Citazione di: Socrate78 il 28 Luglio 2023, 15:12:50 PMEbbene, leggendo i Vangeli in maniera obiettiva io credo che si possano notare gravi contraddizioni nel delineare la personalità autentica di Gesù, poiché vi sono passi in cui Gesù sembra essere molto duro, severo, intransigente (direi spietato nei giudizi, come se mandasse tutti all'Inferno) ed altri invece in cui prescrive un'abnegazione estrema, una bontà spinta sino al sacrifico estremo.
Ad esempio si leggono queste parole tremende: "Crediate che io sia venuto a portare la pace sulla Terra? No, vi dico, la DIVISIONE. D'ora in poi si schiereranno fratello contro fratello, madre contro figlio, e suocera contro nuora!" , "Chi ama suo padre, suo fratello, sua madre più di me non è degno di me" (sembra il Dio geloso dell'Antico Testamento) in altri passi invece si legge: "Beati i miti di cuore, poiché erediteranno la Terra", "Dai a chi ti domanda, se una persona chiede di fare con te un miglio tu fanne anche due", ma i due modi di esprimersi sono a mio avviso inconciliabili, poiché nel primo esempio si nota un Gesù che di fatto vuole la divisione e alla guerra, nell'altro invece si nota un'altra figura che esalta la mitezza e l'amore. Sembrano due persone diverse. Non solo, Gesù in molti Passi sembra prendersela proprio con coloro che nella società del tempo erano considerati appunto apprezzabili e buoni (gli scribi e i farisei) e proferisce terribili parole verso di loro affermando che si autoingannano e che tutto quello che fanno lo fanno solo per l'ammirazione altrui (diciamo pure per narcisismo usando un termine moderno) e dice chiaramente che i peccatori (pubblicani, ladri e prostitute) precederanno i farisei (cioé i GIUSTI per la società del tempo) nel regno dei Cieli, sembra quasi significare che è meglio restare nella condizione di peccato proprio per non inorgoglirsi, e quindi in questo senso avrebbero quasi ragione i protestanti ad affermare che le opere non salvano l'uomo, ma salva solo la fede in Cristo.
Ora, sinceramente io resto molto perplesso, poiché mi sembra quasi che esista una sovrapposizione tra due Gesù diversi, uno mite e l'altro invece assolutamente intransigente, spietato nei giudizi e che sia quindi molto difficile stabilire quale sia la verità.
Quindi mi chiedo: è possibile che i detti di Gesù siano stati falsificati in parte nel redarre i Vangeli (per esigenze teologiche, sociali o politiche) e che quindi per questo ci siano contraddizioni così gravi?
La redazione dei Vangeli obbediva a esigenze di fede e per questo non fu neutrale ma invece di parlare di falsificazioni si dovrebbe dire di persuasioni (io penso che erano giuste).
Mauro Pastore