Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - anthonyi

#6001
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
06 Maggio 2017, 18:58:24 PM
Citazione di: paul11 il 06 Maggio 2017, 17:21:27 PM
....Se la razionalità vincesse, non avremmo un mondo diviso, uomini divisi, guerre economiche ,militari e politiche.
E' l'irrazionalità che ci governa la cui fonte è la contraddizione umana

p.s. bentornata Gyta

Ne sei proprio convinto? Secondo me può essere l'esatto contrario. Supponi un mondo dove tutti gli individui hanno irrazionalmente fede in un'unica religione che parla di pace e di amore, sarebbe un mondo irrazionalmente pacifico e unito.
Supponi un mondo di individui perfettamente razionali ma con obiettivi conflittuali l'uno con l'altro, sarebbe un mondo di continue guerre.

#6002
Citazione di: myfriend il 03 Maggio 2017, 19:38:55 PM
Il debito pubblico del Giappone è al 250% del PIL.
E non mi sembra che il Giappone stia andando a gambe all'aria o sia sottomesso alle potenze straniere.

Cedere la sovranità monetaria è stato un grosso errore.
Perchè avendo in mano il potere monetario si ha in mano il potere politico di una nazione.
E noi, perdendo la sovranità monetaria, abbiamo perso anche la sovranità politica.

Il popolo giapponese ha un avanzo finanziario che noi ci sogniamo, quando il Giappone emette titoli ha giapponesi che li comprano a tassi vicino allo 0 dagli anni ottanta, quando noi, per il nostro debito, arrivavamo a pagare anche oltre il 20 %.
Per tutti gli anni 70 e 80 l'Italia è vissuta nel timore degli squilibri finanziari internazionali, e questo la rendeva politicamente succube molto di più di oggi.
#6003
Citazione di: green demetr il 28 Aprile 2017, 12:20:14 PM
[quote author=InVerno date=1493372833
- Uscita dall'Euro dell'Italia (o della Francia, o della Germania) significa fine dell'Unione Europea, se non ti rendi conto del perchè e del per come magari pensando a quegli stati "in Europa senza Euro" (con moneta ancorata e pil irrilevante) è perchè non ti rendi conto delle conseguenze politiche, in particolare riguardo alla credibilità dell'intera baracca (moneta inclusa) che una mossa del genere causerebbe.

Fatto un piano (quello di Draghi) se uscissimo dall'eurozona, si tratterebbe "semplicemente" di farne un altro.
Non capisco perchè tutto questo pessimismo, veramente crediamo che per esempio al brexit abbia seriamente messo in discussione i trattati economici britannici: nessuno riceverà un embargo per questo.
A me sembra che è la paura a far dire molte cose.
E ripeto nessun ha poi la sfera di cristallo, per poter dire che certe cose accadano necessariamente.


[/quote]

E certo perché tu fai degli accordi, dopodiché dici "ho cambiato idea" e non rispetti i patti sottoscritti, non paghi i debiti e gli altri ti rispondono: "Amici come prima".
#6004
Citazione di: InVerno il 28 Aprile 2017, 11:47:13 AM
Citazione di: green demetr il 28 Aprile 2017, 11:23:07 AMMa di che stai delirando  :o ??? guarda che l'italia è ancora uno stato sovrano, quando si parla di uscita dall'europa, si intende uscita dall'euro...incredibile!!!! Di quali colpevolezze ci staremmo macchiando!! spiegami!!! gli accordi tra stati, sono sempre in cambiamento, fa parte del naturale agire politico.
Dove starebbe il pericolo fascista? (immagino ti riferisca al 5 stelle) Ma non ti rendi conto di quanto sei stato plagiato???
Mussolini parlava da subito di azioni militari, era un partito d'azione.
Chi in Italia fa di questi discorsi?? non scherziamo per favore!!! smettiamo di avere paura delle nostre ombre! :o

Hai invece perfettamente ragione per quanto riguarda sovranismo-globalismo ( dove con globalismo intendiamo i deliri dell'america imperialista però) (e con sovranismo le resistenze a non farsi colonizzare). :)

Ora che l'europa abbia paura di non poter più essa stessa colonizzare, è diverso che dire che verrà colonizzata.

E la differenza è fra una verosimiglianza, e una castroneria totale (la seconda).  :(
- Uscita dall'Euro dell'Italia (o della Francia, o della Germania) significa fine dell'Unione Europea, se non ti rendi conto del perchè e del per come magari pensando a quegli stati "in Europa senza Euro" (con moneta ancorata e pil irrilevante) è perchè non ti rendi conto delle conseguenze politiche, in particolare riguardo alla credibilità dell'intera baracca (moneta inclusa) che una mossa del genere causerebbe.
- Si gli accordi cambiano sempre, infatti in UK May ha deciso di fare le elezioni in fretta e furia Prima dei nuovi accordi, perchè vuole la sedia sotto il culo prima di presentare il conto agli inglesi, e loro sono semplicemente usciti da una posizione ambigua da sempre.
- Non ho mai parlato di pericolo fascista (anche se non è ipotesi cosi peregrina pensando in la nel tempo), io ho parlato del vomitevole trasformismo Italiano dove ancora mancano all'appello i fascisti (evaporati) gli elettori di Berlusconi (evaporati) e tanti altri simpatici ometti che magicamente sempre scompaiono dopo aver cagato sullo zerbino degli altri e ricompaiono poco dopo, senza mai pagare il conto. Se vogliono far saltare l'Europa ci mettano la faccia, io sono pronto a metterla.

Tranquillo, la UE e l'Euro non salteranno a seguito dell'eventuale uscita dell'Italia. Sarà come con la Brexit, un iter lungo e problematico fatto di scompensi finanziari e difficili trattati con il resto d'Europa che giustamente farà di tutto per farci pagare il tradimento, come sta facendo con la Gran Bretagna.
Comunque i politici inglesi sono migliori dei nostri, la May non fa le elezioni per pararsi il culo ma per avere maggior forza contrattuale con la UE.
#6005
Citazione di: myfriend il 03 Maggio 2017, 18:10:19 PM
@anthonyi

Chi ha ucciso Falcone e la sua scorta era perfettamente razionale, magari il suo comportamento non denotava tensioni affettive nei confronti dei giudici ma questo non riguarda la razionalità bensì i sentimenti.

No Anthonyi, non faccio nessuna confusione.
Negli animali le pulsioni che vengono dalla loro natura inferiore (hanno solo quella) si tramutano in comportamenti istintivi.
Nell'homo, invecee, le pulsioni che vengono dalla natura inferiore (egoismo, violenza, sopraffazione, omicidio) si tramutano in "pensieri razionali". Chi ha ucciso Falcone lo ha fatto in modo assolutamente razionale. Ma la razionalità degli assassini nasceva a partire dalle pulsioni che si trovano nella natura inferiore.
Infatti, nell'homo i pensieri nascono nella neo-corteccia, ma i pensieri "razionalizzano" pulsioni ed emozioni che nascono dalla natura inferiore (e questi pensieri io li chiamo "mente inferiore" perchè razionalizzano pulsioni che nascono nella natura inferiore) o pulsioni ed emozioni che nascono dalla natura superiore, dove stanno la compassione e la creatività (e questi pensieri io li chiamo "mente superiore" perchè razionalizzano pulsioni che nascono dalla natura superiore).

Negli animali non c'è "compassione". Quando hanno fame uccidono. Negli animali c'è solo istinto (individuale e di specie).
L'homo invece ha la "compassione" che unità alla "creatività" (che - insieme alla razionalità - costituiscono la natura superiore presente esclusivamente nell'homo) consente all'homo di creare gli ospedali per animali feriti dove vengono curate le tartarughe o i delfini (per fare un esempio).

Poi mi sembra che tu associ le fedi ai meccanismi istintivi,

Non è così. La fede è un processo razionale (un insieme di pensieri) che però nasce dalla natura inferiore. E, più precisamente, la fede delle religioni istituzionalizzate nasce dalla pulsione della natura inferiore di appartenere a un "branco" e di "identificarsi" con esso (una chiesa, un gruppo, un partito etc etc). Negli animali questa pulsione d appartenenre a un branco e identificarsi con esso si traduce unicamente in comportamento istintivo. Nell'homo, invece, questa pulsione diventa pensiero razionale cioè "fede".

Noi possiamo usare la "mente superiore", cioè i pensieri che nascono dalla nostra natura superiore che razionalizzano le pulsioni della nostra natura superiore, o la "mente inferiore", cioè i pensieri che nascono dalla nostra natura inferiore che razionalizzano le pulsioni della nostra natura inferiore.
L'assassinio di Falcone è un pensiero razionale che nasce da una "fede". E questa fede è espressione della "mente inferiore" perchè razionalizza pulsioni che nascono dalla natura inferiore.

Quello che io contestavo era la semplificazione dell'associazione superiore/inferiore, bene/male. Tu nella tua risposta mi dai ragione perché comunque devi evidenziare la compresenza nelle scelte degli istinti e della razionalità.
Riguardo alla compassione hai comunque ragione sul fatto che sia insita nella corteccia, per effetto dei neuroni specchio. Detti neuroni sono alla base della gran parte delle interazioni sociali, in associazione con i meccanismi di gestione dell'affettività che chiamano in causa anche il sistema limbico. Comunque anche in questo caso abbiamo delle complicazioni, perché questi meccanismi che omogeneizzano il comportamento umano favoriscono (come dici tu razionalizzano) anche comportamenti collettivi di tipo violento tipo la guerra e il linciaggio.
#6006
Nella rappresentazione della natura umana si fa spesso l'errore di applicare la semplificazione dicotomica del contrasto razionalità- non razionalità.
Questa semplificazione spinge a confondere i concetti di istinto e di emozionalità che sono il prodotto di strutture differenti.
Myfriend, tu correttamente descrivi la presenza di tre cervelli: Amigdala, sistema limbico, corteccia. Poi però il bisogno di sintetizzare nella dicotomia superiore-inferiore fai un po' di associazioni improprie. Chi ha ucciso Falcone e la sua scorta era perfettamente razionale, magari il suo comportamento non denotava tensioni affettive nei confronti dei giudici ma questo non riguarda la razionalità bensì i sentimenti.
D'altra parte qualsiasi mamma si prende cura del suo bambino per effetto dell'istinto materno. A volte poi, per valutazioni razionali, qualche mamma decide di uccidere il suo bambino prima che nasca dominando il suo istinto materno.
Poi mi sembra che tu associ le fedi ai meccanismi istintivi, solo che le fedi sono legate a quei meccanismi astrattivi ed affettivi che, nella società umana, producono le civiltà, i sistemi istituzionali, le ideologie politiche (Tutte, da quella democratica e liberale, al Nazismo).
Sono solo dei piccoli esempi per dirti che le cose sono molto più complicate
#6007
Citazione di: giona2068 il 30 Aprile 2017, 16:42:32 PM
Citazione di: anthonyi il 30 Aprile 2017, 16:14:56 PM
Citazione di: giona2068 il 30 Aprile 2017, 14:43:42 PM
.

Che coraggio! Hai l'ardire di parlare di crescita spirituale quando non sai neanche cosa sia! Confondi la crescita spirituale con la crescita della mente, cioè con la cultura che appartiene ala mente mentre la crescita spirituale riguarda il cuore (non intendo il miocardio, sia chiaro)!


Non voglio entrare nella polemica, ma perché la crescita spirituale non dovrebbe essere crescita della mente, la spiritualità è parte della cultura e tale è stata nel corso della storia umana. Tu mi dirai: "Ma il Signore afferma di preferire gli umili". Certamente, il signore non vuole che la cultura sia fonte di orgoglio, nel qual caso non produrrebbe ne cultura ne spiritualità, ma apprezza una cultura umile più di ogni cosa.

Come ho già detto nel post che riporto, la cultura religiosa o non appartiene alla mente mentre la crescita spirituale riguarda il cuore inteso come dimora dei sentimenti. In altri termini per crescere spiritualmente occorre staccarsi dal mondo, non come idea ma liberando il cuore da ciò di cui lo abbiamo riempito e che non sia il Signore Dio. Siamo come una bottiglia, anzi il nostro cuore lo è, più la bottiglia si svuota dall'aria più è possibile riempirla con l'acqua, anzi riempendola d'acqua si caccia l'aria. La mente in questo processo non c'entra o se c'entra fa solo da ricevitore di luce. Quando la luce rimane nella mente, cosa piuttosto difficile, perché se il cuore è pieno del mondo l'accoglierà difficilmente, la vita non cambia e di conseguenza non c'è crescita spirituale. Questo popolo mi adora con la bocca ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi adora, dice il Signore.
In ogni caso la cultura non è cosa cattiva se non prende il posto del Signore Dio ed anche i colti possono essere umili, anzi quasi sempre l'ignoranza è fonte di superbia. Gli umili non sono gli ignoranti o i poveracci come pensa il papa, ma sono quelli che hanno il timore del Signore Dio a prescindere dalla loro cultura. Infatti il timore del Signore Dio è il fondamento della sapienza, ma la cultura di per se non è sapienza bensì conoscenza che nulla ha che fare con la spiritualità. Vedi il popolo d'Israele, scribi, farisei e sommi sacerdoti ivi compreso Saul/Paolo.

Io concordo con te che la spiritualità è insita nei sentimenti, ma i sentimenti sono frutto di un'educazione. Anche quando la spiritualità ti spinge a staccarti dal mondo (e non è detto che sia questa l'unica strada), questo lo puoi fare perché hai quelle forme di controllo, di te stesso, e del mondo che è in te, che sono frutto di un'acquisizione cognitiva ed affettiva. Ho cercato di spiegare al meglio come la penso, ma anche il nostro spiegare la spiritualità è questione di cultura.
#6008
Citazione di: giona2068 il 30 Aprile 2017, 14:43:42 PM
.

Che coraggio! Hai l'ardire di parlare di crescita spirituale quando non sai neanche cosa sia! Confondi la crescita spirituale con la crescita della mente, cioè con la cultura che appartiene ala mente mentre la crescita spirituale riguarda il cuore (non intendo il miocardio, sia chiaro)!


Non voglio entrare nella polemica, ma perché la crescita spirituale non dovrebbe essere crescita della mente, la spiritualità è parte della cultura e tale è stata nel corso della storia umana. Tu mi dirai: "Ma il Signore afferma di preferire gli umili". Certamente, il signore non vuole che la cultura sia fonte di orgoglio, nel qual caso non produrrebbe ne cultura ne spiritualità, ma apprezza una cultura umile più di ogni cosa.
#6009
Citazione di: maral il 24 Aprile 2017, 22:18:36 PM
Citazione di: anthonyi il 23 Aprile 2017, 11:36:18 AM
Il mio parere è che la tesi procristiana potrebbe essere espressa in maniera più forte. Sarebbe infatti possibile sostenere che tutte queste strutture mitologiche erano preparatorie dell'umanità alla venuta del Figlio di Dio. Vi è infatti una mitologia come quella del Krishna, troppo lontana dalla Palestina per poter aver voluto influire, che presenta, indipendentemente dalle altre mitologie, moltissimi elementi in comune e associazioni metaforiche con il racconto evangelico.
Certo, dal punto di vista della fede tutto è sostenibile, persino che tutte le mitologie o le religioni del mondo antico non sono che preparazioni all'evento cristiano. Il problema è che collocandosi dal punto di vista delle altre mitologie o religioni non si vede perché dovrebbe essere così e men che meno da un punto di vista laico che si proponga di esaminare obiettivamente il pensiero mitico.
In tal senso, quello che si può vedere, è che nel pensiero mitico la figura del Dio Figlio, immolato e risorto, torna con una notevole costanza e assai probabilmente la sua ascendenza va ai culti legati all'agricoltura, atti a garantire, attraverso il sacrificio divino, il ripetersi della fertilità della Terra, la Dea Madre sempre vergine (non nel senso banalmente sessual-fisiologico in cui intendiamo noi la verginità, ma nel senso di inviolabile nel suo procreare). Poi ci sono state sicuramente commistioni, in particolare il Cristianesimo appare come il risultato di un incontro tra la mitologia ebraica (che a sua volta era il frutto di commistioni tra quella mesopotamica ed elementi di quella egizia, in cui per la prima volta appare l'idea, come eresia, di un Dio unico) e il platonismo ellenistico che, dopo Alessandro, giunto fino all'India, aveva conosciuto i culti e le filosofie dell'Oriente (Zoroastrismo compreso), peraltro certamente non estranei nemmeno alla cultura dell'area mesopotamica.
Nietzsche definì il Cristianesimo come un platonismo per il popolo e non aveva certamente tutti i torti: il concetto di anima, ad esempio, per come lo ha incamerato il cristianesimo, e di un altro mondo ideale luminoso più reale di questo sono fondamentalmente idee derivate e reinterpretate in modo sincretistico dalla tradizione platonica. 
La grande diffusione del cristianesimo nel mondo romano (progettata da Paolo, il vero inventore della religione cristiana), fu determinata dalla speranza di una concretissima vita eterna in questo mondo, grazie alla resurrezione dei morti considerata ai tempi imminente in quanto garantita dalla testimonianza della concreta ed effettiva resurrezione di Cristo, da prendersi come autentico episodio storico, mentre tutti gli altri eventi di resurrezioni del Figlio divino erano ormai da tempo letti dalle classi acculturate del mondo classico in modo solo simbolico. Si trattò di un ritorno del mito nel pensiero filosofico che coinvolse all'inizio soprattutto le classi urbane meno acculturate della popolazione, producendo fenomeni di fanatismo e divisioni violente tra i cristiani stessi che durarono per diversi secoli, finché l'imperatore non prescelse quella corrente cristiana che meglio pensava potesse garantire stabilità all'impero sempre più in crisi profonda, minacciato com'era sia dall'esterno che dalle beghe interne. Il risultato fu la chiesa cattolica che divenne strumento di potere e finì con l'assumere essa stessa il potere, divenendo l'unico punto di riferimento.
Poi se un credente in tutto questo, vuole vederci un disegno divino, nulla lo vieta, ma sia chiaro che può farlo solo in nome di una pre assunzione di fede e non per dimostrare la verità della sua fede.


Io non credo che la tesi che presento sia sostenibile solo da un punto di vista di fede. Qualsiasi costruzione razionale parte da ipotesi postulate, e io posso postulare l'esistenza di una realtà metafisica che abbia condizionato i miti religiosi al fine di creare un humus culturale favorevole. L'approccio falsificazionista mi da questa possibilità a patto di accettare una tesi alternativa, cioè un'altra teoria che magari, su basi biologico-culturali, mi spieghi il perché di quelle riproduzioni mitologiche. Al riguardo certamente ci sono delle tesi, soprattutto legate alla ciclicità degli eventi stagionali.
Comunque non credo che il relativismo religioso sia un problema. L'evento Cristianesimo rappresenta un salto culturale nel senso che chiude il tempo del mito per tutte le culture mediterranee, e lo sostituisce con un mito solo. Si tratta di una procedura di sintesi e schematizzazione, tutte le immagini divine spariscono, complessi rituali si sostituiscono con la rappresentazione di un pranzo, oltretutto fatto di cibi poveri, a disposizione di tutti.
Dal mio punto di vista non si tratta di contrapporre una religione con un'altra, il processo di evoluzione culturale è continuo e passa da una fase all'altra, e ogni fase è in se necessaria per la successiva. Anche il Cristianesimo, in fondo, dal 700 in poi passa la mano al pensiero scientifico e laico, che qualcuno considera superiore al Cristianesimo. Solo che, per quanto ne sappiamo, il pensiero scientifico e laico si è sviluppato anch'esso in un humus prodotto dal Cristianesimo.
#6010
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
25 Aprile 2017, 16:28:01 PM
Citazione di: donquixote il 24 Aprile 2017, 23:43:19 PM
.. Inoltre essendo la scienza applicata per definizione alla materia ovvero al divenire è del tutto possibile che una volta giunti ad una visione cosiddetta "ampia" ci si renda conto che nel frattempo le condizioni iniziali sono variate e bisogna ricominciare tutto daccapo. Per fare un esempio attinente all'argomento possiamo giungere fra un secolo a definire perfettamente cos'è l'uomo ma se nel frattempo questo è cambiato (come è del tutto probabile che accada) allora il lavoro di un secolo sarà stato inutile e bisognerà ricominciare daccapo con grande frustrazione.

Questo problema non sembra particolarmente difficoltoso da superare, basta definire verità indifferenti rispetto al tempo, o la cui evoluzione nel tempo sia determinata.
#6011
Citazione di: acquario69 il 24 Aprile 2017, 01:19:23 AM
Ancora non sapevo di tal Emmanuel Macron che andrà al ballottaggio finale con marine le pen.
..e non sapevo nemmeno che il suo partito (?) "En Marche" fosse nato da poco, all'incirca soltanto un anno fa.

Mi e' tornato in mente Berlusconi nel 93-94 che dopo mani pulite e lo smantellamento del vecchio regime democristiano, che fu idoneo per l'Italia per tutto il periodo della guerra fredda (pro USA,stay behind-gladio-Cia eccetera eccetera) nasceva all'improvviso forza italia che ottenne da subito il maggior numero di voti...in sostanza da un regime se ne passo ad un altro e in realtà non cambio niente, equivalse solo ad un passaggio di consegna necessario per il motivo del cambio di situazione mondiale dopo la caduta del muro di berlino.
Nacquero cosi i cosiddetti parti di centro destra e centro sinistra...in pratica la stessa pappa.

Ora da un certo punto di vista vedo la stessa analogia per quanto sta succedendo in Francia da parte dell'élite europea (e mondialista!) ...gli stessi di sempre..almeno da duecento anni a questa parte

Ma la gente non lo sa ed abbocca come al solito..basta fargli stringere un po il sedere, magari con qualche attentato nel posto e nel momento giusto od anche stimolare la sua parte atavica ed emotiva (oggi non mancano certo gli strumenti per questo) e in quel caso (guarda caso) quasi all'improvviso si fanno avanti personaggi perfetti per "l'incarico" e del calibro come descritti sopra (macron in questo caso specifico) che ne incarnano le aspettative della massa che per sua natura e' la sua più facile preda


chi e' davvero questo Macron e chi davvero lo sostiene (qui sotto)

http://blog.ilgiornale.it/rossi/2017/03/14/lapolide-mondialista-macron-e-la-nuova-sinistra/

Credo che il confronto con Berlusconi sia abbastanza improprio, Macron è di sinistra, di una sinistra liberale che sa presentarsi con una nuova immagine. Il riferimento è Renzi con la differenza che mentre Macron ha preferito uscire dal suo partito e di farsene uno suo, Renzi è rimasto ed ha fatto andare via gli altri.
#6012
Citazione di: Angelo Cannata il 23 Aprile 2017, 14:01:17 PM
Citazione di: anthonyi il 23 Aprile 2017, 11:36:18 AM
Mi sono imbattuto in un dibattito sul rapporto tra le origini cristiane e strutture mitologico religiose precedenti (Culto di Attis, Osiride, Zoroastro, Riti Dionisiaci). La tesi anticristiana sosteneva, al riguardo, che la cristianità aveva copiato da detti miti, mentre la tesi procristiana sosteneva che le basi culturali del mondo Giudaico non rendevano possibile che il Cristianesimo potesse riferirsi a dette mitologie.
Il mio parere è che la tesi procristiana potrebbe essere espressa in maniera più forte. Sarebbe infatti possibile sostenere che tutte queste strutture mitologiche erano preparatorie dell'umanità alla venuta del Figlio di Dio. Vi è infatti una mitologia come quella del Krishna, troppo lontana dalla Palestina per poter aver voluto influire, che presenta, indipendentemente dalle altre mitologie, moltissimi elementi in comune e associazioni metaforiche con il racconto evangelico.
Trovo fuorviante considerare queste posizioni "anticristiana" e "procristiana". Se si cerca di capire come le cose sono andate storicamente, non c'è da essere pro o contro, c'è solo da cercare di essere corretti, leali, scientifici, portare elementi storici che confermino le tesi sostenute. Se il cristianesimo è una cosa seria, non ha che da guadagnare da ricerche storiche serie, quali che poi siano i risultati di tali ricerche.
L'essere pro o contro nasce da una fede che teme di confrontarsi con la storia, che invece è proprio ciò che Dio scelse di fare incarnandosi in Gesù.
A dispetto di quanto detto nel post, in base a ciò che ho appena detto, considerare le strutture mitologiche extracristiane come preparazione alla venuta del Figlio di Dio non è di alcun vantaggio al cristianesimo, anzi, ne offre una cattiva immagine. Infatti, considerare le mitologie preparazione, tanto più che poi si parla di "Figlio di Dio" piuttosto che di "Gesù", significa mescolare fede e scienza storica. La scienza storica non può occuparsi di stabilire se un mito è preparatorio del cristianesimo, perché compito della scienza storica non è individuare nella storia progetti divini, la storia non può basarsi su scelte di fede religiose da parte dello storico.
È pur vero che anche lo scienziato è un uomo e può essere condizionato dalle sue scelte di fede o non fede; però la liberazione possibile da questi condizionamenti non può avvenire sul piano della fede o non fede, sul piano del vedere o meno nella storia progetti che preparano la venuta di Gesù. Lo sforzo di liberazione dai condizionamenti si fa cercando di portare gli elementi scientifici, storici, che avvalorano la propria tesi. Vedere nella storia un progetto divino di preparazione della venuta del Figlio di Dio non è un elemento scientifico, ma un'interpretazione della storia guidata dalla fede.

Il problema di spiegare l'esistenza e i miti religiosi è tipicamente assegnato all'antropologia culturale ma comunque il mio non è un ragionamento che deve essere considerato parte di qualche dottrina a priori. Io parto dai problemi (Cioè trovare il senso esplicativo di una serie di credenze religiose), e dagli argomenti storici nel senso che considero le credenze umane come situazioni storiche (se lo facciamo per le ideologie moderne, perché non farlo anche per quelle antiche?). Certo assegno una razionalità finalistica a questi eventi, assegnata presumibilmente ad un'entità metafisica, ma questo mi permette di spiegare questi eventi come non prodotti dal caso (Ipotesi problematica a mio parere vista la molteplicità delle coincidenze).
Comunque l'affermazione "figlio di Dio" non ha natura di fede, sono le mitologie stesse che parlano di un figlio divino o venuto dal cielo nato da una vergine (quasi sempre). Naturalmente le coincidenze sono molteplici, nella mitologia del Krishna ne ho notate decine. Solo parlando della morte il Krishna viene portato su un monte, come Gesù, con insulti, sputi e domande(cosa illogica nel contesto ma che è metafora del processo), legato a un legno e ucciso con tre frecce (metafora dei chiodi), ad assistere alla morte c'erano due donne di cui una era una prostituta convertita (come è stata ritenuta la Maddalena per secoli), alla morte un vento impetuoso mi sembra anche il terremoto, gli arcieri fuggono impauriti.
Certo non vi è la coindicenza ma i collegamenti fanno riflettere.
Tu poi sostieni che questi collegamenti non sono interesse della religione Cristiana, ma chi è che sostiene la convenienza delle interpretazioni storiche tu o io. Il mio è un approccio di ricerca della verità, forse un po' eclettica (Anche se in realtà queste tesi non sono neanche nuove, nascono alla fine dell'800 e sono ferocemente attaccate dalla Chiesa).
Il culto Mitraico ad esempio, che tanti elementi in comune ha con il Cristianesimo il quale infatti ne ha adottato alcuni simboli, ha un enorme sviluppo proprio poco prima della venuta di Gesù. E' assurdo affermare che tale sviluppo abbia preparato culturalmente la popolazione dell'Impero?
Quando sente parlare di Figlio di Dio Pilato, così mi sembra dicono i Vangeli, ha paura. Per lui quel concetto è tutt'altro che ignoto, anzi assume probabilmente un significato forte, così anche il centurione dopo la morte. Questo per dire che allora vi era un clima culturale in grado di comprendere il senso di quell'evento, e che quel clima non era, almeno a mio parere, un prodotto del caso.
#6013
Mi sono imbattuto in un dibattito sul rapporto tra le origini cristiane e strutture mitologico religiose precedenti (Culto di Attis, Osiride, Zoroastro, Riti Dionisiaci). La tesi anticristiana sosteneva, al riguardo, che la cristianità aveva copiato da detti miti, mentre la tesi procristiana sosteneva che le basi culturali del mondo Giudaico non rendevano possibile che il Cristianesimo potesse riferirsi a dette mitologie.
Il mio parere è che la tesi procristiana potrebbe essere espressa in maniera più forte. Sarebbe infatti possibile sostenere che tutte queste strutture mitologiche erano preparatorie dell'umanità alla venuta del Figlio di Dio. Vi è infatti una mitologia come quella del Krishna, troppo lontana dalla Palestina per poter aver voluto influire, che presenta, indipendentemente dalle altre mitologie, moltissimi elementi in comune e associazioni metaforiche con il racconto evangelico.
#6014
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
23 Aprile 2017, 11:33:34 AM
Rispondo a #green demetr risposta 91

Hai detto: "e invece anche oggi continuano a fare lo stesso errore "a sinistra", negare la psicologia, bollandola di psicologismo. ..."
Ma non è che il pensiero di destra non abbia gli stessi limiti, con l'individualismo metodologico esso elimina ogni forma di interazione sociale, per cui la psicologia che propugna è veramente povera.

Rispondo a #myfriend risposta 100

Io questa separazione tra una natura inferiore e una superiore basata sul tempo non la concepisco, la separazione è tra homo genetico (Nel quale c'è anche l'homo sapiens genetico) e homo culturale differenza che è di tipo tecnico non indifferente, perché mentre la genetica si trasmette meccanicamente, la cultura ha bisogno di processi educativi complicati.
#6015
Citazione di: green demetr il 21 Aprile 2017, 01:14:28 AM
"Il restante punto è il saldo del conto passivo del nostro paese con la BCE (Draghi ha precisato che, a tutt'oggi, è di circa 356 miliardi di Euro, ma comunque con il QE tende a crescere ogni mese).
La cosa sconcertante è che la richiesta di uscire dall'Euro è fatta da partiti Italiani e che è  il paese che dallo stare dentro riceve i maggiori vantaggi, perché è molto indebitato, non so se siamo più incoscienti o più masochisti."

Caro Antony sono basito, quindi tu da economista vorresti rimanere nell'euro perchè ci prestano i soldi????
E cosa cambierebbe se invece i soldi ce li prestassimo da soli, come ogni sovranità fa?

Rimanere fuori dai circuiti?????
LOL
Fatti un giro nei supermercati e vedrai quante marche tedesche ci sono.

Pensi veramente che uno stato fa come un bambino e allora non ci vende più il suo latte e i suoi agrumi (se usciama dall'UE???
così da perdere miliardi!

Purtroppo la tua rigidezza mentale, è pari anche al non aver fantasia. (tra l'altro quale economia? da bravo economista perchè non dici a tutti nel forum che vi sono più di una economia, che l'economia non è una scienza etc....).


Stai tranquillo che se usciamo dall'euro non cambia niente! a meno che l'italia si isola a mò di nord corea. cosa che francamente mi fa ridere assai.

Sarebbe invece tutto da vedere come impiegare i soldi che ci auto-prestinamo (svalutazione).
Con una ristrutturazione industriale come dice  Paul11 o come invece dico io con una potenziamento serrato dei servizi,
Ma perchè solo perchè è stato ucciso matteottu allora l'eni era una brutta cosa?
ma che economisti saremmo????

E' invece vero caro paul che nella gente c'è la paura di cambiare...in questo paese è una cosa endemica.
pensiamo al 50 ennio dc e al ventennio berlusconi......gli italiani hanno un paura boia!!!

E poi di soluzioni ce ne sono migliaia.

Invece di spandere terrore come ogni santa trasmissione fa, ci dovremmo ingegnare a trovare soluzioni.

Sul fatto poi tecnico che la finanza ha un suo peso, non vedo cosa c'entri con la gestione di uno stato.

ma perchè gli USA non hanno uno stato eppure una finanza fra le più speculative ogni tempo??

Insomma il buon liberalista non mi deve convincere susictandomi terrore.(a me viene solo da ridere)

Quello che chiedo al liberalista è come mai crede così tanto nello scambio e ha così paura dello stato.

guarda ho smesso pure di chiedere attenzione da poveraccio qual sono.

tanto a voi ricchi borghesi non ve ne cale NIENTE.,

Voglio capire insomma se oltre alle paure irrazionali cìè qualcosa di concreto.

Ripeto antony e la cina come fa? perchè loro si e noi no? (forse che in cina non cìè la finanza? era vero una volta ora hanno riaperto e anzi per sicurezza hanno annesso anche hong-kong.....eppure lì con la moneta super-iperinflazionata sono RICCHI.)

Spiegatemi liberalisti!


non mi venga poi a dire che manca la gente.....siamo 60 milioni, quindi 20 milioni che lavorano!!!!!
non mi si dica che manca la manodopera, perchè visto che la precedente ideologia era: in italia non si fa un cavolo.....ebbene ORA siamo pronti a fare!!! e magari così d'accenno possiamo anche utilizzare i grandi flussi emigratori....magari se lavorano qualcuno ha meno paura...

basta con questa storia ridicola del debito pubblico.... :o  anche tu paul per favore! :( 

si tratta di prestare denaro, tutto qui! non è tanto il prestito che ogni stato si fa.
quanto come lo si utilizza.

caro antony ma che fai finta di non sapere che renzi chieda che i prestiti non devono finire nel debito pubblico e l'europa dice sì.

Semplice l'europa si indebita con se stessa....e allora????
Non è tanto il debito è come si sfrutta il debito che conta.

Infatti il debito in teoria servirebbe per creare PIL, e se non cè Pil almeno lo si utilizzi x aumentare i servizi.

invece come ha già spiegato paul. il pil cade sempre di più, e i servizi stanno scomparendo.

perchè i soldi prestati vengono dati alle banche....ma KOME??? caro liberalista MA KOMEEEE???

uno dice va bene giusto, aiutiamole, ma non totalmente a scapito di pil e servizi.

siamo nel delirio! (in reltà è normale che una banca privata come la bce, presti solo ad altre banche private.....oh la storia dell'italia da monti ad oggi!!!)

(cosa che qualsiasi economista dovrebbe capire,....si tratta di matematica elementare....e che invece ogni santo economista (non silurato), che sento, dice di non intendere, che è pericoloso uscire dall'euro!
E per contro ogni economista silurato un secondo dopo dice che bisogna uscire dall'euro e anche alla svelta!
(e che prima si sbagliava perchè questo e perchè quello....vaccate!)

A me tutto ciò fa ridere!!!!

siccome a me pare che solo io e paul ce ne vogliamo andare e va bene restiamo!

restiamo e sprofondiamo, poi quando anche voi europeisti sarete "nella cacca" come me ci sarà da ridere!!!!

una bella risata di massa di quanto siamo stati ridicoli e naive!!!

;D  bene mi sono sfogato.


ps

sulla questione della svalutazione e della inflazione
lo so anch'io che possono benissimo non procedere di pari passo. come keynes credette di vedere.
quello di do ragione, non si può negare la storia, non sono così sciocco.
Ma a parte che sono previsioni, nessuno sa cosa potrebbe accadere, visto che nessuno può sapere chi deciderà cosa riguardo i prodotto primari del mercato (all'epoca il problema fu il petrolio) anche in termini di austerità.

E infatti l'inflazione che io sappia c'è comunque, il dollaro sta riguadagnado valore infatti,

Ma anche lì e allora????

Ricordo che ero alle medie....30 anni fa, e la prof diceva ma voi sapete quante aziende comprano e vendono non i base alla lira (di allora) ma in base al dollaro!

e quindi anche lì bisognerebbe indagare.



pps
No ragazzi mi dispiace ma di soluzioni prospettabili ce ne sono veramente tante, troppe perchè noi si abbia paura di passarle in rassegna magari, poi farsi un idea su. e infine decidere.

cosa che il movimento 5 stelle, mi sembra faccia.

il 5 stelle non hai mai detto usciamo dall'europa ha solo detto: vediamo!

E in questo hanno una grande ragione, che loro sono un MOVIMENTO e non un partito politico.

uscire rimanere.....non è quello il punto, il punto è bene COME RICOLLOCHIAMO LE RISORSE.

Bisogna fare questo passo successivo, non tanto perchè poi sarà possibile (ripeto a livello reale è impossibile troppi ricatti dietro) ma perchè sia almeno visibile la PORTA per cui passare.
Perchè oggi per il fatto che vi siano dei ricatti, preclude persino della voglia di indagare il futuro.
E penso che questo per una persona media è veramente la cosa più grave.

Non sono riuscito a capire se, come paul11, tu sei a favore del default o no? In teoria si potrebbe uscire dall'Euro senza default, magari ci vorrebbero molti anni e grandi sacrifici (a mio parere maggiori di quelli fatti per entrare).
In pratica però le due cose sono associate, soprattutto per l'incompetenza economica di coloro che propongono l'uscita. Per questo discutere di uscita dall'Euro non ha molto senso, parliamo di default e allora l'esempio della Cina, che è uno dei più grandi creditori del mondo, non ha molto senso. Poi quanti Italiani troveresti disposti in Italia a lavorare con i ritmi e alle condizioni della Cina (Non so se ne sai qualcosa).
Se parliamo di default c'è poco da dire, la Grecia o l'Argentina, spiegami quale di questi due tipi di default preferisci, però considera che l'Italia, paese assai più sviluppato e finanziariamente assai più integrato con un default pagherebbe costi assai maggiori.
N.B. Più del 50% del debito italiano è in tasca a risparmiatori italiani, in caso di default probabilmente dovremmo sommare ai costi standard anche quelli della guerra civile.