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Messaggi - Jean

#601
Citazione di: Mario Barbella il 25 Settembre 2017, 22:58:31 PM
Citazione di: Mario Barbella il 24 Settembre 2017, 21:27:45 PM
Citazione di: Jean il 21 Settembre 2017, 11:02:24 AM
Cit . Mario B. : Un'intelligenza artificiale non è, ovviamente, almeno a giudizio delle persone di buon senso, superiore all'intelligenza che l'ha realizzata, non dimentichiamo mai questo principio generale!

A condizione che non possa evolvere (e apprendere da sola indipendentemente dal "realizzatore" , vedi es. https://www.riflessioni.it/logos/scienza-e-tecnologia/bob-e-alice-che-stanno-dicendo/)


J4Y
ciò è letteralmente assurdo perchè l'oggetto computer, contenente non altro che l'intelligenza immessa dal costruttore (Osservatore,cioè), non può evolversi oltre il suo contenuto (intelligenza artificiale) immessa dall'Osservatore stesso

Interessante questo "cambio di prospettiva"... mai dire mai, può essere che un domani io arrivi alle tue posizioni... o tu sulle mie...

Oppure... che sia stato il tuo computer a far tutto da sé..?


Un cordiale saluto
J4Y
#602
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
25 Settembre 2017, 22:10:45 PM
Citazione di: Jean il 14 Settembre 2017, 21:11:19 PM
Citazione di: Jean il 09 Settembre 2017, 21:51:19 PM
In una grande spiaggia incastonata tra alte scogliere tenevo in braccio una bambina, procedendo verso il mare da dove giungevano ad intervalli delle onde alte una decina di metri.

Avevo imparato come affrontarle ed ero talmente sicuro da portarci anche la bimba... arrivata l'onda, senza alcun problema venivo da questa sollevato sino alla cresta per poi dolcemente ritrovarmi sul bagnasciuga...

In seguito, dopo aver fatto una sorta di gioco con la bimba, usando del materiale, pietre o ciotoli che si trovavano sulla spiaggia, mi apprestai a riprendere la cavalcata delle onde... piccole adesso, di un paio di metri d'altezza...  eccone una avvicinarsi e con la bimba in braccio attendevo che ci alzasse entrambi... ma stavolta non funzionò, l'onda ci sommerse e la bimba rischiò d'annegare...

... tuttavia passò e ancora sbigottito per l'inatteso comportamento gettai un'occhiata alle spalle per controllare il sentiero che s'inerpicava sulla scogliera... con onde di quell'altezza pensai che mi sarei ben velocemente portato oltre la loro quota...

... ma le onde in arrivo, quasi m'avessero letto l'intenzione, ecco dividersi e provenire simultaneamente dalla mia destra e dalla sinistra, a tenaglia... provai la sensazione che fossero intelligenti o guidate da un'intelligenza e dubitai delle reali possibilità di sfuggirgli...


... in quel momento un pensiero che si sviluppò in un solo istante mi riportò al "gioco" con le pietre... le avevo "spostate" dalla loro posizione... e fu da lì che il mare si comportò diversamente...


Se non l'avevate capito si trattava di un sogno... particolarmente vivido, di quelli che ti fanno svegliare nel cuor della notte e sentir ancora ben appiccicate addosso tutte le emozioni provate... ne propongo un'interpretazione...

L'arco della scogliera rappresenta l'ampiezza prospettica della vita (dell'osservatore), tutto ciò che ha conosciuto e che ancora (rivolgendovi l'attenzione) andrà a conoscere, per quanto ne esistano di amplissime (scogliere/prospettive), necessariamente limitato.

Ciò che Castaneda definiva il Tonal (più propriamente "l'isola del Tonal"), piccola terra emersa nell'infinito mare del Nagual.

Riduttivamente, a mio avviso, riconducibili a conscio ed inconscio.
Forse Jung avrebbe considerato la bimba in braccio alla persona (all'Io) come il Sè che nel profondo vi alloggia (libera interpretazione personale...).

L'Io con le esperienze cresce e matura, divenendo sempre più consapevole delle potenzialità concesse al suo status, così che può arrivare a compiere atti in precedenza ritenuti impossibili, quali il cavalcare le onde... o meglio affidarsi al loro potere.

Le onde rappresentano l'intrusione (più spesso temuta...) dello sconosciuto, del Nagual, nella limitata estensione del Tonal... dell'inatteso nella nostra vita, a volte spostando "il punto d'equilibrio"  del rapporto tra Io e Sé verso quest'ultimo, tuttavia l'evento può risolversi in una maggior consapevolezza delle "dimensioni" del proprio Io, che molti considerano solo come ricettacolo e sorgente d'ogni problema (... se non del male stesso...).

Comunque avvenga lo sviluppo delle potenzialità dell'io (o se preferite della personalità/individualità agente nel mondo) a volte accade di oltrepassare i propri limiti, per esempio non avvedendosi che anche le usuali forme (d'oggetti o di coscienza) racchiudono dei "codici" (archetipi) che si attivano quando vengano "toccati" con la "bimba" in braccio, vale a dire con una prospettiva profonda, collegata ad altri piani/livelli di coscienza.

Tali oggetti/forme che nel sogno sono le "pietre del gioco", non propriamente "manipolati" (... o collocati diversamente dopo l'uso...) sprigionano un potere non governabile dall'Io, che si manifesta come onde che adesso rispondono ad un'intelligenza non propriamente riconducibile a quella umana (di norma agente da "dietro le quinte..."), con i suoi propri fini... e per l'Io il rischio di perder tutto...  


Un cordiale saluto
Jean  

Una piccola insenatura marina, racchiusa come un gioiello da una scogliera, era del tutto ricolma di una moltitudine di pietre di granito, basalto ecc. di ogni dimensione, tutte dalle forme tonde, levigate e prive d'asperità.

Per la luce che riverberava su esse, fuor o sotto l'acqua, fu più che un piacere nuotarci...

C'era un'altra coppia in quella spiaggia solitaria difficilmente accessibile e costoro avevano impilato una sopra l'altra (partendo dalle maggiori) le meravigliose pietre in una decina di composizioni... un passatempo cui mi dedicavo oltre quarantanni addietro ed oggi divenuto un'attività con le sue prove ed appassionati.

Sulla via del ritorno, per metter alla prova il mio antico senso dell'equilibrio, tentai d'appoggiar una pietra di grandi dimensioni sull'apice di una pila... per dire, una tartaruga sopra una noce...

La persona che era con me mi prospettò l'eventualità che il mio tentativo facesse collassare la struttura... tergiversando provai un paio d'appoggi prima d'abbandonar l'impresa... fortunatamente senza provocare crolli.

Ma poco dopo riuscii a piazzar tre pezzi asimmetrici in un'altra costruzione, questa di forma irregolare, appena abbozzata... beh, non male...

......


Quella che avete testé letto è la cronaca di un giorno trascorso al mare (in un'isola) quest'estate.

La stessa notte feci il sogno che ho riportato.

E a distanza di una settimana ho scritto l'interpretazione.

Adesso risulta verosimile collegare l'impressione riportata da quella giornata marina al sogno, in una sequenza di causa-effetto, così che tutta l'altisonante interpretazione che ho costruito par perdere molta della sua consistenza.

Certo, per lo sperimentatore (il sottoscritto) la vividezza ed ogni altro elemento peculiare del sogno lo rendono difficilmente catalogabile come "un'avventura onirica en passant", chi ne abbia provati può confermare che quando i sogni si presentano in tal modo si prova la sensazione che racchiudano "altre" informazioni, forse anche più importanti, oltre i personaggi, sceneggiatura e trama della novella che han raccontato.

Considerato (per esperienza personale) che si può sognar di Tutto, mi son chiesto se nelle "altre" informazioni ve ne siano di significative e, per farla breve, son giunto alla conclusione che lo sono quelle che rimandano (appunto) ad "altro", siano persone, luoghi, situazioni ecc.

Così che vien in essere una "coincidenza", qualcosa che accade simultaneamente in due ambiti (nel senso più ampio del termine).
Per come la vedo una coincidenza è un evento del tutto particolare, potenzialmente in grado di spingerci oltre... al di là della trama del "tessuto" spazio-temporale ove si svolge la nostra esistenza.

Detto in metafora, fin "nell'ordito" di quel tessuto (che potete rappresentarvi come lo schermo su cui si svolge la "trama").

Usualmente son le trame che catturano l'attenzione e ben lo si capisce... a rimirar il supporto verticale dei resistenti fili dell'ordito (o uno schermo spento...) che può venircene..?

Questione di prospettive... sulle differenti "trame", ad esempio sull'apparire di Personaggi (politici, scienziati, filosofi e  religiosi) che hanno prospettato (e prospettano) soluzioni ai problemi dell'umanità  si son giocati (e si giocheranno) i destini dei singoli e del mondo con i risultati (grandi e piccoli) che son sotto i nostri occhi...

Ma come tutte le trame, come tutte le rappresentazioni... passeranno, solo questione di tempo.

Per aver qualcosa in mano con cui andar via da questa lettura... ritornando a quanto vi ho raccontato (in tre riprese), dove sta la diversa "prospettiva"..?

Nella scogliera, la cui forma e prospettiva è straordinariamente simile a quella raffigurata dall'amico Patrick nel suo quadro:

https://www.riflessioni.it/logos/riflessioni-sull'arte/dipinto-11-'costa-notturna'-di-patrick-ezechiele/

(col tempo vedrò di inserire delle foto).


Le pietre son tra gli oggetti più vecchi del creato e su una pietra (d'angolo) vien edificata una casa... tutto quel ch'è accaduto sopra le pietre in questione (della scogliera), ad ogni livello delle differenti realtà (reale, del sogno e quella artistica di Patrick), si è mostrato come in un film, fornendomi il materiale per edificare questa (umile) casa (post).

Che, come tutte le proiezioni, verrà rimpiazzato dai fotogrammi successivi... la trama della nostra vita che al termine scomparirà anche dal ricordo di chi ci ha conosciuto... ma... che accadrà ai fili dell'ordito..?


Scompariranno anch'essi?

Ne sappiamo invero poco, perché è al di là dei nostri interessi... (... forse anche perché qualcosa ce ne fa distoglier lo sguardo?) 

Materiale amorfo, inerte ed uniforme... da non accorgersene  neppure, come della tela (o della tavola) dov'è dipinto un pregevole quadro...

Ogni prospettiva vien assorbita dal supporto (dalla tela), dove continua sin a perdersi in esso, tutt'altra direzione che quelle solitamente percorse.
 

Un cordiale saluto
Jean

 
(P.S. – una coincidenza si può intendere e visualizzare come una "mancata copertura della trama sull'ordito", altrimenti detta, in termini tessitori: "slegatura di ordito".) 
#603
Cit . Mario B. : Un'intelligenza artificiale non è, ovviamente, almeno a giudizio delle persone di buon senso, superiore all'intelligenza che l'ha realizzata, non dimentichiamo mai questo principio generale! 
 
A condizione che non possa evolvere (e apprendere da sola indipendentemente dal "realizzatore" , vedi es. https://www.riflessioni.it/logos/scienza-e-tecnologia/bob-e-alice-che-stanno-dicendo/)
 

J4Y
#604
Mi piace il tuo modo d'applicarti nella pittura, condividendo il tuo lavoro e cercando il confronto, non è da tutti (non che sia meglio o peggio, a ognuno il suo).

Ma c'è arte e arte e nello specifico (di questo quadro) ciò che più m'ha toccato... è l'arte nel risponder ai commenti... ho apprezzato il tuo modo "inclusivo" e non saprei far di meglio.

Qual che sia il motivo d'uno scambio (qui d'opinioni) quel che alla fine rimane (per me) è la sensazione d'aver trascorso qualche minuto in (buona) compagnia... e di questi tempi non è poco...


Un cordiale saluto
Jean
#605
Tematiche Filosofiche / Re:Buddhismo
15 Settembre 2017, 20:56:22 PM
Citazione di: Sariputra il 15 Settembre 2017, 17:36:36 PM
Citazione di: Apeiron il 15 Settembre 2017, 12:56:29 PME pensa che qualcuno se la prende con la filosofia dei theravada thailandesi della tradizione della foresta perchè ci vedono dell'eternalismo (la "citta eterna") ;D ovviamente non sono d'accordo. Concordo su quanto hai scritto. Sì il Dhamma chiaramente trascende il mito e le agiografie e anche della vita personale del Buddha (un po' come Brahman esiste per gli induisti anche quando nessuno ne parla ecc). Però c'è anche scritto nello stesso Canone Pali che l'effetto dei discorsi del Buddha era alquanto miracoloso, alcuni ascoltavano e divenivano subito almeno "sotapanna". Idem per le vite precedenti di Sariputta (che era Krishna secondo le suttas), il Buddha principe ecc. A mio giudizio allora "prendevano" molta più presa proprio perchè la gente era meno scollegata dal mythos. Oggi noi deridiamo il mythos e vogliamo cancellarlo ma non siamo davvero pronti a farlo secondo me (credo che gente come Shinran e chi segue la scuola del Buddha Amitaba qualche cosa l'ha capita da questo punto di vista). ;) P.S. http://www.accesstoinsight.org/lib/authors/hecker/wheel273.html qui puoi leggere la frase "If Mara had not intervened, Ananda would have asked the Buddha to accept the burden of a prolonged life, out of compassion for the world. But Mara prevented it, because innumerable beings would have escaped his clutches in such an event." L'ho letta su questo sito che è della tradizione della foresta e mi pare anche su una delle loro traduzioni in inglese del Mahaparinibbana - se la trovo te la faccio leggere. P.S. Sono molto contento delle visualizzazioni

Non nasce una religione universale che dura da 25 secoli se non c'è davanti l'esperienza di un uomo eccezionale. Siddhartha lo era. E' giusto provare un senso di profonda ammirazione per il Buddha, al di là delle divisioni settaristiche sorte nel tempo all'interno del buddhismo. Mi ricordo che, da giovanissimo, ero attratto proprio dalla figura, dalla "forza" che esprimevano quei racconti  e spesso galoppavo con l'immaginazione dentro "boschetti di bambù notturni, illuminati da torce, in cui si ascoltava il Buddha e si discuteva il Dhamma"... :)  :)  Ah! Bei tempi... :'(
Questo ha a che fare con il mito ? Anche, sicuramente e la nostra eventuale venerazione lo alimenta. E' una cosa che, in fondo, scalda il cuore...almeno a me sembra che possa essere così.
I discorsi spesso provocavano "miracoli" interiori, nei presenti, perché qualcosa di profondo rispondeva, in un certo senso, soprattutto in personaggi che arrivavano,già carichi di un percorso spirituale  alle spalle, davanti a Gotama. Penso che qualcosa di simile succedeva nelle moltitudini che ascoltavano Yeoshwa. Un carisma, un'intrinseca "autorità" spirituale che emanava da questi uomini, la percezione del "vero" (inteso in senso non filosofico ma umano, con il proprio essere...) che colpiva nell'intimo...va beh! Riflessioni personale...
Sono d'accordo con te che è importante "anche" questa dimensione del mito, soprattutto all'inizio , quando ci si ...avvicina ad una figura come quella del Buddha. Il mito come attrazione verso...

P.S: Ti assicuro che, in una mia vita precedente, non ero Krshna... :D  ( Beh! Almeno non credo di esserlo stato...mumble...mumble...però, ora che mi ci fai pensare, perché ho scritto di Krshna e delle sue gopi? Coincidenza? ...Bisogna chiederlo a Jean, forse... :-\  )

Anch'io sono contento del percorso di questa discussione, delle visualizzazioni che testimoniano l'interesse per l'argomento e ricompensano i relatori (Sari e Apeiron in primis e certamente Acquario che l'ha iniziato) per il loro impegno.

Dal mio punto di vista mi par bello che nel nostro Hotel Logos (1° piano con terrazza... filosofia...) vi sia codesta stanza che periodicamente ospita i vostri e altri interventi... dove si respira un'atmosfera non competitiva, se si può dir così...

Quando vengo qui a leggiucchiar qualcosa non mi preoccupo di capircene ben poco... e a dir il vero mi par secondario (per me) rispetto alla piacevole sensazione di tranquillità che ha permeato la stanza... un valore aggiunto, dipendente dall'intrinseca qualità delle persone, che alcuna preparazione, studio, esperienza, ecc. può garantire.

Ho sempre provato una forte attrazione per le raffigurazioni del Buddha (dipinti e soprattutto sculture) e mi ha sempre sorpreso la capacità di così tanti artisti di trasporre l'ineffabile Sorriso nelle loro opere... quel sorriso che noi europei abbiamo potuto vedere nel materiale riportato dal nostro grande veneziano, Marco Polo (1254-1324) che ...

... fu probabilmente il primo europeo (di cui si abbia notizia) a parlare per esperienza diretta del buddhismo, anche se con i limiti che vedremo.

Forse il primo contatto con la cultura buddhista Marco lo ebbe nel Chescimur, l'attuale Kashmir. 
Gli abitanti di questo territorio, dal quale si accede al cuore dell'India, vengono da lui definiti "idolatri", e questo è il termine che Polo usò per definire coloro che non erano né cristiani, né ebrei né islamici. 

Le religioni a lui note erano infatti le religioni abramitiche, anche nelle loro varianti, per esempio i cristiani nestoriani[4], presenti in molti dei territori dominati dai Mongoli, Cina compresa; gli "altri" erano da lui chiamati "idolatri", anche se non dimostrava nei loro confronti disprezzo, anzi era sicuramente incuriosito ed interessato alle differenze tra le diverse tradizioni.

Nel capitolo del Milione sul Chescimur[5] distingue "certi loro romiti che abitano in eremitaggi e digiunano severamente; fanno vita castissima e si guardano con ogni diligenza dal peccare contro la loro religione" (forse adepti dello Yoga?) da altri "monaci" che vivono "in abbazie e monasteri" dove "seguono regole rigidissime e portano tonsura come i nostri domenicani e i nostri frati minori". 

Che sia questo il racconto del primo incontro (documentato) della storia tra un occidentale e dei monaci buddhisti?
 
All'epoca del Milione il buddhismo era ormai scomparso dall'India, a causa delle invasioni islamiche, della rinascita dell'induismo e delle crisi interne del buddhismo stesso. Ma si era già diffuso in gran parte dell'Asia, in particolare nei territori toccati da Polo: la Mongolia, il Tibet, la Cina e, durante il ritorno, Sri Lanka. 

Il buddhismo da lui descritto, come si capirà secoli dopo, è quindi quello Mahayana (tranne a Sri Lanka), soprattutto nelle varianti del Vajrayana (un tempo chiamato Lamaismo).

http://zenvadoligure.blogspot.it/2015/01/il-buddhismo-nel-milione-di-marco-polo.html
 


... quel sorriso a cui son certo si rifece anche il nostro grande Leonardo (1452-1519) per la sua più celebre opera (opinione personale)...

... quel sorriso che a volte scorgo tra le righe degli interventi del Sari, il precettore del Piccolo Principe... (Apeiron)...

... e nelle raffigurazioni di Krishna...

 
... e quindi, alla domanda se Il Sari in una vita precedente fosse stato L'essere Supremo stesso ovviamente non so rispondere... ma almeno, scusate se è poco, rilevo delle analogie, delle affinità (elettive... vedi pastorelle...) e rimando a voi la palla per le conclusioni...
 


Un caro saluto
Jean
#606
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
14 Settembre 2017, 21:11:19 PM
Citazione di: Jean il 09 Settembre 2017, 21:51:19 PM
In una grande spiaggia incastonata tra alte scogliere tenevo in braccio una bambina, procedendo verso il mare da dove giungevano ad intervalli delle onde alte una decina di metri.

Avevo imparato come affrontarle ed ero talmente sicuro da portarci anche la bimba... arrivata l'onda, senza alcun problema venivo da questa sollevato sino alla cresta per poi dolcemente ritrovarmi sul bagnasciuga...

In seguito, dopo aver fatto una sorta di gioco con la bimba, usando del materiale, pietre o ciotoli che si trovavano sulla spiaggia, mi apprestai a riprendere la cavalcata delle onde... piccole adesso, di un paio di metri d'altezza...  eccone una avvicinarsi e con la bimba in braccio attendevo che ci alzasse entrambi... ma stavolta non funzionò, l'onda ci sommerse e la bimba rischiò d'annegare...

... tuttavia passò e ancora sbigottito per l'inatteso comportamento gettai un'occhiata alle spalle per controllare il sentiero che s'inerpicava sulla scogliera... con onde di quell'altezza pensai che mi sarei ben velocemente portato oltre la loro quota...

... ma le onde in arrivo, quasi m'avessero letto l'intenzione, ecco dividersi e provenire simultaneamente dalla mia destra e dalla sinistra, a tenaglia... provai la sensazione che fossero intelligenti o guidate da un'intelligenza e dubitai delle reali possibilità di sfuggirgli...


... in quel momento un pensiero che si sviluppò in un solo istante mi riportò al "gioco" con le pietre... le avevo "spostate" dalla loro posizione... e fu da lì che il mare si comportò diversamente...


Se non l'avevate capito si trattava di un sogno... particolarmente vivido, di quelli che ti fanno svegliare nel cuor della notte e sentir ancora ben appiccicate addosso tutte le emozioni provate... ne propongo un'interpretazione...

L'arco della scogliera rappresenta l'ampiezza prospettica della vita (dell'osservatore), tutto ciò che ha conosciuto e che ancora (rivolgendovi l'attenzione) andrà a conoscere, per quanto ne esistano di amplissime (scogliere/prospettive), necessariamente limitato.

Ciò che Castaneda definiva il Tonal (più propriamente "l'isola del Tonal"), piccola terra emersa nell'infinito mare del Nagual.

Riduttivamente, a mio avviso, riconducibili a conscio ed inconscio. 
Forse Jung avrebbe considerato la bimba in braccio alla persona (all'Io) come il Sè che nel profondo vi alloggia (libera interpretazione personale...).

L'Io con le esperienze cresce e matura, divenendo sempre più consapevole delle potenzialità concesse al suo status, così che può arrivare a compiere atti in precedenza ritenuti impossibili, quali il cavalcare le onde... o meglio affidarsi al loro potere.

Le onde rappresentano l'intrusione (più spesso temuta...) dello sconosciuto, del Nagual, nella limitata estensione del Tonal... dell'inatteso nella nostra vita, a volte spostando "il punto d'equilibrio"  del rapporto tra Io e Sé verso quest'ultimo, tuttavia l'evento può risolversi in una maggior consapevolezza delle "dimensioni" del proprio Io, che molti considerano solo come ricettacolo e sorgente d'ogni problema (... se non del male stesso...).
 
Comunque avvenga lo sviluppo delle potenzialità dell'io (o se preferite della personalità/individualità agente nel mondo) a volte accade di oltrepassare i propri limiti, per esempio non avvedendosi che anche le usuali forme (d'oggetti o di coscienza) racchiudono dei "codici" (archetipi) che si attivano quando vengano "toccati" con la "bimba" in braccio, vale a dire con una prospettiva profonda, collegata ad altri piani/livelli di coscienza.

Tali oggetti/forme che nel sogno sono le "pietre del gioco", non propriamente "manipolati" (... o collocati diversamente dopo l'uso...) sprigionano un potere non governabile dall'Io, che si manifesta come onde che adesso rispondono ad un'intelligenza non propriamente riconducibile a quella umana (di norma agente da "dietro le quinte..."), con i suoi propri fini... e per l'Io il rischio di perder tutto...  
 

Un cordiale saluto
Jean   
#607
Percorsi ed Esperienze / Re:Nun Me Scuccia'
14 Settembre 2017, 19:02:40 PM
E questi sono altri due che l'hanno fatto per davvero...

http://www.dolcevitaonline.it/jadav-payeng-lincredibile-storia-delluomo-che-da-solo-ha-fatto-crescere-una-foresta/

https://www.youtube.com/watch?v=ZSPkcpGmflE
 
... I belive it's to take care of it and to share it and if don't share what you have you're going to live a lonely life...
 

J4Y
#608
cit. Phil: Tuttavia, clicca con cautela, e a tuo rischio e pericolo...


Phil, amico mio...

perdonami se mi rivolgo a te, nel caso sottraendoti del tempo che ben più proficuamente potresti (continuare a) impiegare per dirimere le ardue questioni di logica che qui trattasi...

... ma proprio su tal tema m'abbisognerebbe un tuo parere...

... sai, stante la mia profonda ignoranza ho accettato di buon grado l'aiutino che avevi confezionato per Carlo e son andato a leggermi di codeste logiche polivalenti... ritrovandovi (accidenti, l'avevo dimenticate) le fuzzy che tanto fecero disquisire nel vecchio forum l'amico sgiombo (e molti altri) con FMJ, il plurilaureato (poteva vantare ben quattro lauree...) che per il modo "convinto" un po' mi ricorda il Carlo d'oggi... e che, ri-accidenti, ci ha fatto toccar con mano il (suo) costruttivismo... tanto per far assaggiar il soggetto (FMJ) riporto qui un piccolo estratto:
 
Riferimento: La vittoria pragmatica di Gorgia : nulla è






Citazione da Davide M.

Quod erat demonstrandum... è esattamente il tuo punto di vista la vittoria pragmatica cui si riferiva maral: la verità come costruzione operata da un soggetto, verità come teoria del mondo, teoria funzionale, che anticipa gli eventi, ecco, questa è la vittoria pragmatica, o come la chiamo io la vittoria del pensiero debole.
Gli esseri viventi che "vivono nell'anticipazione", cioè un cane, un gatto o un topo che vive nella verità, perché la verità è solo un "modo", è un modo per costruire una teoria del mondo, che quando è funzionale a un lombrico diventa verità per quel lombrico.
Eh no, la verità è una, è quella per la quale il concetto corrisponde alla cosa concreta. A meno che un lombrico non la pensi diversamente...


La verità non è una sola. Ogni tua considerazione è la considerazione compiuta da un certo punto di vista, da una certa prospettiva e da un certo soggetto, nei limiti di quel soggetto e di quello specifico punto d'osservazione. "Il concetto corrisponde alla cosa concreta"? Cos'è un "concetto"? Cos'è la "cosa concreta"? Sono solo dei "costrutti". Sono il prodotto di TUOI processi cognitivi che avvengono e si realizzano all'interno della TUA organizzazione e della TUA specifica struttura. Sono TUE descrizioni del mondo e TUE attribuzioni di significato a quel tutto indifferenziato che sta là fuori. Ma questi significati e queste segmentazioni dell'indifferenziato, che possiamo chiamare "eventi", non sono la "verità". Sono la TUA verità. Il pipistrello che isola "eventi" a te sconosciuti, ha la SUA verità e le SUE certezze. Grazie a questo, vive. Ha ragione. Ha ragione perché anche la SUA descrizione del mondo, FUNZIONA. Esattamente come la TUA.

FMJ

 


... come al solito divago... ritornando alla questione che volevo porti, mi son chiesto a quali logiche mai soggiacciono (tanti) miei interventi, ad esempio quello in codesta discussione (post 21, per chi l'avesse perso... senza perdersi molto...) che non so neppur io donde provengono, sì che a volte m'appaiono come scarabocchi colorati...

così (e finalmente ci siamo...) riguardando il mio post... eccovi componenti vere, false e problematiche assieme... tanto che paragonandole con la descrizione del tuo wiki-aiutino mi son chiesto e ti chiedo: che il sottoscritto a volte acceda (senza rendersene conto ed aver merito per ciò) a logiche polivalenti fuzzy..?

O invece son proprio sulla via... ehm... quella di Tobino e Basaglia, per dire...

Illuminami... o bastonami... ma rispondimi...


 
Con simpatia (spero reciproca)
Jean
#609
Percorsi ed Esperienze / Re:Nun Me Scuccia'
13 Settembre 2017, 08:50:23 AM
Mi sa che Sari ne ha sentito parlare di una personalità come Jean... Giono...

Io lo conosco bene e ho visitato il luogo di nascita (Manosque) e in più occasioni Le Redortiers, un luogo agreste dove diede vita a relazioni (umane) basate sulla condivisione e semplicità... che penso troveresti interessanti (da quel che scrivi).

Cosi dopo Buzzati apprezziamo entrambi anche Jean Giono e la cosa non può che farmi piacere, come me l'ha fatto vedere il video dell'uomo che piantava gli alberi (il video è un capolavoro).

Se non l'hai colta presenta delle analogie con la storia del film di Wenders: Il sale della terra

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_sale_della_terra_(film_2014)

altro capolavoro (anche etico).

 
Tutto è collegato... forse anche la scogliera dell'amico Patrick ti par d'averla già vista... perché l'ho vista io...
 

Un saluto
Jean 
#610
Ottimo lavoro, Patrick...

è esattamente la scogliera di cui parlo (e seguirò a parlarne) nel post 280 in (filosofia) Al di là dell'aldilà... ti sei ben lasciato trasportare...

... potrei (con molta calma) mandarti una foto... l'isola davanti è Capraia...


Ci credi alle coincidenze (sincronicità)?
 

Un cordiale saluto

Jean
#611
Un salto dal palazzo (...Hotel Logos...)


https://youtu.be/msUF-nAe9uw?t=50

... Prête-moi ta plume
Pour écrire un mot...  (mon petit prince inconnu)



... relativo o assoluto che sia

... purché mi porti via...

... via da ogni Galactus che reclama la nostra energia, la nostra vita...

... via via via da queste sponde...

https://youtu.be/gNE9anaUTC8

... al di là di tutto...


Au clair de la lune,
On n'y voit qu'un peu.
On chercha la plume,
On chercha le feu.
En cherchant d'la sorte,
Je n'sais c'qu'on trouva;
Mais je sais qu'la porte
Sur eux se ferma 

...
Al chiaro di luna,
non si vede bene
cercavamo una penna,
cercavamo da accendere.
Cosi cercando,
Non so cosa trovammo;
Ma so che la porta
Si richiuse dietro di loro. 

 

Chi va in cerca della verità assoluta sono certo che qualcosa alla fine trova,e magari trova qualcosa che chi va in cerca di verità parziali non troverà mai,e viceversa.
Sono tutti i benvenuti in questa avventura.


O tosco, che sorta di post è mai codesto..?

Forse ...  It's Only Rock 'N' Roll (But I Like It)


Secondo quando detto da Jagger il significato del testo è che lui era stanco delle persone che ad ogni uscita di un nuovo lavoro degli Stones lo definivano peggiore del precedente. Per questo si è inventato l'immagine di lui con una penna conficcata nel cuore

"if I could stick my pen in my heart, And spill it all over the stage; / Would it satisfy ya, would it slide on by ya, Would you think the boy is strange? Ain't he strange?"
 


J4Y
#612
Ciao Antonio,

dici bene, gli uomini da che mondo costruiscono le armi per usarle... delegando alla politica (o ai re/dittatori) la responsabilità di iniziare il game... e un domani quasi prossimo probabilmente a Bob e Alice (A.I.).

Come ben sai il bilancio di ogni Stato per le spese militari è quanto di più spropositato possa esistere in un mondo che si vorrebbe salvaguardare per i futuri discendenti... fosse impiegato anche per una piccola parte, i danni oggi visibili e potenziali che ci affliggono (non son il solo a pensarlo) sarebbero stati ben risolti dalla (negletta, per alcuni) tecnologia, eccettuati i problemi dovuti a ricadute/esplosioni radioattive dove i tempi di dimezzamento impongono, al più, di nasconder la polvere sotto il tappeto (... altrui, in certi casi).

Ma il primario gioco della guerra, del dominio e dell'esercizio del potere è superiore ad ogni altro... e non verrà mai meno sinché, parafrasando un film, non ne resterà uno solo...  

La direzione intrapresa dall'umanità è stata ed è considerata la forma preferibile di sviluppo/progresso, ed è talmente connaturata alla forma sociale predominante, sin dentro i gangli più reconditi, che è pura fantasia sperar si possa affrancarsene d'amblè... al più piccoli passi, magari un domani l'auto elettrica per tutti (anche in Cina, vedi mai oggi la notizia...) sempreché non vengan meno gli interessi di quel 5% che tira le fila (sin che dura... anche Branson c'ha rimesso una villa... poca cosa per lui, subito utilizzata per farsi pubblicità attraverso la consueta sottoscrizione per chi è rimasto con le sole lagrime per piangere...).

Cos'è più ragionevole, necessario o giusto fare?
 
Esattamente quello che facciamo, in una direzione o in un'altra, accettando che questo sia il nostro tempo e spazio... dopo aver pesato l'azione sul piatto della propria bilancia etica...
 


Un cordiale saluto

Jean
#613
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
09 Settembre 2017, 21:51:19 PM
In una grande spiaggia incastonata tra alte scogliere tenevo in braccio una bambina, procedendo verso il mare da dove giungevano ad intervalli delle onde alte una decina di metri.

Avevo imparato come affrontarle ed ero talmente sicuro da portarci anche la bimba... arrivata l'onda, senza alcun problema venivo da questa sollevato sino alla cresta per poi dolcemente ritrovarmi sul bagnasciuga...

In seguito, dopo aver fatto una sorta di gioco con la bimba, usando del materiale, pietre o ciotoli che si trovavano sulla spiaggia, mi apprestai a riprendere la cavalcata delle onde... piccole adesso, di un paio di metri d'altezza...  eccone una avvicinarsi e con la bimba in braccio attendevo che ci alzasse entrambi... ma stavolta non funzionò, l'onda ci sommerse e la bimba rischiò d'annegare...

... tuttavia passò e ancora sbigottito per l'inatteso comportamento gettai un'occhiata alle spalle per controllare il sentiero che s'inerpicava sulla scogliera... con onde di quell'altezza pensai che mi sarei ben velocemente portato oltre la loro quota...

... ma le onde in arrivo, quasi m'avessero letto l'intenzione, ecco dividersi e provenire simultaneamente dalla mia destra e dalla sinistra, a tenaglia... provai la sensazione che fossero intelligenti o guidate da un'intelligenza e dubitai delle reali possibilità di sfuggirgli...


... in quel momento un pensiero che si sviluppò in un solo istante mi riportò al "gioco" con le pietre... le avevo "spostate" dalla loro posizione... e fu da lì che il mare si comportò diversamente...


Jean
#614
Tematiche Spirituali / Re:spiritualità e ascetismo
31 Agosto 2017, 21:10:54 PM
Citazione di: Sariputra il 31 Agosto 2017, 16:08:31 PM
Citazione di: Apeiron il 31 Agosto 2017, 15:14:13 PMAggiungo questo: la filosofia in genera porta ad una maggiore comprensione delle cose e di sé stessi. Ora l'"ascetismo" filosofico a differenza dell'ascetismo "disonesto"/"per costrizione" nasce dalla realizzazione che una vita "povera e semplice" è migliore di una vita di lussi e fasti. Ad esempio il filosofo può capire che la ricchezza, l'alcol, i vari piaceri mondani ecc finiscono per creare attaccamento (o dipendenza) e avversione (quando magari le eventualità della vita ci costringono a separarci da ciò che ci da piacere). Capito questo l'"asceta" filosofico finisce quanto meno per "moderarsi" (o almeno cercare di farlo), risultando quindi di fatto ascetico. L'asceta "disonesto" invece condanna il mondo e quindi ironicamente invece di "distaccarsi" si attacca alle cose in modo patologico: le odia. L'asceta "filosofico" riesce ancora ad apprezzare una buona torta, un bel paesaggio, una bella vista ecc ma non ne rimane attaccato e quindi in un certo senso "rinuncia".

Quello che ho scritto non mi convince. Chiedo scusa ai moderatori.

... chapeau!  (hat-tip)

J4Y
#615
Varie / Re:Varie
31 Agosto 2017, 20:58:36 PM
Citazione di: Jean il 30 Luglio 2017, 21:37:31 PM
Citazione di: sgiombo il 30 Luglio 2017, 15:21:48 PMPer un mese sarò "via" con possibilità di accesso a Internet per lo meno molto limitate e difficoltose. In maniera poco o punto ortodossa (me ne scuso) saluto momentaneamente tutti in questa sede. Ci rileggiamo a Settembre. Statemi bene!
Caro sgiombo, son contento della scelta di questa sede per i tuoi saluti estivi... e per ricambiare mi applicherò in un esercizio di logica (che apprezzi) nel tentativo d'indovinare la meta della tua vacanza... tuttavia se anche non l'azzeccherò (sarebbe già tanto andarci vicino...) confido apprezzerai l'impegno... ;) ... dov'è diretto l'amico sgiombo? partiamo dalle informazioni disponibili... questa è la prima estate che si ritrova pensionato e presumo lo sia anche la compagna (moglie) o almeno non sia occupata... che sia un appassionato di motocicletta ben lo conosciamo ma non credo che nell'occasione di queste vacanze (ben un mese...) se ne servirà... mi vien da pensare che il suo viaggio (di cui spero ci dirà qualcosina nell'apposita sezione...) sia un progetto nel cassetto che finalmente ha visto la luce arrivato alla meta della meritata pensione. Qualcosa d'importante e impegnativo (anche fisicamente)... e distante, geograficamente. Beh, il comandante sgiombo un pensiero a Cuba l'avrà fatto di certo... ma anche la Russia è nel novero delle possibilità... e ben potrebbe essere uno dei due :-\ ... se non fosse per l'indizio della difficoltà di connessione (che in entrambi i luoghi è garantita o quasi)... ... così mettendo nel calcolatore tutti i dati... più un ingrediente segreto che svelerò in seguito... ecco il risultato : Kurdistan... oh, io c'ho provato... ma se, più semplicemente sarà un soggiorno in montagna o a... Rimini... o un tour intorno al mondo... ti prego di dirmelo... ::) 8) in ogni caso buona vacanza e... torna più buono (... battuta di spirito, eh... lo so che sei un burbero pacioccone... :-X ) Jean


pardon per l'autocitazione... 
 
nel caso fosse sfuggito il post all'amico sgiombo che ho riletto (... accidenti, 'un è cambiato per nulla...) in filosofia... dove m'ha impressionato con l'ipotesi "zombista" ... eh, fosse così la faccenda altro che "gomblotto" e terre piatte... 

Che gli zombi sian parenti degli spettri..? Complementarietà invertite?
 

L'argomento dello spettro invertito (Wiki)

L'argomento dello spettro invertito è entrato a far parte della letteratura filosofica da secoli – già Locke lo elaborò nel XVII sec. La versione moderna di questo argomento fu strutturato da un articolo di Ned Block e Jerry A. Fodor, chiamato Cosa non sono stati psicologici (1972). Secondo questi autori i qualia sarebbero completamente esclusi dalla conoscenza oggettiva giacché pare impossibile poterli conoscere mediante l'osservazione del comportamento e, in fin dei conti, anche dall'osservazione delle configurazioni neurali.

 
Bentornato... 8)

Jean