Citazione di: Ipazia il 18 Marzo 2024, 16:45:55 PM@JacopusQuando si parla di opposizione Occidente/Oriente inevitabilmente si adopera un modo di pensiero generalizzante e semplificato enorme e anche probabilmente stupido. Ma nello stesso tempo può risultare un gioco intellettuale interessante. Ad esempio "l'habeas corpus", inserito nella prima costituzione moderna, quella inglese, poteva essere concepito in un altro luogo che non fosse l'Europa? Io non credo. Poiché l'Occidente è la cultura dell'individuo, con tutto ciò che questo comporta. La cultura occidentale non è una cultura organicista e collettivista, ma una cultura fondata sull'individuo prometeico, che non accetta alcun patto con la natura, perché ha fatto un patto con Mefistofele. Goethe, Nietzsche, Freud potevano solo essere occidentali. E il dominio culturale dell'Occidente nasce proprio da questo superamento dell'eterno ritorno (l'eterno ritorno di Nietzsche è esattamente il superamento al quadrato del tempo ciclico orientale. "All'inshallah fatalistico si è sostituito Edipo, che vuole conoscere anche a suo discapito o Achab che vuole uccidere la Balena". Piuttosto il sogno occidentale si è interrotto quando ha iniziato a interpretare l'individualismo in modo elitario, riassumibile nel passo proverbiale "tutti gli animali sono uguali, ma ci sono animali più uguali degli altri". Il pensiero orientale, forse in modo più realistico non ha mai neppure immaginato di pensare che tutti gli animali sono uguali. In questa ambivalenza sta il pensiero occidentale e in tutto quello che ne consegue, in positivo e in negativo.
La libertà occidentale assomiglia molto al mors tua vita mea. Gli europei si sentivano liberi di chiamare vergini terre che erano già abitate, operando un genocidio metafisico come preludio a quello fisico.
La libertà è un quantitativo dato e l'arbitrio consiste nell'aumentare la propria sottraendola agli altri branchi.
Su questo aspetto la cultura orientale è assai più attenta e meno ipocrita, sia nel rispetto che nella violenza consapevole.
La stessa libertà ottenuta per via "tecno-umanistica" sta dimostrando di operare su un patrimonio limitato, che resiste all'arbitrio presentando il conto, come aveva già intuito Anassimandro.u