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Messaggi - baylham

#601
Tematiche Filosofiche / Re:Libri di filosofia
09 Marzo 2020, 14:51:24 PM
Sono un dilettante, non un professionista, ho trovato molto utile come introduzione alla filosofia la lettura di "Storia della filosofia occidentale" di Bertrand Russel, uno studioso che apprezzo molto.
Molto datato, manca la filosofia dal novecento in poi, ma molto economico e sicuramente valido.
#602
Citazione di: Eutidemo il 07 Marzo 2020, 06:06:07 AM
Ciao Baylham.
La tua è una domanda molto appropriata: "Se l'Essere è il comune denominatore di ogni ente, che cosa è ciò che differenzia un ente dall'altro?"
Ciò che differenzia un ente dall'altro è il suo specifico e sempre diverso "predicato nominale": essere un topo, essere un gatto, essere un cane. Congiungendo i due termini, si ha, per "genere prossimo e differenza specifica", quello che possiamo definire l'"esistere" provvisorio di ogni "ente determinato" (o "fenomeno" che dir si voglia).
In altre parole, "ogni ente" ha come sostrato l'"essere", ma "nessun ente" corrisponde all'"essere"!
In un certo senso, è un po' come accade con i numeri: "ogni numero" contiene l'"1", ma (a parte lo stesso 1), "nessun numero" corrisponde ad "1".

Un saluto!

La mia tesi è questa: l'esistenza è una proprietà degli enti, la loro differenza dal nulla, ma l'insieme degli enti, (l'essere, il tutto, l'uno, dio) non esiste, altrimenti sarebbe un elemento di sé stesso. Che l'insieme degli enti sia un elemento di sé stesso dà luogo a relazioni paradossali, assurde, il caso contrario invece spiega bene la condizione esistenziale dell'uomo.

In breve: nessun ente corrisponde all'essere, che non è un ente e quindi non esiste.
#603
Citazione di: Eutidemo il 06 Marzo 2020, 08:36:29 AM


In ogni caso, in senso "ontologico", la proposizione per la quale "L'Essere (oggetto, ente, cosa) non esiste", è completamente erronea e fallace;  ed invero, l'"Essere" noumenico non è nè un "oggetto", nè un "ente", nè una "cosa", bensì è il comun denominatore di ogni "oggetto", "ente", o "cosa".

Se l'Essere è il comune denominatore di ogni ente, che cosa è ciò che differenzia un ente dall'altro?



#604
Citazione di: Eutidemo il 01 Marzo 2020, 14:08:33 PM

Ed invero, in una qualsiasi "grammatica elementare" o trattato di "analisi logica", l'"aggettivo" viene definito "quella parte variabile del discorso che esprime gli attributi di qualità, quantità ecc. della persona o della cosa indicata dal "sostantivo" a cui si riferisce" (cfr.TRECCANI), e non di altri aggettivi...e meno che mai di se stesso.


Il sostantivo e il predicato nominale oppure il nome e l'aggettivo sono determinati dalla loro relazione nel contesto della frase. Questo intendevo con aggettivo sostantivato. Nella frase: <[polisillabico] è polisillabico>  il sostantivo è [polisillabico], il predicato polisillabico. La frase è perfettamente corretta e significativa da un punto di vista grammaticale, come <[polifonico] è polisillabico> oppure <[esile] è sdrucciolo>.

Altrettanto normale, valida è l'autoreferenzialità nel linguaggio: frasi come <questo commento è critico> oppure <questo testo è breve> sono grammaticalmente corrette e significative.

L'obiezione è che la soluzione data da Russel nella logica formale per evitare le contraddizioni derivanti dall'autoreferenzialità non è estendibile al linguaggio. Obiezione ben esposta nel bellissimo libro di Douglas Hofstadter (uno statunitense) Gödel, Escher, Bach - Un'eterna ghirlanda brillante.
#605
Non penso che la contraddizione sia risolvibile come un errore di logica grammaticale: l'aggettivo sostantivato è normale nel linguaggio. Infatti le premesse da cui sorge la contraddizione sono perfettamente comprensibili, hanno un senso compiuto. Anche l'autoreferenzialità fa parte del linguaggio.







#606
Tematiche Filosofiche / Re:Sileno
01 Marzo 2020, 11:56:46 AM

Se l'esistenza fosse tragedia e la morte liberazione, la tragedia non sarebbe dell'uomo mortale ma degli immortali.









#607
Racconti Inediti / Re:Fortuna, sfortuna, chi lo sa?
01 Marzo 2020, 11:45:03 AM

Concordo che tra il prima e il dopo ci sia una relazione, ma non è dimostrabile che sia una relazione di necessità. Se anche fosse una relazione di necessità essa stessa sarebbe un caso.
Contrariamente alla tue definizioni, viator, può darsi che la relazione di necessità sia in relazione con la limitatezza della conoscenza.
In breve, per me il destino individuale non è scritto, è da scrivere e la sua scrittura è un caso.


Non condivido il primato dell'individuo o della volontà nell'esistenza, questo è il senso del mio intervento.
#608
Racconti Inediti / Re:Fortuna, sfortuna, chi lo sa?
29 Febbraio 2020, 19:19:44 PM
Citazione di: Sariputra il 23 Febbraio 2020, 09:07:32 AM

Comunque ha ragione @InVerno, è una questione di scelte. La 'fortuna o sfortuna, chi lo sa?" c'entra poco, se non come semplificazione narrativa...
un saluto

Per me la fortuna e la sfortuna contano moltissimo nella vita individuale, cominciando dalla famiglia e dall'ambiente in cui ti ritrovi alla nascita. Il mio fisico, il mio carattere è un miscuglio del fisico e del carattere dei miei genitori.
Non parlo di destino, che non riconosco, ma del caso.
#609
Tematiche Filosofiche / Re:Sileno
28 Febbraio 2020, 09:41:36 AM
Citazione di: Ipazia il 28 Febbraio 2020, 08:57:41 AM
O pessima lettura di filosofia e saggezza di un filosofo ?


Aspetto la buona lettura.
Per il momento confermo il mio giudizio: se la vita è la cosa peggiore il suicidio è disponibile, un minimo di coerenza. Altrimenti sono parole al vento, scadente letteratura.
#610
Tematiche Filosofiche / Re:Sileno
28 Febbraio 2020, 08:52:56 AM
Da un filosofo o da un saggio mi aspetterei la coerenza con quanto professa.
Poiché il suicidio è disponibile, ritengo che quanto sopra sia pessima filosofia e saggezza.
#611
Sono convinto che i principi siano inutili: fino a che punto si può spingere il principio di precauzione?
Spinto all'estremo ottiene il risultato opposto.
Perciò entra in gioco la politica, di cui non apprezzo gli inviti all'unanimità.

#612
Ho la netta sensazione che, date le caratteristiche del virus e lo stato della sua diffusione, l'errore principale sia quello di perseguire l'obiettivo primario di eliminarlo, invece di puntare su un rallentamento della sua morbilità e mortalità attraverso una normale e diffusa prevenzione e il rafforzamento dei servizi sanitari.
#613
Citazione di: anthonyi il 26 Febbraio 2020, 06:53:34 AM
Scusa iano, visto che sei informato sapresti dirmi quanti nuovi brevetti ci hanno dato gli oltre 600.000 immigrati che sono arrivati in Italia ultimamente ?
E' vero che ci sono diversità costruttive, ma queste diversità sono frutto di selezioni intelligenti. Nella Silicon Valley di Cinesi e di Indiani ne trovi tanti, ma non sono stati fatti andare lì perché diversi, ma perché capaci.

Una società non vive grazie ai geni, come non vive di ricerca scientifica o tecnologica.
Negli USA i lavori umili, normali li fanno i messicani.
#614
Accetto la morte, ma preferisco la vita, che accetto in maggior misura.

Penso che la natura, l'ambiente, il sistema ecologico, non abbia alcun interesse o fine.

Credo che una pandemia abbia effetti egualitari prevalenti, ma anche disegualitari.

Trovo l'informazione sui virus molto interessante, nello specifico sul caso Covid 19, certamente  più interessante delle informazioni quotidiane sullo sport o sull'astrologia o sul tempo atmosferico per esempio.

#615
Citazione di: InVerno il 24 Febbraio 2020, 14:44:25 PM
La mortalità potrebbe anche essere più bassa, molti cinesi nascondono di avere la malattia pur non di non essere internati nei centri di quarantena o subire  i maltrattamenti delle autorità, perciò è pure probabile che ci siano più infetti nascosti di quanti siano i corpi nascosti.

Inoltre molti contagiati potrebbero avere dei sintomi inavvertiti.
Questo però rende più facile la diffusione del virus.

Sono convinto che:
proprio per la sua novità, Covid19 sia molto più "virulento" della normale influenza, i cui esiti mortali riguardano principalmente persone già debilitate e alla quale siamo già adattati;
che passata la pandemia il virus avrà effetti molto simili all'influenza.