Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Ipazia

#6136
Tematiche Spirituali / Re:Extra ecclesiam salus
21 Gennaio 2020, 21:22:58 PM
Citazione di: Freedom il 21 Gennaio 2020, 20:48:46 PM
... Perchè dico che solo la comunità rende possibile l'esperienza spirituale, qualunque essa sia? Perchè penso che la spiritualità debba necessariamente, anche se per analogia, riprodurre le stesse dinamiche della vita cosiddetta "normale". E nella vita cosiddetta "normale" ritengo impossibile una vita piena e soddisfacente senza un confronto con gli altri. Un confronto quotidiano, profondo, irrinunciabile. Sotto questo punto di vista sono gli altri a dare un senso, addirittura un valore! alla nostra vita.

E' una riflessione importante che sottoscrivo. Però la questione "ecclesia" è diversa nella sua componente essenziale denominata dogma, rispetto alla spontanea e individuale partecipazione non dogmatica che caratterizza una comunità. Chiamare paradigma il dogma non modifica la problematicità di questo elemento. E si arriva al tracollo quando il dogma si sclerotizza resistendo alle evidenze che lo falsificano.

Una comunità, come quella scientifica, ha strumenti adeguati per disinnescare l'arma di distruzione del pensiero che è il dogma. Pure le comunità naturali di tipo familiare o dettate da comunanza di scopi sociali hanno i loro anticorpi fondati sul buonsenso e il confronto dialettico tra pari. Le chiese, no.

CitazioneLo spirito fuori da un concetto trascendente, superiore, immateriale.

Preferirei usare il termine trascendentale, piuttosto che trascendente, per rispetto al dizionario e alla tradizione filosofica che in questo caso è più pignola che nel caso dello spirito.

Sì, una dimensione trascendentale e immateriale vi è nel dualismo dell'autocoscienza umana, della natura che nel suo processo evolutivo ha prodotto pure un soggetto capace di produrre "disegni intelligenti" e domande di senso, spirituali. Con beneficio d'inventario e tutti i limiti del sapere umano, ma almeno nelle potenzialità l'evento si è verificato. E con esso pure la necessità di una ulteriore evoluzione. Se questo sia pure superiore rispetto alla natura inanimata o da quella dipendente integralmente dalla memoria genetica non lo so. Forse sì, ma le gerarchie sono terreno pericoloso e spesso fallace.
.
#6137
Tematiche Spirituali / Re:Extra ecclesiam salus
21 Gennaio 2020, 20:49:22 PM
Citazione di: paul11 il 21 Gennaio 2020, 17:48:55 PM

E tu conosceresti la filosofia?

La tecnica, in termini non strettamente usuali ma filosofico, è andare oltre allo scheggiare una selce per farne un'arma o un utensile, ma pensarlo come salvifico per l'uomo.

Il che è. Senza quella selce scheggiata non saremmo diventati i primi predatori del pianeta, ma saremmo rimasti prede in balia delle tante zanne e artigli più potenti dei nostri. Una filosofia che non capisce queste cose che filo-sofia è ?!?

CitazioneLa tecnica materiale c'è sempre stata da quando l'uomo imita la natura con l'artificio e la propria creatività, e fin qui penso siam tutti d'accordo.
Ma la tecnica, filosoficamente parlando, assume un ruolo a-priori, nel momento in cui la cultura sceglie la strada che il veritativo e il sensato( da sens-ibile) siano nella sola natura e nella sola materia.

Natura che ad un certo punto ha prodotto una sua autocoscienza fondando un dualismo autoriflessivo, poi parassitato dal ridondante concetto di Dio.

Tutto il resto del discorso è il solito minestrone demonizzante che si rifiuta di distinguere la componente tecnica da quella politica (che i preti conoscono bene) dell'armamentario tecnico. Nel quale rientrano anche le scenografie liturgiche, gli edifici e le proprietà fondiarie, i partiti politici e le prebende varie. La tecnica è "demoniaca", ma con un po' di acqua santa e giaculatorie, ad maiorem Dei gloriam, può essere redenta.

La buona notizia è che la stessa redenzione "politica" della tecnica è possibile anche in assenza dei numi. E se non è possibile, non lo è neppure, come la storia plurimillenaria insegna, con il potere dei numi.

CitazioneGli antichi ovviamente non avevano (forse) le nostre conoscenze scientifiche naturali, ma avevano intuito che certi meccanismi naturali era meglio "non toccarli", manipolarli. E l'inviolabilità è "tabù", non manipolo ciò di cui non conosco le conseguenze. Il sacrificio era un chiedere perdono a un dio che aveva potere su quei tabù.
Perchè le catastrofi naturali venivano lette come conseguenza di aver violato il tabù; l'uomo aveva trasgredito in qualcosa,così doveva pagare con il sacrificio. Oppure era anticipato, affinché quel dio che aveva potere sulla natura tenesse tranquillo il suo potere.

Certo, e se veniva un'epidemia o una carestia si infornavano un po' di giovinetti e vergini per placare il nume incollerito. Per noi che viviamo in zona sismica sarebbe un'ecatombe tornare a quelle "intuizioni". Meglio il sacro immanente di cui ho parlato sopra e una Natura che non richiede sacrifici umani, ma solo di essere capita e rispettata. Ed anche su questa dike naturale la scienza ha una marcia in più della superstizione.
#6138
Tematiche Spirituali / Re:Extra ecclesiam salus
21 Gennaio 2020, 19:31:59 PM
Citazione di: Phil il 21 Gennaio 2020, 17:04:55 PM
Citazione di: InVerno il 21 Gennaio 2020, 15:57:13 PM
un cammino spirituale massimamente fruttuoso sia possibile solamente extra ecclesiam, perchè concepisco un percorso spirituale solamente come esperienza individuale.
Concordo che fuori dall'assemblea dell'ecclesia, ci sia l'individualità, la singolarità à la Quasimodo. Eppure (senza voler deviare sui tratti e le dinamiche della suddetta "fruttuosità") se fuori dall'ecclesia non c'è dottrina spiritual-collettiva, cosa resta dello "spiritualismo" esportato fuori dal suo habitat "naturale"?
O meglio: per «spiritualismo» intendiamo la riflessione esistenziale individuale (orizzonte di senso dell'esistenza, etc.) o ci riallacciamo all'esistenza ulteriore, non metaforica, di uno "spirito" (anima o altro) di cui l'intuizione o l'induzione (da una dottrina o cultura, magari poi rinnegata), è ciò che vogliamo approfondire con la "ricerca spirituale"?
«Spiritualismo» ed «esistenzialismo» sono sinonimi affidabili extra ecclesiam, pur avendo il primo un certo "residuo dottrinal-ecclesiastico"?
Per dirla fenomenologicamente: qual'è la condizione di possibilità di fondare un discorso sullo "spirito" trapiantato fuori dall'ecclesia che lo ha generato e contestualizzato in una visione del mondo religiosa?

Apprezzo l'estensione della discussione posta da davintro. Il problema non riguarda solo gli atei e non soltanto le chiese religiose. Tra "extra ecclesiam", religiosi o atei, è sicuramente più facile trovare denominatori comuni e si evitano pure, aspetto non irrilevante, le guerre di religione.

Lo spirito fuori dal contesto religioso: bella questione. Sulla quale Freedom ha già messo le mani avanti rivendicandone l'esclusiva. Io credo che esso abbia senso a partire dal sacro ateo che ho sopra definito. La domanda sul senso della vita (umana) e dell'universo è una domanda a priori di ogni culto religioso ed è costitutiva dello spirituale non religioso. Chi occupa lo spazio dell'assoluto con una risposta plausibile sul senso della vita occupa anche lo spazio dello spirituale umano. La risposta non è necessariamente Dio.

Il prodotto evolutivo umano che si interroga sulla sua stessa evoluzione e sul mondo che lo circonda ha tutto lo spirituale necessario e sufficiente per concorrere, qualunque cosa esso sia, con lo spirituale teista. Al dualismo anima (immortale)-corpo subentra il dualismo mente (psiche)-natura, res cogitans vs. res extensa.

A partire dal bi-scomunicato (non a caso) Spinoza abbiamo pure la formula paradigmatica dell'Ente Supremo (il Tutto, etc.): Deus sive Natura. Ovvero Natura sive Deus. Davvero non manca nulla allo spirituale umano ateo. La Natura occupa degnamente lo spazio dell'assoluto (se ce ne fosse necessità) e c'è posto anche per Greta.
.
#6139
Tematiche Spirituali / Re:Extra ecclesiam salus
21 Gennaio 2020, 08:31:51 AM
Citazione di: paul11 il 20 Gennaio 2020, 13:33:45 PM

Sarebbe possibile se si costruisce il concetto di sacro, inviolabile.
Affinchè  sia possibile, è necessario che ciò che dichiari sacro sia il paradigma e questo non è possibile nell'attuale cultura occidentale "atea".
...
Se l'uomo dipende dall' economia (sfruttamento di se stesso e della natura) e non costruisce quell'equilibrio, quell'armonia (che in fondo è comunemente detto anche amore, bellezza, ), non c'è nessuna Greta che potrà modifcare il paradigma culturale che nasce nella modernità. Semplicemente si avrà una nuova fase capitalista in cui la cultura demanderà alla tecnica la soluzione, perché la nostra cultura "naturalista" ha il paradigma della tecnica che è contro-natura. Il dispiegamento della tecnica nelle scienze naturali è la violabilità del sacro, dell'intoccabile, perché l'uomo moderno occidentale esercita il potere contro il proprio destino,contro la natura, alterando se stesso e la natura, manifestando potenza laddove doveva gestire equilibri ed armonia.

Ottima deduzione. Lo spirituale necessita di uno spazio del sacro. Il quale necessita di un'azione sacrificante: il sacrificio. Etimologico papale papale.

Ebbene la spiritualità atea non deve neppure spremersi troppo l'anima e le meningi, perchè il senso del suo sacro lo trae direttamente da una delle più importanti fonti dello spirituale teista che recita:

Citazione di: La Bibbia - Genesi 3
16 Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà».
17 All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita.
18 Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba campestre.
19 Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!».

Detratte le truculenze patriarcali, nel corsivo sta tutto il sacro dello spirituale immanente, coniugato con l'aspetto doloroso del sacri-ficio: procreazione, lavoro, morte.

Affermare che la tecnica è contronatura è una negazione ideologica della realtà che si falsifica da sola nel momento in cui la si scrive e comunica. La tecnica esisteva prima del capitalismo e continuerà dopo la sua fine perchè è destino antropologico. Fondere paradigmaticamente tecnica e capitale è un minestrone ideologico impresentabile. L'armonia della natura l'ha raccontata Darwin, ma pure la Bibbia e i Veda. E di "armonico" c'è ben poco. Bastasse la poesia di Francesco ad ammansire i lupi, i malgari sarebbero tutti contenti e i loro animali pascolerebbero sicuri. Tecnoscientifica è pure l'invenzione dell'armonia "naturale", da ottenere assecondando antropologicamente i processi naturali per vie che non possono essere altro che tecniche e artificiali, visto che i pannelli solari non crescono nemmeno sugli alberi dell'Eden.
#6140
Tematiche Filosofiche / Re:Lo spazio dell'assoluto
21 Gennaio 2020, 00:02:00 AM
Citazione di: paul11 il 20 Gennaio 2020, 16:30:13 PM
Dal punto di vista filosofico il reale non è nel fisico ,è nel meta-fisico.

Dipende quale filosofia (vorremo mica fare un minestrone qualunquistico  :) ). Per la filosofia realistica il reale sta nel fisico, non nel metafisico

CitazioneE la scienza moderna è coerente nell'affermare, dal suo punto di vista epistemologico, la relatività delle leggi scientifiche e l'opinabilità. In quanto la verità è inaccessibile solo nel dominio fisico.

Opinabilità mica tanto. Bisogna passare prima per l'experimentum crucis. E se si passa non è più opinione. La verità è accessibile solo nel dominio fisico perchè non c'è un mondo dietro il mondo.

CitazioneL'ontologia non ha prodotto la tecnica, lo ha prodotta una certa interpretazione gnoseologica.

L'ontologia considera lo spazio degli oggetti reali, dai quali solo si può produrre tecnica.

CitazioneConfondere le diverse correnti filosofiche greche significa fare un minestrone qualunquistico.
Il diritto romano è  focalizzato sulla domus, sui diritti famigliari, di proprietà, di transazioni economiche; non è più la polis greca. Muta il paradigma originario filosfico politico.

Non ho mai confuso le diverse correnti filosofiche greche e neppure le correnti filosofiche moderne che da quelle filosofie si sono evolute. L'ethos classico non era invece così diverso: adoravano gli stessi dei, vivevano sul lavoro degli schiavi e trovavano insensate le guerre di religione avendo chiara la distinzione tra politica e religione, per quanto i preti si dessero molto da fare anche da loro. Per evitare seccature, alla Enrico VIII, unificarono tutto sotto il re-imperatore. E non fu certo peggio delle teocrazie, perchè morto un dio se ne faceva un altro.

CitazioneCosa ha stabilito che ci fosse "nulla" nella metafisica?

Non nella metafisica, bensì nella trascendenza. Nello spazio "assoluto" occupato dalla religione.

CitazioneLa filosofia moderna non ha affatto superato la metafisca antica. Ha solo spostato il focus sulla prassi, creando aborti filosofici di cui la contemporaneità non sa che farsene. E questo spostamento sulla pratica, sui , ha giustificato il capitalismo stesso, con buona pace di chi crede il contrario e non sa come uscirne.

Il capitalismo non aveva bisogno di essere giustificato da nessuna filosofia, perchè la sua filosofia l'ha prodotta, e continua a produrla, in proprio. E non riguarda tanto i "comportamenti umani, animali, dei corpi fisici e naturali" quanto il loro valore di mercato.

CitazioneLa beatificazione di una comunista verso la scienza, è un tuo problema da cui non uscirai mai. Fu lo stesso errore in Engels che beatificò il darwinismo, fu il medesimo errore di Marx che beatificò il materialismo. Ma tutte le ideologie, che sono morte , erano contraddittorie,

Gli atei non beatificano nulla. Danno a Cesare quello che è di Cesare. E si disinteressano di quello che è di Dio.

CitazionePerchè avevano accettato il sogno egocentrico umanistico occidentale di porre l'uomo al di sopra di tutto, per cui tutti accettarono la tecnica e l'idea di progresso esponenziale e se ne servirono, dai nazisti ai liberali, dai fascisti ai comunisti, dai democratici ai dittatori. E dal sogno egocentrico umanistico l'unico concetto coerente e sopravvissuto come un virus mutagenico è proprio la tecnica con il capitalismo.
La tecnica come modello culturale materialistico e il capitalismo come prassi naturale

E chi dovevano porre al di sopra di tutto ? Gli dei falsi e bugiardi ? La tecnica è destino umano, quello che ci permettere di proteggere i nostri cuccioli e le nostre vite dai predatori. Essa non è sussumibile al capitalismo, che semmai la sussume ai suoi scopi. La prassi naturale è la sopravvivenza umana, anche nelle epoche buie in cui si pensava di sconfiggere le pestilenze con le processioni. Uno spazio dell'assoluto davvero vuoto. A perdere.
#6141
Tematiche Spirituali / Re:Extra ecclesiam salus
20 Gennaio 2020, 11:11:10 AM
Con calma myfriend, ci arriveremo. Ateismi ce ne sono molti. Manca purtroppo ancora quello che abbia saputo riempire di sè lo spazio dell'assoluto. Di quello umano: relativo e a tempo determinato. Come sono tutti gli assoluti, inclusi quelli con la maiuscola di Dio davanti.

Non so se Greta ... ma andrei con calma. Riempire lo spazio dell'assoluto e governarlo senza chiese è impresa assai ardua. Anche sul piano teoretico.
#6142
Tematiche Filosofiche / Re:Lo spazio dell'assoluto
20 Gennaio 2020, 11:02:17 AM
Citazione di: paul11 il 19 Gennaio 2020, 18:22:57 PM
L'assoluto non è una legislazione, è il paradigma da cui viene poi una legislazione.
Il ruolo sussistente o insussistente dal punto di vista ontologico dell'assoluto è in funzione delle relazioni fra i domini. Se si pensa che il sensibile abbia un ruolo veritativo, allora sì che l'assoluto diventa insussistente in quanto dispositivo culturale trasformato in convenzione dichiarativa che nulla tange nelle prassi, ma proprio perché credono al valore veritativo del dominio sensibile

Se si pensa che il sensibile reale abbia un ruolo veritativo, ne deriva anche una prassi basata sulla conoscenza delle sue "leggi".

CitazioneQuindi l'ontologia diventa un intento dichiarativo privo di prassi.

No, l'ontologia reale produce techne (tecnoscientifica, etica, politica) nel rispetto ed a conferma della sua verità.

CitazioneE questo è il motivo per cui il Vaticano viene tollerato nelle prassi culturali della post-modernità, è un intento dichiarativo che nulla o poco tange nella realtà, ma serve.....Ma la stessa cosa sono i principi costituzionali, quanto la dichiarazione dei diritti umani ginevrini.......intenti che poco o nulla hanno capacità di entrare nelle prassi. E' il motivo per cui la morale è svanita e si parla solo di etiche, comportamenti nelle prassi. E il pragmatismo americano di scuola anglofona ha voluto fosse così.

Ma molto prima i greci che inventarono la techne del'ethos, che poi è il mores dei latini, per cui non farei grosse distinzioni ontologiche, che odorano di nominalismo scolastico, tra i due concetti.

CitazioneL'assoluto è un involucro oggi che serve quanto il sogno americano, quanto uno slogan di marketing, ma serve ancora per identificare la comunità, quindi a tenerla unita dagli individualismi delle pratiche che la cultura post moderna ha battezzato come fondamento sociale.
E questo problema ,piaccia o non piaccia, nasce da Bacone e si trasmette strumentalmente nel trio Gaileo-Newton-Darwin. Strumentalmente in quanto se n'è fatto ideologia ad uopo proprio contro l'assoluto.

O forse si è tolto il velo a quella Maia e si è visto che non c'era nulla. Attivandone subito delle altre.

CitazioneIl paradigma non è manipolabile; o si cambiano gli enunciati, postulati, assiomi o non è possibile costruire ,se non contraddittoriamente, segni, signifcati, dichiarazioni, argomentazioni.
Semmai è quì la differenza fra cristianesimo e chiesa. Se la chiesa, intesa come prassi e interpretazione(ermeneutica) del pensiero  dentro la storia, è ancora fautrice del pensiero originario cristiano e quanto e come se ne discosta contraddittoriamente.
La stessa cosa accade con tutti i pensieri sociali quando diventano storia come il marxismo-leninismo ad esempio.

Tutto è manipolabile, inclusi i paradigmi, finchè non divengono del tutto inservibili. Anzi è proprio la manipolazione che permette di tenerli in vita e riempire di gente i templi (sacri e profani, fisici e metafisici). E i manipolatori sono bravi a manipolare appena cala l'indice di gradimento.

Più rigorosi i paradigmi della scienza che si sono ritagliati il loro equo spazio di assoluto nel nostro mondo, parametrando razionalmente pure il passaggio di testimone. Successo dovuto pure all'opera di falsificazione di paradigmi ontologici arcaici, di cui hanno occupato lo spazio.
#6143
Tematiche Filosofiche / Re:Lo spazio dell'assoluto
20 Gennaio 2020, 10:28:48 AM
Citazione di: baylham il 20 Gennaio 2020, 00:11:35 AM
Citazione di: Ipazia il 18 Gennaio 2020, 17:43:01 PM
In una discussione attuale Anthonyi afferma che durante il medioevo "lo spazio per l'assoluto era già saldamente occupato da Dio" e questo creava un certo bilanciamento tra i vari poteri e interessi secolari. Io concordo con tale affermazione e porrei tale spazio dell'assoluto divino cristiano lungo l'arco di un millennio abbondante: da Teodosio all'Illuminismo. Qualche cane sciolto miscredente vi sarà pure stato, ma irrilevante di fronte allo spazio dell'assoluto vigente nella società considerata.

Tesi che non condivido affatto. L'equilibrio tra i poteri, l'assenza di un potere assoluto, è un dato di fatto di qualunque tempo proprio perché non c'è alcun assoluto, alcun dio.

Magari fosse così: avremmo già risolto il problema. L'assoluto del nostro tempo si chiama Capitale, il cui Figlio è il Denaro e lo Spirito Santo (extenso) il Mercato. Questa santissima trinità domina le nostre vite dalla culla alla tomba così come il Dio cristiano nel suoi secoli d'oro o bui che dir si voglia.

Certo gli assoluti umani, numi compresi, valgono quel che valgono e lasciano il tempo che trovano, molto lungo talvolta, ma nel loro tempo occupano uno spazio pressochè totale dell'universo antropologico ed anche le forze antagoniste non possono far finta che non vi siano e  devono soggiacere al loro valore, pena l'annichilimento.

Gli assoluti metafisici, o più propriamente ideologici, sono altra questione sul piano logico, ma non su quello fattuale, fungendo talvolta da ancelle, tal'altra da suggeritori, dell'assoluto dominante.
#6144
Tematiche Spirituali / Re:Extra ecclesiam salus
20 Gennaio 2020, 10:02:23 AM
Citazione di: bobmax il 19 Gennaio 2020, 18:30:30 PM
L'autentica spiritualità è da sempre estranea ad ogni chiesa.

Lo Spirito è infatti incompatibile con qualsiasi credenza, rifugge ogni dogma.

Compagno inseparabile della spiritualità è l'ateismo.
Ma non certo l'ateismo che nega l'esistenza dell'ente Dio, che non è dissimile nella sostanza da un qualsiasi credo. Si tratta di un gioco.

La spiritualità convive invece con l'ateismo mistico, che altro non è che l'altra faccia della medaglia della fede nella Verità.
Ateismo ogni volta da superare tramite lo slancio di fede nell'Assoluto.

Dio non è!
Il Bene non è!

Questo è l'autentico ateismo che sperimenta l'uomo spirituale in tutta la sua vita.
Perché Dio ha bisogno dell'uomo, per essere.

Viceversa lo scontato ateismo di chi semplicemente nega l'ente Dio, non ha nulla a che fare con la spiritualità.

E con ciò rispondo anche a Menandro: l'ateismo "spirituale" non è negazione dell'ente Dio, ma è negazione di una negazione di verità, detta altrimenti menzogna. E' affermazione di verità, o quantomeno ricerca della stessa, quindi esercizio altamente spirituale così com'è la causa del suo agire: la verità.

Citazione di: Menandro il 19 Gennaio 2020, 20:46:16 PM

Io mi chiederei se è davvero così importante porsi al di fuori di ogni chiesa religiosa e secolare. Un'esperienza spirituale è in fondo sempre un fatto individuale, e forse proprio per questo l'equivoco è dietro l'angolo ad ogni passo....

Se l'essenza dell'ateismo consiste come dici nel rifuggire da ogni modello ecclesiale o secolare fondato su dogmi, allora la sua più compiuta realizzazione è stata... l'anarchia. Ma a mio parere essere atei significa solo negare l'esistenza di Dio. Se dopo questa negazione sentiamo ancora l'esigenza di esprimere una dimensione spirituale, è meglio abbandonare questo termine e definirci agnostici, riservando le nostre obiezioni e negazioni a questo o quell'aspetto delle religioni storiche. Spesso si leggono certi ibridi fantasiosi, a me viene in mente Nietzsche, che almeno aveva la lucidità per ammettere quanta devozione ci fosse nel suo ateismo.

Il problema esiste e gli ibridi fantasiosi finiscono col produrre danni sempre rilevati dal senno di poi e mai da quello di prima. Ma nel frattempo abbiamo accumulato sapere.

L'anarchia in linea di principio è una buona soluzione ma si scontra con le necessità "amministrative" della polis che richiedono un'accurata pianificazione tecnica ed equità sociale. Su tale forbice si cimenta la creatività, anche spirituale, dell'ateismo politico. E la scommessa teoretica su un mondo senza dogmi, e relative case madri, convenzionali.

In tale forbice si instaura anche l'equilibrio tra coscienza individuale e collettiva, agnosticismo e prassi. Questione in cui lo Spirito, pure hegelianamente inteso, ha molto da dire e soprattutto da fare.
#6145
Tematiche Spirituali / Re:Extra ecclesiam salus
20 Gennaio 2020, 09:18:08 AM
Citazione di: Freedom il 20 Gennaio 2020, 08:50:09 AM
Vorrei solo chiedere una precisazione: la negazione della citazione Extra Ecclesiam nulla salus  (che dà il titolo al thread) e cioè che c'è salvezza al di fuori della chiesa a quale salvezza fa riferimento? Nel senso che la salvezza cristiana consta della gioia eterna ma non credo tu ti riferisca a questo tipo di salvezza.

Alla salvezza, ovvero salute, all'interno dell'unica vita che ci è data universalmente di esperire: la vita immanente. Col suo senso, la cui ricerca, partendo dal respiro dei viventi, ha originato il nous, anima, spirito, atman, ratio, mente, ... con cui comunichiamo i contenuti ed emozioni che producono vita spirituale.

Il senso della vita non è riducibile all'equilibrio, viator, ma ha una sua primaria ontologia nel respiro vitale che anima i viventi, ed in primis quelli della nostra specie di appartenenza.
La salute, che è salvezza attimo per attimo, viene prima di tutto e le ecclesie lo sanno bene, al punto di esigerne il monopolio.
#6146
Maddai Jacopus, con tanti bambini cresciuti bisognosi di affetto e cure tu pensi solo al cagnolino !
#6147
Tematiche Spirituali / Re:Extra ecclesiam salus
19 Gennaio 2020, 23:46:09 PM
La dimensione spirituale nasce dalla necessità tutta umana di dare un significato alla vita, a priori di ogni idea di trascendenza divina. Pertanto, con buona pace del bias dei compilatori di lemmi, essa è pienamente pertinente all'esperienza atea del vivere.
#6148
Tematiche Filosofiche / Re:Lo spazio dell'assoluto
19 Gennaio 2020, 15:33:50 PM
Citazione di: paul11 il 19 Gennaio 2020, 00:46:19 AM
...L'assoluto è un termine trascendente (più del trascendentalismo kantiano, per fare un esempio) che per incarnarsi nell'esistenza si sposta nel dominio dell'esistenza appunto e quindi diventa immanente. Non è contraddittorio se il baricentro fra trascendenza e immanenza, e fra assoluto e relativo ,è mantenuto dalla coscienza (e questa è una dialettica prima utilizzata da Platone e molto più vicino a noi d a Hegel)...

Da questo spostamento nel dominio dell'immanenza, e ancor più dall'analisi storica che segue, l'assoluto assume una natura convenzionale, radicata nell'immanenza come può esserlo il valore assoluto del codice della strada, ma rimane ontologicamente insussistente. Infatti ...

CitazioneE' per questo che il Vaticano immanente di quell'assoluto trascendente viene tollerato e rispettato culturalemente, fosse anche solo una vestigia culturale superata rimane insuperato, in quanto l'umanesimo non ha saputo costruire un assoluto universale che lo superi.

... la sagacia millenaria del cristianesimo non solo è tollerata ma rimane un esempio insuperato di applicazione tecnica universalistica dell'assoluto. Da primi della classe che meglio di altri hanno manipolato il paradigma.

Citazione di: bobmax il 18 Gennaio 2020, 22:47:34 PM
Semmai... l'Assoluto è.

La copula ha il problema che in assenza di predicato diventa professione di fede. Cerco, se non proprio un bignami, almeno una configurazione semantica dell'assoluto capace di occupare con dignità un dizionario. Bypassando, perchè altrimenti restiamo chiusi nell'area pur venerabile ma aleatoria del "concetto" philosophisch d'antan, la facile antinomia assoluto/relativo.
#6149
Tematiche Spirituali / Extra ecclesiam salus
19 Gennaio 2020, 15:02:18 PM
E' possibile una spiritualità atea che cerchi la salute al di fuori di ogni chiesa religiosa o secolare ?

La scommessa è ardua per una specie da branco che tende ad accasarsi in un modo o nell'altro. Richiede quantomeno un pieno controllo sul dualismo dato dalla natura sociale cui si contrappone dialetticamente la ricerca della libertà individuale. Libertà che una volta affermatasi in un processo rivoluzionario del pensiero poi finisce col ripristinare nel trantran quotidiano i meccanismi clericali di dominio contro cui aveva combattuto.

La caduta del muro di Berlino è stata una liberazione per i comunisti atei che non ne potevano più della chiesa impresentabile costruita sui loro principi di liberazione. Doppiamente liberatoria perchè toglieva alla chiesa avversa del Capitale l'ultimo muro che gli impediva di manifestarsi in tutta la sua iniquità. L'esempio storico serve solo a dimostrare che la struttura ecclesiale non è pertinenza esclusiva dell'area classicamente intesa del sacro e del religioso, ma contamina pure l'immanenza secolare.

L'essenza più genuina dell'ateismo, la sua salute "eterna", andrebbe quindi cercata nel rifuggire da ogni modello ecclesiale, fondato su dogmi,  tenendo sempre presente la natura tattica, amministrativa, del branco rivoluzionario da tenere ben disgiunta dall'obbiettivo di una libertà di pensiero non clericalizzabile.
#6150
Tematiche Filosofiche / Re:Lo spazio dell'assoluto
19 Gennaio 2020, 14:23:19 PM
Citazione di: myfriend il 19 Gennaio 2020, 11:08:52 AM
@Ipazia

Se postuliamo l'Assoluto, va da sè che chi ne è rappresentante qualificato non può che collocarsi un gradino sopra gli altri e godere di maggiore autorità logica, politica, etica e giuridica "per" la funzione svolta nei riguardi dell'assoluto.

Questa affermazione non è necessariamente vera.
L'assoluto c'è e il suo spazio, pure, c'è. Ma non deve esserci nessun "ministro" che lo rappresenti.
Il concetto di "ministro" (e la sua, presunta, maggiore autorità) è un concetto ormai superato.
E, anche in questo caso, dobbiamo ringraziare la comunità scientifica che ci ha insegnato un nuovo metodo.

C'è il ministro anche nella scienza. E' l'esperto, lo scienziato, colui che risiede nella Camera dei Pari, denominata pear review. Nulla di male, sia chiaro. Tutta gente che ha i quarti di nobiltà scientifica richiesti.