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Messaggi - green demetr

#601
Citazione di: PhyroSphera il 20 Aprile 2024, 13:12:22 PMEbbene, i fisici quantistici fanno i calcoli con premesse diverse dagli ingegneri edili, ma entrambi fanno calcoli. Oltretutto dalla fisica quantistica si ottengono anche tecniche. È tristemente noto il caso delle bombe atomiche. Lo scoppio non è calcolato secondo cause e effetti, ma secondo considerazioni di tipo strutturale; per completare la bomba si usano anche calcoli di fisica classica. Voi avete in testa solo questa e non potete capire l'Era Atomica né Post Atomica... Proprio come quei preti aristotelici che non capivano il mondo dei grandi viaggi transoceanici e delle Colonie. Perché non usate la filosofia per aprire la vostra mente a nuovi orizzonti culturali?

Mauro Pastore
Il problema come dice il mio maestro non è tanto in sè il calcolo.
Infatti come dici tu si applicano calcoli diversi, e in sè non certo quello il problema.
Ma a livello filosofico non si tratta di dire che una mela è in realtà una pera (perchè non lo è in entrambi i campi del calcolo) bensì nel dire che questi calcoli abbiano una filosofia matematica alla base.
Per l'ingegnere è normale applicare la formuletta senza fare pensieri metafisici, ma per un fisico è un peccato non pensare a ciò che gli permette di fare questi calcoli: per cui oggi ti dico la fisica pratica è di gran lunga piu considerata della fisica teorica, con il risultato che la fisica è ferma agli anni 20.

Altra cosa ancora è la sottovalutazione del problema morale di fare scienza.
Ma qui dopo il 2020 francamente non ci sono più parole per dire che NON E' così.
E va bene una pandemia indotta o cavalcata che sia, non è la stessa cosa di giocare con le armi atomiche.
Ma questi sono problemi di ordine morale esistenziale.
E d'altronde se l'uomo è solo un animale, allora la macelleria da intellettuale diventa tanatologia, con "sacrifici" annessi.

Siamo molto lontani a  che questi due mondi si avvicino, anzitutto perchè anche al loro interno vi sono guerre intestine direi politicamente insanabili.
#602
Citazione di: PhyroSphera il 18 Aprile 2024, 10:26:40 AMIn realtà nella psicologia junghiana l'archetipo dell'Ombra, cui legata anche la nostra moralità, non è il più profondo e la Teoria degli Archetipi mostra delle forme che attestano noi come siamo fatti, oltre i possibili legami con la moralità. È invece proprio l'approccio freudiano che può essere usato moralisticamente.

Jung era medico e scienziato e solo di rado filosofo. Era stato anche persona impegnata nel dibattito culturale. Nel mondo tedesco vi era un contrasto tra la cultura semita, cui Freud in fondo apparteneva, e il germanesimo culturale, o potremmo anche dire l'arianesimo, cui appartenente Jung. Nel caso specifico, vi fu uno scontro tra il linguaggio agnostico di Freud e quello gnostico di Jung, scontro che ancora permane nella cultura perché rappresenta tra l'altro la competizione sociale tra religiosi e non religiosi.
Io penso che nonostante le apparenze era l'approccio di Jung ad essere neutrale, nel senso che la psicologia si trova ad avere a che fare con le metafore del mito e i simboli delle allegorie e tradurli in termini atei è operazione forzosa.
Comunque con la definizione scientifica di transpersonale ovvero di spirituale i modi usati da Freud sono diventati delle strane anticaglie. C'è chi ne è ancora molto legato. Il contrasto tra culture ariana e semita è solo in parte coinvolto nel dissidio tra religiosi e non. Il mondo semita tende a separare il linguaggio della religione... Ma altra cosa era l'interpretazione razzista che Hitler e i nazisti davano alla questione e Jung era esente da questo torto.

Mauro Pastore
La mitologia ariana che oggi viene additata dai comunisti come sintomo inequivocabile di nazismo, è vera.
Ma nel senso apocalittico della spiritualità che tramite metafore poi cerca di incarnare ( e non piattume come i comunisti vorrebbero che fosse).
In questo senso Jung leggeva nella gurra portata dal nazismo come quell'ombra che l'umanità doveva impedire di sfociare nell'io.
Bizzarro che non abbia capito che il movimento anti-nazista, ossia nazional-sociale-cristiano-apocalittico, avrebbe portato al comunismo dilagante di un super-io a cui piace far vedere i muscoli.
All'improvviso il catekon cristiano assume i caratteri del super-io e non del POTERE di resistere a questo super-io.
il catekon cristiano è quella forza che si oppone a che l'apocalisse arrivi davvero.
E mi pare strano che nessuno l'abbia ancora capito: è il catekon stesso l'apocalisse.
Ciò che resiste alle forze di thanatos.
E dunque il katekon non può essere che EROS, e non il suo contrario.
Naturalmente qui bisogna leggere benjamin agamben e persino cacciari se facciamo finta che non sia un aristotelico transumanista.
Ovvero emendati dal loro thanatos.
Ci credo poco, ma si può tentare.

D'altronde nel libro rosso jung vede nell'arte il catekon dell'apocalisse.
Ma sapeva bene che sarebbe stato letto non come momento meramente pratico di impersonificazione, teofania dei demoni, la sua lotta personale come amava dire.
Ma thanatos avrebbe pervertito il tutto facendolo diventare un manuale delle istruzioni per distruggere questi demoni.
Non hanno ancora capito: sono i demoni stessi ad essere la liberazione, il catekon, e non la morale sessuofoba delirante transumanista dell'uomo animale, collettivista comunista e islamico, con tanto di polizia morale.
La vera gnosi è questa.

Ma molto semplicemente il libro rosso incarna demoni ridicoli rispetto a quelli della letteratura.
Il vero catekon è la letteratura.

ma nel frattempo succedono fatti, e i fatti vanno interpretati: da qui il mestiere del filosofo.
qualcosa di infintamente piu necessario per l'umanità stessa.
la letteratura non derime, semplicemente si ca corpo del suo stesso demone.
questo demone naturalmente sa molto di piu dei demoni che il filosofo.
La letteratura lascia al filosofo lo spazio di derimere i fatti.
E invece oggi la filosofia è diventato un gioco infantile di lettura della letteratura.

E i fatti dove sono?
E' questo che mi deprime da lungo tempo, e non sapevo che dietro c'era la stessa filosofia.
Non rimane che studiare e leggere letteratura.
In attesa che i fatti ci travolgano.

ciao caro Mauro! interventi precisi e accuminati.
assolutamente ben fatto.

Ps-
Freud era un moralista per convenienza.
Anche Adorno si scaglia con la sua mancanza di coraggio.
Francamente non ho mai letto di niente di più coraggioso che quello scritto da Freud.
sono i testi che contano, non il tentativo di scriverli NONOSTANTE TUTTO.
ma poi basta vedere come viene letto oggi dalla psichiatria, un anticume.
E mi fa tanto ridere ( e nell'animo disperare).
E come ogni cosa bisogna saper leggere fra le righe, ma freud è uno dei pochi che non richiede poi uno sforzo cosi forte, perchè molte ma molte cose sono scritte nero su bianco.
#603
Francamente la esaltazione della vitalità della guerra, dell'odio, a me non sono mai parse cose sane da pensare.
E' uno dei motivi per cui mi riusciva difficile continuare a leggere la teologia politica di Agambem.
Se pensiamo ai deliri di Dugin e alla quarta roma, capiamo che non stiamo parlando di liberalismo.
Ho detto liberalismo nel senso di libertà, purtroppo la feccia comunista appiattisce la libertà non ad un valore ma ad una teoria economica.
Teoria economica che si dice liberalista.
Come già dicevo questo eros non esiste, non perchè non esista naturalmente, perchè quello è lapalissiano, ma perchè la potenza di Thanatos piega gli sguardi, ed oggi li ha buttati dentro la centrifuga a cui il soggetto viene ridotto alla dottrina (immaginaria) del collettivismo: ovvero la servitù volontaria delle genti.
Un altro impedimento mio è che non penso esista la natura, ma la cultura.
E' l'uomo che decide l'importanza dell'uomo, non l'animale uomo che infatti la nega.
I discorsi di thanatos sono tanti, difficili da capire, ostici da affrontare anche solo e semplicemente intellettualmente.
Siccome manca il coraggio si sogna di bagni di sangue del nemico.
E il nemico è sempre immaginario.
Benjamin, Taubes capivano la necessità di un pensiero apocalittico ma che virasse sul liberale.
Notevole lo sforzo del pensiero italiano di NEGARE queste cose.
Perchè mi pare che l'italiano (Agamben-Cacciari) lo capiscono il punto, ma poi virano su forme di polemos, che sono proprio quelle che benjamin e taubes rimproveravano a Schmit.
Il pensiero della barbarie attraversa anche Nietzche.
Ma per chi capisce, ossia pochi pochi, in Nietzche questo pensiero è ironico-polemico, infatti egli odia il nazionalismo depensato.
Purtroppo un pensatore come Heidegger non ha capito, o meglio ha capito benissimo, ma gli manca completamente la parte liberale.
Il pensiero cattolico, ebraico, musulmano hanno caratteristiche apocalittiche, ma riguardano l'uomo che vince sull'animale-uomo.
La guerra etica, deve essere etica, non nazionalista.
Ma la base che domina queste religioni è evidentemente sessuofoba.
La natura...già, ma la natura va pensata altrimenti è solo barbarie, nascosta da nobili pensieri (appunto la sessuofobia stessa).
L'uscita dalla sessuofobia non è la natura barbarica, ma la liberazione del pensiero come per primo Nietzche ha portato passi da gigante su quella strada.
Liberazion del pensiero, non liberazione DAL pensiero come questa etò disperata insegna.
E mi dispiace questa è proprio la cultura dei tre monoteismi.
Una strana, molto strana libertà.
#604
Attualità / Re: Il nuovo kippur
18 Aprile 2024, 04:14:24 AM
volevo segnalare questo video importantissimo, perchè fatto bene, semplicemente:

https://www.la7.it/la-torre-di-babele/rivedila7/la-torre-di-babele-la-fine-dellordine-globale-con-alessandro-barbero-4122023-04-12-2023-517143


Clamoroso video della nostra stampa che mi è parso valido sotto molti punti di vista.

Barbero ha ripreso i punti che con la pandemenza aveva perso.

E si è affermato come uno storico serio. Cosa che dubitavo, felice di essermi sbagliato. Questo tempo ha bisogno di storici seri.

molto contento. saluti.
#605
Attualità / Re: Il nuovo kippur
18 Aprile 2024, 04:08:49 AM
Allora eravamo rimasti a che i thinl tanl ebraici stavano tentando di obbligare l'america a intervenire contro l'iran.

Ora siamo passati ad una prova di forza di notevole coraggio politico, israele attaccherà l'iran e a quel punto il piano ideologico che Dugin (il filosofo di Putin) aveva profetizzato si concretizzerà.
Infatti la Russia dovrà decidere di stare con l'Iran e sconfiggere cosi definitivamente la america.

Ma perchè questa mossa politica: perchè per Israele non si può più attendere, ora o sarà troppo tardi.
L'incredibile ondata anti-sionista, per motivi esclusivamente ideologici, anti-storici, contro il buon senso, e a tutti gli effetti di carattere totalitario, testimoniano di come l'occidente sia ormai entrato nella sua fase finale di dissoluzione democratica.

Siamo già in guerra e l'occidente in particolare l'Europa non sa come rispondere.
Anzitutto perchè bisogna capire quanto deep state islamico sia ai suoi vertici.
Ma è l'America il vero centro tellurico per la democrazia.

Infatti l'America si sta rifiutando (capire i motivi al di là delle sciocchezze giuridiche è tutto da interpetare, e come al solito solo la storia futura lo saprà dire).

A questo punto Israele è sull'orlo del precipizio.

Immagino già i contatti per spalleggiare un nuovo presidente americano democratico, o trovare un nuovo alleato, qualcuno sussurra l'India.

Francamente non vedo come non si arrivi inevitabilmente allo scontro nucleare, la pazia dell'europa, questo suo attendismo non si capisce se sia per cattiva coscienza, delirio ideologico o non so che altro ancora.

E ricordo che dopo aver spazzato via israele la prossima è l'europa.
Pensando che per costruire l'iron dome europeo (che ovviamente stiamo comprando da israle...che ridicoli!) ci vogliono 4 anni...non so proprio se ce la facciamo, a me viene da pensare che NON VOGLIAMO FARCELA, e non so bene in base a quali calcoli politici: alleanza con l'islam?
Ma di quanta ignoranza è depositaria l'europa intera??????

****
PICCOLE NOTE A MARGINE.

stavo cercando la profezia di dugin, ma google l'ha oscurata.

in compenso ho trovato questo sul web magazine iran on wire del 2017...vai a capire perchè gli algoritmi puntino questo articolo....MAH  ???

sotto la traduzione automatica https://www.deepl.com/ clamorosamente non ho dovuto aggiustare niente....complimenti all'azienda!


"Aleksandr Gelyevich Dugin è relativamente noto in Iran. Secondo lui, è entrato e uscito dall'Iran negli ultimi 20 anni e, almeno negli ultimi otto anni, i media conservatori iraniani di stampo principista sono stati impegnati a promuoverlo come una potente forza intellettuale.

Dugin, 55 anni, è un cristiano ortodosso il cui padre era un generale dell'intelligence militare sovietica (GRU). Molti media internazionali l'hanno etichettato come pericoloso, un attaccabrighe, un guerrafondaio e un promotore del fascismo e del nazismo. Nel 2014 ha perso il posto di capo del dipartimento di sociologia dell'Università statale di Mosca dopo essere stato accusato di aver incoraggiato il genocidio in Ucraina esortando i separatisti filorussi a "uccidere, uccidere, uccidere". Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha usato lo stesso motivo per metterlo nella lista nera.

Ma in Iran viene presentato, tra le altre cose, come "il cervello di Putin" e un grande filosofo russo. È il leader del Movimento Eurasia, un revival di un'ideologia dell'inizio del XX secolo che rifiuta la moderna visione del mondo occidentale e la democrazia a favore di una civiltà autocratica e centrata sulla Russia, e che vede il patrimonio culturale russo più strettamente allineato all'Asia che all'Europa occidentale. Nel suo libro del 2009 "Quarta teoria politica" sostiene che il liberalismo, il fascismo e il socialismo sono stati deligittimati e delinea una nuova ideologia politica per il futuro, e in particolare per il futuro della Russia che si candida a dominare l'Eurasia.


Ma, più di ogni altra cosa, è l'influenza di Dugin su Putin che ha valore in Iran. Ad esempio, il sito web Mashregh News ha pubblicato un articolo in cui si afferma che "qualsiasi ricerca per comprendere Putin deve iniziare con la comprensione di Dugin".

Mohammad Kazem Anbarlui, editorialista del quotidiano pro-Mahmoud Ahmadinejad Resalat, ha definito Dugin un frutto dei "semi puri" che l'Ayatollah Ruhollah Khomeini piantò in Russia quando scrisse al leader sovietico Mikhail Gorbaciov nel 1989. ''È chiaro a tutti che il comunismo deve essere ricercato d'ora in poi nei musei mondiali di storia politica'', si legge nella lettera. Il materialismo non può salvare l'umanità dalla crisi di incredulità nella spiritualità, che è la malattia di base delle società umane in Occidente e in Oriente". Ha incoraggiato Gorbaciov a studiare l'Islam e ad imparare da esso.

Il secondo avvento

Gli integralisti iraniani amano citare Dugin. Solo pochi giorni fa, un ultraconservatore ha scritto che, secondo Dugin, l'Arbaeen - che segna la fine del periodo di lutto di 40 giorni per l'Imam Hussein, che le forze del Califfo Yazid uccisero nel VII secolo - è un segno della "Fine dei Tempi" e della "Seconda Venuta". Due anni fa, il giornalista e regista Nader Talebzadeh, che ha diretto il film iraniano The Messiah, ha citato Dugin dicendo che avrebbe voluto che Khomeini potesse scrivere di nuovo ai leader russi, sottintendendo che il Paese ne avesse bisogno in questo momento.

Negli ultimi anni, Dugin è stato invitato a visitare regolarmente l'Iran, di solito da esponenti della linea dura e da entità associate alle Guardie rivoluzionarie, come il quotidiano Javan, il canale televisivo statale Ofogh ("Horizon") e Raja News. All'inizio del 2015, Talebzadeh ha invitato Dugin a Teheran come ospite speciale alla terza conferenza di New Horizon sulla "Brutalità della polizia statunitense contro gli afroamericani".

Anche il giornalista e studioso di religione Mehdi Nasiri è un fan di Dugin. Nasiri, che ha una visione del mondo simile a quella di Talebzadeh, si è presentato come "anti-filosofia", o almeno contro le idee tradizionali di filosofia, in quanto contraria alla sharia perché incentrata sul concetto di sé piuttosto che su Dio. Durante il viaggio di Dugin a Teheran nel 2015, Nasiri ha avuto lunghi colloqui con Dugin. Nasiri e Talebzadeh hanno camminato al fianco di Dugin per le strade di Teheran, mentre partecipavano tutti alla marcia commemorativa dell'Arbaeen nella città di Teheran.


La "Casa di Satana"

Durante il suo viaggio, Dugin ha incontrato anche l'Ayatollah Mohammad Mehdi Mir Bagheri, capo dell'Accademia delle Scienze Islamiche di Qom. Durante l'incontro, Dugin ha definito la modernità "Satana", l'Occidente "la casa ereditaria di Satana" e l'Iran "la principale base della guerra contro la modernità". Ha detto che la Russia deve seguire l'Iran come "modello per il ritorno alla tradizione". Ha proposto la costruzione di un "ponte" tra i pensatori religiosi iraniani e i tradizionalisti russi. Ha promosso la lettura della letteratura anti-occidentale scritta dagli stessi occidentali e ha raccomandato agli iraniani di iniziare a tradurre in persiano queste opere anti-occidentali di scienziati occidentali, come lui stesso aveva fatto in russo.

Ma ciò di cui Durgin ama parlare di più è "Eurasia", il concetto di costruire una coalizione di Russia, Turchia, Cina, India, Iran e Paesi dell'Europa orientale per affrontare gli Stati Uniti e l'Unione Europea. Il suo obiettivo è chiaro: costruire una Russia potente, ancora più potente di quanto lo fosse l'Unione Sovietica. E ha idee anche per l'Iran. "Considerando che Paesi come la Turchia e l'Arabia Saudita sono strumenti regionali degli Stati Uniti", ha dichiarato al giornale Javan il 17 marzo 2010, "l'Iran può diventare un alleato della Russia".

All'inizio Durgin considerava Vladimir Putin un profeta che era arrivato a realizzare la sua visione dell'Eurasia. Tuttavia, a poco a poco, ha iniziato a perdere parte della sua fede. "Metà di Putin è con noi e l'altra metà no", ha detto nel 2015 mentre si trovava a Teheran. "All'interno di Putin è in corso una grande crociata tra il Bene e il Male e noi, all'esterno, sosteniamo la sua parte di giustizia e luce".

Allo stesso tempo, dichiara di aver acquisito maggiore fiducia in Mahmoud Ahmadinejad e nell'Ayatollah Khamenei. Ritiene che le sanzioni imposte all'Iran abbiano dimostrato che Ahmadinejad era sulla strada giusta. "Mi piace Ahmadinejad per il suo conservatorismo e per il suo essere anti-occidentale", ha detto. "Credo che la maggior parte delle sue azioni sulla scena internazionale siano giuste e corrette. Quando era presidente ho proposto all'ambasciatore iraniano a Mosca di scrivere un libro su Ahmadinejad, con una lunga intervista a lui e con una serie di conclusioni geopolitiche e politiche alla fine... Naturalmente, a mio avviso, la Guida Suprema ha un'intuizione più forte".

"La volontà di Dio al lavoro"

Dugin ritiene che l'ayatollah Khamenei sia la "soluzione migliore" per affrontare l'Occidente. "Se ci aiuterà a sconfiggere l'Occidente, sono sicuro che usciremo da questa arena vittoriosi e orgogliosi", ha detto, perché "al centro della Guardiania del Giurista [islamico], la volontà di Dio è all'opera".

Negli ultimi due anni - a partire dalla metà del 2015 - Dugin ha guadagnato più fan in Iran. Ha assunto un atteggiamento più accondiscendente nel discutere le sue idee sulla Tutela del Giurista, sull'"Imam nascosto" [il Messia sciita] e sulla Repubblica islamica. Se prima parlava di un'alleanza tra Russia e Iran nel contesto della realizzazione della sua visione eurasiatica, oggi afferma che la Rivoluzione islamica è una rivoluzione globale, un "miracolo" che "cambia il cammino dell'umanità allontanandolo da un percorso deviante" e "un modello ispiratore da seguire".

Ma mentre vuole l'aiuto di Khamenei per sconfiggere l'Occidente, Dugin ammette di non essere riuscito ad avvicinare Iran e Russia. "Non ho riscontrato un atteggiamento positivo nei confronti della Russia tra gli iraniani", ha dichiarato in un'intervista del 2015 [link persiano]. "I giovani iraniani non sono molto interessati a conoscere la Russia. Forse dovremmo cercare una chiave per aprire questa porta tra i due Paesi. Ho lavorato per questo obiettivo negli ultimi 20 anni, ma devo confessare che non ho avuto molto successo".

Naturalmente, è sicuro che la colpa sia dei liberali. "Le forze liberali che sostengono l'Occidente... dicono: "Non fidatevi della Russia". Queste sono le parole dei nemici dell'Iran e della Russia. [La loro quinta colonna mira a distruggere questa coalizione per la fine dei tempi".

November 14, 2017 https://iranwire.com/en/features/64975/
#606
Citazione di: niko il 18 Aprile 2024, 01:43:33 AMLo dice pure wikipedia, e pure lui stesso, di non essere (piu') un marxista, dai, su'...



la wiki-smart è sotto il dominio capitalista e si sta trasformando nel luogo di disinformazione per eccellenza del futuro.
E' l'allarme dato anche da uno dei suoi fondatori, gli altri evidentemente sono stati corrotti.
Ovviamente il primo bersaglio è la storia.
Stanno oscurando avvenimenti storici di genocidio contro gli ebrei fatti dai musulmani.
Ovviamente stanno infangando il nome di quegli intellettuali che stanno provando a mettere in guardia l'occidente contro il nemico islamico.

Ora se la prendono anche con La Grassa  :))

E certo se vai sul suo canale lo dice sempre di non essere marxista.

La verità è che sta mettendo in luce quanto i marxisti contemporanei non solo NON SANNO proprio le basi della teoria del capitale.
Ma si stanno chiaramente facendo intortare, a suo modo di vedere, in maniera prosaicia PROBABILMENTE pagati da qualcuno.
vediamo di unire i puntini non facciamo i comunisti tonti. grazie.

ps
ecco ulteriori hint cosi ci alleniamo per il futuro.
lo sappiamo vero che la cina finanzia l'iran giusto?
eh già.
e che la russia da le armi all'irna giusto?
e russia e cina, sono comuniste giusto?
Ok ma che tipo di comunismo è quello che dicono sia tale?
perchè la wiki attacca israele e la grassa...
mmm temo di aver incasinato la cosa: non sono capace di parlare per enigmi. :D
forse con USA=CINA...mmm mi sa di no  :D
purtroppo la ragione e la critica vanno di nuovo usate.
siamo esausti e consumati, ma ci tocca far andare di nuovo il vecchio macinino: il cervello  8) :D

l'islam è socialista no francesi? viva komeini...o forse no...cosi meglio. :D
#607
Citazione di: PhyroSphera il 29 Marzo 2024, 12:07:38 PMMolti anni sono passati da quando acquistai il libro di Jean Baudrillard "La società dei consumi". Mi ero ripromesso di leggerlo sùbito e con tanta attenzione, ma rimasi inibito dalla breve nota informativa sulla copertina: in fondo conoscevo già quell'argomento, anche la relativa dimostrazione, presentatami tempo addietro da un noto professore universitario in vena di azioni generose. Mi venne in mente, dopo lunghi istanti, qualcosa che un poeta, Alfonso Gatto, morto in un tragico incidente autostradale, aveva detto: 'Io non sono un consumista, sono un consumato'. Questo era forse il motivo per cui io ero del tutto ritroso a iniziare la lettura del libro di Baudrillard: pensavo che nonostante tutto la questione era peggiore di quel che il filosofo francese potesse immaginare. Certo il fenomeno del consumismo è centrale nella riflessione sociologica della Età del Postmoderno... Ma quella singola frase, forse anche la notizia della morte del suo autore, dicevano già tanto.

Meditare sul consumismo, soprattutto io credo (e non sono il solo) sul suo essere in realtà un problema comune a tutti gli schieramenti politici, sia di destra che di sinistra — c'era anche in Unione Sovietica — è ancora adesso un esercizio necessario.
La reificazione dovuta alla diffusione e affermazione di esso, tramite l'induzione di bisogni che non sarebbero necessari, è diversa da quel che ha tentato di far credere la vulgata socialista e, nonostante lo sforzo di mistificazione del capitalismo selvaggio, non è neppure una invenzione.
La Scuola di Francoforte ha insistito sul potere impositivo delle comunicazioni di massa nel regime capitalistico, ma non risulta che abbia appuntato l'attenzione sulla richiesta del popolo di sinistra di avere a disposizione sempre più cose e di tutti i generi e solo per arrivare a una parificazione materiale assoluta, per diventare tutti come i tanto osteggiati ma pur sempre ammirati ricchi borghesi. Del resto non c'è bisogno di Marx ed Engels e dei loro avversari per capire la questione. A scuola si studiava il Verismo, i romanzi di Giovanni Verga, la (in un certo senso) enigmatica passione per la "roba" che quella nobile scrittura poneva in risalto per chi non volesse essere troppo ottimista sui futuri democratici. Oggi, con tanta comunicazione di pensieri, diffusa via internet anche tra chi senza aspirazioni intellettuali e assurta a mercato per il consumo, siamo anche di fronte a ciò che un grande psicologo, James Hillman, definiva una vera e propria obesità della mente... Ma non è tutto.
Mentre il consumismo continua ad affermarsi, nei paesi "più evoluti" molta gente ha tanto bisogno di antibiotici per curarsi dalle aggressioni dei virus esagitati dall'inquinamento generalizzato ma non ha i soldi per crescere uno o più di un figlio. Certo, sul Pianeta gli umani sono diventati in tantissimi. In India più di un miliardo di persone e poche migliaia di tigri! Milioni e milioni di persone consumano latte, uova e carne che le belve non selezionano più in mutua, segreta e amichevole collaborazione con i pastori; dalle produzioni intensive cibi meno nutrienti, spesso biologicamente compromettenti...

C'è indubbiamente qualcosa di satanico in questo cerchio terribile, al di là delle colpe di ingenti masse e delle responsabilità di pochi singoli. Chi volesse risolvere il problema con la sola razionalità, si troverebbe in difetto di potere; peggio ancora se restando entro il cerchio degli avvenimenti mondani. Esiste infatti una catena di eventi in cui malvivenza generalizzata e cattive circostanze ambientali si intrecciano indistricabilmente.
Cosa accadrà alla politica, in tanta mancanza di saggezza? Verrà consumata, sparirà dalle Terre Occidentali e da vasta parte del globo, ne rimarrà qualcosa di decisivo? E alla filosofia? Si deciderà, a fronte di tanta diabolica coincidenza, di unire l'impegno politico a quello religioso, la riflessione filosofica a quella teologica, si tornerà, da parte di tutti i coinvolti in questa catastrofe, alla fede in una salvezza che viene da ciò che non solo non è bene comune da consumare, ma è Altro, Mistero?


Mauro Pastore
L'apocalittica giudeo-cristiana è la risposta che viene dal futuro, e che era diventata l'oggetto della teologia politica, forse la cosa più interessante nel novecento filosofico, premesso che non conoscevo la scuola di francoforte.

Al suo posto è subentrata l'apocalittica del capitalismo: il catastrofismo ecologico. iniziato in grande stile con la pandemenza, e a cui tu pari riferirti con la frase che i comunisti (gli idioti che abboccano alla trappola prima di tutti gli altri) ti darebbero ragione, ossia che l'inquinamento PRODUCE virus...malattie...etc...etc...

E invece è sempre la società dei consumi: per vendere un paio di auto in più, per obbligare le famiglie a impoverirsi per rifare la casa.
ma è solo l'inizio: il capitalismo ha una capacità di trasformare e indurre al consumo della merda prodotta (vaccini, macchine elettriche, cagate anti inquinamento etc...etc...) ad uso e consumo di un mercato dell'indotto che aveva raggiunto con la crisi dei sub-prime, un punto di non ritorno.
E' sempre marx che aspetta gli idioti al suo fiume di verità a valle, ma i salmoni continuano a tornare alla ricchezza delle nazioni, la ricchezza si ha quando si ha tanti oggetti....etc..etc...etc...

Siamo individui esausti, aveva ragione Gatto! Chi capisce è stufo di tutto questo da tanto tempo.
Ma ora siamo al far accettare il catastrofismo, pur di vendere OBBLIGATORIAMENTE, merci, energie, merda varia, che non SERVE A NIENTE.

Ecco non dico che la filosofia debba capire san paolo, non lo capisco neppure io, ma almeno non cadiamo nella trappola di questi uomini ricchi avidi e malvagi.
Non stiamo alle loro narrazioni di morte.
Baudrillard è proprio un autore cardine su questi temi.
La narrazione di morte.
etc...etc...

Il ricercatore spirituale è messo male, non sa niente di storia, di filosofia, e spera che il buon dio venga...peccato che sia in sella ad un cammello (e che è a capo ovviamente della rivoluzione green).

ecco siamo esausti, ma non spegniamo il cervello.
#608
Citazione di: iano il 18 Aprile 2024, 00:38:33 AMCredo che sia una apparenza che tutto sia rimasto fermo agli inizi del XX secolo, perchè è cambiata la forma del manuale, ma non la sostanza.
Il vecchio manuale in forma non scritta lo usiamo ancora, ed è il mondo come ci appare.
Quel manuale è ancora compreso in noi, e perciò comprendiamo attraverso esso il mondo, contemplandolo.

Il nuovo manuale in forma scritta non è invece compreso in noi, e l'unico modo indiretto che abbiamo di comprenderlo ancora è attraverso analogie con ciò che abbiamo compreso fino a un certo punto.
Analogie che però arrancano sempre di più man mano che la scienza avanza, perchè non è la scienza che si è fermata, ma la nostra capacità di comprenderla, fisici compresi.
Forse non abbiamo ben riflettuto sulla potenza del metodo scientifico, se un giovane Einstein applicandolo ha costruito la teoria quantistica, passando poi il resto della sua vita a cercare inutilmente di confutarla , non riuscendo a comprenderla.
Questa pretesa di comprendere letteralmente ''in noi ''  la realtà ha retto solo finché il ''manuale'' era tutto e solo compreso in noi, e ciò che ha prodotto il metodo scientifico è una sua esternazione.
Abbiamo esternato il manuale che era in noi, e perciò non è più comprensibile, perchè non è più compreso.
La scienza è dunque un modo diverso di rapportarsi con la realtà, ma nella forma, non nella sostanza.
All'inizio del XX secolo eravamo convinti che non ci fosse più nulla da sapere.
Non era così , ma è vero che non ci sarebbe stato più nulla da comprendere.
Agli inizi del XX secolo è avvenuta una scissione fra il sapere e la comprensione.
Conoscere la realtà non equivale più a comprenderla, dove la comprensione era una conoscenza immediata, ma solo in apparenza, perchè c'è sempre stato un manuale che mediava in incognito dentro di noi.
Oggi quel manuale è stato esplicitato grazie al metodo scientifico, e abbiamo perciò perso l'immediatezza con cui la realtà ci appariva, posto che continua ancora ad apparirci, perchè il vecchio manuale continua a funzionare, ma combacia sempre meno con il nuovo.
Purtuttavia c'è continuità fra il vecchio manuale e il nuovo, anche se ciò non è evidente, perchè il vecchio non lo abbiamo mai visto,  così che il nuovo sembra essere apparso dal nulla.

Si potrebbe condensare tutta questa pappardella nel seguente modo.
Ciò che ci fà vedere il mondo non è visibile, e quando diventa visibile è l'unica cosa che riusciamo a vedere.
E' una specie di maledizione se vuoi, che spiega bene l'avversione che molti provano per la scienza.
 
Ti do la risposta del mio maestro, che ha dato ai suoi seminaristi di fisica quantistica: voi dite che l'equazione è solo il manuale di calcolo.
Eppure la usate per decidere della realtà.
E dunque quella formula nonostante le resistenze meccaniscistiche che ancora sono in noi, dice esattamente che il fenomeno è una equazione, dunque la realtà fisica è in realtà una realtà matematica.
Questo da anche il quadro su di noi, perchè come dice Platone ciò che è bello è armonioso e ciò che è armonioso è giusto.
non riusciamo a fare questo passo, perchè vorrebbe dire che la grecia sapeva già tutto. e noi l'abbiamo distrutta.
non è solo una questione come giustamente dici tu di manuali da usare sullo stesso fenomeno.
è una questione che investe la dimensione morale e identitaria-storica.
infatti si dice che il manuale di oggi è meglio di quello di ieri...ma evidentemente non è cosi, e infatti l'ingegnere mica usa le formule della quantistica, bensi quelle vecchie della meccanica.
Insomma caro iano c'è in ballo di più.
ma di base concordiamo
ciao!



#609
Citazione di: niko il 18 Aprile 2024, 00:56:49 AMTu sarai pure di sinistra, ma usi categorie mafioso/fasciste, come bene, male, infami, tradimento, odio verso i poveri, odio verso la tecnica, odio verso tutti gli intellettuali (corrotti) tranne una ristrettissima cerchia che va bene a te e che tu identifichi in senso narcisistico ed elitario, odio verso l'islam...

La prima etnia oppressa dei nostri tempi, se proprio lo vuoi sapere, e' quella palestinese, e il problema e' che Israele non e' solo "capitalista": e' colonialista, imperialista, ed e' attualmente uno stato terrorista, fonte di illegalita' e destabilizzazione internazionale continua, e votato allo sterminio, di tale etnia, e di chiunque altro intralci i suoi piani.

E per il resto stai tranquillo, che La Grassa non e' piu' marxista da un pezzo.


I palestinesi non sono un etnia, ma sono arabi.
E' inutile che strilli la storia non ammette la fanta-storia.

Solo perchè ti vanno bene certi intellettuali piuttosto che non altri, non ti da il diritto, tra l'altro manco argomentato, come al solito, di dire che La Grassa non è un marxista.
Mi pare anzi l'unico marxista che parla di marx come piace a me argomentando e spiegando i concetti chiave, non in inutili teorie, ma proprio ricordandoli nel discoros pratico-politico proprio per non fare confusione.
#610
Avevo iniziato a leggere lo studio di Jonas, ma poi l'ho sospeso, c'erano tante cose che non andavano nel suo procedere filosofico su di un piano metafisico che però non è quello teologico o apocalittico.

Che tutte le religioni abbiano uno sfondo gnostico è risaputo: la lotta tra il bene e il male.
Lo gnosticismo contemporaneo, quello seguito dalle elite di matrice radical chich, e quindi spogliato proprio della sua più propria essenza spiritualista, fa del ricco il giusto ricco che deve punire i poveri giustamente poveri perchè immorali.
Questo è in breve il succo della questione.

Il tutto in nome di quello che per lo gnosticimso è la cosa fondamentale: la SCIENZA SPIRITUALE.
La prisca filosofia come verrà chiamata dagli alchimisti.
Un connubio fantastico tra ebraismo e culti locali, che ha dato veste al solito mix tra cultura alta e cultura popolare.
Ma nel tempo della scienza, come base della modernità cosa è sotto tiro?
La dissidenza.
Se prima la gnosi era combattuta oggi è esaltata, perchè l'apocalittica giudeo-cristiana impersonificata da Paolo è venuta meno.
Si impongono oggi nuove gnosi, quelle del potente sul povero.
E questo è tutto.
Si è ribaltato tutto, e non è possibile ignorare che questa era anche la visione di Jung.
Jung era uno che leggeva la storia come se fosse preistoria, i fatti li vedeva come miti, nietzche lo leggeva come il perfetto profeta di questa volontà di potenza, il mito che sovrasta la realtà.
Jung è caduto in disgrazia da me, quando lessi poche pagine del sui tomo imponente su nietzche.
La pochezza della sua lettura nicciana mi lasciò segnato per sempre.
Pensavo Jung fosse il progresso e invece era solo la restaurazione.
Un socialista come Jonas non poteva che a sua volta dare una interpretazione comunista e perciò ugualmente retrograda alla questione.

In fin dei conti per i comunisti non c'è bisogno di superare la colpa.
I poveri vanno schiacciati alla volontà dello stato e dei suoi rappresentanti cioè loro stessi comunisti. senza bisogno di fare voli pindarici gnostici.

Eppure l'apocalittica islamica non poteva che avere la meglio sulle forme gnostiche pan-junghiane della aristocrazia debosciata dei nostri tempi.

La storia la si deve conoscere e così i movimenti tellurici che la sottendono che sono SEMPRE SPIRITUALI.

Che Jung fosse all'oscuro di tutto questo lo so, manca proprio la contezza politica di tutto ciò.

Ma poi basta andare come sto facendo a sentire il canale dei seminari di ERANOS a DAVOS (chissà come mai) fondati proprio da JUNG, per capire come dietro tutto ci stia proprio lui.

Il pensiero di Jung contiene in nuce i deliri del novecento e oltre.
La distruzione dell'identità in nome del mito...e già siamo in piena pre-istoria.

Per non parlare dell'uomo androgino etc...etc...et....

Non è tanto in sè Jung, che pure ha tradito Freud e la sua tecnica in nome di un altra che francamente non condivido, anzi mi oppongo ad essa con tutto me stesso.
Infatti quella che Jung chiama l'ombra ossia il male, altro non è che l'inconscio e l'inconscio contiene in sè il BENE.
Una perversione a 120 gradi del freudismo.
Jung ha chiuso con me e per sempre.
Ok dicevo non è tanto Jung, perchè in Jung tutto era RICERCA SPIRITUALE, è purtroppo la sua eredità che venendo raccolta da un periodo che spirituale non è ha pervertito il pensiero di Jung!
Lui lo sapeva, e nelle ultime accorate interviste cerca di farlo notare.
Purtroppo il libro rosso che MAI doveva essere pubblicato, è invece diventato la bibbia satanica dello gnosticismo contemporaneo.
Come fraintendere Jung è d'altronde il vademecum del ricercatore spirituale odierno.
Sempre piu avulso dai FATTI.

Per questo NO ALLO GNOSTICISMO (chi decide del bene e del male? direbbe il grande nice...e non il contrario!!)

questo presupposto che attendo tuoi approfondimenti pyrosphera.
c'era un altro utente che si occupava in maniera eccellente di jung, mi pare fosse peruviano per metà, o eri tu?
comunque se ne è andato, peccato le sue citazioni erano bellissimi e mi trovavo sempre molto colpito da esse.
salve!
PS
spero non ti sia offeso dal mio tono polemico, è importante continuare a dialogare.
nel caso fammelo sapere qui o in privato coi messaggi, vedrò di fare mini-ricerche prima.
putroppo ho idea che non c'è tempo, e come sempre chi ha fretta, invece di guadagnarlo continua a perderlo nella foga del momento.
salve ancora
#611
Citazione di: niko il 17 Aprile 2024, 23:40:19 PMMa vai a fare il fanatico altrove, e sproloquia senza nominarmi...

Tu sei tra i motivi per cui il giorno che la tecnica punkislamica distruggera' per sempre l'occidente giudaico-cristiano, io faro' festa...

Al di la' del bene e del male, spero di essere vivo il giorno che i dromedari si abbevereranno in piazza san Pietro...


Ma io ti lascerei volentieri nella valle dei senza speranza.
Mi irrita sommamente che ti dici marxista.
Ma marxista in cosa scusa?
E poi ti stavo citando perchè condivido la guerra delle minoranze etniche e di genere.
Io non sono un cattolico bigotto, che antepone la dottrina ai sentimenti di una persona.
Quindi siamo alleati in questo.
E per questo ti ho citato.
Infatti il marxismo fa a meno della spiritualità e si concentra sui fatti.
nella mia testa prima viene il marxismo, ossia la possibilità di una economia sociale, e DOPO la ricerca spirituale, che sennò è puro bigottismo.
Secondo te perchè sarei di sinsitra ancora nonostante tutto.
Me lo spieghi?
Che poi in quanto pro-israele tu mi odi, e che ci vuoi fare, torna pure a leggere il corano.
e non rompere con il fatto che israele è capitalista, perchè lo è anche la cina e la russia.
e marx non era contro al capitalismo in toto, questo è quello che pensate voi comunisti zeloti, piuttosto al suo uso.(guardati i video di la grassa! ancora vivente e anti-sionista, come piace a te, dunque non cosi distante da te, mi sembra anche con antiche simpatie maoiste, e quindi pro-cina, anche se oggi pure lui capisce che il capitalismo va ristudiato in base alle condizioni odierne).

#612
Citazione di: Pensarbene il 09 Aprile 2024, 08:59:42 AMla vita è vita e ognuno la può vivere e godere pienamente
se lo vuole.
Il  problema viene da chi  vuole usare quella degli altri e abusarne.
La terra offre alla persona intelligente e sana di mente tutte le informazioni necessarie per ignorare i "vivaisti e i vivai" ad hoc.
Infatti, i più pericolosi nemici della vita sono quelli che sembrano conoscerla e viverla meglio degli altri.
"Guarda come vivo bene io(sia eremita o miliardario ..),perché non cerchi anche tu di fare come me o quanto meno seguirmi in modo tale che....ecc....ecc....ecc...."
Sulla terra hanno messo in testa ai rettili una nuvola di fumo "saccente" controllandoli poi con una manovalanza ad hoc e incantandoli con una minoranza doc.
Un capolavoro diabolico(anche senza voler religionizzare il discorso).
I dinosauri non si sono mai estinti, sono stati trasferiti....e BENE ANCHE!
 
Non potrei che essere più d'accordo, la vita offesa, è spesso offesa dalla pretesa dell'uomo che vuole il male dell'altro uomo.
Cosi l'eremita se ne sta lontando dal mondo a pensare che esista un dio, entificato, che gli parla, mentre la fisica parla di indeterminazione.
Ma almeno nel suo stare lontano dal mondo in fin dei conti non fa male a nessuno se non che a se stesso e alla sua ricerca spirituale.
Mentra il milardario per essere tale DEVE schiacciare il mondo al suo delirio di dominio, questo il cammino spirituale non l'ha mai nemmeno cominciato a fare.





#613
Citazione di: iano il 06 Aprile 2024, 02:00:03 AME' possibile che la realtà stia oltre la materia non meno di quanto stia oltre la psiche.
Il problema allora nasce non solo dal confondere materia e psiche con la realtà, ma nel confonderle in diversa misura, per cui ognuno, in base a quale reputerà essere più solida base una piuttosto che l'altra, secondo l'evidenza soggettiva che ne ha, cercherà di spiegare l'una partendo dall'altra, quando invece entrambe servirebbero a spiegare insieme la realtà, se non fosse che ''spiegare'' è una parola troppo grossa.
 Cercheremo di spiegare una cosa con l'altra solo se di una delle due possediamo l'evidenza, cioè se di almeno una delle due siamo certi della sua realtà senza doverla spiegare.
Ma esiste anche la possibilità che nessuna delle due sia reale, se non come parte di una istruzione per l'uso della realtà.
Il problema nasce allora dall'accidente di possedere delle due cose una percezione differenziata, ma essendo entrambe frutti di percezione allora c'è una parentela di fatto.
Poi posso aver più intimità con mio fratello che non con mio cugino, ma non perciò cercherò di spiegare mio cugino con mio fratello, se entrambi sono sangue del mio sangue.
D'altronde da cosa potrebbe nascere l'evidenza di una cosa se non da una confidente abitudine?
Il punto di partenza per spiegare ogni cosa naturalmente lo individueremo in ciò con cui abbiamo tale intimità dal non sentire il bisogno di considerarne la nascitura per certificarne la parentela.
Io rispetto tutto il mio prossimo, ma mio fratello per me viene prima di ogni altro.
Questo però non giustifica il voler spiegare il mio prossimo a partire da mio fratello, solo perchè con quello ho meno confidenza e perciò  una diversa percezione.

Quindi, ricapitolando, ''Un corpo biologico con un snc strutturato per avere una psiche.'' direi che sono delle buone istruzioni per l'uso della realtà, ma non la realtà, se non come parte.

Magari non potremo conoscere la realtà nel senso cervellotico che abbiamo finora inteso, però quanti problemi irrisolvibili ci siamo così tolti dal groppone, e con quanta maggior leggerenza e fiducia potremo riprendere il nostro gioioso rapporto con la realtà, finalmente artefici a tutti gli effetti, nel bene e nel male, del nostro destino, senza più verità superiori e karma e fati dietro cui nasconderci.
C'è un mondo da rimettere in ordine.
Diamoci da fare.
Dipende solo da noi.
 



sono d'accordo in sostanza sul messaggio liberale che ne dai infine.

ma quello che il mio maestro ha sottolineato è che oggi gli stessi fisici vedono la fisica non come la realtà, ma COME DICI ANCHE TU, un semplice manuale delle istruzioni su come la realtà va calcolata.

Ossia quello che manca è proprio la cosa fondamentale, e cioè cosa è la realtà, e quella realtà che chiamiamo anima, e quella che chiamiamo dio etc....

E' anche il motivo per cui la fisica dopo il 1920 è rimasta ferma a quel ventennio di fermento intellettuale incredibile che ridefinito TUTTO.

Io lo leggo psicologicamente e socialmente: i fisici che sono corrotti nell'anima aspettano l'ordine del padrone per andare avanti.
Questo è vero sia a livello fallico-psicanalitico che quello marxista-gramsciano-di egemonia del pensiero nella lotta di classe.
#614
Citazione di: iano il 06 Aprile 2024, 00:51:14 AMDunque la soluzione era sotto i nostri occhi e finora c'era sfuggita?  ;D

''Non ci sono più le solide fondamenta di una volta'' per il materialismo , se il costituente di gran lunga maggioritario della materia si è visto essere il suo storico opposto, il vuoto.

Non c'è più una evidenza indiscutibile da cui partire per cercare di spiegare ciò che quella supposta piena evidenza  non ha.

Ci sono, e ci sono sempre state di fatto, solo istruzioni per l'uso della realtà, e l'unico modo per resistere alla tentazione di tornare a rimitizzare il sole è abbandonare  il mito dell'evidenza della materia, che è un sottoprodotto del mito del nostro rapporto diretto con la realtà.
L'opposizione materialismo/idealismo si risolve decretando la morte dei presunti opposti.
Gli opposti nascono per descrivere la realtà, e non perchè se ne spieghi uno a partire dall'altro, o viceversa, a seconda del partito che prendiamo, e prendiamo partito perchè funzionano così bene che alla fine confondiamo la realtà con le sue istruzioni per l'uso, scritte con quegli opposti caratteri.


quello che intende dire mauro iano è che è proprio a partire dal nostro stesso pensare che individuiamo una differenza fra noi e il fenomeno.
mentra il materialista se ne discosta.
ma questo non aiuta a leggere la "realtà" nel suo complesso.
noi spiritualisti siamo cioè superiori (il giorno in cui sapremo anche far di calcolo ovvio  :D )
#615
Citazione di: PhyroSphera il 05 Aprile 2024, 09:00:37 AMDi fatto una materia che ha una psiche è il tuo stesso corpo.

Mauro Pastore
Penso che Iano intenda dire che la psiche non è fatta EVIDENTEMENTE di materia.
Infatti secondo la teoria di schroedingere dovrebbe essere visibile, ma evidentemente non lo è a livello sensibile.
Mentra prima si pensava naturale che fosse la funzione del cervello, oggi possiamo cominiciare a supporre che sia su un piano NON ATOMICO.
ricordiamoci che nella eqazione di schroedinger c'è il tempo.
ma cosa è il tempo.
insomma la fisica avrebbe da studiare in tanti ma tanti campi prima di arrivare a capire cosa è la coscienza.
di certo NON è sul piano atomico.
come è ovvio per chi capisce cosa è la trasmigrazione delle anime etc...
tutto torna grazie all'indeterminazione, ossia alla sua CALCOLBAILITA' non il suo contrario MAURO!
Vale a dire che esiste una equazione che ci determinerà in futuro, ma ad oggi siamo in pieno mare aperto.