo per poi essere mangiato a sua volta da un pesce ancora più grande  e quindi poniamo il conflitto come legge naturale  del più forte in una lotta continua per la sopravvivenza , poniamo cioè come fondamento la Wille zur Macht , la volontà di potenza, il conflitto. Ma questo non può essere il fondamento perchè se fosse così la natura non potrebbe neppure esistere. Infatti, perchè il pesce grande possa mangiare il pesce piccolo deve prima di tutto essere un pesce. Il fondamento della natura non è quindi la competizione e il conflitto ma la generazione è ciò che sempre deve nascere come indica lo stessso termine natura che significa infene "nascitura" . Pensate al pesce, il fiume in cui vive, il pianeta che lo ospita . Qual'è il fondamento che rende possibile i fenomeni "acqua", "pesce" e "pianeta"? è il conflitto? la competizione? no, il fondamento per il quale questi fenomeni sono possibile è un Logos, una logica di aggregazione armonica. Ogni singolo ente presente nel cosmo è un aggregato, è un sistema , anche gli atomi lo sono, anzi, persino la massa delle particelle subatomiche nasce dalla relazione con le particelle/materia e le particelle/forza (bosoni) in particolare tramite il cosidetto campo di Higgs. Anche l'essere umano è un sistema , lo è nel suo corpo composto da 18 elementi atomici, lo è nella sua mente che si esprime mediante parole formate da suoni e pensieri formate da parole, lo è a livello sociale attraverso aggregazioni chiamate coppia , famiglia, amicizie, paese, nazione. Queste aggregazioni sono relazioni e quanto più sono armoniche tanto più sono solide e sane. L'armonia relazionale della natura , eccolo il pensiero, ecco la logica cosmica che è armonia, relazione, sistema. Individuo in tutto ciò un bene comune, universale e oggettivo che non dipende dalle paturnie mentali di ciò che possiamo dirne ma che si sostanzia nella natura delle cose. 
#611
Citazione di: Pensarbene il 30 Dicembre 2023, 06:27:17 AMche Dio aveva fatto notare ai due nostri progenitori avvisandoli di non mangiarne i frutti!!!
Cosa normalissima che testimonia l'accortezza di Dio e l'imprudenza dei due.
Vista così, la cosa si rivela per quello che era, la metafora drammatizzata di un avvertimento non seguito!
Ma se l'albero della conoscenza del bene e del male simboleggia la coscienza morale perchè il testo Biblico proibisce di mangiarne il frutto? Non dovrebbe , al contrario , incentivarlo? Voglio dire, il fatto di proibire questo non è forse un segnale all interno del testo Biblico del desiderio di voler tenere l'umanità in uno stato di minorità come avrebbe detto kant? E per lungo tempo la Chiesa ha in effetti esercitato questa privazione del libero pensiero ma se andiamo a vedere nei vangeli Gesù dice una cosa chiara a riguardo, nel cap 12 di luca vers57 si trova la seguente frase " perchè non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?" cioè invita ad esercitare la coscienza morale. Quindi da un lato il frutto proibito non si deve mangiare nel senso di non fare  del citerio del bene e del male un particolare del notro interesse . ma dall altro questo frutto va raccolto, va ponderato, direi persino che va mangiato, nel senso di un esercizio libero e responsabile della coscienza morale.
#612
Mi pare che questo topic nasca come reazione al topic sulla violenza dove si è discusso sulla natura del male e ora ci si chiede la natura del bene giustamente. Certo si può idealizzare i due termini filosoficamente rifacendosi a Nietzche come è stato fatto, io potrei dire Platone, dove nella Repubblica egli prende come fondamento del bene la giustizia (non la legalità) dove tale giustizia è strutturale prima ancora che culturale , tanto che anche in una banda di ladri non può venir meno all interno di essa la giustizia, perchè se no si sfalderebbe. Si ammazzerebbero fra di loro se non viene mantenuta la divisione del bottino ad es. Però, constato, che anche così non stiamo rispondendo alla domanda di cosa è il bene.
Qaundo si parla di certe cose si tocca la personalità più profonda di ognuno di noi, si tocca la filosofia, ma la filosofia non intesa come ideologia ma come indagine di se stessi , come diceva il grande Eraclito nelle conclusioni "ho indagato me stesso" . è solo così che nasce il pensiero vero , che non è il catechismo, che non è la dottrina , che non è il riportare le cose riportate dagli altri. Ma è quando indaghi te stesso e senti cosa è per te effettivamente un esperienza, la pensi, la espilciti, la argomenti , la razionalizzi e hai il pensiero filosofico. Nel libro della genesi si parla dell albero della conoscenza del bene e del male. Ci troviamo di fronte a un mito certo, questo albero non esiste in natura ma non tutto ciò che esiste veramente esiste in natura , ci sono idee, paure, simboli, utopie , ideali che in natura non esistono ma esistono in cultura, cioè dentro di noi. E l'albero della conoscenza del bene e del male esiste in un posto particolare , interiore , nella nostra coscienza. Più precisamente questo albero simboleggia la coscienza morale che esiste nel nostro giardino interiore. Che può esistere, perchè non è detto che in tutti esista se non lo si scopre questo luogo interiore che non esiste al modo di qualcosa di fisico come una pietra o una montagna che non si può negare ma esiste al modo di una musica ad esempio. E la bellezza dell arte si può negare come di fatto avviene.
#613
Che lo vogliamo o no siamo dentro questo ingranaggio folle di produzione e cunsumo. Oggi siamo superingozzati di notizie e  di prodotti sul mercato , tutto il mondo di oggi si fonda sulla materia e, di conseguenza,  sui criteri su cui viene gestita la materia, avere più che l'essere. E poi tutto il sistema economico è fondato esclusivamente sul profitto. Se noi ci mettiamo a pensare capiamo subito che ciò di cui abbiamo veramente bisogno non è quello che il sistema ci da. Dove si è costretti a lavorare a ritmi spaventosi, in orari e turni che spesso destabilizzano il normale ritmo della vita per produrre delle cose per lo più inutili dove altri lavorano a ritmi spaventosi per poter comprare, implementare e rivendere. Perchè questo è ciò che da soldi alle multinazionali, alle grandi e medie aziende. Si può forse uscire da questo ingranaggio folle che umilia le nostre esistenze?
Se sì, ditemi come si fa.
#614
Citazione di: iano il 24 Dicembre 2023, 06:58:36 AMConoscendo le leggi fisiche posso interagire con la realtà, ma per conoscere le leggi fisiche devo interagire con la realtà.
Questo è un esempio di dualità paradossale. Forse neanche felice.
non è felice perchè creata ad hoc Iano.
#615
Tematiche Filosofiche / Re: Sulla violenza
23 Dicembre 2023, 20:49:44 PM
Quello che voglio dire è che non serve aver ammazzato qualcuno per esaminare la propia giornata , vedere come abbiamo reagito a un collega, o se abbiamo risposto in modo volgare, se abbiamo offeso qualcuno col nostro modo di scherzare oppure vedere che abbiamo agito bene. L esame di coscienza serve anche a capire se si è agiti bene non solo individuare le mancanze. Facendo questo (seriamente però) è già un buon modo di riformularsi continuamente perchè lo possiamo fare tutte le sere prima di dormire. Voi ogni tanto lo fate? rivedete il vostro propio film o troppo impegnati a vedere quelli degli altri?