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Messaggi - Eutidemo

#6016
Tutti conoscono, ormai, l'indovinello logico dei due secondini. :)
Sei imprigionato in un labirinto ma dopo molto tempo trovi l'uscita. Tuttavia ti si presenta un ultimo problema: ci sono due porte; una delle due conduce a una morte certa, l'altra alla libertà. 
Davanti a tutte due le porte c'è un secondino; uno dei due secondini mente sempre mentre l'altro dice solamente la verità. 
I guardiani accettano qualsiasi domanda ma non si può distinguere il bugiardo dall'onesto; tu hai la possibilità di porre un'unica domanda a un unico guardiano per uscire vivo dal labirinto. 
Che domanda fai?
La soluzione, ormai, è divenuta nota...e la conoscono tutti.
Ed infatti, se io chiedo a uno dei sue guardiani " Che porta mi direbbe di aprire l'altro guardiano?"
Ipotizzando che le porte si trovano una a destra e l'altra a sinistra, e che quella destra porta alla salvezza:
- il guardiano sincero mi consiglierebbe la porta sinistra in quanto quello bugiardo mi avrebbe detto il contrario;
- quello bugiardo, invece, mi consiglierebbe anche lui quella sinistra dato che il guardiano sincero mi manderebbe a destra.
In qualunque caso, quindi, basta aprire l'altra porta. ;)
***
Mi chiedevo se fosse possibile complicare un po' le cose.
Abbiamo la possibilità di fare UN'UNICA domanda ad UN SOLO secondino, di cui sappiamo solo che ha una connaturata ed incoercibile predisposizione a dire sempre e solo la verità o a dire sempre e solo il falso ("tertium non datur"); purtroppo, però, noi ignoriamo quale delle due predisposizioni lui abbia.
E dobbiamo farci dire la porta giusta per salvarci.
Porta che conduce alla salvezza = A
Porta che conduce alla morte = B
Secondo me, anche in questo caso, una domanda per ottenere una risposta univoca, che ci faccia scoprire quale è la porta che conduce alla salvezza, c'è...ma non ve la dico (per ora).
Voglio prima vedere cosa domandereste voi. ;)
Poi vi dirò quale sarebbe la mia domanda, anche se non sono del tutto sicuro che la mia sia la soluzione giusta; vediamo se qualcuno arriva alla mia stessa soluzione, oppure gliene viene in mente una migliore. ;)
Buon divertimento.
***
#6017
Tematiche Filosofiche / Re:Realtà e rappresentazione
29 Ottobre 2016, 12:33:04 PM
Citazione di: Sariputra il 29 Ottobre 2016, 09:00:39 AM


E quindi si giunge al "Tat tvam Asi" di Shankara memoria: "Tu sei Quello".  L'onda per comprender-si anziché osservare il cielo dovrebbe introiettare l'osservazione, per dirla in modo volgare, al suo interno (meditazione intesa non nel senso cristiano di riflessione ) al mare che la genera che è Sat-chit-ananda. Ti rendi conto Eutidemo che questo è puro Vedanta? Non provi un briciolo di vergogna  ;D ?
Il Vedanta va bene per poveri indiani seminudi , che si fumano di tutto e cantano Hare Krishna, ma per noi seri "occidentali" ?  Per noi che da sempre abbiamo identificato l'essere con il pensare ( pensare di essere)?..."Pentiti Arlecchino, disse l'uomo del Tic-tac"... :) ( Chissà perché mi è venuta fuori improvvisamente dall'oceano di sat-chit-ananda questa citazione di Harlan Ellison... :-\ :-\ totalmente inconscio...che mistero la mente umana!)...


La mia "Weltanschauung" è molto simile a quella Vedanta, lo ammetto!
Ma, se scaviamo ben a fondo sia nella religione che nella filosofia occidentale, secondo me, molti (più o meno velatamente) sono arrivati alle stesse conclusioni; le quali,  secondo me, più si approfondisce e più diventano inevitabili!
Ad esempio, per quanto concerne la RELIGIONE OCCIDENTALE, San Paolo, pur divagando su svariati temi, ad un certo punto conclude che Dio "est omnia in omnibus", e che "chi si unisce al Signore forma con lui UN SOLO spirito"; cioè, in sostanza, diventa la stessa cosa, perchè "essere uno", è qualcosa di più che semplicemente "unirsi" a Lui (anche se tale esegesi è considerata eretica).
O meglio, "si ricorda" di essere sempre stato UNO con Lui, in quanto, come nell'"incipit" del Vangelo di Giovanni, "in Lui ERA la vita, e la vita ERA la luce degli uomini." (ma anche tale esegesi è considerata eretica).
E tale concezione, è stata più volte ripresa ed approfondita nei secoli: soprattutto da Meister Eckart, Thauler, Suso, Boheme, Silesius -letti tutti- e molti altri (benchè avversata dagli scolastici di ispirazione aristotelica).
Quanto alla FILOSOFIA OCCIDENTALE, da PLOTINO (per non dire Platone) a FICHTE ed HEGEL, molti filosofi hanno sostenuto tesi molto affini a quelle Vedanta, sia pure ciascuno con approcci alquanto diversi; come, ad esempio, quello di SCHOPENAUER, che, però, è quasi identico.
Ma la cosa paradossale, è che persino un filosofo "empirista" come BERKELY, secondo me, sostiene una teoria "immaterialistica" molto simile al VEDANTA , in quanto il suo "essere est percipi", non si riduce ad un gretto solipsismo, in quanto è Dio, spirito infinito, che ci fa percepire sotto forma di cose e fatti le sue idee calate nel mondo. 
Ovviamente, lungi da me fare di tutte le erbe un fascio, perchè tra le concezioni sopra enunciate intercorrono anche "notevolissime" differenze: ma in tutte, almeno per quel poco che ho letto io, intravedo lo stesso "file rouge"...per niente in contrapposizione al nocciolo della filosofia indiana (e non solo vedantina).
#6018
Citazione di: acquario69 il 28 Ottobre 2016, 13:40:54 PM
questo pero denota pure quanto siamo arrivati in basso,se una cifra consistente di persone si lascia abbindolare da queste suggestioni (e chissa quante altre,prima di arrivare alle urne!)..significa appunto che si "decide" solo per sensazioni a pelle.

siamo ai livelli del cane di pavlov!  :(


Hai ragione.
I seguaci della "Nuova Scuola di Francoforte", ed in particolare Habermas Apel, sostengono che chiunque partecipi ad un dibattito "razionale", dovrebbe implicitamente riconoscere alcune pretese universali di validità:
1) Giustezza (Richtigkeit): ogni dialogante deve rispettare le norme della situazione argomentativa (ad esempio, ascoltare le tesi altrui o ritirare le proprie, qualora si siano dimostrate false);
2) Verità (Wahreit): ogni dialogante deve formulare enunciati esistenziali appropriati;
3) Veridicità (Wahrhaftigkeit): ogni dialogante deve essere sincero e convinto dei propri asserti;
4) Comprensibilità (Verständlichkeit): ogni dialogante deve parlare in modo aderente al senso e alle regole grammaticali.
Come mai questo, in pratica (anche per me) è così difficile, e spesso, senza neanche accorgermene, ricorro infingardamente a qualcuno degli stratagemmi dialettici così bene descritti da Schopenauer?
Ritengo che ciò, in buona parte, dipenda da un conflitto tra "intelletto" e "conformazione cerebrale" umana.
Ed infatti, Amodio, distingue e definisce due diversi processi mentali che contribuiscono a sviare un processo di giudizio "razionale" alla stregua di cui sopra:
1) Il PREGIUDIZIO, che  lui definisce come la disposizione d'animo nei confronti di una persona, formatasi considerando esclusivamente l'appartenenza della persona in esame ad un determinato gruppo (un'etnia, un genere, un orientamento sessuale, un partito politico, una tifoseria ecc.); per cui, per quanto costui possa razionalmente esporre le sue tesi, noi siamo "istintivamente" e "inconsapevolmente" portati a respingerle.
Ma il "pregiudizio" non è una categoria solo filosofica, bensì emintemente "neurologica"; esso, infatti, è caratterizzato da una forte componente emotiva e trova le sue basi neurali in quelle aree più antiche del nostro cervello, condivise con i rettili e i mammiferi inferiori e facenti parte del sistema limbico e dei gangli della base, sedi delle reazioni emotive e istintive. 
Tale tipo di reazioni, sono direttamente "visibili" col "neuroimaging", per mezzo del quale, (anche tramite PET, fMRI, NIRSI e SPECT) si possono "vedere" in un monitor i cambiamenti nel flusso ematico locale, legato all'aumento di attività cellulare e quindi neuronale; in questo caso specifico l'AMIGDALA, una piccola ma complessa struttura sottocorticale coinvolta nel processamento degli stimoli paurosi e nei comportamenti di attacco-fuga, gioca un ruolo decisivo.
Usando un test chiamato IAT (Implicit Association Task), è stato per esempio dimostrato come i bianchi siano più lenti ad associare parole positive ed approvazione, davanti a volti afro-americani piuttosto che a volti caucasici.
Ma lo stesso discorso vale in qualsiasi altro ambito.
Io stesso ho sperimentato che, premettendo ad un discorso "neutro" la mia (vera o simulata) "etichetta politica", i miei argomenti venivano più facilmente accolti da chi si identificava in quella etichetta, rispetto a chi la avversava; e, questo, a prescindere dal "merito" del discorso, che, come ho detto, era privo di specifiche colorazioni politiche.
2) Lo STEREOTIPO, invece, è un insieme di attributi, come tratti personali (es. disonesto) o caratteristiche circostanziali (es. povero), assegnati ad un gruppo (es. immigrati) sulla base della cultura e/o della società
Ora, se il pregiudizio rappresenta la componente emotiva della categorizzazione, lo stereotipo ne rappresenta la componente cognitiva: quest'ultimo ha una natura semantica, più che neurologica, e, cioè non nasce da una reazione subconscia e difficilmente controllabile, bensì da un processo di apprendimento formatosi nel tempo. 
Ed infatti, questa differenza si riflette anche nel cervello: mentre il pregiudizio condivide il substrato neurale con la paura e le reazioni istintive agli stimoli pericolosi, lo stereotipo viene codificato nelle aree neurali di più recente evoluzione, ossia nella neocorteccia. Studi di risonanza magnetica funzionale mostrano che le strutture dei lobi temporali implicate nella formazione e nella memorizzazione di concetti sono le stesse implicate nella "stereotipizzazione": come impariamo che un tavolo ha quattro gambe e un piano,  cosi impariamo ad associare determinate caratteristiche ad una persona appartenente ad un certo gruppo.
Ed anche tale tipo di reazione, se ben ricordo (ma dovrei verificare), è visualizzabile in un monitor con il "neuroimaging".
#6019
Tematiche Filosofiche / Re:Realtà e rappresentazione
29 Ottobre 2016, 06:11:23 AM
SGIOMBO scrive:
"Se fossi Pippo, proporrei una "variazione catastale" delle due posizioni:
a-bis) esisto, in quanto Pippo (il celeberrimo "pippo ergo sum"), ma la reale esistenza del mondo di cui mi fido è confinata in ciò che esperisco... e potrei persino sbagliarmi... 
b-bis) esisto, altrimenti non potrei fare queste riflessioni (o non potrei darmi una bastonata), ma sull'esistenza reale del mondo sono diffidente (sogno o son desto? Direi che comunque non sono un sogno di qualcun altro, altrimenti non avrei una mia volontà...)"
Io, invece, ritengo che:
a-ter) Se REALMENTE "io" esisto "in quanto Pippo Pippi impiegato del catasto, sposato con Pippa Pippi ecc., allora esiste un mondo materiale che mi circonda e mi definisce, e di cui sono  parte quale individuo.
b-ter) Se, invece, un mondo materiale esterno che mi circonda non esiste, io solo FITTIZIAMENTE  credo di esistere in quanto Pippo impiegato del catasto, sposato con Pippa Pippi ecc., perchè se è un'illusione l'intero universo, è un'illusione anche Pippo Pippi in quanto individuo; non può esistere una parte di un intero che non esiste...questa è la contraddizione.
Quanto al "pippo ergo sum", in realtà, si può dire solo che esiste una "res cogitans", di cui viene autoappurata l'esistenza; cioè "c'è qualcosa che pensa", credendo di essere Pippo Pippi, ma questo non implica che quest'ultimo "realmente" esista.
Se il mondo esterno non esiste, Pippo Pippi "crede" di esperire...ma in realtà non esperisce niente; nè niente "realmente" vuole.
Questo è il punto.
SGIOMBO scrive: "...non sono un sogno di qualcun altro, altrimenti non avrei una mia volontà...".
In effetti Pippo, tecnicamente, non è un sogno di "qualcun altro"...cioè di un altro Pippo (o di una farfalla), ma, semmai, è ' un IO individuale sognato dal suo più intimo SE' universale; figurativamente, si potrebbe dire che sia un'onda che si crede mare.
Non è che l'"onda" (l'io individuale) non esista; ma esiste solo "sub specie" di "onda"...finchè si intestardisce a non capire che la sua vera sostanza è il mare.
E ciò che lo frena è soprattutto la sua illusoria "volontà" individuale, che gli impedisce di prendere consapevolezza di quello che realmente "è": è "Lui", ma non è "lui".
Ovviamente, a questo punto si comincia a fare a cazzotti con le parole, perchè la logica e la sintassi hanno raggiunto il loro limite estremo.
Non può esistere una "parte" di un "intero" universo materiale che non esiste...ma una "quota ideale" di un mondo unitario (a questo punto sfuma anche la distinzione tra materiale e mentale) sì.
:)
#6020
Tematiche Filosofiche / Re:Realtà e rappresentazione
28 Ottobre 2016, 15:39:46 PM
Caro Sgiombo, io intendevo riferirmi al "solipsismo" in senso stretto (o "riduttivo" che dir si voglia); cioè, all'assunto che l'intero universo sia il sogno dello specifico individuo Pippo Pippi.
Tale assunto, secondo me, è in sè stesso contraddittorio, perchè se partiamo dal presupposto che tutto sia il sogno di uno specifico individuo Pippo Pippi (un "jīva", secondo la terminologia indiana), allora i casi sono due:
a) O Pippo Pippo esiste davvero, come un individuo che viene aristotelicamente definito "per differenza specifica" rispetto ad altri individi (ed entità) aventi autonoma e indipendente esistenza in un esistente mondo reale, e allora, qualunque cosa lui si sogni, esiste anche il mondo materiale intorno a lui, che lo determina specificatamente in quanto Pippo Pippi; 
b) Oppure il mondo reale non esiste, e allora non può esistere neanche "Pippo Pippi" che sta lì a sognarselo, bensì esiste una SOLA MENTE che trascende lui e tutto il resto, e sogna (rectius: "è")il TUTTO, illusorie differenze specifiche comprese;
Nel caso b) si perviene ad una concezione "latu sensu" idealistica, mentre nel caso a) ad una concezione "latu sensu"  materialistica...ma in entrambi i casi non c'è spazio per il "solipsismo" riduttivo, che sarebbe un assurdo e contraddittorio "miscuglio" tra le due cose.
No so se questa volta sono riuscito a spiegarmi meglio (ammesso che quello che io dico abbia un senso).
:)
#6021
Tematiche Filosofiche / Re:Realtà e rappresentazione
28 Ottobre 2016, 13:47:39 PM
Sgiombo, molto giustamente, scrive che il "solipsismo" non è superabile razionalmente ma solo assumendo fideisticamente la verità di alcune tesi indimostrabili, né direttamente constatabili empiricamente.
Fondamentalmente, ritengo che tale assunto sia corretto, ma vorrei fare qualche ulteriore osservazione al riguardo.
In effetti, noi partiamo dal presupposto -sia pure fideistico- che il "mondo noumenico", se esiste, sia, in senso lato, la "causa" del "mondo fenomenico"; e, questo, sia in generale che per quanto concerne ogni singolo fenomeno.
Il problema è che noi possiamo riscontrare il nesso di causa-effetto, solo sul piano fenomenico; ad esempio, il fenomeno "fuoco" provoca (cioè è causa) del fenomeno "calore"...e così per i rapporti che intercorrono tra tutti gli altri fenomeni.
Sebbene lo stesso concetto di "causa" sia messo da molti in discussione.
Ma ammettendo pure che i fenomeni siano tra loro legati da un nesso causale...estendere tale nesso ad un altro piano -quello noumenico-, asserendo che c'è un "albero in sè" (inconoscibile), che "provoca" la mia "idea di albero" (essendone la causa), o meglio, la mia "immagine mentale di albero", secondo me, costuisce un'illazione logica illecita; dico questo, perchè, cos' facendo, trasponiamo il "rapporto di causa effetto" dall'unico piano (fenomenico) in cui possiamo sperimentarlo e verificarlo, ad un rapporto tra due diversi piani ("noumenico" quale causa del "fenomenico").
Il che, appunto, è non solo indimostrabile (perchè l'albero potrebbe essere un miraggio), ma, mi sembra, anche logicamente alquanto improprio, trattandosi di una conclusione che non nasce da alcuna premessa valida; anzi, da premesse errate.
Ed invero, a parte il fatto che l'"esistenza del mondo noumenico" è indimostrabile, anche ammesso che esso esistesse (il che è indubbiamente possibile), non mi sembra invece possibile che esso possa avere un rapporto di causa-effetto con un altro mondo, quello fenomenico; questo, perchè tale (dubbio) rapporto di causa-effetto, noi lo riscontriamo solo sul piano fenomenico.
Per fare un esempio un po' forzato, sarebbe come dire che, poichè vediamo che gli esseri umani vengono generati da altri esseri umani, il primo essere umano è stato generato dall'accoppiamento di due angeli.
Lungi da me, peraltro, dire che questo dimostri la validità del "solipsismo" inteso in senso stretto; perchè, inteso in tal senso, esso è secondo me "autocontraddittorio".
Ed infatti, il mondo non può essere un sogno di Pippo Pippi, impiegato del catasto, perchè tutte le sue "differenze specifiche" (sesso, età, codice fiscale ecc.) implicherebbero che il mondo non può essere sognato da lui come singolo individuo; sarebbe un controsenso.
Semmai, potrebbe essere il "sogno di Dio", come sosteneva Berkeley...o meglio ancora un'unica realtà monistica, secondo la visione idealistica Vedanta (per la quale propendo).
Ma questo è un altro tema.
:)
#6022
Bisogna riconoscere che le TECNICHE DI PERSUASIONE, PALESI ED OCCULTE messe in atto da parte dei fautori del SI' al REFERENDUM COSTITUZIONALE, sono davvero degne di nota.
1) TECNICHE DI PERSUASIONE PALESI
Parlo della SCHEDA, che costitituisce il primo esempio nella storia di una scheda di voto, sulla quale è spiegato esplicitamente "COME" bisogna votare.
Ed infatti, storicamente, molte volte i risultati dei  "referendum" e dei "plebisciti" sono stati alterati "a monte"con la forza, o "a valle" con i brogli nel conteggio delle schede; ma la furbesca soluzione (tutta toscana) di spiegare "per cosa bisogna votare", sulla scheda stessa, costituisce una NOVITA' STORICA assoluta!
Ed infatti, secondo i sondaggi, circa il 20% dei votanti si reca alle urna non "indecisa", bensì "completamente disinformata" su cosa va a votare (che è cosa ben diversa); per cui tale 20% si basa solo sul tenore del quesito, e di fronte a una scheda che spiega che votando SI' si risparmia (vero o meno che sia), è OVVIO che si voterà SI'.
2) TECNICHE DI PERSUASIONE OCCULTE
Ma, recentemente, si è ricorsi ad una forma di "persuasione occulta" davvero sottile: mi riferisco al dibattito RENZI / DE MITA, che ierisera Enrico Mentana ha preannunciato.
Ed infatti, quale che sia l'esito del dibattito, è ovvio "già da prima" che il NO perderà comunque  MOLTI consensi (secondo i sondaggisti, "a prescindere", un sicuro 5%/10%); e questo, perchè è "sondaggisticamente"appurato che la figura di De Mita, ormai, suscita solo una pregiudiziale e diffusa ostilità nel pubblico degli ascolatori..."qualunque cosa egli dica" (sebbene sia indubbiamente un bravo parlatore).
Ammesso che siano necessari i sondaggi per capirlo.
E' ovvio!
Per cui, bisogna riconoscere che si tratta di una MOSSA DAVVERO MOLTO ASTUTA, perchè, rispettando scrupolosamente la "par condicio", si mette però in scena un confronto che IN OGNI CASO, favorirà scorrettamente il SI'; e nessuno avrà modo di eccepire nulla, almeno a livello formale.
Ma a me, questi subdoli espedienti, inducono sempre di più a votare NO...perchè tanta subdola "subornazione" dei votanti, mi preoccupa alquanto, pensando al futuro!
#6023
Citazione di: acquario69 il 27 Ottobre 2016, 12:59:31 PM
Citazione di: Eutidemo il 27 Ottobre 2016, 12:01:21 PM
Attenti a non farvi prendere in giro dalla propaganda!
;)
condivido!
e vorrei aggiungere...state molto attenti ai lupi travestiti da agnelli    8)

Soprattutto quando cercano di vendere saponette...all'essenza di scorie azotate  :-[
#6024
Tematiche Culturali e Sociali / RENZINOCCHIO
27 Ottobre 2016, 12:38:11 PM
Renzi versione 2012, quando sosteneva che bisogna dimezzare le indennità di tutti i parlamentari e di tutti i consiglieri regionali, ed eliminare i vitalizi:
https://www.youtube.com/watch?v=0ScUXEnyO98
Adesso, invece, dice che è pura demagogia...e fa l'indiano!
https://www.youtube.com/watch?v=nrDnIC-yuZs
Ma possibile che ci sia ancora qualche dabbenuomo che ancora non ha capito chi si trova veramente di fronte?
#6025
Secondo le statistiche ufficiali dell'INPS (non smentite da nessuno), il famoso BONUS PROPAGANDISTICO di luglio (aiuto per le pensioni minime), è in realtà un aiuto ai RICCHI, non ai POVERI.
Ed infatti solo una parte minima, intorno al 30% della spesa in quattordicesima, va alle famiglie meno abbienti, mentre il restante 70% va a ceti più elevati. Ciò avviene dal momento che il reddito considerato è quello della singola persona, non quello del suo nucleo familiare. In tal modo si può assistere ad un fenomeno che vedrebbe ad esempio una coppia ricevere un assegno ad esempio della moglie , ma con un reddito complessivo familiare molto alto, in quanto il marito ad esempio potrebbe avere una pensione ed un reddito complessivo molto alti. 
Attenti a non farvi prendere in giro dalla propaganda!
;)
#6026
Una volta si andava a scuola col vocabolario nella cartella, ma adesso si rottamano cartelle e vocabolario allo stesso tempo.
Ed infatti, il ministro Padoan si affanna a negare che la ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE sia UN CONDONO, in quanto si limita ad ABBUONARE LE SOLE SANZIONI (e gli interessi di mora); e deve per forza affannarsi in tal senso, perchè da sempre RENZI aveva proclamato "urbi et orbi" che non avrebbe MAI fatto un condono (neanche camuffato).
Per cui la parola "CONDONO" è stata bandita dal vocabolario di Renzi e Padoan...ma, putroppo per loro, non dal VOCABOLARIO ITALIANO, laddove è chiaramente scritto che il CONDONO CONSISTE, APPUNTO, PROPRIO NELL'ABBUONO DI SANZIONI (sia che si tratti di condono edilizio, sia che si tratti condono fiscale); vedi, al riguardo, in immagine, il SABATINI COLLETTI, uno dei più autorevoli dizionari italiani in commercio.
Il fatto che esistano condoni ancora più estesi, che, talvolta, comportano anche l'abbuono parziale dei tributi, non toglie che, comunque l'ABBUONO DI SANZIONI (e di interessi di mora) E', IN OGNI CASO, UN  CONDONO A TUTTI GLI EFFETTI.
E'inutile che Padoan e Renzi si sgolino ad affermare il contrario (perchè la parola "condono" suona propagandisticamente male), confidando nella "grullagine" di chi li ascolta; mentono entrambi per la gola!!!
;)  ;)  ;)

#6027
A parte il merito dell'interessante questione, credo che ci sia un trucco per avere -con un po' di fortuna- la soluzione a più interrogativi, con un'unica domanda.
Il nostro genio, infatti, "per postulato", può rispondere ad "una sola" domanda con un sì o con un no (solo "sì" o "no")... dopodiché ritornerà per sempre nella sua lampada. 
Ebbene, io potrei chiedergli: "Se ti domandassi se siano entrambe vere queste affermazioni:
esistono gli extraterrestri;
esistono i fantasmi;
tu cosa mi risponderesti?"
La domanda è indubbiamente una sola, benchè articolata; ed infatti il Genio potrà tranquillamente rispondere  con un solo SI' o con un solo NO, senza violare i termini del postulato.
Quindi:
1) Se rispondesse di SI', avrei risolto due misteri con una botta sola; cioè che esistono sia gli extraterrestri sia i fantasmi.
2) Se, invece, rispondesse di NO, non avrei risolto un bel niente, in quanto:
- potrebbero esistere i fantasmi ma non gli extraterrestri;
- potrebbero esistere gli extraterrestri ma non i fantasmi;
- potrebbero non esistere entrambi.
Per cui, mentre con una domanda semplice potrei avere sicuramente una risposta, ma su un solo tema, con una domanda articolata avrei la "chance" di acquisire la certezza della verità su più temi in caso di risposta positiva...ma, in caso di risposta negativa, avrei perso l'occasione di acquisire la certezza della verità anche su un tema solo.
Voi cosa preferiste?
:)
#6028
Il sistema per vincere quando si vota, è sempre duplice:
a) INGANNO (vedi la scheda con sopra spiegato, a prova di scemo, che cosa devi votare se non sei masochista)
b) CORRUZIONE, cioè condoni, "bonus vari" e soldi a pioggia!.
Mi stupisco solo che ci sia ancora chi ci casca!!!
;D  ;D  ;D
#6029
Guardate le DATE della doppia immagine!!!
Chi ha non pagato o tardato i pagamenti ai tempi di LETTA, ha rottamato le sue cartelle nel 2014...e poi ha continuato a non pagare in attesa dell'attuale rottamazione di RENZI del 2016 .
Si suggerisce di rottamare anche le attuali cartelle, e, poi, di attendere a pagare qualsiasi imposta in attesa della prossima rottamazione del 2018.
PERCHE' PAGARE NEI TERMINI, QUANDO SISTEMATICAMENTE INTERVENGONO LE "ROTTAMAZIONI", CHE CI CONSENTONO DI PAGARE IN RITARDO SENZA INTERESSI E SANZIONI?
Fatevi furbi, ragazzi!!!
#6030
Citazione di: Duc in altum! il 24 Ottobre 2016, 11:55:15 AM
Domanda:

E' possibile il libero arbitrio se si è parte di un progetto?

Se il progetto è basato proprio sul mio libero arbitrio, allora questo non solo è possibile, ma necessario.